Finalissima La Sfida a La congiura delle tre pergamene

Sfida il BOSS Matteo Di Giulio, l'autore di La congiura delle tre pergamene, e i suoi due SPONSOR: Adriano Barone e G.L. Barone
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Finalissima La Sfida a La congiura delle tre pergamene

Messaggio#1 » giovedì 26 ottobre 2017, 1:08

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Ed eccoci alla Finalissima di La Sfida a La congiura delle tre pergamene:
Francesco Nucera con La classe commerciale va in paradiso e David Galligani con Quello che resta.

Che vinca il migliore!



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Re: Finalissima La Sfida a La congiura delle tre pergamene

Messaggio#2 » giovedì 26 ottobre 2017, 1:09

Ed ecco la chiusura del GAME, parola di Matteo Di Giulio:

La qualità dei racconti finalisti è molto alta. Sono molto impressionato.
Da un lato un racconto più classico, Quello che resta, dall’incedere però elegante, capace di trasmettere un pathos malinconico e cupo che è perfetto per far risaltare una scrittura ponderata e dalla prosa molto curata.
Dall’altro una scelta più rischiosa, La classe commerciale va in paradiso, che a fronte di una scrittura forse meno brillante riesce a distinguersi per originalità e creatività.
La scelta tra i due è stata ardua, perché entrambi sono perfettamente in tema, hanno saputo giocarsi le loro carte con astuzia e riescono a catturare l’attenzione del lettore dalla prima all’ultima riga.
Se da un punto di vista formale noto un lieve squilibrio a favore di Quello che resta, che mi ha colpito per lo stile; da quello contenutistico l’ago della bilancia propende per La classe commerciale va in paradiso. Era semplice puntare su un contesto storico-medievale, visti gli indizi e il romanzo da sfidare, invece l’autore di quest’ultimo racconto si è messo in gioco con coraggio ed è riuscito a spostare in un contesto futuristico le paure del presente.
La scelta tra i due contendenti non sarebbe stata tanto difficile, probabilmente, se Quello che resta avesse avuto una trama meno lineare, che si gioca quasi subito i colpi di scena, oppure se La classe commerciale va in paradiso fosse stato arricchito da una prosa dotata dello stesso spirito sperimentale del testo, à la Anthony Burgess o Philip K. Dick, per intenderci. Entrambi i racconti rasentano la perfezione e la sfiorano. Ed è per questo che arrivano quasi a equivalersi.
Quasi.
Perché un vincitore c’è e va decretato.
Ed è La classe commerciale va in paradiso, il cui temperamento e la cui storia articolata e complessa gli permettono di superare ogni difetto e di annullarlo. I colpi di scena funzionano; la costruzione dei personaggi a volte è un po’ grezza, ma mai grossolana; la struttura narrativa riesce a creare aspettative e suspance; la costruzione di un futuro alternativo non si perde in dettagli inutili, ma riesce a far immaginare il mondo di cui ha bisogno al lettore per calarsi nel racconto.
Complimenti a entrambi gli autori: è stata una sfida, per quanto mi riguarda, di altissimo livello. Mi piacerebbe, in un futuro non troppo remoto, poter leggere altre storie di entrambi, magari – perché no – due romanzi che sappiano trasmettere quelle emozioni e sensazioni positive provate durante la lettura di questi due splendidi racconti.
Continuate così.
Complimenti al vincitore perché mi ha saputo impressionare e avvincere, come uno storyteller deve saper fare. Occorre molto talento per cimentarsi in una prova creativa con tanti paletti e fare sfoggio di personalità.
Sono orgoglioso di aver potuto partecipare, anche se solo come giudice, a un contest di questo livello. Minuti Contati sorprende sempre!

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