I commenti di Piero Schiavo Campo ai finalisti

Lunedì 16 ottobre dalle 21.00 all'una.
Tema: LA PORTA.
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I commenti di Piero Schiavo Campo ai finalisti

Messaggio#1 » lunedì 13 novembre 2017, 17:17

Di seguito, la spiegazione sul metodo di valutazione e i commenti di Piero Schiavo Campo.

Valutazione generale

Tutti i racconti presentano aspetti interessanti, nessuno (a mio parere) è perfetto così com’è: se li avessi scritti io, mi riserverei una passata di editing. Mi rendo conto però delle difficoltà legate al contest, e quindi mi sento di fare i miei complimenti a tutti gli autori e le autrici.
Ho cercato di rendere il più possibile oggettiva la valutazione; per farlo ho utilizzato una griglia con le seguenti voci:

Idea (peso = 5): Interesse dell’idea di fondo del racconto, prescindendo da qualsiasi altro aspetto.

Sviluppo narrativo (peso = 5): In che misura lo sviluppo narrativo è valido e interessante, tenendo conto della necessità di esaltare/enfatizzare l’idea di fondo.

Qualità letteraria (peso = 5): I racconti sono tutti scritti bene, ma in alcuni si nota un’attenzione particolare alla scrittura, che credo vada premiata.

Novità (peso = 5): Siamo tutti a caccia di idee il più possibile nuove, mai viste nella letteratura fantastica (oppure già viste, ma declinate in modo nuovo). E’ un aspetto fondamentale della scrittura in senso professionale.

Attinenza al tema (peso = 1): Ho deciso di pesare poco questa voce, perché un contest non è un tema scolastico: mi interessavano più i buoni racconti che non quelli strettamente relativi al soggetto proposto. Tuttavia, dato che un tema c’era, occorreva tenere conto anche di questo aspetto.

Impatto generale (peso = 5): Quanto mi ha colpito il racconto, quanto mi ha coinvolto. E’ chiaro che si tratta della categoria più soggettiva… Mi ha stupito il fatto che “l’ordine di arrivo” dei racconti rispecchia esattamente questa voce, anche se i punteggi sono stati calcolati come medie pesate tenendo conto di tutto il resto; mi fa pensare che la griglia è stata studiata bene!

NB: ho attribuito dei punteggi da 0 a 10 a ciascuna voce, poi ne ho fatto la media pesata. I punteggi sono ovviamente arbitrari, non vanno visti come “voti” nel senso banale!

L’ordine di arrivo è...

TROVATE LA NEWS CON LA CLASSIFICA FINALE DELL'EDIZIONE QUI

Note ai racconti

Il buco della chiave
Il limite principale secondo me è che non si capisce bene che cosa succede. La zia si droga? Si è suicidata? L’aspetto interessante è la trasformazione del piacere voyeuristico in angoscia, ma forse richiedeva toni più “espliciti” (sia nel senso appunto voyeuristico, sia nell’orrore finale).

Una nuova regola
Davvero buono lo sviluppo narrativo. L’ambiguità della situazione (non si sa che cosa ci sia dietro la porta) leggermente rovinata da alcuni dettagli (le pozze nere, l’odore, “ripulite tutto”) che secondo me tolgono un po’ di magia al racconto: che dietro la porta ci sia qualcosa di orribile è già chiaro dal contesto, io avrei lasciato libero il lettore di immaginare quello che voleva. In questo modo il “nemico” da bloccare è per forza un’entità fisica ripugnante, ma sarebbe potuto essere anche qualcosa di metafisico, il “male”… in ogni caso, ottimo racconto.

Pizza al ragno gigante
L’idea è molto buona, divertenti gli accostamenti assurdi (non solo c’è il ragno nella pizza, ma è vivo e dichiara anche di essere più intelligente del protagonista…) Tuttavia nel complesso risulta un po’ confuso. Ho l’impressione che richiederebbe uno sviluppo più lungo (in un racconto così breve l’idea dell’Intermedica Ricerche e Risorse finisce col sembrare bla bla narrativo…). In ogni caso, mi sento di incoraggiare l’autore o l’autrice a svilupparlo.

Chirurgia olistica
L’idea è buona, ma lo sviluppo è leggermente banale. Questo essere di una cattiveria trascendentale fa una strage solo per gelosia… Invece è convincente il fatto che venga evocato da una terapia mentale.

Fiamma e argilla
L’idea non mi ha convinto, ma ho trovato ottima la qualità “letteraria”, soprattutto nella prima parte. Anche questo, forse, avrebbe richiesto uno sviluppo più lungo.

Il candidato
Molto interessante l’aspetto “escheriano” (i corridoi, le porte che non vanno da nessuna parte) che però secondo me era proprio quello da spingere di più. Alla fine il candidato viene semplicemente buttato fuori, ma avrebbe potuto perdersi in un labirinto metafisico. Suggerirei all’autore di svilupparlo, è un’ottima idea.

Un tesoro
Racconto molto “buonista”, ben scritto ma non di grande impatto. La “porta” finisce coll’avere un ruolo molto marginale.

La porta
Finale di grande impatto, ottima idea. Non vince perché alcuni dettagli sembrano messi lì per sviare il lettore dalla sorpresa finale (“sei stato scelto”, “sagome d’alberi”, “voci che ti indicano la via”, “nubi cariche di pioggia”…). Secondo me il lettore va sempre rispettato, ed è uno sbaglio aggiungere particolari che servono solo a non fargli capire dove si sta andando a parare (tanto, c’è comunque modo di non farglielo capire!). Un peccato, anche perché in questo modo il racconto risulta paradossalmente più banale di quanto non sia. Suggerisco all’autore (o all’autrice) di provare a rivederlo (senza cambiare la chiave narrativa, che va benissimo), riferendo le sensazioni del protagonista in modo più generale e adatto al contesto (luci e ombre va benissimo, anche i suoni, la sensazione del disagio fisico…). Credo che con poco lavoro potrebbe venirne fuori un racconto davvero eccellente!



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SalvatoreStefanelli
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Re: I commenti di Piero Schiavo Campo ai finalisti

Messaggio#2 » lunedì 13 novembre 2017, 19:14

Complimenti a tutti e soprattutto al vincitore.

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