[C] Impresa Epica - di Manuel Piredda

UNEDì 13 APRILE ALLE ORE 21:00 TORNA MINUTI CONTATI!!! Siamo orgogliosi di comunicarvi il nome della guest star: DARIO TONANI. Cancellate appuntamenti, mandate i bambini a letto presto, datevi malati, ma non perdete l'edizione di lunedì 13 aprile. Dario Tonani leggerà e commenterà i 10 racconti migliori. Questa è la 66ª Edizione di tutti i tempi di Minuti Contati, e la 1ª della 4ª Era.
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invernomuto
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[C] Impresa Epica - di Manuel Piredda

Messaggio#1 » lunedì 13 aprile 2015, 23:55

Nelle sue mani, Aleksandros stringeva la leggendaria Ammazzadraghi di Sigurt, appartenuta ai più grandi e valorosi membri delle casate dei regni uniti, pronto a mietere la sua prima vittima nella stirpe dei vanagloriosi rettili volanti.
Il pomolo era stato intagliato dalla rotula destra dell'ultimo elfo silvano e si abbinava alla perfezione con l'intreccio di capelli di fata intessuto sull'impugnatura coperta dalla splendente l'elsa di oricalco  e faceva risaltare la lama intarsiata con le magiche rune dei veggenti del nord.
Non era stato facile entrarne in possesso, i mercanti intraprendenti non si incontravano più con la stessa facilità di un tempo, ma grazie all'aiuto di tutto il villaggio che aveva rinunciato ai risparmi di tutta una vita e al generoso contributo paterno, Aleksandros stringeva il tesoro inestimabile tra le mani.
E lo teneva stretto e alto, l'impugnatura stretta nel guanto d'armatura, lo sguardo di sfida rivolto all'enorme dragone nero di fronte a lui,
“La tua stirpe dannata sta per subire un'altra sconfitta, bestia immonda, preparati a dire addio a questo mondo! Io, Aleksandros, porrò fine alla tua vita!”
L'enorme bestia alata  si limitò ad aprire uno degli occhi, grande come il rosone di una cattedrale, che si fermò sull'uomo in armatura. Il drago chiuse nuovamente la palpebra e si limitò a sospirare, l'aria rovente emessa dalle narici larghe come pozzi spinse indietro il cavaliere, facendolo capitombolare sul posteriore con un rumore di pentolame sbattuto.
“Tu! Insolente! Come osi farti beffe degli umani? Ti farò pentire di avermi sfidato!” urlò il cavaliere mentre con fatica si rotolava per sollevarsi sulle ginocchia e infine riprendere la posizione eretta.
Caricò la bestia che, grande come un castello, continuava a sonnecchiare pacifica di fronte a lui.
Il rumore di metallo sbattuto si fece sempre più intenso mentre il cavaliere prendeva velocità e si arrampicava sul muso della bestia dormiente.
Una volta giunto al centro della testa, urlò con tutta la sua furia, gli occhi del drago si spalancarono e lo fissarono con aria perplessa, e un po' strabica, mentre Aleksandros con movimenti eccessivi prendeva la rincorsa per affondare la sua spada rilucente.
Il fendente tagliò l'aria con un fischio, la punta della lama si conficcò esattamente sotto la scaglia bianca al centro della fronte del drago; il suo punto debole.
Le rune smisero di emanare la loro mistica aura celeste mentre la lama si staccava dall'elsa, l'oricalco dei nani scivolò sotto l'impugnatura rivelando un'anima di rozza ferraglia verniciata, mentre l'impugnatura di capelli di fata si separò irrimediabilmente dalla rotula destra di elfo silvano, che rimbalzò sul muso del drago e poi sul suolo, urtando i nervi di Aleksandros a ogni sbalzo.
Il drago si limitò a richiudere gli occhi, scoprì una fila di denti aguzzi come spade in un sorriso divertito.
Da qualche parte, un mercante contava le sue monete d'oro, ridendo per la strada.



STEFANIA FIORIN
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Messaggio#2 » martedì 14 aprile 2015, 17:45

E' sempre bella l' ambientazione fantastica: elfi, drago, spada,
Mi diverte anzichè impaurirmi, il drago un po' strabico che alla fne del racconto non capisco se muore. Viene centrato dalla spada conficcata al centro della fronte e allora perchè mostra un sorriso divertito, non soffre?
Il mercante, com'è giusto che sia : se la ride.
Qualche imprecisione .

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invernomuto
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Messaggio#3 » martedì 14 aprile 2015, 18:18

Ciao Stefania, grazie per le tue osservazioni!
Una rassicurazione riguardo al drago, è vivo, vegeto e continua a ronfare beato, il guasto in questione era proprio quello della spada, che si sgretola appena superata la scaglia del drago, infliggendo danni decisamente poco preoccupanti per l'enorme rettile, dopotutto non ci si può aspettare molto di più da una falsa spada leggendaria.
Concordo per le imprecisioni specialmente in fase iniziale, l'operazione di "taglio" finale ha lasciato il segno sulla descrizione dell'arma.

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angelo.frascella
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Messaggio#4 » mercoledì 15 aprile 2015, 22:10

Ciao Manuel.

Racconto di ambientazione fantasy che usa gli stilemi del genere (l’eroe, la spada magica, il drago, lo stile pomposo) per parodiarlo. Ne viene fuori una scena umoristica molto efficace e divertente, in cui la spada magica è un oggetto truffaldino, l’eroe è un’incapace e il pericoloso drago è un pigrone divertito che si fa beffe del cavaliere. Ben scritto e spassoso. Complimenti

A rileggerci
Angelo

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Linda De Santi
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Messaggio#5 » giovedì 16 aprile 2015, 22:13

Racconto molto divertente, con un’ambientazione fantasy evocativa, descrizioni ben fatte e tempi umoristici azzecati.
Sono ben caratterizzati il protagonista dai modi di fare donchisciotteschi e il drago che lo lascia fare quasi per pietà (sembra saperla lunga sui cavalieri incompetenti!).
Un paio di periodi sono un po’ troppo lunghi, ma nel complesso il racconto è scritto bene e risulta molto godibile.

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willy
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Messaggio#6 » lunedì 20 aprile 2015, 11:35

Ciao Manuel,
in questo racconto c'è molta abilità nel descrivere e tanta fantasia, complimenti! La storia scorre via veloce, avvince e verso la fine porta anche qualche cenno d'ironia che non guasta. Però ho sentito la mancanza del piano B, o forse non ho ben compreso del tutto.

Rimane un buon lavoro, bravo!

Alessandro Duino
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Messaggio#7 » martedì 21 aprile 2015, 14:33

Ciao Manuel.Non ho capito se il tuo racconto è volutamente divertente o se è un caso.Il racconto scivola via veloce ma anche senza un vero crescendo.Nella prima parte,io avrei aggiunto qualche pausa in più,per non dover prendere la rincorsa nel leggerlo e fare confusione.Anche il drago,creatura epica che io adoro,non trasmette quella forza che una bestia grande come un castello,dovrebbe trasmettere.

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invernomuto
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Messaggio#8 » martedì 21 aprile 2015, 17:56

Ciao Alessandro!

Sì, il racconto è volutamente scritto con un registro ironico e sin dall'inizio era mia intenzione contrapporre la figura di un cavaliere un po' vanaglorioso e armato di una spada difettosa alla figura di un drago così imponente da non prestare nemmeno attenzione al piccolo umano di fronte a lui, se non per farsi un paio di risate a sue spese.
Grazie per il commento.

Linda e Angelo: Grazie mille per i vostri interventi!

Willy: In effetti non ho inserito l'elemento del piano B (una semplice fuga a gambe levate mentre l'armatura si smontava progressivamente) perché ho considerato quegli elementi più come suggerimento che come parte integrante del tema, così ho pensato di "tagliare" un pochino anche su quello.
Grazie mille anche a te per intervento e osservazioni.

carolina.pelosi
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Messaggio#9 » giovedì 23 aprile 2015, 12:14

Ciao Manuel,

non mi piacciono le storie fantasy e, quasi sempre, cambio pagina... stavolta però ho fatto bene a non cambiarla. Il tuo racconto mi ha fatto ritornare a quando, da piccola, mi cimentavo in racconti del genere e mi ha dato freschezza. Belle le descrizioni e le similitudini e geniale la frase finale ;)
Alla prossima!

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antico
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Messaggio#10 » venerdì 24 aprile 2015, 0:48

Benvenuto nella mia Arena, Manuel. Ahahahahaha, ma cos'è quell'armatura? Chi te l'ha venduta? Come? Oro massiccio impenetrabile? Leccati un dito. Bravo. Passalo sull'armatura. Ecco. Ops, cos'è quel giallo che scivola via?
 
Racconto molto divertente e scritto con discreto brio, non fosse per diverse ripetizioni che, sparse qua e la, infastidiscono e rallentano la lettura. In ogni caso, l'immagine rimane e forte. Il cavaliere e il drago vengono dipinti con chiarezza nei loro caratteri e il risultato finale, al netto delle ripetizioni, è molto buono. T'aspetto nel lab, il lavoro sul tuo racconto potrebbe essere molto breve. Pollice su con riserva.

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