Ciao a tutti.
Vorrei premettere, prima di proseguire con classifica e commenti, che ho avuto parecchi problemi a definire una classifica perchè, al netto di qualche refuso o un finale che a me intrigava poco, sono tutti racconti molto interessanti.
Siccome però una classifica bisogna pur farla, nel redigerla ho fatto prevalere la "pancia", consapevole che le differenze tra una posizione e l'altra sono veramente minime.
1) Viaggio allucinato, di Wladimiro Borchi
2) Progetto ITACA, di Roberto Romanelli
3) Un auto in affitto…, di Sonia Lippi
4) Nòstoi, di Salvatore Stefanelli
5) Una storia, di Diego Ducoli1) Viaggio allucinato, di Wladimiro Borchi
Già il fatto che i protagonisti di questo racconto siano dei bambini mi ha predisposto con un interesse particolare.
Il ritmo e il colpo di scena finale, per me inaspettato, hanno reso ancora più intrigante e interessante il tutto. Il riferimento all’Odissea è debole ma comunque c’è.
Bella prova, ben scritta, ottima l’idea.
Sicuramente attinente al tema.
2) Progetto ITACA, di Roberto Romanelli
Non è la prima volta che leggendo un tuo racconto mi perda un po' tra le parole.
Questa volta, però, il perdermi non mi ha infastidito, anzi mi è piaciuto, nel senso che anche se leggendo sapevo che qualcosa mi stava sfuggendo (non so nemmeno io cosa) eppure sono arrivata alla fine curiosa di sapere che fine faceva Veronica e come andava a finire tutto.
Credo che i brani in cui lei è costretta a leggere il futuro vadano meglio strutturati e sviluppati, ad ogni modo il racconto mi è piaciuto e il riferimento all'Odissea, anche nel tuo caso, è presente.
3) Un auto in affitto…, di Sonia Lippi
Quanto mi sono divertita leggendo questo racconto! Perché, anche se forse hai un po’ esasperato il discorso relativo alla confusione generata dal navigatore, io mi ci sono ritrovata perfettamente. Le discussioni in automobile con mio marito, il continuo ricalcolo del percorso, fantastico e vero!
Hai perso per strada qualche accento, forse anche qualche maiuscola e hai messo qualche spazio di troppo, ma credo siano cose dovute alla fretta, alla scrittura sul cellulare (come hai detto tu) e si può rimediare facilmente.
Unico neo il finale: immagino che tu abbia voluto, forse, dopo tanta ansia mettere un lieto fine per placare e ridimensionare il tutto, ma mi sarebbe piaciuto qualcosa di diverso, di più, per rimanere con il ritmo del racconto, esasperato ed esasperante.
Ad ogni modo, brava.
4) Nòstoi, di Salvatore Stefanelli
Complimenti per il lavoro sui personaggi che rende il riferimento all'Odissea interessante.
Il racconto mi è piaciuto, ha un buon ritmo e le scene d'azione sono ben scritte.
Anche l'attinenza al tema è evidente.
La parte finale e la reazione della moglie secondo me andavano meglio sviluppati. Credo che, forse per mancanza di caratteri, hai troppo velocemente ripiegato sul perdono da parte della moglie Kirki.
Insomma, si arrabbia tanto e poi...
Mi sarei aspettata un finale più drammatico.
Ti segnalo alcuni piccoli refusi che, se vuoi, potrai correggere nel proseguo della Sfida:
SalvatoreStefanelli ha scritto:
Alkynes, spostatesi alle sue spalle, lo bloccò e, avvicinatesi all’orecchio
immagino intendessi spostatosi e avvicinatosi.
SalvatoreStefanelli ha scritto:
Comunque, si disse, non doveva essere passato molto da quando era svenuto.
qui, credo, manca la parola "tempo" dopo "molto", o almeno a me suonerebbe meglio.
SalvatoreStefanelli ha scritto:«Credo di sì» rispose lui, ma il ginocchio dolorava ogni volta che vi caricava sopra il peso del corpo.
Qui, sempre secondo il mio gusto personale quindi non è detto sia giusto, avrei preferito doleva al posto di dolorava.
5) Una storia, di Diego Ducoli
Dividerei la tua storia in due parti:
La prima affascinante, grazie soprattutto al tuo sapiente modo di descrivere l’ambientazione e i personaggi.
La seconda un po’ debole, soprattutto quando il fantastico, almeno per i miei gusti, diventa così esasperato da farmi perdere sia il senso della vicenda sia il ruolo dei personaggi.
I refusi non sono un problema, Armando credo stia per Arturo e io non me ne sono neanche accorta alla prima lettura.
Quello che però, ripeto, è poco chiaro è la seconda parte e anche il finale: come fa Arturo a salvare Osvaldo dal demone? Decide di sposare il demone Maria? Perché Maria è un demone? Sembrerebbero esserci delle colpe che Arturo deve espiare ma non ho capito bene quali.
Ad ogni modo, sapendo che hai scritto la storia in condizioni non proprio favorevoli, devo farti i miei complimenti per l’ottima capacità descrittiva e lo stile che hai utilizzato.