Lo scorticatore

Zebratigrata
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Lo scorticatore

Messaggio#1 » martedì 21 novembre 2017, 0:40

Una goccia di sudore le scese accanto all’occhio destro, fino allo zigomo. Si sentiva soffocare ma provò a soffocare a sua volta l’istinto di agitarsi, senza riuscirci. Mai stata brava a mantenere la calma. Le sue mani si muovevano spontaneamente come per scavare, per trovare una scappatoia o forse per lacerare l’intercapedine che si frapponeva tra lei e il mondo: se doveva morire, almeno non sarebbe stata la sola. Sentiva i capelli che si strappavano mentre cercava di arretrare per uscire da quella trappola dal lato da cui c’era entrata. Malediceva la lunga treccia alla quale per vanità non aveva voluto rinunciare, nonostante gli avvertimenti del suo maestro di ju-jitsu: una debolezza, quasi un invito ad afferrarla. Strinse le dita attorno ai bordi della bocca mostruosa in cui si era infilata e li allontanò da sé con uno strattone. Gridò per il dolore.

Poi tirò un sospiro di sollievo e guardò sconsolata lo scorticatore. Lui l’aveva soprannominato così perché la lunga apertura era chiusa con due strisce di velcro ampie e spesse, che inevitabilmente graffiavano chiunque dormisse da quel lato del letto e che le avevano appena regalato un’acconciatura degna del peggior parrucchiere della provincia. Sorrise, al ricordo. Il buonumore spari pochi secondi dopo, quando ributtò il copripiumino in lavatrice e riprese a cercare.

Senza disperarsi, senza batter ciglio. Metodica, implacabile. Da quando aveva capito aveva persino smesso di mangiarsi le unghie. Sentì una vibrazione provenire dall’altra stanza e andò a prendere il cellulare. Un altro messaggio.
“Allora? Fatto??!!? <3“
La stronza ne aveva già mandati 3 e ancora aspettava la risposta: doveva essere sulle spine. In fondo si era fatta in quattro per procurare il materiale, non meritava di essere ignorata così. Compose “Non temere la ammazzo stasera” e inviò. Prese un lembo del lenzuolo e ci strofinò il telefono prima di riappoggiarlo sul comodino. Alzò gli occhi al cielo un attimo, forse per non lasciar uscire le lacrime.
Fu allora che vide il lampadario e l’ombra dalla forma strana sulla palla di carta sottile. Sali su una sedia e ci infilò una mano dentro. Strappò il paralume per estrarre la piccola fiala color ambra fissata all’interno con un pezzo di scotch. Tornò in cucina e finì di preparare lo spezzatino: lui lo adorava.
Ultima modifica di Zebratigrata il martedì 21 novembre 2017, 0:48, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: Lo scorticatore

Messaggio#2 » martedì 21 novembre 2017, 0:44

Ciao Zebratigrata! Sbaglio o erano diversi mesi che mancavi? Tutto ok con i parametri, buona Andrea Carlo Cappi Edition anche a te!

Ps: puoi modificare il racconto fino all'una senza incorrere in malus, ma occhio a non superare il limite caratteri in caso di modifica particolarmente pesante.

Zebratigrata
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Re: Lo scorticatore

Messaggio#3 » martedì 21 novembre 2017, 0:49

Eh sì, il tempo scarseggiava da un po'!

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Ace
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Re: Lo scorticatore

Messaggio#4 » venerdì 24 novembre 2017, 17:41

Ottimo il titolo e pure l’inizio, c’è del pathos, il racconto ti tira dentro ed è ben scritto, con linguaggio giusto e appropriato. Poi però, sarà colpa mia, eh, continuo a leggere e non capisco bene cosa sta succedendo. Nessun problema, del resto siamo su Minuti Contati e certo, si può disquisire sulla riuscita di un racconto, ma io cerco sempre di vedere un racconto non tanto per come si presenta, ma per come può diventare. Da come scrivi, e con il tempo per lavorarci su, credo riuscirai a cristallizzare meglio l’idea di fondo.

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giancarmine trotta
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Re: Lo scorticatore

Messaggio#5 » sabato 25 novembre 2017, 11:26

Ciao Zebratigrata,
mi accodo a Ace.
Scorrevo il racconto pian piano e l'incipit m'era piaciuto un sacco. Non mi ero accorto che stava già finendo se non nelle ultime tre righe e ho pensato: come fa a chiuderlo così in fretta?.
Perché c'erano tanti spunti interessanti e che ancora non avevo colto:
“Non temere la ammazzo stasera”, quindi la protagonista deve ammazzare una donna.
Per fare ciò utilizza del veleno nello spezzatino, però concludi "lui lo adorava."
Se è un refuso poco male, non è quello il punto. Peccato per il tempo a disposizione che se ho capito bene era poco. La storia meritava dettagli e azioni che ne avrebbero accresciuto il valore.
Alla prossima,
G.

Fernando Nappo
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Re: Lo scorticatore

Messaggio#6 » sabato 25 novembre 2017, 15:50

Ciao Zebratigrata,
purtroppo, nonostante l'abbia riletto un paio di volte, non riesco a racapezzarmi nel tuo racconto. Dall'incipit mi pare di capire che la tua protagonista stia cercando qualcosa, che trova alla fine, e nel farlo s'è infilata chissà dove (nel copripiumino?). Ma no mi è chiaro se sia a casa propria o di qualcun altro. Anche i suo obiettivo non mi è chiaro se sia una lei o un lui. Così come mi sfuggono i riferimenti al Ju Jitsu e allo spezzatino, che proprio non riesco a contestualizzare.
Bello il titolo, che promette azione e dolore, che però, se ci sono, a me sono sfuggiti.

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marco.roncaccia
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Re: Lo scorticatore

Messaggio#7 » domenica 26 novembre 2017, 23:14

Ciao Sara,
che dire? Se non ha capito chi mi ha preceduto, io, che sono parecchio duro di comprendonio e rincoglionito di natura, non ho potuto produrre una performance migliore. Non ho capito cosa sia questo scorticatore nel letto, non ho inquadrato i personaggi a parte capire che ci sono 3 donne, la protagonista, quella che invia i messaggi e quella che deve essere uccisa e un uomo (quello che da il nome all’oggetto misterioso) e nemmeno cosa succede. Però sono curioso, e quindi aspetto un tuo post di spiegazioni. Alla prossima.

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DandElion
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Re: Lo scorticatore

Messaggio#8 » mercoledì 29 novembre 2017, 14:51

Ciao Zebratigrata!
La prima parte è bellissima. Molto avvincente, coinvolgente, degna di un romanzo di King o di Iles! poi però ti perdi, non si capisce chi sia il destinato a morire (un lui? una lei?) e chi sia la persona che manda messaggi (la stessa lei che deve morire? l'amante di lui, motivo per cui lui deve morire?) e quindi si perde un po' tutto. Lo scorticatore è un utilissimo attrezzo, io farei dormire in caso lui da quella parte, ma cosa c'entra ai fini del racconto?
Mi ci perdo un po' :/
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

Federico Martello
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Re: Lo scorticatore

Messaggio#9 » giovedì 30 novembre 2017, 14:19

Ciao Zebratigrata, qui non posso che accodarmi ai precedenti giudizi: il testo è davvero davvero interessante e ben scritto nella prima parte, c'è un ottimo crescendo che però si risolve in una conclusione che lascia davvero perplessi. Detto in parole povere non ho ben capito il testo, davvero quasi per niente. Non mi è chiaro cosa sia lo Scorticatore citato nel titolo, non mi è chiaro il contesto, non mi è molto chiaro neanche il passaggio dalla prima alla seconda parte del testo, ma non ho la sensazione che "manchi qualcosa", credo purtroppo sia un problema puramente di scrittura, che è stata forse fin troppo ermetica in alcuni passaggi al punto da rovinare l'effetto finale che hai cercato di costruire. Mi spiace molto bocciare un testo per questioni di comprensione, perché ho sempre quella fastidiosa paura che in realtà sia chiaro e semplice e stia dicendo male di un lavoro ben fatto solo perché non sono io in grado di comprenderlo, ma non posso farne a meno qui, letture su riletture non mi hanno comunque aiutato a chiarire meglio la situazione. La scrittura però, almeno all'inizio, è Davvero buona e l'ho davvero apprezzata, sono sicuro che il potenziale per un ottimo testo ci sia, si è solo perso un po per colpa della poca chiarezza, ma almeno su quella che è la resa della scrittura voglio e ci tengo a lodarti

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antico
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Re: Lo scorticatore

Messaggio#10 » domenica 3 dicembre 2017, 20:33

Credo ci siano alcuni refusi topici che vanno a confondere la lettura. E presumo che debba ammazzare un lui e non una lei. E che l'altra lei sia la terza incomoda, l'amante. Questo quello che mi è arrivato. Però... Temo che il tutto sia un po' troppo ermetico (anche a causa del probabile refuso). Il tema lo vedo poco, ma è comune a tutta l'edizione. Un pollice ni che sa di punto interrogativo ;)

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