Gruppo BLACK: Lista racconti e classifiche

Avatar utente
antico
Messaggi: 7167

Gruppo BLACK: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 21 novembre 2017, 2:14

Immagine

BENVENUTI ALLA ANDREA CARLO CAPPI EDITION, LA DODICESIMA DELLA QUINTA ERA DI MINUTI CONTATI!

Questo è il gruppo BLACK della ANDREA CARLO CAPPI EDITION con ANDREA CARLO CAPPI nelle vesti di Guest Star.

Gli autori del gruppo BLACK dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo MEDINA e verranno a loro volta commentati e classificati dagli autori del gruppo NIGHTSHADE.

Questo è un gruppo da SETTE racconti e saranno i primi TRE racconti ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da ANDREA CARLO CAPPI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo per eccesso, regola che, saltuariamente posso decidere di infrangere allo scopo di permettere una migliore fruizione dell'edizione per i concorrenti.


Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro già in possesso di punti Rank d'Era (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via) mentre coloro che ancora non hanno punti rank d'Era sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo Z, quarto a postare gruppo X e così via). Considerata la presenza di TRE racconti con MALUS ho inoltre fatto in modo che finissero in TRE diversi gruppi e per farlo sono intervenuto nella distribuzione degli ultimi racconti assegnati ai vari gruppi.

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo BLACK:

Incastri, di Andrea Partiti, ore 23.12, 1364 caratteri
Animi sereni, di Francesco Nucera, ore 01.00, 4993 caratteri
Serpeverde, di Viviana Tenga, ore 00.03, 4851 caratteri
EcoBot, di Eugene Fitzherbert, ore 00.59, 4983 caratteri
Gelido vuoto, di Salvatore Stefanelli, ore 23.55, 4845 caratteri
Sfigato, di Alex Coman, ore 00.56, 3383 caratteri
La conferenza, di Patrizia Riva, ore 01.28, 4601 caratteri MALUS 3 PUNTI

Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 30 NOVEMBRE per commentare i racconti del gruppo MEDINA. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 1 DICEMBRE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i SEI racconti del MEDINA e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete DICIANNOVE (escluso il vostro) a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo MEDINA.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA ANDREA CARLO CAPPI EDITION A TUTTI!



alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Re: Gruppo BLACK: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 21 novembre 2017, 20:03

Buona sera, ecco i miei commenti e relativa classifica:

INCASTRI di Andrea Partiti Ottimo racconto. I dialoghi, costruiti in modo efficace (essenziali e fluidi) fanno subito capire al lettore che ci si trova davanti a una fregatura (il padre dell’amico del protagonista vuole un capro espiatorio per un suo delitto). Resta il mistero di quale settore del crimine si occupi questo padre (un ladro? La cassaforte mi farebbe pensare di sì: anche chi ruba deve tenere al sicuro il bottino). Questa curiosità regala ulteriore fascino alla storia. Il sangue freddo c’è nell’atteggiamento del protagonista (falso fino in fondo: mi fingo tuo complice per fregarti meglio).


ANIMI SERENI di Francesco Nucera
Marco e Miriam lavorano in un settore molto ambiguo (quello dei call center) in una metropoli cyber punk. L’ambientazione fantascientifica mostra un ambiente di lavoro dai tratti molto attuali (prodotti cari come le vacanze da rifilare a pensionate in difficoltà e lauree dai nomi pomposi per mestieri che non la richiedono di certo. C’è anche la ghettizzazione dei fumatori e il problema delle molestie: anche una tenerezza fra innamorati può portare guai se si è colleghi). Il sangue freddo? A Marco servirà per affrontare il sofà del capo se vorrà tenersi lavoro e fidanzata (quel zero contratti unito alle immagini compromettenti mi sa un po’ di complotto aziendale). Carina l’immagine della segretaria senza veli.

Attenzione alla frase: dovevano ringraziare di avercelo un lavoro (manca la virgola dopo avercelo)
Refuso spazino per spazzino


SERPEVERDE di Viviana Tenga Storia che unisce horror al fantasy in modo molto accattivante. Amelia è cresciuta nel mito di Harry Potter (ma anche di Kipling, visto il nome della sua amica vipera), ma vivendo sola per tutta la vita e faticando parecchio (tutta quella gente manipolatrice da tenere a bada con il sangue freddo) pur con i consigli telepatici di Nagini. La storia con Tom va a finire (non decolla mai, perché lei gli uccide la fidanzata a sprangate per poi scegliere un suicidio alla Cleopatra). Mi è piaciuta moltissimo. Colpisce e rimane in mente.

ECOBOT di Eugene Fitzherbert Storia originalissima, che mischia SF e Giallo. C’è l’ispettore con relativo Segugio (aiutante) e ci sono i delitti tecnologici (ricconi squartati). La nota di mistero è data dalla scena iniziale: umano inservibile e maggiordroide distrutto. Il fatto che l’assassino sia il professore ecologista Carander rintracciato per via del Freon (il liquido che refrigera i droidi) che sperimenta per raffreddare Gaia (la Terra) è un particolare affascinante alla Agatha Christie come la sorpresa finale: il professore ha avuto il sangue freddo di trasformarsi in un robot. Buono l’uso dei particolari che smascherano poco a poco l’assassino ( il passato di attivista nel ramo dell’ecologia di Calender, l’incontro in caffetteria, quello finale nell’ufficio): ho notato però un dettaglio da aggiustare, in caffetteria Calender mostra all’ispettore una ferita al braccio, ma in ufficio si rimedica la gamba. Agghiacciante il finale (agli esseri umani servirà parecchio sangue freddo per sopravvivere in un mondo di droidi dal sangue gelido).

Attenzione:
al nome della sostanza: Freon o Allfreon?
al refuso ile unghie per: le unghie.
Un app per un’app.
Atra parte per altra parte.
E una virgola di troppo nella frase: Colpii Calender, ,l’Ecobot che aveva dato inizio a tutto questo.

GELIDO VUOTO di Salvatore Stefanelli Il sangue freddo è quello del tuo protagonista: lo sostiene nella sua vendetta contro il giudice Ghini, colpevole di aver assolto lo stupratore assassino della figlia sedicenne del protagonista per assenza di prove (e prima ancora contro l’assassino stupratore stesso, in una versione del delitto efferata come quella del “Canaro”). Terminata la vendetta, rimane il vuoto, che induce il protagonista al suicidio (il ricordo della voce della bambina è sicuramente quello della figlia e lui è di certo un poliziotto impazzito dal dolore: penso all’indizio della volante descritta dal protagonista con il tono di chi conosce bene quel tipo di lavoro, la mia impressione è stata quella). Bellissima la descrizione iniziale che fa del protagonista un dio-demone della morte.

Attenzione a: stesso lei per lei stesso.

SFIGATO di Alex Coman La storia è quella di un killer mancato. Sfigato sì, con un lavoro usurante e poco pagato, vita da single sempre a dover spaccare il centesimo (e autolesionista, per quel che mi pare di leggere…riga sul naso che si è fatto da solo). Il sangue freddo iniziale mostrato con il grasso mandante del delitto di un bambino dall’aspetto angelico si tramuta nel sangue freddo di un uomo che si è scoperto non assassino e deciso ad accettare la sua vita piatta. Storia buona, ben scritta.

Attenzione a: trentanni si scrive: trent’anni

LA CONFERENZA di Patrizia Riva La storia che descrive una conferenza riguardante il Bilderberg (quindi un incontro su temi economici) seguita da proiezioni di conti correnti e operazioni bancarie anonime dà un’atmosfera inquietante a un evento del tutto normale (il fatto che si svolga in una libreria di testi esoterici). Il fatto che ci siano guardie del corpo rende il tutto molto ambiguo. Anche l’atteggiamento di Salvo lo è (fugge via lasciando la protagonista Monica Scarlatti indifesa davanti alle domande del misterioso giovane sul libro appena comperato ed è diventato improvvisamente agiato). L’attentato finale all’auto di Monica e l’appello registrato sul cellulare danno al lettore l’idea di un segreto scoperto inconsapevolmente da lei e che deve restare tale. La storia incuriosisce ma resta parecchio non detto (avresti fatto meglio a legare il particolare conti-correnti con il pubblico anziano, mettere un po’ più di azione, magari mostrando un dettaglio compromettente nel libro comperato da Monica). Di per sé, più che di un racconto si tratta dell’inizio di un buon thriller. Il sangue freddo di Monica è stato quello di aver lasciato la sua testimonianza sapendo di stare per morire per mano di due figuri.

Attenzione alla frase: chiunque potrebbe scrivere qualsiasi cosa e contraffarli (meglio scrivere: contraffarla).

La mia classifica, soffertissima, perché siete davvero ottimi scrittori, è:

SERPEVERDE di Viviana Tenga

ANIMI SERENI di Francesco Nucera

GELIDO VUOTO di Salvatore Stefanelli

INCASTRI di Andrea Partiti

ECOBOT di Eugene Fitzherbert

SFIGATO di Alex Coman

LA CONFERENZA di Patrizia Riva

Gualtiero Bianchi
Messaggi: 65

Re: Gruppo BLACK: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » sabato 25 novembre 2017, 0:23

Classifica:
1) Gelido vuoto - Salvatore Stefanelli
2) Animi sereni - Francesco Nucera
3) EcoBot - Eugene Fitzherbert
4) Incastri - Andrea Partiti
5) Serpeverde - Vivivana Tenga
6) Sfigato - Alex Coman
7) La Conferenza - Patrizia Riva

Incastri - Andrea Partiti

Una classica bravata infantile/adolescenziale cela in sè un diabolico piano: è questa l'essenza di questo racconto scritto coerentemente in maniera concisa e diretta, che conferisce piena efficacia allo scopo. Mi lascia un po' perplesso sul piano di realtà: non riesco a figurarmi una simile cattiveria tra due amici, soprattutto in tenera età, e neppure un padre che per quanto criminale pensi a coinvolgere il figlio in un simile piano (quasi sicuramente implicante un omicidio). Senza contare che impronte di adolescente su una pistola ragionevolmente senza numero di serie difficilmente verranno ritenute prove attendibili da chi è del mestiere. Forse la cosa che mi avrebbe maggiormente aiutato ad apprezzare il racconto sarebbe stato il riuscire ad intuire l'età dei ragazzi da qualche particolare. Così com'è me lo figuro dai toni come un dialogo tra bambini di 10/11 anni e francamente l'effetto è sin troppo straniante. Ciò non inficia ad ogni modo la bontà dell'idea e l'ottima resa dal punto di vista narrativo.


Animi sereni - Francesco Nucera

In questo universo parallelo, che poi troppo parallelo non pare, si ricapitolano alcune tristi realtà della nostra epoca (e del nostro Paese precipuamente): l'universitario costretto al lavoro di call center dalla cronica emorragia di prospettive occupazionali, costretto alla mera sopravvivenza in un ambiente alienante, sognando un futuro che può solo provare a vendere; l'iperqualificazione richiesta per ogni tipologia lavorativa; l'invasione dello stile di vita in cui il presente si compra sempre a debito. Unico tema non condivisibile quello del fumo all'esterno di luoghi pubblici, grande conquista civile (del resto i personaggi possono pensarla come vogliono).
Già dalla sexy-segretaria si riesce ad intuire la piega lussuriosa che la storia potrebbe prendere: ed in effetti in questo sconsolante spaccato lavorativo contemporaneo non può mancare lo scambio di favori a sfondo erotico.
Non si riesce a fare a meno di pensare che al nostro protagonista servirà molto sangue freddo per uscire indenne da una situazione simile: a mio parere l'aderenza al tema è rispettata. I refusi sono già stati segnalati, ottima prova.


Serpeverde - Viviana Tenga

Bel racconto, tema perfettamente centrato, intrigante la relazione viscerale con il serpente, l'animale che sin dall'origine dei tempi è la guida verso il male. Ed in effetti la sensazione è che la personalità del serpente abbia in un certo senso preso il sopravvento su quella della ragazza, del cui carattere avrei apprezzato qualche ulteriore spunto, qualche elemento di background che andasse a qualificare le radici della suo essere. Il carattere schivo, il pensiero sempre lucido e razionale, cozzano troppo a mio parere con l'agito così platealmente distruttivo, buon vestito al contrario per un soggetto con un substrato psicotico-delirante più marcato. In sintesi, non basta la scoperta dell'amore per giustificare tutto questo (ammesso di non voler cadere nei clichè).
Con tutto ciò non vorrei essere eccessivamente distruttivo, voglio solo suggerirti (avendo ovviamente più calma rispetto al tempo della prova) di risistemare il racconto creando un "percorso psichico" rintracciabile che renda più ragionevole l'esito, perchè il racconto è davvero interessante e godibile.


EcoBot - Eugene Fitzherbert

Gran bel racconto, che in maniera sintetica ma efficace imbastisce una trama da giallo-cyberpunk in grado di coniugare egregiamente tema della prova e tematiche ambientali molto attuali. Da rifinire secondo me la parte sui codici senza senso per renderla più "tecnica" (e quindi più godibile anche a chi un po' mastica di queste cose), per il resto ribadisco la qualità della prova, è stato un piacere arrivare in fondo, scoprire tutto e finire pure catapultato nel post-apocalisse.


Gelido vuoto - Salvatore Stefanelli

Questi sono i "miei" racconti. Toccano, smuovono ed infieriscono. Ti costringono a vestire dei panni che bruciano come lava vera. E allora non vi è giudizio che tenga, nessuna critica per quanto razionale ha senso (l'auto-giustizia dovrebbe essere quanto di più distante dalla mente di un tutore della legge).
Stilisticamente si percepisce un eccessivo gap tra la prima parte del racconto, a mio parere troppo ampollosa (capisco il delirio di onnipotenza, ma la frase sulla paura che scorre nel bagno d'oro è davvero eccessiva) e la cruda sintesi dell'irruzione, più appropriata sia all'ideale di poliziotto che al contesto narrativo.
Il dialogo successivo, che immagino interiore con la figlia, chiarifica definitivamente il mismatch avvenuto nella mente del poliziotto, che sovrappone legge e giustizia. Non ho capito in quest'ottica come si coniughi l'affermazione "ti prego papà non uccidere nessuno" nel filo del racconto.
La chiusura sono solo brividi. Vale il prezzo del biglietto ;-)


Sfigato - Alex Coman

Buona declinazione del tema, certo non brilla per originalità. La dignità, la moralità non hanno sicuramente prezzo.
Tuttavia il linguaggio "da strada", scarno e schietto, ben si sposa con il mood del racconto.
C'è un "inghiottisce" che probabilmente sarebbe dovuto essere un "deglutisce".
Non ho capito sinceramente il senso della frase "perchè dovrei pagarti per una cosa che qualcun altro farebbe gratis".


La Conferenza - Patrizia Riva

I dubbi che attanagliano la protagonista vanno di pari passo con quelli che deve affrontare il lettore.
Qual è l'evento che calamita l'attenzione dei killer su Monica? Il fatto di avere in mano un normale libro che ha appena comprato? Per quanto sovversivo possa essere il contenuto dello stesso, mi pare poco per giustificare l'omicidio di una tizia che pare per la prima volta farsi coinvolgere in tematiche simili, e che addirittura dichiara di sentirsi "fuori posto" e "ignorante" nel contesto.
Perchè Monica si sente in trappola nella conferenza? Cosa ha da temere?
Qual è il rapporto che intercorre tra Salvo e Monica?
Perchè alla fine Monica recapita un messaggio in cui alla fine sembra tutto sommato voler spingere i sospetti su Salvo proprio a Salvo? Oltretutto mettendoci una sommaria descrizione di Salvo (?)
Insomma la trama traballa e anche la prosa traballa qua e là.
Soprattutto non ho capito la frase "Non conoscevo l’oratore, se davvero è chi dice di essere, se davvero ha avuto a che fare con i servizi segreti e i suoi accompagnatori sono due gorilla?"
Comunque ti capisco perfettamente, non è facile le prime volte riuscire a dare un bel vestito alle nostre idee nel breve tempo della sfida. Siamo qui per farci le ossa, in fondo.

Avatar utente
roberto.masini
Messaggi: 408

Re: Gruppo BLACK: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » martedì 28 novembre 2017, 0:49

Travagliata classifica di racconti che mi sono piaciuti quasi tutti in modi diversi, considerando il micidiale fattore tempo!
CLASSIFICA
1) Serpeverde di Viviana Tenga
2) Ecobot di Eugene Fitzherbert
3) Sfigato di Alex Coman
4) Animi sereni di Francesco Nucera
5) Gelido vuoto di Salvatore Stefanelli
6) Incastri di Andrea Partiti
7) La conferenza di Patrizia Riva

Serpeverde. Bellissimo racconto tra il noir e l'horror dove il tema del contest si dipana perfettamente in tutte le righe, dalla scelta dell'animale-guida, per antonomasia animale a sangue freddo, all'annientamento della rivale con evidente a sangue freddo.La protagonista però non è un killer professionista e il gesto l'annienta. la scelta del suicidio non è buttata lì ma frutto, da una parte del rimorso per il gesto compiuto e dall'altra dell'impossibilità di entrare in comunione con la vipera che ora disprezza una donna fragile. Perfetto! Complimenti!

Ecobot. Eccezionale idea: risolvere il riscaldamento globale eliminando gli umani a vantaggio degli androidi. Mi è piaciuto molto questo racconto con ambientazione fantascientifica ma in realtà un giallo classico con morti e investigatori. Tralasciando i refusi, eredità del tempo tiranno, ripeto è una storia che mi ha affascinato. La scoperta del movente poi, oltre alla completa aderenza al tema del contest, con la sua originalità, rispetto a un tema ecologico attualissimo, ne costituisce l'acme invidiabile, almeno da parte mia!

Sfigato. La trama non è originale ("Il gioco di Ripley" insegna) ma come diceva già molti anni fa il commediografo romano Terenzio: "Non c'è cosa scritta che non sia stata detta prima!" Di originale invece,secondo me, rispetto a tutti gli altri racconti, c'è la scelta del tema al negativo: il rifiuto di usare sangue freddo per uccidere un bambino e aggiustare i conti di casa. L'explicit non è un semplice "lieto fine" ma il frutto di una combattutissima lotta interiore.

Animi sereni. Bella storia che, nonostante si riferisca a una società futura, tocca moltissimi punti di quella attuale con poche ma efficacissime pennellate (il lavoro alienante, i vizi come il fumo, le molestie, il sesso ecc.) Per quanto riguarda invece l'aderenza al tema devo dire che non l'ho trovata. Forse che ci vuole sangue freddo per allontanare il capo molestante? E comunque secondo me non basta scrivere: sangue freddo, animi sereni.

Gelido vuoto. Tragica e cupa storia ben delineata nel dolore insopportabile di un padre. Ma il dio della morte non è un dio: è un uomo come tutti noi e il delitto,per un tutore della legge, può diventare insopportabile. Dall'incipit onnipotente al suicidio tutto è veramente ben descritto. Mi sfugge però il sangue freddo: è un padre vendicatore e disperato che non ha neanche previsto l'intervento della figlioletta del giudice. Per me la conformità al tema del contest è labile. I refusi sono il marchio comune della velocità con cui tutti abbiamo scritto!

Incastri.Il breve racconto assomiglia più all'incipit di un giallo o di un thriller che a una narrazione con un senso compiuto. Non sapremo mai perché l'amico del figlio del proprietario della cassaforte è stato incastrato. Quali motivi hanno il figlio e il padre per incastrarlo. Non lo sapremo mai. Se fosse un noir andrebbe bene che ci fosse un finale aperto ma un inizio così evanescente in realtà non consente a me di giudicare. Quanto al tema dl sangue freddo mi sembra che il protagonista sia soprattutto una persona astuta: approfittare dell'amicizia non mi sembra agire a sangue freddo.

La conferenza.La trama s'infittisce ma poi non si dipana. Il complotto riguarda Bilderberg e i problemi economici mondiali, oppure il nuovo status di abbiente di Salvo o ancora c'è una qualche relazione con il libro di Monica e l'ennesimo mistero di Piazza Fontana? E perché dopo aver messo in cattiva luce il fidanzato, Monica dovrebbe inviare la registrazione proprio a lui? La descrizione assolutamente generica di Salvo non è degna della sua fidanzata. troppi nodi devono essere sciolti. E poi è sangue freddo inviare la registrazione al sospettato o insipienza. Ai Posteri....

Avatar utente
Linda De Santi
Messaggi: 497

Re: Gruppo BLACK: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » mercoledì 29 novembre 2017, 22:16

Ciao a tutti! Di seguito, i commenti sparsi e la classifica. Complimenti a tutti i partecipanti, in questi girone c’erano dei racconti davvero belli. Ho cambiato la classifica venti volte, la posto perché sennò la cambio altre venti!
Buona edizione a tutti! :)

La Conferenza di Patrizia Riva


Ciao Patrizia, benvenuta su Minuti Contati!
Dunque, il tuo racconto ha un’idea di fondo interessante, ma ha diversi problemi a livello di trama.
La protagonista va a una conferenza sul Bilderberg dopo aver ricevuto l’invito da parte di una persona che conosce bene (lo presumo perché sa come si veste di solito, con chi abita, che è uno squattrinato, ecc.). Va alla conferenza, che per vari motivi le appare molto strana. Fin qui tutto bene. Dopo la conferenza, però, la trama si fa confusa. Salvo è vestito bene e questa è una cosa che a Monica sembra strana, ma su questo punto non viene detto altro. Arriva un ragazzino che conosce il titolo del libro comprato dalla protagonista: come fa a sapere quest’informazione? Dopo la conferenza, Monica torna a casa in macchina, fa un incidente (voluto da qualcuno?) e si ritrova sanguinante nell’auto cappottata.
Qui decide di registrare il racconto di quanto le è accaduto, facendo intendere che, qualunque cosa sia successa, i suoi sospetti vertono su Salvo. E poi invia la registrazione a… Salvo?
A un certo punto ho pensato che sarebbe saltato fuori un elemento soprannaturale di qualche tipo, che avrebbe contribuito a spiegare, almeno in parte, i misteri della vicenda, ma non è stato così. Purtroppo, come vicenda “reale”, ha troppi elementi inspiegabili e buchi di trama da riempire.

Ti segnalo anche questa frase:


“Se dovesse servire, se mi trovassero morta, Salvo è alto, con folti capelli completamente bianchi, vive a Catania.”

Va bene che la protagonista è un po’ ingenua, ma questa frase va un po’ oltre il livello: in che modo questo identikit dovrebbero essere utili alla polizia? Quante persone alte, con i capelli bianche e folti ci saranno a Catania? :) Oltretutto, visto che conosce bene Salvo, potrebbe fornire informazioni ben più precise e rilevanti (come il suo indirizzo, i posti che frequenta, eccetera).

Insomma, l’idea c’è, lo stile di scrittura è buono, ma va sicuramente rilavorata la trama rendendo la storia più comprensibile.

Spero di esserti stata utile. Alla prossima!


Sfigato di Alex Coleman


Ciao Alex!
Uno scorcio sulla vita di un uomo indeciso tra una vita di stenti ma onesta oppure una vita più semplice (in apparenza) insieme alla criminalità organizzata. L’idea di base del tuo racconto è interessante: il protagonista pensa di poter smettere di essere uno sfigato con l’assassinio di un bambino, che gli frutterebbe l’accesso a un clan criminale (e, forse, dei soldi, ma questo punto non l'ho capito benissimo: dalla conversazione con il ciccione, sembra che il protagonista non verrà pagato per il lavoro).
Mi è piaciuta la divisione in paragrafi in cui passato e presente si alternano e si confondono, anche se forse la scrittura ne risulta un po’ compressa.

L’incipit ha, a livello stilistico, alcune cose che secondo me sono da rivedere:

-“Trent’anni” è più comune di “Trentanni”.

-
Una riga obliqua sul naso, rossa, ricordo della fabbrica dove dovrà trovarsi da lì a un'ora


Ammetto che mi manca un po’ di background dei lavori in fabbrica, ma io questa riga obliqua sul naso non ho capito cosa sia. Ho pensato che potrebbe essere la riga che lascia una maschera da saldatore, ma non mi spiego perché sia obliqua. Penso sia di chiarire meglio :)

-
Il viso allo specchio è chiaro: non ci vuole andare!


Difficile che un viso non voglia andare da qualche parte. La frase stride un po’. Riformulerei con “L’espressione allo specchio parla chiaro: in fabbrica non ci vuole andare” o qualcosa del genere.

Nel complesso il racconto mi è piaciuto, ma credo che, per esigenze di spazio, tu abbia compresso parecchio gli eventi. Penso che la storia renderebbe meglio con più caratteri a disposizione, con uno spazio sufficiente per raccontare bene tutti i passaggi della trama. Comunque è una buona storia.
Alla prossima!

Gelido Vuoto di Salvatore Stefanelli

Ciao Salvatore,
il tuo è un bel racconto, ben scritto e piacevole da leggere.
La storia non è originalissima (la trama del protagonista che diventa un vendicatore a seguito di un’ingiustizia commessa dalla legge l’ho già vista e letta diverse volte ;) ), ma penso che tu sia riuscito a renderla bene con uno stile pulito e scorrevole e una buonissima gestione dei tempi drammatici.
Il sangue freddo è quello del protagonista che, pur nella sua disperazione, compie le azioni di vendetta con una metodicità e una glacialità da chirurgo, per cui a mio parere il tema è centrato.
Una buona storia, bravo!

EcoBot di Eugene Fitzherbert


Ciao Eugene! Ti faccio i complimenti per essere riuscito a scrivere un racconto tra giallo e fantascienza così ben congeniato in sole 4 ore.
Affascinante l’idea di combattere il surriscaldamento della Terra eliminando la razza umana, il “problema” all’origine di tutti i problemi del pianeta. Ho poco da dirti, secondo me hai sviluppato una bella storia, che ha come unico difetto il fatto di concludersi nel giro di 5000 caratteri: inutile dirti che mi piacerebbe leggere una versione più estesa di questo racconto (anche se già così com'è rende molto bene). Ottimo lavoro!

Serpeverde di Viviana Tenga

Ciao Viviana!
Un bel racconto sullo squilibrio mentale di un’insospettabile adolescente, con tanto di citazione letteraria. Molto carino il modo in cui racconti il passaggio dall’infanzia (piena di sogni e storie di magia) della protagonista alla sua adolescenza (purtroppo ben più disillusa e oscura).
Mi è piaciuto soprattutto come hai sviluppato il rapporto tra la protagonista e Nagini, o meglio con la voce che le parla nella testa e che rivela, poco a poco, la sua follia.
Forse la parte in cui Amelia decide di uccidere la rivale e si pente è un po’ affrettata, qui mi sarebbe piaciuto un maggiore approfondimento della psicologia della protagonista.
Anche il riferimento finale a Cleopatra è un pensiero che faccio fatica ad attribuire a una tredicenne.
In ogni caso è un buon racconto, molto interessante proprio per il quadro psicologico che riesci a tratteggiare.
Alla prossima!

Animi sereni di Francesco Nucera

Ciao Francesco,
dici che il tuo racconto non è riuscito bene, ma secondo me non è male :)
Sarà che la precarietà del lavoro è un tema che sento molto, sarà che mi piacciono le distopie assurde, la storia mi ha preso bene. E’ vero, tutto l’assetto non ha troppo senso (far lavorare la gente al freddo, impedire il contatto fisico in pubblico e poi obbligare un povero impiegato a un bunga bunga al caldo con il capo), ma alla fine la paradossalità della situazione riprende tante delle assurdità che viviamo ogni giorno. Dopotutto viviamo in un’epoca in cui si va a lavorare per continuare a pagare le cose che rientrano nello status sociale che ci dà il lavoro stesso: non è un’assurdità anche questa?.
Nel complesso, una prova perfettibile, ma secondo me gradevole.
Alla prossima!

Incastri di Andrea Partiti


Ciao Andrea!
Ti faccio i complimenti per essere riuscito a raccontare una storia in così pochi caratteri e utilizzando solo i dialoghi. In una manciata di battute riesci a far emergere in maniera chiara ben tre voci, momenti temporali diversi e un inganno subdolissimo. Per questo, sei stato davvero bravo!
Però però però, alla fine vado via insoddisfatta. Nel senso che finisco di leggere e mi manca il senso di appagamento che mi lasciano di solito i tuoi racconti. I casi sono due: o al racconto manca qualcosa, o mi hai abituato troppo male :)
Penso che sia una prova più che ammirevole per la finezza tecnica che dimostri, ma che, a livello di storia, lascia, appunto, un filo d’insoddisfazione.
Alla prossima!


La classifica:


1.EcoBot di Eugene Fitzherbert
2.Gelido vuoto di Salvatore Stefanelli
3.Serpeverde di Viviana Tenga
4.Animi sereni di Francesco Nucera
5.Incastri di Andrea Partiti
6.Sfigato di Alex Coleman
7.La conferenza di Patrizia Riva

Avatar utente
raffaele.marra
Messaggi: 397

Re: Gruppo BLACK: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » mercoledì 29 novembre 2017, 23:58

Ciao a tutti; ecco la mia classifica:

1° - EcoBot, di Eugene Fitzherbert
2° - Animi sereni, di Francesco Nucera
3° - Incastri, di Andrea Partiti
4° - Sfigato, di Alex Coman
5° - Serpeverde, di Viviana Tenga
6° - Gelido vuoto, di Salvatore Stefanelli
7° - La conferenza, di Patrizia Riva



1° - EcoBot, di Eugene Fitzherbert
Questo racconto lo prendo come prova tangibile del vantaggio che abbiamo nel poter scrivere racconti da 5000 anziché 3000 caratteri. A lungo, in passato, mi sono chiesto se fosse possibile scrivere un racconto “giallo” che funzionasse, ma i 3000, probabilmente, non lo permettevano. Tu ora sei riuscito a crearne uno in 5000 (impiegati quasi per intero, ovviamente) e la cosa mi ha fatto molto piacere. C’è il delitto, anzi i delitti, c’è il mistero, ci sono gli indizi, le supposizioni, il detective con tanto di assistente, e c’è la sorpresa finale. Tutto funziona, segno di una grande e sapiente progettualità che ha gestito la creazione del racconto. E poi c’è questa ambientazione fantastica molto molto interessante, con una declinazione del tema del mese decisamente originale (per me, finora, la più originale di tutte). Ovviamente lo stile è essenziale, ma con 5000 caratteri non possiamo certo pretendere un giallo con tanto di introspezione psicologica.
Insomma, credo che il tuo racconto sia davvero ottimo. Complimenti.

2° - Animi sereni, di Francesco Nucera
Un bel racconto, ironico e attuale, con la capacità di riuscire a sorprendere il lettore sul finale. Il mondo che descrivi è credibile e interessante, caratterizzato da tratti ben curati che danno spessore al racconto. I dialoghi contribuiscono a rendere vivo e concreto questo mondo e la storia prende qualità anche da ciò. Lo stile è sobrio, equilibrato, perfettamente funzionale al narrato. Insomma, direi che può considerarsi una buona prova.

3° - Incastri, di Andrea Partiti
Ancora una volta dimostri una grande capacità di sorprendere: spesso lo fai con innovazioni di tipo stilistico o compositivo o tematico. Questa volta ti affidi al “classico” espediente del finale a sorpresa. L’effetto è ottenuto, devo dire, poiché la sorpresa è ben preparata e altrettanto ben celata fino al suo naturale disvelamento sul finale. Mi è piaciuta molto la parte iniziale, in cui nasce la curiosità del lettore su quale sia l’oggetto dell’attenzione dei due protagonisti. A ben vedere, è proprio questo detto/non detto che dà qualità al tuo breve racconto. Anche la seconda parte, se vogliamo, si chiude con qualche interrogativo fondamentale. Soprattutto, leggendolo, ho avuto l’impressione che stesse accadendo qualcosa di grave (magari non era vero che il proiettile non c’era e accadeva un brutto guaio a uno dei due ragazzi). Quindi, in definitiva, dico che si tratta di un buon racconto, basato, con pochissimi tratti, su un gioco di sorprese che affascina e stupisce.

4° - Sfigato, di Alex Coman
Ciò che risalta maggiormente in questo racconto è il conflitto interiore, l’ambiguità tra bene e male che solo nelle ultime parole trova un chiarimento che, per fortuna, è rassicurante, almeno nei limiti del possibile. Il risultato è un bel racconto, intriso di psicologia (o qualcosa del genere) e conseguentemente di passione. Il contrasto è ben reso e si fonda sullo spessore di un personaggio credibile e ben definito.

5° - Serpeverde, di Viviana Tenga
Una storia che nasconde molto bene la sua tristezza di fondo attraverso un’ambientazione che tende al fantastico con continui riferimenti e citazioni. Non conosco bene la sagra di Harry Potter e questo ha contribuito probabilmente a sminuire un po’ il fascino del racconto, almeno per quanto mi riguarda. Sono un po’ indeciso sul come giudicarlo. C’è un contrasto tra realismo e fantastico che non so se sia voluto e non so se sia una caratteristica positiva o negativa. Comunque, mi piace la figura della vipera e mi piace il rapporto tra questa e la protagonista. In definitiva, direi che si tratta di una prova positiva ma che probabilmente, con un po’ di tempo e di ragionamento, potrebbe migliorare sensibilmente.

6° - Gelido vuoto, di Salvatore Stefanelli
La storia non è molto originale, ma il racconto possiede comunque una coerenza che lo rende interessante fino alla fine. Si nota una forte introspezione psicologica, e di conseguenza il racconto ha il merito di suscitare riflessioni. Lo stile lo trovo un tantino altalenante: si passa spesso da frasi piuttosto auliche, “pompose”, quasi epiche, a tratti molto meno curati in cui si nota una certa fretta nella scrittura e nella scelta lessicale.

7° - La conferenza, di Patrizia Riva
Credo di intuire che alla base del tuo racconto ci siano delle idee, e queste idee potenzialmente potrebbero portare a lavori molto interessanti. A prova di ciò c’è il fatto che il racconto incuriosisce dall’inizio fino alla fine e, in qualche modo, appassiona. A mio avviso però ci sono due problemi da superare. Il primo consiste nel fatto che la trama non risulta alla fine ben governata, come se la conclusione non fosse stata adeguatamente progettata in partenza: ci potrebbero essere altri interessanti sviluppi, partendo dalle stesse premesse, magari facendo ritornare tutti i vari elementi inseriti durante la narrazione e rendendo il tutto finalmente e definitivamente chiaro. Altro problema è lo stile che, sempre a mio parere, non è in grado di sostenere l’enfasi che la storia potrebbe alimentare. Lo stile sembra un po’ troppo distaccato, nonostante la voce narrante sia quella della protagonista. Questa scelta di raccontare il tutto con una specie di “fredda cronaca” di quanto accaduto, potrebbe magari essere una tua precisa volontà nel declinare il tema del “sangue freddo”, ma a conti fatti penalizza un po’ il racconto abbattendone notevolmente il pathos.

Zebratigrata
Messaggi: 308

Re: Gruppo BLACK: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » giovedì 30 novembre 2017, 16:55

1. EcoBot
2. Serpeverde
3. Incastri
4. Sfigato
5. Animi sereni
6. Gelido vuoto
7. La conferenza

Incastri
Dunque, secondo me il racconto funziona però lascia molte domande aperte, forse troppe. L’essere così generico da farti immaginare che la situazione possa avvenire ovunque, anche nella casa accanto alla tua, è un punto di forza, ma non riesce a esserlo fino in fondo. Resto a chiedermi: ma quindi chi hanno ucciso? Il padre dell’altro bambino? E il padre dell’altro bambino possiede una pistola, per giustificare che il figlio lo abbia ucciso per sbaglio? Perché se il padre non ha una pistola allora chiedendosi dove la va a prendere si può subito risalire all’amico (a meno che siamo in America e le pistole si trovino per strada). E se suo padre ha una pistola, allora perché il bambino è così ansioso di vedere quella del padre dell’amico? Insomma, troppe cose in sospeso secondo me.
Animi sereni
Inizio col chiederti cosa intendi con “aria boaria”, perché non riesco a farmene un’idea. Per il resto tema ok, il racconto fila ma il finale non mi soddisfa in pieno. Forse mi aspettavo qualche scioglimento, o della storia con Miriam o altro, che non arriva. Ci presenti solo un ulteriore tentativo di sfruttamento (che in realtà sembra eccessivo…. Ma ammetto di non aver mai lavorato in un call-center. In particolare mi disturba il discorso del freddo: inizialmente l’ho trovato bello perché dover fare quel lavoro li priva dell’umanità in qualche modo, però pensavo fosse una cosa psicologica mentre il commento che fa il capo in proposito la riporta su un piano reale e perde un po’ di senso: se davvero vuole che evitino le effusioni, cosa a cui direi che dà un peso eccessivo, penso che il freddo possa solo peggiorare le cose.

Serpeverde
Il racconto mi è piaciuto e crei una bella atmosfera, inquietante la punto giusto. Però mi resta la curiosità sul perché questo serpente abbia tanto a cuore l’educazione della bambina, e questo dettaglio mi fa sentire il racconto come incompleto, un po’ come se fosse solo un primo capitolo. Resta anche il sospetto che la bambina non sia del tutto a posto e Nagini sia la sua amica immaginaria. Questa interpretazione mi piace molto ma in questo caso andava forse lasciato qualche indizio in più al lettore.

EcoBot
Il racconto mi è piaciuto molto, soprattutto per lo stile colloquiale molto efficace e anche per l’interpretazione letterale del tema. Ci sono però un po’ di refusi sparsi e alcune cose che non mi convincono completamente. Intanto c’è questo AlloFreon che dev’essere un freon senza HCFC, perché ci dicono che è per il bene di Gaia. Quel che mi sembra strano è che il nome richiami i freon, che sono già demonizzati ora, figuriamoci nel futuro. Avrei dato un altro nome. Poi il mainframe: può un maggiordroide avere un mainframe? Credo che dovrebbe comunque essere una struttura a monte, per quanto questi oggetti siano evoluti. Altra cosa che mi chiedo: nel futuro che presenti mi vien da pensare che l’effetto serra sia ormai elevato quindi creature a sangue freddo avrebbero molti più problemi rispetto a creature che possono vivere a temperatura ambiente. Ma sono comunque dettagli che si possono sistemare. Anche la chiusa sembra un po’ veloce, come se non restasse abbastanza spazio per chiudere coi tempi giusti.
Gelido vuoto
Mi sembra che il tema non ci sia, non ci presenti un uomo che uccide a sangue freddo ma lo fa decisamente in preda a un turbine di sentimenti. Inoltre non mi convince molto che uccida il giudice: capisco l’assassino ma il giudice mi sembra una forzatura, soprattutto se il dialogo prima della fine l’ha avuto lui con sua figlia. Forse volevi trasmettere il fatto che la morte ha cambiato il tuo protagonista, ma per qualche ragione che non so individuare non funziona bene, e dà semplicemente l’impressione di essere un personaggio incoerente o semplicemente un pazzo. Alcune espressioni più poetiche e intense non sono molto di mio gusto e secondo me tolgono spazio e attenzione alla vicenda perché non suonano molto naturali in questo contesto (il bagno d’oro che si colora di rosso, il vento che sbatte le lacrime, ecc.)

Sfigato
La storia non proprio chiarissima, ti dico cosa ho capito: chiedono al protagonista di uccidere un bambino per includerlo in un gruppo vip di qualche tipo. Lui vuole farsi pagare ma alla fine non uccide il bambino, non so se perché non lo pagano o perché lo decide lui per sua coscienza. Mi resta un dubbio: uccide i tizi che volevano assoldarlo? Perché sennò il suo sorriso non è molto giustificato: lo faranno fare a qualcun altro. La riga rossa è sangue? Insomma il tutto mi resta un po’ fumoso, forse con più caratteri a disposizione avresti potuto inserire qualche dettaglio in più.

La conferenza
Il tema c’è al pelo perché la storia vera e propria è fatta di paura e inquietudine, anche se la registrazione è fatta senza dubbio a sangue freddo. Per il resto non mi è chiarissimo quello che succede: la narratrice parla come una bambina e sembra particolarmente ingenua, ma non riesco a capire quale sia la motivazione di questo punto di vista così particolare. Anche il perché Salvo sia venuto da lontano, l’abbia invitata e non si sia nemmeno fermato a salutarla mi sembra poco giustificato dal racconto.

diego.ducoli
Messaggi: 265

Re: Gruppo BLACK: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » giovedì 30 novembre 2017, 22:24

Non è facile stilare una classifica, molti racconti veramente validi e che, secondo me, meriterebbero il podio. Ma qualcuno deve pur vincere.

Gelido vuoto

Ciao Salvatore,
Come ti avranno già detto il plot della storia non è originalissimo, ma hai creato comunque un buon pezzo che si legge con piacere.
Inizialmente credevo che il protagonista fosse Batman forse per i toni un po' pomposi usati nella prima parte.
Il tema lo vedo centrato nella gelida rabbia del padre ,qualche refuso qua e la, ma in MC sono comprensibili.

Sfigato

ciao Alex,
Un buon racconto e un protagonista credibile. qualche passaggio è da aggiustare e i più saputi sapranno consigliarti, ma nel complesso una buona prova. Secondo me se ampliassi la parte del rapimento aggiungeresti una marcia in più, più dramma non guasta, anche se in verità sei riuscito a tratteggiarlo lo stesso in poche battute.

La conferenza

Ciao Patrizia
L'idea di base non è male ma secondo me modalità che hai scelto per esporre non è delle migliori. Dovresti trasformare il tutto in un racconto lungo, troppe domande restano irrisolte o troppo nebulose. La scelta di Monica di lasciare un messaggio è plausibile ma se crede di avere poco tempo perché si dilunga? Potrebbe essere un buon punto di partenza per un giallo politico: dalla morte di Monica, al ritrovamento del messaggio e un eventuale investigazione.
Alla prossima

Incastri

Ciao Andrea
Da una parte ti faccio i complimenti, in poche righe hai tratteggiato bene la situazione.
Di contro è che concludendo il pezzo resta un senso di insoddisfazione in quanto manca tutto il contesto e il motivo della "trappola".
Il pezzo mi sembra un po' fine a se stesso anche perché non semini alcun indizio.
Tecnicamente pregevole ma non sono completamente soddisfatto.

Ecobot

Il tuo racconto mi ha fatto balzare in mente il film "io robot" come atmosfere e tipologia di storia.
Nonostante il numero di caratteri esiguo hai tratteggiato bene la storia che si legge con piacere anche se è un po' un classicone.
Ci sono un paio di refusi di poco conto che ti hanno già segnalato.
Tirando le somme resta un buon racconto


Serpeverde

Ciao Viviana
Uno dei miei pezzi preferiti dell'edizione. Originale, ben scritto, adoro le atmosfere tra sono e realtà e qui sono giostrate molto bene. Molti simpatici i vari rimandi a Harry Potter, immagino che anche il nome Tom non sia scelto a caso.
Un unico dubbio, ma quanto vivono le vipere? Sei anni mi sembrano tanti, ma è un dettaglio da poco.
Complimenti.

Animi sereni

Ciao Francesco
Un racconto ironico ed equilibrato, uno scorcio di futuro che non mi stupirebbe veder realizzato.
Un po' ci hai abituato hai racconti di questo genere e ammetto che nonostante lo reputi una buona prova, altre volte sei stato più pungente e originale( il finale è un po' telefonato).
Il mio giudizio resta positivo.


Classifica:

1)Serpeverde
2)Sfigato
3)Animi sereni
4)Ecobot
5)Gelido vuoto
6)Incastri
7) La conferenza

Avatar utente
antico
Messaggi: 7167

Re: Gruppo BLACK: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » mercoledì 6 dicembre 2017, 14:45

Chiedendovi scusa per il ritardo, eccovi, finalimente, la mia classifica. In serata arriverà anche la news ufficiale :)

1) Ecobot, di Eugene Fitzherbert
No contest: pollice su. Hai sfruttato i 5000 caratteri nel modo migliore possibile mettendo in scena una trama completa e articolata, anche divertente in alcuni spunti. Molto bene. In più il tema è perfettamente integrato nel racconto, molto di più che in tanti altri casi di questa edizione in cui, troppo spesso, era utilizzato come semplice mezzo. Bravissimo e complimenti.
2) Animi sereni, di Francesco Nucera
Bello, un racconto riuscito e completo, soprattutto coerente dall’inizio alla fine. In più il tema è ben presente e a più livelli, pertanto non posso che assegnare un pollice su. Nella mia classifica finisce dietro a quello di Fitzherbert per puro gusto personale, essendo entrambi a pari valutazione. Non ho altro da aggiungere, complimenti.
3) Serpeverde, di Viviana Tenga
Bello, mi è piaciuto molto. Non un pollice su, però, bensì quasi su e per due motivi: 1) in effetti avresti dovuto dare maggiore spazio alla fase che porta all'autodistruzione, appena un po' di più. 2) (e questo è un suggerimento) penso che la vipera sarebbe più funzionale se fosse nella sua testa, una visione insomma, e che alla fine l'avvelenamento dovrebbe avvenire per veleno autoindotto, ovviamente creando nella sua testa l'idea che sia la vipera. Tema forse un pelo introdotto a forza, ma no problem.
4) Gelido vuoto, di Salvatore Stefanelli
Racconto di sicuro valore. Tema un pelo labile, ma accetto la tua spiegazione. Ho letto che sei affezionato all'"ampollosità" (come da altri definità) della prima parte, ma ti segnalo che proprio quel tipo di forma mi ha fatto parecchio faticare nell'entrare nel racconto, credo che andrebbe quanto meno ricontrollata. Infine: sono dell'idea che se decidi di spingere l'acceleratore devi farlo fino in fondo, pertanto il triplice omicidio finale va mostrato per mettere in rilievo la trasformazione dell'uomo che cerca vendetta e dalla stessa è accecato. Detto questo: pollice quasi su anche se al pelo. Bel lavoro, ti invito a perfezionarlo.
5) Sfigato, di Alex Coman
Le intenzioni del racconto sono più che ottime, ma manca, a mio avviso, il momento del travaglio vero e proprio. Mostri la situazione iniziale, il punto di svolta e infine la conclusione liberatorio comprimento il momento topico alle grida strazianti del bambino. Troppo poco, serve di più. Pollice tendente all'alto perché la lettura procede e l'immagine rimane impressa, ma può migliorare ancora parecchio.
6) Incastri, di Andrea Partiti
L'esperimento è senz'altro riuscito, ma, a mio parere, non graffia il giusto. Motivo? La scelta strategica. La storia non convince soprattutto perché non si capisce come il padre del bambino possa utilizzare quelle inpronte. Manca un'ulteriore storia, seminata nella costruzione: indizi che vadano a suggerire un perché. Allo stato attuale, quindi, rimane un ottimo esercizio, ma serve ancora qualcosa per portarlo alla Vetrina (cosa che vorrei). Pollice ni, pertanto, ma virato in positivo.
7) La conferenza, di Patrizia Riva
Tanta roba, troppa. Sembra quasi tu abbia scritto di getto e poi non revisionato. L'idea c'è, ma esce poco proprio a causa di questa caoticità che cozza con il concetto di controllo. Poco male, era il tuo primo Minuti Contati e sono problematiche che colpiscono tutti. L'importante è che ci vedo una voce e sono curioso di leggere tue future prove, magari più coerenti con il limite di 5000 caratteri (perché qui non credo ne sarebbero bastati 10000). Pollice ni, ma che tende al positivo.

Avatar utente
antico
Messaggi: 7167

Re: Gruppo BLACK: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » venerdì 8 dicembre 2017, 15:02


Torna a “108° Edizione ALL TIME - ANDREA CARLO CAPPI EDITION - La DODICESIMA della Quinta Era”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite