La parata di Valbassa - Andrea Partiti

Il Live si terrà sabato 9 dicembre presso il Cinema Lanteri di Pisa
NECESSARIA ISCRIZIONE!
Avatar utente
Andrea Partiti
Messaggi: 1039
Contatta:

La parata di Valbassa - Andrea Partiti

Messaggio#1 » sabato 9 dicembre 2017, 12:53

A Valbassa agosto è un mese speciale. Ad agosto c’è la Parata, ricordo di qualche impresa, qualche evento così decisivo nella storia della Valle da essere stato dimenticato in tutto tranne che nel suo rituale di colori, tessuti e musica.
La prima domenica di agosto, nove vecchi del paese tirano fuori dagli armadi scarpe appuntite, berretti piumati e vecchi costumi di velluto e broccato. Non si fidano delle mogli. Li battono personalmente sui terrazzi per togliere l’odore di naftalina e sudore che li intride, si addobbano con gesti attenti e si presentano in piazza bardati dai capo a piedi. Una scena che in qualsiasi altro giorno, in qualsiasi altro paese, farebbe girare le teste e partire battute, ma non lì a Valbassa, non il giorno della Parata.
Quando i nove vecchi, uno per ciascuna famiglia dell’Evento dimenticato, si sono trovati con i loro costumi addosso, ben allacciati e gonfi e fieri, marciano verso il municipio, la cui porta è sbarrata dall’interno, e dietro il sindaco ad aspettarli.
C’erano stati anni in cui anche il sindaco doveva stare sulla soglia con il suo costume, perché era uno dei nove vecchi, ma ne avevano discusso e anche il vicesindaco o uno degli assessori giovani lo sostituiva nel suo ruolo.
Il sindaco o chi per lui chiede a gran voce: — Chi bussa alla porta? — e in risposta da fuori continuano a bussare, a turno, picchiando forte i pugni e scuotendo il legno con violenza.
Quando il sindaco non ha più voce, il più anziano del gruppo costumato urla: — Siamo l’esercito della Valle e vogliamo le nostre armi!
E tutti gli altri ripetono insieme: — Siamo l’esercito della Valle e vogliamo le nostre armi!
La porta si schiude lasciandoli marciare all’interno. A questo punto, e non prima, tutto il paese è autorizzato a uscire di casa e a raccogliersi nella piazza di fronte al municipio, ad aspettare che escano con le armi recuperate in uno stanzino del palazzone.
Escono in fila indiana, fingendo di non vedere le persone uscite ad aspettarli. Le loro armi sono un tamburello militare ad aprire la fila e dettare il passo, seguito da fagotto e clarinetto affiancati, oboe e ottavino, tromba e flicorno insieme e a chiudere la fila piatti e grancassa.
Dicono che un tempo ci fosse un triangolo in coda, ma possiamo ben immaginare che rovinava l’immagine seria e marziale al gruppo, ed è normale che sia stato scordato con la discrezione tipica delle tradizioni secolari.
Questa buffa compagnia, ora scattante al ritmo del tamburo, si scorda per qualche ora la sua età e galoppa lungo la via centrale di Valbassa, giù fino a Molino Cupo con i suoi abitanti grigi e rancorosi. Giù fino a Bercello dove fanno le candele e tutti accendono un lume per indicare la strada all’esercito della Valle, anche se è mezzogiorno. Poi un lungo giro a toccare tutti i gruppetti di case che hanno preteso un nome nel corso dei secoli, e in ognuno di questi luoghi tutti gli abitanti escono in strada ad aspettarli.
I bambini si animano e saltellano eccitati quando sentono la musica ancora lontana, ma si mettono in riga imitando gli adulti al passaggio. Quasi tutti hanno almeno un padre, un nonno o un bisnonno nella strana banda. Lo cercano con gli occhi per ricevere un cenno d’assenso e di riconoscimento, che arriva puntuale. Alcuni già si trovano ogni domenica con il loro anziano per imparare a suonare lo strumento di famiglia, perché sono stati scelti come prossimo soldato nell’esercito della Valle.
Forse è così che si è perso il triangolo. Un padre anziano e un figlio in guerra, o ucciso da una malattia. È una linea così fragile che è incredibile come il sistema sia durato a lungo.
Ma chissà, forse è tutto un gioco inventato da nove vecchi che amano i costumi e suonare il loro strumento, uno scherzo riuscito male che tutti hanno assecondato fino a crederci davvero e riuscire, la prima domenica d’agosto di ogni anno, a tirar fuori di casa ogni abitante di Valbassa, giovane o vecchio, uomo o donna, bambino o malato.
Forse spariranno come il triangolo, uno a uno, quando verrà il loro tempo. Forse nessuno prenderà più il loro posto, fino all’ultima solenne corsa di un tamburo solo che batte come un vecchio cuore in corsa.
Ultima modifica di Andrea Partiti il sabato 9 dicembre 2017, 14:45, modificato 1 volta in totale.



Avatar utente
antico
Messaggi: 7217

Re: La parata di Valbassa - Andrea Partiti

Messaggio#2 » sabato 9 dicembre 2017, 13:18

Ciao Andrea! Primo a consegnare! Tutto ok con caratteri e commenti, buona Pisa Live Edition!

PS: puoi modificare il racconto fino alla chiusura (ore 18.00). Ovviamente, in quel caso, procederò a ricontrollare orario di consegna e caratteri!

marcocioni
Messaggi: 28

Re: La parata di Valbassa - Andrea Partiti

Messaggio#3 » lunedì 11 dicembre 2017, 17:18

una fotografia un po’ seppiata, venata da una sorta di malinconia, come per un’infanzia del cuore che forse abbiamo paura di aver perduto senza rimedio. L’idea delle “armi” che poi si scopre essere strumenti da banda di paese è attraente. Viene dipinta una valle come quella delle regioni più montane d’Italia, punteggiata da microscopici agglomerati domestici, che ancora festeggia oltre la rievocazione, festeggia per sentire di esserci ancora, un evento che nessuno più ricorda né bene né confusamente. Forse l’unico neo del racconto è proprio questo: è più centrato su un evento fumosamente rievocato in una ricorrenza di festa (sempre più diluita e scoraggiata) che non su una città o un luogo urbano. In altre parole, Valbassa non è presentata come tale per una sua intrinseca valbassità, ma potrebbe essere qualsiasi valle, o quasi.
A me è piaciuta la sensazione un po' malinconica che ne è uscita.

andrea.carbone
Messaggi: 36

Re: La parata di Valbassa - Andrea Partiti

Messaggio#4 » lunedì 11 dicembre 2017, 19:22

Mi verrebbe da definirlo un racconto musicale, che si basa quasi esclusivamente su note e colori, piuttosto che su una narrazione classica. Si riesce a percepire in maniera chiara il posto e i volti degli abitanti della città, segno che le descrizioni funzionano, perchè centrano l'obbiettivo di trasmettere delle sensazioni nostalgiche. E anche se quella di valbassa è una realtà a noi distante, quasi esoterica, in qualche modo anche noi diventiamo membri della comunità che escono fuori dalle case per assistere alla parata. Insomma obbiettivo più che raggiunto.

Avatar utente
Piscu
Messaggi: 83
Contatta:

Re: La parata di Valbassa - Andrea Partiti

Messaggio#5 » giovedì 14 dicembre 2017, 18:01

Carino il quadretto popolare, con il paese in festa che rievoca un avvenimento passato, e l'immagine degli ometti agghindati in giro per le vie è molto efficace. Però, mi è mancata un'impalcatura vera e propria. La città non è veramente al centro, perché si parla di questa manifestazione nello specifico e si conosce poco altro; al tempo stesso, l'evento in questione non è abbastanza approfondito, non è dato di sapere cosa rievochi e quale sia il suo senso attuale. In pratica è come una cartolina in forma scritta, gradevole da guardare ma che non dice nulla. Lo spunto del triangolo perduto, che si collega in chiusura, arriva troppo tardi per rimanere significativo.

Zince Zotti
Messaggi: 11

Re: La parata di Valbassa - Andrea Partiti

Messaggio#6 » sabato 16 dicembre 2017, 16:05

Salve Andrea, mi è piaciuto molto il tuo racconto, con semplicità hai costruito una cornice che inquadra una piccola e simpatica comunità. La scena in cui i vecchi escono in fila dal comune è molto simpatica.
Sei stato leggero ma non banale, e pure simpatico in certi appunti. Senza prenderti troppo sul serio anche sul finale chiudi bene con una riflessione che lascia un po’ di amarezza, per quanto poi l’immagine dell’ultimo tamburo che batte come un vecchio cuore in corsa non mi sia piaciuta troppo, perché un po’ sfilacciata dal tono di tutto il racconto. Ma te lo dico giusto perché un difetto dovevo pur trovarlo ;P
Hai anche centrato in pieno il tema a mio parere

Pantaleo Cassatella
Messaggi: 10

Re: La parata di Valbassa - Andrea Partiti

Messaggio#7 » sabato 16 dicembre 2017, 16:08

Ciao Andrea!
Il tuo è stato uno dei primi racconti che ho letto, e devo dire che mi è piaciuto un sacco come è stato trattato il tema, dalla prima all'ultima riga. Originale, assolutamente non scontato, prende dalla prima riga all'ultima, come se seguisse davvero una melodia. Non posso che farti i miei complimenti, davvero un bel racconto!

Raffaella
Messaggi: 12

Re: La parata di Valbassa - Andrea Partiti

Messaggio#8 » sabato 16 dicembre 2017, 21:02

Bel racconto, si fondono presente e passato. C'è la rievocazione e la stigmatizzazione di molte delle feste che abbiamo visto da piccoli, ci sono tutti gli elementi di una rievocazione e non stona la nota di malinconia del triangolo. Dolce, amaro e misterioso come la vita è il racconto.

Avatar utente
catalina.pintilie
Messaggi: 22

Re: La parata di Valbassa - Andrea Partiti

Messaggio#9 » domenica 17 dicembre 2017, 19:33

è senz'altro un racconto scritto bene. immagni evocative che riescono a fare di chi legge un vero e proprio spettatore della parata. a mio avviso mancano una serie di collegamenti, un po' di dettagli che riescano a rendere il puzzle più chiaro. in bocca al lupo

Avatar utente
Kei
Messaggi: 14

Re: La parata di Valbassa - Andrea Partiti

Messaggio#10 » domenica 17 dicembre 2017, 23:12

Un Borgo italiano, un paesello sparuto con pochi abitanti e ricco di tradizioni come solo un paese potrebbe creare e mantenere; così ho immaginato idealmente Valbassa.
Raccontare di una città attraverso i personaggi è una strategia comune, ma che raramente riesce a cogliere la mia attenzione. Tu, invece, ci sei riuscito. Il tema “CRONACHE DI CITTA' CHE NON ESISTONO” è più che azzeccato. E’ una cronaca quella che ci dai, una cronaca dai toni piacevoli. A Valbassa non si festeggia, ma si celebra l’unione paesana, la gioia estiva che si trasferisce nella musica. Sapere della gente, spesso, è quello che ci permette meglio di dipingere una città. Sapere delle abitudini, o del percorso della banda è ottimo per ricreare una mappa cittadina precisa in mente. Non abbiamo i dettagli di Valbassa, ma quanto basti per respirarne l’aria: questo per una città che non esiste.. beh, è semplicemente perfetto! Hai deciso di rimanere sul vago nei dettagli spaziali, rendendo le persone di Valbassa la città stessa. La chiusura probabilmente è la parte che più mi ha conquistata. Una conclusione dai toni amari che spezza la narrazione lenta, quasi romantica dove gli anziani tornano giovani passionali nel ripetere la celebrazione domenicale. Toni amari, dico, ma realistici e in linea agli accenni “poetici” (fatemi passare il termine) che il tuo stile di scrittura usa.
Una città che mi piacerebbe visitare, Valbassa, ma solo durante quella prima domenica d’Agosto. Quando si risveglia.”

Avatar utente
iago.menichetti
Messaggi: 18

Re: La parata di Valbassa - Andrea Partiti

Messaggio#11 » domenica 17 dicembre 2017, 23:48

Ciao Andrea, mi è sembrato un bella istantanea, un po' nostalgica anche, di tutte quelle feste tradizionali e folcloristiche tipiche dei nostri paesini, che forse spariranno insieme agli ultimi "veci" del posto.
Mi è piaciuto, a tal proposito, il parallelismo con il triangolo: uno strumento singolare e anche un po' buffo ma che fa strano non avvistare, quando suona una banda; forse perché diamo per scontato che certe cose, che abbiamo imparato a conoscere fin da piccoli, non spariranno mai.
Comunque complimenti, una bella lettura. ^^

Avatar utente
antico
Messaggi: 7217

Re: La parata di Valbassa - Andrea Partiti

Messaggio#12 » martedì 19 dicembre 2017, 20:44

Mi è piaciuto. Vero: manca una storia vera e propria, però c'è il passato, il presente, il futuro, c'è la gente, il suo respiro, la sua essenza, c'è questo paesino e la sua voglia di perpetrarsi. Non c'è la storia, per come ce l'aspetteremmo, ma c'è la Storia, il suo dipanarsi. Mi ha toccato. Per me pollice su.

Torna a “109° EDIZIONE - PISA LIVE EDITION”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti