MATERIA OSCURA EDITION: Lista racconti e vostre classifiche

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antico
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MATERIA OSCURA EDITION: Lista racconti e vostre classifiche

Messaggio#1 » martedì 20 febbraio 2018, 1:48

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Special di passaggio tra la Quinta e la Sesta Era solo undici autori arrivati al traguardo! Per l'occasione, dunque, avremo un gruppo unico e tutti a commentare e classificare tutti gli altri! Al termine di questa fase, i primi CINQUE accederanno alla finale e verranno letti, commentati e classificati dalle guest star Nicoletta Vallorani, Elena di Fazio, Laura Scaramozzino e Alexia Bianchini le cui classifiche andranno a comporre quella finale dell'edizione! Le posizioni dal sesto al settimo (valide per l'Albo d'Oro e il Rank All Time), invece, saranno quelle determinatesi al termine della fase delle classifiche degli autori. I primi CINQUE classificati, inoltre, avranno accesso diretto alla pubblicazione sulla Vetrina.

Ecco gli 11 racconti in gara:

240 ore, di Alessio Cecchin, ore 22.43, 3988 caratteri
Amore vero, di Andrea Carbone, ore 23.06, 3947 caratteri
Legàmi, di Andrea Partiti, ore 23.37, 2120 caratteri
Il cielo in una stanza, di Giulio Marchese, ore 23.40, 3927 caratteri
Pnixis, di Dand Elion, ore 00.13, 3715 caratteri
Madre, di Stefano Pastor, ore 00.25, 3996 caratteri
License approved, di Maurizio Bertino, ore 00.25, 3960 caratteri
Ursula Centauri, di Mario Pacchiarotti, ore 00.51, 3908 caratteri
Peccato originale, di Diego Martelli, ore 00.57, 3948 caratteri
Vecchio e nuovo, di Erika Adale, ore 01.03, 1723 caratteri MALUS 5 PUNTI
Otumba, di DavidG, ore 01.21, 3954 caratteri MALUS 5 PUNTI

UNDICI i racconti in gara, dunque, Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 1 marzo per commentare e postare le vostre classifiche, vi avverto che sarò fiscale e non accetterò classifiche postate anche solo alle 00.00 a meno che problemi improvvisi vi ostacolino all’ultimo, ma in quel caso gradisco essere avvertito, sapete come trovarmi ( e del resto avete solo dieci racconti a testa da commentare e un bel po’ di giorni per organizzarvi). Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all’ultimo e che in questa edizione NON CI SARA' LA CLASSIFICA DELL'ANTICO.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti.
– 13 punti malus per chi commenta anche solo un racconto con meno del numero di caratteri minimo richiesto.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto.


Potete commentare i vari racconti nei singoli tread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata qui.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA MATERIA OSCURA EDITION A TUTTI!



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alessio.cecchin
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Re: MATERIA OSCURA EDITION: Lista racconti e vostre classifiche

Messaggio#2 » giovedì 22 febbraio 2018, 0:22

Dal primo all'ultimo significa che dobbiamo inserire in classifica anche il nostro racconto?

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antico
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Re: MATERIA OSCURA EDITION: Lista racconti e vostre classifiche

Messaggio#3 » giovedì 22 febbraio 2018, 0:57

Dal primo all'ultimo, escluso il proprio.

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giulio.marchese1
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Re: MATERIA OSCURA EDITION: Lista racconti e vostre classifiche

Messaggio#4 » mercoledì 28 febbraio 2018, 19:18

Scrivere una classifica è sempre una faticaccia, in tutti i racconti ho trovato belle idee, cose che avrei scritto diversamente, cose che mi hanno fatto storcere il naso. Per questo la mia è una classifica dettata solo dal gusto personale, alcuni racconti che mi sembravano scritti meglio ma mi sono piaciuti meno sono quindi scivolati più in basso, semplicemente perchè in altri ho trovato un idea o una semplice frase che mi hanno preso di più. Questo è il risultato:

Classifica:
1. Peccato originale - Diego Martelli
2. Legàmi - Andrea Partiti
3. License approved - Maurizio Bertino
4. Vecchio e Nuovo - Erika Adale
5. MADRE - Stefano Pastor
6. Ursula Centauri - Mario Pacchiarotti
7. Otumba - DavidG
8. Pnixis - DandElion
9. 240 ore - di Alessio Cecchin
10. Amore vero - di Andrea Carbone

Commenti in ordine sparso:

Vecchio e Nuovo - di Erika Adale
Decrescita infelice eh? Del racconto mi piace il concetto e capisco che da meno di 4000 caratteri non posso pretendere un intreccio però... mi manca! Il desiderio di un ritorno alle origini senza tecnologia e comodità coff vaccini coff coff è molto presente nella società di oggi. Si stava meglio prima è ormai lo slogan più diffuso su facebook, tramite smartphone connessi con rete fibra. Mi trovi totalmente d'accordo con il funzionario su questo. Però non mi basta da un racconto, mi basta da un post di protesta su facebook (tramite le modalità di cui sopra) ma da un racconto mi aspetto più narrazione, e volendo più ambientazione visto che i caratteri a disposizione c'erano. Insomma mi piace l'interpretazione del tema ma penso tu possa migliorarlo, allungarlo, fare emergere anche l'opinione opposta, quella dei ragazzi, che sembri non condividere visto il poco spazio dedicatogli. (Diciamo approfondire per smontare?). La scena in se quindi mi piace, è realistica seppur fantascientifica, ma mi sembra un po' riduttiva.

Amore vero - di Andrea Carbone
Del tuo racconto ho trovato simpatica la scena di questo che va a far reclamo perché è stato mollato. Potevi proseguire sulla linea "comica", essendo una scena paradossale quella descritta, ma ha hai optato per andare a parare sui sentimenti. Il problema, a mio modo di vedere, è che hai dato un'accezione dell'amore troppo semplicistica che lascia un po' il tempo che trova. Diciamo che sono concettualmente in disaccordo con un l'idea che emerge dal racconto e questo non può che inficiare il mio giudizio che è quindi poco obiettivo. In primis non tieni conto della persona oggetto dell'amore, già un "sistema" che faccia innamorare due persone reali e pretende di garantire l'amore mi sembra un po' azzardato (c'è un episodio di Black Mirror strutturato a quel modo e il sistema è arzigogolato e complesso in modo da portar soddisfazioni ad entrambi gli innamorati), se aggiungi poi che anche l'altra persona ha pagato per ottenere lo stesso servizio il sistema dovrebbe rigettare il reclamo solo per quello. Invece non una frase è spesa a tutela dell'altro utente. Partendo da questo il finale è ancor più paradossale, questa idea egoistica dell'amore arriva a far qualificare come "amore vero" l'ossessione di uno dei DUE partner. Se anziché reclamare il protagonista avesse deciso di abbandonare il programma perché aveva trovato l'amore vero (quindi il sistema non era più necessario) e avesse deciso di lasciarla andare per la felicità di lei e fosse stato questo a far crashare il sistema sarei uscito più soddisfatto dalla lettura (ovviamente non sto riscrivendo la storia è la prima cosa che mi è venuta in mente per esemplificare il mio punto di vista e renderlo più chiaro).
(La possibilità di un partner non umano per me è da escludere perché non si capirebbe in che modo lo avrebbe potuto lasciare programmato per stare con lui.)

License approved - di Maurizio Bertino
Nel tuo racconto tutto viene introdotto nel modo giusto. E' difficile dare tanti dettagli in 4000 caratteri senza fare spiegoni, il punto di vista scelto è ideale e il racconto fila affascinante fino alla fine. Non ho identificato pienamente il tema. Il mondo nuovo sarebbe quello dei licenziati cui il protagonista ambisce penso. Diciamo che non traspare in maniera del tutto intuitiva ma può andare. Il plot twist finale (anche se un po' me lo aspettavo) è ben gestito e quel "comincia con uno stuzzicadenti" mi ha fatto serrare i denti.
L'unica pecca del racconto è che, per le mie letture, mi sembra poco originale. Ho letto diversi racconti simili e ovviamente c'è molto Black Mirror, è già la seconda volta che lo cito e sono ancora di più le volte in cui ho notato la sua influenza. Tra l'altro molti episodi di Black Mirror mi hanno ricordato racconti letti su MC in tempi non sospetti quindi chi è nato prima l'uovo o la gallina? Scherzi a parte, il racconto mi è piaciuto, è godibile ma non lo ritengo sopra la media.

240 ore - di Alessio Cecchin
Il tuo racconto è l'affresco della giornata lavorativa di una psicologa all'interno di questo programma, 240 ore, che permette all'utente di vivere diverse esperienze (e perversioni) che non potrebbero essere vissute nel mondo reale. La psicologa ha appunto il compito di verificare che l'esperienza, pur rimanendo appagante, non danneggi la psiche dell'utente e per far ciò cerca di mimetizzarsi all'interno dell'esperienza stessa per testare l'ignaro utente.
Detto ciò tu affronti il racconto dal punto di vista dell'utente nella prima parte, raccontando le esperienze una dopo l'altra per confondere il lettore prima della rivelazione finale. Il problema è che, almeno io, ho capito quello che stava succedendo al terzo personaggio (o character), che tra l'altro a mio avviso introduci male con "In esso entra Gnuth". Questo sulle prime mi ha fatto pensare che i primi due fossero fuori dal programma, poi contando i 7 character ho capito. Penso che il tuo obiettivo fosse creare frenesia nel passaggio da una personalità (con annesso mondo") all'altra, però a mio avviso non ci sei riuscito appieno perchè il ritmo non è così serrato e il numero di personalità, a questo ritmo, forse è eccessivo perché mi è sembrato di leggere cose a caso, che avevo intuito essere ideate per confondermi e che non solo non lo facevano ma mi irritavano a tratti. Secondo me è fortemente migliorabile, spero queste mie impressioni possano esserti utili. Se non sei d'accordo con qualcosa, o non ho capito una mazza, rispondimi.

Otumba - di DavidG
Premetto che avevo pensato anch'io di declinare il tema in questo modo ma non l'ho fatto perché non avevo le competenze storiche per farlo. Vista la mia ignoranza commenterò come se si trattasse di una scena di guerra fantasy o comunque totalmente inventata. Chiedo venia per la mie lacune.
Vista in questi termini mi piace molto come sono descritte le armi il modo di combattere e le strategie adottate, però mi mancano i personaggi. Di solito in questo tipo di racconti c'è una sorta di ribaltone, inizialmente i "buoni" stanno perdendo, il personaggio di cui mi sono affezionato rischia la vita e poi succede qualcosa e i buoni vincono. Qui mi è mancato questo, non ho percepito tensione, il finale della battaglia era già scritto. Anche se trattandosi di fatti storici è di fatto così nel raccontarlo si poteva comunque creare pathos, magari approfondendo i personaggi. Poi essendo un opera di fantasia non era necessario riportare i fatti in maniera giornalistica anzi addirittura si poteva cambiare il finale. Per questa mancanza di "domanda drammaturgica" la lettura mi è risultata un po' pesante.

Legàmi - Andrea Partiti
Del tuo racconto mi ha colpito come in poche battute sei riuscito a descrivere un mondo. Tutto è estremamente plausibile e reale ed è questo che dovrebbe fare la fantascienza: raccontare una storia attuale, un padre che abbandona il figlio al suo destino ma si pente e cerca il suo perdono, in un contesto che estremizzi fatti e sentimenti. In questo caso addirittura il padre abbandona il figlio al tempo mentre lui se ne estranea. Il "giovane" padre e vecchio figlio è una figata, colpisce sicuramente l'immaginario. Unica pecca forse è l'attinenza al tema, cioè mi sembra il tema faccia parte del contesto mentre io penso debba, comunque declinato, essere il motore della storia, il punto centrale. Qui il nuovo mondo è quello che questi eterni passeggeri attendono per riimmergersi nel fiume del tempo. Ma l'elemento del pianeta in declino e delle speranza di tornarci è presente in moltissime storie di fantascienza senza che ne sia il tema centrale. Che in questo racconto sono più i legami. Non so se mi spiego, mi sembra sia più un elemento di ambiente che un "tema". Però complimenti veramente per la chiarezza con cui in pochissimo hai descritto la situazione che diventa subito scontata (in senso positivo, sospensione dell'incredulità).

MADRE - di Stefano Pastor
Il tuo racconto ha un tema forte. Più che una vera evoluzione (che richiederebbe molto tempo) quella proposta potrebbe essere una mutazione genetica che porta alla nascita di una specie eterogenea con caratteristiche diverse da membro a membro tipo Xman. In realtà però la cosa non mi interessa neanche tanto perché nel pezzo vedo nient'altro che un'allegoria. Le vecchie generazioni non vogliono lasciare spazio alle nuove che seppur "migliori", più preparate, tecnologicamente istruite e con una morale più evoluta, annaspano nel trovare spazio in un mondo in cui nessuno, pur rendendosi conto di non meritarlo più, vuole lasciare il suo posto. Il primo pensiero chiaramente va al mondo del lavoro ma non solo, a mio avviso si riflette su tutti i rapporti sociali odierni e rappresentare tutto ciò mettendo di fronte una madre e suo figlio da quel tocco di amarezza che ti colpisce anche a livello emotivo. Il problema del racconto, a mio avviso, è che spiega troppo, questo lo svuota della portata emotiva insita nella scena e allo stesso tempo mi ha dato l'idea più di una sinossi che di un racconto completo. Probabilmente i 4000 caratteri ti hanno penalizzato, anche se forse avresti potuto evitare gli spiegoni affrontando la cosa da un altro punto di vista, non so. L'invito e di non lasciarlo nel dimenticatoio ma ripartire da questa scena e da questi concetti, rielaborarli, e tirar fuori un lavoro più lungo e compiuto.

Peccato originale - di Diego Martelli
Il tuo racconto mi è piaciuto molto, sulle prime pensavo a un nuovo eden con i protagonisti nel ruolo di Adamo ed Eva, poi pensavo ad una sorta di arca di Noè, il finale mi ha colpito prendendomi alla sprovvista. A quel che ho capto il modus operandi degli alieni era quello di andare fisicamente a prendere dna, storia, e persone con la promessa appunto di un modo nuovo ma in realtà volevano annientare l'umanità. Pensandoci bene è l'attacco alieno più subdolo che abbia mai visto e, anche se viene facile dar ragione a questi, si tratta comunque di un genocidio. Non credo che l'umano riuscirà mai a vivere con gli alieni a questo prezzo, e quindi la nostra aliena innamorata può scordarsi del perdono. Ma lei agisce in nome di un bene superiore e mette da parte i suoi sentimenti personali. Devastante immaginare il campo di navi colonia distrutte. In 4000 caratteri sei riuscito a mettere di tutto. Complimenti.

Ursula Centauri - Mario Pacchiarotti
Una gradevole interpretazione del tema, il ritmo è ben gestito e, non so come, il riassunto risulta al tempo stesso rilassante ma calzante e tiene incollati fino alla fine. La morte di ognuno è la genesi di un nuovo mondo, affascinante. Forse a tratti un po' troppo descrittivo, ma niente di che. Ci sta. Complimenti, anche se non è il mio genere.

Pnixis - DandElion
Del racconto ho apprezzato molto la sterzata finale che spiega molti degli interrogativi che mi ero posto durante la lettura (tipo: che le frega che suoi pensieri siano visibili visto che è sola?). L'approccio al tema è quello di un nuovo mondo rifiutato perché finto, di plastica, forse perfetto ma comunque non autentico. Citi Inception e Matrix e li vediamo entrambi nel racconto, a mio avviso più il primo. Passando ai lati negativi non mi è piaciuto il linguaggio. Ovviamente è un opinione personalissima ma mi ha dato l'impressione di essere forzato, forzatamente struggente, e questo mi ha causato più irritazione che altro. Le descrizioni e le metafore e similitudini anziché arricchire il racconto, per me, lo hanno un po' appesantito. Ed è ironico dal mio punto di vista che un personaggio poco reale, che "pensa per poesie", si lamenti del fatto che il mondo virtuale sia finto. Capisco che magari è il tuo stile ma non fa per me.

Stefano Pastor
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Re: MATERIA OSCURA EDITION: Lista racconti e vostre classifiche

Messaggio#5 » mercoledì 28 febbraio 2018, 21:04

Chiedo scusa se non ho messo i commenti nei singoli racconti, ma non ho avuto tempo. I racconti li ho trovati tutti discreti, quindi non è stato facile stilare una classifica. Complimenti a tutti quanti.

01. Legàmi, di Andrea Partiti
02. Ursula Centauri, di Mario Pacchiarotti
03. Peccato originale, di Diego Martelli
04. Otumba, di DavidG
05. License approved, di Maurizio Bertino
06. 240 ore, di Alessio Cecchin
07. Il cielo in una stanza, di Giulio Marchese
08. Amore vero, di Andrea Carbone
09. Vecchio e nuovo, di Erika Adale
10. Pnixis, di Dand Elion

I commenti (in ordine di lettura):

PNIXIS. Il soggetto c'è, non molto originale ma c'è, è la narrazione a essere confusa. Forse hai voluto mettere un po' troppo in una singola storia. L'unica sopravvissuta dell'intero pianeta che atterra su un altro pianeta in apparente vuoto, ma capace di rendere solidi i pensieri (vedi Solaris). Con sorpresa finale, perché in realtà si trattava solo di realtà virtuale. Forse è più indicata un'esposizione lineare, meno sperimentale. Soprattutto all'inizio è tutto confuso, dai troppe spiegazioni prima ancora che la storia inizi. Alcuni concetti interessanti, come l'uso della luce, anche se un po' troppo spiegati. Un racconto appena discreto che avrebbe potuto essere molto meglio.

LICENSE APPROVED. Bello, mi ha ricordato La settima vittima di Sheckley in versione moderna. Evoluzione estrema dei tanti Porno Cam presenti in rete, prestazioni sadomaso spinte all'eccesso. Il racconto funziona benissimo, purtroppo anche il finale è identico a quello di Sheckley, quindi la sorpresa non è più tale. Ho apprezzato il crescendo con cui si delinea la situazione particolare, spiegando ogni cosa lentamente. Forse avrebbe avuto bisogno di più caratteri, ma se la cava comunque molto bene.

URSULA CENTAURI. Idea molto carina, e commemorativa. Che Ursula possa essere trasformata dalla dea madre in un pianeta è senz'altro originale. Il racconto è scritto molto bene, fluido e impeccabile. Una visione un po' new age (ormai stagionata), però carica di emotività. Ottime le parti descrittive. Ne risulta una prova davvero meritevole.

PECCATO ORIGINALE. Niente male. Scrittura scorrevole, anche se in alcuni punti un po' grezza. Finale annunciato, quindi non può sorprende del tutto. Bella l'idea, forse sacrificata in un racconto così corto. Si sarebbe potuta gestire meglio. Un racconto di facile lettura, che tiene vivo l'interesse fino all'ultimo. Merita di essere espanso. Interessante il titolo, molto indovinato.

VECCHIO E NUOVO. Un'immagine, veloce e fugace. Una situazione neanche tanto originale, che è già apparsa in altre forme (e che continua ad apparire fin dal '68, anche se oggi sembra attuale). Il racconto vero e proprio non c'è. Potrebbe avere un senso se avesse un finale folgorante, ma così sembra solo la pagina di un libro. Buono lo stile e anche la scrittura, ma resta purtroppo un racconto troppo povero. Sarebbe almeno servito un finale diverso, meno scontato.

OTUMBA. Preso alla lettera il tema, la conquista del Nuovo Mondo. Un episodio storico di cui avevo riminiscenze molto vaghe, quindi do per buono che la battaglia si sia svolta così. Storia interessante. La scrittura poteva essere rifinita meglio, c'è qualche errore e qualche imprecisione. Si lascia comunque leggere senza problemi. Una buona prova, anche se ammetto che le rappresentazioni storiche non sono il genere che preferisco.

IL CIELO IN UNA STANZA. La storia c'è, la costruzione un po' difetta. Ovvero il prologo è molto più lungo del racconto vero e proprio. Con i giusti tempi, molto più dilatati, sarebbe venuto un racconto proprio carino. Così, invece, si riduce tutto alle ultime righe e non riesce a ottenere del tutto l'effetto desiderato. Il protagonista più che sgradevole sembra un po' insulso, e neanche la ragazza viene presentata tanto bene. Quindi anche la (possibile) nascita di un sentimento tra di loro non accende alcuna empatia. Racconto discreto, che poteva essere sviluppato meglio.

240 ORE. Molto indeciso sul giudizio. L'idea forse non è del tutto originale, però molto affascinante. La costruzione però è confusa. La scrittura all'inizio è troppo ricca, spreca caratteri inutilmente. Sette character sono troppi, per un racconto così corto. Avresti dovuto sacrificarne almeno un paio per aver modo di arricchire il finale. C'è un punto che confonde moltissimo: "In esso entra Gnuth". Che vuol dire? Sembrerebbe un personaggio creato da Kitt, invece è un character proprio come lui. Il finale è davvero troppo spiegato e non del tutto comprensibile (quell'accenno a "ottava personalità" mi ha confuso ancora di più). Elaborato in modo migliore sarebbe stato da prima posizione, così non mi convince del tutto.

AMORE VERO. Non mi ha del tutto convinto. All'inizio tiene vivo l'interesse, buoni i dialoghi, persino le pause, ma andando avanti viene a mancare la materia prima. Un mondo perfetto, ovviamente virtuale (ma lo è?), che si inceppa perché un cliente si è fissato su una donna che non lo vuole? Non mi sembra un caso tanto improbabile. Diciamo che l'inizio lasciava ben sperare, è il finale a essere debole. Discreto ma non oltre.

LEGAMI. Perfetto. Padre e figlio s'incontrano. Il figlio è vecchio, è rimasto sulla terra. Il padre è ancora giovane, per lui sono passati solo tre anni, ha preso il treno del tempo. In poche battute si delinea un mondo. Forse non tutto viene spiegato, ma c'è abbastanza per potersi fare un'idea della situazione. Il conflitto emotivo, la ricerca del perdono, arricchiscono la storia. Il massimo che si potesse ottenere con così poche battute. Primo posto.

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alessio.cecchin
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Re: MATERIA OSCURA EDITION: Lista racconti e vostre classifiche

Messaggio#6 » giovedì 1 marzo 2018, 0:48

Ecco la mia classifica.

1. Ursula Centauri
2. Peccato originale
3. Vecchio e Nuovo
4. Il cielo in una stanza
5. Legàmi
6. Amore vero
7. License Approved
8. Pnixis
9. Madre
10. Otumba

Ursula Centauri
Originale e ben scritto. Una visione metafisica dell'aldilà che rimette tutto in gioco ma senza escludere ciò che fino a oggi abbiamo considerato divino. Finisce al contrario per includere tutto e concentrarlo in una scintilla di pensiero.
Se è vero che siamo polvere di stelle in fondo il tuo racconto altro non è che un'allegoria del destino riservato a ogni singolo atomo che compone i nostri corpi.

Peccato originale
Mantieni con mestiere la sospensione intorno alle reali intenzioni della protagonista. Le più alte aspirazioni del Genere Umano - abbandonare il Sistema Solare e colonizzare altri pianeti, sopravvivendo in tal modo alla Terra stessa - annullate e distrutte proprio nel momento del trionfo. E poi c'è il tradimento necessario. Macroscopico e microscopico che invece di intralciarsi si accordano e si accompagnano fino al finale tragico.

Vecchio e Nuovo
La fantascienza migliore parla dell'attualità. Vedo una critica profonda a quel mondo felice che non è mai esistito ma dal quale troppi si sentono attratti, oggi. Barricati in una corazza di autarchica ignoranza.
Contro la stupidità nemmeno gli dei possono nulla, è una morale sempre valida che mostri senza dichiarare, il tuo quindi non è un noioso racconto pedagogico ma autentica FS in grado di far riflettere il lettore.

Il cielo in una stanza
Sono partito trovando addirittura sgradevole che il protagonista definisse scema la ragazza che aveva assunto.
Il finale della storia è allo stesso tempo prevedibile e non. Prevedibile - se non scontato - che l'ineffabile protagonista finisse per trovare l'amore, parecchio originale che a far breccia in lui sia il gioco di un Sistema Solare domestico usando gli oggetti d'uso quotidiano!
Nel complesso si esce soddisfatti dalla lettura.

Legàmi
Ben scritto, si fa leggere con piacere. L'unica cosa che mi ha convinto poco è il rapporto di parentela tra i due protagonisti. In una visione semplificata è facile pensare che si tratti di padre e figlio. Ma poteva essere più originale immaginare che fossero fratelli. Magari gemelli. Oppure... neppure parenti! Due coetanei, magari commilitoni, legati da un'amicizia che sembrava inscindibile finché uno di essi non ha fatto La scelta radicale.
In realtà probabilmente penso a come lo avrei scritto io e puntualizzare il tipo di legame potrebbe non essere così importante - in fondo il tema davvero centrale è il perdono - ugualmente mi ha un po' infastidito chiudere il racconto senza poter fugare questo dubbio.

Amore vero
L'archetipo del Mondo Perfetto che alla fine si rivela una parodia distopica della realtà sembra non invecchiare mai. Il tuo racconto lo conferma.
Diverte, a tratti, lo scambio di battute funzionario/cliente: va tutto bene ma se questi due si parlano c'è stato un problema!
La possibilità che il rapporto perfetto si logori come qualunque altra relazione per poi rivelarsi l'Amore Vero - eppure non più recuperabile - sembra un ossimoro ma forse è davvero giusto definirlo quantistico.

License Approved
Storia con ribaltamento intrigante e perversa. Non completamente imprevedibile, ammettiamolo. Ricorda molto Strange Days e, inevitabilmente ormai, le trame di Black Mirror.
Forse a causa del ridotto spazio a disposizione viene a mancare l'empatia verso i personaggi. Non tratteniamo il fiato man mano che il carnefice si rivela tale, restiamo solo disgustati al pensiero dei voyeristici spettatori di questi snuff movie legalizzati e social.

Pnixis
Originale anche se all'inizio sembra andare da un'altra parte (originale proprio per quello!). C'è da dire tuttavia che a tratti sembra che questa sterzata non sia dovuta a un legittimo prendere in giro il lettore ma sia un cambio d'idea in corso d'opera. La protagonista non si fa fregare da un'effimera felicità a buon mercato, il che ti allontana da una trama ormai tipica alla Black Mirror ed è un bene.

Madre
Un lucido e terribile esempio di lotta per la sopravvivenza. La guerra - persa in partenza - contro l'evoluzione che finisce per metterci contro i nostri stessi figli. I meccanismi evolutivi sono troppo lenti per rendere credibile il tuo plot, ma facciamo volentieri una concessione letteraria per vedere che cosa succede. E ti spingi lontano, senza pietà.
Nota negativa: i personaggi potevano trasmettere maggiori emozioni. Entrambi sembrano emanare principalmente rassegnazione. Mina è consapevole del pericolo rappresentato dal figlio ma non ne ha paura. Altan sa che sta per essere torturato ma nemmeno lui ha paura o rabbia. Insomma: una lotta per sopravvivere... senza la lotta.

Otumba
Praticamente è romanzo storico! Sei in tema e in fondo puoi dire che non c'erano esplicite limitazioni di genere da nessuna parte.

Scherzi a parte: hai il coraggio di mostrare un Cortés condottiero invece che macellaio, come ormai viene interpretata la sua figura storica con il senno d'oggi. Non va mai scordato il contesto in cui si muovevano gli uomini, anche quando si sono macchiati di crimini come il genocidio.
Non ho approfondito ma, se le meccaniche di guerra degli Aztechi erano quelle che hai descritto, è da applaudire la tua conoscenza storica.
Ultima modifica di alessio.cecchin il giovedì 1 marzo 2018, 10:34, modificato 1 volta in totale.

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DandElion
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Re: MATERIA OSCURA EDITION: Lista racconti e vostre classifiche

Messaggio#7 » giovedì 1 marzo 2018, 1:02

recensioni fatte, detto ciò vado a dormire, domani classifica.
scusate, sono stata poco diplomatica.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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diego.martelli
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Re: MATERIA OSCURA EDITION: Lista racconti e vostre classifiche

Messaggio#8 » giovedì 1 marzo 2018, 7:09

E' davvero difficile mettere in ordine di preferenza! Ad ogni modo, ecco:

01 - Ursula Centauri, di Mario Pacchiarotti
02 - Otumba, di DavidG
03 - Legàmi, di Andrea Partiti
04 - Pnixis, di Dand Elion
05 - 240 ore, di Alessio Cecchin
06 - Il cielo in una stanza, di Giulio Marchese
07 - Vecchio e nuovo, di Erika Adale
08 - License approved, di Maurizio Bertino
09 - Amore vero, di Andrea Carbone
10 - Madre, di Stefano Pastor


240 ore, di Alessio Cecchin
Funziona! Il tema "Mondo Nuovo" viene rispettato, e credo anche che ci si possa vedere un omaggio alla vena utopistica di U. K. Le Guin. L'argomento che viene presentato è stato recentemente esplorato in vario modo in "Black Mirror", ma la struttura del testo, che a una prima lettura mi ha confuso, a una seconda rilettura mi ha decisamente convinto.
Non ho però compreso bene la parte iniziale, prima del primo viaggio "onirico/virtuale": vengono presentati Sarah e Kitt, ma non riesco a capire che relazione hanno con Susan, che pare essere la protagonista delle indagini e il pov del finale: se sono solo "altri tecnici", lo spaccato della loro vita domestica è superfluo. L'altro problema che percepisco è la chiusura molto "tell" e poco "show" che spiega il senso di quanto abbiamo visto: avrei preferito un maggiore mascheramento della spiegazione dentro i pensieri della protagonista, o magari un dialogo che lo esplicitasse in modo meno forzato... ma mi rendo ben conto che i limiti di spazio e tempo costringono a fare scelte, e già così far stare tutto dentro deve essere stato davvero complicato.
Complimenti!

Amore vero, di Andrea Carbone
I dialoghi mi sembrano ottimamente strutturati, e ho percepito nei nomi, nei modi un sapore hardboiled che ho personalmente molto apprezzato. La qualità della scrittura mi sembra decisamente alta e la lettura fila via liscia, senza difficoltà.
C'è un momento in cui entrambi guardano fuori dalla finestra: è una pausa nel dialogo descritta con grande precisione ma di cui non ho compreso bene lo scopo. Serve forse a fare uno "show, don't tell" del fatto che il posto in cui sta è effettivamente idilliaco?
Quello che mi appare come il maggiore problema del racconto è il concetto di amore che viene da esso sottinteso: la "psicopolizia" interviene perché il protagonista s'è fissato con una donna che non lo desidera più, giudicando ciò qualcosa di così raro e imprevedibile da necessitare il reset del Mondo Nuovo. Non riesco a non pensare che il presupposto sia un po' debole: persone che non sanno lasciarsi alle spalle relazioni precedenti (anche quando le condizioni per farlo sono ideali) nella mia personale esperienza sono comunissime; verrebbe semmai da chiedersi in che modo Mondo Nuovo non si resetti continuamente. Non riesco altresì a farmi piacere il protagonista, che pur in possesso di quello che l'ambientazione certifica come "vero amore" non trova di meglio che di andare a lagnarsene con uno sconosciuto per ottenere un rimborso.

Legàmi, di Andrea Partiti
Avrei preferito qualche dettaglio in più, specialmente sul contesto in cui i due protagonisti sono fisicamente immersi. Detto ciò, funziona davvero benissimo! Non sono convinto al 100% dal concetto che per essere dimenticato, egli abbia bisogno del perdono del figlio: mi pare che egli voglia *il perdono del figlio*, semplicemente, e che l'altra sia una cosa che lui vuole raccontarsi: banalmente, la moglie è morta, il figlio è vecchio e lui è un recluso temporale che non scenderà più a terra: essere dimenticato sarà facile e sarebbe forse stato favorito dal suo non incontrare il figlio.
Il world building è fatto magistralmente, tutto quello che serve viene mostrato in modo naturale, senza forzature o "spiegoni".

Il cielo in una stanza, di Giulio Marchese
Racconto gradevole, ben costruito. Non ho ben compreso cosa spinga la ragazza a tutta la fatica che fa per tirare fuori dal suo guscio il viziato e antipatico protagonista, ma la trovata finale è così graziosa e spiritosa da fare passare in secondo piano la linearità, e se proprio vogliamo essere critici, la prevedibilità, dell'intreccio.

Pnixis, di Dand Elion
Ho apprezzato molto che tutto il motore della storia sia l'emotività della protagonista, e che la sua esperienza di realtà aumentata sia in realtà un percorso di crescita, di comprensione di sé. La ribellione non è alla tecnologia, che invece viene impiegata e affrontata per questa crescita, ma al paradiso artificiale che l'uso acritico della stessa offre. C'erano *dozzine* di modi in cui la premessa poteva condurre ad esiti scontati, sgradevoli o stucchevoli ma mi pare che tu li abbia evitati tutti: il risultato mi piace moltissimo. Se proprio devo trovare una critica, la battuta finale della protagonista mi sembra essere un po' troppo teatrale, poco autentica, specialmente se paragonata al registro delle battute dei personaggi non inquadrati che la svegliano.

Madre, di Stefano Pastor
Non sono sicuro del rispetto del tema proposto. In una società che divora i suoi figli, rei di essere differenti e forse migliori, il Crono del mito viene incarnato da una crudele madre intenta a spiegare al figlio i motivi che la spingono a imprigionarlo e torturarlo. I personaggi mi confondono un po': la dinamica madre-figlio mi pare si perda all'interno del discorso generale, politico, relativo alla supremazia genetica dei "figli", e mi sembra un peccato.
Detto ciò, il dialogo fila, e l'orrore di quanto sta accadendo nel mondo rappresentato (e in quella cella) viene svelato e intrecciato davanti agli occhi del lettore in modo molto convincente.

License approved, di Maurizio Bertino
"La settima vittima" di Sheckley incontra cyberpunk, pulp e sadomaso! Difficile provare simpatia per il protagonista crudele ed arrivista, ma non si trae soddisfazione nemmeno dalla sua sconfitta per mano di un efferato omicida, di lui anche peggiore; e che dire dei ricchi clienti paganti in collegamento neurale?
Il racconto procede, ma a parte il disgusto per la situazione da snuff movie rappresentata non mi ha suscitato molto altro.

Ursula Centauri, di Mario Pacchiarotti
Poetico, delicato, e potente insieme. Viene mostrato il trapasso e la rinascita attraverso una divinità che è ad un tempo psicopompo e creatrice, rappresentata visivamente dalla fantasia della protagonista. Il colpo di scena finale, la protagonista che diviene nuovo pianeta e la divinità che la pone solennemente nel cielo è semplicemente bellissimo. Rispettato il tema, ottima la scrittura, ritmo e aspettative del lettore vanno in crescendo, riga dopo riga.

Vecchio e nuovo, di Erika Adale
La critica alla faciloneria del ritorno ad un passato orribile, ma colorato di rosa dal marketing, è evidente, è intrigante e conquista subito il lettore, che prova immediata empatia per l'impiegato e meno per i due giovani, sui quali il giudizio diviene più sfumato: negli occhi dell'impiegato sono scriteriati e supponenti fanatici suicidi, ma potrebbero essere da commiserare come vittime del marketing... e a seconda dello stato oggettivo del mondo nel racconto (che però non viene esplicitato) potrebbero persino essere genuini idealisti ecologicamente responsabili.
Non vedo nessun problema nel racconto se non la cortezza (e qualche typo, riga 8, "E chi vuole vorrebbe tornare"): la premessa era interessante e avrei voluto leggere di più.

Otumba, di DavidG

Premetto che quando mi raccontano una battaglia io sono sempre e comunque conquistato subito.
Bella l'azione, accurato l'affresco storico (ho Googlato, tutti i dettagli tornano), all'inizio ho storto il naso a questa interpretazione del tema "Mondo Nuovo" ma ripensandoci devo dire che non ci vedo nulla di male, se non che siamo lontani dai temi e dagli argomenti della Le Guin. Stilisticamente niente da dire, se non che il finale arriva molto improvvisamente, e avrei preferito esservi accompagnato più dolcemente; è però una questione di mero gusto, perché mi pare che tutto torni e nulla manchi.

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Peter7413
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Re: MATERIA OSCURA EDITION: Lista racconti e vostre classifiche

Messaggio#9 » giovedì 1 marzo 2018, 19:04

Eccomi! Dunque, penso potessimo fare tutti meglio, ma ognuno di noi ha prodotto qualcosa di assolutamente meritevole su cui lavorare, quindi, una volta ancora, possiamo affermare: MISSION COMPLETED! :)

1) Ursula Centauri, di Mario Pacchiarotti
Di solito rifuggo questo tipo di racconto, ma sei riuscito a rendermelo godibile e mai eccessivo o banale, pur nel suo eccesso e banalità. E l'hai riempito di luci, colori, immagini vivide e forti che rimangono e contrassegnano il ricordo della lettura. Doppiamente bravo, dunque perché la sfida che ti eri posto era irta di insidie che, a mio parere, sei riuscito a evitare.
2) Peccato originale, di Diego Martelli
Un racconto che mi ha convinto, anche se ci si domanda se questi alieni non avessero un modo più veloce per ottenere lo stesso risultato e questo perché non fornisci sufficienti informazioni su di loro e la loro cultura, in pratica ti fermi al livello uno di una storia che avrebbe potuto essere qualcosa di più, ma che, chissà, potrà esserlo in futuro: ci vedo molto potenziale. Detto questo, hai grande mestiere nel condurre la narrazione e la lettura rimane sempre (al netto di quelle D eufoniche) fluida e più che soddisfacente. Un buon lavoro.
3) Otumba, di DavidG
Dunque, il testo è un po' da ripulire, ma viste le condizioni in cui hai scritto già è tanto che ci sia stata la prima stesura. Poi, vero, merita un ampliamento perché anche se molte delle cose che hai spiegato mi erano già arrivate è pur vero che senza un approfondimento il racconto rimane "lontano". Ma questo è sia un male che un bene perché, ti assicuro, se non avessi letto il tuo post successivo avrei di sicuro googlato perché sì, hai titillato la mia curiosità. Quindi bene perché con questi tanto vituperati 4k hai avuto comunque la possibilità di interessare e incuriosire un pubblico che altrimenti non avrebbe avuto possibilità di avvicinarsi alla tematica. Direi che, alla fine, la bilancia penda più dal lato della positività. Bel lavoro e spero di vederti più spesso qui su mc.
4) Madre, di Stefano Pastor
Stefano, è un piacere tornare a commentarti, anche se in questo caso devo andare un po' controcorrente perché se è vero che la tematica che affronti è forte e assolutamente valida ho avuto l'impressione di una scarsa evoluzione del testo stesso che sembra attorcigliarsi continuamente su se stesso senza andare da nessuna parte e neppure senza boe interne forti tali da rimanere in testa al lettore. "Non vogliamo farvi male, ma siete superiori e dobbiamo studiarvi", "ma così ci uccidete e noi non vogliamo farvi del male, avete paura!", non vogliamo uccidervi, ma non vogliamo rimanere indietro e quindi dobbiamo studiarvi"... Ecco, è un continuo rigirare intorno a questi concetti, senza mai avere l'impressione di un reale passo avanti. Molto bene, si tratta dell'incomunicabilità generazionale, ma qui allora entra il discorso della boe interne che avrebbero contribuito a dargli una struttura più articolata e flessibile mentre, alla fine, sono due personaggi statici che parlano uno di fronte all'altro. Quindi bene, ma non benissimo. Bene per il significato, meno per un certo senso di noia che subentra in fase di lettura.
5) Legami, di Andrea Partiti
Racconto che non mi convince. L'incontro tra padre e figlio è affascinante, ma il tutto è eccessivamente veloce. Fornisci giusto due informazioni: sul rapporto tra lui e la moglie e sulla Terra che sta attraversando un periodo di cambiamento che alcuni "privilegiati" stanno cercando di byepassare. Tutto il resto è un bozzetto per un qualcosa di più articolato che ancora manca. Non si capisce il perché della scelta dei privilegiati (perché il padre e non il figlio), non si comprende questa possibilità di scendere una volta all'anno, il perché dello sfasamento temporale, quello che accade a chi rimane sulla Terra, perché debba essere preferibile l'una o l'altra situazione e, infine, perché debba cercare di essere ricordato per essere dimenticato. Insomma, questa volta mi sei sembrato troppo superficiale, cosa che ti capita quando vai di fretta.
6) Il cielo in una stanza, di Giulio Marchese
Credo che tutta la parte iniziale sia dannosa e non così utile. Dannosa perché al suo posto avresti potuto introdurre da subito la ragazza e farla interagire di più con il protagonista in modo da evidenziarne la misantropia e ottenendo così il doppio risultato di creare un rapporto più delineato tra i due senza sacrificare le informazioni che servivano per lui. Allo stato attuale ci si chiede perché lei ne sia attratta, per il lettore rimane totalmente distante (la ragazza). La trovata finale è molto carina, ma il mio consiglio è di rivedere il tutto cercando di costruire intorno alla stessa e non di utilizzarla come semplice risoluzione. Show, don't tell, in pratica. Mostraci la storia che ci stai raccontando concentrandoti di più sui tuoi due protagonisti e lasciando perdere la facile via dell'intro iniziale.
7) Pnixis, di Dand Elion
Ci vedo un potenziale altissimo che però risente di una stesura non ancora (e ci mancherebbe) ottimale. La frase finale è bellissima, ma penso che tu debba costruire meglio il tutto anche perché la prima parte si esplica in una lunga presentazione mentre la seconda parte con domande non ottimizzate (la prima sembra detta dalla protagonista stessa Sembrava Matrix davvero?! e le altre mi sembrano frutto di una selezione che avrebbe potuto essere migliore). Insomma, quello che hai fatto è mettere su carta lo spunto (bello con chiusa STUPENDA) ma ci devi lavorare per farlo germogliare (il concetto stesso di ALETHEIA deve essere reso più centrale per poter fare deflagrare la riflessione conclusiva).
8) Amore vero, di Andrea Carbone
La lettura mi ha lasciato un po' perplesso. Non c'è la solita tua pulizia e alcune tue decisioni mi sembrano errate (tipo partire con linea di dialogo di Kirby, stoppare per contestualizzare e ripartire con nuova linea di dialogo di Kirby). E neppure mi è riuscito di empatizzare con il protagonista di cui, arrivato alla fine, so ben poco se non nulla. Stesso discorso per Kirby, di cui non ho capito, ma solo percepito la funzione. Infine, il concetto di amore vs amore vero mi sembra un pelo troppo astratto per poterlo affrontare in meno di 4000 caratteri e infatti mi sembri rimanere in superficie. Ho letto commenti positivi, pertanto può essere che, semplicemente, tu non sia riuscito a toccare le mie corde, però la sensazione è che il racconto ti sia rimasto un po' in canna.
9) Vecchio e nuovo, di Erika Adale
La classe si vede, ma qui ti sei eccessivamente limitata. Troppo breve, serve più sviluppo, giocare ancora un po' sulla dialettica tra gli utopisti e il realista e qualche indizio in più su questo nuovo mondo (dove sia, cosa sia) che a un certo punto mi sembrava essere quello promesso dopo una doccia di gas zyklon mentre, dalle parole del funzionario, sembra essere assolutamente reale. Da sviluppare, ma per il momento quello che conta è che tu abbia trovato il tempo per ricominciare a scrivere.
10) 240 ore, di Alessio Cecchin
L'ho riletto più volte. Ha del potenziale che mi sembra ancora inespresso. Nulla da dire sulla forma, ma presenti una situazione e sostanzialmente ti fermi a quello. Non che sia un male, però la prima parte tende a risultarmi (sottolineo a me) confusa mentre la seconda mi appare come poco esaustiva e incisiva. La mia idea è che necessiti di uno sviluppo maggiore e più articolato oltre che di più caratteri per permetterti di giocare di più e meglio per tutta la prima parte.

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Re: MATERIA OSCURA EDITION: Lista racconti e vostre classifiche

Messaggio#10 » giovedì 1 marzo 2018, 19:27

I commenti in ordine canonico, la classifica al fondo!

240 ore, di Alessio Cecchin
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Amore vero, di Andrea Carbone
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Il cielo in una stanza, di Giulio Marchese
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Pnixis, di Dand Elion
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Madre, di Stefano Pastor
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License approved, di Maurizio Bertino
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Ursula Centauri, di Mario Pacchiarotti
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Peccato originale, di Diego Martelli
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Vecchio e nuovo, di Erika Adale
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Otumba, di DavidG
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1. Vecchio e nuovo, di Erika Adale
2. Ursula Centauri, di Mario Pacchiarotti
3. Peccato originale, di Diego Martelli
4. Amore vero, di Andrea Carbone
5. Madre, di Stefano Pastor
6. Pnixis, di Dand Elion
7. License approved, di Maurizio Bertino
8. 240 ore, di Alessio Cecchin
9. Otumba, di DavidG
10. Il cielo in una stanza, di Giulio Marchese

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DandElion
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Re: MATERIA OSCURA EDITION: Lista racconti e vostre classifiche

Messaggio#11 » giovedì 1 marzo 2018, 22:13

Ecco la mia classifica. Il podio è stato veramente all'ultimo sangue, ma anche dal 3° posto in giù è stata durissima!

1. Legàmi_Andrea Partiti
2. Il cielo in una stanza_Giulio Marchese
3. Madre_Stefano Pastor
4. Peccato originale_Diego Martelli
5. Vecchio e Nuovo_Erika Adale
6. License Approved_Maurizio Bertino
7. Otumba_ DavidG
8. 240 ore_ Alessio Cecchin
9. Ursula Centauri_ Mario Pacchiarotti
10. Amore vero_ Andrea Carbone

Amore vero_ Andrea Carbone
ok, comincio a pensare che stasera non sia serata.
Sarò poco diplomatica: è il cliché dei cliché. L'amore, che dovrebbe essere garantito, ma non c'è. La felicità che è stata assicurata ma è artificiale ed effimera. La ricerca di un risarcimento che non viene corrisposto, ma anzi c'è la "punizione" per non essersi allineato alle regole del gioco. C'era un film con Ben Affleck e Uma Thurman che praticamente è la falsariga del tuo racconto.. Bello, ben scritto, ma.. niente di nuovo.

Ursula Centauri_ Mario Pacchiarotti
c'è un raccontino di Bruno Ferrero, dove lui conclude con "Lei, è negra" la ricerca di un Dio fiero, maschio e fobico da parte di un omuncolo.. Mi si inceppa un po', è ampolloso, ma il tema che hai trattato mi piace, forse snellendolo un po' sarebbe più godibile. Non che non mi piaccia in assoluto, ma so che puoi fare di meglio!

240 ore_ Alessio Cecchin
Mi associo al commento di Bertino: il potenziale c'è, ma manca qualcosa.
La catena degli eventi ha senso, ma mi mancano il come ed il perchè. è sciapino, senza essere completamente scialbo.
mi sembra un racconto di brace, sotto la cenere si intravede qualcosa, ma non si può capire cosa. Varrebbe la pena di ampliarlo, secondo me.

Otumba_DavidG
punti di forza: accurato, ben scritto, dinamico: ha ritmo
punti di debolezza: troppa troppissima carne al fuoco da infilare in quattromila caratteri.. è come voler dipingere Guernica su un francobollo. Ci vedo dietro un bel capitolo di un romanzo storico (genere che non amo, ma non sto qui a giudicare la tua scelta!) senza tanti fronzoli pur pieno di riferimenti, ma in così poco spazio è molto sacrificato. Peccato!

License Approved_Maurizio Bertino
non avrai da me black mirror disappointment: non l'ho visto, non lo voglio vedere, non lo vedrò.
by the way: mi piace il rovesciamento di piani, il planare veloce sul sexual abuse e il conseguente trasformarsi in carnefice (eh niente, mi piace il sangue!) non mi piace (come tu stesso hai notato) la freddezza e il distacco dei personaggi che si fatica anche ad immaginarseli.
Boh stasera sarò di cattivo umore e non lo so, ma finora nessun racconto mi ha fatto fare "wow"..

Vecchio e Nuovo_ Erika Adale
mh, ci devo pensare.
Dove non ci sono le mezze misure, inevitabilmente qualcosa mi stride. Brutto il mondo attuale, l'inquinamento, si ma c'è internet, anche qui niente di "nuovo" da leggere.. Dall'altra parte è molto smart il punto di vista realistico del funzionario, che ha dalla sua anche l'esperienza dell'età. La stoffa per qualcosa di bello c'è tutta, il limite dei caratteri però già era molto restrittivo, come mai non hai ampliato un po' di più? mi sembra un ottimo abstract di un racconto..

Peccato originale_Diego Martelli
Oddio, non lo so. bello, scritto bene, molto scorrevole. ritmico al punto giusto, bello il voltafaccia finale, doloroso il tradimento e incredibile che lei ne soffra comunque.
MA se l'ha messo in "criosonno" non faceva prima a ucciderlo? Tanto portarlo a morire equivale solo a prolungare il supplizio di saperlo mortale.. non so forse la psiche femminile non avrebbe davvero elaborato il piano per "estinguerlo".. ok, è l'una forse è meglio che la pianto qui xD

Madre_Stefano Pastor
Tremendo, agghiacciante, ho i brividi: mi piace.
perfetto il climax di sottile tensione e violenza che sfocia nell'entrata in scena degli "strumenti".. Immagino il bisturi affilato fendere l'aria in mano a Mina.
Molto bello, mi piace, ma più che "nuovo mondo" è "negazione del mondo"..
By the way lo trovo molto bello, nonostante la non perfetta attinenza al tema.

Il cielo in una stanza_Giulio Marchese
magnetico!
Ecco l'aggettivo in cui si potrebbe riassumere tutto il racconto. La ragazza- alla quale dai forse troppa poca importanza!- è magnetica, e tanto scema non sarà se per farsi corteggiare ha riprodotto in casa un sistema solare, sapendo aspettare il dischiudersi del tipo. Mi piace molto il racconto, nella sua interezza, linguaggio e ritmo inclusi. A fine racconto si comprende anche il perchè del titolo e mi viene un po' di pensiero nel vedere nella situazione di stallo del protagonista la stessa medesima sensazione di tante persone che conosco, che vivono senza un briciolo di desiderio di realizzazione personale.. bella critica al nostro secolo e alla generazione sconfitta dei millennials.

Legàmi_Andrea Partiti
BELLO! Molto bello. Mi piace la tua rivisitazione del paradosso dei gemelli, fatto però con padre e figlio. bellissimo il dialogo, ma molto triste l'esigenza di essere dimenticato invece che perdonato, dissolto in luogo di assolto. l'unica pecca che gli trovo è questa, quando invece il racconto merita.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

andrea.carbone
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Re: MATERIA OSCURA EDITION: Lista racconti e vostre classifiche

Messaggio#12 » giovedì 1 marzo 2018, 22:22

1 - Peccato originale
2 - Pnixis
3- Legàmi
4 - Madre
5- Ursula Centauri
6- Il cielo in una stanza
7 - Otumba
8- License approved
9- 240 ore
10 - Vecchio e nuovo


Peccato originale
Molto bello il modo in cui hai portato il lettore verso un finale amaro, tragico, emozionante. L'uomo esploratore visto in tutto il suo splendore ma anche come piaga da debellare. E il colpo di scena è riuscitissimo, con la voce narrante che quasi inpercettibilmente cambia e prende il posto del protagonista, in modo tale da farci capire cosa potremmo essere per questi alieni, in grado di amare e di comprendere più di noi. Insomma, mi ha spiazzato, complimenti.

Pnixis
Finora è il racconto che mi ha suscitato più emozioni, perchè la storia di questa esploratrice spaziale che incappa in un mondo in cui i pensieri e i ricordi diventano materiali è sempre bello. Si attinge a piene mani a Bradbury o al Solaris di tartowski, una fantascienza poetica usata per pretesto per far parlare le emozioni. Hai raggiunto il picco quando si materializza il profumo di rosa e avrei voluto tanto che il racconto terminasse lì, con lei che ritrova il suo amore e chi se ne frega se è finto o meno. La parte finale, chiarificatrice, arriva a rovinare un po' la poetica di quello che sarebbe potuto essere un piccolo gioiellino. Ma va bene anche così, eh. ;)

Legàmi
Scritto bene, i personaggi sono credibili grazie a dialoghi non banali, che riescono a darci un'idea di un futuro alla Snowpiercer (è stata una fonte di ispirazione magari?) in cui della società che conosciamo è rimasto poco. Ecco, se devo trovare un difetto, è in un certo ermetismo di fondo che ci porta a conoscere pochissimi dettagli di questa ambientazione, di cui mi sarebbe piaciuto saperne molto di più (anche perchè lo spazio c'era). Comunque si respira un'aria nostalgica e a prescindere dal luogo e dal tempo, essa arriva al lettore.



Madre
Ho trovato buono il soggetto, di una lotta tra due specie per la sopravvivenza e l'evoluzione, in cui una è la madre dell'altra. Quasi angosciante, ma pienamente comprensibile. Mi sono immaginato l'uomo da una parte e le macchine dall'altra, in un universo non poi così lontano dal nostro in cui inevitabilmente dovremo scegliere se far progredire qualcun altro al posto nostro o continuare a investire sull'uomo. Quanto alla realizzazione del racconto, l'ho trovato un po' troppo lungo, nel senso che spesso i due interlocutori arrivano a ripetere le stesse frasi e il succo del racconto lo si comprende già fin dall'inizio, quindi si poteva anche tagliare senza ledere il risultato finale, anzi.

Ursula Centauri
uno dei racconti scritti meglio, di quelli che leggi tutto d'un fiato e in cui riesci a immaginare per bene le immagini e i suoni. Atmosfere metafisiche, paradisiache, una visione dell'aldilà che si sposa con quella comune e di una divinità generatrice di nuovi mondi. Si arriva alla fine senza grossi scossoni, come un viaggio pilotato, sicuro e (forse fin troppo) lineare.



Il cielo in una stanza
Mi accodo ai commenti di chi mi ha preceduto. Ho trovato la parte iniziale superflua, e per motivi di spazio c'è poca possibilità di analizzare questa ragazza che inizia a comportarsi in questo modo per attirare l'attenzione di lui. In realtà il finale mi è piaciuto, perchè i due personaggi sono molto teneri nelle loro assurdità e poteva venire fuori una commedia romantica interessante, però appunto sarebbe servita maggiore cura nel decidere a cosa dare spazio e a cosa rinunciare. Complessivamente, un lavoro sufficiente che merita una rivisitazione post concorso.

Otumba
Un pezzo di storia che conosciamo bene e che qua è riproposto in maniera attenta, con qualche dettaglio e dialogo che ci fanno assistere alla scena da vicino. Forse però mi sarei aspettato qualcosa di più, perchè la storia raccontata così sembra quasi un documentario di quell'evento e i personaggi restano anonimi sullo sfondo, non si prova empatia per nessuno e per questo non viene scatenata nessuna emozione nello spettatore, che si limita ad apprendere alcune nozioni storiche, comunque affascinanti e interessanti come sempre.


License approved
Belle atmosfere da cyber punk di quelli sporchi e cattivi, stile Neuromante o come il più recente Altered Carbon. Come si addice allo stile di queste storie, anche questo protagonista non è uno stinco di santo e la mancanza di empatia con esso la vedo come una cosa normale, derivata dal genere stesso che non prevede la presenza di eroi, ma semmai anti-eroi, gente che a malapena riesce a sopravvivere. La storia non mi ha entusiasmato, sebbene ci sia un bel colpo di scena finale. La parte migliore è dunque la prosa ricca di dettagli e concetti che fanno entrare benissimo in questo nuovo (marcio) mondo.

240 ore
Penso che questo racconto sia molto cinematografico e la vedrei benissimo come sceneggiatura di un cortometraggio che fa delle immagini le protagoniste, quasi come un Lynch fantascientifico in cui non è obbligatorio seguire una trama lineare, piuttosto lasciarsi trasportare dalle immagini e dalle parole in un viaggio onirico che dovrebbe scatenare delle emozioni. Il problema è che in versione racconto, perde quasi tutto il suo potenziale, perchè pur avendolo letto un paio di volte, non sono riuscito a lasciarmi immergere in queste immagini, ho proprio fatto fatica a visualizzarmi luoghi, volti, personaggi, il che mi ha lasciato completamente privo di reazioni. Complimenti per il coraggio.

Vecchio e nuovo
Questo racconto ha il difetto di essere troppo breve e poco incisivo allo stesso tempo. Narra di una coppia che decide di abbandonare il vecchio mondo per passare al nuovo, lasciandosi alle spalle tutta una serie di vantaggi, per conquistarne altri. Sembra un po' una propaganda "hyppie", in cui si inneggia alla natura, dissacrando la tecnologica, cosa che lascia un po' il tempo che trova. Sul finale ho letto un vago accenno fantascientifico con quel "tasto di avvio", però anche volendo vederci una serie di realtà virtuali, il concetto di fondo non cambia.
Ultima modifica di andrea.carbone il giovedì 1 marzo 2018, 22:48, modificato 1 volta in totale.

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Re: MATERIA OSCURA EDITION: Lista racconti e vostre classifiche

Messaggio#13 » giovedì 1 marzo 2018, 22:36

Eccomi :P

1- Peccato Originale
2- Legàmi
3- Pnixis
4- License Approved
5- Ursula Centauri
6- Amore Vero
7- Vecchio e Nuovo
8- Madre
9- 240 ore
10- Il cielo in una stanza



240 Ore
Ciao, devo dire che il tuo racconto mi ha disorientato. All'inizio ho fatto veramente fatica a seguire i vari personaggi e le varie situazioni: troppe in cosí pochi caratteri. Solo alla fine si chiarisce tutto. Complimenti per il coraggio, è ovvio che sarebbe molto meglio anche solo col doppio dei caratteri, 4k sono un limite veramente duro da rispettare.

Amore Vero
Ciao, il tuo racconto è ben scritto e scorre bene, mi ricorda tanto l'atmosfera alla Dick, peró il finale è un po' scontato.
Non ho molto altro da rimproverarti se non il senso di già visto che sopraggiunge alla fine. Peccato perchè il racconto è ironico, leggero e divertente.
Magari cambiare le due frasi finali?

Legàmi
Faccio un'osservazione scema:
l'ultima frase mi ha lasciato insoddisfatto. A metà.
"Il vecchio gli prende la mano."
Ci avrei aggiunto qualcosa, una descrizione, una conclusione. Non so come spiegare... mi ha lasciato con la sensazione di incompiutezza.
Per il resto un racconto molto bello e struggente. L'ho dovuto rileggere perchè all'inizio mi era sfuggito chi fosse chi, ma sono un po' scemo che ci vuoi fare :)

Il cielo in una stanza
Ciao, senti saró sincero, a me il tuo racconto non mi è proprio piaciuto :D Scusa la mia diplomazia veramente nulla, ma ci trovo diversi problemi.
Perchè in prima persona? E' una scelta stilistica che mi fa sempre chiedere (e non solo a me, se no importerebbe poco e nulla) "a chi narra il protagonista". È necessaria la prima persona e non puó essere altrimenti?
Il protagonista è estremamente antipatico... in fondo è lui il cretino della storia, un bamboccione viziato che non è in grado di fare praticamente niente e si permette di giudicare, male, tutti gli altri.
E' tutto raccontato. Non si vive niente ( va beh da che pulpito vero? anche io dico dico e poi faccio lo stesso, lo so. Ma va detto peró)
Va beh, spero che i commenti ti siano in qualche modo utili. Se no fregatene e via :p


Pnixis

Ciao,
beh a me è piaciuto molto il linguaggio e il modo in cui il tuo pezzo si fa leggere.
Sembra piú lirica che prosa, una poesia che solo in fondo si concretizza in prosa.
Devo dire che l'ho letto e riletto e perchè non mi era chiarissimo all'inizio e ci sono parti che un po' mi sfuggono.

"Immaginate di essere in una stanza con più fonti di luce.
Immaginate che ogni fascio di luce sia visibile.
Immaginate di provare a vedere oltre la luce senza riuscirvi e rendetevi conto che ogni vostro pensiero- attraversato dalla luce- prende forma, dapprima come se la vostra testa fosse una camera oscura, proiettati sui muri, sulle strade, poi via via sempre più concreti, escono dalle rocce, fondono gli alberi, i vostri pensieri diventano oggetti.
Ho paura. È forse la prima volta che ho veramente paura. "

Perchè il corsivo? E non mi riesce immaginarmi di provare a vedere oltre la luce e quant'altro :D
Ma non ti so davvero dire se sia un bene o un male. In fondo mica sempre si deve capire tutto:
ci si puó anche solo godere il presente della sensazione. No?

Madre
Ciao,
mi è piaciuto il tema di fondo, ma devo dire che ho trovato lo svolgimento un poco "forzato".
Credo che, paradossalmente, se fosse stato piú corto sarebbe stato meglio, perchè qui ripetere e indugiare sul concetto di fondo non credo aiuti, ma anzi appesantisca il racconto.
Avrei gradito anche qualche descrizione in piú, o qualche altro elemento oltre al dialogo.
L'impressione è un po' quella di ascoltare un dialogo alla radio, in cui mancano gli elementi di contorno.
Beh non so se si capisce :D
Spero che il mio commento ti sia di una qualche utilità.

License Approved
Devo dire che l'ho dovuto rileggere due volte per avere chiaro tutto, ma è colpa mia che sono un po' scemo.
Alla prima lettura tutto scorreva molto veloce.
Peró questo è un bene,
Non trovo proprio ben rappresentato il tema "mondo nuovo", in quanto lo vedo come un possibile generico futuro.
Ti faccio i complimenti per la realizzazione. Mi è piaciuto molto.
E non guardo Black Mirror, quindi non ti so dire a nulla a proposito, anche se mi sarebbe piaciuto stuzzicarti e farti arrabbiare un po' anche a me :D

Ursula Centauri
Ciao Mario,
il tuo racconto è poetico, delicato e visionario. Molto ben scritto. Ma l'ho trovato un po' banale nella sua idea di fondo. Non c'è niente che non vada in realtà, solo che alla quinta riga già si intuisce un po' tutto, e dopo aver letto "Senza esclusione di colpe" io mi aspettavo di tutto di piú, invece è stato molto lineare come sviluppo.
A rileggerti presto spero!

Peccato Originale
Molto bello.
Scorre bene, le descrizioni mi hanno ricordato tanto la fantascienza "classica", ( tipo Vance, non so perchè) e il finale è bello e terribile. E il personaggio di lei mi è piaciuto molto, una femme fatale del futuro.
Ora devo arrivare a trecento caratteri per forza, ma essendomi piaciuto, non ho tanto piú da dire... Eh. Peccato. :D


Vecchio e Nuovo
Ciao.
Ecco, insomma, anche te peró eh...
Ma come io son qui che tesso sempre le tue lodi sperticate e te mi scrivi una cosa cosí breve e limitata?
Tsk tsk tsk!
Per quanto ti consideri veramente una fuori classe, credo ti sia impegnata poco a questo giro.
Ovviamente non è male, perchè hai talento e anche mestiere, peró vorrei di piú: un po' piú di storia e un po' piú di caratteri!
( Credo tu abbia scritto di fretta e all'ultimo, vero? )

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erika.adale
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Re: MATERIA OSCURA EDITION: Lista racconti e vostre classifiche

Messaggio#14 » giovedì 1 marzo 2018, 23:27

Non c'è un racconto che mi sia sembrato completamente non riuscito. Direi che, esclusi i primi due, che reputo completi, tutti gli altri hanno variabili margini di miglioramento.
1. Legami
2. Ursula Centauri
3.Otumba
4.Peccato Originale
5. License Approved
6.Pnixis
7. Amore vero
8.Il cielo in una stanza
9. Madre
10. 240 ore

COMMENTI SPARSI
URSULA CENTAURI
Un omaggio ben scritto all'autrice. Immagino ci siano varie allusioni stilistiche e tematiche che mi sfuggono perché, mea culpa, non ho mai letto nulla della Le Guin. Nonostante ciò, mi sono goduta le descrizioni e ho apprezzato la Dea Madre. Mi è venuta (più) voglia di conoscere la scrittrice, dunque un obiettivo, magari involontario, è stato raggiunto.
LICENSE APPROVED
Un racconto ben pensato, articolato e scritto. Chiaro anche per una consumatrice saltuaria di fantascienza come me. Ammetto di aver provato un certo generico disgusto per la componente snuff (ho un'emotività di gelatina), quindi obiettivo raggiunto. Unico neo, ho letto in rete vari racconti (di almeno tre potrei citare contest e autore)sul tema "cyber sessualità condivisa a pagamento". Il tuo rovesciamento finale aggiunge pepe, ma temo che l'argomento cominci a mostrare la corda.
OTUMBA
Ciao David, il principale difetto del tuo racconto te lo sei detto da te: argomento da romanzo pigiato in un racconto breve. Le peculiarità che rendono succoso l'argomento arrivano tramite spiegone. E, nella battaglia, non ho empatizzato abbastanza con i personaggi da tenere per loro. Ma so che c'è chi è contento anche solo con la descrizione dei morti che rotolano, quindi può essere una (mia) esigenza relativa.
IL tema è affascinante. Mi è piaciuta l'idea di uscire dai cliché che ci hanno abituato a un Cortes brutto sporco e cattivo, come mostrato nei murales di Diego Rivera. Il punto di vista azteco ha già venduto troppe copie (Jennings) per rappresentare un vero ribaltamento del POV. Meglio vedere le ragioni degli spagnoli, opinabili ma utili per calarsi con un briciolo di stupore in quello che era il Nuovo Mondo.
Ampliare no?

240 ore
Non ti dò delle dritte originali, ma mi accodo a quanto già detto da altri. Mi sono disorientata all'inizio, le immagini che si susseguivano avevano una dimensione forse più cinematografica che letteraria, dunque fino alla spiegazione finale non ho capito nulla. Certo, in parte è un effetto ricercato, ma il rischio è che il lettore non obbligato dal contest si stanchi prima e non arrivi al termine. Nulla da dire sull'idea di fondo, buona e ampliabile, a mio avviso, in una novella di più ampio respiro.

Peccato Originale di Diego Martelli
L'ho trovato scritto molto bene: l'immagine finale dei vascelli abbandonati è evocativa, i personaggi emozionanti. La caratterizzazione psicologica. Sarei assolutamente entusiasta di questo racconto, se non fosse per un piccolo difetto di comprensione che probabilmente dipende dal fatto che non sono una consumatrice abituale di fantascienza e dunque alcuni meccanismi automatici mi risultano più difficili. Io avevo capito che la coppia di protagonisti è partita insieme dalla Terra, verosimilmente già amanti, e che il loro legame si sia saldato durante i risvegli dal criosonno. Quindi ho dato per scontato che fossero (o si credessero e quindi sembrassero) umani entrambi. Alla fine non c'è neanche un moto di stupore nello scoprire che la propria compagna era aliena, tutto è sopraffatto dalla delusione della fine della razza umana. Magari mi è sfuggito qualcosa, purtroppo sono troppo in ritardo con i commenti per rileggere.

MADRE di Stefano Pastor
Il racconto è scritto in uno stile che apprezzo molto, così come mi è piaciuta l'idea di fondo di uno scontro di tipo evolutivo. In fondo è l'estremizzazione assoluta della distanza che, in una certa fase della vita, emerge fra genitori e figli, fra mondo del passato e la generazione che si adatta perfettamente a una contemporaneità che risulta aliena ai propri padri.
Ho solo una perplessità, legata all'emotività dei protagonisti. Al di là di una generica rassegnazione che qualcuno ha notato (ma che potrebbe starci con la loro psicologia), trovo poco approfondita la lacerazione che, inevitabilmente, Mina deve provare. Mi sembra poco probabile che abbia cresciuto un figlio e poi si appresti a torturarlo così, con distacco. Avrei trovato più verosimile (almeno) la rabbia verso gli "evoluti". Invece ha un approccio da scienziata con la cavia che trovo poco realistico e, di conseguenza, poco coinvolgente.

LEGAMI di Andrea Partiti
Davvero bello. Scritto bene, situazione interessante e complessa dipinta in poche righe.
Inizio a leggere i tuoi racconti sempre molto concentrata perché (mea culpa!) non sempre riesco a capirli al volo.
E, in effetti, anche questa volta ho un po' annaspato nella dinamica padre e figlio (vedo che c'è chi ha compreso tutto senza problemi, dunque sono proprio io a essere testona), ma dalle tue risposte deduco che tu ami il lavoro di sottrazione, invitando il lettore a uno sforzo in più. Che faccio volentieri perché parte integrante di un certo tipo di racconti.

IL CIELO IN UNA STANZA di Giulio Marchese
L'idea di fondo del racconto è romantica e, nonostante l'ambientazione assolutamente contemporanea, mi ricorda certi film sentimentali degli anni 50.
Concordo con chi trova migliorabile la messa a fuoco dei protagonisti: molto luce per lui, sostanzialmente antipatico e poco interessante, poca per lei, che inventa un metodo straordinario per attirare l'attenzione. Non dico di rivedere il punto di vista, la cui scelta è funzionale a spiegare certi atteggiamenti indispensabili alla dinamica del racconto, ma proprio di rivedere la distribuzione dello spazio.

PNIXIS di DandElion
Bella l'idea, bello il personaggio principale e vivido il suo dolore.
La prima parte mi ha convinto, la seconda meno. Come altri ho avuto l'impressione di una cesura estrema fra le due parti del racconto. Che sia stata un'improvvisa ispirazione in corso d'opera o una scelta pianificata dall'inizio, la sensazione che ne risulta è quella del "era tutto un sogno" che mi lascia un po' di amaro in bocca. Anche perché in questo caso non vi è una reale esigenza dell'effetto "scatole cinesi", il dolore e la sua irreversibilità sono tali ed evidenti in tutte e due le parti.

AMORE VERO di Andrea Carbone
Ho apprezzato il contrasto fra la scrittura che mi ha fatto pensare a un vecchio film poliziesco e l'argomento più contemporaneo. Riuscita anche la scelta del dialogo con intermezzi descrittivi per rendere situazione e personaggi.
Mi convince meno il finale. L'amore non corrisposto è evenienza frequente nel mondo reale, come mai questa situazione non è 1) prevista dall'organizzazione con soluzioni meno drastiche 2) bollata immediatamente come "vero amore"?
Che poi, il fatto di lagnarsi a tempo indeterminato di essere stati piantati non è necessariamente sintomo di "amore vero", ma qui ci addentriamo in una questione più umana che letteraria.
Ultima modifica di erika.adale il giovedì 1 marzo 2018, 23:56, modificato 6 volte in totale.

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jimjams
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Re: MATERIA OSCURA EDITION: Lista racconti e vostre classifiche

Messaggio#15 » giovedì 1 marzo 2018, 23:32

1. Amore vero, di Andrea Carbone
2. Legàmi, di Andrea Partiti
3. Pnixis, di Dand Elion
4. License approved
5. Peccato originale
6. 240 ore, di Alessio Cecchin
7. Madre, di Stefano Pastor
8. Otumba, di DavidG
9. Il cielo in una stanza
10. Vecchio e nuovo


1. Amore vero, di Andrea Carbone
Sono in difficoltà. Perché mi piace come hai scritto, i dialoghi funzionano e sono persino divertenti, coinvolgono. Tutto fila liscio insomma. Però mi aspettavo qualcosa di più. E non perché voglia per forza una cosa originalissima. La cosa che tu sei dentro un sistema che va in reboot, in loop etc è talmente inflazionata... però viene declinata ogni volta con qualche particolarità. Qui c'è questo gioco del contratto per la felicità, questo dovrebbe essere il punto vincente. Forse potresti sfruttarlo di più. Non so, magari è una cosa mia ma dal punto di vista della storia non mi ha entusiasmato. Buona invece la scrittura.

2. Legàmi, di Andrea Partiti
Non so se l'idea del treno tempolare sia originale, io non ricordo di averla trovata prima. Ma non credo sia importante ai fini del racconto che si tratti di un treno, di astronave o altro. Si gioca con i paradossi temporali, un tema a cui sono interessato ma che non riesco a domare (ho un racconto mezzo scritto fermo al punto in cui dovrei fare un po' di conti sul tempo che scorre qui e lì in maniera diversa). Carina l'idea del padre giovane che incontra il figlio invece invecchiato. Credo che sarebbe stato interessante batterci un po' di più, forse avevi anche lo spazio. Pensaci, credo che sia la parte più accattivante del racconto, questo loro incontro, la diversità di età, i ruoli di saggio e giovane che si scambiano...

3. Pnixis, di Dand Elion
E anche con te sono in difficoltà, per motivi diversi. Qui perché non so spiegare bene il motivo per cui questo racconto mi piace tanto. C'è anche qualche incertezza nello stile nella parte iniziale, ma non mi distoglie da un giudizio generale positivo. Quando le cose riescono a trasmettermi emozione conta ben poco tutto il resto. Per me quindi è un sì, con qualche cosa da ritoccare per rendere più lineare la storia nella parte iniziale.

4. License approved
Molto divertente. Ironico sui social e sugli influencer. Un pochino forzato nello stile qui e là, ma niente che non si possa smussare con un pochino di revisione. Ho apprezzato il tono un po' noir e politicamente scorretto. Non grandissima la svolta finale, come sorpresa, era abbastanza intuibile. Però ci sta naturalmente. Da ampliare di sicuro perchè secondo me smussando la narrazione e magari inserendo qualche altra piccola chicca sul tema dei social e dei seguaci, si riesce a renderlo un piccolo gioiellino.

5. Peccato originale
Non male, niente affatto, e ben scritto. Veniamo agli aspetti migliorabili. Prima di tutto uno importante: che roba è lei? Sai la curiosità arrivati alla fine è tanta. Io quando ho cominciato a capire che arrivava la fregatura per lui ho pensato che le donne avessero deciso di disfarsi degli uomini. E invece? Dicci qualcosa di più.

6. 240 ore, di Alessio Cecchin
Un'idea interessante. Un istante di confusione iniziale, ma l'allenamento da lettore ha fatto il suo sporco lavoro e sono andato avanti imperturbabile e fiducioso. Infatti la matassa si è andata schiarendo velocemente e già a metà del racconto era chiaro di cosa stavamo parlando, c'era solo da circostanziarlo e da vedere dove si andava a finire. Fine che, stante lo spazio finito che avevi a disposizione, arriva un po' affannata, cercando di spiegare tutto in maniera molto compatta. Ci riesce ma ha il sapore del dump. Peccato veniale, con il giusto spazio può diventare un racconto molto grazioso, inserendo oltre ai freddi avvenimenti anche una visione interna della protagonista. Ecco, per coinvolgere di più potresti provare a dare una focalizzazione interna, ma parziale, che sveli preoccupazioni e pensieri della donna "sul pezzo" ma non sveli invece il background, se non man mano che la storia avanza.

7. Madre, di Stefano Pastor
Questo è un tema che mi sta particolarmente a cuore e su cui ho anche scritto qualcosa e su cui torno spesso con il pensiero e con la penna. Non sono riuscito ancora a raggiungere lo stadio in cui questa roba esce fuori dalla mia stanzetta, ma lo dico per far capire che stiamo su un terreno che amo. Qui affronti il tema della sostituzione e direi che si tratta di qualcosa di importante. Non mi convince del tutto l'idea della ricerca mirata a far acquisire ai vecchi umani le caratteristiche dei nuovi, ma solo per mancanza di informazioni. Funzionerebbe bene se l'emersione della nuova specie fosse inizialmente a macchia di leopardo, con molte persone che continuano a nascere nel vecchio "modello". Il rapporto tra i due e le emozioni che intercorrono è una buona idea, ma il dialogo mi pare un pochino forzato dalla necessità al contempo di dare le informazioni che creano la storia. Tirando le somme, tema che mi interessa, storia che potrebbe avere una sua credibilità strutturata, forma un pochino in sofferenza per esigenze dettate dalla struttura breve del racconto.

8. Otumba, di DavidG
Un mini romanzo storico. L'interpretazione del tema ci sta comunque. Gli spagnoli ci fanno una gran bella figura, d'altra parte non abbiamo molte testimonianze se non le loro. Ben scritto, con un minimo di epicità esagerata ma non sgradevole. Mi piace la chiusa finale che sottolinea come in realtà, a parte la disfatta iniziale raccontata qui, il vero alleato che ha impedito agli aztechi di sterminare gli spagnoli è stato l'insieme delle malattie che questi si portarono dietro, vaiolo, ma anche morbillo e le altre.

9. Il cielo in una stanza
Un'idea molto molto carina, almeno in potenza. Però l'hai troppo raccontata, e nonostante la prima persona è molto leggera, non stringe la presa sul cuore. Il tizio è un po' autistico? Rendi meglio quel suo essere isolato, fagli pesare di più questa tizia che viene, fai capire la fatica. La sofferenza degli oggetti spostati. Insomma, perché non renderlo più carico di emozione, inserendo un dialogo, a mezze parole; più dialoghi, spezzoni, la rabbia del disordine e infine la resa dei conti quasi aggressiva? Hai una bella idea, un tema forte tra le mani, l'autismo o le forme a questo vicine, metti un po' di pepe e il racconto diventa una bomba. Scusa se sembro troppo critico, non voglio scoraggiare, c'è del buono, fallo brillare.

10. Vecchio e nuovo
Erika, l'idea di base è molto carina e potrebbe aprire un sacco di possibilità, di riflessioni, però il racconto mi lascia del tutto in sospeso. Capisco che a voler raccontare anche solo un pezzetto di vita nel nuovo mondo ci voleva spazio, ma almeno una battuta appena arrivati, il primo intoppo, la prima sensazione di pentimento (o meno) si poteva provare? Detto questo, funziona la narrazione, è coerente, ha una buona idea. Senso di incompiuto e voglia di continuazione a parte.

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