Qua la mano! di Roberto Masini

La Sesta Era si apre nel segno di Federico Guerri! Appuntamento per lunedì 19 marzo dalle 21.00 all'una!
Roberto Masini
Messaggi: 44
Contatta:

Qua la mano! di Roberto Masini

Messaggio#1 » martedì 20 marzo 2018, 1:28

Qua la mano!
Alcuni parenti le avevano detto che aveva il malocchio ma lei non ci credeva. Certo le cose nella vita non andavano bene: aveva perso lavoro e fidanzato, la madre era morta. Era stanca e triste ma anche sconvolta per il fatto che anche le sue amiche le dicevano di rivolgersi a Circe, la guaritrice.
Ora lei, Antonia, non abitava in un paesino del profondo sud; stava in mezzo alla pianura padana, ad Alessandria, una città del basso Piemonte, piena di gente schiva, diffidente ma sensata. Non credeva a santone o a maghi: era logica, razionale. Ma stava sempre peggio; aveva perso dieci chili; doveva badare al suo vecchio padre e non ce la faceva proprio più.

La vecchia Circe la accolse al terzo piano di una vecchia casa nel centro della città:
«Non mi dire niente, cara. Tu hai frequenti capogiri, sei depressa; scordi le cose, non ti concentri e ti senti spossata. Hai dolori che il tuo medico non riesce a spiegare. E’ vero?»
Antonia non riusciva a capire come avesse fatto quella vecchia dal volto butterato e dall’occhio vitreo a indovinare i suoi sintomi; dovette rispondere:
«Sì, è vero!»
«Ora io penso che tu abbia il malocchio.»
Circe prese un piatto di porcellana, lo riempì d’acqua e lo pose sulla testa di Antonia che era seduta davanti a lei. Poi le disse:
«Ora verserò nel piatto tre gocce d’olio. Se l’olio formerà un cerchio, il malocchio è stato causato da un uomo, se la forma è allungata, si tratta di una donna, se invece si spande su tutta la superficie del piatto, non hai il malocchio!»
La vecchia versò l’olio e dopo un attimo di silenzio mostrò il piatto ad Antonia; l’olio aveva una forma allungata.
«Chi è dunque che mi vuole male?» gridò Antonia.
«Non lo so: può essere una collega di lavoro…»
«Ma io l’ho perso il lavoro!»
«Il tuo fidanzato…»
«Non ho… non ho più il fidanzato!» rispose singhiozzando.
La vecchia le asciugò le lacrime e proseguì:
«Non importa chi è stato a gettarti il malocchio: ora ti darò un potente amuleto che ti libererà dall’incantesimo: ti metterò questo al polso.»
Come per magia comparve un nastro rosso che la vecchia allacciò ben bene al polso con un solo nodo, poi lo annodò altre sei volte. Le disse anche che se il nastro rosso si fosse spezzato, non doveva preoccuparsi: significava che aveva già attratto energia negativa a sufficienza e non era riuscito a resistere di più, quindi si trattava di un segnale positivo.
Circe le tese la mano:
«Sono mille Euro!»
Quella cifra assurda risvegliò la razionalità di Antonia; capì di essere stata presa in giro. Si alzò dalla sedia e spinse a terra la vecchia che la stava minacciando con un amuleto a forma di rana. Corse giù per le scale, mentre Circe gridava:
«La tua mano non si scorderà più di me; tu mi ricorderai per sempre!»

A casa Antonia si sentiva meglio e cercò di togliere il nastro per distruggere ogni oggetto che le ricordasse la vecchia. Ma quando cercò di sfilarlo, non ci riuscì. Anzi il nastro cominciò a stringerle il polso, sempre di più, sempre di più. Gridò; chiamò suo padre che accorse ma troppo tardi: la figlia era svenuta sul divano e la sua mano sinistra giaceva sul pavimento poco lontano.



Avatar utente
antico
Messaggi: 7171

Re: Qua la mano! di Roberto Masini

Messaggio#2 » martedì 20 marzo 2018, 1:32

Ciao Roberto! Tutto ok con i caratteri, sei in malus minimo con il tempo, buona Guerri Edition!

Avatar utente
SalvatoreStefanelli
Messaggi: 351

Re: Qua la mano! di Roberto Masini

Messaggio#3 » giovedì 22 marzo 2018, 10:50

Questa storia ha i suoi lati oscuri, mi è sembrato che la vera colpevole di tutto il male capitato alla protagonista sia stata proprio la maga Circe, per avere nuovi clienti e nuovi soldi. Mai fidarsi dei maghi: dicono che sono dei ciarlatani. In questo caso non direi. Il nastro rosso ha il suo perché e quindi per me il tema è centrato. Non mi è sembrato di vedere refusi o altro da segnalare. Bravo.

Carolina P.
Messaggi: 28

Re: Qua la mano! di Roberto Masini

Messaggio#4 » giovedì 22 marzo 2018, 18:39

Ciao Roberto.
Parto dal finale: aiuto. Insomma mi hai sorpresa, non mi aspettavo le si staccasse la mano, addirittura! Quindi ben fatto, sei riuscito a colpire. Per il resto, invece, non so. Non riesco a decidere se mi sia piaciuto o no, forse perché non sono riuscita a sentirmi del tutto coinvolta. Insomma, magari uno scontro vero e proprio e non solo un raccontare il malocchio e come guarirlo avrebbe reso tutto più elettrizzante. Naturalmente non devo essere io a dirti come devi scrivere la tua storia, ci mancherebbe! Però posso dirti come avrei lavorato io se fossi stata al posto tuo, ecco.
A presto!

Avatar utente
Andrea Partiti
Messaggi: 1038
Contatta:

Re: Qua la mano! di Roberto Masini

Messaggio#5 » domenica 25 marzo 2018, 18:57

L'idea della storia non è male, ma in questa forma non mi convince né coinvolge.
Penso che non dovresti avere paura di gettare chi ti legge nel mezzo di una scena già in corso senza preamboli. Ci interessa davvero sapere della vita della protagonista, visto che comunque ripeterà i punti salienti durante il dialogo con la maga? Forse no. Ci importa da dove viene, pur di farci capire che ha un'animo razionale ed è dovuta arrivare a un punto di rottura interiore pur di accettare questa ultima speranza? No. Ci interessa chi l'ha mandata da lei? Meh. Ci interessa che provi a levarsi il nastro, che chieda aiuto o venga trovata dal padre? Meh, basta la scena in cui la ritrova con la mano staccata, il resto lo capiamo da soli.
Penso che serva un lavoro di cesoie sul racconto per farlo funzionare, dando molta fiducia a chi ti legge!

Roberto Masini
Messaggi: 44
Contatta:

Re: Qua la mano! di Roberto Masini

Messaggio#6 » domenica 25 marzo 2018, 23:22

Andrea Partiti ha scritto:L'idea della storia non è male, ma in questa forma non mi convince né coinvolge.
Penso che non dovresti avere paura di gettare chi ti legge nel mezzo di una scena già in corso senza preamboli. Ci interessa davvero sapere della vita della protagonista, visto che comunque ripeterà i punti salienti durante il dialogo con la maga? Forse no. Ci importa da dove viene, pur di farci capire che ha un'animo razionale ed è dovuta arrivare a un punto di rottura interiore pur di accettare questa ultima speranza? No. Ci interessa chi l'ha mandata da lei? Meh. Ci interessa che provi a levarsi il nastro, che chieda aiuto o venga trovata dal padre? Meh, basta la scena in cui la ritrova con la mano staccata, il resto lo capiamo da soli.
Penso che serva un lavoro di cesoie sul racconto per farlo funzionare, dando molta fiducia a chi ti legge!


I punti salienti della sua vita, ripetuti con la maga,mettono in luce( in cattiva luce!)l'incapacità della stessa maga di scoprire il responsabile del malocchio.Ci interessa sapere da dove viene Antonia per caratterizzare il personaggio. Scrivere solo le ultime righe poteva essere laconico ma mi sembrava più riduttivo e forse decisamente incomprensibile; non una storia insomma!

alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Re: Qua la mano! di Roberto Masini

Messaggio#7 » lunedì 26 marzo 2018, 21:23

Storia che colpisce: la sfortunata protagonista cerca conforto nella guaritrice Circe, ma peggiora soltanto la situazione. Rifiutandosi di pagarle i mille euro per l’amuleto (nastro rosso avvolto sei volte intorno alla mano sinistra) che dovrebbe ridarle la fortuna (e le servirebbe, sola, disoccupata, con l’incombenza di occuparsi dell’anziano padre) ci rimette…la mano. Inquieta anche il fatto che il rituale eseguito da Circe per scoprire la persona responsabile del malocchio non ne faccia saltare fuori nessuna. Bella l’ambientazione alessandrina che rendi con pochi tratti.

Avatar utente
patty.barale
Messaggi: 349
Contatta:

Re: Qua la mano! di Roberto Masini

Messaggio#8 » martedì 27 marzo 2018, 15:41

Ciao Roberto,
Vengo subito al punto: la prima parte della storia, secondo me, potrebbe essere eliminata di sana pianta: non ci fornisce informazioni essenziali (il fatto che sia in un periodo di sfiga profonda lo apprendiamo dal dialogo con la fattucchiera e il fatto che sia di Alessandria non ha -IMHO- rilievo ai fini della storia)
Buono lo stile, con un buon uso dei dialoghi.
Il finale, invece, non riesce a creare l’effetto sorpresa che, un racconto declinato nell’horror, dovrebbe avere (sicuramente il tempo tiranno non ha aiutato).
Per quanto riguarda il tema lo considero centrato solo a metà, nel senso che il fatto che il nastro sia rosso non mi sembra così rilevante (poteva essere di qualunque colore!)
Secondo me vale la pena riprenderlo in mano e cesellarlo con calma.

Avatar utente
Linda De Santi
Messaggi: 497

Re: Qua la mano! di Roberto Masini

Messaggio#9 » martedì 27 marzo 2018, 20:53

Ciao Roberto!
Che la maga era una ciarlatana Antonia doveva accorgersene già quando le chiede del fidanzato. Se la forma dell’olio è allungata e il malocchio è stato causato da una donna, perché le chiede di un uomo? ;)
Il tuo racconto fila abbastanza bene, ma secondo me è da sfoltire la parte iniziale: dai troppe informazioni tutte insieme, in fondo non ci serve sapere che lei non abita in un paesino del sud ma è della pianura padana, abita ad Alessandria che è una città del basso Piemonte, ha perso dieci chili, non crede a santoni e maghi, ecc. Farei emergere alcune di queste informazioni attraverso i dialoghi.
Il finale è ben riuscito, anche se forse il fatto che la mano si stacchi è persino eccessivo: mi sarebbe piaciuto se lei avesse provato a togliersi il nastro ma non ci fosse riuscita, e dunque le fosse toccato di portarlo per tutta la vita.
Comunque, una lettura piacevole. Alla prossima!

Avatar utente
roberto.masini
Messaggi: 408

Re: Qua la mano! di Roberto Masini

Messaggio#10 » mercoledì 28 marzo 2018, 0:09

patty.barale ha scritto:Ciao Roberto,
Vengo subito al punto: la prima parte della storia, secondo me, potrebbe essere eliminata di sana pianta: non ci fornisce informazioni essenziali (il fatto che sia in un periodo di sfiga profonda lo apprendiamo dal dialogo con la fattucchiera e il fatto che sia di Alessandria non ha -IMHO- rilievo ai fini della storia)
Buono lo stile, con un buon uso dei dialoghi.
Il finale, invece, non riesce a creare l’effetto sorpresa che, un racconto declinato nell’horror, dovrebbe avere (sicuramente il tempo tiranno non ha aiutato).
Per quanto riguarda il tema lo considero centrato solo a metà, nel senso che il fatto che il nastro sia rosso non mi sembra così rilevante (poteva essere di qualunque colore!)
Secondo me vale la pena riprenderlo in mano e cesellarlo con calma.


Ciao.
Mi spiace contraddirti ma è proprio il rituale del malocchio che prevede il nastro rosso e non di un altro colore! Quindi il tema è perfettamente centrato. Mi permetto di consigliarti di leggere proprio i rituali contro il malocchio. Per il resto cercherò di far tesoro dei tuoi consigli che riguardano le inutili anticipazioni.

Avatar utente
willy
Messaggi: 190

Re: Qua la mano! di Roberto Masini

Messaggio#11 » mercoledì 28 marzo 2018, 22:55

Ciao Roberto,
la cosa positiva del tuo racconto è che per come descrivi le scene la storia prende una piega che può sembrare verosimile, anzi, sembra proprio vera pur parlando di malocchio e di vecchie maghe. Per questo ho apprezzato lo spiazzamento quando è arrivato. Mi piace essere sorpresa. La conclusione che prende poche righe è in pieno stile horror e uno non se lo aspetta.
Storia interessante, complimenti, alla prossima!

Avatar utente
patty.barale
Messaggi: 349
Contatta:

Re: Qua la mano! di Roberto Masini

Messaggio#12 » martedì 17 aprile 2018, 1:02

scusa, vedo solo ora la tua risposta!
Chiedo scusa per l'errore commesso. purtroppo ammetto l'ignoranza sull'argomento!

Torna a “113° EDIZIONE - Guerri Edition - La PRIMA della SESTA ERA”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite