[I] L'Arena

Lunedì 18 maggio alle ore 21.00! Avrete QUATTRO ore di tempo, non avete scusanti per mancare! Matteo Di Giulio, autore della Sperling & Kupfer sarà la guest star, trovate un suo racconto nella sezione SPECIAL del sito. Leggetelo con attenzione perché potrebbe venirvi un'idea riguardo al tema che ha scelto per voi!
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Linda De Santi
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[I] L'Arena

Messaggio#1 » martedì 19 maggio 2015, 1:11

“Ho deciso, stasera combatto contro Nerone” dice Edoardo.

“Nerone? Ma è appena di livello 5. Io pensavo al generale Custer”

Sono passati due mesi da quando io e Edo abbiamo scoperto l’Arena e da allora è il nostro appuntamento fisso del venerdì. Non si è mai visto niente di così realistico come i combattimenti nell’Arena: non c’è da stupirsi che adesso la gran parte dei videogiocatori la preferisca alle normali realtà virtuali.

Il ragazzo alla reception solleva il mento in segno di saluto. Al terzo rinnovo dell’abbonamento finalmente ha iniziato a riconoscerci.

“Segna SuperEdo VS Nerone e Matty VS generale Custer” dice Edo.

Ritiriamo gli scontrini, oltrepassiamo la reception e sbuchiamo sulla rampa metallica che dà sull’arena, sopra le teste degli spettatori. Sfere del diametro di otto metri si librano sopra alla sala con già i combattenti al loro posto.
Il tabellone della sfera più vicina riporta la scritta: Roby2033 VS Napoleone.

“Ancora Napoleone? E basta!”

“Tra un po’ dovranno sospenderlo come Hitler”

I combattimenti iniziano. Intravedo Alessandro Magno, Lucrezia Borgia, Erode e Stalin. Peccato che non ci sia Hemingway, è uno dei più pittoreschi.
Il primo giro d’incontri si conclude con la sconfitta di tutti gli Storici. Non che ci aspettassimo qualcosa di diverso: gli Storici perdono sempre.

“Tocca a noi”
Due sfere si avvicinano alla rampa. Edo mi rivolge un pollice in su e io faccio lo stesso. Entriamo. Le sfere fluttuano verso il centro della sala e io attendo che arrivi il generale Custer. E’ la terza volta che lo scelgo, trovo che la sua caratterizzazione (l’uniforme militare, il cappello, i baffoni) sia fantastica. E’ poi è un duello di spade, uno dei più divertenti: finisce sempre che infilzo Custer come un mollusco.

Parte il jingle che segnala l’inizio della sfida. Ecco che arriva Custer. Mi punta la spada contro. Bene, adesso ci divertiamo. Sotto di noi, il pubblico dell’Arena esplode in un applauso.

Raccolgo la spada e mi lancio su di lui. Custer para il mio attacco. Niente male. Attacco di nuovo. Lui schiva e contrattacca. Con un po’ troppa violenza.
Faccio appena in tempo ad evitarlo, il rumore metallico della sua spada contro la superficie della sfera mi fa rabbrividire.

Con la coda dell’occhio vedo Edo, nella sfera accanto, che cerca disperatamente di trattenere il pugnale di Nerone.

“Adesso basta”

Mi lancio su Custer e lo passo da parte a parte, mandandolo a sbattere contro la parete della sfera. Muori, maledetto. L’ologramma sputa sangue, poi lentamente svanisce e la sfera mi proclama vincitore. Due secondi dopo anche la sfera di Edo s’illumina: ha vinto anche lui.

Quando usciamo dall’Arena siamo eccitatissimi per la vittoria. Ci sentiamo degli eroi.

"Adoro l’Arena” ride lui. “Mai visti dei personaggi caratterizzati così bene”
“Già. Custer è il mio preferito. Mi domando che diavolo ha combinato per diventare un cattivo di livello 9”

“Me lo chiedo anch’io. Come attribuiranno i livelli ai cattivi?”

“Pensi che abbia a che fare con la Storia?”

“Boh? Beh, ma che ci frega? Ci siamo divertiti, no?”
“Certo, Edo. L’importante è divertirsi”



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Callagan
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Messaggio#2 » martedì 19 maggio 2015, 23:49

Ciao, Linda.
Il combattimento è al centro del tuo racconto, quindi il tema di questo mese è rispettato.
Il ritmo e i modi del narrato sono quelli giusti, c'è il giusto equilibrio tra dialogo e azione. Il problema del racconto, piuttosto, è che non succede niente... o almeno, niente di veramente interessante. Ok, i protagonisti sono presi da questo nuovo gioco... e poi? Il lettore pretende, e sono sicuro che anche tu, da lettrice, quando prendi in mano un libro pretendi... pretendi che i protagonisti non vadano semplicemente al mercato a comprare il pane (spero di essermi spiegato).
In sostanza, il grosso problema di questo racconto è che manca lo scossone, un apice, un colpo di scena... qualcosa che smuova la piattezza...


Sono passati due mesi da quando io e Edo abbiamo scoperto l’Arena e da allora è il nostro appuntamento fisso del venerdì. Non si è mai visto niente di così realistico come i combattimenti nell’Arena


La ripetizione di "Arena" qui è voluto? Se è voluto, allora, l'idea che trasmette è quella di un bambino/adolescente super euforico. Se questa era la tua intenzione, va benissimo.


Quando usciamo dall’Arena siamo eccitatissimi per la vittoria.


"Show, don't tell"... Non dirmi che sono "eccitatissimi... mostramelo.
Spero di esserti stato d'aiuto!

Serena
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Messaggio#3 » mercoledì 20 maggio 2015, 12:37

Ciao Linda! Sono dello stesso parere di Filippo. Ho trovato la storia ben gestita ma... noisosa. Alla fine ho pensato... ecco, adesso l'ologramma gli stacca la testa!? E invece... nulla. In così poco spazio bisogna necessariamente condensare le idee, e cercare di coinvolgere il lettore.  Purtroppo la tua storia scivola via senza lasciare traccia di se.

Alla prossima!

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Filippo Santaniello
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Messaggio#4 » giovedì 21 maggio 2015, 10:57

Ciao Linda,
l'idea è molto interessante ma anch'io come Serena e Callagan devo rimproverarti il fatto che nel tuo racconto succede un po' pochino a livello emozionale. La linea che segui è troppo piatta e non ci sono scossoni da un punto di vista emozionale. Se avessi escogitato un buon colpo di scena il racconto ne avrebbe giovato e anche la tua posizione in classifica sarebbe stata più alta! Alla prossima, ciao!

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Linda De Santi
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Messaggio#5 » giovedì 21 maggio 2015, 18:16

Grazie a tutti per i commenti! Purtroppo sono arrivata tardi alla sfida e non ho avuto tempo di organizzare la narrazione in modo che restasse spazio per spiegare un eventuale guasto/sabotaggio del sistema che provoca una fine truculenta del protagonista. Ho cercato allora di spostare l'attenzione sul fatto che i protagonisti vanno a divertirsi in un'arena dove i combattenti sono personaggi storici ma senza avere idea del perché sono tali; leggasi: in questo mondo si è raggiunta una nuova frontiera di realtà aumentata ma ci si è dimenticati della Storia. Dai commenti arrivati finora è ovvio che l'operazione non è riuscita :D

Colpa mia che sono arrivata tardi alla sfida e ho scritto il racconto in troppo poco tempo, ma lungi da me usare la mancanza di tempo come giustificazione: la sfida è proprio quella di condensare le idee nei tempi e negli spazi stabiliti.

Ringrazio tutti per le osservazioni! :)

 

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angelo.frascella
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Messaggio#6 » giovedì 21 maggio 2015, 22:54

Ciao Linda.

Racconto lineare, scritto bene, simpatico nell’idea e nella realizzazione. C’è un guizzo quando sembra che gli storici stiano per ribellarsi al loro destino già scritto, ma tutto sommato non mi dispiace che questo non accada, visto che sarebbe stato un colpo di scena prevedibile e già visto anche in tanta letteratura classica di FS. Il tutto si riconduce perciò a un quadro di satira sociale. La battuta finale è simpatica. Non mi convince solo una cosa: il fatto che gli “storici” perdono sempre toglie verve al gioco. Il videogiochi di successo devono avere un giusto livello di difficoltà: se questo è troppo basso, non c’è gusto a giocarci.

A rileggerci
Angelo

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invernomuto
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Messaggio#7 » venerdì 22 maggio 2015, 2:10

Ciao Linda!
Visto che tutti hanno parlato della linearità non ne discuterò ulteriormente.
Da fan di tutta quella letteratura moderna che prende spunto dal mondo videoludico o quasi (All you need is kill, Player One su tutti) non posso che trovare interessante lo spunto iniziale.
La tua decisione di ricreare un'arena con personaggi storici potrebbe funzionare perfettamente, pur mantenendo una struttura lineare e priva di particolari colpi di scena, se soltanto ti fossi concentrata maggiormente sulla ricreazione dei suddetti personaggi.
Naturalmente il conto caratteri è tiranno per tutti noi partecipanti, ma trovo che se piuttosto che una lista così imponente di personaggi storici appena accennati ti fossi limitata a descrivere un singolo scontro con un singolo "pezzo da novanta" descritto in modo più avvincente la storia ne avrebbe giovato in incisività (una singolar tenzone contro un folkloristico Hemingway mi renderebbe felice).

A presto!

alexandra.fischer
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Messaggio#8 » venerdì 22 maggio 2015, 19:22

L’ARENA di Linda De Santi Mi piace molto l’idea del tuo gioco basato sui Grandi della Storia. La protagonista (io la vedo così, ma se mi sbaglio, correggimi) e il suo amico combattono contro avversari di tutto rispetto: Nerone e Custer (ricorda molto certe ricostruzioni delle Grandi Battaglie Storiche degli eserciti in miniatura e di Focus, con i personaggi storici a confronto e certe rievocazioni internettiane di combattimenti: ne ricordo una, Annibale contro Gengis Khan, e la tua storia mi ha riportato a quelle atmosfere). Originale L’uso delle Sfere che si librano durante i combattimenti ed efficace la scena del combattimento fra la protagonista e l’ologramma di Custer. Una curiosità perché mettere Hemingway in mezzo ad Alessandro Magno, Erode, Stalin e a Lucrezia Borgia?

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Linda De Santi
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Messaggio#9 » domenica 24 maggio 2015, 19:18

Ancora una volta grazie a tutti per gli utili suggerimenti.

Angelo: da videogiocatrice di vecchissima data sono d’accordo con te sul fatto che un videogioco dovrebbe essere calibrato su un livello di difficoltà equilibrato. Purtroppo però nei videogiochi di ultimissima generazione è in atto un chiaro processo di ipersemplificazione (non si muore mai o se si muore non si deve ricominciare mai da capo, si ricomincia sempre dal punto in cui si era, ecc.) che mi porta a pensare che nei videogiochi del futuro, almeno quello iperfamosi come quello del racconto, sarà praticamente impossibile perdere. Qui ci sarebbe da fare un bel dibattito, ma non è il luogo adatto ;)

Invernomuto: grazie che mi citi Player One! ;) Cercherò di seguire il tuo consiglio.

Alexandra: Hemingway è un personaggio storico, anche se appartenente al mondo della letteratura :) Anche se confesso che quando l’ho inserito pensavo al famoso scambio di battute in Fight Club!

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ceranu
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Messaggio#10 » mercoledì 27 maggio 2015, 0:11

Ciao Linda :)
Come sottolineato da altri la storia è troppo lineare. Non pretendo il colpo di scena, ma succede veramente poco. Mi piace molto il messaggio che lanci, ma è troppo leggero, buttato un po' lì. Io avrei aggiunto qualche nota sul mondo in cui ci troviamo, avrei cercato di dare al lettore un minimo di ambientazione fuori dall'Arena. Perché immagino che ci troviamo nel futuro, ma non ci sono indicazioni su che tipo di futuro sia.
Insomma, un buono spunto da cui partire.
Ciao. Alla prossima

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Adry666
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Messaggio#11 » giovedì 28 maggio 2015, 17:16

Ciao Linda,

tema pienamente centrato.

All'inizio mi hai ricordato un videogame a cui giocavo parecchi anni fa: DOOM Arena, bei ricordi! ;-)

Interessante l'idea del duello in realtà virtuale (aumentata?) con la possibilità di scegliere personaggi storici, di cui i protagonisti ignorano completamente la storia.

Leggendo ho temuto il peggio per il protagonista, ossia che la morte potesse essere molto "reale", poi ho temuto per Custer, ma anche lì mi sembra sia andata liscia. In effetti ci sono delle aspettative di sviluppo che poi non vengono risolte, ma chi lo dice che una storia deve finire sempre male e/o in maniera truculenta?

sharon.galano
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Messaggio#12 » giovedì 28 maggio 2015, 18:58

Ciao Linda,
il racconto rispetta il tema. E' ben scritto. Però mi aspettavo qualcosa di spettacolare nel momento del duello. Tu scrivi all'inizio del racconto che L'Arena è di gran lunga preferibile alle realtà virtuali. E' realistica. E in questa parola mi aspettavo di trovasse la chiave di lettura di tutto il racconto. Pensavo infatti che avresti reso realistica anche la sconfitta. Invece tutti e due vincono, tutti e due tornano a casa senza nemmeno un graffio. Non mi sarei soffermata sulla questione di come attribuiscono i livelli ai cattivi. E' un falso problema. Avrei puntato tutto su quel "realistico". Del combattimento poi avrei voluto vedere molto di più, sentirmi allo stesso tempo spettatore e protagonista dell'azione, ma mi rendo conto che questo non era possibile dato il numero ristretto di battute e il poco tempo a disposizione.
Spero di poterti leggere ancora
a presto :)

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antico
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Messaggio#13 » lunedì 1 giugno 2015, 11:12

Si capisce che hai avuto poco tempo per scriverlo. Il finale è chiaro in merito, solo che ti è mancata la possibilità di andare a revisionare quanto lo precede, le potenzialità sono molto alte e al momento decisamente poco espresse. C'è comunque da dire che si legge bene e dimostri notevole capacità nel non fare mollare il lettore. Ti aspetto nel lab, c'è da lavorarci, ma le potenzialità sono molto alte. Pollice ni attirato verso il su.

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