Neve

La Sesta Era continua nel segno di Andrea Cavaletto! Appuntamento per lunedì 16 aprile dalle 21.00 all'una!
Rouge_Rogue
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Neve

Messaggio#1 » martedì 17 aprile 2018, 0:22

Giorno 12774

Eccola. La prima nevicata del giorno. Questa è arrivata mentre ancora c’è il sole. Sono anni che vivo qui e non ho ancora ben capito come funzioni questa cosa, fatto sta che nevica sempre. Mi metterò il cappotto. Devo accompagnare fuori Bonsai: ormai anche lui si è abituato ad avere sempre le zampe gelate. Cappotto, sciarpa, cappello, guinzaglio e partiamo. Chiudo la porta di casa, ma non a chiave. Qui non si vede mai nessuno, è un posto sicuro. E se mi sbagliassi? Magari. Intorno a me c’è il silenzio. Sento il rumore delle mie scarpe infrangere il lieve velo di ghiaccio che si è formato sopra la neve. Le zampette di Bonsai, invece, si muovono così veloci da passarci appena sopra. Sembra un piccolo pattinatore. Gli alberi sono spogli, gli uccelli sono probabilmente troppo infreddoliti per uscire dai loro nidi o forse sono fuggiti per cercare un posto più caldo. Guardo lontano, ma non riesco a distinguere la linea dell’orizzonte: è come se tutto questo bianco non finisse mai. Mi sforzo di immaginare altro, ma il mio cervello ne sembra incapace. La cosa che più mi pesa è non aver nessuno con cui parlare di tutto questo. Certo Bonsai è una grande compagnia, ma la nostra relazione non è fatta di molte parole. Quando sono sovrappensiero il suo abbaiare è così forte che sembra rimbombare dentro la mia testa, dentro al mio stesso orecchio. Come adesso: è uno spillo che mi attraversa il timpano e fa male. Poi più nulla. All’inizio tutto questo mi piaceva, anche molto devo dire. Ero fiero della mia indipendenza, mi piaceva sentire di non dover aver bisogno di nessuno per stare bene. Tutto ciò che volevo era passeggiare, leggere un buon libro, bere un bicchiere di vino in silenzio davanti al caminetto, avere la libertà di addormentarmi, guardando un film, e dimenticarmi al mattino dopo dove fossi rimasto. Adesso tutto ciò che volevo si è trasformato in tutto ciò che ho, ma non so se mi basta più. Una volta ho deciso di lasciare i vestiti sul pavimento della camera prima di andare ha letto: quella libertà era davvero troppa anche per me. Dopo tanto tempo, sento un vuoto attorno a me che questo silenzio, per quanto dilagante, non riesce proprio a riempire. Mi sembra di passeggiare da ore e invece continuo ad essere intorno a casa. È il caso di rientrare: il cielo si sta abbuiando e sta iniziando a nevicare di nuovo.

“Mamma, portiamo anche questa nella casa nuova vero?”
“Sì, ma incartala bene amore. Quella palla di neve me l’ha regalata il nonno quando avevo la tua età: ci tengo molto”.

Flavia Bardelloni



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antico
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Re: Neve

Messaggio#2 » martedì 17 aprile 2018, 0:29

Ciao Flavia e benvenuta su Minuti Contati! Tutto ok con tempo e caratteri, buona Cavaletto Edition!

Ps: se sei su fb e lo gradisci, cerca il gruppo di Minuti Contati. Se poi vuoi mandarmi anche l'amicizia, ti terrò informato per tutte le attività!

viviana.tenga
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Re: Neve

Messaggio#3 » venerdì 20 aprile 2018, 17:41

Ciao Flavia,
Racconto sicuramente riuscito: fino alla fine mi sono chiesta dove volessi andare a parare, poi ho letto il finale, riletto tutto e l’impatto è stato forte. Sicuramente, una bella interpretazione del tema.
Hai reso bene l’atmosfera sospesa all’interno della sfera; una volta svelato dove siamo, a una parte di me verrebbe da porsi mille domande di ordine pratico (il vino che beve da dove arriva? E tutto il resto di cui verosimilmente ha bisogno? Quando esce a passeggiare, è visibile dall’esterno?), ma dare spiegazioni all’interno di un racconto così breve avrebbe appesantito di molto la narrazione e forse tutto sommato non ne valeva la pena. Assolutamente approvata la scelta di non dare nessun accenno di spiegazione a come il nonno sia finito lì dentro, il racconto funziona bene così.

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Andrea Partiti
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Re: Neve

Messaggio#4 » domenica 22 aprile 2018, 19:15

Mi piace molto l'idea e anche se i colpi di scena finali che stravolgono tutto sono "no, no, no" perché costringono a barare troppo per mantenere il lettore all'oscuro del segreto chiave fino alla fine, sono felice invece che a volte ancora funzionino e si possano fare onestamente. Non ho visto arrivare la palla di neve col nonno intrappolato in un inverno eterno ed ho riletto con grande attenzione la prima parte alla ricerca di dettagli per poterti dire "AHAH! hai barato" e non ce ne sono. Anzi, i loro movimenti come se pattinassero e tanti altri dettagli, tornano benissimo con alcune delle palle di neve più avanzate con parti mobili. Semmai mi sarei aspettato che affrontassi il perché a volte poteva far caldo nel mondo del nonno nonostante la neve.
Il tema è impeccabile, su una dimora davvero originale.

Pache92
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Re: Neve

Messaggio#5 » domenica 22 aprile 2018, 22:27

Ciao Flavia! La tua è una declinazione molto originale dell'argomento proposto. Lettura rapida e coinvolgente, scivola senza intoppi e senza fatica. Anche l’utilizzo della lingua è piacevole ed evocativo, riesce a materializzare immagini limpide ed eteree mantenendosi comunque semplice e scevra di manierismi. Ho avuto un attimo di perplessità sul finale, ma dopo una rilettura veloce per chiarire qualche dubbio si è disvelato con gusto ed un pelo di inquietudine. Brava!

LuigiDeMeo
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Re: Neve

Messaggio#6 » martedì 24 aprile 2018, 9:38

Ciao Flavia!

Devo dire che questo è uno dei quei racconti che cambiano volto tra la prima e la seconda lettura. Il tema trovo che sia ben centrato e ho apprezzato anche il fatto che arrivato al finale restino molte domande in sospeso sulla persona nella sfera di vetro. Il tono il ritmo con cui hai scritto danno bene l'idea dell'ineluttabilità in cui vive l'uomo e il suo cane.

Fabio84
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Re: Neve

Messaggio#7 » mercoledì 25 aprile 2018, 1:35

Ciao Flavia.
Finale a sorpresa molto riuscito, bello.
Il racconto si reggeva comunque bene anche senza l’indicazione iniziale dei giorni trascorsi.
Avrei voluto sapere come il protagonista e Bonsai sono finiti dentro la palla di neve, ma il fatto che la questione sia in sospeso incuriosisce di più e stimola il lettore.

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Emiliano Maramonte
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Re: Neve

Messaggio#8 » mercoledì 25 aprile 2018, 16:06

Ciao Flavia!
Non posso dire che il racconto non sia ben scritto e incuriosisca alquanto. Prima di arrivare al colpo di scena finale, si vive un gelido disagio assieme al protagonista, che vive rassegnato la propria solitudine in un paesaggio innevato sospeso nel tempo. Ammetto di essere rimasto in trepidante attesa per un colpo di scena finale, che poi è arrivato. Sinceramente mi aspettavo un fantasma o un essere umano che scopriva di essere morto, ma è stato tutt'altro.
Purtroppo due frasi alla fine non mi sono bastate per considerare questo racconto clamoroso. Si sono un po' sgonfiate la tensione e l'attesa accumulate per tutta la vicenda narrata. Non che tu fossi tenuta a spiegare tutto, ma forse con paio di altre frasi, il cerchio si sarebbe chiuso alla perfezione e il racconto sarebbe stato da primo posto assoluto.
Qualcuno ha detto: be' ma quell'alone di cose non dette che c'è alla fine contribuisce a dare più valore al racconto. Secondo me no. Proprio la rivelazione finale vaga, con una spiegazione appena accennata, è un punto debole, una pecca che andava colmata.
Con queste considerazioni non intendo bocciare il racconto, anzi!, anche perché ha un'idea, diciamo così, vincente. E' solo che un quid finale in più l'avrebbe reso grandioso!
Emiliano.

Serena
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Re: Neve

Messaggio#9 » giovedì 26 aprile 2018, 12:45

Ciao Flavia! Il tuo racconto è davvero molto interessante, direi brillante. Mi piace moltissimo il fatto che la narrazione ci spinga in un luogo gelido, solitario e troppo silenzioso. Un luogo dove il protagonista ha scelto di ritirarsi, ma che lentamente si sta rivelando una prigione nella quale è ora intrappolato. Il colpo di scena finale mi ha colta impreparata e mi ha spiazzata! Mi chiedo se il nonno abbia scelto di rimanere nella sfera per poter restare vicino alla sua famiglia, o se dentro quella palla innevata ci sia invece qualcuno di estraneo. Molte domande in sospeso, che non rovinano però il racconto. In una versione estesa potrebbe diventare una storia con moltissimi sbocchi. Un racconto accattivante, malinconico e delicato. Bravissima!

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roberto.masini
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Re: Neve

Messaggio#10 » giovedì 26 aprile 2018, 22:46

Lasciandomi guidare dal tema del contest non posso dire che il racconto mi sia piaciuto. Se il tema fosse stato libero, invece, avrei apprezzato tantissimo l'atmosfera magica, non stregata, che anima l'intera storia. Le frasi brevi ma efficaci, i quadri accennati ma pieni di pathos sono il marchio esclusivo dell'opera. Secondo me l'adesione al tema resta fondamentale ma quello che io no intravedo potrebbe essere un mio limite alla comprensione.

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antico
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Re: Neve

Messaggio#11 » martedì 1 maggio 2018, 14:04

Non sono riuscito ad apprezzarlo appieno. In prima lettura ho pensato a una palla di neve vera e non a una boccia contenente casetta e neve svolazzante e senza la lettura dei commenti non ne sarei venuto a capo. Di sicuro il problema è mio e sono uno zuccone però resta il fatto che nella valutazione devo considerare come sia arrivato a me e non mi è arrivato. Ben scritto, ben gestito, ma da chiarire un pelo. Inoltre, aggiungo... Non penso tu volessi inserire una componente magica, ma che volessi invece concentrarti sulla valenza del ricordo (il nonno vive fino a quando esisteranno persone che riusciranno a ricordarlo), ma il tutto, in quest'ottica, andrebbe ancora rielaborato ulteriormente perché poco trattato. E se invece la predominante fosse l'aspetto magico... Beh, allora dammi un'indicazione su qualcosa di magico legato a madre e figlia... Per il momento il mio giudizio è un pollice ni che vira verso l'alto.

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