I commenti di Andrea Cavaletto ai racconti finalisti

La Sesta Era continua nel segno di Andrea Cavaletto! Appuntamento per lunedì 16 aprile dalle 21.00 all'una!
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I commenti di Andrea Cavaletto ai racconti finalisti

Messaggio#1 » lunedì 14 maggio 2018, 20:57

Ecco i commenti di Andrea Cavaletto ai racconti finalisti. QUI potete trovare la news con la classifica finale.

A CASA RE TRI TOCCHI
Interessante, avvincente, ben scritto, con ritmi e tempi perfetti. Horror psicologico che non lesina in splatter e visioni da incubo. Promosso a pieni voti.

DIMORA STREGATA
Ho riso molto. Bellissima favola, molto divertente. Credo che la leggerò stasera ai miei bimbi. C'è un errore ortografico, se proprio vogliamo essere pignoli. Ma proprio a voler cercare il pelo nell'uovo. Per il resto, non ho nulla da dire se non che il racconto è scritto benissimo e la storia è ottima.

L'OMBRA DI ME STESSO
Un dramma agghiacciante che si rivela riga dopo riga. Coinvolgente e malinconico. Credo che, raccontato in terza persona, migliorerebbe ulteriormente. Un unico appunto: pur essendo io un amante delle scene splatter, e pur essendo tali scene descritte ottimamente nel racconto, non le trovo così necessarie, se non addirittura penalizzanti. Un uomo che uccide per pietà dei suoi amati, non è solitamente così efferato. Avrei scelto delle morti meno cruente, oppure più dirette, magari con un'arma da fuoco. Comunque, resta un racconto molto potente e molto ben scritto.

CONTENUTI EXTRA
In perfetto equilibrio tra ironia e paura. Non si prende troppo sul serio e assesta un bel colpo sul finale. Un horror semplice e perfetto. Consiglio: la citazione dell'articolo del Corriere della Sera la trovo inutile. La eliminerei.

METTIAMOLA AI VOTI
Originale. Mi ha ricordato il film Beetlejuice di Tim Burton. Frizzante e divertente, con un bel colpo di scena finale. Lo stile di scrittura è a tratti ancora un po' acerbo, ma con alcuni semplici accorgimenti può migliorare ulteriormente.

IL RICORDO

Appassionante e coinvolgente. Il ritmo e la gestione della suspance sono molto buoni. Ci sono un paio di wtf ben piazzati che trovano un senso nel finale decisamente agghiacciante e senza speranza.

DEMOLIRE E' UN PO' MORIRE
Horror originale nella sua classicità citazionistica di un certo cinema di genere degli anni '80. E' un racconto che si può definire "tamarro" o "truzzo" nel senso positivo del termine. Avanza come un Caterpillar verso un finale forse un po' debole rispetto all'incipit. Alcune frasi sono un po' ingenue, ma nel complesso la scrittura è diretta.

SMEMORATO
Diretto, senza fronzoli e divertente. Mi è piaciuto il fatto che si lasci in sospeso l'ambiguità di relazione tra la perdita di memoria del protagonista e la strana influenza della casa su di lui. Il racconto a mio avviso si presta a essere sviluppato maggiormente, con la possibilità di avere un valore aggiunto.

ODORE DI PULITO
Molto ben scritto. Offre una lettura calda e avvolgente. Peccato per il finale a mio avviso frettoloso e privo di phatos. Con un finale scritto e pensato meglio potrebbe essere una storia molto valida.

LA CELLA
Angosciante, claustrofobico, minimalista, forse anche un po' metafisico. Un racconto che si presta a diverse interpretazioni. Io ho la mia, ed è abbastanza soddisfacente. Ho qualche dubbio che possa arrivare al lettore medio.

NEVE
La solitudine del racconto è ben rappresentata. Molto bello il senso di solitudine che pervade la storia. Forse il significato è troppo ermetico e le righe finali non bastano per dare un senso di compiutezza.

MORTA UNA STREGA, SE NE FA UN'ALTRA
Apprezzabile, ma non mi ha completamente convinto il contesto un po' troppo "fantasy". L'idea di base è interessante ma il colpo di scena finale potrebbe funzionare meglio se Eugenio Litti comparisse nello sviluppo della storia. Dal momento che la sua presenza in casa è stata accennata all'inizio, il lettore si aspetta di vedere il personaggio e, se questo non compare, automaticamente si intuisce che sarà lui a dare la svolta narrativa sul finale. Inoltre, avrei evitato manifestazioni così palesi del potere della strega. Troppi FX di solito fanno perdere la tensione, a meno che non si voglia scrivere un young adult (ma in questo caso il protagonista dovrebbe essere una teen ager). La storia nel complesso ha del potenziale ed è ben scritta, ma va rivista.



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