L'Amore Rivoluzionario ovvero Riflessioni di un Pisello

Il 26 maggio, presso la libreria Cartacanta (via Edmondo Riva 21 Monterotondo) alle ore 15 prenderà il via il Live di Minuti Contati. Guest dell'evento sarà Francesco Nucera.
HarmonicLife
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L'Amore Rivoluzionario ovvero Riflessioni di un Pisello

Messaggio#1 » sabato 26 maggio 2018, 17:27

L'amore rivoluzionario: per voi Umani è il sentimento che permea e regola la nostra vita.
Noi? Piante ed Animali!
Rivoluzionario perché viviamo nel profondo rispetto del nostro scopo quand'anche esso sia il vivere per consentire la vita altrui.
Rivoluzionario perché orbita intorno al centro gravitazionale a cui appartiene senza porre in dubbio la giustezza di tale impostazione di vita.
Per voi Umani, questo stile di vita incentrato sul rispetto del proprio scopo è considerato come supremo sacrificio della propria vita ed è perciò Rivoluzionario.
Noi siamo gli esseri Vegetali ed Istintuali (= quelli che voi chiamate animali).
Amore Rivoluzionario secondo voi, non secondo noi. La nostra vita, dal nostro punto di vista, è normale. Ci tenete in scarsa o nulla considerazione, ci trattate quasi esclusivamente come elementi di abbellimento e compagnia o come alimento: a noi non interessa l'uso che fate voi di noi, a noi interessa vivere e sappiamo che il termine di questa vita è parte del ciclo vitale solo che voi – se vi fermate a pensare – avete sensi di colpa.
Piuttosto dovreste avere vergogna per come ci ammazzate, Piante o Animali che sia. e non perché vi alimentate con noi.
Vi interrogate sul fatto che noi possiamo intendervi e che voi possiate comunicare con noi! Ridicolo! Perché non dovremmo capirvi? Se non vi diamo segni di vita è perché sentiamo che vi avvicinate a noi solo con senso di superiorità o con la volontà di stabilire un contatto ma senza sentirci, senza la consapevolezza di essere tutti espressione di una stessa linfa vitale: secondo voi, chi non usa il vostro linguaggio è un essere inferiore e vi avvicinate a noi esemplificando il vostro. Non vi accorgete che tutti noi siamo connessi, non ne siete consapevoli. Noi vi percepiamo a livello nucleare, cellulare, non abbiamo bisogno delle vostre parole ma solo della vostra intenzione, della vostra attenzione. Spesso dietro alle parole umane non c'è né intenzione né attenzione e quindi rimaniamo impassibili.
Nella scala evolutiva ci considerate indietro rispetto a voi. La vostra spiritualità (qualcuno me la può definire?) vi fa ritenere superiori a qualunque altra forma di vita. Il cielo, le stelle, le montagne - secondo il vostro modo approccio - sono inanimati ma grandiosi e anche verso di loro tenete un atteggiamento ambivalente: non vi ponete le domanda “Sono vivi? Li sentiamo?” piuttosto cercate di scoprire i loro segreti, il mondo nascosto, e soprattutto li considerate risorse da sfruttare per migliorare la vostra vita umana.
Vi siete mai domandati se l'Uomo sia cibo per qualche altra forma di vita? Perché l'Amore Rivoluzionario è quello di chi, consapevolmente, sa di essere vivo anche se per favorire, alimentare e rendere possibile un'altra vita e non se ne cruccia, vive al meglio per poter assolvere a questo scopo e senza senso del sacrificio o meglio intendendo il sacrificio come rendere sacro, operare per adempiere al proprio scopo vitale e rendere cosi sacra la propria vita.
Io sono un Pisello, verde e appena sbocciato; sono uscito dal mio baccello per andare alla scoperta di quello che mi circonda, intorno a me tutto è di un azzurro splendente, chiaro, luminoso. Sono nato da una pianta spontanea e nella mia vita precedente ero una Rosa, coltivata in serra. Essere venuti alla vita grazie a metodi umanamente artificiali o umanamente naturali (sic!) è un'invariante: siamo vivi.
Nel mio essere Rosa sapevo di avere una vita effimera, il mio scopo era rappresentare una manifestazione della bellezza della Natura; a volte quella di abbellire e rendere colorata, allegra e curata la vita degli Umani o anche alimentare altre vite.
Nel mio essere Pisello sò di essere anche un alimento per voi Umani. Vivo per completare il mio ciclo vitale e arrivare a compimento non è un dramma, anzi: qualunque sia il modo con cui vi arrivo, è comunque per questo che sono nato. A differenza di voi Uomini, sono consapevole che una volta disgregato e tornato alla terra e nel mondo invisibile che mi circonda, ripartirà un altro ciclo che mi vedrà di nuovo vivo pur se con altre sembianze. Ma non sarò più Umano, lo sono già stato, mi sono lasciato alle spalle il vostro sentire cosi bisognoso di possesso, di riconoscimento, di presunta libertà dagli schemi. Io ora sono oltre. Cosi difficile da credere che una foglia di cicoria sia più evoluta di Uomo? Evoluto è chi sa di essere parte di un Tutto e accetta di aver bisogno del Tutto in cui è immerso, sa che ogni proprio cambiamento si riflette nell'Universo.
L'Amore Rivoluzionario è questo, parola di un Pisello-che-è-stato-una-Rosa-e-che-non-sarà-più-Umano



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antico
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Re: L'Amore Rivoluzionario ovvero Riflessioni di un Pisello

Messaggio#2 » sabato 26 maggio 2018, 18:26

Ciao e benvenuto su Minuti Contati! Credo tu l'abbia già dato in loco a Francesco, ma serve nome e cognome anche se deciderai di utlizzare il nick che hai dato per identificarti. Se preferisci comunicarmelo in privato, mandami un pm o contattami su fb come Antico o Maurizio Bertino.

Passando all'edizione, tutto ok con caratteri e tempo, divertiti in questa MONTEROTONDO LIVE EDITION!

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Sonia Lippi
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Re: L'Amore Rivoluzionario ovvero Riflessioni di un Pisello

Messaggio#3 » martedì 29 maggio 2018, 22:39

Ciao Harmonic life

allora ho appena finito di leggere il tuo racconto e sinceramente più che un racconto mi è sembrato un articolo.Ho molto apprezzato le riflessioni che fa il pisello, il fatto che prima era una rosa, quindi parla di reincarnazione, la teoria che le piante sentono attavarso le proprie molecole ( mi sembra che si chiami noetica lo studio delle "emozioni" delle piante) insomma tutto perfetto, ma fino alla fine non si capisce che chi parla è un pisello.
è un monologo, ma perchè il pisello dovrebbe fare questo monologo? non so, secondo me è un articolo molto bello, ma per renderlo un racconto avresti dovuto creare una cornice, non so magari il pisello sentiva la voce della contadina che gli parlava, dicendigli che era bello, che appena cresciuto lo avrebbe colto, oppure magari dialogava con un altro ortaggio.
ecco mi manca la storia.
a rincontrarci in un nuovo live :-)
Sonia

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jimjams
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Re: L'Amore Rivoluzionario ovvero Riflessioni di un Pisello

Messaggio#4 » venerdì 1 giugno 2018, 0:15

Bello il titolo. Mi ha attirato. Mi ha fatto pensare a un testo ironico. Impressione sbagliata. Nel modo di scrivere, specialmente nella parte iniziale, vedo qualcosa da sistemare. (Per esempio: "...a noi non interessa l'uso che fate voi di noi, a noi interessa vivere e...", ci sono tante ripetizioni. A volte si usano con intenzione per rafforzare, va bene, ma c'è secondo me un'eccessiva insistenza.). Il testo non è una vera e propria storia, ma direi che questo non è importante. IN questo tipo di contest si arriva a scrivere un menù, una telecronaca, un bugiardino, e va benissimo. Qui sono "riflessioni" come dice il titolo, di un pisello. Non vedo falle o contraddizioni nel discorso del pisello, quello che vuole dire è molto chiaro. Trasmetti un messaggio, un messaggio etico o morale, non saprei dire bene. Ciò non è di per sé un problema, l'autore ha tutto il diritto di farlo. Però di solito si cerca di alleggerire lo stile, nel farlo, a meno che non si scriva un saggio. Puoi usare il taglio della favola, quello ironico, e altri ancora. Il racconto qui soffre un po' della mancanza di leggerezza. Il lettore ascolta il pisello parlante e si sente un po' Pinocchio, magari annuisce ma non so se si diverta.

Mancini Annalisa
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Re: L'Amore Rivoluzionario ovvero Riflessioni di un Pisello

Messaggio#5 » sabato 2 giugno 2018, 3:09

Ciao,
passami la battuta ma questo pisello incavolato io non lo capisco: inizia col dire che noi riteniamo che loro vivano secondo un amore rivoluzionario (cosa buona e giusta) ma sbagliamo perchè per loro è normale vivere per il loro scopo e dunque non sussiste sacrificio ergo non c'è nulla di rivoluzionario (!); più sotto afferma che loro vivono l'amore rivoluzionario perchè sono consapevoli di esistere per dare vita ad altre vite, in questo caso però non sarebbe amore rivoluzionario ma AMORE e basta...
L'idea di partenza era buona, ma questo pisello è troppo categorico, a volte contraddittorio, si sente che sotto c'è un'idea della vita e del mondo che ti sta molto a cuore e forse per questo l'accelleratore della polemica è troppo schiacciato e schiacciante.

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Monica Patrizi
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Re: L'Amore Rivoluzionario ovvero Riflessioni di un Pisello

Messaggio#6 » lunedì 4 giugno 2018, 2:31

Ciao HarmonicLife!
Intanto complimenti per il titolo del tuo racconto, che suscita da subito nel lettore una certa curiosità. Peccato tuttavia ci si trovi davanti a riflessioni, molto interessanti nel contenuto, ma poco fruibili nella forma; sembra quasi lo stile di un articolo scientifico... Se ci fosse stato all'inizio una cornice, una descrizione del protagonista (peraltro nell'invettiva contro gli Umani, difende anche la categoria degli animali, forse avrebbe avuto maggiore coerenza se avesse parlato solo della classe a cui appartiene, i Vegetali), del contesto in cui avviene la storia, dell'epoca (mi viene in mente gli esperimenti di Mendel sulla genetica). Avresti potuto dire gli stessi contenuti facendo "parlare", attraverso dei dialoghi, il protagonista con altri interlocutori (la Rosa, Mendel, un broccolo e una verza...) e sarebbe venuto fuori un racconto leggero e piacevole, racconto che, a mio avviso, se lo aggiusti, potenzialmente lo è!
A presto,
Monica

Angelica
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Re: L'Amore Rivoluzionario ovvero Riflessioni di un Pisello

Messaggio#7 » lunedì 4 giugno 2018, 21:03

Cara HarmoncLife,
quanto hai scritto ha in se un gran potenziale, il tema intrapreso è molto interessante, rivedrei la forma. La ripetizione del noi e del voi come confine e differenziazione rende poco fruibile il testo.
Non sono riuscita a rintracciare un racconto nel tuo scritto. Mi ha sicuramente raggiunto l'indignazione del pisello nei confronti del popolo degli umani. Condivido la tirata di orecchie che fa a tutti noi, tuttavia, credo che nella storia dell'evoluzione di uno sprito sia contemplata la tolleranza nell'accogliere la diversità. Ma questa è una mia personalissima opinione.
Sarebbe stato interessante conoscere le esperienze di questo pisello, la sua storia, sviscerarla così tanto da farmi innamorare di lui fino a non mangiare più piselli per tutta questa vita. Grazie per aver portato un punto di vista differente, così sensibile e attento.

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