La rivoluzione è costellata da piccoli grandi atti di amore

Il 26 maggio, presso la libreria Cartacanta (via Edmondo Riva 21 Monterotondo) alle ore 15 prenderà il via il Live di Minuti Contati. Guest dell'evento sarà Francesco Nucera.
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Sonia Lippi
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La rivoluzione è costellata da piccoli grandi atti di amore

Messaggio#1 » sabato 26 maggio 2018, 18:05

“la rivoluzione è costellata da piccoli grandi atti di amore” disse Vanessa.
“davvero? E quali?” chiese Pietro mentre pendeva dalle sue labbra.
“Beh tanti. Leggiti la vita del Che Guevara per esempio, lui era un medico che dopo un giro in motocicletta nel sud America, decise di imbracciare le armi e combattere per la loro liberazione. E’ morto per difendere la libertà di un popolo che non era nemmeno il suo, ma è il concetto che conta.”
Pietro annuì pensieroso.
“Quanto vorrei incontrare un uomo come il Che. Me ne innamorerei a prima vista! Ma qui in Italia non credo proprio che ne esistono.”
Così dicendo Vanessa chiuse il libro e lo guardò.
Pietro si perse in quegli occhi smeraldini, quanto avrebbe voluto essere così coraggioso da conquistarla.
L’amava di un amore bruciante, ma lei pareva non accorgersene.
“Andiamo?” gli disse alzandosi dalla sedia, “è tardi e fra poco la biblioteca chiude.”
Uscirono in strada, la notte aveva già preso il sopravvento e il freddo condensava i loro respiri in nuvolette bianche.
“ Ti va di fermarci a prendere una tisana? Non ho voglia di andare a casa, le mie coinquiline non ci sono e mi rattristo un po' quando sono sola”.
“Ma certo. Hanno aperto un posto nuovo qui vicino, pochi passi e siamo arrivati.”
Pietro era felice di passare del tempo con lei.
Mentre camminavano, Vanessa parlava del più e del meno, mentre Pietro ripensava a tutte le volte che aveva tentato di conquistarla.
Come quella volta che gli aveva organizzato una grandiosa festa a sorpresa per il suo compleanno.
Quante volte se ne era pentito? A quella festa Vanessa aveva conosciuto Alessio, con il quale aveva avuto una lunga e turbolenta storia d’amore.
Oppure quando, pur soffrendo di vertigini, aveva acconsentito ad accompagnarla a fare bungee jumping, e per farla contenta si era lanciato nel vuoto, vomitando in volo la colazione e rischiando di morire d’infarto.
Vanessa voleva un uomo forte e coraggioso, sprezzante del pericolo e con ideali ben saldi.
Lui girava intorno a Vanessa come la luna gira intorno la terra, risplendendo della sua luce ma senza mai poterla raggiungere.
In quel momento realizzò che Vanessa non sarebbe mai stata sua.
Entrarono nel locale, le luci erano soffuse, in un angolo un gruppo di ragazzi parlottavano a bassa voce.
Lo stereo diffondeva la voce roca e ipnotica di Nina Simone in “i put spell on you”.
“Ecco, un incantesimo è proprio quello che ci vuole per conquistarla pensò Pietro.”
Si sedettero in un tavolo vicino al bancone, ordinando due tisane al gelsomino.
In quel momento entrò un uomo di colore con un mazzo di rose, si avvicinò e ne posò una davanti a Vanessa. “Ei amico prendi rosa per tua donna, solo due euro, prendi rosa amico.”
Pietro sorrise a Vanessa, si frugò in tasca cercando degli spicci.
“Ei Stronzo, esci da questo locale hai capito? Te l’ho detto mille volte non importunare i clienti, torna a casa tua scimmia!”
Il proprietario del locale era uscito dal bancone e spintonava il venditore di rose verso l’uscita.
Pietro si paralizzò con i due euro in mano.
“No senta non ci stava dando fastidio.”
Vanessa era in piedi tremante di rabbia.
Poi si avviò a grandi passi verso il fioraio, lo prese per un braccio cercando di riportarlo verso il tavolo.
“Senti stronzetta il locale è mio e decido io chi può starci e chi no!” prendendo l’uomo per l’altro braccio e strattonandolo di nuovo verso la porta.
“Stronzetta a chi? Brutto razzista di merda!”
Fu un attimo e la mano dell’uomo si alzò piombando violentemente sulla guancia sinistra di Vanessa.
“Che cazzo fai amico?" Disse Pietro.
Vanessa tornò verso il tavolo, lo prese dal bordo e lo rovesciò. L’uomo con le rose tentò di divincolarsi, i ragazzi seduti in un angolo si alzarono inveendo contro il proprietario, il quale iniziò a prendere a calci e pugni il povero malcapitato.
Alcuni ragazzi tentarono di fermarlo, ma dalla cucina uscirono due energumeni in suo soccorso.
Vanessa piangeva.
Pietro la prese per mano e la strattonò, cercando di portarla verso l’uscita.
In quel momento vide uno dei due energumeni spaccare una bottiglia e rivolgerla contro l’uomo di colore che si accovacciò in posizione di difesa.
Pietro vide il terrore nei suoi occhi e senza pensare gli si buttò sopra proteggendolo.
Un dolore acuto lo colpì alla schiena lasciandolo senza fiato, poi si sentì sempre più leggero, il buio invase i suoi occhi, e fu silenzio.
Quando si svegliò era in un letto di ospedale, intorno a lui vide i suoi genitori che lo riempirono di baci.
Poi spostò lo sguardo, seduta accanto a lui c’era Vanessa, che gli teneva la mano.
“Ho temuto di perderti.” Gli disse tra le lacrime.
“Davvero?” gli sussurrò lui con grande sforzo.
“Davvero amore mio davvero.” rispose lei accarezzandogli una guancia.
Pietro sorrise.
“La rivoluzione è costellata da piccoli grandi atti di amore” pensò Pietro. E quel giorno la sua vita era stata rivoluzionata.

Sonia Lippi
Ultima modifica di Sonia Lippi il sabato 26 maggio 2018, 18:34, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: La rivoluzione è costellata da piccoli grandi atti di amore

Messaggio#2 » sabato 26 maggio 2018, 18:34

Ciao Sonia! Tutto a posto con i parametri, divertiti in questa MONTEROTONDO LIVE EDITION!

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jimjams
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Re: La rivoluzione è costellata da piccoli grandi atti di amore

Messaggio#3 » venerdì 1 giugno 2018, 0:16

Un punto in più per la Simone. Storia simpatica, con esito prevedibile, ma visto che amo il lieto fine ti perdono :-) Fossi in te rivedrei un pochino la parte centrale quella dello scontro. In particolare sono rimasto perplesso da Vanessa che rovescia il tavolo (lo prese per il bordo e lo rovesciò). Non so, è un gesto rabbioso e violento che non mi sembra coerente con il resto. Anche la dinamica del salvataggio è un po' confusa, ma meno problematica. Non ho visto grossi problemi, c'è Ei, che credo si debba scrivere Ehi, un davvero minuscolo, che ne esistono invece di che ne esistano. Piccole cose. Un racconto ben impostato, con una storia e una buona scrittura, piccole cose da sistemare.

Mancini Annalisa
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Re: La rivoluzione è costellata da piccoli grandi atti di amore

Messaggio#4 » sabato 2 giugno 2018, 2:34

Ciao,
la storia di un amore che non sa di esistere e ha bisogno di una scossone per prendere coscienza di sè è sempre valida, ho notato però una certa meccanicità nello sviluppo dell'azione e qualche incongruenza, probabilmente dovute alla necessità di dire molto in poco tempo e poco spazio.
Iniziare con Vanessa che inneggia all'immagine del Che come modello d'amore "rivoluzionario" e continuare facendole asserire che, probabilmente, "qui in Italia" di uomini capaci di suscitare un amore "rivoluzionario" non ne esistano, forse l' ha un pò costretta dentro uno stereotipo, dentro una rigidità che l'ha resa poco "simpatica" e poco viva, mentre il personaggio maschile risulta più credibile e anche più umanamente simpatico.
“Beh tanti. Leggiti la vita del Che Guevara per esempio, lui era un medico che dopo un giro in motocicletta nel sud America, decise di imbracciare le armi e combattere per la loro liberazione. [...]" per la liberazione di chi?
"[...] Ma qui in Italia non credo proprio che ne esistono.” qui ho notato un refuso.
La punteggiatura sarebbe da verificare, come l'uso del pronome maschile indistintamente per lui e lei.

Angelica
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Re: La rivoluzione è costellata da piccoli grandi atti di amore

Messaggio#5 » domenica 3 giugno 2018, 1:22

Ho apprezzato la rivoluzione di Pietro. Ho apprezzato la sua evoluzione, il prendere posizione e vestirsi da cavaliere coraggioso.
Avendo ascoltato altri tuoi racconti, è evidente il lavoro di "asciugatura" da ridondanze superflue.
Ho notato un "gli" usato al posto di un "le", ma la protagonista ha un carattere così maschile che possiamo concedere al povero Pietro un pò di confusione.

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Monica Patrizi
Messaggi: 127

Re: La rivoluzione è costellata da piccoli grandi atti di amore

Messaggio#6 » lunedì 4 giugno 2018, 2:10

Ciao Sonia!
Un amore rocambolesco... Di questo racconto ho apprezzato l'evoluzione dei personaggi e della situazione iniziale; lo stile è molto gradevole, riesci a tenere il ritmo vivace fino alla fine. Mi è piaciuto ritrovare la frase iniziale, che è anche il titolo del tuo racconto, anche alla fine: racchiude il tutto in un cerchio e fornisce quella coerenza rassicurante al lettore. Il tema è centrato; il finale risulta un po' prevedibile, peccato, avrei preferito un colpo di scena, magari da parte della protagonista, o del fioraio, qualcosa di maggiormente inatteso, ma con i pochi caratteri a disposizione e il poco tempo immagino non sia stato semplice.
Ho trovato la descrizione della colluttazione all'interno del locale un po' confusionaria, in particolare per ciò che riguarda le azioni della protagonista, che si agita, poi rovescia il tavolo, poi scoppia a piangere, infine si lascia afferrare la mano di Pietro. La ritroviamo infine in ospedale, innamorata. Qualche refuso qua e là.
Nel complesso una buona prova, a presto,
Monica

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antico
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Re: La rivoluzione è costellata da piccoli grandi atti di amore

Messaggio#7 » domenica 24 giugno 2018, 16:57

Un racconto narrato con tocco delicato.. Certo, è evidente la fretta con cui lo hai scritto, soprattutto nella mancanza di maiuscole a inizio discorso, ma il tutto scorre comunque bene. Anche per me il punto in cui la protagonista rovescia il tavolo è problematico, sembra trasformarsi in una via di mezzo tra Hulk e una schizzata. Ultimo appunto sul finale che è bello, ma in cui avrei evitato un così diretto "Amore mio" che non mediato da altro giunge eccessivo anche perché in corso di testo ci hai fatto capire che lei è abituata alla 'presenza di lui a prescindere dal suo essere in coppia o meno, cosa che richiede qualche passaggio in più per arrivare a quel passaggio con quelle parole. In sostanza un pollice tendente verso l'alto, più verso il su che altro.

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