I vivi, i morti - Emiliano Maramonte

Minuti Contati è orgoglioso di ospitare Ilaria Tuti come guest star in occasione della sua 115° Edizione. Appuntamento per lunedì 21 maggio dalle 21.00 all'una!
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Emiliano Maramonte
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I vivi, i morti - Emiliano Maramonte

Messaggio#1 » martedì 22 maggio 2018, 0:35

«Fallo, se hai coraggio!» incitò Romeo, dall’altro lato del muretto, fissando l’amico attraverso una crepa tra i mattoni. Si faceva luce con la torcia del cellulare e il gioco di ombre rendeva il suo volto spettrale.
«Sei pazzo. Me ne vado», decise Marco, indietreggiando impaurito.
«Cacasotto» lo insultò Romeo. «In classe tutti sapranno che non hai le palle. Dirò a Nina che non sei uomo abbastanza.»
Nina. Erano mesi che cercava di farsi notare da lei, senza ottenere nulla, neppure un’occhiata di divertita curiosità. Se Romeo le avesse raccontato della sua impresa… «Le dirai che sono entrato nel camposanto?» chiese Marco, speranzoso.
«Farò di più!» esclamò l’altro. «Vieni da questa parte e ti spiego.»
Marco acconsentì e Romeo lo aiuto a scavalcare. Rischiò di prendersi una storta, ma fu lesto ad attutire il colpo.
Erano circondati da cappelle e lapidi, croci e lumini. Di tanto in tanto, il placido canto dei grilli era lacerato dalle grida di gatti che si azzuffavano. Di fronte a loro, un lungo viale si perdeva in una penombra minacciosa e livida.
Romeo prese Marco per mano e lo trascinò via. «Vicino alla chiesetta c’è l’obitorio», spiegò. «Mio padre ha lavorato qui tanti anni fa. Mi ha detto di aver visto cose incredibili. Hai mai visto un morto?»
All’improvviso Marco fu attraversato da un brivido. Era estate, eppure ebbe la sensazione che la temperatura fosse crollata di schianto. Non rispose: la lingua s’era fatta di pietra.
Romeo procedeva a passo svelto, forse anche lui aveva paura. I grilli si erano acquietati e in quel silenzio che gelava il sangue, in quello spazio riempito d’angoscia, si nascondeva qualcosa di spaventoso.
Si fermarono di fronte a un basso edificio grigio con un portone di legno scrostato e una targa arrugginita su cui si leggeva la scritta rossa “Obitorio”. I battenti erano bloccati da una sbarra marrone dall’aspetto massiccio. «Mio padre mi ha detto che qualche morto si risveglia, vuole vivere ancora un po’.» A quelle parole, Marco si sentì mancare. «Ho paura ho paura ho paura», cantilenò, la voce tremula, il cuore impazzito. «Andiamocene, ti prego.»
«Tranquillo, ci basterà un minuto» assicurò l’altro. «Entriamo, diamo un’occhiata e poi via.» Si accostò alla sbarra e cominciò a tirare. Per quanti sforzi facesse, non la smuoveva di un millimetro. «Aiutami!» Insieme afferrarono il ringrosso a un’estremità e tentarono di disincastrarlo. Pian piano, la sbarra venne via e precipitò a terra, catturata dalla gravità. Un tremendo clangore ebbe lo stesso effetto di uno sparo. I due amici si coprirono all’unisono la testa, quasi temessero l’assalto di frotte di fantasmi furibondi per essere stati disturbati.
Un battente però era aperto. Romeo lo scostò e illuminò l’ambiente puzzolente con la torcia. Un tavolo di metallo con sopra una lucida bara era in bella mostra proprio al centro. Marco era rigido. L’amico disse: «Entriamo.» S’inoltrarono di una decina di passi. Marco scorse un corpo immobile vestito di nero, le braccia incrociate sul petto.
Romeo cominciò a ridere. Una risata nervosa e intermittente. «Nina non crederà alle sue orecchie!»
Udirono uno scricchiolio e poi uno schiocco. Corsero fuori terrorizzati. Marco piangeva, accasciato a terra.
Romeo sbirciò dal bordo del battente e puntò la torcia un’ultima volta.
Due occhi luccicanti si spalancarono su di lui.



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antico
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Re: I vivi, i morti - Emiliano Maramonte

Messaggio#2 » martedì 22 maggio 2018, 0:38

Ciao Emiliano! Tutto ok con i parametri, divertiti in questa Tuti Edition!

Ps: puoi modificare il racconto fino all’una, sempre rimanendo nei parametri. In caso di modifiche nell’intervallo compreso tra le 01.01 e le 01.33 verrà assegnato un malus tempo.

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diego.martelli
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Re: I vivi, i morti - Emiliano Maramonte

Messaggio#3 » giovedì 24 maggio 2018, 12:06

Semplice ma di grande impatto, con colpo di scena all'ultimissimo momento, quando ormai si presume che la bravata dei protagonisti sia andata liscia. Non ho appunti da fare, se non che il dialogo iniziale e il ricatto di Romeo a Marco mi sembra un po' telefonato, e che la storia di Marco e Nina ha scarso impatto sul resto del racconto: ma sono minuzie. Mi è piaciuto molto il ritmo, il mantenere l'attesa sulla rivelazione finale fino all'ultima riga, e l'uso discreto ma suggestivo delle descrizioni (i gatti che litigano, per esempio).

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Emiliano Maramonte
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Re: I vivi, i morti - Emiliano Maramonte

Messaggio#4 » giovedì 24 maggio 2018, 17:03

Grazie per l'apprezzamento, Diego!
Ho pensato a una storia semplice, ma tutta giocata sulle indubbie suggestioni notturne di un cimitero, con la ciliegina finale dello zombi. In fondo il nucleo di tutto è l'atto di folle coraggio per eccellenza di molti ragazzini: la violazione della pace notturna di un cimitero (ho molti amici che in gioventù l'hanno fatto davvero...).
In bocca al lupo!

Emiliano.

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Massimo Tivoli
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Re: I vivi, i morti - Emiliano Maramonte

Messaggio#5 » giovedì 24 maggio 2018, 19:46

Bel racconto, la narrazione crea le giuste suggestioni. Confesso di essere stato in ansia per Marco e Romeo quindi le immagini funzionano. Bello anche il finale, io l’ho gradito sebbene fosse piuttosto atteso. Ma mica è detto che debba sempre esserci il finale a sorpresa ;-) Scrittura pulita e asciutta. In bocca al lupo.

Gualtiero Bianchi
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Re: I vivi, i morti - Emiliano Maramonte

Messaggio#6 » giovedì 24 maggio 2018, 21:15

Ciao!
Il racconto è certamente stilisticamente ben scritto. Tuttavia mi duole sottolineare che il tema è declinato in una maniera davvero prevedibile, ed anche l'intreccio della vicenda appare tremendamente scontato, dalla sfida tra ragazzini, al doversi dimostrare uomo per la propria bella, fino al "set" degli eventi ed alla più che scontata conclusione. Mi spiace, ma non trovo davvero il motivo per volerlo leggere una seconda volta.

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White Duke
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Re: I vivi, i morti - Emiliano Maramonte

Messaggio#7 » venerdì 25 maggio 2018, 7:50

Racconto scritto bene, la prosa è ottima e non ho notato nessun errore ne di ortografia ne di punteggiatura. Anche l’argomento è pertinente al tema proposto. La trama cattura abbastanza il lettore, però devo dirti che ha un che di già visto, anche il finale è un po’ “telefonato”. Nel complesso una buona prova, bel racconto anche se non entusiasmante proprio per la poca originalità.
Portate dei fiori sulla tomba di Algernon

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Andreacrux
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Re: I vivi, i morti - Emiliano Maramonte

Messaggio#8 » venerdì 25 maggio 2018, 19:58

Complimenti anche a te!
Da grandissimo appassionato di Stephen King ed ex collezionista di Dylan Dog non ti dirò che la storia è scontata, perché dove c'è un po' di horror si sa che ad un certo punto compaiono i mostri. E perciò era inevitabile che finisse così.
Bravo a costruire l'atmosfera ed il crescendo di emozioni mentre il più fifone dei due cerca il folle coraggio di scavalcare (ahahahah alla fine è sempre il pensiero di una donna che ci porta a fare quel passo in più che altrimenti non faremmo!). Fai rimanere attaccati alla storia. Peccato perché forse la necessità di chiudere nei tempi e nei caratteri giusti ti ha portato secondo me ad affrettare il finale, credo che ci avresti messo un po' più di azione e sangue forse!
Bravo

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DandElion
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Re: I vivi, i morti - Emiliano Maramonte

Messaggio#9 » mercoledì 30 maggio 2018, 0:36

Il tuo racconto è molto bello, verosimile e interessante.. fino allo zombie. lo zombie è scontato.
Fino a quel momento hai descritto una dinamica adolescenziale sensata, poi ti sei perso per alzare il tono e secondo me la conclusione sminuisce il resto. A questo punto avrebbe avuto più senso macabro che sul tavolo ci fosse Nina, per esempio, così da dare un senso anche al personaggio di lei.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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jimjams
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Re: I vivi, i morti - Emiliano Maramonte

Messaggio#10 » mercoledì 30 maggio 2018, 22:47

Non mi ha convinto quanto altri. Vediamo cosa in particolare. Prima di tutto l'innesco della scena è un filo debole. Non tanto come scusa, quanto come è stato descritto. Un attimo prima il ragazzo non ne vuole sapere di saltare, poi il nome di Nina lo convince. Ok, ma la cosa è troppo immediata e fluida. Imputo però il difetto alla mancanza di spazio tipica di MC, da qualche parte dobbiamo pur tagliare. L'altra cosa evidente che non mi piace, ovvero, che secondo me si potrebbe migliorare, è l'epilogo. Sono rimasto un po'... meh? E Nina? Qui ci stava bene Nina che se lo mangiava vivo sotto gli occhi dell'amico traditore e geloso. Ecco :-) Insomma bene, ma non benissimo.

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antico
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Re: I vivi, i morti - Emiliano Maramonte

Messaggio#11 » domenica 3 giugno 2018, 18:17

Il finale non mi ha convinto. Però occhio, il problema sta prima, nell'arrivarci. Gestisci tutto benissimo e con stile sicuro però dall'ingresso nel cimitero in poi mi sembra manchino delle semine che possano preparare e gonfiare la conclusione. E quando quei due occhi luccicanti si aprono sopra il ragazzo, beh, non ho sentito il terrore, ma solo la sensazione di una storia che deve essere revisionata perché, cribbio, scrivi benissimo. Forse il problema principale, qui, è solo la mancanza di caratteri, ne servivano di più per darti la possibilità di dispiegare meglio il tutto. Pollice ni che tende verso l'alto, per me.

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