Nel mezzo del cammin di nostra vita - Fabio Aloisio

Minuti Contati è orgoglioso di ospitare Ilaria Tuti come guest star in occasione della sua 115° Edizione. Appuntamento per lunedì 21 maggio dalle 21.00 all'una!
Fabio84
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Nel mezzo del cammin di nostra vita - Fabio Aloisio

Messaggio#1 » martedì 22 maggio 2018, 0:46

Nel mezzo del cammin di nostra vita - Fabio Aloisio

Il professore era chino sullo scrittoio, con il capo incassato tra le spalle. Il sole di mezzogiorno irrompeva nella stanza attraverso una finestra ormai priva di sbarre, arrossando la stempiatura del vecchio.
Floriana entrò nella cella e si avvicinò in punta di piedi per non disturbare l’anziano insegnante: era una delle prime persone che aveva assistito quando era entrata nel manicomio. La donna si accomodò su una seggiola e intrecciò le mani sulla gonna bianca. Aspettò che l’uomo si accorgesse della sua presenza e poi lo salutò.
Lui corrugò la fronte e contraccambiò con un rapido cenno e un borbottio rauco, poi tornò a intessere di scritte fittissime la pila di fogli sgualciti.
La ragazza raccolse uno di quelli che era caduto terra e lesse: “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita”. Si accorse che anche le altre pagine sparse per il pavimento erano compilate nella stessa maniera.
Floriana ruppe il silenzio: – La stanno aspettando fuori dall’istituto, professore.
L’anziano la ignorò e continuò a salmodiare, in sussurri spezzati, quello che stava trascrivendo.
– Le ho preparato le valigie con i suoi oggetti personali– continuò lei, mantenendo un tono gioviale. – Gliele ho caricate sulla Seicento di sua nipote. Appena si sente pronto possiamo andare.
L’uomo si grattò la barbetta bianca e ispida, come se avesse del prurito.
– Va tutto bene, Floriana? – Il rettore del centro aveva fatto capolino nella stanza occupando l’uscio con il suo fisico imponente e slanciato.
– Sto convincendo il professore a venire via – fece lei.
– Carlo, vecchio mio – vociò allora il direttore in tono allegro. – Come sta andando con la scrittura?
L’altro si girò versò di lui e un sorriso sdentato gli scaldò il volto segnato dalle rughe: – Buongiorno, dotor.
Il rettore sbirciò tra le scartoffie e poi fischiò: – Il primo canto della Divina Commedia di Dante. Bene! – Poi sembrò accigliarsi: – Allora professore, dopo tutto questo tempo si sarà stufato di stare qui. Gli altri hanno già lasciato l’istituto. Le piacerebbe vedere cosa c’è al di fuori del Parco di San Giovanni?
L’altro parve rimpicciolirsi a quella proposta e un’espressione di paura gli incrinò il viso. Il vecchio si aggrappò allo scrittoio con le mani scheletriche, come se temesse che lo portassero via a forza.
Il direttore mantenne uno sguardo imperturbabile, poi prese la penna e tracciò una scritta su un pezzo di carta. Glielo passò a Carlo.
Il professore contemplò la scritta. Spalancò la bocca in un’espressione di stupore quasi caricaturale. Infine si alzò e porse il braccio a Floriana: – Dov’è mia nipote?
La ragazza lo sostenne e lo accompagnò fuori, accarezzandogli la mano.
Quando lei tornò di nuovo nella stanza, il rettore era appoggiato sul davanzale della finestra, intento a rimirare il paesaggio: da lì si poteva abbracciare l’intero comprensorio dell’ospedale psichiatrico, ormai svuotato.
L’uomo si girò: – Floriana, grazie. Anche questa è fatta.
– Grazie a lei, dottor Basaglia, ma come l’ha convinto?
– Gli ho solo ricordato che basta un pizzico di coraggio per uscire, se non da dove pensava di essersi smarrito, almeno da questa prigione.
Floriana lesse il foglietto di carta che lui le porse: “E quindi uscimmo a riveder le stelle”.



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antico
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Re: Nel mezzo del cammin di nostra vita - Fabio Aloisio

Messaggio#2 » martedì 22 maggio 2018, 0:52

Ciao Fabio! E' un piacere rivederti anche questo mese! Tutto ok con i parametri, buona Tuti Edition!

Ps: puoi modificare il racconto fino all’una, sempre rimanendo nei parametri. In caso di modifiche nell’intervallo compreso tra le 01.01 e le 01.33 verrà assegnato un malus tempo.

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Emiliano Maramonte
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Re: Nel mezzo del cammin di nostra vita - Fabio Aloisio

Messaggio#3 » martedì 22 maggio 2018, 15:36

Complessivamente mi è piaciuto, o come dice l’Antico MC, il pollice è verso l’alto. Gioca molto sull’atmosfera di un luogo dove si respira disagio, sofferenza e, mi si passi il termine, anormalità. Ma l’anormalità del professore “canuto e stanco” è una agghiacciante lucidità. Il lettore non capisce il motivo della pazzia, e forse non è importante; ciò che conta è il momento, è quel momento in cui il paziente decide coraggiosamente di uscire dal proprio tunnel, qualunque esso sia. Interessanti quindi i sottotesti sulla mente umana, anche se sono appena accennati, appena sussurrati. Il finale è affascinante, a suo modo: il dottor Basaglia adotta uno stratagemma letterario per liberare il paziente che quindi guarisce oppure no, ma capisce il meccanismo, quindi è lucido, in un certo senso.
Si sente la mancanza di un contraltare, di un contrasto. Mi sarebbe piaciuto trovarmi di fronte a una domanda assai fondamentale: chi è davvero il matto? Per esempio, sarebbe bastato far fare al professor Basaglia un piccolo gesto folle per instillare il dubbio nel lettore e per aprire tutta una serie di scenari non detti e ulteriori domande che sarebbero state clamorose.
Comunque una buona prova. Fabio sempre al top!

alexandra.fischer
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Re: Nel mezzo del cammin di nostra vita - Fabio Aloisio

Messaggio#4 » martedì 22 maggio 2018, 21:18

NEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA Di Fabio Aloisio Racconto di grande attualità (c’è l’anniversario della legge Basaglia). Il tema è centrato, perché l’anziano professore dantista dà prova di coraggio feroce ultimando la stesura della cantica dantesca con una conclusione ottimistica: è pronto a lasciare il manicomio per seguire la nipote aiutato dall’incoraggiamento di Basaglia. Inquietante il fatto che il professore sia rimasto legato all’Inferno di Dante durante la permanenza in manicomio, ecco la letteratura che diventa un modo per crearsi una realtà parallela.

Attenzione a: appena si sente pronto possiamo andare. Riscriverei: appena si sente pronto, possiamo andare.

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Andrea Partiti
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Re: Nel mezzo del cammin di nostra vita - Fabio Aloisio

Messaggio#5 » martedì 22 maggio 2018, 22:45

Mi piace il rimescolare dei personaggi, medici, pazzi, giochi bene sull'ambiguità iniziale della visitatrice che era stata tra le prime pazienti e ora i ruoli sono invertiti, è lei a prendersi cura del vecchio. Funziona bene anche l'espediente letterario, la fissazione sull'Inferno che diventa portante nella storia,
Non sono riuscito a venire a capo del ruolo della nipote, invece. C'è l'auto della nipote, il vecchio chiede dov'è, ma non sembra avere uno scopo preciso e mi domando perché crearla a quel punto, e se non sarebbe meglio il racconto senza aggiungere della complessità non necessaria?

Fabio84
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Re: Nel mezzo del cammin di nostra vita - Fabio Aloisio

Messaggio#6 » martedì 22 maggio 2018, 23:18

Ciao, grazie per i commenti =)
Temo di non essermi spiegato bene nel racconto e rileggendo noto che è così. Tra i vari punti:
- Floriana è un'infermiera, ma ciò non viene menzionato e quindi è difficile evincerlo.
- Per quanto riguarda la pazzia che affligge il vecchio professore non ne parlo perché temevo che prendesse troppo spazio e ammetto non l'ho ritenuta funzionale al racconto. Sicuramente meritava un approfondimento.
- Nel manicomio l'insegnante sperimenta un suo inferno personale da cui non riesce a liberarsi e fatica abbandonare. La citazione dell'ultimo canto dell'inferno gli fa capire che si può andare oltre.
- la nipote è per intendere che il vecchio veniva riaffidato a un membro della sua famiglia. Come ha notato Andrea questo aggiunge una complessità non necessaria.
Senza le vostre note non mi sarei accorto di questi aspetti, grazie =)

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Il Calmo
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Re: Nel mezzo del cammin di nostra vita - Fabio Aloisio

Messaggio#7 » mercoledì 23 maggio 2018, 1:03

L’idea è molto particolare e delicata. Parlare della chiusura dei manicomi utilizzando lo stesso Basaglia non è affatto male.
Il problema secondo me è relativo a quello che succede o meglio che non succede nel racconto.
Non sono riuscito a empatizzare con i personaggi e anche l’atto di coraggio finale mi è sembrato un po’ debole.
Il vecchio folle era in una specie di loop mentale e solo grazie alla frase finale riesce a capire e a trovare la forza per andare avanti (almeno io l’ho interpretata cosi, poi forse mi sbaglio). La frase finale appunto mi è sembrata un po’ telefonata, come se me l’aspettassi ma che comunque per me non riesce a giustificare un cambio di idea così repentino.
Il racconto è ben scritto anche se forse, per me, un po’ troppo didascalico.

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raffaele.marra
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Re: Nel mezzo del cammin di nostra vita - Fabio Aloisio

Messaggio#8 » mercoledì 30 maggio 2018, 8:11

Il racconto mi ha colpito particolarmente per una serie di motivi. Innanzitutto è in grado di suscitare e alimentare continuamente una curiosità che porta il lettore a leggere con gusto e interesse quanto narri. Poi vi è la citazione del Basaglia, con tutto ciò che essa contiene ed evoca alla mente degli Italiani. Infine, vi è la citazione delle citazioni, quella dantesca, che dà un ulteriore tocco di nobiltà al tuo testo. Insomma, la prova è senz'altro positiva e originale, ben strutturata e perfettamente in tema con il contest. Lo stile non è particolarmente ricercato: si tratta di uno stile essenziale, funzionale alla storia da narrare, senza particolari pretese qualitative. Del resto, il confronto con lo stile di Dante non avrebbe comunque retto!

Myriam Magno
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Re: Nel mezzo del cammin di nostra vita - Fabio Aloisio

Messaggio#9 » giovedì 31 maggio 2018, 12:28

Mi è piaciuto l'espediente dantesco e mi accodo agli altri sul fatto che questa scelta ha dato un tocco di nobiltà al tuo racconto. Del resto, non sarebbe stato facile utilizzare un espediente simile riuscendo a narrare la vicenda del manicomio. Complimenti per questo!
Lo stile è semplice, basilare ed essenziale. Il tema è stato centrato e viaggia su binari molteplici, lasciando al lettore la possibilità di scegliere a quale dei personaggi pertiene il coraggio folle.
Finale positivo e quasi trasognante.
Ancora complimenti e alla prossima!

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antico
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Re: Nel mezzo del cammin di nostra vita - Fabio Aloisio

Messaggio#10 » domenica 3 giugno 2018, 14:13

Beh, se la soluzione era così semplice, perché pensarci solo all'ultimo? :)
Detto questo, penso anch'io che soffermarsi di più sulle problematiche del vecchio professore avrebbe contribuito 1) ad aumentare l'empatia del lettore nei suoi confronti e 2) a contestualizzare meglio ciò che sta facendo e l'intervento del Direttore dell'istituto. Allo stato attuale, l'ho letto con piacere, ma non mi ha graffiato, mancano non solo i contrasti (e ci stava non ci fossero), ma anche le ombre. Per me un pollice ni che tende verso l'alto, questa volta.

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