Incontri Indesiderati - Mario Pacchiarotti

Appuntamento per lunedì 16 luglio dalle ore 21 all'una per una Special di Minuti Contati! Moderatrice e organizzatrice dell'edizione: Eleonora Rossetti, la vincitrice dell'unica altra edizione simile nella storia di Minuti Contati!
Partenza alle ore 21.00 con la prima parte del tema. Alle ore 22.30 arriverà la seconda parte e alle 00.00 la terza e ultima. Gli autori che vorranno cimentarsi nella prova dovranno dare dimostrazione di flessibilità nel modificare e adattare in corsa il proprio racconto oltre che di grande controllo nel riuscire a gestirlo e a farlo rientrare nel numero di caratteri che verrà a sua volta aggiornato a ogni step!
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jimjams
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Incontri Indesiderati - Mario Pacchiarotti

Messaggio#1 » martedì 17 luglio 2018, 1:17

Un peso allo stomaco mi tormenta, mi sveglia. Allungo la mano incontro una faccia. Sobbalzo e spalanco gli occhi.
«Che diavolo…»
Sono nuda, un ragazzo biondo, anche lui nudo, mi sta usando come cuscino. Mugugna senza svegliarsi. Chi cazzo è questo?
Mi guardo intorno cercando di capire in che guaio mi sia cacciata. Sono in un grande soggiorno, ben arredato, illuminazione soffusa. Sui divani ci sono altre persone, due coppie e un trio. La nudità sembra lo standard. Un tizio con la pelle più scura si sta svegliando e si guarda intorno con aria stralunata.
Che ci siamo fumati per stare in questo stato? Un pensiero improvviso mi fulmina. Chi sono io? Come mi chiamo? Per quanto mi sforzi non mi viene in mente un nome, un ricordo, niente. Rinuncio a ricordare, non mi sento troppo male in fondo. Scivolo via dalle braccia del Biondo e cerco qualcosa da mettermi, senza successo.
Il Mulatto si libera dell’abbraccio del suo partner, un ragazzo che appare molto giovane, magrissimo, e viene verso di me con passo incerto.
«Ciao… io… Ti ricordi qualcosa tu?» chiede con voce debole. «Io non ricordo nemmeno chi sono.»
«Manco io, per ora.»
Si stropiccia gli occhi e poi fa un giro con lo sguardo.
«Sembra che ci siamo divertiti.»
Faccio spallucce, non ricordo.
«Controlliamo se stanno tutti bene» suggerisco, e comincio a scuotere il Biondo. Lui si lamenta ma poi socchiude gli occhi e si sveglia.
«Ciaoo…» biascica sorridente.
«Te ricordi de me?» gli chiedo.
Sembra riflettere, poi squote la testa.
«E de te, te ricordi? Sai chi sei?»
Di nuovo aggrotta la fronte, poi spalanca un sorriso ebete, come se la cosa lo divertisse.
«No…»
«Svegliamo l’altri, daje.»
Il Mulatto annuisce e cominciamo a passare da un divano all’altro.

La situazione è grottesca. Ce ne stiamo seduti composti sui divani, messi a quadrato, tutti nudi. Cinque donne, quattro uomini, intorno ai trenta.
«Riassumiamo» dice il Cinese «nessuno ricorda chi è, come sia finito qui e cosa sia accaduto.»
«E comunque se qualcuno lo sa non lo dice» commenta la Bruna immusonita.
«Non complichiamoci la vita con ipotesi fantasiose» taglia corto il Cinese. «Limitiamoci ai fatti.»
La Tettona alza la mano, tutti i maschi si girano verso di lei.
«Te sei ricordata qualcosa?» chiedo.
«No, ma propongo di fare un giro per casa, da qualche parte ci devono essere i nostri vestiti, le borse, magari avremo portafogli, documenti, cellulari…»
«Ha ragione» commenta il Secco. «Esploriamo la casa.»
La Gazzella, lunghe gambe muscolose, si alza e va verso la porta alle sue spalle.
«Io guardo da questa parte.»
Noi altri ci dividiamo le altre porte.

«Niente vestiti. Niente borse. Niente telefoni. Niente finestre. Una sola porta chiusa, di certo l’uscita, senza serratura. Siamo prigionieri.»
Cicciottello sventola un foglietto.
«Credo che la chiave sia questa. Dice: sciogli la catena se vuoi uscire vivo. Ma non toccare il frigo.»
«Moriremo tutti» piagnucola Bruna.
Il Cinese scatta in piedi. «Smettila, magari è un cazzo di scherzo.»
Bruna si ammusonisce ancor di più.
«Dai, smettetela, proviamo a risolvere questo coso. È un quesito a più passaggi, il primo mi pare qualcosa di matematica.»
«Fai vedere» dice il Secco. Riceve il foglietto, lo osserva per un po’, concentrato. «Mi servirebbe da scrivere.»
Tettine si alza, sculetta veloce verso lo studio e torna con carta e penna.
Il Secco si mette al lavoro, nel più completo silenzio.
«Ecco, questa parte l’ho risolta. Il risultato è 5. La parte dopo non è matematica. Non conosco la lingua in cui è scritta.»
Mi scatta qualcosa di indefinito in testa.
«Posso leggerlo?»
«Dai il foglio alla Rossa» ordina il Cinese.
Lo prendo e senza difficoltà traduco la frase, anche se non ho idea di che lingua sia.
«Tutti lo possono apri’, ma nessuno lo sa chiude’.»
«Che vuol dire?» chiede Gazzella.
«Non c’ho idea» rispondo.
«Lo so io che vuol dire.» Esclama Tettona. «È un indovinello e la risposta è ‘uovo’.»
«Giusto, brava.» Cicciottello riprende il foglietto. «Vediamo la parte successiva… C’è una specie di disegno, ma non si capisce. Guardate voi.»
Fa girare l’enigma. Quando arriva nelle mani del Mulatto questo comincia ad avvicinare e allontanare il pezzo di carta dal suo naso, finché non sembra soddisfatto.
«È uno stereogramma. Rappresenta una tazza del cesso.»
La Bruna scatta in piedi. «Ho capito» urla, e parte a razzo diretta in cucina. Le andiamo tutti dietro.
«Che fai» le urla il Cinese. Ma lei neanche lo sente, apre il frigo, prende il quinto uovo, va in bagno, noi sempre dietro, incapaci di fermarla. Lo deposita nell’acqua del cesso, senza romperlo e poi usa lo sciaquone.
Per qualche secondo non succede niente di strano, poi il rumore dell’acqua che scorre invece di diminuire, come dovrebbe, aumenta e presto ci accorgiamo che l’ambiente si sta allagando.
Lo dico senza cattiveria, una semplice constatazione.
«Ah Bru’, hai fatto ‘na cazzata.»

Quando l’acqua ci arriva allo stomaco il panico rende vano ogni tentativo di risolvere il resto dell’enigma.
«Moriremo tutti» continua a dire Bruna, li mortacci sua.
«Datemi il foglietto» continua a dire la Gazzella.
Il Cinese pare rassegnato.
Io giro per casa, cercando una via d’uscita, una soluzione, un’idea. In cucina mi viene un’idea assurda. Mi siedo sul mobile accanto al lavello. Arriva Cicciottello, mi rendo conto ora che mi ha seguita come un cagnolino da quando l’acqua ha cominciato a salire.
«Ti ricordi ancora niente?» mi fa.
«No, niente.»
«Io sì, noi siamo sposati. Io mi chiamo Marco e tu Barbara.»
Cerco di ricordare ma la mia mente è vuota.
«Non mi ricordo.»
Si infila tra le mie gambe e mi abbraccia.
«Facciamo l’amore.»
È carino Cicciottello, mi fa tenerezza, un senso di familiarità.
Allora facciamo l’amore.
Proprio mentre lo sento venire, risuona una sirena.
«Siete morti, Nude Mystery Room fallita» la voce lo ripete in loop mentre l’acqua si ritira rapida.
Arriva un tizio e ci da una fiala.
«Il gioco è finito» dice «la beva e tornerà come nuova.»
La bevo. È un attimo e ricordo tutto. Il gioco, la droga anamnemonica, chi sono io, chi sono gli altri.
Guardo Vincenzo, urlo sconvolta…

Siamo tutti al bar, Mary e Angela si sbaciucchiano, Lucio e Marcello pure. Mirella e Giulio stanno parlando con il barman di non so cosa. Antonio se ne sta per conto suo incazzato nero.
Vincenzo mi scodinzola intorno.
«Levati dai coglioni» gli dico.
«Arianna, non sapevo… perdonami» piagnucola, con quel suo faccino da cucciolino ciccioloso.
«Sparisci, prima che ti uccida. Se penso a quello che abbiamo fatto…»
Vincenzo ha un singulto, sembra voler dire qualcosa ma la frase gli si strozza in bocca.
Finalmente si allontana a capo chino.
La rabbia sfuma, deve essere stato un trauma anche per lui.
Povero fratellino.



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antico
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Re: Incontri Indesiderati - Mario Pacchiarotti

Messaggio#2 » martedì 17 luglio 2018, 1:25

Ciao Mario! Malus tempo per te, ma niente di troppo penalizzante! Buona Edizione!

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Emiliano Maramonte
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Re: Incontri Indesiderati - Mario Pacchiarotti

Messaggio#3 » mercoledì 18 luglio 2018, 15:47

Ciao Mario!
Ho letto con gusto il tuo racconto perché, fondamentalmente, è scritto con brio e con mano divertita. All'inizio mi ha dato la forte sensazione di aver già visto la scena iniziale da qualche parte e, inevitabilmente, la mente è andata alla trilogia di "Una notte da leoni", dove un gruppetto di amici si risveglia al mattino in condizioni pietose, dopo una notte di folli bagordi. Però qui c'è qualcosa in più: ci sono enigmi, giochi, risate, ironia, un po' di sana caciara romanesca e tanti colpi di scena compressi in una manciata di righe. Mi ha soddisfatto l'escamotage del gioco (forse un po' forzato, ma siamo al limite... ci può stare), ma sopratutto mi ha colpito l'ultimo paragrafo, in cui si concentra l'effetto sorpresa, soprattutto con quella malefica frase finale che getta una luce inquietante e morbosa su tutto il racconto!!! Soprassiedo su refusi e su riletture, assolutamente perdonabili in un contest difficile come questo, e ti do una sufficienza bella piena.

In bocca al lupo!
Emiliano.

viviana.tenga
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Re: Incontri Indesiderati - Mario Pacchiarotti

Messaggio#4 » domenica 22 luglio 2018, 14:47

Ciao Mario,
Accidenti, l'ultima frase! Che Vincenzo non fosse davvero il marito della protagonista l'avevo intuito subito, ma questa me l'aspettavo e ha dato un tocco inquietante a un racconto che per il resto era tutto sommato leggero. L'atmosfera da escape room si percepisce già prima della rivelazione finale, quindi personalmente non ho mai veramente provato inquietudine per i personaggi. Mi hanno fatto sorridere alcuni dettagli, come Tettona che alza la mano e tutti i maschi che si girano verso di lei (anche se, da quel che si vede nel finale, alcuni hanno gusti diversi).
Per le specifiche, si potrebbe discutere un po' sul "costretto" a dire una bugia, ma nel complesso direi che sono ok.

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Linda De Santi
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Re: Incontri Indesiderati - Mario Pacchiarotti

Messaggio#5 » lunedì 23 luglio 2018, 23:34

Ciao Mario!
Bella storia, davvero ben gestita nonostante la sua genesi che immagino inevitabilmente complessa (come per tutti noi qui :D).
Strana la scelta di inserire due linguaggi per lo stesso personaggio: la voce narrante è in italiano, ma quando si esprime con il discorso diretto usa il dialetto. Mi ha un po’ confuso le idee.
Ho difficoltà a individuare la bugia, terzo e ultimo tema dell’edizione.
In ogni caso, si tratta di un racconto davvero ben scritto, con un finale che mi è piaciuto molto. Alla prossima!

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Andrea Partiti
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Re: Incontri Indesiderati - Mario Pacchiarotti

Messaggio#6 » mercoledì 25 luglio 2018, 14:10

Il racconto è riuscito bene.
Ho subito pensato alla escape room quando dici che la casa è sigillata ed ho confermato l'impressione con gli enigmi. Il twist di entrare nudi e senza memoria è interessante nell'ottica di un industria dell'intrattenimento che deve inventare sempre qualcosa di nuovo, sempre più estremo.
Mi aspettavo una chiusura più blanda, ma quel rimischiare di coppie fa il suo effetto.
Anche lo stile è azzeccatissimo, in fondo senza memoria e senza punti di riferimento, è appropriato usare caratteristiche salienti per identificare tutte le altre persone.
L'unico dubbio che mi resta è se il fratello abbia mentito oppure fosse un falso ricordo di qualche genere. Mi viene da pensare alla menzogna non per il racconto in sé, ma perché conoscevo la traccia. Forse esplicitare questa sua intenzionalità nell'approfittare della situazione renderebbe ancora più incisivo il finale!

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DandElion
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Re: Incontri Indesiderati - Mario Pacchiarotti

Messaggio#7 » mercoledì 25 luglio 2018, 21:12

Sono incredibilmente disgustata dall'incesto, ma per il resto il racconto fila anche se non ho capito da cosa avete evinto in molti che le persone tra loro dovessero conoscersi, ma non riconoscersi, il che ha reso 3-4 dei vostri racconti estremamente simili tra loro. Nel tuo caso, lo sai, scrivi strabene e quindi non ti si può dire nulla di male, però stavolta l'idea è un po' piattina..
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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jimjams
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Re: Incontri Indesiderati - Mario Pacchiarotti

Messaggio#8 » giovedì 26 luglio 2018, 11:56

Linda De Santi ha scritto:Ciao Mario!
Bella storia, davvero ben gestita nonostante la sua genesi che immagino inevitabilmente complessa (come per tutti noi qui :D).
Strana la scelta di inserire due linguaggi per lo stesso personaggio: la voce narrante è in italiano, ma quando si esprime con il discorso diretto usa il dialetto. Mi ha un po’ confuso le idee.
Ho difficoltà a individuare la bugia, terzo e ultimo tema dell’edizione.
In ogni caso, si tratta di un racconto davvero ben scritto, con un finale che mi è piaciuto molto. Alla prossima!


Il problema del doppio registro linguistico del protagonista (voce narrante e frasi del dialogo) me lo sono posto anche io, ma molto rapidamente, perché il tempo davvero scarseggiava. Ho deciso che era forse un po' strano, ma non mi sembrava funzionare portando in dialettale anche la voce narrante. A freddo eviterei il doppio registro.
La bugia è quella del fratello che pur non ricordando assolutamente niente, finge di essere il marito della protagonista approfittando della situazione. Sembra che in situazioni in cui si presume di dover presto morire ci sia una certa maggiore spinta verso la "consolazione sessuale". Ho giocato un po' su questa cosa, ma non è che volessi trovare una morale, solo incasinare le cose :-)

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jimjams
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Re: Incontri Indesiderati - Mario Pacchiarotti

Messaggio#9 » giovedì 26 luglio 2018, 12:01

megagenius ha scritto:Ciao Mario!
Ho letto con gusto il tuo racconto perché, fondamentalmente, è scritto con brio e con mano divertita. All'inizio mi ha dato la forte sensazione di aver già visto la scena iniziale da qualche parte e, inevitabilmente, la mente è andata alla trilogia di "Una notte da leoni", dove un gruppetto di amici si risveglia al mattino in condizioni pietose, dopo una notte di folli bagordi. Però qui c'è qualcosa in più: ci sono enigmi, giochi, risate, ironia, un po' di sana caciara romanesca e tanti colpi di scena compressi in una manciata di righe. Mi ha soddisfatto l'escamotage del gioco (forse un po' forzato, ma siamo al limite... ci può stare), ma sopratutto mi ha colpito l'ultimo paragrafo, in cui si concentra l'effetto sorpresa, soprattutto con quella malefica frase finale che getta una luce inquietante e morbosa su tutto il racconto!!! Soprassiedo su refusi e su riletture, assolutamente perdonabili in un contest difficile come questo, e ti do una sufficienza bella piena.

In bocca al lupo!
Emiliano.


Mi rendevo conto che l'idea della mistery room sarebbe stata un po' banale, ma considerando l'evoluzione della nostra società ho pensato di spingere un po' oltre le cose. Dunque una mistery in cui le regole del gioco sono estreme, i giocatori "messi a nudo" non solo fisicamente ma anche di fatto mentalmente, azzerati da una droga, con la consapevolezza dunque che "tutto può succedere". Il finale è cattivello, ma in fondo questi giocatori, che hanno volutamente cercato questo particolare gioco, con quelle regole, è molto probabile che consciamente o inconsciamente volessero provare qualcosa di proibito, senza esserne del tutto responsabili. Non è un caso che ci siano un po' tutte le combinazioni. E di conseguenza un po' tutte le morbosità e curiosità. la parte più difficile è stato sfrondare senza perdere del tutto le sfumature, e non so se ci sono riuscito, però mi sono divertito.

Giuseppe Patti
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Re: Incontri Indesiderati - Mario Pacchiarotti

Messaggio#10 » giovedì 26 luglio 2018, 14:06

Ciao,
mi è piaciuto il tuo racconto, il presupposto da cui parte e come si evolve la storia. Mi ha un po' straniato il doppio registro, dialettale nei dialoghi e italiano nella narrazione, ma non più di tanto, credo sia stato comunque un modo per caratterizzare maggiormente il personaggio, come gli altri ognuno con la propria peculiarità. Che non fosse il marito lo avevo capito subito, sarebbe stato strano e banale se fosse stato davvero il marito.
In ogni caso, in bocca al lupo!

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diego.martelli
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Re: Incontri Indesiderati - Mario Pacchiarotti

Messaggio#11 » giovedì 26 luglio 2018, 19:04

Molto bello, scorrevole, divertente, e aderente al tema proposto! Non ho grossi appunti da muovere, anche a seconda e terza rilettura non mi viene in mente nulla da segnalare: impegnandomi, mi viene da dire che non trovo l'uso caratterizzante della parlata romana di uno dei personaggi come particolarmente necessario, e in alcuni tratti ciò appesantisce il testo altrimenti scorrevolissimo.

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Peter7413
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Re: Incontri Indesiderati - Mario Pacchiarotti

Messaggio#12 » giovedì 26 luglio 2018, 20:40

Non mi piace il variare tra voce narrante e romanesco, anche perché il dialetto è così poco caratterizzante il racconto che avresti potuto tranquillamente byepassarlo. Bello il riferirti ai personaggi per caratteristiche fisiche e molto fluido il narrato, tanto che riesci a non fare pesare la presenza di così tanti e diversi attori. Bello il finale. Racconto più che godibile, insomma.

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Gennibo
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Re: Incontri Indesiderati - Mario Pacchiarotti

Messaggio#13 » giovedì 26 luglio 2018, 22:14

Anche questo un racconto interessante, soprattutto per l’enigma da risolvere, un po’ forzata la parlata di lei così come i due che mentre stanno per affogare fanno l’amore e lui solo viene, ma ci sta, visti i tempi stretti per produrre un buono scritto. Mi sono piaciute le caratterizzazioni e moltissimo il finale che lascia spiazzati. Comunque, molto bravo a gestire il tutto in così poco tempo.

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lordmax
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Re: Incontri Indesiderati - Mario Pacchiarotti

Messaggio#14 » venerdì 27 luglio 2018, 0:03

Bellissima l'idea della escape room che arriva ma non come prima idea grazie alla nudità dei protagonisti. L'uso del dialettale per la protagonista non è male ma avresti dovuto estenderlo anche agli altri, se si conoscono allora anche loro dovevano in qualche modo usarlo. Nel complesso il racconto funziona piuttosto bene e non c'è proprio nulla che non si possa ottimizzare in fase di editing per renderlo veramente un ottimo racconto. Per quanto riguarda la sfida trovo un po' stiracchiato il terzo punto però ci sta.

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