Ineluttabile - Diego Martelli
- diego.martelli
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Ineluttabile - Diego Martelli
Si vide allo specchio, a casa, e si spaventò. Dov'erano la strada e la macchina? Ricordava lo stridere delle gomme, il dolore che spariva nel freddo. Confuso, guardò l'orologio. Erano le sette, doveva andare in ufficio. Salutò sua moglie, uscì. Non voleva spaventarla. Forse doveva solo schiarirsi le idee.
Il caffé disgustoso della macchinetta gliele schiarì. Lui era morto! Investito per strada. Era accaduto davvero! Si alzò dalla scrivania, corse in bagno. Si tolse la cintura, la appese a un tubo alto, salì sul water. Infilò la testa. Si lasciò cadere.
Si vide allo specchio. A casa. Nessun segno intorno a collo. Soffocò un singhiozzo. Dalla camera, sua moglie domandò se andava tutto bene. Si lavò la faccia. La salutò, uscì di casa. Ancora.
Non sopportava più lei, né il suo lavoro, né i frustranti giorni sempre uguali. Per questo si era buttato sotto la macchina! Doveva... solo...
Corse fino al ponte, scavalcò la protezione. Il volo gli parve brevissimo.
Si vide allo specchio. A casa. La odiava, quella casa! Si sentì soffocare. Gridò! "...VOGLIO SOLO ANDARE ALL'INFERNO! VOGLIO SOLO MORIRE!"
Sulla porta del bagno c'era sua moglie. Beveva tranquilla una tazza di tè. "Sei già all'inferno, caro. Cosa ti aspettavi? Forconi?" disse lei, piatta. Aveva negli occhi un certo triste divertimento e l'oscurità di lavori sbagliati, occasioni perdute, tradimenti scoperti e figli mai nati. Prese un altro sorso dalla tazza.
"Benvenuto. Quando torni, passa a prendere il latte."
Il caffé disgustoso della macchinetta gliele schiarì. Lui era morto! Investito per strada. Era accaduto davvero! Si alzò dalla scrivania, corse in bagno. Si tolse la cintura, la appese a un tubo alto, salì sul water. Infilò la testa. Si lasciò cadere.
Si vide allo specchio. A casa. Nessun segno intorno a collo. Soffocò un singhiozzo. Dalla camera, sua moglie domandò se andava tutto bene. Si lavò la faccia. La salutò, uscì di casa. Ancora.
Non sopportava più lei, né il suo lavoro, né i frustranti giorni sempre uguali. Per questo si era buttato sotto la macchina! Doveva... solo...
Corse fino al ponte, scavalcò la protezione. Il volo gli parve brevissimo.
Si vide allo specchio. A casa. La odiava, quella casa! Si sentì soffocare. Gridò! "...VOGLIO SOLO ANDARE ALL'INFERNO! VOGLIO SOLO MORIRE!"
Sulla porta del bagno c'era sua moglie. Beveva tranquilla una tazza di tè. "Sei già all'inferno, caro. Cosa ti aspettavi? Forconi?" disse lei, piatta. Aveva negli occhi un certo triste divertimento e l'oscurità di lavori sbagliati, occasioni perdute, tradimenti scoperti e figli mai nati. Prese un altro sorso dalla tazza.
"Benvenuto. Quando torni, passa a prendere il latte."
Re: Ineluttabile - Diego Martelli
Ola Diego! Tutto a posto con i parametri, buona Edizione!
- Emiliano Maramonte
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Re: Ineluttabile - Diego Martelli
Ciao Diego, bentrovato!!
A una prima, rapida lettura il racconto mi era parso insipido, un po' così, tirato via. Poi, poco fa, l'ho riletto con calma, assaporando ogni singola frase, e la storia mi ha fatto tutto un altro effetto!
Questo ciclico morire, fa parte di un filone di storie che da qualche anno imperversa soprattutto al cinema: il protagonista di turno è costretto a rivivere più e più volte lo stesso giorno - o la stessa situazione - per cercare di rimediare a degli errori o per imparare qualcosa.
Nel tuo racconto, però, c'è qualcosa di diverso. Non c'è possibilità di salvezza, non c'è lo spiraglio di una via d'uscita... Questa storia è la storia di moltissime coppie che restano intrappolate in una vita triste, deprimente, sempre uguale a se stessa, che odiano e che tuttavia sono costrette a vivere e rivivere. Un vero e proprio inferno.
Fortemente intriso di humor nero il finale, intelligente, e degna e autentica pietra tombale di una trama che reca in sé più di una riflessione filosofica.
Ti segnalo: "Si vide allo specchio, a casa"; io avrei messo "Si guardò allo specchio".
Per il resto null'altro da segnalare. Scritto molto bene, con ritmo invidiabile e mano felice.
Bravo.
In bocca al lupo!
Emiliano.
A una prima, rapida lettura il racconto mi era parso insipido, un po' così, tirato via. Poi, poco fa, l'ho riletto con calma, assaporando ogni singola frase, e la storia mi ha fatto tutto un altro effetto!
Questo ciclico morire, fa parte di un filone di storie che da qualche anno imperversa soprattutto al cinema: il protagonista di turno è costretto a rivivere più e più volte lo stesso giorno - o la stessa situazione - per cercare di rimediare a degli errori o per imparare qualcosa.
Nel tuo racconto, però, c'è qualcosa di diverso. Non c'è possibilità di salvezza, non c'è lo spiraglio di una via d'uscita... Questa storia è la storia di moltissime coppie che restano intrappolate in una vita triste, deprimente, sempre uguale a se stessa, che odiano e che tuttavia sono costrette a vivere e rivivere. Un vero e proprio inferno.
Fortemente intriso di humor nero il finale, intelligente, e degna e autentica pietra tombale di una trama che reca in sé più di una riflessione filosofica.
Ti segnalo: "Si vide allo specchio, a casa"; io avrei messo "Si guardò allo specchio".
Per il resto null'altro da segnalare. Scritto molto bene, con ritmo invidiabile e mano felice.
Bravo.
In bocca al lupo!
Emiliano.
Re: Ineluttabile - Diego Martelli
Un'idea, quella del ciclo infinito che si ripete, molto sfruttata, ma non per questo esaurita. In un racconto così breve riuscire a rendere l'idea del ciclo era anche più difficile, ma ci sei riuscito bene. Mi piace anche il fatto che si rimane con l'idea che forse non si tratta di vere morti, forse è un incubo, forse è semplicemente l'Inferno, o forse è la vita. Anche qui rivedrei il finale (i finali sono il mio pallino, i miei non mi soddisfano mai). Ecco, qui per esempio quel benvenuto finale, che lo so, richiama il tema, non l'avrei messo. Piuttosto giù con la cattiveria: "Sbrigati, che sei in ritardo. E quando torni... etc"
- Andrea Partiti
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Re: Ineluttabile - Diego Martelli
Ho apprezzato il tuo racconto.
Ha una struttura semplice, molto chiara e diretta. Funziona senza bisogno di orpelli, senza inganni e fumo.
Ci sono seconde letture e messaggi nascosti? Forse, probabilmente, ogni sorta di seconda lettura sulla paura di realizzarsi e di cambiare come vero inferno, ma quando li trovano nei miei racconti di solito mi colgono di sorpresa, quindi mi limito a valutare la superficie del racconto.
L'unico dettaglio fuori posto, per me, è la battuta della moglie, troppo esplicita nel confermare che è all'inferno. Una vera tortura non glielo rivelerebbe mai così esplicitamente, e sembra messa lì come servizio al lettore stupido che non è in grado di trarre le sue conclusioni. E' quasi condiscendente verso il lettore.
Ha una struttura semplice, molto chiara e diretta. Funziona senza bisogno di orpelli, senza inganni e fumo.
Ci sono seconde letture e messaggi nascosti? Forse, probabilmente, ogni sorta di seconda lettura sulla paura di realizzarsi e di cambiare come vero inferno, ma quando li trovano nei miei racconti di solito mi colgono di sorpresa, quindi mi limito a valutare la superficie del racconto.
L'unico dettaglio fuori posto, per me, è la battuta della moglie, troppo esplicita nel confermare che è all'inferno. Una vera tortura non glielo rivelerebbe mai così esplicitamente, e sembra messa lì come servizio al lettore stupido che non è in grado di trarre le sue conclusioni. E' quasi condiscendente verso il lettore.
- maria rosaria
- Messaggi: 687
Re: Ineluttabile - Diego Martelli
Terribile questo eterno ritorno a casa, che poi sarebbe l'inferno vero, quello che il protagonista vorrebbe evitare.
Invece no, non ci riesce, e ogni volta che prova a morire si ritrova nell'inferno di casa, quello che proprio non sopporta più.
Ho apprezzato molto questa declinazione di un inferno reale, di vita vissuta, che spaventa molto di più di quello immaginario, esistente (forse) dopo la morte.
Nel finale, forse, ma è una finezza, più che benvenuto avrei scritto "Bentornato".
Buona prova.
Invece no, non ci riesce, e ogni volta che prova a morire si ritrova nell'inferno di casa, quello che proprio non sopporta più.
Ho apprezzato molto questa declinazione di un inferno reale, di vita vissuta, che spaventa molto di più di quello immaginario, esistente (forse) dopo la morte.
Nel finale, forse, ma è una finezza, più che benvenuto avrei scritto "Bentornato".
Buona prova.
Maria Rosaria
- Massimo Tivoli
- Messaggi: 396
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Re: Ineluttabile - Diego Martelli
L’insoddisfazione per la propria vita, tutte le aspettative andate in frantumi, il vivere una realtà che non riconosciamo come nostra, uno stillicidio dell’anima che si ripete giorno dopo giorno come se ogni giorno fosse lo stesso e mai l’ultimo. Anche io avrei reso meno esplicita la battuta della moglie. Perché credo che un grande punto di forza del racconto sia proprio quello di far rimanere in bilico la situazione tra l’inferno di una realtà che ci soffoca e l’inferno soprannaturale. In ogni caso, bel racconto.
Re: Ineluttabile - Diego Martelli
Ineluttabile, di Diego Martelli
Ciao Diego,
tema centrato! Il tuo racconto è claustrofobico e pessimista, mi sono parecchio intristito leggendolo ma penso sia un bene, vuol dire che mi sono immedesimato e ho sofferto con il protagonista, mi sono tuffato nel suo inferno personale, incubo o inferno che sia.
Il ritmo è buono e a parte qualcosa già segnalato mi sembra una buona prova.
Ciao
Adriano
Ciao Diego,
tema centrato! Il tuo racconto è claustrofobico e pessimista, mi sono parecchio intristito leggendolo ma penso sia un bene, vuol dire che mi sono immedesimato e ho sofferto con il protagonista, mi sono tuffato nel suo inferno personale, incubo o inferno che sia.
Il ritmo è buono e a parte qualcosa già segnalato mi sembra una buona prova.
Ciao
Adriano
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- Messaggi: 32
Re: Ineluttabile - Diego Martelli
Ciao Diego.
Devo dirti che il racconto inizialmente mi stava confondendo. Non riuscivo a star dietro alla storia e a capirne il nesso.
Poi alla fine tutto è diventato chiaro. Quello è il suo inferno e ogni volta che prova a uccidersi ritorna esattamente nell'unico posto dove non vorrebbe essere.
È il racconto di una coppia stanca, annoiata da quella routine e di un amore finito.
Devo dirti che il racconto inizialmente mi stava confondendo. Non riuscivo a star dietro alla storia e a capirne il nesso.
Poi alla fine tutto è diventato chiaro. Quello è il suo inferno e ogni volta che prova a uccidersi ritorna esattamente nell'unico posto dove non vorrebbe essere.
È il racconto di una coppia stanca, annoiata da quella routine e di un amore finito.
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