Gruppo Andrea Atzori

Per partecipare alla Sfida basta aver voglia di mettersi in gioco.
Le fasi di gioco sono quattro:
1) Il primo settembre sveleremo il tema deciso da Aislinn. I partecipanti dovranno scrivere un racconto e postarlo sul forum.
2) Gli autori si leggeranno e classificheranno i racconti che gli saranno assegnati.
3) Gli SPONSOR leggeranno e commenteranno i racconti semifinalisti (i migliori X di ogni girone) e sceglieranno i finalisti.
4) Aislinn assegnerà la vittoria.
Avatar utente
Spartaco
Messaggi: 997

Gruppo Andrea Atzori

Messaggio#1 » lunedì 1 ottobre 2018, 8:53

Immagine

Questo è il gruppo Andrea Atzori de LA SFIDA A Né a Dio né al Diavolo con Andrea Atzori come giudice.

Gli autori del gruppo Andrea Atzori dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo Cristina Astori.

I racconti di questo gruppo verranno commentati dagli autori del gruppo Cristina Astori.

I 2 migliori racconti di questo raggruppamento accederanno alle semifinali e saranno valutati da Andrea Atzori che deciderà quale dovrà finire al vaglio di Aislinn.

Al girone verrà assegnato un lettore esterno che stilerà una classifica che si sommerà a quelle degli altri.

I gruppi sono stati formati seguendo l'ora di consegna.

Ricordatevi di segnare, in risposta ai vostri racconti, i bonus a cui aspirate.
Nei commenti dovrete segnare i bonus che individuerete.


E ora vediamo i racconti ammessi:

BUONA APPETITO, di Wladimiro Borchi, 16576 caratteri, consegnato l' 17/09 alle 13:33.
Letheion, di di Eugene Fitzherbert, 19965 caratteri, consegnato il 23/09 alle 23:99.
The Thing that Should Not Be, di alessandro Calvi, 19969 caratteri, consegnato il 30/09 alle 23:53.



Avete tempo fino alle 23.59 di martedì 09 ottobre per commentare i racconti del gruppo Cristina Astori
Chi non postasse anche solo un commento verrà squalificato.
Chi non postasse la classifica verrà squalificato
Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Vi avverto che saremo fiscali e non accetteremo classifiche postate anche solo alle 00.00 a meno che problemi improvvisi vi ostacolino all'ultimo, ma in quel caso gradiamo essere avvertiti, sapete come trovare i moderatori. Vi ricordiamo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo.

I racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a SPARTACO.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo Cristina Astori.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA SFIDA A TUTTI!



Krum_Krum
Messaggi: 24

Re: Gruppo Andrea Atzori

Messaggio#2 » domenica 7 ottobre 2018, 1:29

La mia classifica con commmenti:

1 Letheion - Eugene Fritzherbert
2 The thing that should not be – Alessandro Calvi
3 Buon appetito – Wladimiro Borchi

Buon appetito – Wladimiro Borchi

Sono un fan del cannibalismo, lo ammetto, eppure questo racconto non mi ha convinto. Mi sembra che tu abbia più che altro provato ad agguantare tutti i bonus a discapito della storia. Il flashback storico a mio avviso appesantisce la narrazione e i dialoghi non sono convincenti. Il personaggio del medico non crea empatia e viene descritto prima come “giovane medico” e poco dopo “matura”. Anche l’età della ragazza ferita è ambigua; parla come una bambina di 4 anni e non ne capisco bene il motivo.
In ogni caso i bonus sono tutti centrati, tranne il suicidio, perché a mio avviso non si tratta di un tentativo di uccidersi, ma, al contrario, è un tentativo di sopravvivere, che culmina con la morte del personaggio.

Letheion – Eugene Fritzherbert

Interessante rilettura di un evento storico reale. La scrittura scorre fluida, anche se l’intermezzo narrativo di Abbot confonde un po’ e rallenta. Apprezzo molto il gioco su P.R. Chelsea e Paracelso; mi stavo proprio chiedendo perché un personaggio maschile avesse un nome tipicamente femminile. Nel complesso, quindi, direi che funziona anche se manca un po’ di mordente.
Per quanto riguarda i bonus: - La canzone metal c’è ed è attinente alla trama.
- Per quanto riguarda il bonus numero 2 direi che non ci siamo in quanto l’evento storico non avviene cent’anni prima degli eventi principali narrati, ma è esso stesso il racconto.
- Il flashback c’è. Non sono sicuro che sia ambientazione storica.
- Bugigattolo c’è.
- La vista del sangue c’è.

The thing that should not be – Alessandro Calvi

Il racconto non è scritto male e l’idea di inserire la genesi del mostro di Frankenstein è carina. Purtroppo però non va molto oltre. I rapporti tra i personaggi sono poco approfonditi e manca una vera spinta nella parte centrale e più corposa del racconto. Mi sembra che tutto sia in funzione della sorpresa di scoprire la presenza di Mary Shelley e del mostro. Anche il finale mi è sembrato un po’ debole.

I bonus 1 e 2 sono presi. Sul 3 ho dei dubbi; più che di flashback mi pare sia la continuazione del punto 2. Il 4 è centrato. Il 5 non mi sembra centrato: buttarsi nel vuoto nella speranza di sopravvivere non mi sembra un tentativo di suicidio. Il sangue c’è.

Avatar utente
Marco Travaglini
Messaggi: 196

Re: Gruppo Andrea Atzori

Messaggio#3 » lunedì 8 ottobre 2018, 23:56

Davvero complimenti, sono tutti bei racconti, ecco la mia classifica:

1. Letheion - Eugene Fritzherbert
2. The thing that should not be – Alessandro Calvi
3. Buon appetito – Wladimiro Borchi

**************

BUON APPETITO

Credo si tratti di una buona storia, eppure non è scattata l’empatia con i personaggi. Credo che dipenda in parte anche dal modo in cui ci si rivolge ai personaggi.
Gli appellativi con cui Sabrina si rivolge a Tommy sono un po’ troppo distaccati e cozzano con la sua ostentata preoccupazione per il figlio. Solo una volta in un discorso diretto, Sabrina dice “il mio bambino”, tutte le altre volte la narrazione rimane su un generico “il bambino/bimbo” o “il piccolo Tommy”. Non riesco a sentirlo come SUO, non so se riesco a spiegarmi, anche il fatto che il bimbo venga presentato tramite la tata me lo fa sentire come corpo estraneo. Secondo me con qualche parolina qua e là, qualche particolare del bambino o anche scrivendo “il suo bambino” invece che un freddo “il bambino”, si rafforzerebbe la sensazione di legame con Tommy che invece risulta un po’ troppo “medico”.
Altra appellativo secondo me inappropriato è “cagna”: per il modo in cui ho letto il racconto e in cui ho immaginato Sabrina, che è pronta ad aiutare il prossimo, difficilmente riesco a immaginare che possa pensare a una ragazzina plagiata come cagna. È un termine che sta benissimo in bocca a Cerbero, ma non nella testa di Sabrina.
La storia di Goffredo poi, con cui probabilmente ho empatizzato più di Sabrina, mi lascia l’amaro in bocca quando rimane sullo sfondo storico e non si lega in nessun modo alle vicende attuali: forse mi ha creato un po’ di falsa aspettativa.
Ultimo commento sulle tre righe finali, dove credo che siamo passati dal punto di vista di Sabrina e uno onnisciente: non so, secondo me sono su uno standard un pochino più basso rispetto a tutto il resto del racconto. Magari staccandole e passando al punto di vista della ragazzina avrebbero avuto una presa migliore.

La musica esce fuori da uno stereo o qualche sorta di apparecchio giusto?

BONUS (metto quelli che vedo, perché non sono stati dichiarati):
- Titolo di una canzone Metal: Pleasure Slave dei Manowar
- Inserire riferimenti a un evento storico famoso: OK
- Inserire nel racconto almeno una scena in flashback in ambientazione storica: OK
- È presente la parola Cerbero
- Inserire il suicidio (riuscito o tentato): in realtà qui non è né riuscito né tentato, ma è simulato. Non lo so, dipende da come lo intendeva Aislinn, se consideriamo la volontà di morire allora non è preso, se consideriamo l’immagine del suicidio allora è preso.
- inserire la vista del sangue: indipendentemente da come si decide per il punto precedente, credo che sia sufficiente la tata che vede il sangue sgocciolato per assegnare questo bonus


****************

Letheion

Un racconto che mi è molto piaciuto leggere. Con tanto di finale non scontato, ma ben preparato. Mi è piaciuto particolarmente il modo in cui Abbot descrive le sue sensazioni e il modo in cui perde la sua umanità e veicola la storia, crea una buona souspance. Anche il tema credo che sia centrato, anche se ce se ne rende conto solo verso metà racconto.
Ci sono poche cose, particolari più che altro che non mi hanno convinto. Ad esempio Morton che dice al professore giorno mese e anno per indicare il primo di una lunga serie di successi, mi sembra poco realistico in una discussione. Magari se avesse detto una cosa come “il 16 ottobre 1846 sarà una data da ricordare: il primo di una lunga via di successi” avrebbe funzionato meglio per me.
Anche l’occhio che si gonfia istantaneamente dopo il ceffone, mi ha convinto poco, di contro però il secondo ceffone per caratterizzare la scarsa pazienza di Morton mi è piaciuto molto.
Un episodio strano che non mi ha convinto è la parte dei polli, o meglio, il fatto che Morton ne fosse ossessionato: se ne fosse davvero ossessionato avrebbe dovuto prevedere delle controindicazioni per il paziente, così come successe per i polli. Invece sembra accorgersene solo dopo che Chelsea glielo fa notare. Magari in una seconda stesura non lo renderei ossessionato, ha più senso (per me) che Morton abbia saltato quella parte e la rilegga dopo che Chelsea glielo fa notare.
Non mi è chiaro come mai a un certo punto Abbot non veda più Paracelso né come mai decida di medicarsi l’occhio nel bel mezzo della baruffa.

BONUS:
- Riferimento a un evento storico: OK, è il tema del racconto
- Flashback: non lo so, qui si tratta di una persona che legge il resoconto stringato di un esperimento su un libro, anche se effettuato da uno dei personaggi principali. Non credo sia centrato.
- Parola Bugigattolo: OK c’è
- Vista del sangue: c’è, credo che non ci siano problemi proprio perché non c’è il suicidio
- Titolo della canzone: qui è un po’ al limite, per me i Deep Purple ci possono rientrare e il titolo della canzone compare anche se tradotto e senza enfasi, ma rileggendo i termini con cui il bonus è descritto e cercando di interpretarne il messaggio, per me il bonus è preso.

*****************

The thing that should not be

Anche il tuo racconto, come gli altri, è scritto molto bene, complimenti. Come è già stato fatto notare l’assenza di Paolo nel finale pesa un bel po’, ed è un peccato, sarebbe bastato poco per farci capire dov’era e che non fosse rimasto semplicemente troppo “dietro alla telecamera”. Anche la sua presenza improvvisa all’aeroporto mi sembra un pochino strana, così come le comparsate improvvise di Henry dentro i laboratori del povero e tormentato Victor. In generale mi sembra che ci sia una corrispondenza Victor/Michele ed Henry/Paolo che da una parte è affascinante, dall’altra però appiattisce un pochino i personaggi secondari. Mi piace il modo in cui viene resa la ricerca sia in Victor che in Michele, di contro mi sembrano un pochino traballanti i dialoghi con le varie controparti, a differenza dei monologhi che invece sono molto avvincenti. Mi è piaciuto molto il modo in cui il laboratorio viene descritto, con alcuni bei particolari e il modo in cui viene introdotto il sospetto della presenza della cosa ai giorni nostri, con un rumore in richiamo a un altro rumore. Non mi è piaciuta invece la descrizione del mostro. Ma mi rendo conto che siamo nel campo dei gusti personali. A livello tecnico, al di là di piccole cose che ci possono stare e a cui non do peso, ho notato invece un abuso generale dei puntini di sospensione: i dialoghi sono spesso interrotti e ci sono alcune pause, quindi è corretto che ci siano molti puntini in giro per il racconto, ma spesso vengono usati anche là dove un punto o una virgola avrebbe reso un effetto migliore.

BONUS:
- Inserire il titolo di una canzone metal: The thing that should not be dei Metallica
- Inserire riferimenti a un evento storico famoso: l’evento è letterario, ma su Facebook è stato chiarito che va bene, quindi OK
- Inserire nel racconto almeno una scena in flashback: vale stesso discorso del punto precedente
- Sono presenti le parole Cerbero e bugigattolo (le altre indicate credo siano state eliminate nell’operazione di taglio, ma non importa, tanto ne bastava una per avere il bonus)
- Inserire il suicidio: OK
- Vista del sangue: OK

Avatar utente
Spartaco
Messaggi: 997

Re: Gruppo Andrea Atzori

Messaggio#4 » martedì 9 ottobre 2018, 22:39

In attesa degli altri, posto commenti e classifica del Lettore Anonimo.
Vi ricordo che il Lettore Anonimo è quell'animale in vi d'estinzione che legge senza avere nessuna velleità letteraria. Insomma, quelli di chi ha comprato una vostra opera e ne sta parlando con gli amici.

Buon Appetito
All’inizio il racconto non era molto avvincente, anzi. Andando avanti a leggerlo però è diventato molto interessante. Mi sono immaginata tutti i personaggi, come potrebbero essere nella realtà. Speravo durasse di più. Bonus: 1/2/4/6. Tema: rispettato.

Letheion
Molto bello, mi ha ricordato vagamente Ade o addirittura Harry Potter e il principe mezzosangue, quando trovano il finto Horcrux. Molto avvincente come storia. Mi è piaciuto davvero tanto.
Bunus: 2/3. Tema: rispettato.

The Thing that Should Not Be
La storia è carina ma non mi ha coinvolto.
Bonus: 1/2/3. Tema: rispettato.

Classifica:
1. Letheion
2. Buon Appetito
3. The Thing that Should Not Be

Avatar utente
Sara Ronco
Messaggi: 12

Re: Gruppo Andrea Atzori

Messaggio#5 » martedì 9 ottobre 2018, 22:42

1-The thing that not should be Alessandro Calvi. Questo racconto mi è piaciuto molto, mi ha coinvolto e fatto trattenere il fiato in alcuni momenti, come quando appare la mano. Ho trovato molto funzionale le descrizioni tra quel che succede ora e quel che è successo nel XIX secolo.
E poi che dire... adoro Frankenstein!
I bonus ci sono tutti, non mi ha convinto per gusto mio personale come hai inserito la parola Cerbero.

2 - Letheion.
Da profana il tuo racconto mi è piaciuto molto, hai padronanza della scrittura e riesci a intrappolarmi nel racconto.
Mi hai incuriosito parecchio, credo che correrò alla pagina Wikipedia sull'anestesia.

3 - Buon appetito.
La storia mi ha dato immagini potenti di cui ho potuto godere, ma non mi ha coinvolta al 100%.
Ho molto apprezzato il riferimento al conte Ugolino.
"La giovane medico" mi ha dato una fastidiosa martellata nel cervello. Credo che sia una forma corretta, ma non mi è piaciuta.
Nonostante io scriva romanzi dall'età di 13 anni (con moooolta discontinuità) ho ancora bisogno della "badante letteraria".
Rimanete sintonizzati e vi stupirò.

Avatar utente
Spartaco
Messaggi: 997

Re: Gruppo Andrea Atzori

Messaggio#6 » mercoledì 10 ottobre 2018, 0:31

Ecco a voi la classifica finale con i bonus assegnati:

1) Letheion Di Eugene Fitzherbert = (5 - 10 per i bonus) -5 punti
1) The thing that not should be di Alessandro Calvi = (7 - 12 per i bonus) -5 punti
3) Buon appetito di Wladimiro Borchi = (12 - 12 per i bonus) 0 punti


Accedono alla semifinale e verranno giudicati da Andrea Atzori: Eugene Fitzherbert e Alessandro Calvi.
Eugene e Alessandro avranno tempo fino a venerdì 12 ottobre alle 23:59 per revisionare il racconto da sottoporre allo SPONSOR.

Complimenti a tutti!

Torna a “La Sfida a Né a Dio né al Diavolo”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti