Risveglio a Birda Domo

Appuntamento per lunedì 17 settembre 2018 dalle 21.00 all'una con un tema della guest star del mese ENRICO PANDIANI!
alexandra.fischer
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Risveglio a Birda Domo

Messaggio#1 » lunedì 17 settembre 2018, 21:47

RISVEGLIO A BIRDA DOMO
Di Alexandra Fischer
Il gruppo di clandestini entrò nell’Ora del Sonno Pesante sfruttando il guasto nella serratura di una delle porte che chiudevano le immense mura di Birda Domo.
Il più piccolo fra loro aveva usato gli artigli per forzarla e disse agli altri nove: «Ecco, andiamo nella casa rossa. L’umana che domina la città vedrà che siamo ancora vivi.»
La vecchia del gruppo gli accarezzò le piume del capo: «Sì, certo. Da quando la nostra gabbia si è rotta, possiamo ritornare a condividere il nostro sapere.»
Prese il piccolo per mano e si addentrò nella via principale: le lampade rischiarate dai cristalli mostravano i mosaici sbiaditi che ritraevano esseri umani e animali durante i lavori agricoli, la pesca nei laghetti e nella raccolta dell’acqua per le cisterne che si trovavano sotto le case.
La strada era polverosa e le fontane producevano pochi rivoli d’acqua dall’odore metallico.
Il piccolo domandò alla vecchia: «Perché Birda Domo è ridotta alla sete?»
«La dominatrice della città, da giovane, si stancò di noi. Detestava la nostra capacità di procurare acqua in grado di dissetare e curare le epidemie. Voleva che Birda Domo diventasse come le sue vicine, ricca di animali, uomini di tutte le razze in grado di svolgere mestieri utili.»
Gli altri nove del gruppo glielo confermarono:
«I mosaici hanno ricoperto gli affreschi che ritraevano la nostra razza.»
«Cosa farsene della nostra acqua curativa, quando c’erano i medici?»
«A che serviva la nostra capacità di dominare le nubi per attirare la pioggia, se c’erano gli alti sacerdoti di tutti i culti delle terre conosciute?»
«Così la giovane donna ci fece chiudere nelle gabbie, nutrendoci come sempre, sì, ma cancellandoci dalla memoria della gente e degli animali.»
«E dire che eravamo amati.»
Un lungo singhiozzo si levò dai membri del gruppo rimasti zitti per il troppo dolore.
La vecchia arrivò alla casa rossa, trovandone la porta aperta.
Fece segno al piccolo di seguirla.
Gli altri, rispettosi delle gerarchie, rimasero fuori.
Le due creature entrarono nel corridoio illuminato, notando appesi alle pareti disegni dai soggetti via via più tragici: lotte, uccisioni, pire che bruciavano cadaveri.
Arrivati nell’ultima stanza, videro una donna vecchissima a letto, divorata dalla febbre.
Udendoli arrivare, si era rialzata debolmente sui cuscini.
«Voi, siete evasi?»
«No. Ci hai dimenticati e la nostra gabbia si è rotta, permettendoci di tornare.»
La dominatrice di Birda Domo mosse la testa con grande sforzo: «Di voi ho tenuto solo il nome della città. Ufficialmente siete estinti. Il vostro tempo è passato e anche il mio. Dobbiamo lasciare spazio…»
La vecchia riprese: «…agli orrori causati dal tuo cattivo governo? No. Resteremo per rimettere tutto in ordine.»
Il piccolo si avvicinò alla dominatrice di Birda Domo dandole da bere un po’ dell’acqua raccolta nella vasca della gabbia.
Gli occhi spenti di lei ripresero luce e i suoi movimenti si fecero più agili.
Accarezzò la testolina piumata del piccolo: «Perdonatemi. Vivrete con tutti noi.»



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antico
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Re: Risveglio a Birda Domo

Messaggio#2 » lunedì 17 settembre 2018, 22:31

Ciao Alexandra! Tutto ok con i caratteri e il tempo, buona Pandiani Edition!

alexandra.fischer
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Re: Risveglio a Birda Domo

Messaggio#3 » martedì 18 settembre 2018, 19:41

Ciao Antico, grazie.

Filippo De Bellis
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Re: Risveglio a Birda Domo

Messaggio#4 » mercoledì 19 settembre 2018, 0:42

Mi piace l’idea di una razza dimenticata. Mi piace anche l’idea che sia proprio quella razza, prima ripudiata, a dare nuovamente speranza alla città. Mi piace che alla fine ci sia un personaggio capace di tornare sui propri passi.
Ci sono degli elementi che restano volutamente vaghi (ad esempio la natura delle creature protagoniste, che, dal nome e dalle piume parrebbero assomigliare ad uccelli) e la cosa non dispiace.
In alcuni punti (ma è solo una sensazione) la narrazione si fa leggermente più involuta e, in generale, per poter apprezzare appieno il tutto ho dovuto rileggerlo (alla seconda lettura tutto torna).
La narrazione nel finale accelera e questo mi piace. Non sono riuscito però a farmi coinvolgere fino in fondo: mi è parso che i protagonisti (lasciami passare l’espressione) non “bucassero lo schermo”. La loro capacità di raccogliere l’acqua a scopo curativo non è riuscita a farmeli entrare nel cuore, e quindi a farmeli sentire determinanti per la rinascita.
Bello e poetico, infine, il fatto che la gabbia si rompa quando loro vengono dimenticati.

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Massimo Tivoli
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Re: Risveglio a Birda Domo

Messaggio#5 » mercoledì 19 settembre 2018, 11:03

L’idea di questa razza che rappresenta una forma intermedia tra uomo e uccello mi è piaciuta, come mi è piaciuto il fatto che fosse una razza dimenticata perché a un certo punto divenuta “passata”, anacronistica, non più al passo con i tempi e con i “nuovi rimedi”. La storia è molto tenera e la sua tenerezza risiede nel personaggio bambino e nel perdono finale da parte della dominatrice che, spinta dal gesto del bimbo, si pente ricredendosi. Proprio a trovare il pelo nell’uovo, la scansione diretta con l’obiettivo di mostrare cosa dicesse una parte dei nove, e quindi caratterizzare meglio la razza che furono, sembra una sequenza di teste parlanti nel vuoto. È evidente che questo è dovuto al fatto che avendo poche battute a disposizione si è dovuto rinunciare ai movimenti di scena necessari a mostrare come sono i cinque che parlano e a rendere quei dialoghi più "tridimensionali".

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Marco Travaglini
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Re: Risveglio a Birda Domo

Messaggio#6 » mercoledì 19 settembre 2018, 16:16

Ciao Alexandra, di seguito le mie impressioni.

Di questo racconto ci sono tre cose che risaltano: la cura dell’ambientazione, la caratterizzazione della razza dimenticata, e, purtroppo, l’infodump iniziale.

Quando si deve creare un mondo fantastico in pochi caratteri è sempre un enorme problema. Ma in questo racconto i particolari sono molto significativi e molto importanti. C’è una frase che da sola riesce già a darci l’idea di un mondo con scarsità d’acqua:

“La strada era polverosa e le fontane producevano pochi rivoli d’acqua dall’odore metallico.”

Oltre a questo c’è la trovata geniale dei dipinti e dei mosaici, che compaiono in diversi momenti del racconto e quindi delineano anche uno stile artistico della città in sé oltre ad aiutare la descrizione del mondo con ciò che raffigurano. In uno dei mosaici l’immagine della cisterna per l’acqua ci rafforza ancora di più l’idea dell’acqua come bene scarso e prezioso.

La caratterizzazione della razza è molto particolare. Il punto di vista è esterno, seguiamo il percorso di queste creature all’interno della città, il ritmo è lento, così come i dialoghi. Questo, lungi dall’essere un problema, ci fa capire qualcosa del carattere di queste creature: sono compassate, fataliste, passive, pazienti. Eppure sono innamorate della vita e della loro città e vanno a salvare la vita proprio di colei che è causa della loro prigionia e del declino della città: sono creature dotate di grande amore a lungo termine. Del loro aspetto nessuno ne parla, eppure ci sono 3 elementi: gli artigli con cui aprono il portone, le piume accarezzate sulla testa del piccolo, e il nome della città che in un misto di inglese-latino mi ha fatto pensare a “casa degli uccelli”: questi particolari sono più che sufficienti alla storia.

La nota dolente è l’infodump iniziale. Creature che hanno passato molti anni (probabilmente molti decenni) insieme nella stessa gabbia, non hanno davvero bisogno di raccontarsi cose che dovrebbero già sapere. Tra l’altro, entrando nell’ora del sonno pesante, mi viene da pensare a un’azione furtiva e difficilmente chi vuole essere furtivo si mette a parlare della sua storia appena entrato nel “territorio nemico”. E alla luce dei punti positivi indicati precedentemente, non c’era davvero il bisogno di spiegare ulteriormente.
Un esempio su tutti, nelle prime righe la vecchia dice:
“Sì, certo. Da quando la nostra gabbia si è rotta, possiamo ritornare a condividere il nostro sapere.”

Ma nella parte finale, dominatrice e vecchia si confrontano così:
«Voi, siete evasi?»
«No. Ci hai dimenticati e la nostra gabbia si è rotta, permettendoci di tornare.»

Sono due dialoghi che ci danno la stessa informazione: nel secondo caso è un dialogo verosimile, la dominatrice non sa come si sono liberati, nel primo caso invece tutte le creature si sono liberate insieme e non ha senso che se lo ridicano.

In generale un bel racconto che ci rende una chiara idea di un mondo esotico, con il tema di un’etnia che viene prima accantonata e che poi torna per reintegrarsi e ripianare le cose.

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maria rosaria
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Re: Risveglio a Birda Domo

Messaggio#7 » mercoledì 19 settembre 2018, 17:52

Ciao Alexandra,
come al solito con le tue storie riesci a catapultarmi in questi mondi magici e fantastici che tu sai abilmente costruire.
Lo sai, perchè già mi sembra di avertelo detto in passato, che invidio moltissimo questa tua capacità di creare atmosfere e personaggi quasi onirici.
Questa storia è interessante, vorrei segnalarti solo, a mio avviso, un salto di PdV nella parte finale:
alexandra.fischer ha scritto:Le due creature entrarono nel corridoio illuminato, notando appesi alle pareti disegni dai soggetti via via più tragici: lotte, uccisioni, pire che bruciavano cadaveri.
Arrivati nell’ultima stanza, videro una donna vecchissima a letto, divorata dalla febbre.
Udendoli arrivare, si era rialzata debolmente sui cuscini.
«Voi, siete evasi?»
«No. Ci hai dimenticati e la nostra gabbia si è rotta, permettendoci di tornare.»
La dominatrice di Birda Domo mosse la testa con grande sforzo: «Di voi ho tenuto solo il nome della città. Ufficialmente siete estinti. Il vostro tempo è passato e anche il mio. Dobbiamo lasciare spazio…»
La vecchia riprese: «…agli orrori causati dal tuo cattivo governo? No. Resteremo per rimettere tutto in ordine.»
Il piccolo si avvicinò alla dominatrice di Birda Domo dandole da bere un po’ dell’acqua raccolta nella vasca della gabbia.
Gli occhi spenti di lei ripresero luce e i suoi movimenti si fecero più agili.
Accarezzò la testolina piumata del piccolo: «Perdonatemi. Vivrete con tutti noi.»


All'inizio sei nel punto di vista delle due creature che entrano nel corridoio e notano i disegni alle pareti.
Poi cambi e passi al punto di vista della vecchia che li sente arrivare.
In questa parte finale mi sono un po' persa anche perchè solo con una seconda lettura ho compreso che le vecchie sono due: quella dei gruppetto e la dominatrice, giusto?
Maria Rosaria

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diego.martelli
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Re: Risveglio a Birda Domo

Messaggio#8 » venerdì 21 settembre 2018, 9:50

Bellissimo nelle atmosfere, interessante l'intreccio e i personaggi, l'ho apprezzato molto. Alcuni passaggi della trama mi tornano fino a un certo punto: le motivazioni per cui i poteri taumaturgici delle creature sono di ostacolo alla società multietnica non mi convincono, oppure non li ho compresi, per esempio. Altresì, la società multietnica viene citata, ma non ha una centralità tematica nel racconto; la regina della città poteva desiderare qualsiasi altra cosa e tutto avrebbe funzionato nello stesso modo.

alexandra.fischer
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Re: Risveglio a Birda Domo

Messaggio#9 » venerdì 21 settembre 2018, 20:22

Ciao Filippo, grazie del commento. Mi dispiace che la capacità curativa dei personaggi attraverso l'acqua non sia bastata a farteli sentire emotivamente vicini (poco male, riprendendo in mano la storia, mi inventerò qualche altro potere per loro). Sono contenta che la storia, nel complesso, ti sia piaciuta.

alexandra.fischer
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Re: Risveglio a Birda Domo

Messaggio#10 » venerdì 21 settembre 2018, 20:24

Ciao Massimo, proprio così: la difficoltà nel far parlare più personaggi senza arricchire i dialoghi con dei movimenti del corpo o espressioni facciali li rende piatti. E' un limite dei caratteri? (Colpa mia, credo: ci farò più attenzione, magari tagliando parti dove ho già inserito delle descrizioni simili). Sono lieta che, per il resto, ti sia piaciuta.

alexandra.fischer
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Re: Risveglio a Birda Domo

Messaggio#11 » venerdì 21 settembre 2018, 20:29

Ciao Marco, grazie infinite per avermi segnalato l'infodump (scusa, scusa! Devo farci attenzione. La storia ci rimette in verosimiglianza e di certo ti avrà irritato nella lettura...è una brutta bestia che si può tenere a bada limando parecchio: e per riallacciarmi al commento di Massimo: ecco, tagliando l'infodump, ecco un modo per caratterizzare meglio i dialoganti in gruppo...qualche carattere in più). Per il resto...quanti complimenti, grazie, sei gentilissimo.

alexandra.fischer
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Re: Risveglio a Birda Domo

Messaggio#12 » venerdì 21 settembre 2018, 20:32

Ciao Maria Rosaria, ti sono grata dei complimenti che mi fai (ma c'è poco da invidiare...hai visto che errore? Oh, mi dispiace molto non aver staccato con maggior cura...sì, le vecchie sono due, la dominatrice e la femmina di età avanzata della razza intermedia uomo-uccello). Che dire? Ci farò più attenzione (spaziando la frase di stacco e avvertendo che c'è qualcosa di nuovo, facendo parlare subito il personaggio che segue).

alexandra.fischer
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Re: Risveglio a Birda Domo

Messaggio#13 » venerdì 21 settembre 2018, 20:37

Ciao Diego, scusami. E' vero, avrei dovuto introdurre una spaccatura maggiore per definire meglio le due società: quella multietnica "normale" e quella rappresentata dagli "uomini uccello". Io ho solo accennato a una differenza di compiti, ma forse, con una tragedia tipo: un incidente con una delle creature accusata ingiustamente di un crimine, ecco, forse avrebbe fatto la differenza. Ma questo mi verrà utile quando ci rimetterò mano (mi sono lasciata trascinare dal lato onirico della storia...a scapito della verosimiglianza, ma ci farò più attenzione).

Alexia
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Re: Risveglio a Birda Domo

Messaggio#14 » domenica 23 settembre 2018, 9:48

L’idea è bellissima e originale. Leggendo ho sentito un gran silenzio mentre camminavano verso la casa rossa. Li ho seguiti e ascoltati. Di sicuro lo stile non manca, la qualità nell’esporsi è buona.
L’infodump iniziale non mi ha disturbato, a volte è necessario in testi brevi.
Solo che all’inizio, con “accarezzò le piume” e poi “lo prese per mano” ho perso il pov, perché non avevo capito che stava succedendo e sono dovuta tornare indietro a leggere.
Forse se il pov fosse stato sul piccolo avremmo vissuto tutto dai suoi occhi, con maggior enfasi.
La fine poi non l’ho capita, manca di pathos. Dopo anni di clausura finisce tutto così a tarallucci e vino? Niente vendetta o pentimento…
In ogni caso è un buon lavoro, molto originale… mi mette curiosità e vorrei saperne di più di queste creature.

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Linda De Santi
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Re: Risveglio a Birda Domo

Messaggio#15 » domenica 23 settembre 2018, 21:22

Ciao Alexandra! Come sempre dimostri un’enorme creatività e capacità d’inventare situazioni e personaggi memorabili. Mi piace molto il fatto che tu abbia creato una società immaginaria per declinare il tema.
Avrei trovato una motivazione diversa per la reclusione dei clandestini: se l’intenzione della dominatrice era quella di far diventare Birda Domo una città ricca di animali e uomini, delle creature in grado di procurare acqua sarebbero state utilissime, non da rinchiudere.
Inoltre, ho qualche dubbio sulla caratterizzazione dei personaggi: me li immagino simili a uccelli antropomorfi, con ali e artigli, ma poi scrivi che l’anziana “prese il piccolo per mano”.
Nel complesso, un racconto piacevole.

alexandra.fischer
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Re: Risveglio a Birda Domo

Messaggio#16 » lunedì 24 settembre 2018, 20:56

Ciao Alexia, grazie per avermi segnalato l'infodump iniziale (devo stare attenta in futuro a errori così!) Mi dispiace anche per quel prese per mano (e già, trattandosi di uccelli antropomorfi). Sono contenta che il racconto ti sia piaciuto nel complesso (terrò conto del consiglio di usare il Punto di vista del piccolo). La vendetta delle creature è quella di tornare e salvare la dominatrice pentita.

alexandra.fischer
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Re: Risveglio a Birda Domo

Messaggio#17 » lunedì 24 settembre 2018, 20:59

Ciao Linda, scusa per quel prese per mano (con la scusa che oscillano fra le due nature, con queste creature ho peccato di scarsa verosimiglianza, ci starò attenta in futuro). Grazie dei complimenti. Per quel che riguarda la loro utilità, avrei dovuto specificare meglio che la società umana non tollerava più creature dai poteri che non poteva controllare.

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antico
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Re: Risveglio a Birda Domo

Messaggio#18 » venerdì 28 settembre 2018, 12:07

Grande tua capacità solita di tratteggiare immagini che riempiono di colori la testa del lettore, è un dono davvero prezioso. Di contro, mancano i passaggi logici, dal capire il perché questa razza sia stata segregata in una società che vuole essere ricca di uomini e animali a tutti i punti di svolta che hanno portato i protagonisti a trovare la reggente (le gabbie aperte, il guasto nei giganteschi portoni, la porta aperta della casa rossa... In più con l'aggravante di non incontrare anima viva per tutto il tempo). Molto bello il messaggio finale, anche se mi sembra eccessivamente repentino il cambiamento della dominatrice. Concludendo, per me questo è un pollice ni che però tende più verso il positivo proprio per le atmosfere che riesci a tratteggiare.

alexandra.fischer
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Re: Risveglio a Birda Domo

Messaggio#19 » martedì 2 ottobre 2018, 20:16

Ciao Antico, grazie del commento. Terrò conto dei tuoi suggerimenti di caratterizzare meglio i moventi della vicenda e anche di far incontrare ai protagonisti qualcuno anche se di notte. Scusa per il Punto di Vista ballerino nell'ultimo passaggio. Per il resto, sono contenta che ti siano piaciute le atmosfere del mio racconto.

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