L'Equilibrio (di Massimo Tivoli)

Appuntamento per lunedì 17 settembre 2018 dalle 21.00 all'una con un tema della guest star del mese ENRICO PANDIANI!
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Massimo Tivoli
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L'Equilibrio (di Massimo Tivoli)

Messaggio#1 » lunedì 17 settembre 2018, 23:43

L’Equilibrio (di Massimo Tivoli)

La testa scoppia e le tempie pulsano a ogni botta del cuore, ma Ciro è finalmente libero dal turno in fabbrica. Si affretta verso il parcheggio sfuggendo alle duplici ombre dei wak dietro di lui, evanescenti e infide, proiettate sull’asfalto illuminato a giorno dalle due lune.
Dalla macchina ad altezza di volo lento, Ciro scruta i tetti a pagoda, dorsi di tartarughe d’ebano, che si alternano formando una scacchiera con le cupole lattescenti delle case wak, umide dei vapori fragranti emessi da quei corpi alieni.
Entra nel bar di Sergey, ignorando la puttana terrestre con gli occhi da fallita e quella wak impegnata a simulare l’ultima starlet del porno.
Non è una lotta ad armi pari.
«Ehi Ser, bourbon con un bicchiere d’acqua» ordina Ciro «però preparamelo tu, no il tuo socio» ringhia, indicando il wak accanto a Sergey.
«Non offenderlo, altrimenti ti verso solo l’acqua.»
«Al diavolo i wak.» Ciro sbatte un pugno sul bancone. «Oggi mi sono dovuto spaccare la schiena. Il mio wak era in malattia.»
Sergey agita un braccio in aria come per scacciare una mosca. «Se stasera l’Equilibrio ti sta stretto, vattene a casa.»
Ciro ingolla il bourbon e ne chiede subito un altro. L’odore di incenso gli impregna le narici. Un wak si sta sedendo vicino a lui.
«Che hai da guardare?» protesta Ciro.
«I tuoi capelli. Sembrano soffici come le piume di un uccello.» Il wak mostra occhi sognanti.
«Questo lo vedo, hanno sostituito i tuoi tentacoli. Smettila. Non mi va che un mio surrogato mi sieda accanto.»
Il wak si avvicina all’orecchio destro di Ciro. Gli poggia una mano sulla spalla. «Prima ti ho sentito» sussurra.
Ciro si scrolla la mano palmata dalla spalla. «Non mi toccare.»
Il wak retrocede. «Parlarne aiuta a crescere insieme.»
«Io sarei voluto crescere tra i miei simili, invece che con voi luridi mutanti tra le palle.»
Con un guizzo, il wak si fionda a cavalcioni del terrestre. Ciro non regge il peso e cade di schiena col wak che gli comprime lo sterno. Mentre Ciro afferra la gamba di uno sgabello, la mano del wak si trasforma in un coltello.
Un colpo di inceneritore scava un cratere nel controsoffitto. Ciro abbandona la presa e la mano del wak ritorna viscida e palmata. Due sagome in divisa emergono dal fumo denso e acre.
«Agente Perez, tentata violazione dell’Equilibrio.» L’agente terrestre applica un collare al wak che inizia a contorcersi in preda a spasmi.
«Fermo, tu!» ordina l’agente wak. «Vi siete ficcati in un bel casino» ghigna, ricalcando la suola dello scarpone sulla faccia di Ciro.

La giuria dichiara i due imputati colpevoli di tentata violazione dell’Equilibrio. La pena imposta dal Presidente del Gran Consiglio ammonta a diciotto anni di isolamento.

Lo sguardo del Presidente si perde nel vuoto del deserto proiettato sul monitor. Un terrestre e un wak si mantengono in equilibrio, indistinguibili in un abbraccio.
Forse sei mesi di isolamento sono serviti.
La sonda facocero si è avvicinata: adesso i due riempiono lo schermo.
«Avevi ragione a non credere all’Equilibrio imposto con leggi e sanzioni. La tolleranza non può essere un atto passivo che si limita a ignorare le differenze. Deve essere un atto creativo che mira a valorizzarle» dice il wak.
Il terrestre rafforza l’abbraccio. «L’unico atto creativo capace di tagliare i fili dei burattinai è mescolarci l’uno con l’altro fino a diventare un tutt’uno.»
Una soffice chioma sostituisce i tentacoli del wak. Il volto e il corpo del wak mutano, si plasmano, tendono a riprodurre i tratti somatici del terrestre, ma applicati a un genere femminile.
È l’alba di un nuovo giorno, il primo esemplare di una specie polimorfa si leverà presto dalle dune del deserto.
Una specie più forte. Più produttiva.
Tutto è andato secondo i piani.
Ultima modifica di Massimo Tivoli il martedì 18 settembre 2018, 0:43, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: L'Equilibrio (di Massimo Tivoli)

Messaggio#2 » martedì 18 settembre 2018, 0:02

Ola Massimo! Caratteri e tempo ok, buona Pandiani Edition!

alexandra.fischer
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Re: L'Equilibrio (di Massimo Tivoli)

Messaggio#3 » martedì 18 settembre 2018, 20:11

L’EQUILIBRIO di Massimo Tivoli Storia visionaria, molto cyberpunk. Io la trovo molto efficace nel rendere la città multietnica, con le sue ombre (penso a Ciro, stanco dei wak e del lavoro in fabbrica). Mi ha colpita molto la punizione inflitta a lui e al suo wak di fiducia (diciotto anni di isolamento dal loro mondo distopico), che arrivano a fondersi in un polimorfo di tipo femminile per fare sì che l’Equilibrio si mantenga. La sorpresa finale è che si tratta di una ribellione voluta da Ciro (tolleranza alla diversità sì, ma senza il controllo dall’alto), talmente ben congegnata da ingannare il Presidente.

Attenzione a: dorsi di tartarughe d’ebano (scriverei: i dorsi di tartarughe d’ebano)

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Laura Cazzari
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Re: L'Equilibrio (di Massimo Tivoli)

Messaggio#4 » martedì 18 settembre 2018, 20:17

Ciao Massimo, quello che mi è piaciuto del tuo racconto è che hai affrontato il problema da un altro punto di vista. Non hai analizzato la classica comunità che incita alla xenofobia, ma una società che “obbliga” ad andare d’accordo. Questo mi ha trasmesso il messaggio che se è sbagliato additare il diverso è altrettanto sbagliato obbligare le persone ad integrarsi. Mi piace l’idea che sta alla base dei tuoi wak: mutaforma/simbionti, che per me simboleggia il fatto che possiamo adattarci a tutto, se lo vogliamo. Tuttavia ho avuto un po’ di difficoltà a seguire la storia. Ho dovuto rileggere il racconto più volte e ancora adesso non mi è del tutto chiaro. Infine il finale forse poteva essere esposto diversamente. In questo modo sembra un po’ una morale “appicciata” al fondo della storia, come nei vecchi episodi di He-man, non so se hai presente! :)
Laura Cazzari

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Massimo Tivoli
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Re: L'Equilibrio (di Massimo Tivoli)

Messaggio#5 » martedì 18 settembre 2018, 20:53

Grazie Alexandra e Laura per i commenti molto utili e calzanti. Ahimè sapevo che il finale era debole, innanzitutto in chiarezza (come evinco anche dai vostri commenti). Ma il sonno e il tempo si facevano avanti e ho miserabilmente ceduto. Il corsivo sul finale, ovvero i pensieri, sono del Presidente e non di Ciro. Il finale è scritto dal suo PdV. Quindi, se proprio il lettore vuole vederci una morale (che io preferisco non inserire mai, almeno non intenzionalmente), è che alla fine ha vinto comunque chi tira i fili, per i suoi scopi che nulla hanno a che vedere con l’integrazione. Mi dispiace essere stato incapace di fare una cosa più chiara, ma in effetti lo sapevo :-) Grazie di nuovo per gli ottimi feedback.

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Emiliano Maramonte
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Re: L'Equilibrio (di Massimo Tivoli)

Messaggio#6 » martedì 18 settembre 2018, 23:45

Ciao Massimo!
Gran piacere rileggerti!
Si riconfermano qui gli elementi del tuo stile di scrittura: visionarietà, sequenze forti, incisive e colorate, scenari apocalittici e inquietanti, personaggi strani ma disperatamente umani.
Solo per questo, il racconto si meriterebbe un bell'8, anche perché tutta la prima parte, incredibilmente suggestiva con quel volo su un paesaggio alieno illuminato da due lune, invoglia a continuare la lettura. Anche l'idea di fondo è, a suo modo, geniale: il lavoro standardizzato svolto, però, con il sostegno di mutanti/simbionti che sono, per loro stessa natura, dei "diversi" ai quali viene imposto di integrarsi in un Equilibrio tanto auspicabile quanto fragile e terrificante.
La storia scorre molto bene con il confronto tra le creature, nel locale di Sergey, che fa emergere un tema universale, attualissimo oggi come in futuro: come rapportarsi all'altro? Come accettarlo? Come vivere in equilibrio? La soluzione che hai scelto è originale e insieme bizzarra; una totale integrazione che però conduce a un miglioramento reciproco. Ma questo miglioramento è spontaneo o eterodiretto? Tutto molto inquietante.
Il paragrafo finale quantunque simbolicamente interessante, è un po' tirato via, si cincischia troppo sulla filosofia della tolleranza, e l'amalgama finale diventa una sorta di spiegone, quasi una lezioncina narrativamente antipatica.
Peccato perché con un finale meno "dottrinale", sarebbe stato un racconto notevole.
Sia ben chiaro: niente affatto male anche così, ma si poteva fare meglio, e tu hai spiegato bene che la stanchezza, purtroppo, ti ha giocato un brutto scherzo.
In bocca al lupo!!

Emiliano.

P.S.: Sicuramente una svista dovuta alla stanchezza, ma "starlet" si scrive "starlette"...

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Massimo Tivoli
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Re: L'Equilibrio (di Massimo Tivoli)

Messaggio#7 » mercoledì 19 settembre 2018, 7:21

Grazie Emiliano per il commento accurato e puntuale. Eh, sì, il finale rovina tutto. Mi servirà di lezione per la prossima volta ;-)

Krum_Krum
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Re: L'Equilibrio (di Massimo Tivoli)

Messaggio#8 » venerdì 21 settembre 2018, 13:00

L’equilibrio interraziale funziona. È un’idea intrigante che offre numerosi spunti e che sei riuscito a descrivere tramite un mondo fantascientifico convincente. Il problema più grande, a mio avviso, sta nei dialoghi esageratamente stereotipati e che tentano di spiegarci come funziona questo universo piuttosto che far progredire storia o personaggi. Un altro grande problema è il finale, che non colpisce come vorrebbe. Ma soprattutto, cosa diavolo è una sonda facocero? Secondo me avresti dovuto incentrare il racconto su questa sonda.

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Massimo Tivoli
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Re: L'Equilibrio (di Massimo Tivoli)

Messaggio#9 » venerdì 21 settembre 2018, 13:20

Ma soprattutto, cosa diavolo è una sonda facocero? Secondo me avresti dovuto incentrare il racconto su questa sonda.


Ahahah. Eh, se l'avessi saputo, avrei scritto un altro racconto. :-)

mezzomatto
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Re: L'Equilibrio (di Massimo Tivoli)

Messaggio#10 » sabato 22 settembre 2018, 22:31

L'idea di base è interessante: l'integrazione forzata produce gli stessi risultati dell'intolleranza, cioè l'ostilità. Però il wak (tutti i wak?) appare (appaiono?) troppo invadenti. Qual è l'Equilibrio, l'ignorarsi, il semplice sopportarsi o la fraternizzazione obbligatoria? Il finale poi è un po' troppo 'morale della favola'.
Colpa senz'altro del tempo tiranno (anche i miei racconti ne risentono), ma il giuidzio è una sufficienza tirata per i capelli.

Nena
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Re: L'Equilibrio (di Massimo Tivoli)

Messaggio#11 » domenica 23 settembre 2018, 12:00

Ciao Massimo, il racconto mi é piaciuto, scorrevole e con toni vivaci.
L'umano, costretto a stare in Equilibrio congiunto con il wak, abbandona la sua ostilità e si lascia avvolgere dal sentimento di tolleranza verso una razza diversa dalla propria. Beh, il messaggio é chiaro e sicuramente in tema.
Peccato per la conclusione, vista l'originalità del racconto, mi aspettavo un finale diverso. :D
Serena Brega

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Massimo Tivoli
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Re: L'Equilibrio (di Massimo Tivoli)

Messaggio#12 » domenica 23 settembre 2018, 13:12

Eh sì. Come detto in un commento precedente, non ho saputo lavorare bene sul Presidente. Il finale è tutt’altro che idilliaco o da favola come potrebbe sembrare dal dialogo finale, volutamente ingenuo, come se, in un’analogia contemporanea, fosse uno dei tanti discorsi da bar o, per quanto io possa osservare, discorso da Facebook. Il Presidente usa le coppie in isolamento nella speranza che si riproducano in una specie meticcia che sia più redditizia al livello di produttività nelle fabbriche, negli uffici, ecc. purtroppo da tutti i vostri commenti che si fermano al finale da favola (che ripeto non era mia intenzione) ho capito di aver completamente sbagliato il lavoro sui pensieri del Presidente nell’ultimo pezzo del racconto. Sarà per la prossima ;-)

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Gennibo
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Re: L'Equilibrio (di Massimo Tivoli)

Messaggio#13 » martedì 25 settembre 2018, 18:44

Ciao Massimo, mi è piaciuta l’ambientazione, e ho trovato efficace come hai mostrato il disagio dell’umano di stare con uno diverso da lui. Ho in simpatia gli wak. Alla fine mi sono un po’ persa, anche se l’idea della fusione tra di due mi è piaciuta. Per me, dato il tempo, hai messo le basi per una storia interessante che amerei vedere sviluppata.

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patty.barale
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Re: L'Equilibrio (di Massimo Tivoli)

Messaggio#14 » giovedì 27 settembre 2018, 10:15

Ciao Massimo, il tuo racconto lascia in bocca il dolce sapore della speranza...
Tuttavia ho faticato molto nella lettura: questo mondo in cui umani e wak sono costretti a vivere a stretto contatto, quasi in coppia ( Un wak per ogni umano) forse richiederebbe un maggiore respiro per prendere vita a tutto tondo. Soprattutto la parte dell’incontro/scontro tra Ciro e il wak al bar è confusa, difficile da seguire: non ho capito, ad esempio, la frase a proposito dei capelli “Questo lo vedo, hanno sostituito i tuoi tentacoli” vuole dire che prima Ciro aveva dei tentacoli di origine wak? O che gli umani sono un prodotto dell’evoluzione dei wak?
Ripeto, secondo me questa storia ha buone potenzialità ma necessita molto più di una manciata di caratteri e il concetto di fondo, la tolleranza come atto creativo e non passivo, avrebbe in questo modo il suo giusto risalto.

A rileggerti

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antico
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Re: L'Equilibrio (di Massimo Tivoli)

Messaggio#15 » lunedì 1 ottobre 2018, 19:16

Questo è il tipico caso di racconto nato nell'ambito di Minuti Contati che non riesce a esprimersi al massimo nei suoi limiti, ma che non può essere abbandonato perché con potenzialità così elevate da meritare di essere sistemato in un formato a lui più congeniale, nel caso specifico direi over 20000 caratteri. Davvero, Massimo, non abbandonare il racconto perché hai un gran bel pezzo. I personaggi vanno curati con più calma e il finale ripensato con limiti meno ristretti e tutto questo porta il mio giudizio ad attestarsi su un pollice ni tendente verso l'alto, ma revisionato e portato alla sua corretta forma potrebbe essere un su cum laude. Quindi... LAVORACI!

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Massimo Tivoli
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Re: L'Equilibrio (di Massimo Tivoli)

Messaggio#16 » lunedì 1 ottobre 2018, 20:15

Grazie antico per il commento. In effetti, stavolta, mi è proprio sfuggito di mano nella morsa dei caratteri e del tempo. Ci lavorerò senz’altro.

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