Tutti i Colori Sorridono.

Appuntamento per lunedì 17 settembre 2018 dalle 21.00 all'una con un tema della guest star del mese ENRICO PANDIANI!
Nena
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Tutti i Colori Sorridono.

Messaggio#1 » lunedì 17 settembre 2018, 23:48

Sembrava un giorno come tanti, eppure quello sarebbe stato solo il primo di una serie di giorni catastrofici.Era quello che pensò Elle,una ragazzina di quattordici anni che,come tutti gli adolescenti di quell'età,odiava tutto e tutti.I genitori si erano separati da poco e quell'estate avevano deciso di mandarla in un campeggio,una sorta di "escamotage per toglierla di mezzo" sosteneva lei.E quello era proprio il giorno della partenza."Le sette! ma come si fa a svegliarsi a quest'ora? io dovrei godermi le vacanze e dormire fino a mezzogiorno!" esclamò su tutte le furie Elle rivolgendosi alla madre."Vedrai,sarà un'esperienza costruttiva e sicuramente interessante" le disse sorridendole teneramente.L'espressione con la quale la madre la guardo', la fece zittire.Montarono in auto e partirono.Ci vollero circa tre ore per raggiungere il Camping "All Colours Smiles". Appena arrivata Elle si accorse che in quel posto c'erano bambini e ragazzi di ogni razza e colore e capì il perchè di quel nome tanto particolare sull'insegna.Salutò la madre con un bacio non troppo affettuoso e si diresse verso la zona di smistamento dei ragazzi.Venne accompagnata dal caposcout nel bungalow "Malesia",quello a cui era stata assegnata insieme ad altre tre ragazze sue coetanee.Aprì la porta e dentro vi trovò una ragazza,più o meno della sua eta',che visto il colore della pelle probabilmente aveva origini indiane;era indaffarata a togliere i vestiti dal bagaglio sopra al letto."Ciao,sono Alaja" disse guardandola distrattamente.Solo in quel momento Elle si rese conto che aveva la parte destra del volto completamente sfigurata da profonde bruciature che le avevano anche compromesso l'occhio.Rimase un attimo in silenzio e poi rispose"Ciao,io sono Elle e non starò qua molto,ho intezione di andarmene presto.Alaja la guardò senza troppo importanza e continuò a disfare la valigia.Poco dopo entrarono le altre due componenti dell'alloggio chiaccherando vistosamente:Fumiko,un'allegra quindicenne parecchio in carne con gli occhi a mandorla che era chiaramente di origine orientale e Makena,splendida ragazza di origini africane."Beh,adesso siamo a posto"penso' Elle dentro di sè.Poi arrivo' la sera e tutte si ritrovarono nei loro letti,ognuna coi propri pensieri.Elle era ancora arrabbiata,era sempre arrabbiata,per un qualsiasi motivo.Poi Fumiko chiese ad Alaja:"ke hai fatto al viso?"Cadde il silenzio."Lo vuoi proprio sapere?Mio padre mi ha gettato dell'acido,solo perchè mi aveva visto uscire con un ragazzo occidentale.Eravamo solo amici.Sono stata tolta dalla mia famiglia dai servizi sociali e data in affidamento.E' successo ormai 5 anni fa.E sono stata fortunata,sarei potuta morire"."Mi dispiace"rispose Fumiko "sarebbe bello se potessimo essere noi stessi senza la pesantezza dei pregiudizi altrui.Nella mia scuola vengo quotidianamente insultata e bullizzata per il mio aspetto,mi chiamano 'insaccato con gli occhi a mandorla' "aggiunse tristemente.Makena,che era stata silenziosa tutto il giorno,comincio':"tre anni fa stavo tornando a casa,era un buio pomeriggio d'inverno ed ho imboccato una strada deserta,per fare prima,perchè ero in ritardo.Sono stata raggiunta in fretta da un gruppo di ragazzi che prima mi hanno insultato pesantemente per il colore della mia pelle,poi mi hanno bloccata e picchiata selvaggiamente,credevo che sarei morta.Ma sono stata portata in salvo da una persona che ha sentito le mie grida ed a messo in fuga quei mostri.Elle all'improvviso sentì le lacrime scendere sul suo volto e scoppio' a piangere;ascoltare quelle storie di violenza l'aveva fatta sentire davvero piccola nel suo mondo di stupide arrabbiature."Che idiota che sono"disse a se stessa.Tutte si guardarono.Si abbracciarono.E scoppiarono in un pianto liberatorio.


Serena Brega

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antico
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Re: Tutti i Colori Sorridono.

Messaggio#2 » martedì 18 settembre 2018, 0:10

Serena, benvenuta a Minuti Contati! Ti ho già contattata su fb e se vorrai ti inserirò nel gruppo di MC. Se invece preferisci seguire l'edizione unicamente su forum (qui nell'Arena), nessun problema, non esistono costrizioni qui su Minuti Contati. Veniamo al racconto: tutto ok con i caratteri e il tempo pertanto non mi resta che augurarti una buona Pandiani Edition!

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Marco Travaglini
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Re: Tutti i Colori Sorridono.

Messaggio#3 » giovedì 20 settembre 2018, 6:25

Ciao Serena, di seguito le mie impressioni che ti preannuncio non essere positive, mi spiace.

Devo essere sincero, leggere qualcosa che viene presentato in questo modo lo trovo una mancanza di rispetto verso il lettore. Sono stati tolti molti spazi, alcune virgolette non vengono chiuse, non si va mai a capo. Poi ho notato i 3769 caratteri, molto vicino al limite, il che mi ha fatto sorgere un dubbio. Ho provato a riscrivere il racconto semplicemente aggiungendo i giusti spazi dopo i segni di punteggiatura: 3840 caratteri. Emiliano si è beccato 4 punti di penalità per essere arrivato a 3813. Non mi sembra un bel modo di cominciare insomma.
Aldilà di altre considerazioni sulla tecnica narrativa, nello stilare la mia classifica personale ho deciso di tenere conto anche di altri fattori.
La descrizione dell’ambiente è totalmente assente: il nome del camping, il nome del bungalow e la frase “in quel posto c'erano bambini e ragazzi di ogni razza e colore”. Basta. Un po’ poco.
I personaggi sono abbozzati fisicamente, ma le loro voci sono tutte uguali: nessuna delle ragazzine ha un qualche tratto distintivo quando parla. Conosciamo i pensieri di Elle, ma l'autore scende dal cielo col megafono a dirci che anche lei è uno stereotipo:
“Elle,una ragazzina di quattordici anni che,come tutti gli adolescenti di quell'età,odiava tutto e tutti.”

A livello di tema ci siamo, ma non c’è originalità e lo svolgimento mi sembra un pochino forzato: ci sono quattro stereotipi che si trovano nella stessa stanza, si ritrovano senza un perché a farsi delle confessioni (non tutte poi, Elle di fatto non dice nulla) e finiscono a piangere tutte abbracciate senza essersi di fatto mosse dai propri letti.
L’unica cosa che differenzia in positivo questo racconto da tutti gli altri, è che credo sia l’unico in cui la protagonista affronta un arco di trasformazione completo.

Nena
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Re: Tutti i Colori Sorridono.

Messaggio#4 » giovedì 20 settembre 2018, 12:13

Ciao Marco, le critiche sono sicuramente sempre costruttive.
Ma vorrei precisare che questa, per me, è stata la prima volta in cui ho partecipato ad un contest del genere e quindi non possiedo la vostra esperienza nello svolgere una buona prova in un tempo così ristretto.
Mi sono limitata a creare una storia che si avvicinasse il piu' possibile alla tematica richiesta della "citta' multietnica" ed anche se ho inserito stereotipi comuni e non sono riuscita a svilupparla come volevo, credo di aver centrato abbastanza il mio obiettivo.
Come prima volta mi accontento.
Serena Brega

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Marco Travaglini
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Re: Tutti i Colori Sorridono.

Messaggio#5 » giovedì 20 settembre 2018, 12:44

Nena75 ha scritto:Ciao Marco, le critiche sono sicuramente sempre costruttive.
Ma vorrei precisare che questa, per me, è stata la prima volta in cui ho partecipato ad un contest del genere e quindi non possiedo la vostra esperienza nello svolgere una buona prova in un tempo così ristretto.
Mi sono limitata a creare una storia che si avvicinasse il piu' possibile alla tematica richiesta della "citta' multietnica" ed anche se ho inserito stereotipi comuni e non sono riuscita a svilupparla come volevo, credo di aver centrato abbastanza il mio obiettivo.
Come prima volta mi accontento.


Ciao Serena, mi è piaciuta la tua risposta è di carattere.
Anche io non ho nessuna esperienza, questo è la mia seconda partecipazione dopo una cosa come 5 anni, e nel mezzo nulla. E quando dico nulla, intendo proprio nulla, sarà il terzo racconto che scrivo in vita mia. Quindi cosa mi dà l'autorità di scrivere impressioni così negative su quello che hai scritto? Come prima: nulla. Fai bene ad avere un tuo personale obiettivo e, volendo, a tenere conto di quello che gli altri scrivono. Nel mio commento ho cercato più possibile di parlare nel concreto del tuo lavoro, ma potrei aver tranquillamente scritto delle boiate.
Ti chiedo però esplicitamente: gli spazi sono stati rimossi volutamente per guadagnare caratteri e rientrare nel limite? Se sì, ti sconsiglio di farlo in futuro, perché metti il lettore davvero in difficoltà e non ne guadagni. Se no, stessa cosa :D

Nena
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Re: Tutti i Colori Sorridono.

Messaggio#6 » giovedì 20 settembre 2018, 16:56

Grazie Marco di questa tua risposta, ho apprezzato.
Cerchero' di far buon uso dei tuoi suggerimenti, il mio intento é solo quello di migliorare. E chissà, magari la prossima volta riusciro' a farmi costruire un palazzo un po' più basso di critiche... ;D
Serena Brega

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Massimo Tivoli
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Re: Tutti i Colori Sorridono.

Messaggio#7 » giovedì 20 settembre 2018, 21:31

Ciao Nena. Ok, sugli spazi e la punteggiatura ti hanno già allertato, quindi evito di ripeterlo anche io. Supponendo gli spazi al posto giusto, comunque il racconto non prende più di tanto. Il tema è centrato, questo sì. Però la situazione narrata è davvero un po’ troppo scontata, così il finale. Inoltre la narrazione è in stile “raccontato puro” e di conseguenza non trasmette le emozioni come per esempio la rabbia iniziale, il rimorso centrale, e infine la gioia sul finale. Tutto è didascalico, ovvio, e un po’ piatto.
Veterani o no, MC è una prova dura: delle volte si sta più in forma, delle volte si è sottotono. Da quello che vedo, capita anche ai veterani. Quindi hai fatto bene a partecipare e farai ancora meglio se continuerai a partecipare :-)

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Emiliano Maramonte
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Re: Tutti i Colori Sorridono.

Messaggio#8 » venerdì 21 settembre 2018, 0:12

Ciao Serena!
Non ho l'obbligo di commentare racconti del mio girone, ma voglio farlo lo stesso, anche perché Minuti Contati è anche (e soprattutto) un'occasione di aggregazione, confronto e miglioramento collettivo.
Ho letto e riletto il racconto e ho capito perché è venuto fuori così. E' stato rivelato un tema e hai sviluppato un'immagine che ti era venuta in mente per quel tema, seguendola pedissequamente.
Mi par di capire che hai da farti ancora le ossa con la narrativa e fa piacere che parti da una posizione di convinzione delle tue idee ma con la voglia di imparare.
Nel testo, per esempio, manca l'esperienza sul modo di impaginare, sulla costruzione di una struttura narrativa e sull'ideazione di una trama. Nessun problema: scrivendo si impara.
Il racconto, per come è, risulta tenero, ingenuo, candido nel suo sviluppo. In fondo è l'istantanea di un confronto di esperienze di vita. E' un bozzetto per qualcosa di più elaborato. Forse, costruito diversamente, avrebbe avuto un altro effetto.
Questo, per te, è il primo passo, e il bello è il viaggio, non la destinazione.
In bocca al lupo!

Emiliano.

Filippo De Bellis
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Re: Tutti i Colori Sorridono.

Messaggio#9 » venerdì 21 settembre 2018, 0:40

L’idea potrebbe essere carina, ma forse necessiterebbe di più spazio, per dare ai personaggi più corpo, più sostanza e magari renderli tutti dinamici. Dalla lettura appaiono invece figure di cartone, un po’ ferme sul loro stereotipo. Anche l’unico personaggio che cambia lo fa in maniera leggermente letteraria e poco autentica.
Lo stile è pulito, però un po’ troppo didascalico. Qualche azzardo, qualche volo o troncamento improvviso potrebbero starci bene.
Attenzione ad espressioni tipiche della tastiera di telefonino come “ke”. C’era un periodo in cui capitava anche a me di cadere in tentazione! Nel caso in cui una simile espressione fosse voluta, invece, potrebbe essere interessante. Il linguaggio contrassegna il personaggio. Lo stesso segno grafico parla di lui.

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diego.martelli
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Re: Tutti i Colori Sorridono.

Messaggio#10 » venerdì 21 settembre 2018, 12:45

La punteggiatura va necessariamente sistemata: la forma è sostanza. Il racconto così presentato genera ansia nel lettore, che non sa dove prendere fiato, dove fermarsi a riflettere, se e come i periodi sono legati in qualche modo...
Il mio consiglio, nell'ottica di migliorare, è dunque di prestare una grande attenzione a questo aspetto.

Parliamo del tema: c'è la multietnicità ma non c'è la città, ottenendo quindi di centrare il tema proposto solo in parte. Personalmente io prendo molto sul serio il rispetto del tema proposto, perché trovo irrispettoso della giuria e degli altri candidati l'andare fuori tema, e per questo tendo a sottolineare quella che mi sembra una adesione più o meno corretta nei miei giudizi.

Venendo al racconto in sé, lo trovo piatto, più che ingenuo: l'intento percepibile è interessante (la crescita della protagonista che nelle disgrazie e nelle differenze delle altre scopre di essersi potuta permettere arrabbiature meschine, e se ne pente), ma credo che le rivelazioni delle ragazze e la loro vicinanza avvengano in modo un po' forzato e didascalico, senza che nulla le spinga davvero ad aprirsi di fronte a delle bambine sconosciute, in un contesto che deve essere nuovo per tutte loro: insomma, mi piace l'idea, ma credo avrebbe beneficiato di un po' di lavoro sulle motivazioni, sulle reazioni, insomma sulla psicologia delle protagoniste.

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maria rosaria
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Re: Tutti i Colori Sorridono.

Messaggio#11 » venerdì 21 settembre 2018, 18:22

Ciao cara.
Sorvolo su spazi e punteggiatura. Credo il concetto sia arrivato forte e chiaro. :D
Il racconto denota una scrittura acerba, ma questo non significa che con l'esercizio non possa migliorare.
Devi lavorare di più sui personaggi, fare in modo che non siano delle sagome piazzate lì a dire le loro cose, ma che escano fuori dal foglio (dallo schermo), in modo che chi legge le veda, le possa immaginare e vivere con loro la scena descritta.
Lo so, non è facile, ci si sbatte la testa di continuo, ma i commenti di chi legge sono oro colato.

Vorrei provare a riscrivere l'incipit del tuo racconto per mostrarti come lo avrei scritto io, che non è che faccio tanto testo, però almeno come sarebbe piaciuto a me e anche per provare a guadagnare i caratteri che avresti perso con gli spazi aggiuntivi.
Diciamo che provo a fare io un esercizio di riscrittura.

La tua versione:

Nena75 ha scritto:Sembrava un giorno come tanti, eppure quello sarebbe stato solo il primo di una serie di giorni catastrofici.Era quello che pensò Elle,una ragazzina di quattordici anni che,come tutti gli adolescenti di quell'età,odiava tutto e tutti.I genitori si erano separati da poco e quell'estate avevano deciso di mandarla in un campeggio,una sorta di "escamotage per toglierla di mezzo" sosteneva lei.


La mia:
Nena75 ha scritto:Poteva sembrare un giorno come tanti, invece era solo il primo di una lunga serie di giorni catastrofici.
Questo pensò Elle, quattordici anni appena compiuti, un odio sviscerato contro tutto e tutti.
I genitori, separati da poco, quell'estate avevano deciso di mandarla in un campeggio ed Elle era sicura che fosse un modo per liberarsi di lei.


Al di là del gusto, puoi notare che nella parte che ho riscritto ci sono 50 caratteri (circa) in meno.
Quindi, aggiungendo gli spazi che non hai messo, se lavori sul testo puoi rientrare benissimo nel limite del contest.
Buon lavoro e alla prossima.
:-)
Maria Rosaria

Nena
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Re: Tutti i Colori Sorridono.

Messaggio#12 » domenica 23 settembre 2018, 11:05

Grazie Maria Rosaria, aver riletto la tua versione del mio racconto mi ha aiutato a capire meglio un po' di cose.
Ho molto su cui lavorare e spero di far tesoro di tutti i vostri consigli per migliorare e riuscire a trovare il giusto equilibrio fra quello che voglio raccontare ed il modo giusto con cui farlo. :D
Serena Brega

Alexia
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Re: Tutti i Colori Sorridono.

Messaggio#13 » martedì 25 settembre 2018, 21:38

Baipassiamo l’impaginazione. Devi farti ancora le ossa e continua a scrivere, vedrai che imparerai le regole!
Il testo è acerbo nella forma, nello stile e nella trama, ma nella sua ingenuità hai colto il segno.
Ovvio, è un po’ forzato, e ti renderai conto delle pecche se lo leggerai fra un mesetto. Fidati, funziona per vedere da soli i propri errori, che a caldo, quando si è appena finito è quasi impossibile se non dopo anni di scrittura feroce.
Impara a gestire il pov (point of you-punto di vista) per evitare il narrato piatto. Ti basterà allenarti scrivendo racconti dove la “telecamera” è posta sulla spalla di uno dei protagonisti, così, anche se scrivi in terza persona, è quasi come vivere la situazione con i suoi occhi e si instaura maggio empatia.
Una buona partenza… continua così!

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Linda De Santi
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Re: Tutti i Colori Sorridono.

Messaggio#14 » martedì 25 settembre 2018, 22:36

Ciao Serena!
Sull’effetto “muro di testo” senza nemmeno un a capo si sono già espressi in molti, quindi non mi ci soffermo.
In generale, la narrazione è un po’ acerba. Al di là di quel “ke hai fatto al viso?” che ti è sfuggito, un esempio è l’espressione “chiaccherando vistosamente”. Rimpiazzerei il “vistosamente” con “rumorosamente” o “concitatamente”: se due persone chiacchierano in maniera vistosa mi aspetto che chi lo pensa si trovi a una distanza in cui non può sentire le loro voci e sa che stanno parlando dalla loro mimica, mentre invece Elle si trova vicino alle due ragazze.
Devi lavorare sullo stile, ma l’idea secondo me c’è: mi piace quest’incontro tra ragazze, la confidenza che si crea tra loro e il contrasto tra colori che sorridono/pianto liberatorio. Con più caratteri a disposizione riusciresti anche a dare più spazio alle loro personalità e alle loro storie, togliendo quella vaga sensazione di “dottrinale” che si avverte.
Insomma, lavoraci su, credo che ne valga la pena!
Alla prossima :)

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antico
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Re: Tutti i Colori Sorridono.

Messaggio#15 » domenica 30 settembre 2018, 20:09

Non sto a ripeterti quanto già scritto dagli altri, però sottolineo il fatto che vedo grandissime potenzialità nella tua scrittura. Non so quanto ci vorrà, ma se avrai la perseveranza di continuare imperterrita nonostante i piccoli, a volte piccolissimi, passi, ti renderai conto che, d'un tratto e quasi all'improvviso ti ritroverai a scrivere racconti dalla struttura più complessa e ben organizzati. Il mio giudizio per questa prova specifica? Un pollice ni e non giù perché nonostante il "muro di testo" e l'estrema linearità della storia, come già detto, vedo un bel vocabolario e la capacità innata di raccontare. Al prossimo mese :)

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