TRADIZIONI

Appuntamento per lunedì 17 settembre 2018 dalle 21.00 all'una con un tema della guest star del mese ENRICO PANDIANI!
Rouge_Rogue
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TRADIZIONI

Messaggio#1 » martedì 18 settembre 2018, 0:24

“Oh Roberto, che si deve fa’ domani?”
“Se finiamo di portare dentro tavolini e panche adesso, abbiamo praticamente fatto tutto. Le ultime cose possiamo sistemarle domani sera tutti insieme dopo la cena”.
“Ah, ma si fa subito domani sera la cena? Non è avanzato nulla. Mica come l’anno scorso che piovve tre giorni e alla sagra un venì nessuno. Sta volta la gente ha mangiato anche le bucce dei cocomeri tra poco! Dovevi vede’ come s’è incazzata quella donnona che viene tutti l’anni, o come si chiama…Rosella, Rosellona! Quella che mangerebbe anche la romba a’ toni! Quando Giovanni ha detto che il cinghiale in umido era finito, pensavo che gli tirasse un cazzotto come se gli avesse offeso la mamma”.
“Sì, ero in cucina, ma mi hanno raccontato tutto” rise. “Mi hanno detto anche che Giovanni era così mortificato che stava quasi per offrirle la cena”.
“Quello è più bischero che lungo: quando si va alle sagre si sa che ste cose possan succede’. È inutile fa la maleducata, aveva a veni’ prima. Insomma, che si mangia domani sera? La cena dei lavoratori un si po salta’, è tradizione, ma in cucina c’è rimasto du fili di pane e mezza forma di cacio. Passo dall’orto a prende’ pomodori, cetrioli e cipolla e si fa ‘na panzanella?”
“Se ti fa piacere, sì, Neno. Ma vedrai che da mangiare non mancherà. Domani ci sarà una sorpresa per tutti”.
“St’hai a senti’ che ti sei inventato sto giro”.
“Non è un’idea mia. Sono venuti Adjel e Miguel e mi hanno detto che per domani al cibo ci pensano loro”.
“Chi?”
“Adjel e Miguel, quei due ragazzi che ci hanno aiutato a servire ai tavoli”.
“Ma quali, i negretti?”
“Neno, non chiamarli così!”
“O come li devo chiama’? Io quei nomi lì un li so di’. Poi chissà che portano…o come mai sta cosa?”
“Perché queste sere hanno mangiato sempre cose della nostra tradizione e ce ne vogliono fare assaggiare qualcuna delle loro. E poi vogliono ringraziarci perché noi li abbiamo fatti lavorare, ma alla sagra del cacciatore non li hanno voluti”.
“E ci credo! Lì comanda quella merda del Marconi ch’è nero com’era il su babbo!”
“Allora vedi che i neri ce li abbiamo anche noi e non sono nemmeno così gentili come Adjel e Miguel. E poi te li chiami tutti negretti, ma uno viene dal Marocco e l’altro dal Brasile e in entrambi i posi si mangia benissimo”.
“Sì, ma v’ha’ a sape’ come cucinano quell’altri lì”.
“La mamma di Miguel lavora al ristorante giù in piazza e la crostata che hai mangiato ieri non l’ha fatta Pina, te l’ho detto per farti stare tranquillo: l’ha fatta la mamma di Adjel”.
“Ma via, era bona come quella che faceva la mi’ pora socera. Me lo dici solo pe’ fammi sta bono”.
“Neno, dico davvero. Dai su, chiudiamo quest’ultima panca. Domani te porta quello che vuoi per cena”.
“Va bene”.
Tlac, tlac.
“Oh, Roberto”.
“Che c’è Neno? Dimmi”.
“Di’ a quei ragazzetti di portare quello che vogliono domani e, se serve fa rivolta’ nella tomba quella merda del Marconi, mangio anche con le mani!”
“Va bene, Neno. Va bene”.



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antico
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Re: TRADIZIONI

Messaggio#2 » martedì 18 settembre 2018, 0:37

Ciao Flavia! E' da un bel pezzo che manchi dall'Arena! Bentornata! Tutto ok con i parametri, buona Pandiani Edition!

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Laura Cazzari
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Re: TRADIZIONI

Messaggio#3 » martedì 18 settembre 2018, 20:18

Ciao Flavia, ho adorato il fatto che tu abbia voluto associare un evento tipicamente locale come la sagra al tema delle città multietniche. Una contrapposizione davvero azzeccata. Inoltre adorando cucinare anche cibi etnici, mi piace il messaggio che a volte è il cibo ad unirci tutti. Ti segnalo solo che nel racconto ci sono un po’ di refusi sparsi. Comunque il tema mi sembra centrato in pieno e ho apprezzato che tu abbia scritto in dialetto.
Laura Cazzari

alexandra.fischer
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Re: TRADIZIONI

Messaggio#4 » martedì 18 settembre 2018, 20:31

TRADIZIONI di Rouge Rogue Mi piace la tua resa della città multietnica in cucina e precisamente nelle sagre paesane, ma anche attraverso la cucina in genere (vedi la panzanella, l’allusione alla crostata preparata dalla madre di Adjel, come pure il cinghiale). La cena dei lavoratori non si può saltare, e la salvano Miguel e Adjel (uno marocchino, l’altro brasiliano: grati per aver lavorato per Roberto e Neno, intendono arricchire la panzanella della cena integrandole con specialità dei loro paesi). Chissà l’invidia del Marconi figlio, ristretto alla sua sagra del cacciatore, nella quale non li ha voluti. Da ammirare l’estro di cuoca della madre di Adjel, brava al punto da preparare una crostata tale da piacere all’esigentissimo Neno. C’è tutta la ricchezza della diversità. Bella la resa del linguaggio toscaneggiante. Indovinati i dialoghi (ricostruiscono tutto un piccolo mondo).

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Emiliano Maramonte
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Re: TRADIZIONI

Messaggio#5 » mercoledì 19 settembre 2018, 23:35

Ciao Flavia!
Non voglio fare giri di parole: il racconto non mi è piaciuto. A sprazzi godibile, okay, giocato tutto sui dialoghi, tra l'altro in toscano, parlata di per sé simpatica e divertente. Il tema della diversità c'è, per carità, con un accenno a un problema sociale senza età e senza soluzione dello sfruttamento degli extracomunitari; okay, si fa riferimento a tradizioni, al confronto tra diverse culture, alla tolleranza e al rispetto degli altri... Eppure non sono riuscito a entrare in sintonia col testo. Sarà che sopporto poco i racconti costruiti per il 99% sui dialoghi, sarà che ci sono diversi refusi e imperfezioni, sarà che l'esposizione di tradizioni, usanze e ciarlerie di paese mi hanno alquanto annoiato... fatto sta che non sono riuscito ad apprezzarlo, magari come potrebbe sicuramente fare qualcun altro e come qualcuno ha già fatto.
Non me ne volere, ma forse è un problema solo mio.
Almeno, però, il tema del torneo è stato centrato.

In ogni caso, in bocca al lupo!!!!
Emiliano.

Krum_Krum
Messaggi: 24

Re: TRADIZIONI

Messaggio#6 » venerdì 21 settembre 2018, 12:53

Creativo l’approccio alla commistione di culture attraverso la cucina e, in particolare, attraverso la contrapposizione di generazioni diverse, con i vecchi di paese che accettano tra le loro fila dei giovani stranieri. Un punto in più per l’aver scritto un racconto di soli dialoghi che, forse con qualche alleggerimento qua e là, scorrono bene e restituiscono tramite il dialetto una certa naturalezza. Il passaggio che ho preferito è quello in cui Neno (bel nome) si dimostra disposto a mangiare con le mani, a costo di far rivoltare nella tomba “quella merda del Marconi”, pur di avvicinarsi alla novità della cucina di Adjel e Miguel.

mezzomatto
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Re: TRADIZIONI

Messaggio#7 » domenica 23 settembre 2018, 15:45

Non amo i racconti fatti di soli dialoghi e sopporto i dialetti solo quel poco che basta per fare colore. Quindi il mio, più che giudizio, è un pregiudizio. Però lo sviluppo, sia della narrazione, sia dell'espressività non mi hanno fatto cambiare opinione. Il tema c'è, senza dubbio, con tutte le difficoltà della convivenza multietnica, difficoltà che però sono piuttosto diluite e riconducibili a normali difficoltà di convivenza in qualsiasi comunità
In definitiva darei un giudizio insufficiente.

Nena
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Re: TRADIZIONI

Messaggio#8 » lunedì 24 settembre 2018, 11:15

Ciao Flavia, il racconto mi ha davvero divertito, sono toscana come te e la scena descritta della sagra l'hai proprio colta in pieno. :D Hai sviluppato il tema della differenza razziale sottolineando il difficile messaggio dello sfuttamento degli extracomunitari ed hai trasformato il cibo in un mezzo per riunire tutti, direi azzeccato.
Serena Brega

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Gennibo
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Re: TRADIZIONI

Messaggio#9 » martedì 25 settembre 2018, 18:37

Ciao Flavia,
a me piacciono le storie tradotte in dialogo, e il dialetto mi pare reso bene, mi piace l’idea di collegare la multietnicità con le differenze culinarie e l’accettazione di queste da parte dell’indigeno. Detto questo ho faticato a seguire la storia, ho dovuto rileggerla per capire meglio il racconto e dove andava a parare, come ha detto qualcuno prima di me, snellendo i dialoghi si potrebbe migliorare rendendolo più immediato.
Comunque brava.

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patty.barale
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Re: TRADIZIONI

Messaggio#10 » giovedì 27 settembre 2018, 13:32

Ciao.
Affronti con un tono leggero e divertente un tema importante qual è quello dell’integrazione e questo mi è piaciuto molto (e mi hai ricordato i personaggi di Mavaldi). A parte un po’ di refusi, il racconto scorre bene con un finale scoppiettante! Quindi una buona prova.
Piccola nota di colore, non riesco a capire perché, ma per tutto il racconto (fino alla battuta finale) non sono riuscita a immaginare Neno come un uomo, ma lo “leggo” come la moglie di Roberto!

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antico
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Re: TRADIZIONI

Messaggio#11 » lunedì 1 ottobre 2018, 20:16

Ho apprezzato l'idea e la realizzazione fino a quando non ho cominciato a sentire una certa pesantezza legata alla ripetitività. Dopo la parte introduttiva, manca il guizzo, il rilancio del racconto, mentre invece ti ritorci su te stessa seguendo un percorso circolare. Non so come consigliarti, ma le possibili soluzioni, per come la vedo, sono due: 1) tagli secco la seconda parte oppure 2) rilanci con qualcos'altro per sviluppare meglio il racconto. Allo stato attuale è un pollice ni non per l'idea, ma questa sensazione quasi di stagno che trasmette la lettura. Altro suggerimento: bene il toscano, ma riducilo che, anche qui, in certi punti rischia di pesare con periodi troppo lunghi e articolati.

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