non sono stata io

Appuntamento per lunedì 15 ottobre dalle 21.00 all'una con il tema della guest star ENRICO PANDIANI!
alexandra.fischer
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non sono stata io

Messaggio#1 » lunedì 15 ottobre 2018, 21:44

NON SONO STATA IO di Alexandra Fischer

- Non sono stata io – ripeté la donna, scostandosi il ciuffo color argento.
La commissaria si soffermò per un attimo sull’anello al dito indice destro della donna: un cammeo raffigurante la Gorgone e distolse lo sguardo a disagio, quasi la creatura mitologica avesse posseduto il potere di pietrificarla.
Allora rialzò lo sguardo sull’interrogata: - L’avverto, signora Stolz. I vicini hanno sentito la colluttazione e lo sparo.
- Allora avrà notato che nel soggiorno c’è uno specchio.
La Stolz riabbassò le mani e prese il cellulare: - Guardi qui.
La commissaria Morato guardò la fotografia scattata dalla Stolz: la raffigurava più giovane di oltre vent’anni e con l’anello all’indice sinistro.
In piedi accanto alla cassaforte aperta della sala, stava per prendere uno dei codici antichi conservati dal padrone di casa.
- Mi dispiace per Ariedo – disse la Stolz – gli ho sempre detto di lasciare coperto quello specchio.
- Lo ha comperato lei? – le domandò gelida la commissaria.
- Me lo sono ritrovato in eredità. Vede, avrei dovuto custodirlo meglio.
Lo sguardo della donna si volse allo specchio, di nuovo coperto dal drappo damascato di velluto nero e al mucchio di carta stracciata.
Un paio di sedie rovesciate e un paio di ninnoli in frantumi confermavano la lotta fra la vittima e…l’assassina?
La commissaria si torse le mani, maledicendo la decisione della settimana prima di smettere di fumare: - Adesso non vorrà mica dirmi che esiste la maledizione dello specchio stregato?
- No – le rispose calma la Stolz – ma quella del Doppelgänger sì. Vede, io venni lasciata da lui quando eravamo giovani. E giurai davanti allo specchio che me l’avrebbe pagata. Poi ci ritrovammo e…da allora vissi con la paura di quelle parole.
- E l’anello? – le domandò sempre più scettica la commissaria.
- Oh, quello è stato un regalo di Ariedo nei primi tempi del nostro amore. Diceva di essere attratto e spaventato da me allo stesso tempo: si sentiva pietrificato dai miei occhi come dallo sguardo di Medusa.
La Stolz si coprì gli occhi: - Già, ma vorrà vedere chi è stato. Non avrei mai voluto che succedesse…le pistole…un’altra delle manie di Ariedo.
Le fece strada verso la terrazza e fu lì che li vide: il noto collezionista di incunaboli Ariedo Spiri e…una versione più giovane della Stolz, la quale aveva ancora in mano la pistola con la quale si era sparata al cuore dopo aver ucciso l’uomo.
- È successo quando ho sentito il primo sparo. Lei mi ha vista e…credo si sia spaventata. Se mi dà retta, non faccia mai patti con il suo riflesso allo specchio.


La Morato lesse il risultato delle impronte digitali delle due donne e si chiese, basita: si può incriminare qualcuno per avere ucciso una parte di sé?



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antico
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Re: non sono stata io

Messaggio#2 » lunedì 15 ottobre 2018, 22:38

Molto bene, Alexandra, sei sempre la più veloce! Tutto ok con i parametri, quindi non mi resta che augurarti una buona Arona Edition!

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Marco Travaglini
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Re: non sono stata io

Messaggio#3 » martedì 16 ottobre 2018, 11:54

Ciao Alexandra, ben ritrovata

Mi piace molto l’idea di fondo del racconto, questa maledizione lanciata un po’ troppo superficialmente che poi non avrebbe più senso di esistere, ma permane negli anni a tormentare la povera signora Stolz. Il tema è sicuramente centrato. Il dialogo con la commissaria però mi sembra un po’ troppo pilotato. Non mi è chiaro se la commissaria fosse a conoscenza di quale fosse il delitto, chi fosse la vittima o se fosse stata semplicemente allertata dai vicini per lo sparo. Il continuo riferimento alla gorgone non so se rimandi a qualcos’altro, purtroppo la mia educazione tecnica e l’ignoranza dei miti greci non mi aiutano: ma mi è piaciuto molto il particolare dell’anello sulla mano destra e sulla mano sinistra a suggerire l’immagine specchiata.
La frase di chiusura invece rovina un pochino il racconto, la donna non ha ucciso solo una parte di sé stessa, ha ucciso anche Ariedo: anche le impronte digitali non dovrebbero essere uguali ma specchiate. In tutto il racconto non si nota nessuna sofferenza particolare sofferenza della Stolz, non mi è chiaro se abbia perso il marito o solo un vecchio amico venuto a farle visita dopo tanto tempo, ma la fissa delle pistole mi fa pensare che abitasse lì con lei.

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Emiliano Maramonte
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Re: non sono stata io

Messaggio#4 » martedì 16 ottobre 2018, 16:22

Ciao Alexandra, piacere rileggerti!

Dunque: complessivamente il tuo racconto è interessante, e soprattutto pone al centro di tutto il mistero dello specchio, o meglio, tutta un'iconografia di storie che parlano di sortilegi e maledizioni nel riflesso. Mi è subito venuto in mente un bel film horror di qualche anno fa, si chiama "Riflessi di paura". I personaggi svolgono abbastanza bene la loro funzione e il tema è stato rispettato.
Da rivedere i dialoghi, che non mi sono piaciuti: legnosi e a tratti confusi. Da ritoccare lo scambio di battute quando la Stolz spiega l'origine della maledizioni, fino alla questione delle pistole. Più snello... il tutto deve essere più snello.
La parte finale, poi, mi ha creato non poche difficoltà nella comprensione delle battute finali della vicenda, fino a culminare in quella frase esplicativa messa lì quasi a voler illustrare a tutti i costi il senso della trama al lettore. Inutile e brutta.
Un paio di annotazioni tecniche:
1) La commissaria si soffermò per un attimo sull’anello al dito indice destro della donna: un cammeo raffigurante la Gorgone e distolse lo sguardo a disagio, quasi la creatura mitologica avesse posseduto il potere di pietrificarla., secondo me da riformulare così: "La commissaria si soffermò per un attimo sull’anello all'indice destro della donna - un cammeo raffigurante la Gorgone - e distolse lo sguardo a disagio, quasi quell'effigie mitologica avesse il potere di pietrificarla.
2) "[...] una versione più giovane della Stolz, la quale aveva ancora in mano la pistola con la quale si era sparata al cuore dopo aver ucciso l’uomo." Ripetizione molto antipatica.

In conclusione: una sufficienza per le suggestioni dell'idea centrale, un po' meno la realizzazione e il risultato finale.

In bocca al lupo!
Emiliano.

alexandra.fischer
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Re: non sono stata io

Messaggio#5 » martedì 16 ottobre 2018, 19:43

Ciao Antico, grazie.

alexandra.fischer
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Re: non sono stata io

Messaggio#6 » martedì 16 ottobre 2018, 19:45

Ciao Marco, grazie del commento. Mi dispiace per non aver caratterizzato i dettagli che ti hanno disturbato: sì, la commissaria arriva chiamata dai vicini. E sì, la Stolz viveva con l'ex (ma da poco). Scusa per il finale, avrei fatto meglio a inserire anche l'omicidio di Ariedo (tagliando qualcosa sopra, ce l'avrei fatta. Mi è venuto in mente troppo tardi. Andrà meglio la prossima volta).

Grazie del dettaglio delle impronte digitali specchiate.

alexandra.fischer
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Re: non sono stata io

Messaggio#7 » martedì 16 ottobre 2018, 19:49

Ciao Megagenius, scusa per le parti finali e la costruzione dei dialoghi. Devo starci più attenta! Sono contenta che la storia nel suo complesso ti sia piaciuta.

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maurizio.ferrero
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Re: non sono stata io

Messaggio#8 » mercoledì 17 ottobre 2018, 9:24

Ciao Alexandra,

L'idea del racconto (e della maledizione) è buona. Purtroppo non sono un amante delle scene di interrogatorio, spesso le trovo un metodo forzato per dare informazioni al lettore, in più qui non è chiarissimo il rapporto tra la poliziotta e la protagonista. È in stato di arresto? Sta venendo solo interrogata?
Mi è piaciuto il dettaglio dell'anello, ma soprattutto il suo significato. Si tratta di un particolare che rafforza la convinzione che sì, la donna morta è davvero un doppleganger (quanti altri avrebbero un anello del genere?). Mi è parsa un po' forzata invece la passione della vittima per le pistole, guardacaso utilizzate come arma del delitto. Non sarebbe stato più naturale e meno invasivo un omicidio con un oggetto di uso comune (un coltello da cucina?).
Ad ogni modo, grazie per la buona lettura

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Il Calmo
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Re: non sono stata io

Messaggio#9 » venerdì 19 ottobre 2018, 1:03

L’idea è interessante. Purtroppo lo stile e la realizzazione meno secondo me.
Ho trovato il tutto con un sapore un po’ artefatto. I dialoghi poco credibili. Anche il finale non mi torna perché un omicidio c’è davvero stato e per quello comunque dovrebbe pagare.
Non lo so, io credo che avendo tante ore a disposizione, avresti forse potuto postare il racconto con più calma, provando a rivederlo. Mi è sembrata una cosa fatta molto in fretta, questa almeno la mia impressione, che essendo appunto personale vale per quel che vale.

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giancarmine trotta
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Re: non sono stata io

Messaggio#10 » sabato 20 ottobre 2018, 9:33

Ciao Alexandra,
ci presenti un'idea classica, che non tramonta mai: la maledizione di uno specchio. Hai dato molto risalto al parlato (e lo capisco essendo un interrogatorio) rispetto alle descrizioni (che si concentrano all'ottimo indizio degli anelli e dello specchio): il risultato mi ha soddisfatto a metà; ho trovato i dialoghi telecomandati, appiattiti. Non ho avuto empatia con i protagonisti, ma potrebbe essere una sensazione personale. Il giudizio finale è quindi in chiaroscuro, perché l'idea di fondo, anche se classica, era adatta allo sopo, mentre lo sviluppo dei dialoghi non mi ha entusiasmato.
Il finale lo reputo pertinente e credo hai fatto bene a chiudere il racconto con quella domanda senza risposta.
Alla prossima,
G.
**

alexandra.fischer
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Re: non sono stata io

Messaggio#11 » sabato 20 ottobre 2018, 19:35

Ciao Maurizio, l'idea della pistola mi è venuta fuori per legare l'interrogatorio al delitto (perché la commissaria si trova lì? A causa del rumore degli spari). E sì, è un interrogatorio (la commissaria sospetta della Stolz).Per il resto, sono contenta che la storia nel complesso ti sia piaciuta.

alexandra.fischer
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Re: non sono stata io

Messaggio#12 » sabato 20 ottobre 2018, 19:38

Ciao Il Calmo, mi dispiace che i dialoghi ti siano parsi artefatti. Vedrò di starci più attenta in futuro. Il tempo non conta, devo proprio fare un bel respiro e mettermi un po' di più nello stato di immedesimazione con la storia. Sì, è chiaro che la Stolz deve pagare per il delitto, ma la commissaria sarà comunque in difficoltà per via del doppio.

alexandra.fischer
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Re: non sono stata io

Messaggio#13 » sabato 20 ottobre 2018, 19:39

Ciao Il Calmo, mi dispiace che i dialoghi ti siano parsi artefatti. Vedrò di starci più attenta in futuro. Il tempo non conta, devo proprio fare un bel respiro e mettermi un po' di più nello stato di immedesimazione con la storia. Sì, è chiaro che la Stolz deve pagare per il delitto, ma la commissaria sarà comunque in difficoltà per via del doppio.

alexandra.fischer
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Re: non sono stata io

Messaggio#14 » sabato 20 ottobre 2018, 19:42

Ciao Giancarmine, hai ragione riguardo ai dialoghi (credo avrei dovuto metterci più verosimiglianza, mostrare di più il lato emotivo dei personaggi). Ne terrò conto quando ci rimetterò mano. E poi, anche per i lavori futuri farò in modo di tenere presente questo lato della narrazione. Grazie per aver trovato ottimi gli indizi e per aver approvato il finale sospeso.

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invernomuto
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Re: non sono stata io

Messaggio#15 » martedì 23 ottobre 2018, 2:08

Ciao Alexandra, ormai sei la presenza più costante su Minuti Contati e di conseguenza mi ritrovo spesso a commentare i tuoi racconti.

Giudicare "non sono stata io" non è facile, perché mischi cose che mi piacciono molto con altre che, per gusto personale, non amo particolarmente.
Mi piace quando provi a mostrarci il carattere dei personaggi tramite le loro azioni, come quando la commissaria si torce le mani, ma ne fai un uso davvero ridotto e sembri quasi "glissare" sullo stato mentale dei tuoi personaggi, quando invece in una situazione simile dovrebbero esprimere sentimenti più forti.
Non mi piace l'eccessivo utilizzo dei puntini di sospensione, che interrompono troppo spesso il ritmo del racconto, specialmente nelle righe finali, dove sembri utilizzarli quasi a ogni frase.

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diego.martelli
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Re: non sono stata io

Messaggio#16 » martedì 23 ottobre 2018, 8:38

I nomi dei protagonisti sono perfetti, e anche i toni e i ritmi dei dialoghi: mi hanno subito fatto pensare a romanzi gialli nordeuropei. Il soprannaturale trasuda da subito ma è gestito all'interno delle razionali domande dell'investigatrice. Quanti personaggi femminili, tutti interessanti! Non credo di avere critiche da fare, mi è molto piaciuto.

alexandra.fischer
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Re: non sono stata io

Messaggio#17 » mercoledì 24 ottobre 2018, 20:26

Ciao Invernomuto, scusa per i puntini di sospensione (devo stare attenta a non abusarne). Mi dispiace non aver caratterizzato a fondo lo stato mentale dei personaggi (rimedierò). Per il resto, sono contenta che la storia nel suo insieme ti sia piaciuta.

Ciao Diego, quanti complimenti! Grazie (il paragone con il romanzo giallo nordeuropeo mi lusinga molto).

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antico
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Re: non sono stata io

Messaggio#18 » martedì 30 ottobre 2018, 12:23

Oh dunque, qui vedo un'Alexandra diversa dal solito: meno attenzione al contesto (che cmq esce dai dialoghi) e una maggiore quantità, appunto, di linee di dialogo. Resta la sensazione di una prima bozza da affinare e sistemare e in questo mi ricollego a chi ti ha suggerito di provare, una delle prossime edizione, a scrivere come fai di solito, ma a revisionare invece di postare al volo perché è fondamentale anche quella fase e visto che tu hai questa gran capacità di mettere su carta (digitale) le idee prima di tanti altri è un peccato non sfruttare il tempo che ti rimane per rimetterci mano andando a smussare gli angoli. Per me un pollice tendente all'alto, anche se non così netto.

alexandra.fischer
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Re: non sono stata io

Messaggio#19 » giovedì 1 novembre 2018, 7:48

Ciao Antico, grazie del consiglio in merito alla revisione. Farò proprio così (almeno darò spessore ai personaggi alternando ai dialoghi anche i pensieri oltre che le azioni). E il finale verrà sicuramente meglio. Sono contenta che la storia nel complesso ti sia piaciuta.

alexandra.fischer
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Re: non sono stata io

Messaggio#20 » giovedì 1 novembre 2018, 7:53

Ciao Mircalla, mi dispiace che tu abbia trovato dei punti deboli nella storia (ahi, ahi! Poca revisione, devo starci più attenta). Quanto alla Stolz che protesta la propria innocenza (ovvio, tutti ci provano). Riguardo allo spararsi: perché al cuore non va bene? E' un tentativo come un altro. Anche la tempia e la bocca sono punti duri da centrare (a meno di non essere un tiratore abituale da poligono). Sai che molti ci hanno provato ritrovandosi vivi e menomati? (se sbagli la mira alla tempia ledi il nervo ottico e basta. Se sbagli mira alla bocca ti fai saltare via un angolo della mandibola e basta).

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