Attraverso lo specchio

Appuntamento per lunedì 15 ottobre dalle 21.00 all'una con il tema della guest star ENRICO PANDIANI!
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raffaele.palumbo
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Attraverso lo specchio

Messaggio#1 » lunedì 15 ottobre 2018, 22:59

Attraverso lo specchio
di raffaele palumbo



È martedì, e alle 5 ha appuntamento con l’oculista. Alla segretaria aveva chiesto una visita di controllo per un “ritardo percettivo”, aveva detto così. Uno sfasamento della vista, tipo quando in tv ci sono i collegamenti con l’estero, e il telecronista muove le labbra e senti la voce un po’ prima o un po’ dopo. Le aveva detto questo per spiegare, perché il dottore potesse preparagli dei test adatti, ma lei gli aveva chiesto solo nome e cognome e cellulare.
Ecco, quando si faceva la barba, per esempio: vedeva la sua immagine riflessa come se fosse arrivata sullo specchio con un briciolo di anticipo. Non ne era sicuro, così ogni tanto verificava.
Anche adesso vuole riprovare. Dà un’occhiata all’ora – sì, per l’oculista c’è ancora tempo. Se ne sta basso al livello del lavandino, le ginocchia piegate in modo da non poter vedere la propria immagine riflessa. Tutto questo gli sembra una cosa scema, gli ricorda un buffo film degli anni Trenta di cui ha dimenticato il titolo. Poi d’improvviso si alza in piedi. Ecco!, è successo di nuovo. Come se la sua faccia fosse già stata lì, nello specchio, prima che lui si affacciasse.
Inizia a guardarsi nel riflesso. Si avvicina, quasi tocca col naso la superficie di vetro. Gli occhi. Dentro gli occhi.
E improvvisamente capita questa cosa, ed è la prima volta che gli succede: gli pare che gli occhi dall’altra parte, i suoi stessi occhi, abbiano avuto quasi uno scarto, come se avessero guardato da un’altra parte. Giusto un attimo, una cosa appena percettibile.
Sudore sulla fronte. Mette le mani sul collo a cercare la giugulare o quello che è, guarda la lancetta dei secondi, calcola la frequenza del cuore. Circa 120: veloce.
Quando alza lo sguardo dall’orologio, allora vede. La sua immagine riflessa non ha la mano sul collo. Tutto uguale, ma senza la mano. E però adesso gli sembra quasi che sia l’immagine a guardare lui. Muove appena la testa, fa sì e no: e niente, la sua faccia oltre lo specchio resta immobile. Il cuore corre: non controlla con l’orologio, ma sarà a 200.
«Che… che succede?» balbetta, vergognandosi nel momento stesso in cui parla.
Il suo se stesso nello specchio gli sorride. Sorride e aggrotta le sopracciglia. «Siamo stati cattivi, tanto cattivi». La voce è un sospiro che gli sa di crudele, di maligno.
«Ca-cattivi?» ha appena la forza di rispondere – rispondere a se stesso nello specchio: altro che oculista, qui ci vuole uno psichiatra.
«Cattivi» conferma l’immagine. Adesso ha un’espressione severa, e fa lentamente di no con la testa.
La mano destra, quella che conta il battito cardiaco sotto il colletto della camicia, prende a informicolirsi. Come se non le arrivasse più il sangue. La sente calda, poi fredda. Poi ancora – ed è questione di secondi – poi più niente, una mano che non gli appartiene più, una mano morta.
«Adesso» ordina il suo nemico di fronte a lui. E sente che la mano comincia a stringere, a stringere sempre più forte. Lui ha giusto il tempo per tossire un paio di volte.



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antico
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Re: Attraverso lo specchio

Messaggio#2 » lunedì 15 ottobre 2018, 23:04

Raffaele, che piacere ritrovarti! Tutto ok con caratteri e tempo, buona Arona Edition anche a te!

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maurizio.ferrero
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Re: Attraverso lo specchio

Messaggio#3 » martedì 16 ottobre 2018, 17:06

Molto interessante l’idea di sfruttare il tema Doppelganger “fenomeno ottico” del vedere la propria immagine con la coda dell’occhio. La vicenda pone particolare attenzione ai dettagli, cosa che ti aspetti dato il concetto che viene analizzato. Si è trattato di un infarto condito da allucinazioni o davvero qualcuno è uscito dallo specchio? Lascia il dubbio su cosa possa accaduto davvero. Bel lavoro.

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Marco Travaglini
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Re: Attraverso lo specchio

Messaggio#4 » mercoledì 17 ottobre 2018, 10:04

Ciao Raffaele, piacere di conoscerti.

Come è stato detto prima di me in questo racconto ci sono dettagli e particolari curati molto bene. Anche tutto il lavoro sul discorso degli occhi è notevole, sebbene si fermi a metà racconto. Riguardo allo stile ho trovato particolarmente azzeccati tutti i corsivi e gli incisi, hanno dato veramente un qualcosa in più. Manca un pochino di originalità secondo me: come molti altri racconti di questa edizione, il doppelgänger ha origine dallo specchio, ma mentre in altri racconti da lì partono altre vicende o lo specchio si intreccia con esse, in questo caso la vicenda nasce e muore davanti allo specchio. Insomma una buona, forse ottima, preparazione e un finale un pochino sottotono secondo me.
Segnalo un “Ecco!,” in cui la virgola segue il punto esclamativo, e credo non ci vada: se mi sbaglio chiedo lumi oltre che scusa.

Finisco con una nota che non c'entra nulla con il racconto: il particolare font che hai selezionato mi risulta meno leggibile rispetto a quello standard su schermo, sebbene abbia una migliore resa su carta stampata.

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Wladimiro Borchi
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Re: Attraverso lo specchio

Messaggio#5 » mercoledì 17 ottobre 2018, 12:31

Ciao Raffaele, piacere di conoscerti.
Racconto carino e scritto molto bene.
Tu non rientri nella classifica e nei racconti che devo commentare, per cui ho letto per puro diletto.
C'è un avverbio in -ente evitabile, circa a metà.
Il titolo è preso in prestito da uno dei primi numeri di "Dylan Dog"?
A rileggerci presto.
Wladimiro
IMBUTO!!!

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Emiliano Maramonte
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Re: Attraverso lo specchio

Messaggio#6 » giovedì 18 ottobre 2018, 23:15

Bentrovato, Raffaele!!
Leggendo le prime righe, ho avuto sensazioni pruriginose su un racconto troppo semplicistico tendente al banale. Poi mi sono ampiamente ricreduto e ho apprezzato davvero tanto la storia e il modo in cui è condotta la narrazione. Anzi, dirò che proprio lo stile, asciutto e tagliente, è efficacissimo! Ti arriva dritto in faccia e gioca con i dettagli, rendendo il tutto molto vivido e immediato.
Anche se il finale sembra monco, in realtà a me piace così: è un'istantanea di un episodio che però lascia intravedere uno scenario un po' più grande. Il riflesso dice: "Siamo stati cattivi, tanto cattivi", lasciando intendere una specie di doppia personalità o una forma di possessione. E non importa che sia spiegato poco o nulla, apprezzo proprio questo gioco di sottintesi che costringono a pensarci e ripensarci.
Anche il finale mi è piaciuto. Non è il massimo, ma è accettabile, tanto più che si intuisce che il doppio (il lato oscuro del protagonista?) lo strangola e lo soverchia.
Ottima prova.

In bocca al lupo!
Emiliano.

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Il Calmo
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Re: Attraverso lo specchio

Messaggio#7 » venerdì 19 ottobre 2018, 1:00

Ciao.
L’idea è interessante e l’incipit mi ha preso immediatamente perché ho immaginato la scena e un qualcosa di inquietante che stava per succedere.
Anche le spiegazioni successive incuriosiscono molto. Lo stile è asciutto e lineare.
Poi però, non so come dire, ma il racconto perde potenza. È come se si appiattisse in un qualcosa di un po’ troppo scontato e senza dare comunque troppe spiegazioni. Forse qualcosa in più sul perché “siamo stati cattivi, tanto cattivi” l’avrei voluta.
Peccato perché secondo me era buonissima come idea e immagine iniziale.

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giancarmine trotta
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Re: Attraverso lo specchio

Messaggio#8 » venerdì 19 ottobre 2018, 22:38

Questo racconto mi ha fatto pensare alcune cose, che ti elenco: leggendolo, in particolare la prima metà, mi ha dato l'improssione di una grande penna. Belle descrizioni, dettagli ben inseriti nel contesto e suspance. Wow.
La parte finale, invece, mi è parsa debole: come se la montagna avesse partorito un topolino. Probabile che tempo e spazio abbiano contribuito a metterti i bastoni tra le ruote.
In defintiva, quindi, è un racconto che mi ha appagato a metà. Però ho apprezzato punteggiatura, ritmo, descrizioni.
Alla prossima,
G.
***

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diego.martelli
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Re: Attraverso lo specchio

Messaggio#9 » martedì 23 ottobre 2018, 8:42

Horror psicologico! La presenza dell'altro e il suo essere davvero "altro" che vengono resi a mio avviso magnificamente, partendo da un dubbio ottico finendo nell'orrore e nell'omicidio. Ho trovato le descrizioni delle pulsazioni misurate funzionali al posizionamento della mano per la scena finale, ma meno coinvolgenti del resto: forse è la "freddezza" della misurazione e del numero che influenza l'atmosfera in modo negativo. In generale un ottimo lavoro.

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invernomuto
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Re: Attraverso lo specchio

Messaggio#10 » mercoledì 24 ottobre 2018, 17:57

Ciao Raffaele, è la prima volta che ci incrociamo su Minuti Contati, lieto di fare la tua conoscenza!

Attraverso lo specchio ha uno stile impeccabile, sai dosare il ritmo e le descrizioni, scegliere con cura le parole giuste per generare un'atmosfera tesa e ansiogena e sei riuscito a focalizzare i tremila caratteri a tua disposizione in uno spazio temporale quasi puntiforme: i dieci minuti di un singolo personaggio (o forse due, ma queste sono questioni filosofiche), in una singola stanza.
Personalmente, mi piace anche il finale - che lascia al lettore l'onere di decrittare cosa sia successo veramente: una vera e propria doppia personalità? Il senso di colpa per un'azione "tanto cattiva"? Un attacco di psicosi? Sono tutte chiavi valide e ogni lettore deciderà per sé quale sia quella giusta.

Un'ottima prova, spero di rileggerti ancora.

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antico
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Re: Attraverso lo specchio

Messaggio#11 » venerdì 2 novembre 2018, 14:06

Un'ottima prova con un qualcosa che non mi permette di assegnarle pollice su completo. Non so se non sono riuscito ad afferrarlo io, ma la parte finale sembra meno curata di quella che la precede e quel IL SUO NEMICO, pur capendo le intenzioni alla base della scelta, mi arriva troppo netto, quasi buttato lì (credo che per giustificarlo appieno sarebbe servita ancora un po' di indagine psicologica sul protagonista). Nient'altro da aggiungere, quindi pollice quasi su.

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