Dietro le palpebre

Appuntamento per lunedì 15 ottobre dalle 21.00 all'una con il tema della guest star ENRICO PANDIANI!
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invernomuto
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Dietro le palpebre

Messaggio#1 » lunedì 15 ottobre 2018, 23:22

Sento il suo respiro farsi affannoso mentre nel buio dietro le nostre palpebre i fosfeni si illuminano come una pioggia di meteore; è nervoso e sa di star perdendo il controllo, mi sente risalire nella sua coscienza come un conato di vomito che si fa sempre più vicino alla bocca.
Finalmente apre gli occhi e mi permette di vederci: siamo nudi, sudati, teniamo i bordi del lavabo con entrambe le mani.
Alza lo sguardo e ci vediamo negli occhi per un secondo, uccido la sua smorfia di paura in un istante e assumo il controllo, sorridendogli con la sua faccia.
Cerca di lottare per il controllo, in preda al panico, ma ormai è tardi e lui lo sa: senza distogliere lo sguardo dallo specchio afferro il tagliaunghie di Chiara e lo affondo nel nostro braccio, all'altezza della spalla, trascinandolo di scatto verso il petto finché una linea scarlatta non incrocia le vecchie cicatrici che ci decorano la pelle.
Il lampo di dolore esplode come l'acuto di una cantante d'opera inondando le mie sinapsi di piacere, prendo ancora un po' di terreno nella sua coscienza mentre lui si rifugia dal dolore abbandonando una parte di sé all'oblio.
La realizzazione mi colpisce come uno schiaffo in pieno volto: siamo nudi, nel bagno di Chiara, che lui non ha il permesso di toccare.
Ignoro il nostro viso riflesso sullo specchio e mi concentro su cosa c'è dietro: dalla porta spalancata si intravede il corpo nudo di Chiara che riposa beatamente sul letto sfatto.
Ride nel retro della mia testa, era la nostra unica regola: Chiara è mia, ma lui ha deciso di salvarla da me.
Mi giro verso la porta per andare a indagare ma mi ferma a metà, il piede destro pesa come un blocco di cemento. Il cuore inizia a battermi come se volesse uscire dal petto, mentre un nodo in gola mi scatena un'ondata di nausea: pensava di potermi controllare e ora è pieno di rimorso e paura.
L'odore ci aggredisce le narici appena varcata la porta: con Chiara è andato fino in fondo e non ha avuto nemmeno la decenza di aprire le finestre per nascondere la sua trasgressione. Guardo la figura minuta distesa sul letto, i lunghi capelli color grano che ricadono in boccoli sul cuscino ancora stropicciato, le spalle che si alzano e abbassano ritmicamente a ogni respiro; sento il nodo in gola farsi più forte. La ama.
Zoppico verso la cucina mentre lui ci gira la testa verso il letto, apro il cassetto e ci infilo la mano dentro, cercando di andare a memoria mentre lui tiene lo sguardo fisso verso la camera da letto, si rende conto della situazione solo quando sente le lame infilarsi appena sotto la pelle delle dita – appena afferro il coltello lo sento urlare dentro di noi.
La mia coscienza ha un salto, nell'ultimo disperato tentativo di controllo è corso verso di lei, vuole avvertirla del pericolo.
Chiara mi guarda con i suoi occhi azzurri pieni di confusione:
“Tesoro, sei stato così dolce o-”
Le infilo la lama tra le costole mentre nella nostra testa un turbine di urla silenziose e lampi di follia ci fa tornare entrambi nell'ombra.



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antico
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Re: Dietro le palpebre

Messaggio#2 » lunedì 15 ottobre 2018, 23:29

Manuel, bentornato! Felicissimo di rivederti qui sull'Arena! Tutto ok con i parametri, buona Arona Edition anche a te!

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Wladimiro Borchi
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Re: Dietro le palpebre

Messaggio#3 » martedì 16 ottobre 2018, 16:16

Ciao Manuel, piacere di conoscerti.
Che dire? Sono più che ammirato.
Sei riuscito a rendere il doppio nell'uno in maniera magistrale. Sono riuscito a percepire la lotta fra le due entità all'interno dello stesso corpo.
Non ho capito il finale. Pur avendolo riletto.
Perché uccidere lei? Per negare alla sua metà un sogno d'amore? Solo per quello?
E perché le due essenze nell'unico copro, dopo che la lama è entrata nel cuore dell'amata, scivolano nell'ombra?
Interrogativi che non trovano risposta e che rendono il narrato, forse, ancor più inquietante, seppur lasciando un lettore come me, forse non abbastanza profondo, un po' insoddisfatto.
In ogni caso, un racconto molto bello...
A presto.
Wladimiro
IMBUTO!!!

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invernomuto
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Re: Dietro le palpebre

Messaggio#4 » martedì 16 ottobre 2018, 20:03

Ciao Wladimiro, felice di fare la tua conoscenza!
Per prima cosa,tutte le tue critiche sono giustificate, mi son fatto prendere la mano e inizialmente ho scritto un racconto che sforava le 7000 battute, quello che sono riuscito a inviare è una versione mutilata in cui ho lasciato le parti più salienti.
L'idea era quella di fare sì che il doppio folle facesse una "medeata", uccidendo la sua amata pur di punire la propria parte "sana", colpevole di aver trasgredito ai limiti imposti dal suo stesso cervello (e questo è rimasto), ma l'idea per il finale era di lasciare solo la coscienza "buona" con il coltello in mano, infilato nel corpo senza vita della donna che ama, con il prospetto di trent'anni di galera.
Non ho trovato nessun modo per farcelo stare senza tagliare scene che ritenevo importanti per "settare" il personaggio e la sua follia, per cui ho dovuto "stringere" per una conclusione in cui entrambe le personalità collassano dopo il conflitto interno del protagonista. Insomma, il finale sottinteso è sempre quello che si farà il carcere e non rivedrà mai più la donna che amava, ma comprendo che al lettore questo messaggio non arrivi con la giusta forza.
Ti ringrazio per le belle parole, soprattutto riguardo la tecnica di scrittura, spero di incrociare la penna anche con te nelle prossime edizioni!

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Laura Cazzari
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Re: Dietro le palpebre

Messaggio#5 » mercoledì 17 ottobre 2018, 8:44

Ciao Manuel, bello il ritmo incalzante del tuo racconto. La suspense è tangibile e sei riuscito a descrivere perfettamente la scena. Hai uno stile di scrittura molto accattivante. Il tema c’è, solo non mi è chiaro se hai voluto portare nel racconto una sorta di Dottor Jekyll e Mr Hyde o se è solo una doppia personalità prepotente. Fai attenzione solo alla punteggiatura che manca in alcuni punti.
Laura Cazzari

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Massimo Tivoli
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Re: Dietro le palpebre

Messaggio#6 » mercoledì 17 ottobre 2018, 9:38

Ciao Manuel. Come già detto dagli altri hai fatto un lavoro ottimo nella resa di un originale e un doppio all’interno dello stesso uomo, coscienti entrambi simultaneamente. Hai reso benissimo la lotta del protagonista contro se stesso, o meglio contro la parte malata di se stesso. Anche io sono dell’avviso che il finale lasci un pochino a bocca asciutta perché non si capisce il motivo per cui, la parte malata, abbia voluto uccidere Chiara. Un semplice raptus di follia del se stesso cattivo, o qualcosa di più?

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erika.adale
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Re: Dietro le palpebre

Messaggio#7 » mercoledì 17 ottobre 2018, 9:59

Ciao Manuel,
mi distacco dai commenti degli altri perché le ragioni della parte "cattiva" mi sono chiare (devo preoccuparmi?), così come il desiderio del "buono" di proteggere la sua amata. E apprezzo il finale confuso, o meglio, realistico: la fine di una crisi psicotica, in cui le voci tacciono e resta solo caos, paura, incomprensione. Al contrario, trovare il "buono" con il coltello in mano, l'accusa di omicidio e nessuna traccia psichiatrica sarebbe molto letterario e, sinceramente, già letto e straletto.
Sulla resa della doppia personalità invece mi accodo a buona parte del plauso che già ti hanno rivolto, direi che riesci a rendere bene un difficile flusso di coscienza. Magari sfronderei un poco in fase di revisione alcune frasi un po' convolute, ma questo è mero gusto personale.

Daniel Travis
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Re: Dietro le palpebre

Messaggio#8 » mercoledì 17 ottobre 2018, 15:02

Lo stile funziona, a parte qualche frase che si allunga un po' troppo senza una punteggiatura magari anche un po' variegata che le dia ritmo. La storia è classica, forse troppo per i miei gusti, ma è presentata con una voce decisa e ben costruita. Costruire le frasi in modo più semplice, diretto potrebbe aiutare sia emotivamente che ritmicamente senza sottrarre mistero o tensione, ma probabilmente per farlo in modo efficace avresti bisogno di qualche carattere in più.
Complimenti.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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Gennibo
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Re: Dietro le palpebre

Messaggio#9 » domenica 21 ottobre 2018, 18:04

Ciao Manuel,
Ho trovato il racconto interessante e lo stile mi è piaciuto molto, questo uomo che combatte con un’entità interna e conflittuale. Ad un certo punto ho creduto che “l’altro” fosse un’entità esterna, un extraterrestre, tipo “L’Ospite” della Meyer, che si impossessa della volontà dell'uomo e cerca di comandarne le azioni.
Bravo.

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Paola B.
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Re: Dietro le palpebre

Messaggio#10 » domenica 21 ottobre 2018, 19:39

Ciao Manuel,
al secondo rigo dopo “meteore” avrei messo punto. Sarò sincera, l’ho trovato un polpettone dentro la stessa persona. Non è chiaro qual è la personalità dominante e chi il doppelganger. Perché si azzuffano? Perché devono arrivare a ucciderla? Non ci sono forti motivazioni a spiegare ciò che accade… O almeno a me non sono arrivate. Il contest, la velocità di postare non aiuta, lo so. A rileggerci.

Fabio84
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Re: Dietro le palpebre

Messaggio#11 » martedì 23 ottobre 2018, 23:32

Ciao Manuel,
le motivazioni che accompagnano i due ritengo possano non essere esplicitate.
E' un frammento tragico di una storia più lunga.
Ci sono un paio di ripetizioni, soprattutto all'inizio: "assumere il controllo - lottare per il controllo".
Sei stato bravo a gestire le diverse personalità anche quando sono assieme.
Mi è sfuggito il "ci fa tornare entrambi nell'ombra finale". C'è ancora qualche altra personalità che era rimasta "dormiente" ?
Ciao

FAbio

alexandra.fischer
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Re: Dietro le palpebre

Messaggio#12 » mercoledì 24 ottobre 2018, 20:39

Il tuo racconto mostra un Doppelgänger interiore, che rappresenta la parte buia della coscienza del protagonista, in evidente rivalità amorosa con questa parte di sé (la odia, gli sta rubando Chiara con la dolcezza). Per questo, la ricaccia nel buio uccidendo la ragazza. Storia da brividi, perché rappresenta la schizofrenia. Molto buona la scrittura.

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DandElion
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Re: Dietro le palpebre

Messaggio#13 » giovedì 25 ottobre 2018, 23:06

Bella l'idea della lotta con se stesso, interessante il ricorso alla malattia mentale, ma perchè la ammazza? Non capisco. Per punirla che è andata a letto con "lui"? Per togliere a lui il piacere di avere lei? questa parte non mi è chiara e mi inficia un po' il racconto. rimane un po' incompiuto, un po' monco e mi lascia perplessa. Però l'idea è molto molto buona (esclusa la conclusione).
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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antico
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Re: Dietro le palpebre

Messaggio#14 » domenica 4 novembre 2018, 19:26

Mi è piaciuto parecchio. Bellissima questa lotta interiore, da te resa con efficacia. Non arrivo al pollice su perché mi è sembrato di percepire che il tutto possa ancora essere sistemato dopo il grosso taglio che hai dovuto apportare e quindi il Laboratorio ti attende. Vacci perché in vetrina questo racconto ci sta benissimo. Pollice quasi su.

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