Doppiero di Fabio Aloisio

Appuntamento per lunedì 15 ottobre dalle 21.00 all'una con il tema della guest star ENRICO PANDIANI!
Fabio84
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Doppiero di Fabio Aloisio

Messaggio#1 » martedì 16 ottobre 2018, 0:30

Doppiero di Fabio Aloisio

Piero era sbracato sul Poltronesofà, Romeo acciambellato tra le gambe e una Moretti fresca in mano.
Troppa roba, gongolò.
Quella sera si era voluto ritagliare un momento tutto suo, fatto di rutti e SkySport, lontano da ogni cazzata che potesse assillarlo.
Come un Kasparov annata ’85 aveva disposto le sue migliori pedine sulla scacchiera: Piero-fidanzato ricambiava i sorrisi delle nonnine a casa di Caterina, mentre Piero-25cm sfiancava Lorena, avvinghiata tra sue gambe.
Quando durante l’intervallo il telegiornale ragliò un’altra menata sugli sbarchi, imbastendo il solito teatrino di buonisti e fascisti, lui schioccò le dita. Piero-Fb si drizzò sulla sedia, riscuotendosi dal suo torpore.
- Sì, padrone – borbottò questi. Come un leone si avventa su una gazzella, il Doppel sbatté la sua indignazione sulla tastiera, infiammandosi in un post che suscitò fiumi di like e grrr.
Mentre la sua emanazione social si affannava a districarsi in quel guazzabuglio, Piero si alzò ridacchiando dalla poltrona e andò in cucina a stappare un’altra birrozza.
Si sarebbe ubriacato quella sera, alla faccia di tutti.
Problemi sul lavoro il giorno dopo? No! Piero-Stachanov era a dormire da ore e l’indomani l’avrebbe ricoperto di straordinari, con gioia e delizia del capo.
Sarebbe mancato al calcetto con gli amici? Neanche per idea! Piero-CR7 avrebbe calcato il campetto dell’oratorio con dribbling da pallone d'oro. E con una cassa di birre per il terzo tempo!
Quella era vita. Tempo per chi voleva e come voleva! E quando non aveva voglia, mandava i suoi Doppler.
Ritornando in soggiorno si fermò in corridoio, davanti a quello specchio patinato di sporco la cui cornice odorava di libreria vecchia.
La prozia Filippa, pace all’anima sua, gli aveva lasciato quel bel gingillo in eredità.
Uno “sforna-Doppel” non si trova con facilità al giorno d’oggi, neanche su e-Bay sospirò soddisfatto.
Sorrise compiaciuto alla sua immagine, domandandosi quale emanazione sarebbe uscito la prossima volta dallo specchio e in che modo lo avrebbe aiutato.
S’incamminò verso il salotto, ma sbatté il naso contro qualcosa di duro e invisibile.
Indietreggiò come un gambero ubriaco e cozzò contro un altro muro fatto di niente.
Si accorse solo allora che tutto ciò che lo circondava era nero e freddo, tranne il corridoio di casa a un palmo da sé, ma – oh, cazzo! - oltre lo specchio.
Un Piero lo fissava sornione dall’altra parte, rigirandosi la Moretti tra le mani.
Piero batté i pugni e schiacciò la faccia contro il vetro. L’urlo che emise gli rimbalzò contro.
Quando l’altro si allontanò dallo specchio, Piero si sentì cadere nell’oscurità.



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antico
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Re: Doppiero di Fabio Aloisio

Messaggio#2 » martedì 16 ottobre 2018, 0:37

Ciao Fabio! Felicissimo che alla fine tu sia riuscito a partecipare! Tutto ok con i parametri, buona Arona Edition!

alexandra.fischer
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Re: Doppiero di Fabio Aloisio

Messaggio#3 » martedì 16 ottobre 2018, 20:00

DOPPIERO di Fabio Aloisio racconto interessante, il tuo, altro che Doppelgänger, qui c’è n’è è più d’uno (per tutti gli aspetti della vita di Piero…da Facebook, al lavoro, al fidanzamento, alla tresca e al calcetto con gli amici, fino alla funzione cambia-canale). Peccato che la festa si interrompa sul più bello (un altro Piero esce dallo specchio eredità della prozia per sostituirlo nella vita comoda che si è creato: triade poltrone sofà-Moretti-gatto). Sei stato perfettamente nel tema (rappresentando anche le manie dell’Italia di oggi).

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leonardo.marconi
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Re: Doppiero di Fabio Aloisio

Messaggio#4 » mercoledì 17 ottobre 2018, 0:49

Ho fatto un po' fatica all'inizio ma il resto merita di esser letto tutto d'un fiato: la replicazione infinita dei doppel non può che lasciar campo al sacrificio del protagonista, vittima egli stesso di copie su copie. Semantica infinita o vittima di un videogioco come su Nirvana di Salvatores per un disegno costruito da chissà chi: in questo senso l'esasperazione del tema ubriaca e coglie nel segno. PIù concettuale che avventuroso, fotografie indelebili di una messa in scena megalomane in cui nessuno esce vincitore. Molto vicino alla realtà. Un finale forse annunciato in cui un colpo di scena che rompe il prevedibile ( la nemesi del protagonista) sarebbe stato perfetto. Comunque complimenti!!!

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Emiliano Maramonte
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Re: Doppiero di Fabio Aloisio

Messaggio#5 » lunedì 22 ottobre 2018, 0:08

Ciao Fabio!
Sono felice che tu abbia potuto partecipare a questa edizione.
Leggo il tuo racconto senza l'assillo della classifica e l'ho apprezzato tanto. Ancora una volta un'idea che spiazza. Una moltiplicazione di Doppelganger, però utili, che incarnano le psicosi moderne: il calcio, i social, la vita reale, gli impegni quotidiani soffocanti e così via. E lo hai fatto mescolando tanti toni e tanti registri, dall'ironia al serioso, passando per il fantastico e il grottesco. Divertentissima tutta la prima parte e, devo dire, il colpo di scena finale mi ha colto impreparato... Magari qualcuno l'avrà pure indovinato, ma non io...
Ti rimprovero solo una scarsa chiarezza per i contorni di alcuni elementi, tipo il potere dello specchio o il perché vengono sfornati doppi su doppi, però, alla fine, capisco che in 3000 caratteri non puoi proprio dire tutto... e va bene così.
Ben scritto, con qualche comprensibile refuso.
In bocca al lupo!!

Emiliano.

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patty.barale
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Re: Doppiero di Fabio Aloisio

Messaggio#6 » lunedì 22 ottobre 2018, 14:55

Ciao Fabio,
Divertente questo Piero che ha trovato la soluzione alla “frenesia della vita moderna” e alle tante persone che quotidianamente dobbiamo essere! Non so se mi sono fatta una “pippa mentale” ma io ho letto, nel finale di questo racconto, un’amara considerazione sulla vita moderna: a furia di farci in quattro per fare tutto (anche l’inutile) e cercare di compiacere tutti finiamo per divenire un pallido riflesso di noi stessi mentre ciò che solo vive di noi sono le maschere che in ogni istante indossiamo. Insomma molto pirandelliano! Alluce su (non mi permetto di usare il pollice, se no l’antico mi fustiga!)
Qualche refuso, ma si sa, la fretta non aiuta!
Alla prossima!

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raffaele.palumbo
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Re: Doppiero di Fabio Aloisio

Messaggio#7 » lunedì 22 ottobre 2018, 19:23

Non so se hai mai visto i vecchi telefilm di Rin Tin Tin, il cane soldato. Per girare gli episodi, avevano una serie di collie quasi identici, ma uno era bravo a saltare, un altro a correre, un altro ancora a prendere al volo gli oggetti. Alla fine sembrava che questo cane sapesse fare tutto, ma aveva molti doppi che lo sostituivano per ogni necessità.

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Andrea Partiti
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Re: Doppiero di Fabio Aloisio

Messaggio#8 » lunedì 22 ottobre 2018, 21:47

Il Piero del tuo racconto è strano. Capisco i doppi per le incomenze faticose, ma sembra che non desideri vivere la sua vita. Piero-stachanov lo capisco, ma, che so, Piero-25cm? Ci sono anche aspetti piacevoli della vita.
Mi piace il gioco che imbastici dei soprannomi a ognuno dei doppi, anche se quasi hai strafatto volendone creare più del necessario, facendo stagnare il racconto nell'elenco dei doppi senza arrivare prima al dunque. Arrivare prima all'apparecchio ereditato e alle sue proprietà penso che renderebbe il racconto più equilibrato. Ecco una situazione improbabile, ecco la ragione, ecco come va storto. Così com'è ora sembra troppo affrettato il finale e mi lascia il dubbio tra un Piero originale intrappolato da un Doppiero malvagio o un narratore che era un doppio fin dal principio (a cui ho subito pensato perché è stato un artificio diffuso, ma che credo funzionerebbe bene una volta allontanato il racconto dal contesto in cui è ora!)

Giovanni Cola
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Re: Doppiero di Fabio Aloisio

Messaggio#9 » martedì 23 ottobre 2018, 18:27

Ciao Fabio,
bel racconto. Il linguaggio è pulito, scorrevole, lineare. Ho avuto la sensazione che sia anche un pelo troppo leggero, e che questo non permetta al finale di essere angosciante fino in fondo. Comunque questo aspetto è molto soggettivo.
Non ho altri appunti/osservazioni da farti. Mi piace pensare che Piero sia rimasto intrappolato nella dimensione oltre lo specchio dal momento che, per pigrizia, si era creato dei doppel per qualsiasi sua attività, anche le più piacevoli. Nel mondo non c'era più posto per lui, né scopo.

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roberto.masini
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Re: Doppiero di Fabio Aloisio

Messaggio#10 » martedì 23 ottobre 2018, 19:04

Ciao, Fabio.
Tema centrato con la variante significativa di molti sosia all'esclusivo servizio del protagonista. Tutto sembra perfetto ma non è così. Il finale mi ha ricordato episodi di "Ai confini della realtà"; ha infranto quell'atmosfera di assoluta perfezione nell'organizzazione della vita del protagonista. Chi troppo vuole, nulla stringe!

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raffaele.palumbo
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Re: Doppiero di Fabio Aloisio

Messaggio#11 » mercoledì 24 ottobre 2018, 20:58

Ciao Fabio.
Dopo la cosa su Rin Tin Tin, due parole sul tuo racconto.
Che è, per quanto mi riguarda, sicuramente il migliore tra i racconti del gruppo. Bella l’idea dello sforna-doppi della prozia Filippa, rapida ed elegante la scrittura, con punte divertenti e intelligenti, molto buono e inatteso il finale. La cosa migliore sono le caratterizzazioni di tutti i doppi, ciascuno a ricoprire una funzione noiosa. Bravo.

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lordmax
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Re: Doppiero di Fabio Aloisio

Messaggio#12 » giovedì 25 ottobre 2018, 20:57

Bel racconto, leggero, rapido e che coglie nel segno.
Doppi di Piero come in tanti vorremmo, uno per ogni incombenza lasciandoci liberi di... non fare niente.
Sembra quasi una denuncia sociale di come potrebbe essere il nostro futuro ipertecnologico. Denuncia che torna sul piano magico con il finale doe scopriamo che i doppi sono generati da uno specchio di altri tempi.
Bello il finale in cui i doppi prendo il controllo della situazione e mandano l'originale nel mondo dello specchio.
Direi che il racconto fila trnaquillo e sereno.
Sarebbe bello espanderlo per scoprire di più dello specchio, della zia e di come riesce a mantenere tutti i suoi doppi e gestirli.

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antico
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Re: Doppiero di Fabio Aloisio

Messaggio#13 » venerdì 26 ottobre 2018, 17:19

Un racconto più che buono che non raggiunge il pollice su pieno solo per una sensazione di ritorsione su se stesso nel momento in cui, forse, presenti un paio di doppi di troppo senza fare proseguire la storia. Per dire, se tu avessi fatto muovere per la scena il protagonista, anche con le stesse azioni della parte finale, e contemporaneamente avessi continuato l'elenco dei doppi credo che il tutto sarebbe filato più liscio. Detto questo: idea molto buona, conclusione perfetta, lettura piacevolissima. Pollice quasi su, appunto.

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