Cinque, non uccidere.

Appuntamento per lunedì 15 ottobre dalle 21.00 all'una con il tema della guest star ENRICO PANDIANI!
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DandElion
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Cinque, non uccidere.

Messaggio#1 » martedì 16 ottobre 2018, 0:42

Ho sognato di seguire una donna. Passi.
Scarpe rosse. Gambe stupende.
Ossessione. Non ricordo più nulla.
Mi sforzo di ricordare.. Solo una gran nostalgia.

“Il corpo di una gio.. La ragazza a..”

Colazione. Il notiziario mi fa compagnia: questo cactus non me ne fa da tempo. Il pesce rosso galleggia: è il quarto, in poco, che se ne va, come Ivo, assenza così densa che tutto muore.
Vorrei parlargli, ma non c’è. Non una parola. Non una valigia.
Monotonia stabile.

Oggi la tv è ipnotica. Il vicolo inquadrato e quelle scarpe, dove li ho visti già?




Cazzo! Di nuovo.
La seguivo da lontano. Passo sinuoso. Dio! Così bella. Il cuore mi rimbalza in testa e in gola, una partita di ping pong. La pallina sono io e il giocatore è lei. Ossessione.
Scarpe di vernice, da puttana. La linea delle calze, ipnotica. I suoi passi. Nuova ossessione. L’ho seguita, perchè? Ha girato: un vicolo. Una voce ha sussurrato: “Succulenta occasione”.
Ha spalancato le braccia. Non ricordo più nulla.

“Nuovo ritrovamen.. La giovane.. Gelosia foll..”

Di nuovo un deja-vû. Quando? Il viso di lei. Bellissima. Sarà una cliente?




Cazzo! Ancora!
L’ho seguita. Imito l'inconsapevole ondeggiare. La tachicardia mi divora, figlia troia del mio desiderio.
Scarpe rosse: arrizzacazzi di lusso.
Linea nera: autoreggenti. Irresistibile.
Assolo: rumore dei suoi passi. Corre, zoccola: preda!
Tentenna: una storta? Occasione!
La raggiungo. Apro la pelliccia: due mele, seno purpureo.
Il mento: la strangolo.
È fragile: Rido.
La voglio ancora. Desiderio. La prendo.
Con le dita: umido tepore, dove solo un uomo.
Mordo.
Per spezzare un dito serve la stessa forza che si usa per una carota. Asportare un capezzolo è molto facile.
Non sono sazia, ma devo andare.
Ivo è forse tornato a casa.. Da me?

“Un’altra ragazz.. caccia al serial kill..”

Non è tornato. Voglio licenziarmi. Aspettarlo a casa. Fuori c'è un pazzo.
Questa era proprio il suo tipo.
Soda come non sono più. Come non era più lui.
Sale in gola la consapevolezza: non tornerà e tutte le puttane con cui mi ha tradito, tutte quante moriranno. Giovani e puttane.

“Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non uccidere, chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio” (Mt 5-21)

Ed io il giudizio lo assaporo. Lo merito, lo attendo.
Lo aspetto con ansia come un amico. Chi potrà giudicarmi per il mio operato? Non l’ho voluto io. È quella voce nella mia testa che non mi fa dormire. È stata lei, solo lei.
Lo sapevo che non avrei dovuto farlo, ma è più forte di me. Striscia sul mio collo come una lingua mi dice: “Fallo”.. All'orecchio: “Fallo, cosa costa?”.. Mi ripete: “Fallo, sai anche tu che lo vuoi fare”.
Cerco di ingannarmi dicendo che è una cosa brutta. Non si fa.. Tutte le volte, succede che mi incazzo di brutto, comincio a stare male, succede che lo devo fare, che urlo in silenzio se non lo faccio, non riesco a fare niente.
Succede.. che immagino tutto quello che vorrei fare, mentre NON lo faccio..
Sono a lavoro e mi continua a battere il dannato piede sul pavimento al ritmo che in testa mi dice:
“fallo.. Fallo.. FALLO”.
Succede che non penso ad altro.
Succede.. che succede.
Succede che lo faccio..

E finalmente cala il silenzio.. E per alcuni istanti posso sentire la pace: calda e vischiosa, odorosa e saporita.
È più forte di me. Dietro il mio orecchio ridacchia e mi dice: “L’hai fatto di nuovo!”


#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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antico
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Re: Cinque, non uccidere.

Messaggio#2 » martedì 16 ottobre 2018, 0:50

Ciao Dand! Mi risultano 3282 caratteri, quindi saresti in malus minimo. Come tempo, invece, è ok. Buona Arona Edition!

alexandra.fischer
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Re: Cinque, non uccidere.

Messaggio#3 » martedì 16 ottobre 2018, 20:09

CINQUE, NON UCCIDERE di Dand Elion Mi è piaciuta questa donna dal Doppelgänger assassino nelle migliori tradizioni delle donne lasciate dal proprio uomo per fanciulle più giovani e procaci. Molto ben resa la solitudine alienante di lei (pesce rosso morto, l’impossibilità di parlare con l’amato Ivo perché è assente, la fissità del notiziario nel mostrare un luogo dei delitti di lei). Ben resi anche i particolari macabri delle uccisioni e lo sberleffo di lei al comandamento cattolico.

Attenzione: a lavoro (si scrive: al lavoro)
Deja vȗ (si scrive: Déjà vu)

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leonardo.marconi
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Re: Cinque, non uccidere.

Messaggio#4 » mercoledì 17 ottobre 2018, 1:17

Ritmo, ritmo, ritmo: non ti nego una palpitazione tenue e non solo nel leggerlo (segno buono). Ciò che resta va da sè che sfora il confine tra l'immaginabile e il compiuto, lanciando il doppio ipotetico di una soddisfazione personale oltre la soglia del reale. Ma la ricostruzione del caso denota una psicosi pericolosa che non cede alla pietà (cito poco la bibbia e molto de Andrè). Ho sempre pensato che l'esasperazione della violenza simulata sia il miglior deterrente contro la violenza stessa: vendetta caustica ma nessun perdono, forse il vortice ossessivo della carne altra (le altre donne) inchioda su se stesso e non fugge altrove. Manca una via di fuga, una salvezza, un'exit con la luce verde. Non basta l'assenza (di Ivo). Ma son gusti personali, complimenti caparbi, sopratutto al lessico, rude come asfalto al sole!

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patty.barale
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Re: Cinque, non uccidere.

Messaggio#5 » lunedì 22 ottobre 2018, 17:30

Ciao Dand!
Che dire di questo racconto?
Cominciamo col dire che non mi ha convinta in pieno, o meglio, la storia c’è: lei, lasciata da Ivo, entra in una spirale di depressione (mi è piaciuto il modo in cui hai reso il suo perdere interesse per tutto con quel cactus e quel pesce rosso morto stecchito) e dissociazione mentale, fattori che la portano alla ricerca ossessiva di vendetta. Anche il fraseggio brevissimo, sincopato, riesce a rendere bene i pensieri frammentati e alienati della protagonista.
Secondo me, il tutto perde un po’ di mordente nella parte finale con quella citazione del Vangelo che giunge inattesa (nulla che facesse presagire una fede particolarmente viva o una vita vissuta nel timor di Dio) e ammetto che questo mi ha lasciato l’amaro in bocca.
Ti segnalo solo, in alcuni punti, una sovrabbondanza di virgole.
A rileggerti

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Andrea Partiti
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Re: Cinque, non uccidere.

Messaggio#6 » martedì 23 ottobre 2018, 9:52

Ti dico cosa mi ha spiazzato del racconto. Fino a quel "sazia" ero convinto che il protagonista fosse un uomo. Forse quell'abbandono da parte di Ivo avrebbe dovuto farmelo capire prima, ma per qualche ragione al predatore di donne, che le giudica per l'aspetto, per i vestiti, che le considera zoccole, arrizzacazzi, puttane, e su questa visione alimenta la sua ossessione e aggressività, associo davvero tanto una figura maschile. Probabilmente è una mia preconcezione, ma basterebbe poco a inizio racconto per eliminare questo effetto!
(Poi Ivo è davvero un nome da minuti contati :D A quando racconti con dei Giandomenico e Mariacristina?)
A parte questo, l'effetto che cerchi funziona bene, la sconnessione dei pensieri e il crescendo che si crea scena dopo scena. Vorrei un finale con il botto, ma anche un arrivo naturale di quel genere, cedere alla tentazione, è soddisfacente da leggere.
Anche io ho trovato strano giocarti la religione di colpo, perché mi aspetto che un'ossessione di tipo religioso sia più pervasiva, che sia presente già nei giudizi precenti, un giudizio sul peccato e la tendenza a peccare delle donne che vede, non solo un giudizio religioso su sé stessa e sull'uccidere.

Giovanni Cola
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Re: Cinque, non uccidere.

Messaggio#7 » martedì 23 ottobre 2018, 18:36

Ciao DandElion,
l'interpretazione del tema è corretta, anche se forse non molto originale. Adeguato l'uso di un diretto e crudo, ma eliminerei i riferimenti biblici che, parere mio, stonano.
Per quanto riguarda la vicenda, mi sembra inverosimile che la protagonista sia in grado di inseguire e strangolare donne molto più giovani di lei con questa facilità. Avrei almeno accennato a graffi, escoriazioni, ecc.
Sul piano psicologico hai reso bene le sensazioni della protagonista, ma purtroppo manca un'evoluzione vera e propria della vicenda: il racconto si sviluppa semplicemente in una serie di episodi, che non risultano ripetitivi soltanto grazie a un discreto climax.
Insomma, bene l'aspetto psicologico, mentre ripenserei alla figura della protagonista (o il modus operandi) e renderei meno palese il fatto che sia una serial killer, perlomeno all'inizio.

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roberto.masini
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Re: Cinque, non uccidere.

Messaggio#8 » mercoledì 24 ottobre 2018, 19:21

Ciao.
Bellissimo racconto di una serial killer che all'inizio può essere scambiata per un uomo (e questo mi è piaciuto). La vendetta il movente e poi quella voce nella testa! Perfetto! O meglio, sarebbe perfetto se il tema fosse (come già c'è stato nei Minuti Contati: UNA VOCE NELLA TESTA!) Ma il doppio, il sosia non c'è, Se una è schizofrenica il doppelganger non c' entra nulla. preferisco la versione ebraica, ortodossa e protestante: sesto NON UCCIDERE!

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raffaele.palumbo
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Re: Cinque, non uccidere.

Messaggio#9 » mercoledì 24 ottobre 2018, 21:10

Ciao DandElion, o come mai ti chiamerai davvero.
Il tuo stile è senz'altro personale, pieno di a-capo, di frasi veloci e lapidarie. Il tema è rispettato; la storia non sarà tutta questa novità, ma c’è e funziona. Devo confessarti però che il racconto non mi emoziona più di tanto: lo trovo troppo tecnico come scrittura, una scrittura che si impone al lettore e gli fa perdere il contatto epidermico con la storia, e il tema vorrebbe più partecipazione emotiva. Comunque un buon lavoro, uno dei migliori.

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lordmax
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Re: Cinque, non uccidere.

Messaggio#10 » giovedì 25 ottobre 2018, 20:56

Ottima idea, un doppio non reale ma una parte di sè. Fraseggio breve, rapido, concitato e leggermente fuori controllo che rende molto bene la psicosi. Bellissima l'idea di una donna e non un uomo che crea quello spiazzamento perfetto per racconti così brevi.
Hai reso bene l'allontanamento dalla realtà con il cactus e il pesce e l'ossessione con i dettagli.
Mi ha spiazzato leggermente la frase biblica che non è legata a nulla di precedente e sembra un poco gettata tanto per.

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DandElion
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Re: Cinque, non uccidere.

Messaggio#11 » giovedì 25 ottobre 2018, 22:38

Buonasera a tutti, quasi sul gong. è stata una delle settimane peggiori dell'ultimo anno a quantità di stress e lavoro.
Post unico per rispondere a tutti, poi corro a fare commenti e classifica di la.
Allora, grazie a tutti per spunti, critiche, complimenti. Per fare un po' di chiarezza.
da oltre settemila caratteri ho dovuto sforbiciare molto, moltissimo. Ecco perchè il ritmo è diventato troppo troppo incalzante. A fine edizione- come va, va- metterò la long version nel laboratorio perchè mi piaceva molto molto di più.
Lei non è schizofrenica, è proprio due persone in una, la moglie amorevole che aspetta Ivo (che si chiamava Carlo, ma è diventato Ivo nel tentativo di ridurre i caratteri) e il suo ritorno perchè tutto il suo mondo è morto senza di lui e la vendicatrice del genere femminile, che non sopporta che una donna si riduca ad un ammasso di attrazioni di profilo esclusivamente sessuale.. soprattutto perchè essere donna paga molto meno che essere femmina, essere fedele è inutile, se tuo marito cerca solo carne soda. Per chi mi ha scritto che non vede il movente di tanto odio solo nell'abbandono, mi viene da dire "beato te che non hai mai portato le corna di un grande amore" perchè basta e avanza per uscire di testa, sapere che la persona a cui hai dedicato tutto, ma proprio tutto, del tuo tutto non sa che farsene. E quindi qui lei ha un problema, che non sa di avere, lei le ammazza, si ricorda questi "sogni", vagamente, ma è come se cadesse in trance, come se davvero non fosse stata lei.. Tanto che si licenzia, c'è un pazzo la fuori che ammazza le donne! Solo che poi ha come una rivelazione, si ricorda tutto, si ricorda di aver ucciso Carlo (parte tagliata) si ricorda di averle uccise lei, e si ricorda che non si uccide, perchè le brave signore borghesi portano le corna in silenzio, non uccidono i mariti che vanno a puttane e non uccidono le puttane con le quali vanno i loro mariti.. e lei invece in questo momento si fa una grassissima risata in faccia al mondo, se ne fotte cazzi di quello che vogliono e si aspettano da lei ed emerge per quello che è: pazza e libera, donna e non femmina, e anche molto meno sadica di quel che avrei voluto rendere, ma sempre gli stramaledetti pochissimi caratteri.
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antico
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Re: Cinque, non uccidere.

Messaggio#12 » domenica 4 novembre 2018, 16:26

Bel racconto, bella tensione, peccato per certi disequilibri che credo siano venuti fuori per i tagli e per il tempo. Esempio: con questo titolo, il parallelismo religioso deve imperniare il testo dall'inizio alla fine, cosa che mi sembra manchi in questa versione. Tema rispecchiato e anche bene. Pollice tendente all'alto per me con invito a revisionarlo in sede di Laboratorio.

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