I due vecchi

Appuntamento per lunedì 15 ottobre dalle 21.00 all'una con il tema della guest star ENRICO PANDIANI!
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diego.martelli
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I due vecchi

Messaggio#1 » martedì 16 ottobre 2018, 0:57

Era un vecchio del tutto comune quello che camminava curvo sul suo bastone per le vie di Bruxelles portando sulla testa un cappello di panno bianco. Osservava le strade battezzate con i nomi degli eroi di una lunga era di pace, i bambini che uscivano dalle scuole, le coppiette di universitari che si tenevano per mano, e ne era lieto. Il cielo estivo era sereno sopra di lui, e sereni erano anche i suoi occhi, dello stesso azzurro; almeno, finché non vide l'altro.

L'altro vecchio lo attendeva all'angolo della strada. Era identico a lui in ogni cosa tranne che nel cappello, che era nero: ma era l'espressione del volto a distinguerlo davvero. La bocca era piegata in una smorfia sarcastica, la schiena curva sembrava colmarlo di fatica, e l'azzurro dei suoi occhi era vuoto e freddo. Non parlò ma evidentemente si aspettava un commento da parte del vecchio dal cappello bianco, che infatti non si fece attendere.

"Non dovresti essere qui. Sei sconfitto. Sei stato bandito."
"Penso che tu ti sia crogiolato abbastanza nelle tue illusioni. Niente dura per sempre."
"Forse. Ma questo tempo è ancora mio. Torna quando sarà l'ora."
"E' già l'ora, vecchio! Devi solo rendertene conto: e io sono qui proprio per questo."

Cappelllo Bianco chinò il capo, smarrito. Era già l'ora? Quanto tempo era passato? Possibile che le persone avessero già scordato, si fossero già addormentate di nuovo?
I suoi occhi brillavano però quando li risollevò in quelli del suo gemello, e parve farsi più dritto, più alto: mentre tutto intorno a loro si fermava, cantò. Anche Cappello Nero cantò insieme a lui, e il loro canto era grande, magnifico e terribile insieme.

Popoli amici che hanno già unito
il sangue, la speme, quest'unica terra
odio, rivalsa e conflitto han bandito:
sorse la pace dai canti di guerra!

Sorse anche un muro, le genti a spartire:
Pace? Paura, all'ombra di bombe
per ammazzar, dominare e atterrire!
Scienza vantò di città rese tombe.


Scienza che'l morbo di bombe già cura
guarda a domani di glorie fecondi:
vola nei cieli di già l'avventura
di nuovi, lontani, provvidi mondi...

Mondi che avranno l'Uomo perverso:
che spregia quel che in miseria s'è perso,
grida invocando d'infamia il diritto,
e annega nel mar di tuoni trafitto
di colpe innocente il nato diverso!
...e il Bianco crollò, tradito, sconfitto.


Dal cielo improvvisamente annuvolato venne un terribile rombo; Cappello Nero sorrideva trionfante. Pur essendo uguale a prima, la sua schiena pareva più dritta e gli occhi scintillavano di una luce malevola.

Cappello Bianco parve invece farsi più raggrinzito, più pallido e curvo: gli occhi azzurri erano velati, stanchi di ciò che avevano visto e già stanchi di quello che avrebbero veduto ancora... pure, mentre iniziava a piovere, ebbe comunque la forza di sollevare lo sguardo in quello del suo vincitore.

"Niente dura per sempre. Lo hai detto tu."

Il cielo tremò di nuovo, fragoroso. Mentre il vecchio dal cappello bianco si allontanava sotto la pioggia rovente, il vecchio dal cappello nero follemente rideva.



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antico
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Re: I due vecchi

Messaggio#2 » martedì 16 ottobre 2018, 0:59

Ciao Diego! Tutto ok con i parametri, divertiti in questa Arona Edition!

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Wladimiro Borchi
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Re: I due vecchi

Messaggio#3 » martedì 16 ottobre 2018, 9:13

Ciao, piacere di conoscerti.
Anche il tuo è davvero un bel lavoro.
Sembra l'incipit di un urban fantasy, il sipario che si spalanca su un futuro dispotico, rappresentato appunto dal vecchio col cappello nero.
La tematica scelta è amara e leggerlo mi ha messo addosso una discreta inquietudine per l'avvenire.
Con ciò, immagino, che tu possa essere contento, perché hai evidentemente colto nel segno.
Belle anche le parti in endecasillabo.
Secondo me, però, "Mondi che avranno l'Uomo perverso:" sono dieci sillabe. La "e" di che si lega alla "a" di avranno. Sostituirei con "I mondi che avranno l'Uomo perverso:".
Ma faccio solo per far vedere che mi ricordo ancora la roba del liceo...
A rileggerci presto.
Complimenti anche a te.
Wladimiro
IMBUTO!!!

Daniel Travis
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Re: I due vecchi

Messaggio#4 » martedì 16 ottobre 2018, 10:43

Gran bel pezzo. Pulito nello stile (avrei eliminato o rigirato altrimenti quel follemente nel finale, forse) e chiaro nel suo obiettivo. Il gioco dell'alternanza è reso con grazia, e i versi del canto sono davvero - ah, qual è il termine tecnico? - tanta roba. Ritmo ben strutturato, interesse acceso, tono azzeccato... Fatico a trovare difetti.
Complimenti.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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diego.martelli
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Re: I due vecchi

Messaggio#5 » martedì 16 ottobre 2018, 11:09

Grazie a tutti dei complimenti e dei commenti intanto!

Wladimiro Borchi ha scritto:Secondo me, però, "Mondi che avranno l'Uomo perverso:" sono dieci sillabe. La "e" di che si lega alla "a" di avranno. Sostituirei con "I mondi che avranno l'Uomo perverso:".


Hai ragione! Mi salvo solo se il lettore istintivamente trasforma la sinalefe in dialefe; l'ora tarda mi ha tratto in inganno. Per fortuna ritmicamente non è un pugno in un occhio... grazie!

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Massimo Tivoli
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Re: I due vecchi

Messaggio#6 » martedì 16 ottobre 2018, 18:44

Ciao Diego. Bello questo racconto allegorico. E te lo dice uno che non sempre apprezza la poesia nella prosa. Però tu hai messo tutto dentro un flusso armonioso, si vede che hai lavorato sulla prosa per non stonare con i versi in endecasillabi. Inoltre la parte poetica è sì poesia ma non è ermetica/criptica, il che per un ignorante come me è un altro punto a tuo vantaggio. Che dire, complimenti anche a te e in bocca al lupo.

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Laura Cazzari
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Re: I due vecchi

Messaggio#7 » mercoledì 17 ottobre 2018, 8:42

Ciao Diego, non è semplice e immediato il tuo racconto. Ho dovuto rileggerlo un po’ di volte e non so ancora se ho capito tutto. I due vecchi sono come la pace e la guerra/l’odio che periodicamente di alternano? Se questo è il messaggio mi piace davvero un sacco, perché effettivamente pace e guerra si alternano ciclicamente nella storia dell’uomo. La canzone mi piace molto come è scritta e si vede il tuo impegno perché è proprio ben studiata, ma anche questa non mi è chiarissima. Occhio che nel testo c’è qualche refuso e manca qualche virgola. Nel complesso comunque mi è piaciuta la sensazione che mi ha trasmesso il tuo racconto.
Laura Cazzari

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erika.adale
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Re: I due vecchi

Messaggio#8 » mercoledì 17 ottobre 2018, 8:58

Ciao Diego, due vecchi a rappresentare il tempo della pace e della tolleranza versus quello della guerra e delle persecuzioni. L'alternanza vista come fatale e inevitabile, colta nel passaggio più oscuro. Allegoria inquietante, tocchi un argomento su cui tutti riflettiamo di recente. La parte del canto ti ha richiesto certo impegno per comporre i versi, cosa che hai fatto con perizia e attenzione. Purtroppo però è la parte che ho gradito meno, per mero gusto personale. Mi sembra che occupi troppo spazio nell'equilibrio della storia e questi due vecchi che cantano lo spiegone dell'esistenza dell'umanità mi sono parsi più grotteschi che poetici. Ma forse era proprio l'effetto che volevi ottenere, anche se i toni precedenti e successivi non lo confermano. Comunque un brano molto interessante.

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Gennibo
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Re: I due vecchi

Messaggio#9 » giovedì 18 ottobre 2018, 0:28

Ciao Diego, di questa storia mi piace l'inizio che prepara e chiarisce bene l’ambientazione e la storia, e poi la poesia, nonostante io non sia un'appassionata, preferisco la prosa, l'ho comunque trovata equilibrata, mette in evidenza le differenze tra i due e accompagna la storia all'inevitabile epilogo.
Molto interessante, bravo!

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Paola B.
Messaggi: 70

Re: I due vecchi

Messaggio#10 » domenica 21 ottobre 2018, 19:27

Ciao Diego,
mi rendo conto di avere qualche “tara” perché io non c’ero proprio arrivata a capire cosa rappresentassero i due vecchi. L’ho compreso leggendo i commenti sotto. Li avevo scambiati proprio per due persone anziane e non metafore della guerra e della pace che si alternano periodicamente. L’idea è bella e mi è piaciuta l’introduzione iniziale. Andava gestita meglio la metafora… Forse con dialoghi più inerenti a cosa ognuno di loro portasse. In realtà tu lo dici e non lo dici lasciando aperte più opzioni.

Fabio84
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Re: I due vecchi

Messaggio#11 » mercoledì 24 ottobre 2018, 0:26

Ciao Diego,
bel racconto.
Mi è piaciuto che sei riuscito a infilare la parte poetica (e formattarla bene!).
No deve essere stato facile ingegnarsela.
Il finale è scuro per il momento, ma rimane aperto.
Quel "follemente" secondo me non era necessario.
In questa frase "o stesso azzurro; almeno, finché non vide l'altro." non avrei messo la virgola dopo "almeno".
Per il resto tutto perfetto.
Ciao

Fabio

alexandra.fischer
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Re: I due vecchi

Messaggio#12 » mercoledì 24 ottobre 2018, 20:35

Il Doppelgänger del tuo protagonista dal Cappello Bianco è il coetaneo dal Cappello Nero: sono antagonisti. Bene e Male impegnati in una sorta di ciclo dove a un tempo di pace ne succede uno di guerra (il Bianco deve cedere il posto al Nero, e così per sempre, da come si evince dal canto. Immaginare le due voci in coro è davvero inquietante, un po’ come assistere alla Danza di Shiva che crea e distrugge mondi). Mi è piaciuto lo scenario estivo con coppie di universitari e bambini e strade battezzate con nomi di eroi pacifici.


Attenzione a: Cappelllo bianco chinò il capo, smarrito (via una l di troppo).

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DandElion
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Re: I due vecchi

Messaggio#13 » giovedì 25 ottobre 2018, 22:56

Mea culpa, mea culpa, mea máxima culpa: non amo molto le strofe metriche, tento a zomparle a piè pari.. In ogni caso anche senza virtuosismi poetici il racconto fila, tragicamente verosimile il fatto che sia ambientato a Bruxelles, capitale di una Europa sempre più in crisi. Preferirei che il vecchio imbronciato e musone decidesse di appoggiarsi a dormire ancora un po' da qualche parte.. così lo possiamo accoppare senza remore.. al di la di tutto bel racconto, azzeccato, fila.. personalmente mi inceppo sulle strofe, ma questo è un mio problema.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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antico
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Re: I due vecchi

Messaggio#14 » lunedì 29 ottobre 2018, 12:02

Oh dunque... Sicuramente ben scritto, ma devo ammettere che il mio giudizio è influenzato dal mio non amare i racconti puramente allegorici, anche perché penso che, come in questo caso, tendano ad annegare nella loro stessa idea di partenza. E infatti qui non vedo conflitto alcuno, ma una situazione ben definità che scorre lungo un evolversi già disegnato. Quindi benissimo il messaggio, ma la tensione narrativa mi viene a mancare e con essa anche la mia attenzione perché una volta capito il messaggio, chiaro fin da subito con la dialettica dei colori dei cappelli, allora tutto ciò che segue ne è conseguenza. Tutto questo, ovviamente, a mio parere. Mi fermo su un pollice ni che tende verso l'alto, anche se non ho consigli su come poter ovviare a queste mie sensazioni se non stravolgendone l'impianto perché nella sua forma attuale penso sia perfetto per quelle che erano le tue intenzioni (al netto di una parte centrale forse un pelo abbondante).

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