pentimento senza memoria

Appuntamento per lunedì 15 ottobre dalle 21.00 all'una con il tema della guest star ENRICO PANDIANI!
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patty.barale
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pentimento senza memoria

Messaggio#1 » martedì 16 ottobre 2018, 0:59

- Padre, cosa troverò di là?
- Se il tuo pentimento è sincero, confida nella misericordia del Signore:
- Ma ci si può pentire con sincerità di ciò di cui non si ha memoria? Me lo dica Padre!
- Figliolo, forse la tua mente non vuole ricordare, non vuole riconoscere l’abominio dei tuoi atti. Chiedi perdono a Dio e agli uomini e prega per la tua anima, poiché essa conosce i tuoi delitti, essa riconosce quelle mani sporche di sangue.
Il condannato sollevò la testa e senza trovare il coraggio di guardare il prete negli occhi sussurrò:
- Ero ancora un ragazzo la prima volta che lo vidi: era il giorno del mio diploma. Quella sera, dopo che gli ospiti avevano lasciato la casa, la mamma precipitò nella piscina vuota. La sentii urlare il mio nome, corsi in giardino e lui era là, vicino alla piscina. Sorrideva. Restai paralizzato: avevo avuto la sensazione di guardare me stesso al di là di una lente deformante.
Poi, il giorno del mio matrimonio, quando la cugina di mia moglie mi sussurrò all’orecchio quelle parole… “stai tranquillo, la scopata di oggi resterà un nostro segreto”, io, non so per quale motivo, guardai al di là del prato addobbato a festa e lo vidi risalire la collina.
E lo stesso accadde quando morì mio figlio: morte in culla dissero i medici, ma io quel mattino lo avevo visto allontanarsi da casa nostra con un cuscino sotto il braccio.
“Incapacità di accettare il lutto” sentenziarono i luminari che si presero cura di me in seguito alla mia denuncia.
E quando trovarono nella mia cantina gli abiti insanguinati delle bambine trucidate… anche io capii che non c’era nessun “lui”, ero stato io! Ma non so perché, e il come l’ho appreso nel corso del processo. L’unica cosa che ricordi, mentre le sirene della polizia si avvicinavano a casa, è la sua figura ferma in mezzo al giardino e le sue mani insanguinate che si muovevano lente in un amichevole gesto di saluto…
-Figliolo…
Ma non era più tempo di parole. Le guardie carcerarie erano entrate per accompagnarlo al suo ultimo appuntamento.

La tenda si aprì mostrando la stanza al pubblico presente.
Un ambiente asettico, pareti azzurrine e un lettino su cui era disteso il condannato.
La mamma delle bambine piangeva in maniera sommessa, senza distogliere gli occhi da quell’uomo che le aveva portato via le sue gemelline e che ora era legato a quel letto di morte.
Non prestò attenzione all’uomo dalla folta barba e occhiali scuri che sedeva a poche sedie di distanza da lei.
Un uomo che vedeva compiersi la sua vendetta su quel gemello più fortunato, quel fratello che aveva conosciuto l’amore di una famiglia adottiva, quel doppio che aveva avuto tutto quello che a lui era stato negato, un uomo che sorrise compiaciuto quando la tenda si richiuse a nascondere quel corpo ormai esanime.



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patty.barale
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Re: pentimento senza memoria

Messaggio#2 » martedì 16 ottobre 2018, 1:01

vabbè il titolo fa veramente pena, ma non avevo certo il tempo di meditarci su!

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antico
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Re: pentimento senza memoria

Messaggio#3 » martedì 16 ottobre 2018, 1:05

Ciao Patty! Al pelo, ma ci sei! Tutto ok con i parametri, divertiti in questa Arona Edition!

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Marco Travaglini
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Re: pentimento senza memoria

Messaggio#4 » martedì 16 ottobre 2018, 16:33

Ciao Patty, è un piacere tornare a leggerti.

Uhm, da padre di gemelli questo racconto mi ha messo un pochino di strizza addosso, il che è un ottimo segno, ma perdonami se scrivo con una mano sola, mentre con l'altra faccio gli scongiuri ahahah. A me il titolo non sembra così male come dici dai, direi invece che riassume in tre parole il racconto, o almeno la prima parte. Dopo aver letto tutto ero convinto che ad aver commesso gli omicidi fosse stata una sorta di entità sovrannaturale, ma con l’ultima frase cambia tutto. Mi riesce un po’ complicato però pensare che si riescano a commettere impunemente tutti questi omicidi senza lasciare nemmeno una traccia, soprattutto quelli che prevedono intrusioni in ambienti chiusi, anche se so bene che nel mondo dei gemelli molte porte si riescono ad aprire più facilmente. Ma il grosso dubbio è questo: come mai solo uno dei gemelli è a conoscenza dell’altro? Questa domanda torna di nuovo a farmi credere che forse il gemello non è reale. Non so, questo punto per me rimane un pochino ambiguo, e se il gemello è reale ci sono alcune contraddizioni.
Sicuramente tema centrato.

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Emiliano Maramonte
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Re: pentimento senza memoria

Messaggio#5 » martedì 16 ottobre 2018, 23:57

Ciao Patty!
Parto subito da ciò che mi è piaciuto: è una storia cupa e inquietante con la giusta dose di tormento (verso il lettore). Ho seguito la vicenda con trepidazione fino alla fine della confessione col prete. Bella l'idea dell'apparizione del gemello in occasione di episodi violenti. E l'ambiguità rilevata da Marco prima di me, non è poi così deleteria per la trama in quanto proprio il dubbio (il doppio è reale o no?) dà all'insieme una certa suggestione... In fondo il concetto di doppelganger non è proprio questo? Non è ambiguità?
Non mi è piaciuta, invece, un po' di superficialità (senza offesa...) nel gestire la narrazione, in alcuni passaggi, che ha condotto a frasi a tratti pesanti e assolutamente da rivedere. E non mi è piaciuta la parte finale della chiusa, che ha assunto i toni di uno spiegazione ansiosa e preoccupata messa lì per timore di non aver detto tutto al lettore. Prova a rileggere il racconto senza le due frasi finali... Se il testo si fosse chiuso con: "Non prestò attenzione all’uomo dalla folta barba e occhiali scuri che sedeva a poche sedie di distanza da lei.", sarebbe stata una conclusione efficacissima e clamorosa, lasciando al lettore mille elementi su cui riflettere e arrovellarsi.
Direi che potrebbe starci una sufficienza stentata.
Qualche rilievo tecnico.
1) "Restai paralizzato: avevo avuto la sensazione di guardare me stesso al di là di una lente deformante." Da riformulare così: "Restai paralizzato: avevo la sensazione di guardare me stesso attraverso (una sorta/una specie) di lente deformante."
2) "Io, non so per quale motivo, guardai al di là del prato addobbato a festa e lo vidi risalire la collina.", virgole a gogò!!!!!!!!!!
3) "Ma non so perché, e il come l’ho appreso nel corso del processo." Frase un po' ritorta su se stessa...

In bocca al lupo!!
Emiliano.

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maurizio.ferrero
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Re: pentimento senza memoria

Messaggio#6 » mercoledì 17 ottobre 2018, 9:36

Ciao Patty,

Ho letto il racconto con interesse. Quando è saltato fuori l'argomento del contest giuro che il mio primo pensiero è stato una storia molto simile a questa! Mi associo al commento precedente dicendo che il racconto sarebbe stato molto più d'effetto se alla fine non si fosse chiarito che il gemello malvagio esiste davvero. Lasciare il dubbio al lettore spesso è molto più efficace che scioglierlo.
Mi è piaciuto molto il pezzo iniziale della confessione. Sul subito non è chiaro dove voglia andare a parare, e quando si capisce è molto d'effetto.

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Il Calmo
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Re: pentimento senza memoria

Messaggio#7 » venerdì 19 ottobre 2018, 1:02

Anche questo racconto, come altri, è molto raccontato e poco mostrato. Persino il titolo mi spiega già più o meno cosa potrebbe succedere.
L’idea non è male, anzi è buona e il finale con il gemello che osserva non mi è dispiaciuta, però nel complesso il racconto secondo me avrebbe bisogno di una spinta diversa. Per esempio la parte iniziale con il prete io la taglierei completamente e inizierei il racconto con la domanda se ci si può pentire o meno, ma senza nessuno a rispondere.
È come se gli mancasse un pochino di ritmo in più e anche il finale è troppo lungo, troppo spiegato. Una frase più secca e di impatto avrebbe dato un sapore diverso. Non so se mi sono spiegato, non è facile e comunque sono solo mie impressioni personali.
Nel complesso quindi devo dire che in una classifica non posso metterlo molto in alto.

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giancarmine trotta
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Re: pentimento senza memoria

Messaggio#8 » venerdì 19 ottobre 2018, 23:19

Ciao Patty,
ci presenti un bel racconto: diretto, senza troppi fronzoli, centrato. Certo ti si potrà imputare che alcune scene sono poco realistiche, ma colpiscono chi legge e questo è un gran bene. Hai dosato bene dialoghi e descrizioni, sfruttando i sentimenti del lettore davanti allo struggimento di una mamma che ha perso due gemelle, ma è un modo giusto di colpire nel segno dovendo scrivere una storia in tremila battute.
Tra i migliori lavori che ho letto, perché ho percepito la chiarezza di idee sin dal primo rigo. Sapevi dove volevi arrivare e questo è un gran bene.
Alla prossima, ciao,
G.
***

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invernomuto
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Re: pentimento senza memoria

Messaggio#9 » martedì 23 ottobre 2018, 2:10

Ciao Patty, ben ritrovata!

Il racconto scorre bene, anche grazie alla tua bravura nel gestire i dialoghi, sempre molto diretti e senza fronzoli (anche se, questa volta, ho avuto qualche dubbio su dove collocare temporalmente la tua storia, principalmente per colpa del linguaggio un po' pomposo del prete) e alla tua capacità di non farci sentire la mancanza di un "palcoscenico" in cui questi personaggi si muovono.
Come altri ti hanno fatto già notare, penso che si senta troppo lo "stacco" con la parte finale, di cui mi piace l'idea (l'esecuzione con rivelazione del doppio è un finale drammatico e efficace) ma non la tecnica con cui hai deciso di mostrarcela.

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diego.martelli
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Re: pentimento senza memoria

Messaggio#10 » martedì 23 ottobre 2018, 8:39

Semplice e bello! Non è chiara la dinamica per cui nessuno ha mai scoperto il suo gemello, che pur vicino ai luoghi dei delitti la fa franca: "ma non so perché, e il come l’ho appreso nel corso del processo" mi ha mandato fuori strada, facendomi pensare che ci fosse una realtà oggettiva di quanto avvenuto che comprendesse l'inesistenza del doppelganger. Questo passaggio è l'unica cosa che mi pare da chiarire, tutto il resto è formulato benissimo e funziona.

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patty.barale
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Re: pentimento senza memoria

Messaggio#11 » martedì 23 ottobre 2018, 10:16

Grazie dei commenti. Scusate se paio latitante, ma prima mi preoccupo di leggere e commentare i racconti assegnati (e già così rischio di non farcela!) e poi di analizzare con calma le vostre critiche.
Come fate notare tutti il finale è il maggiore punto debole.
Purtroppo è sempre così: arrivo alle 0.50 e non ho ancora chiuso e allora... butto giù e per una che scrive a velocità bradipica è un vero problema!
Per non parlare dei titoli!!!!!!!
Grazie ancora del materiale di riflessione!

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antico
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Re: pentimento senza memoria

Messaggio#12 » martedì 30 ottobre 2018, 18:35

Tutta la preparazione funziona e si legge che è un piacere, peccato per il finale che, come altri, ha lasciato anche me piuttosto dubbioso perché sì, è difficile immaginare tutta questa serie di efferatezze compiute senza lasciare traccia alcuna e allora ecco che si fa largo un certo senso di forzatura. Il tema mi sembra trattato bene, anche se il doppelganger non è propriamente un doppelganger. Per me un pollice tendente all'alto, grossa potenza del racconto ancora da smussare per farla rifulgere.

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