Occhi gialli

Appuntamento a lunedì 19 novembre con Stefano Paparozzi e il suo tema per una nuova serata all'insegna della scrittura!
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Andrea Partiti
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Occhi gialli

Messaggio#1 » lunedì 19 novembre 2018, 23:35

Chiu chiu.
Il piede è insensibile. La gamba è piegata a un angolo innaturale, il dolore esplode anche solo a sfiorarla.
Alzo lo sguardo verso le cime degli alberi. Soffocanti. La luna è scesa troppo per essere d'aiuto.
Maledico il sentiero, la strada, la mappa.

Scendi verso valle, mi ero ripetuta.
Troverai un torrente, un ruscello, qualcosa. Seguilo e arriverai a delle case.
Mi ero calata da alberi sporgenti, mi ero scorticata mani, faccia, braccia, polpacci. Il terreno era migliorato, ma un vecchio smottamento di sassi aveva ceduto trascinandomi fino a un grande leccio.
Ero scesa. Ero in fondo a una grande conca e non c'erano ruscelli da seguire. Solo l’enorme leccio contorto che aveva messo radici dove l'acqua della valle scendeva a nutrirlo.


Chiu chiu.
Quelle bestie mi hanno seguito o è solo la mia immaginazione?
Almeno sono in alto, lontane. Sono altre le creature di cui mi preoccupo, nascoste in attesa che mi assopisca.

Ero risalita su un crinale. Cercavo qualcosa che mi desse una direzione: luci, fumo, segni di vita.
Avevo trovato un pioppo i cui rami formavano una scala naturale, ma le fronde erano troppo dense, così ero andata avanti, con le ombre che mi inseguivano su per il pendio. Con le ombre che mi si intrecciavano addosso e si confondevano con le radici. Il piede si era impigliato in una delle radici ombra ed ero ruzzolata fino a fermarmi contro un tronco.
La caviglia si era gonfiata e il dolore era esploso, bloccandomi in posizione fetale.
La mia discesa era finita lì.


Chiu chiu.
Vedo un paio di occhi gialli con una pupilla rettangolare e inquisitrice.
— Sei ferita — osserva Occhi Gialli.
Il sollievo mi sopraffà. Scoppio a piangere dalla tensione.
Lo sconosciuto esce dai cespugli. I singhiozzi diventano urla, spingo a terra con le mani e mi sollevo contro il tronco.
— Non voglio farti del male — mi rassicura Occhi Gialli. — Calmati.
Obbedisco.
— Devo vedere la tua ferita — mi dice avvicinandosi. Mi carezza i capelli, mi rilasso. Strappa i pantaloni esponendo la frattura.
Scuote la testa.
Chiudo gli occhi, forse svengo. Quando li riapro Occhi Gialli è seduto al mio fianco.
— Puoi aiutarmi? — domando.
— La morte evita quelli come me, sei al sicuro per ora. Posso aiutarti, ma voglio qualcosa in cambio.
— Cosa?
— Una vita per una vita — dice.
— Che vuol… — mi interrompo, non mi importa. — Aiutami!
Occhi Gialli mi tocca la fronte con un’unghia, le pupille rettangolari si restringono e il mondo si oscura.

Mi sveglio con un cuscino sotto la testa. Un medico dalla barba bianca mi osserva sorridendo.
— Ben svegliata. Non sforzarti di parlare — aspetta un cenno di assenso da parte mia. — Ti hanno trovata disidratata e con una gamba rotta. Sei al sicuro ora. Abbiamo avvisato tuo fratello.
Osservo la flebo e la gamba in tensione. Non sento dolore.
Realtà e allucinazioni si confondono.
Il dottore fa per allontanarsi, poi torna indietro come se avesse scordato qualcosa di importante.
— Sei collegata a un monitor fetale, ma non preoccuparti: il bambino sta bene.



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antico
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Re: Occhi gialli

Messaggio#2 » lunedì 19 novembre 2018, 23:40

Ciao Andrea! Tutto a posto con caratteri e tempo, divertiti in questa Paparozzi Edition!

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Emiliano Maramonte
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Re: Occhi gialli

Messaggio#3 » martedì 20 novembre 2018, 23:10

Ciao Andrea!
Ho dovuto rileggere il racconto tre volte, ma alcuni elementi non mi tornano. In realtà è come se in questa trama mancasse qualcosa. Intendiamoci, è scritto benissimo, non ho trovato nulla fuori posto, lo stile è sorvegliato, pulito, ben condotto fino alla fine. All'inizio mi ha dato la sensazione di un viaggio "periglioso" alla scoperta di qualcosa, poi l'incontro con Occhi Gialli ha rimescolato le carte e mi ha dato ulteriormente da riflettere, confondendomi non poco le idee. Quando alla fine si è scoperto che la donna è una madre, mi sono chiesto: quindi è una metafora della gravidanza? O della maternità? Non ho trovato risposte. E il viaggio? Perché? E chi è Occhi Gialli? Troppi sottintesi, secondo me. Si chiede al lettore uno sforzo eccessivo per immaginarsi altri pezzi della trama, e questo rende il racconto incompleto. Quello che manca è una "spina dorsale" della storia, un leit motiv, che conduca per mano il lettore dall'inizio fino alla scoperta finale. Il tema, tutto sommato, credo sia stato centrato, ma per il resto, il racconto non mi ha convinto. Siamo su una sufficienza, quantomeno per la perizia tecnica e per la narrazione.

In bocca al lupo!!
Emiliano.

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wladimiro.borchi
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Re: Occhi gialli

Messaggio#4 » mercoledì 21 novembre 2018, 6:45

Ciao Andrea,
ho trovato un po' di difficoltà all'inizio della storia.
Forse c'è un eccesso di descrizione, in cui la protagonista ci comunica tutta una serie di dettagli inutili, senza però farci capire chi è e dove diamine stia andando.
Si rompe la gamba e arriva "occhi gialli".
Non sappiamo bene come sia fatto e di per sé la cosa a me non dispiace. Lascia un' po' di mistero.
Quello che non arriva minimamente è cosa lo spinga, quale sia il motivo per cui vuole un figlio.
Il colpo di scena finale, almeno in un contest con il tema "la madre" l'ho trovato assolutamente prevedibile.
Stile buono, con gli eccessi evidenziati all'inizio.
A rileggerci presto.
Wladimiro

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maurizio.ferrero
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Re: Occhi gialli

Messaggio#5 » giovedì 22 novembre 2018, 9:17

Ciao Andrea,

Il racconto è scritto benissimo, mi piace il tuo stile narrativo. Amo anche questa tipologia di urban fantasy, con creature antiche che vivono nei boschi lontano dalla modernità. Almeno, questa è l'idea che mi sono fatto di Occhi Gialli, che con il suo "patto" potrebbe ricordare un folletto o un diavolo delle leggende.
Allora, cos'è che non mi ha convinto? Il finale, purtroppo, sapendo il tema del contest, risulta fin troppo prevedibile. In una raccolta di racconti di varie tematiche sarebbe stato interessante, ma in questo caso il colpo di scena non è riuscito. Non che questo vada a incidere particolarmente sulla qualità del racconto, ma è un peccato.
Ps. Non ho assolutamente capito il senso di quel "chiu chiu" ripetuto più volte. È il verso di Occhi Gialli? Di un animale?

Emiliani Dominici
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Re: Occhi gialli

Messaggio#6 » sabato 24 novembre 2018, 14:49

Il racconto non mi ha convinto fino in fondo, seppur scritto in modo pulito. All’inizio ci sono troppe descrizioni che non interessano e non creano un’atmosfera particolarmente avvincente. Nell’economia del racconto, quindi, l’incontro con occhi gialli risulta superficiale. Anche il finale è piuttosto debole e non ho capito come si possa parlare del fatto che “il bambino sta bene” quando non vi è cenno di quanto tempo prima sia avvenuto l’incontro con occhi gialli. Mi spiego meglio: Se l’incontro è avvenuto un paio di giorni prima (e sembrerebbe così, visto che il dottore ha detto di aver avvisato il fratello), allora non ha senso parlare già di un bambino. Avrebbe senso parlare di un bambino se la donna è stata in coma per un po’, ma allora il lettore in qualche modo dovrebbe saperlo (e comunque il fratello dovrebbe essere già lì).

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White Duke
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Re: Occhi gialli

Messaggio#7 » domenica 25 novembre 2018, 9:52

Il racconto è scritto molto bene, e mi sono piaciute le parti descrittive, soprattutto all’inizio del testo.
Però devo dirti che non ho capito molto della storia. Cioè lo svolgimento è abbastanza chiaro ma ci sono molte cose lasciate all’intuizione.
Chi è occhi gialli? Un essere umano (magico ma pur sempre umano), un animale o un demone?
È lui che ha messo incinta la protagonista con il suo tocco o era incinta da prima e Occhi gialli ha “contaminato” il feto?
Perché lo ha fatto?
Perché la protagonista si trovava in quel luogo? Cercava proprio Occhi Gialli o andava semplicemente a fare un giro?
Insomma per essere breve il racconto presenta molte situazioni interessanti che però non vengono spiegate, è vero che è giusto lasciare all’immaginazione del lettore ma qui non vengono forniti nemmeno indizi, mi sembra proprio tutto sospeso. Più che un racconto autonomo sembra un estratto di un testo più lungo, come quelli che si trovano nei libri di scuola.
Se volevi puntare tutto sul fascino “angosciante” dell’ambientazione ci sei riuscito, ma se volevi narrare una storia completa secondo me hai mancato l’obbiettivo.
Portate dei fiori sulla tomba di Algernon

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Linda De Santi
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Re: Occhi gialli

Messaggio#8 » domenica 25 novembre 2018, 16:43

Ciao Andrea!
Scrittura come sempre al top, ma mi pare che stavolta la vicenda non sia riuscita al meglio.
La narrativa è godibile e impreziosita da descrizioni vivide, ma ho l’impressione che nella storia ci siano troppi pezzi che si sono persi per strada. Ad esempio ho difficoltà a capire perché la protagonista si trovi nella situazione iniziale (si è persa? Perché deve seguire i corsi d’acqua?), chi sia Occhi Gialli (un gufo magico?), quale sia il suo scopo (vuole un figlio dalla protagonista o desidera incarnarsi in un essere umano venendo al mondo come neonato)?
Insomma, il racconto mi lascia con tanti dubbi e domande!
In generale mi sembra un pelo al di sotto degli alti standard a cui ci hai abituato, ma lo stile e le tue capacità descrittive sono senza dubbio apprezzabili.
Alla prossima!

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mircalla
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Re: Occhi gialli

Messaggio#9 » giovedì 29 novembre 2018, 22:08

Ciao!
Nel caso di questo racconto la maternità è il prezzo da pagare per avere salva la vita. Forse non il massimo dal punto di vista del tema, ma per me poco importa. Quello che conta è che riesci a inserire il lettore in un universo di cui i confini e le regole non sono del tutto chiare, in ogni caso il racconto funziona, perché quel che c’è è un arco narrativo completo e ciò che non c’è suscita curiosità.

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antico
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Re: Occhi gialli

Messaggio#10 » domenica 2 dicembre 2018, 20:25

Evochi troppe domande e ancor di più rimangono senza risposta alcuna. La perizia tecnica è elevata, ma in questo caso al servizio di un progetto con troppe ombre in rapporto alla sua natura di racconto breve. Terra terra, il commento che mi è uscito al termine della lettura è BUH? e qui te lo confermo con un pollice ni che non sa bene come posizionarsi perché sì, si legge bene, ma alla fine ci si chiede PERCHE'? Capita, ma è comunque giusto sperimentare.

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