Gruppo SMOG: Lista racconti e classifiche

Appuntamento nell'Arena fissato per lunedì 21 gennaio dalle 21.00 all'una con il tema di Elisa Emiliani!
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antico
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Gruppo SMOG: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 22 gennaio 2019, 2:01

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BENVENUTI ALLA EMILIANI EDITION, LA NONA DELLA SESTA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 124° ALL TIME!

Questo è il gruppo SMOG della EMILIANI EDITION con ELISA EMILIANI nella veste di Guest Star.

Gli autori del gruppo SMOG dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo GODZILLA.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo TSUNAMI.


Questo è un gruppo da SEI racconti e saranno i primi DUE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da ELISA EMILIANI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo all'occorrenza per eccesso. In questa edizione, inoltre, il migliore terzo classificato tra i tre gruppi, a mia preferenza, otterrà la pubblicazione diretta sul sito e la settima posizione finale nell'Edizione.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro già in possesso di punti RANK DELLA SESTA ERA (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che ancora non hanno punti rank d'Era sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo SMOG:

Svolta tricolore, di Emiliano Maramonte, ore 00.48, 3331 caratteri
White Snow, di Wladimiro Borchi, ore 22.34, 2320 caratteri
14 agosto, di Andrea Gemignani, ore 00.10, 3243 caratteri
Con la fine del mondo sempre meglio muoversi a piedi, di Raffaele Palumbo, ore 00.19, 3247 caratteri
Cacofonie da appartamento, di Antonio Pilato, ore 22.55, 3015 caratteri
Baffo, di LordMax, ore 00.50, 3501 caratteri MALUS 3 PUNTI

Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 31 GENNAIO per commentare i racconti del gruppo GODZILLA. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 01 FEBBRAIO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i SEI racconti del GODZILLA e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete DICIASSETTE (escluso il vostro) a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo GODZILLA.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA EMILIANI EDITION A TUTTI!



Lorenzo Diddi
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Re: Gruppo SMOG: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » mercoledì 23 gennaio 2019, 22:36

La classifica e i commenti per l’Emiliani Edition.

1) Con la fine del mondo sempre meglio muoversi a piedi di Raffaele Palumbo
Ciao Raffaele,
Un racconto strepitoso il tuo! Mi hai divertito dalla prima riga all’ultima; onestamente l’ho trovato di un gusto e di una raffinatezza unici. Sei riuscito a presentare il tema “drammatico” del Contest in un qualcosa di energico, frizzante, umoristico senza tralasciare una natura malinconica, che hai saputo ben nascondere nei periodi e nei dialoghi. Un’ottima prova, davvero, sono contento di questa tua bella rivisitazione e di questo tuo aver voluto giocare col tema. Molto bene Raffaele.
Buona Edition.

2) Baffo di LordMax
Ciao LordMax,
Mi è piaciuto il tuo racconto perché presenta il tema del Contest attraverso una storia commovente e differente da quelle che lo stesso tema potrebbe portare a pensare di primo acchito. Certamente hai ricordato una disgrazia, ma in un modo originale. Questa cosa mi è piaciuta. L’uso della punteggiatura e dei brevi periodi sembra ben coordinato con la dinamica della trama; per di più riesce a darle un ritmo molto naturale. Ho da farti i miei complimenti LordMax.
Buona Edition.

3) Svolta tricolore di Emiliano Maramonte (megagenius)
Ciao Emiliano,
Una storia che sono riuscito a seguire abbastanza chiaramente grazie alla buona scorrevolezza che ho percepito durante la lettura. Il finale mi è parso meno immediato, ma a modo suo è riuscito a sorprendermi e mi ha indotto a riflessione. Una prova che giudico positivamente non solo per la centralità evidente del tema, rispettato a pieno, ma anche per alcuni elementi interessanti (la data 2022, il titolo del brano dei Nirvana e il “discorso” agli italiani sul finale) che hanno impreziosito il tuo lavoro. Buona prova!
Buona Edition.

4) White Snow di Wladimiro Borchi
Ciao Wladimiro,
Volevo, innanzitutto, complimentarmi per l’effetto fotografia, che mi ha piacevolmente sorpreso. Vedrò di dare alcune mie impressioni sul tuo racconto. Ho trovato una narrazione fluida, con non molto da dire, onestamente. Una storia cruda, a tratti terribile la tua; quindi, una più che buona rappresentazione del tema proposto dal Contest MC. Forse mi hai stupito sul finale, che senza dubbio ha fatto guadagnare qualche punto in più al tuo lavoro. Tuttavia, devo dire che all’inizio, sono rimasto un po’ incerto sull’individuazione di una possibile trama; effetto, forse, provocato dalla stessa fotografia (che, come ti dicevo, ho apprezzato per la sorpresa, ma che forse, un po’ in confusione può avermi portato). In conclusione, valuto positivamente il tuo lavoro; ben consapevole di un tema non scontato e dei pochi caratteri a disposizione.
Buon Edition.

5) 14 Agosto di Andrea Gemignani (Il Calmo)
Ciao Andrea,
Una storia che, certamente, è ben scritta e su cui non ho assolutamente critiche da fare e per il lessico e per la sintassi. Bello il gioco dei tre orari invertiti (che inizialmente disorienta, ma che hai saputo ben architettare, tanto da far tornare il tutto dopo pochi periodi). E’ un racconto che da una parte mi coinvolge emotivamente, dall’altra è come se questa emotività fosse in qualche modo ostacolata. Una buona prova la tua, ma con un qualcosa che non mi permette di gustarmela a pieno.
Buona Edition.

6) Cacofonie da appartamento di Antonio Pilato (The Ocean Atlas)
Ciao Antonio,
Una prima parte decisamente più convincente della seconda (a mio parere, naturalmente). Mentre sei riuscito a indirizzarmi nella tua trama nella prima parte, dove ho particolarmente gradito la descrizione, il lessico e una particolare scorrevolezza della scrittura, nella seconda, precisamente da “ Lei iridi dei miei occhi” fino alla conclusione, non mi sono ritrovato. Può darsi che sia stato meno attento io a qualche passaggio, ma non ho capito come mai avvenga questa “metamorfosi”. A favore del tuo lavoro ci va una divertente e interessante immaginazione; per questo (almeno, secondo il mio parere) ti potrei consigliare di maturare il tuo racconto nella sezione de Il Laboratorio di MC. Alla prossima.
Buona Edition.

Buona Edition a tutti,
Lorenzo

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maurizio.ferrero
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Re: Gruppo SMOG: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » giovedì 24 gennaio 2019, 17:11

Svolta tricolore
Bazzico l'ambiente del gioco di ruolo, e pochi giorni fa ho partecipato a un'avventura che parte esattamente dai presupposti del tuo racconto, anch'essa ambientata nel 2022. Coincidenze? Fatto sta che me lo sono sentito particolarmente addosso, e sono riuscito anche a dare un volto al "severo individuo in tuta mimetica". Stiamo vivendo in brutti tempi.
Ad ogni modo, non ho nulla da dire sulla forma del racconto. È scritto bene, si respira l'atmosfera marziale improvvisa, la nuova (e oscura) svolta. L'unica cosa che mi lascia un po' perplesso è il finale: talmente netto che sembra tronco, come se tu avessi voluto scrivere dell'altro ma fossero esauriti i caratteri a disposizione. In ogni caso, un buon lavoro. A presto!

Baffo
Non ho mai avuto un cane, ma perderne uno in questo modo deve essere un'esperienza terribile. Il racconto è l'idea mi piacciono, un po' meno la forma di certi passaggi. Ho dovuto rileggere la frase di incipit un paio di volte prima di capirla, e sparse nel racconto ce ne sono un altro paio così. Niente di grave, specie nell'ultima parte trasmettono il senso di urgenza del protagonista.
Il paragone a GTA mi ha fatto ridere e sicuramente smorza la tensione. Forse fin troppo. In ogni caso, per me è un buon lavoro.

14 Agosto
Data e ora all'inizio sono state sufficienti a capire di cosa volessi parlare. Tema sicuramente centrato, e che tocca tutti nel profondo, genovesi e non. Lo stile è buono e lascia percepire l'ansia di quel momento terribile, i vari personaggi sono ben definiti in pochissime righe. Ciò che non mi ha convinto è l'eccessiva frammentazione tra le tre micro storie: se tra la prima e la terza c'è un rimando (il pallone di Spiderman), la seconda appare isolata, seppur ambientata nello stesso contesto.

White Snow
Il colpo di scena del tuo racconto è molto efficace. Per tutta la prima lettura ho pensato si parlasse di esseri umani, e non mi tornava che avessero nomi così strani. Poi, tutto si chiarisce. Avrei alleggerito alcune descrizioni, che forse rallentano troppo, ma in linea di massima la forma è molto buona.
Ho qualche dubbio sull'aderenza al tema. È veramente spaventoso ciò che accade nel tuo racconto? Dal punto di vista dell'animale sicuramente, da quello dell'uomo è una consuetudine millenaria. Mi rispondo da solo: credo conti il punto di vista di chi narra la storia, quindi il tema è centrato. La questione etica credo che non sarà mai districata.

Con la fine del mondo sempre meglio muoversi a piedi

L'intento umoristico del tuo racconto è piuttosto chiaro e mi ha strappato qualche sorriso. Cosa accadrebbe se ogni volta che viene paventata una fine del mondo, questa accadesse davvero?
Per quanto scritta discretamente e divertente, purtroppo l'intera storia mi risulta molto frammentata. Non è ben chiaro se a parlare siano sempre gli stessi personaggi o diversi, se siano flashback o situazioni presenti. Oltretutto i paragrafi terminano con uno strano utilizzo della punteggiatura che non ho compreso del tutto (una sorta di chiusura sfumata, cinematografica?).
In sostanza, una buona idea che però poteva essere resa meglio.

Cacofonie da appartamento
Il tuo racconto è estremamente simbolico e non rientra esattamente nei miei gusti personali, ho fatto un po' fatica a seguirlo. L'idea e l'immagine che viene a crearsi è molto interessante, quasi come se il protagonista divenisse una sorta di spirito legato alla sua città ma, al di là dello spavento iniziale per il mutamento degli occhi, non riesco a trovare troppa attinenza con il tema del contest. Probabilmente è un limite mio.
Le descrizioni e soprattutto il breve dialogo sono molto aulici, forse fin troppo, tanto da risultare pesanti.
Purtroppo non mi ha convinto molto, ma spero che i prossimi commentatori vedano qualcosa che io non ho visto.


LA CLASSIFICA
1. Svolta tricolore di Emiliano Maramonte
2. Baffo di LordMax
3. 14 Agosto di Andrea Gemignani
4. White Snow di Wladimiro Borchi
5. Con la fine del mondo sempre meglio muoversi a piedi di Raffaele Palumbo
6. Cacofonie da appartamento di Antonio Pilato

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Massimo Tivoli
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Re: Gruppo SMOG: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » giovedì 24 gennaio 2019, 21:10

Ecco i miei commenti in ordine di girone. Segue la soffertissima classifica. Mi sento sempre piccolo piccolo a commentarvi. Buona Edition a tutti!

Svolta tricolore (di Emiliano Maramonte)
Ciao Emiliano,
come sempre, la tua scrittura si dimostra attenta, lucida, pulita, ogni volta mi chiedo come tu faccia considerati i vincoli (soprattutto di tempo) che impone il contest. Niente da eccepire dal punto di vista tecnico: sai scrivere e questo ormai si sa :-)
Il racconto mi è piaciuto, per me è senza dubbio uno svolgimento al positivo. Ma a differenza di altri tuoi testi su MC (sarà che con te l'aspettativa è sempre alta), stavolta non ho sussultato. Mi spiego: secondo me, hai fatto una scelta molto azzeccata e un'altra meno.
La scelta azzeccata è relativa ad aver speso solo qualche riga all'inizio per introdurre il lettore in quello che è il "mondo ordinario" per poi concentrare tutto sul "qualcosa di spaventoso succede nella tua città". L'ho trovata un'ottima scelta perché, nonostante il limitato numero di battute di questa edizione, ti ha permesso di focalizzare quasi tutto il racconto sulla caratterizzazione del "qualcosa di spaventoso" che è quello che credo il lettore voglia (con le dovute eccezioni, s'intende).
La scelta meno azzeccata, almeno secondo me e le mie preferenze (è ovvio che qua si parla essenzialmente di gusto personale, non potrei mai riuscire a criticarti sull'aspetto tecnico perché ne so molto meno di te), è relativa al dialogo sul finale. È il quid del racconto, è la rivelazione del "chi" e del "perché" del colpo di stato. Da apprezzare, ahimè, la natura satirica e attuale della cosa, ma quel dialogo offre tutto in modo un po' troppo esplicito (forse didascalico?) per me, ed è come se annientasse tutta la tensione che invece sei riuscito a farmi accumulare fino a quel momento. Forse, considerato che eri riuscito con maestria a dedicarti quasi tutto lo spazio del racconto per il "qualcosa di spaventoso", si sarebbe potuto tentare di "spalmare" le informazioni contenute nel dialogo finale qua e là nel testo, mentre l'azione dei militari e il subire dei civili avanza.
In sintesi, per me, un buon racconto, ma so pure (mi ci hai abituato tu stesso) che tu puoi fare di meglio ;-)

White Snow (di Wladimiro Borchi)
Ciao Wladimiro,
nella sua brevità, almeno per me, il racconto è molto efficace. L'immagine del piccolo Snow che dorme tra le tette di sua madre mi ha fatto insospettire ma non ho capito che si trattasse di animali o, nello specifico, di capretti. Quindi con me il colpo di scena ha funzionato e ho molto apprezzato. Poi (a dimostrazione che la scrittura non è una scienza esatta), su di me, le descrizioni hanno funzionato: ho respirato l'atmosfera dell'imminente violenza, l'ostinazione del padre che, volendo proteggere il figlio, è disposto a combattere una guerra che sa che non vincerà. Tutte cose che mi hanno toccato. Quindi, per me, il racconto è più che buono.

14 Agosto (di Il Calmo)
Ciao Andrea,
non ho particolari commenti da fare: mi piace la tua scrittura precisa, senza rumore o patine estetiche superflue. La resa chiaramente c’è. Dico chiaramente perché i riferimenti temporali mi avevano fatto intuire dove si sarebbe potuti andare a parare e già solo rievocare il disastro è una morsa per il cuore del lettore. Per me, impossibile non rimanerne toccati, non commuoversi. Il tuo svolgimento è all’altezza della morsa al cuore che la memoria dell’accaduto scatena. Gli hai tenuto testa, rievocandolo con profondo rispetto. E questo è un gran merito per il tuo racconto. Dal punto di vista tecnico e della valenza oggettiva del racconto non c'è altro da dire: bravo!
D’altro canto, se mi è concesso chiacchierare virtualmente tra persone che condividono la stessa passione, quello che mi lascia sempre un minimo perplesso dei racconti che si ispirano a fatti realmente accaduti, soprattutto quando si tratta di catastrofi, è sempre il solito dilemma: quanto conta sulla resa la conoscenza da parte del lettore del disastro? Attenzione, non è una critica e neanche una polemica, è solo gusto personale e quindi lascia il tempo che trova. È solo che, alla fine, come semplice lettore di narrativa d’intrattenimento mi piace che l’autore si sprema le meningi a lavorare di fantasia. È un modo per entusiasmare me, lettore, facendomi vivere una situazione al di fuori della realtà quotidiana (con questo non voglio dire che si debba scrivere solo narrativa fantastica, o non si debbano ambientare storie nel mondo reale). Ripeto, lungi da me criticarti per la scelta del soggetto, era solo per chiarire la mia posizione di fronte a racconti ispirati a fatti di cronaca che, inevitabilmente, non mi fa sussultare per il racconto. È una posizione che mantengo anche con me stesso. Per es., essendo Aquilano, la prima cosa che mi è venuta in mente quando ho letto il titolo del tema è stato il terremoto del 2009 (e le sue 309 vittime), è inevitabile, è chiaro che salta in mente. Però, ripeto solo per come sono fatto io, ho scacciato subito dalla mia mente l’idea di scrivere di questo.

Con la fine del mondo sempre meglio muoversi a piedi (di Raffaele Palumbo)
Ciao Raffaele,
sfortunatamente non credo di aver compreso le tue intenzioni. Il dialogo è a tratti anche divertente, piacevole. Probabilmente è una mia tara, ma la scansione diretta, ostinata e continua, senza neanche un movimento di scena o una didascalia qua e là nel testo non riesce mai a prendermi (lo so che ci sono esempi in letteratura, ma con me non funzionano). Non visualizzo la scena: mi sembra di assistere a un dialogo di teste parlanti completamente asettiche, tipo due stickyman, hai presente? Poi, scusami se potrei risultare tardo, ma alla fine “qualcosa di spaventoso” è accaduto, oppure no? La situazione dei due stickyman non mi sembra, dopo tutto, così spaventosa. Magari pacificamente rassegnata, sì, ma non ho ricevuto quella suggestione tipica del “qualcosa di spaventoso”.

Cacofonie da appartamento (di Antonio Pilato)
Ciao Antonio,
concordo a pieno con chi ha commentato prima di me. Il linguaggio è un po’ troppo aulico e manierista e nel racconto non se ne capisce la funzione rispetto alla storia. I personaggi sono nobili ottocenteschi, o altro? Ci sono frasi davvero senza efficacia, per es.: “ovattati tonfi di parvenza cerulea” non significa niente, ha una semantica difficile da cogliere per uno che non sia l’autore. Dal punto di vista tecnico, ti sei affidato al raccontato puro che, si sa, limita l’immedesimazione da parte del lettore e offre tutto in modo elementare, didascalico (tecnica un po’ datata). L’idea è invece buona, ma il paragrafo conclusivo, di nuovo, mi sembra non avere una specifica funzione nella storia, almeno stando a quello che mi è arrivato.

Baffo (di LordMax)
Ciao Massimiliano,
anche nel tuo caso mi sento in difficoltà a commentare perché riconosco una scrittura migliore della mia: matura, rilassata, padrona della situazione. La storia fila veloce e frenetica, come è giusto che sia considerata la situazione. Lo stile mi piace. Oltretutto, ho trovato che la tua sia stata una declinazione del tema abbastanza intima e originale. Quindi anche nel tuo caso trovo inutile pronunciarmi sul discorso tecnico, sapessi farlo sarei contento :-)
Invece posso farti sapere cosa ho gradito meno come tuo possibile semplice lettore. Ci sono state due cose che non mi hanno entusiasmato, sebbene il racconto rimanga adrenalinico e questo come già detto mi è piaciuto: (1) quel ostinarsi su cose tipo “la mia mente registra...” (2 volte), “la mia mente non sa dire...”, “mi comunica il cervello...”; il racconto è in prima persona quindi l’ho trovato un po’ superfluo; (2) non è che il colpo di scena sia sempre d’obbligo, ma sai, un racconto breve che non ti dà la “sveglia” sul finale in genere passa così com’è venuto. La cosa più ovvia sin dall’inizio del racconto è che il cane muoia. Infatti mentre leggevo ero curioso di vedere cosa ti saresti inventato per andare a parare su qualcosa di diverso. Così non è stato. Pazienza, non è grave, ma la curiosità rimane.
In ogni caso, un bel racconto senza dubbio.


CLASSIFICA
1. White Snow
2. Baffo
3. Svolta tricolore
4. 14 Agosto
5. Con la fine del mondo sempre meglio muoversi a piedi
6. Cacofonie da appartamento

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Paola B.
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Re: Gruppo SMOG: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » domenica 27 gennaio 2019, 18:19

BAFFO – di LordMax
È una storia che mi ha preso molto, da ex proprietaria di un cane, posso capire la sofferenza che si prova, l’urgenza di arrivare per salvarlo. Come vedi mi ha coinvolto. Mi domando se veramente è accaduto… Nel caso mi dispiace molto.
Ci sono alcuni refusi qua e là e come ti hanno già detto qualche ripetizione. Non so, è una vera e propria catastrofe ma la trovo più personale e non coinvolge la città. Ecco, qui sono un po’ indecisa.


CACOFONIE DA APPARTAMENTO

La lettura della prima parte l’ho trovata poetica e mi ha ricordato il mio racconto del mese scorso (Vagar in Lontananza) anche lì la natura era ribaltata.
La seconda parte non è stata al livello della prima. Ho idea che tu l’abbia scritta di getto senza una trama in testa, e poi non sapevi come terminarlo.
Alla fine della lettura io ho percepito, ma forse non era quello che volevi trasmettere, una certa pace, tranquillità. A me è arrivato questo e dunque ti domando: “Dov’è la catastrofe?”.


CON LA FINE DEL MONDO SEMPRE MEGLIO MUOVERSI A PIEDI

L’intento umoristico della storia si percepisce solo nell’ultima parte. Oddio, mentre leggevo le varie date, pensavo a cosa si diceva in quel periodo o se veramente c’era stato questo passa parola sulla fine del mondo. Beh! La chiave ironica potrebbe essere questa, cioè la messa in confusione del lettore da parte di chi scrive. Qui saresti stato diabolico :D :D Ci sono un po’ di refusi.


14 AGOSTO

Questa è una vera e propria catastrofe, non c’è niente da dire. Mi piace come l’hai resa facendo vivere i personaggi, creando la confusione mentale che avranno provato. L’unica cosa che non mi torna, ma forse sono io che non sono stata attenta visto nessuno te l’ha fatto notare. Io mi domando: se alle 11.35 Daniele ha la fortuna di fermarsi davanti al camion Basko, che se ricordo bene era sul limite, e quindi si è salvato. Perché alle 11.36, un minuto dopo, e quindi dovevano essere dietro Daniele, Samuele e papà sono caduti di sotto?
Forse erano le 11.34? O forse erano dall’altra parte del ponte… Qui magari andava speso qualche parola in più. Non è molto chiaro.


WHITE SNOW

Questa è una di quelle storie che quando leggi una prima volta ti crei un’idea che si ribalterà alla fine. Rileggi una seconda e dici: “Ci può stare”. Scritto molto bene, ben interpretati i personaggi, l’unica cosa che mi convince poco è il tema richiesto. Qui siamo in un allevamento e non è proprio una città. Comunque una bella prova.


SVOLTA TRICOLORE

Questi sono proprio i giorni della Memoria e il tuo racconto fa davvero pensare a loro, anche se si svolge nel futuro. Mi auguro non accada più.
In generale non è scritto male. Quello che si nota è che manca di pathos, emozioni. Già te lo hanno fatto notare ed è vero. È freddo, distaccato e chi legge ha difficoltà a immedesimarsi nella storia e a vivere le tensioni e le paure di Valeria e Michele.




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2- White Snow
3- Baffo
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6- Cacofonie da appartamento

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Vastatio
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Re: Gruppo SMOG: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » lunedì 28 gennaio 2019, 23:01

Svolta tricolore

Ciao,

leggendoti sono rimasto perplesso dai tuoi intenti. Sembra quasi tu voglia rimanere distaccato dagli eventi e, allo stesso tempo, cercare di coinvolgere il lettore (utilizzare un costrutto come " le fece shhh" esageratamente colloquiale).
La cosa temo ti riesca malissimo, almeno con me. Non puoi trasmettermi la paura o l'ansia ( e io sono un ansioso, quindi in genere basta poco) se tratti gli eventi con distacco, raccontandomeli (era sconvolta, era sull'orlo delle lacrime, ecc.)
Inoltre non "giustifichi" il perché vengano portati via: gli dai nomi italianissimi, quindi non possiamo nemmeno supporre la sempre piaciuta "pulizia etnica", ci dobbiamo accontentare di un "coprifuoco" invernale alle 20.00.
Se poi devo dare "voce" agli spoiler del tuo commento siamo anche in un "paesello" di quante anime? Alla faccia del colpo di stato, meritano davvero di governare se sono riusciti ad avere una copertura così capillare.


White Snow

Ciao,

che qualcosa non tornasse nei tuoi protagonisti l'ho annusato ai tramonti e alle "tette di sua madre". Però, per una mia devianza personale, ho inizialmente creduto che ti stessi buttando su qualcosa alla "Battaglia per la terra" di Hubbard, in pratica il classico "gli alieni che colonizzano", magari nel passato...
Avrei preferito che restassi su questo plot. La deriva pasquale non mi soddisfa, hai umanizzato troppo: 180 tramonti (più di 180, White li aveva contati. Allora: se li ha contati non ha senso essere vaghi, tantopiù se mi più un numero come 180. Quindi i tramonti contati da white vanno da 181 a x, con x vita media di un capretto maschio in periodo pasquale), nomi in inglese (perché in inglese? a questo punto rimani su "suo figlio").
La scena poi in cui entrano è confusa:
Entrarono in due (ok, due uomini) --> ok, due uomini.
Il padre gli fu addosso prima che se ne potessero accorgere --> il padre potrebbe essere lui (Snow), ma molto probabilmente è l'uomo (quindi sono padre e figlio). Quindi Snow capisce la lingua degli uomini per essere riuscito a decifrare il rapporto di parentela (in un'ottica animale al massimo potrebbe capire che uno è più vecchio e l'altro più giovane).
Il problema con questi "ribaltamenti" è che quando li scopri poi rileggi il racconto (almeno io lo faccio) per rigustarti la nuova prospettiva e, rileggendo il tuo, storco più il naso che altro.
Buona idea, ma realizzazione per me non all'altezza.


14 agosto


Ciao,

e qui sono molto combattuto. La storia (mi piacerebbe fosse inventata) è davvero perfetta per il tema. Quello che ne risente però è la realizzazione, che ne mina in modo pesante la resa.
Premesso che la prima lettura l'ho data la sera, col cervello ottenebrato dal sonno, avevo uno spiraglio di consapevolezza, un allarme che mi diceva che le "date" e gli "orari" dovevano dirmi qualcosa. Eppure la rivelazione è stata la dedica finale.
E questo è il problema. Senza la dedica non avrei capito.
La costruzione è giusta, il primo e terzo blocco per creare il ciclo (occhio al richiamo della palla blu/azzurro) e il centrale per svelare la situazione. Però non l'ho colta, nonostante citassi il ponte. L'indizio si perde nelle nebbie di come legare il primo paragrafo col secondo.
Ripeto, mi piace molto ma il non essere riuscito a identificare il momento senza la dedica ha rovinato la notevolissima idea


Con la fine del mondo sempre meglio muoversi a piedi

Ciao,

interessente non-sense che, alla fine, non lascia però molto. Bell'idea, ma non porta a niente, se non alla battuta anticipata dal titolo.
Non c'è una evoluzione in una qualsiasi direzione suggerita dall'ambientazione. L'ho letto col sorriso sia chiaro, ma, arrivato alla fine mi sono sentito insoddisfatto.

Cacofonie da appartamento

Ciao,

che bell'esposizione di paroloni: masturbazione certificata Treccani. Sono quasi certo che tu abbia voluto nascondere un secondo livello di lettura, ma è talmente pesante da leggere che la curiosità o anche l'effetto WOW che crea la mutazione/trasfigurazione degli occhi del protagonista nella visione del cielo si perde nell'irritazione.
Devi cercare di stupirmi con idee e situazioni e, ripeto, l'immagine della "visione del cielo" è oltremodo affascinante. Mostrami questo, non quanto sia forbito il tuo vocabolario o quello del tuo protagonista.


Baffo

Bello. Da sistemare però per riuscire a dargli una forma ideale e ritoccare alcune frasi/immagini . Mi piace parecchio anche la declinazione del tema, affatto scontata.
Le frasi corte all'inizio mi hanno fatto mancare il fiato, e non le trovo nemmeno così giustificate dal contesto tranquillo. Bene usarle in fondo, quando le cose precipitano. Rendi molto bene la confusione e l'ansia. Forse avrei alleggerito alcune parti (quando è al citofono) per dare ancora maggior spessore alle sensazione di lui e il cane (che sta portando in braccio).
"Quel suono resterà nei miei incubi per sempre" non lega: è una consapevolezza futura, e tu sei nel presente o tutto il testo avrebbe un'altra impostazione.
CCristallo di carta velina... bello, in teoria, ma stai esprimendo lo stesos concetto di fragilità senza rafforzare nulla: te ne esci con una "forma poetica" in un momento critico: o sei lucido o non lo sei.



Classifica

1. Baffo
2. 14 agosto
3. Con la fine del mondo sempre meglio muoversi a piedi
4. White Snow
5. Svolta tricolore
6. Cacofonie da appartamento

Fabio84
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Re: Gruppo SMOG: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » giovedì 31 gennaio 2019, 18:34

Svolta tricolore di Emiliano Maramonte

Ciao Emiliano,
La storia che racconti spezza una tranquilla giornata con un sconvolgimento a tutti gli effetti!
La storia,più che concludersi, sembra lasciare spazio a una narrazione più ampia che sarebbe interessante approfondire: chi sono questi al potere e cosa vogliono fare?
Purtroppo 2000 caratteri sono pochi per inserire anche questi aspetti.
Stile e narrazione come sempre perfetti =)

Con la fine del mondo meglio muoversi a piedi di Raffaele Palumbo

Ciao Raffaele,
i dialoghi tra i due protagonisti hanno un buon ritmo e descrivono bene le varie situazioni. Visto che è tutto un botta e risposta, bravo!
Quello che mi aspettavo era una deviazione sulla trama e sugli accadimenti finora successi con tutte queste fini del mondo.
Non l'ho notata ma questo non influenza la storia che riesce comunque a tenerti con un sorriso per tutta la narrazione.

Baffo di Lord Max

Ciao Max,
ho cercato su internet la storia delle polpette con chiodi e ho visto che è un fenomeno abbastanza frequente.
Era la prima volta che lo sentivo.
La cosa spaventosa quindi è molto concreta!
In tutto il racconto è reso molto bene il senso di urgenza e disperazione che attraversa prima il protagonista e poi la sua compagna (moglie?). Le frasi sono secche e crude..
Secondo me però si sarebbe potuto ridurre la parte in cui ti avvali di queste frasi (occupa buona parte centrale del racconto).
Ci sono alcune ripetizioni ("accelero, accelero" e verso la fine " sangue,feci e vomito").
Il rallentamento (non solo dell'auto =) ) che c'è nel finale è dosato bene, forse si poteva anticiparlo.
Ciao

Cacofonie di appartamento di Antonio Pilato

Ciao Antonio,
scrivi in maniera molto elegante con alcuni termini e descrizioni molto aulici.
Questo stile ha molti pregi e allo stesso tempo, secondo me, rende più difficoltosa l'interpretazione del racconto.
Per esempio io mi trovo in difficoltà con il significato della storia.
Non ho trovato riferimenti ben precisi su cosa possa essere questo appartamento né cosa stia accadendo, quindi ci ho messo un po' di immaginazione (leggi "follia") e ho pensato che fosse un'umanizzazione di batteri all'interno di una coltura.
La mia ritengo sia un'a lettura fantascientifica e completamente fuori strada.
Spero che rivelerai qual (o quali, se ce ne sono di più) è il significato.
ciao

14 agosto di Andrea gemignani

Ciao Andrea,
tema delicato e doloroso fin dalle prime battute.
Ho apprezzato la connessione tra il primo e il terzo capitolo, anche se mi sarebbe piaciuta di più una maggior allacciamento anche con il secondo spezzone.
Mi è piaciuta molto questa frase:
"Pochi secondi dopo le macchie rosse dei freni colorano la strada come tante lucciole.2
Semplice ma molto evocativa del tutto.
Stile molto pulito nella scrittura.
Complimenti

White snow di Wladimiro Borchi

Ciao Wladimiro,
hai nascosto i protagonisti e la situazione fino alla fine. Ben fatta.
Un po' concitata la parte del combattimento. Mi sono un po' perso all'inizio, ma riletto era molto più chiara.
Mi domandavo una cosa su questa frase:
Aveva dovuto sopportare il grigio di quell’orrore per troppe volte e nello sguardo di troppi figli.
Come mai grigio? Nel senso che è una costante ma non troppo intenso?
Ciao

CLASSIFICA

1. 14 agosto
2. Svolta tricolore
3. Baffo
4. White snow
5. Con la fine del mondo sempre meglio muoversi a piedi
6. Cacofonie da appartamento

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Re: Gruppo SMOG: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » mercoledì 6 febbraio 2019, 22:24

Scusandomi per il ritardo, ecco la mia classifica per il vostro gruppo.

1) Baffo, di LordMax
Ecco, un racconto utile che mette in luce una delle tante porcherie messe in atto da delinquenti allo stato brado. Nel racconto ho percepito tutta l'urgenza e la drammaticità di una vita che se ne va e di un'anima, quella del padrone, che fa di tutto per opporsi al fato. Vero, può essere limato e sistemato, ma già così è un pollice quasi su per me.
2) 14 agosto, di Andrea Gemignani
Racconto importante perché tratta di un avvenimento recente dando risonanza ad alcuni dei suoi inconsapevoli attori e lo fa bene. Qualche problema sulla parte centrale, che ho trovato distante dal resto, poco amalgamata, potevi fare di più. Altro problemino: il secondo capitoletto parte alla 11.35 e il ponte crolla mentre il secondo parte alle 11.36... Mi stona un po', insomma. Tema perfetto. Per quanto detto: pollice tendente verso l'alto in modo abbastanza deciso.
3) White Snow, di Wladimiro Borchi
Secondo me questo racconto ha delle ottime potenzialità, ma per esprimerle al suo meglio deve essere semplificato per renderlo di facile comprensione anche per i lettori più giovani. L'obbiettivo è dare un colpo allo stomaco e trasmettere un insegnamento: bene, deve divenire una fiaba neradi ancora più semplice lettura e in questo può essere utile anche l'aumentare il senso dato al nome: WHITESNOW come Biancaneve, definiscilo con più forza. Al momento, per me, un pollice tendente all'alto.
4) Svolta tricolore, di Emiliano Maramonte
Bella costruzione, brutto finale. Non si capisce perché li abbiano divisi e perché stiano agendo in quel modo. In più, occhio che anch'io ho pensato a Milano sia per il Duomo che per le dimensioni della piazza, che sembrano notevoli. Insomma, c'è da lavorare sulla raffinatura del racconto per dargli un senso più compiuto e meno incerto. Stile, come sempre, ottimo. Pollice ni tendente verso il positivo per me.
5) Con la fine del mondo sempre meglio muoversi a piedi, di Raffaele Palumbo
Penso che l'idea sia stupenda, ma devo essere sincero nell'ammettere che a Godot ho pensato solo nel momento in cui l'hai citato nei commenti. Forse la parte che mi ha convinto meno è quella della fine del mondo del 97, nel senso che i due protagonisti la mettono giù come se fosse arrivata mentre, invece, penso che dovresti sempre mantenerti sul senso di attesa. Questo porta a cercare forzatamente dei collegamenti e probabilmente a distrarsi da quello che è il vero senso del racconto. Per me un pollice ni tendente all'alto.
6) Cacofonie da appartamento, di Antonio Pilato
Il problema maggiore da affrontare in un racconto breve è la necessità di avvinghiare il lettore in uno spazio brevissimo stupendolo con un finale a impatto. Chiaro, non è una regola, ma è un modo per arrivare al punto: uno stile come il tuo, per come la vedo io, fatica più di altri a trovare la propria via nel breve e il rischio maggiore è sempre che l'autore abbia chiarissimo in testa un'idea che però al lettore arriva con molta meno potenza. Trovo il tuo stile molto interessante, ma sono curioso di rileggerti dopo altre prove sul breve. Lo so, ti sto dicendo che forse su alcuni punti dovresti scendere a patti per semplificare, ma si tratta di cedere per ottenere e cmq non su tutto il fronte. Detto questo: l'appartamento mi sembrerebbe la sua anima, il palazzo un luogo in cui raramente si trova ad affacciarsi e la città ciò che lo circonda. L'aprirsi verso l'esterno, lo porta a aprire se stesso al mondo e agli altri. Però, ecco, la mia è un'interpretazione. Pollice ni a questo giro, ma allargato potrebbe rifiorire.

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