Nulla è come sembra?

Appuntamento per lunedì 18 febbraio dalle 21.00 all'una con il Campione della Quinta Era di Minuti Contati: Raffaele Marra!
Daniel Travis
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Nulla è come sembra?

Messaggio#1 » lunedì 18 febbraio 2019, 23:31

Quando l’ho incontrato, avevo davanti una pagina bianca. Il foglio era spesso e ruvido: quasi cartoncino.
Per scriverci, avevo scartato la stilografica comprata per la laurea. Volevo addirittura forzare le mie dita tremanti a produrre una grafia decente.
Pretendevo qualità: si trattava, in fondo, della mia ultima lettera.
Le ragioni che mi avevano condotto alla scrivania, a redarre una lettera d’addio, non hanno particolare importanza. Niente ne aveva: stava proprio lì, il problema.

Piangevo, quasi ogni mattina.
Passavo la giornata con la morte in mente, scacciando colpa e frustrazione per il lavoro (tremendo) che facevo (male). Rincasavo esausto, senza nessuno da chiamare.
Avevo solo me stesso da deludere – e lo facevo, con fatale precisione.

Un biscotto al cioccolato mi aspettava su un fazzoletto di carta. Avevo sempre immaginato le ultime cene come pasti voraci; nel programmare la mia, mi ero reso conto di non desiderare altro.
La punta del pennino disegnava curve e arzigogoli nell’aria, a un soffio dal foglio, guidata dalla mia esitazione. Il cuore mi scuoteva il petto come un disastro sismico.
Volevo una scena d’impatto. Che questo, almeno questo di me fosse interessante. Nessuno vuole morire senza teatralità.
Poi, sentii tre cose.
Un brivido senza freddo; l’impulso a ridacchiare (per l’ansia?); la netta sensazione di presenza che si prova quando qualcuno entra nella tua stanza, ancora prima di vederlo.

Immagino sia sempre lì, quando lo contempliamo. Quando il cielo notturno strappa il nostro sguardo alla quotidianità, gettandolo nelle fauci di meraviglia e spavento. Quando, in fondo alle scale, rischiamo di capitombolare cercando un altro gradino che non c’è. Quando fissiamo il baratro.
Quando pensiamo al suicidio.

Ero infastidito: il mio subconscio stava tentando di sabotare i miei piani. Chiaro come il sole!
Le mani non tremavano più, il sisma era passato: ero… Distratto.
Seccato, anche. Non sapevo neppure farla finita. Solo sbagliare, rimuginare, e mangiare…
“Metà… Biscotto?”
Non l’avevo visto succedere, certo che no, ma eccolo lì: il mio dessert d’addio, tagliato di netto a metà.
Non l’avevo visto succedere, ma era successo. Qualcuno era entrato, senza entrare, e aveva mangiato metà del mio biscotto, rovinandomi il tentativo di suicidio.
Accadde di nuovo la settimana seguente. Non il suicidio, dico: il biscotto dimezzato.
Ogni volta che, da solo, pensavo a quanto vuoto fosse il cosmo, o la mia vita, o il maledetto frigo, e avevo un biscotto da offrire, qualcuno entrava – senza entrare – e ne mangiava metà.

Non sono mai stato un tipo religioso, ma credo sia la cosa più vicina a un dio che mi capiterà d’incontrare. Chissà se ce ne sono altri – e quali. Lo spirito dell’affollamento? L’angelo del carbonio? Il demonio della salsa barbecue?
Se anche fosse, lui deve essere tra i più importanti. Il capo? Non credo gli interessi.
Credo che gli interessiamo noi: gli diamo senso, lo limitiamo con la nostra presenza; lui ci restituisce il favore.
Nessuno può avvicinarsi troppo all’altro, senza perdersi. Perciò ne abbiamo paura. Terrore.
È solo una strategia di sopravvivenza, però. Credo che, in realtà, Nulla non sia affatto come sembra.
Con me, è sempre gentile. E discreto!
Magari mi sbaglio. Magari non voleva salvarmi la vita. O è tutto nella mia testa. Non lo so.
So che gli interessano i biscotti.


Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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antico
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Re: Nulla è come sembra?

Messaggio#2 » lunedì 18 febbraio 2019, 23:44

Ciao Riccardo e bentornato! Sbaglio o era da un po' che mancavi? Tutto a posto con caratteri e tempo, buona Marra Edition!

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Il Calmo
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Re: Nulla è come sembra?

Messaggio#3 » martedì 19 febbraio 2019, 23:50

Incipit ottimo, scrittura pulita e lineare, quindi note di merito.
Il problema è stato per me proprio il biscotto, ossia dall’entrata in scena del biscotto, il mio interesse è paradossalmente scemato.
È la descrizione di un subconscio e delle paturnie di quest’uomo che in fondo non vuole morire, ma l’elemento del biscotto l’ho trovato quasi surreale e alla fine mi ha fatto deviare un po’ dal tema.
Nulla è come sembra lo vedo nel titolo ma non lo ritrovo nel racconto perché fin dall’inizio a me sembrava che l’uomo non volesse morire.
Sono solo mie osservazioni per carità, vedrò comunque come inserirlo in classifica.
È in ogni caso un discreto lavoro.

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maurizio.ferrero
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Re: Nulla è come sembra?

Messaggio#4 » mercoledì 20 febbraio 2019, 9:34

Ciao Riccardo,

La scrittura pulita e fortemente empatica nei confronti del protagonista è sicuramente il pezzo forte del tuo racconto. E allora cosa non mi ha convinto? Forse proprio l'attinenza con il tema. Ci ho visto molto poco che lo riguardi, se non la piccola riflessione finale che comunque rimane un punto di vista del protagonista. Mi piace molto come descrivi le sensazioni del personaggio (quell'impulso a ridacchiare per l'ansia l'ho trovato reale e inquietante allo stesso tempo), ma in generale ci ho trovato poca sostanza. Ad ogni modo, una lettura interessante. A presto!

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Wladimiro Borchi
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Re: Nulla è come sembra?

Messaggio#5 » giovedì 21 febbraio 2019, 9:23

Racconto molto ben scritto, ma condivido le perplessità di chi mi ha preceduto.
Le elucubrazioni del protagonista, se all'inizio mi hanno consentito di empatizzare subito con lui, alla lunga ,mi hanno stancato. Non so se la colpa sia del "biscotto", elemento surreale che, alla fine, mi ha intrigato non poco.
Forse il problema sta nell'aver scelto una buonissima e originalissima idea, che, almeno a mio parere, nascondeva una difficoltà mastodontica nel tenere la tensione fino alla fine, in un contest che ti dà davvero poco tempo per realizzarla.
Segnalo che "redarre" mi ha disturbato, per cui ho controllato sul vocabolario. E' definita come "forma errata per redigere, modellata sul tema del p. pass. redatto". Anche questa svista iniziale non mi ha quindi consentito di entrare fino in fondo dentro al racconto.
A rileggerci presto.
Wladimiro
IMBUTO!!!

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raffaele.palumbo
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Re: Nulla è come sembra?

Messaggio#6 » venerdì 22 febbraio 2019, 15:06

Buongiorno Riccardo.
Hai indubbiamente una buona scrittura, con un brutto “produrre una grafia” che è abbondantemente annullato dal bel “demonio della salsa barbecue”.
La trama è intrigante, e l’dea del biscotto è divertente. L’unico appunto che posso muoverti è che il tuo racconto con il tema c’entra poco: qualunque storia con presenze sovrannaturali andrebbe allora bene; ma qui, oltretutto, la sparizione del mezzo biscotto esclude anche il colpo di scena finale, il capovolgimento del senso.
Peccato, perché poteva essere da primo posto.

andyvox
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Re: Nulla è come sembra?

Messaggio#7 » domenica 24 febbraio 2019, 15:56

Ciao Riccardo,

piacere di conoscerti. Mi accodo ai commenti precedenti: mi sembra che l'idea alla base del tuo racconto non sia perfettamente in linea con il tema generale "Nulla è come sembra". L'immagine del biscotto, poi, introduce un elemento che rischia secondo me di fare calare di molto la tensione. Il racconto inizia come uno sfogo disperato e finisce con una nota molto lieve, forse troppo lieve. Non so, non mi ha convinto del tutto, nel complesso.
Andrea Pozzali

Daniel Travis
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Re: Nulla è come sembra?

Messaggio#8 » domenica 24 febbraio 2019, 17:24

Antico:
Ciao Riccardo e bentornato! Sbaglio o era da un po' che mancavi? Tutto a posto con caratteri e tempo, buona Marra Edition!

Grazie mille. Sì, come vedi dal ritardo di questa risposta i lavori mi lasciano pochissimo tempo libero, e i progetti lo impegnano quasi del tutto. Ma tutte le volte che riesco a liberarmi, partecipo con molto piacere.

Tutti gli altri:
Grazie per i commenti, i complimenti e le osservazioni.
Proverò a lavorare sulla storia per rendere più evidente il cambiamento del protagonista (che vuole suicidarsi perché niente è abbastanza interessante, e almeno cedere all'oblio sarà straordinario, ma si ferma quando l'oblio stesso si rivela non qualcosa di epocale ma una persona quasi ordinaria, a cui piacciono biscotti e compagnia: insomma, il nulla non è poi così stravagante, ma dimostra che tutto il resto potrebbe nascondere altre meraviglie). Ci dev'essere un modo per rendere efficace il ribaltamento completo del protagonista senza elencare i punti per filo e per segno (per esserci, ci sono... Al momento sono troppo indiretti?), spero di trovarlo.
A presto e grazie ancora, davvero. Si tratta di un racconto un po' diverso dai miei standard (è solo il secondo in cui mi cimento con personificazioni usate per affrontare il tema in modo non banale) e, visto che ho un paio di progetti che coinvolgono proprio questo concetto, avere feedback su cui lavorare è un grande vantaggio.

Due dettagli, uno di cui sono grato e l'altro che mi lascia un po' confuso:
Segnalo che "redarre" mi ha disturbato, per cui ho controllato sul vocabolario. E' definita come "forma errata per redigere, modellata sul tema del p. pass. redatto".

Argh, non so come mi sia sfuggito. Grazie per avermelo fatto notare, farò più attenzione.
l’elemento del biscotto l’ho trovato quasi surreale e alla fine mi ha fatto deviare un po’ dal tema.

Err, quasi surreale?
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

marcocioni
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Re: Nulla è come sembra?

Messaggio#9 » mercoledì 27 febbraio 2019, 8:15

Ciao Riccardo, mi pare di aver capito che l’idea di base sia una sorta di riconoscimento del Nulla come personaggio di questa storia. Ammettiamo che io abbia capito bene. Se il Nulla può farsi trovare alla base di una scalinata quando metti il piede su uno scalino che non c’è, allora forse può anche farti mancare metà biscotto all’improvviso e scombinare i piani meticolosi di un aspirante suicida non troppo convinto. Quindi, sembra quasi che tu dica che il Nulla è proprio come sembra, cioè Nulla… Giocare sulla parola che è al centro del tema è un’idea condivisibile (in un certo modo l’ho fatto anche io). La situazione, però, secondo me, pur essendo assai stimolante, non è stata sviscerata in modo netto e coerente fra i vari paragrafi della narrazione. Colpa dei pochi caratteri lasciati a disposizione degli autori? Non so. Forse sì. Se invece non ho capito niente dell’ambientazione del tuo racconto allora non ho capito che cosa immagini “che sia sempre lì, quando lo contempliamo”, non capisco che cosa immagini che sia sempre lì “quando il cielo notturno strappa il nostro sguardo alla quotidianità…” e così via. Per me queste allusioni si riferivano appunto al Nulla. Un racconto che non mi ha preso particolarmente, sicuramente sai fare di meglio.

Gualtiero Bianchi
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Re: Nulla è come sembra?

Messaggio#10 » giovedì 28 febbraio 2019, 0:03

Ciao Riccardo e piacere di conoscerti!
Questo è un bel racconto. Bello perchè sfiora corde scomode, perchè non ci piace toccarle. Bello perchè sfrutta il surreale, il fantastico (il biscotto, il mangiatore di mezzi biscotti) come trasfigurazione dell'intimo dissidio che sconvolge un'aspirante suicida, che forse non è davvero così aspirante. Quello che intendo dire, come già qualcuno ha sottolineato, è che tra le righe di profonda insoddisfazione nei confronti della propria vita, questo personaggio trasmette pure (come segno tangibile della presenza di uno scrittore dietro la penna, che non riesce a sposare -direi per fortuna- totalmente i sentimenti del suo personaggio) un piacere nell'indagarsi, nello studiare sè stesso, il mondo fenomenico e psichico circostante, che denota chiaramente una passione, un'attaccamenteìo che difficilmente potresti vedere nell'ideazione suicidaria nel contesto di una sindrome depressiva. Il risultato è che chi legge capisce che il nostro protagonista non vuole davvero suicidarsi, e di conseguenza a perdersi è l'attinenza al tema. Non di certo la profondità e il valore del racconto.

Fabio84
Messaggi: 170

Re: Nulla è come sembra?

Messaggio#11 » giovedì 28 febbraio 2019, 13:47

ciao Riccardo,
ci sono i biscotti della fortuna e ci sono i biscotti del Nulla.
La svolta che hai preso ha ribaltato la (brutta) situazione iniziale in maniera del tutto inaspettata.
Dopo la riflessione cupa iniziale, questo racconto mi ha lasciato col sorriso. Grazie.
Ho trovato un po' dilungata la parte iniziale, quella riguardante la scrittura della lettera. Il resto scorre tutto alla perfezione.
ciao

fabio

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antico
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Re: Nulla è come sembra?

Messaggio#12 » martedì 5 marzo 2019, 14:20

Sì, credo tu debba lavorare soprattutto sulla seconda parte. Il contesto lo delinei bene e fai empatizzare con il protagonista. Il problema non è tanto del biscotto, che invece trovo sia elemento vincente e fondamentale, quanto del fatto che t'ingarbugli quando si arriva al quid e non riuscendo a farlo uscire dal testo, lo tratti direttamente. Insomma, fai un testacoda ed esci fuoristrada perdendoti il lettore durante la piroetta. Nulla di male, basta risistemare e rielaborare senza limiti di spazio e di tempo. Pollice ni tendente verso il positivo, che come ben sai per me significa racconto da sistemare, ma di gran valore potenziale.

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