Mosaico (di Massimo Tivoli)

Appuntamento per lunedì 18 febbraio dalle 21.00 all'una con il Campione della Quinta Era di Minuti Contati: Raffaele Marra!
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Massimo Tivoli
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Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#1 » martedì 19 febbraio 2019, 0:19

Mosaico
(di Massimo Tivoli)

Il cuore gli pulsa in gola. Per Mino è la prima conferenza stampa dopo anni passati nell’anonimato, a creare i suoi mosaici.
– E a chi si sarebbe ispirato? – gli chiede il giornalista di turno. L'uomo si è alzato dalla sedia in prima fila, in mezzo a tutti gli altri, e si è portato davanti a lui.
– È evidente – risponde Mino, – al grande van Minnen. – Lui sta seduto al desk principale, quello puntato da tutte le telecamere. Alla sua destra, dietro a un’altra scrivania, sta un uomo anziano con i capelli brizzolati e la fronte ampia, impreziosita da un’armonia di rughe di espressione. Deve essere un critico d’arte perché mette bocca su tutto, una sorta di moderatore.
– E questo… – Il giornalista esita, esibendo un sorriso appena accennato. – Diciamo amore per il pittore americano quando le sarebbe scattato?
Un brusio si solleva nella sala. Evidentemente, anche il pubblico di Mino non ha gradito quel tono ironico.
Il moderatore richiama tutti al silenzio, minacciando di interrompere la conferenza stampa.
Mino vuole dimostrarsi superiore, finge di non badarci. – Se mi è consentito, vorrei fare una premessa: la mia formazione in età adolescenziale la devo al maestro Arcimboldo. Ho sempre ritenuto che i classici siano cruciali. Ma l’illuminazione l’ho avuta tre anni fa quando, ormai ventenne, ho scoperto i quadri del noto surrealista navigando sul Web.
– E quale ruolo avrebbero avuto i suoi genitori in tutto questo? – Adesso il tono del giornalista è aggressivo.
Mino non capisce dove voglia andare a parare. Sente un solletico caldo scivolargli lungo la tempia, unito a una rabbia che inizia a farlo tremare. Ma, no, non perderà la calma di fronte al suo pubblico. Quando si è famosi, la reputazione è tutto, pensa.
– Guardi, la storia delle influenze familiari è una colossale sciocchezza: in famiglia non è mai esistito un artista, eppure io lo sono sempre stato. I miei, che possano riposare in pace, continuavano a dirmi che sbagliavo, non vedevano quello che vedevo io. L’artista ha una percezione che gli altri non hanno.
– E riguardo al suo ultimo capolavoro? – Di nuovo quel tono di scherno unito al disprezzo.
Mino questa volta non resiste, sbotta: – Mi stia bene a sentire. Io sono il più grande. Si può leggere delle mie opere su tutti i giornali – ringhia. – La mia ultima creazione ha ammutolito tutti gli esperti. Una figura composta da una moltitudine di tasselli, ognuno di natura e provenienza diversa. Non c’è mai stato un mosaico di questo tipo.
Un’ovazione esplode nella sala. L’intervista viene interrotta dal moderatore ma a Mino non interessa: il suo pubblico lo ama, senza ombra di dubbio. Torna a sedersi vicino a Luca, il suo manager.
– Bravo, Mino – gli dice questi. – Hai seguito le mie indicazioni alla lettera. Vedrai, alla fine non sarai imputabile.
Ancora con questa storia.
Mino osserva la falange terminale dell’indice di Luca e ripensa a quanti tasselli, tra parti molli, ossa, cartilagini, ci vogliono per comporre un corpo umano. Ripensa a tutta la fatica e agli anni spesi sulla sua ultima creazione.
Io sono un artista, non un pazzo come vorrebbe lui.
Ultima modifica di Massimo Tivoli il martedì 19 febbraio 2019, 0:27, modificato 2 volte in totale.



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antico
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#2 » martedì 19 febbraio 2019, 0:22

Ciao Massimo! Tutto ok anche per te con i parametri, buona Marra Edition!

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Emiliano Maramonte
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#3 » martedì 19 febbraio 2019, 15:39

Ciao Massimo!
Molto lieto di poterti leggere ancora.
Non fai parte del girone che devo commentare, ma avevo grande curiosità di scoprire come avresti sviluppato il tema.
Lasciami dire che non sapevo chi fosse van Minnen, così sono andato a cercarlo su Google. Sono rimasto sconvolto dalla potenza visiva dei suoi quadri e, soprattutto, dai terrificanti simbolismi sottesi a essi. Grazie a questa ricerca, ho compreso appieno i contorni della vicenda.
Parliamo di un'opera d'arte che non è quel che sembra o che, peggio!, è più di quel che sembra!! Tema centrato? Probabilmente ci hai girato intorno e ci sei andato molto, molto vicino.
E' sicuramente un racconto un pochino diverso dagli altri tuoi lavori che ho sinora letto su MC; si tratta in qualche modo quasi sempre di horror, ma alquanto particolare.
La prosa è ben condotta, ma ci sono delle incertezze peraltro non ostative alla scorrevolezza del testo. Ti segnalo quel bruttissimo "desk" all'inizio e qualche periodo da alleggerire qua e là. Ma si tratta di pignolerie.
Non mi è chiaro il ruolo del manager, nel senso se lucra avendo la piena consapevolezza dell'orrore delle opere d'arte di Mino, oppure se sta cercando di proteggerlo... Sicuramente mi è sfuggito qualcosa.
Racconto che supera abbondantemente la sufficienza e che ha il suo punto di forza nel finale scioccante.

In bocca al lupo!!
Emiliano.

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Massimo Tivoli
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#4 » martedì 19 febbraio 2019, 15:57

Ciao Emiliano, grazie per la lettura e il commento. Ricevere il tuo parere per me è sempre molto importante. Da quello che dici, capisco che non sono riuscito a far capire che non si tratta di una conferenza stampa ma di un’udienza in una sala di tribunale: il giornalista è l’avvocato dell’accusa, il moderatore è il giudice, il manager è l’avvocato di Mino che punta all’incapacitá di intendere e di volere.

In una versione prima di postare, avevo aggiunto un dialogo proprio alla fine: “– Silenzio in aula! – urla il moderatore.”
Proprio nel momento del post ho deciso di toglierlo pensando che quel “imputabile” fosse sufficiente insieme allo stato psichico distorto di Mino che il finale rivela. Insomma, la conferenza stampa la vede Mino, nella sua testa, in realtà è un processo: lui è un serial killer.

Forse avrei fatto meglio a lasciare quel dialogo alla fine. Secondo te avrebbe chiarito?

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Emiliano Maramonte
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#5 » martedì 19 febbraio 2019, 16:19

Credimi, Massimo, sono rimasto spiazzato dalla tua spiegazione. Mi dispiace davvero tanto di non aver capito la doppia valenza della trama. Confermo di non aver capito che si trattava di un'aula di tribunale. A questo punto, la frase che hai cassato, era essenziale per dare efficacia definitiva al finale.
Due sono le cose: o è stato un problema mio, a non aver ricollegato la questione del "non imputabile" al disvelamento finale, oppure quell'unico indizio è davvero insufficiente.
Ma a questo punto, sono assai curioso di leggere cosa avranno da dire gli altri concorrenti.

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Marco Travaglini
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#6 » martedì 19 febbraio 2019, 17:14

Ciao Massimo,
anche se non sei nel gruppo da commentare intervengo perché avevo letto ieri notte il tuo racconto e, dopo aver letto il commento di Massimiliano, sapendo quanti sensi di colpa e pippe mentali possano inevitabilmente scattare soprattutto per una frase esplicativa tolta all'ultimo (ho fatto la stessa cosa ieri, sigh), mi premeva farti sapere che invece avevo colto la doppia realtà della conferenza stampa/aula di tribunale. Anzi ti faccio davvero i complimenti per un sapiente uso dei corsivi, che ancor più dello strano comportamento del "giornalista" sono state le vere semine prima della frase rivelatrice del manager/avvocato.
Il tema credo che sia pienamente centrato, e avendo letto l'intervista "pre-gara", credo che la nostra guest star auspicasse proprio un racconto con un cambio di prospettiva totale come il tuo.
Chiudo dicendo che anche io non conoscevo Van Minnen, nella mia ignoranza pensavo fosse addirittura un gioco di parole con il nome del protagonista, ma cercando su google sono rimasto... turbato dalle sue opere.
Ancora complimenti e in bocca al lupo per la gara.

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Massimo Tivoli
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#7 » martedì 19 febbraio 2019, 17:45

Grazie Marco, per la lettura e il commento che, come hai indovinato, mi rincuora molto... ormai le mani le ho sbranate per il senso di colpa :-)

Spero che anche gli altri possano cogliere le sottigliezze che tu sei riuscito a cogliere. Resta il fatto che, forse, solo per un dannatissimo dialogo tolto all’ultimo momento, il racconto non è di universale comprensione. Un po’ mi dispiace perché come sottolineato da te l’idea di condurre il gioco del “nulla è come sembra” con il lettore mi sembrava ottima per il tema. Peccato che, forse, non l’ho realizzata in modo oggettivamente efficace.

Staremo a vedere i prossimi commenti ;-)

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Il Calmo
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#8 » mercoledì 20 febbraio 2019, 0:00

Idea notevolissima, la migliore letta fino a ora.
Conosco Arcimboldo ma non Van Minnen e ho cercato. Il problema è che se non avessi cercato avrei perso molto di questo racconto.
Detto questo comunque ben fatto e secondo me è valido.
Capire che non è una conferenza stampa ma un processo però senza leggere i commenti non lo so, è un po’ ostico.
Io sarei stato più chiaro. Avrei osato di più nel finale, dicendolo apertamente.
Non avrei parlato di manager ma direttamente di avvocato, magari rovesciando il punto di vista sul giudice, non so, ma in ogni caso togliendo ogni dubbio sul fatto che la prima parte era solo una fantasia dell’imputato.
Potevi forse giocare su una foto mostrata ad una giuria, perché no, che rappresentasse un cadavere, ma è solo una mia idea ovviamente.
Comunque valutazione postiva.

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Massimo Tivoli
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#9 » mercoledì 20 febbraio 2019, 0:14

Grazie, Andrea, per il commento e le proposte per chiarire meglio e rendere più efficace il ribaltamento delle premesse narrative. In particolare, quella di virare un attimo sul PdV del giudice (magari proprio quando Mino torna a sedersi vicino all’avvocato) mi è sembrato un ottimo suggerimento. Peccato che io non ci abbia pensato. Grazie di nuovo.

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maurizio.ferrero
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#10 » mercoledì 20 febbraio 2019, 10:01

Ciao Massimo,

Che botta di racconto! Apprezzatissimo, a parte qualche errorino qua e là (ti segnalo ad esempio un - in una delle prime frasi, che però non dà inizio a un dialogo). Provo a confortarti: arrivato al finale ho capito subito che si trattava di un'aula di tribunale e che il protagonista fosse un pazzo. Un ribaltamento della situazione di grande effetto, che crea il risultato voluto e fa terminare il racconto nell'inquietudine. La follia del protagonista, che si crede un grande artista (e, in un certo senso, lo è davvero) è molto ben tratteggiata. In sostanza, per me è da podio.
Oh, e grazie per avermi fatto scoprire van Minnen. Lo adoro.

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Massimo Tivoli
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#11 » mercoledì 20 febbraio 2019, 10:21

Grazie Maurizio per il bel commento e per rincuorarmi, ancora mi mangio le mani per aver eliminato un dialogo alla fine che forse avrebbe chiarito ancora meglio. Sono contento però che, sinora, almeno il 50% dei lettori sembra capirlo. Meglio che nessuno :-) Eh van Minnen ha folgorato anche me. Sospettando che non fosse noto ai più, ho inserito quel riferimento a Arcimboldo (da cui Van Minnen si è ispirato) apposta.

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Wladimiro Borchi
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#12 » mercoledì 20 febbraio 2019, 16:54

Ciao Massimo,
come sempre è un piacere leggerti.
Il racconto fila liscio fino alla fine e il capovolgimento finale arriva ed è inatteso. Del tutto inatteso.
Devo dire che nemmeno io, come Megaginius, ero arrivato al fatto che fosse un processo ad un serial killer, vissuta dal medesimo come una conferenza stampa. L'idea è a dir poco geniale, ma devi svilupparla meglio, chiarire più nel finale, a costo di essere pedante.
Sarebbe carino introdurre degli indizi che portino lentamente a capire che si tratta di una visione del pazzo e poi chiarire il tutto, nel finale, facendo riferimento a tutti gli indizi.
Ti segnalo la frase che segue:
– È evidente – risponde Mino, – al grande van Minnen. – Lui sta seduto al desk principale, quello puntato da tutte le telecamere.
Se prima del discorso diretto c'è una virgola il testo dopo il discorso diretto dovrebbe riprendere con la minuscola (e non con la maiuscola). La punteggiatura all'interno del discorso diretto non dovrebbe influenzare quello che c'è fuori.
Ma si tratta di piccolezze.
L'idea è geniale, ripeto. Lavoraci un po' per renderla intellegibile anche ai non capenti (come il sottoscritto) e avrai un capolavoro tra le mani!
A presto.
W
IMBUTO!!!

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Massimo Tivoli
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#13 » mercoledì 20 febbraio 2019, 17:18

Grazie Wladimiro, per il bel commento, e grazie per la precisazione riguardo alla punteggiatura nei dialoghi, ne faccio tesoro. Come faccio tesoro del tuo suggerimento per rendere più comprensibile il ribaltamento delle premesse narrative. Grazie ai vostri commenti, ho già in mente una versione rivisitata del racconto che dovrebbe chiarire bene. Peccato non ci abbia pensato lunedì notte, ma del resto è grazie ai vostri pareri se l’ho maturata. Partecipare a MC ha sempre un valore aggiunto, indipendentemente dalle classifiche ;-)

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raffaele.palumbo
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#14 » venerdì 22 febbraio 2019, 15:12

Buongiorno Massimo.
Devo confessarti che il “processo” era rimasto ben nascosto a due mie letture, ed è saltato fuori solo leggendo i tuoi commenti. Questa nuova visione ribalta il primo giudizio che avevo dato: tanti passaggi, ma in particolare i dialoghi, estremamente forzati, adesso si spiegano e si giustificano bene. Io credo che il giudizio debba però essere dato al racconto così come perviene al lettore, perché chi legge non ha l’autore nel taschino che gli spiega come va interpretata la sua scrittura. Quindi, anche in considerazione di un tema non particolarmente centrato, il mio non è un giudizio positivo.

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Massimo Tivoli
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#15 » venerdì 22 febbraio 2019, 15:22

Grazie Raffaele del parere schietto e onesto.
Eh, sì, ormai ho metabolizzato che il racconto, e di conseguenza la sua aderenza al tema, per la scelta che ho fatto di giocare al limite, "potrebbe" non essere affatto compreso dai più. È un rischio che mi sono voluto prendere e lo pago.
Sull'aderenza al tema non sono d'accordo però. Fare il discorso "Nulla è come sembra" implica "finale a sorpresa (e basta)" mi sembrava troppo "inflazionabile". Per questo, ho deciso di scrivere un racconto che, certo, avesse un rovesciamento totale sul finale, ma che soprattutto cercasse l'ambizione di rimanere un testo che, in apparenza, anche sintatticamente, non sembrasse quello che era, con l'obiettivo invece di lasciare una suggestione al lettore (con la complicità di qualche indizio, per es., quel "non imputabile" o il comportamento strano del giornalista e in generale della conferenza stampa tutta) che facesse emergere la vera natura del racconto. Come a dire al lettore: "guarda che nulla NEL TESTO è come sembra" (attenzione, ho detto “nel testo” non semplicemente “nella storia”). Insomma, c'era da lavorare non solo sul capovolgimento finale ma anche sull'apparente "estetica" del testo. Sono comunque contento che a pochissimi sia arrivato.
Scusami, ma secondo me la tua concezione di aderenza al tema, all’atto del giudizio, è un pochino limitata, al contrario di come invece la definisci nella premessa al post generale su cui concordo in pieno, e non parlo del tuo parere solo al mio racconto che si è dimostrato avere delle falle, ma soprattutto in relazione a come hai giudicato in questo senso tutti gli altri racconti.
A ogni modo, ti ringrazio di nuovo e a rileggerci e commentarci con piacere. C'è sempre da imparare, soprattuto dalle critiche sincere.

andyvox
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#16 » domenica 24 febbraio 2019, 12:03

Ciao Massimo,

piacere di conoscerti. Credo che i punti di forza e di debolezza del tuo racconto siano già stati messi in luce dai precedenti commenti, quindi sarò molto breve. L'idea è semplicemente geniale, la realizzazione va secondo me rifinita perchè io sono tra quelli che proprio non era assolutamente riuscito a capire che si trattasse di un'udienza di tribunale. Se hai già in mente come rimediare a questo limite, verrà davvero fuori un racconto bomba, alla fine.
Andrea Pozzali

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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#17 » domenica 24 febbraio 2019, 14:28

Ti ringrazio comunque del parere, Andyvox. Sì, ormai su questo “esperimento” penso si sia detto quasi tutto. :-) A rileggerci presto. Buona domenica.

marcocioni
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#18 » mercoledì 27 febbraio 2019, 6:51

Ciao Massimo, trovo che il tuo sia un buon racconto per quanto riguarda l’idea. Il ribaltamento finale, forse, è scoperto un po’ troppo presto, ma bisogna fare i conti con la brevità imposta al racconto: non è possibile trovare sempre un colpo di scena nelle ultime cinque parole che sia in grado di ribaltare improvvisamente il corso apparente degli eventi. Forse manca un po’ di pathos, di crescendo riguardo la singolarità dei mosaici di questo ‘artista’. Buona l’idea della visione ‘dalla parte di Mino’ che vede nel magistrato un moderatore del dibattito e nel proprio avvocato difensore (che spinge per l’infermità mentale) il proprio manager.

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Massimo Tivoli
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#19 » mercoledì 27 febbraio 2019, 20:57

Grazie, Marco. Il tuo è un altro parere prezioso che vado ad aggiungere a quelli già ricevuti.

Gualtiero Bianchi
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#20 » giovedì 28 febbraio 2019, 0:12

Ciao Massimo,
mi spiace dovermi accodare alla lista di quelli che non avevano "svelato l'arcano" senza leggere i commenti. Davvero son stato lì un paio di minuti a rileggere la frase sull'imputabile, sentendomi a metà tra lo spaesato e l'idiota non riuscendo a spiegarmi cosa stesse accadendo! Davvero un peccato perchè sarebbe bastato poco per rendere comprensibile il tutto e trasformare un buon racconto nel racconto vincitore! Dico così perchè ritengo l'idea davvero di livello.

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Massimo Tivoli
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#21 » giovedì 28 febbraio 2019, 6:43

Grazie Gualtiero per la lettura e il commento. Sì, bastava davvero poco per renderlo comprensibile per tutti. Lo revisionerò in questo senso. A rileggerci e buona Edition.

Fabio84
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#22 » giovedì 28 febbraio 2019, 13:58

Ciao Massimo,
hai celato molto bene la pazzia dell'artista e il fatto che si trovasse in un'aula di tribunale. Io non l'avevo colta: al finale ho detto "eh?!" e poi con un gran sospiro e la lampadina che mi si illuminava sopra la testa "aaaaaah!".
Secondo me questa megasorpresa doveva avere qualche piccolo aggancio anche all'interno dello svolgimento, cosa che non ho trovato.
Una cosa che non mi sono sentito "molto calato" riguarda le domande sprezzanti e aggressive del "giornalista"; non ne ho avvertito il tono. Mi domando se aggiungendo qualche aspetto di postura corporale o di gesticolazione avrebbe potuto acuire l'effetto.
per il resto scrittura molto scorrevole.
Ancora complimenti

Ciao

fabio

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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#23 » giovedì 28 febbraio 2019, 14:16

Grazie Fabio della lettura e del commento molto pertinente. Sì, la gestualità del giornalista (avvocato dell'accusa) è senza dubbio qualcosa su cui si poteva/doveva fare leva. Il tuo è un altro spunto molto interessante. Me lo salvo :)

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giancarmine trotta
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#24 » venerdì 1 marzo 2019, 16:49

Ciao Massimo, eccomi a commentare il tuo racconto.
Ho letto anche i commenti e le tue risposte.
Il fatto che sia rimasto un pelino celato è un peccato, vero, anche se sarebbe stato molto peggio aver spiegato troppo. Bastava pochissimo, magari una o due parole, per renderlo completo. Però il modo in cui è scritto mi piace, scorre bene, è equilibrato.
Per me un buon racconto a cui è mancato solo qualche aggancio per renderlo ottimo.
A rileggerci presto,
G.

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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#25 » venerdì 1 marzo 2019, 17:18

Grazie, Giancarmine. Sì, non ci voleva poi così tanto. Il tuo è un altro prezioso parere. Buona Edition!

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antico
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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#26 » martedì 5 marzo 2019, 14:06

Rispondo subito alla questione principale: ho capito la location senza leggere la tua risposta successiva e sì, devo dire che il tutto è stato ben celato, ma non impossibile da scoprire, soprattutto quando il suo "manager" dice IMPUTABILE. Detto questo, forse un altro elemento chiarificatore non stonerebbe, soprattutto perché ho notato che in diversi hanno avuto bisogno della spiegazione. Ma veniamo al mio commento, ovviamente basato sul fatto di averlo capito senza essere indirizzato: positivo, molto. Estremamente interessante come ci fai entrare nella testa di questo maniaco mostrandoci la sua realtà E sì, anche in tema perché il fatto che non tutto è come sembra è proprio alla base del testo. Concludendo, sarei per un pollice su, ma l'evidenza di quanti non sono riusciti a entrare nel racconto, mi fa pensare che possa ancora essere affinato per coinvolgere tutti, quindi pollice quasi su.

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Re: Mosaico (di Massimo Tivoli)

Messaggio#27 » giovedì 7 marzo 2019, 13:46

Grazie, Antico. Sono contento che tu abbia compreso. E sì, bastava poco per renderlo comprensibile a tutti. Alla prossima Edition ;-)

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