Il sabato mi riposo

Appuntamento per lunedì 18 febbraio dalle 21.00 all'una con il Campione della Quinta Era di Minuti Contati: Raffaele Marra!
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Marco Travaglini
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Il sabato mi riposo

Messaggio#1 » martedì 19 febbraio 2019, 0:52

Mi verso due dita di Jägermeister. Lo faccio girare nel bicchiere, mentre la luce della plafoniera lo attraversa. Dovrei coglierne i toni ambrati, credo. In realtà vedo solo l’orologio appeso alla parete di fronte, e l’orario che segna è troppo vicino alla mezzanotte di questo ennesimo venerdì di consegna. Ma staccare è il modo perfetto per metabolizzare tutto, per sistematizzare quello che ho fatto, e perché no? anche lasciarsi andare un pochino alla vanagloria, ripensando alla perfezione dei particolari con cui ogni modello è stato progettato e realizzato. C’è di che esserne fieri in fondo, se tutta la baracca funziona, è soprattutto per merito mio.
Cazzo! Mi sono appena reso conto che forse uno dei modelli ha un bug. Butto giù l’amaro tutto d’un fiato e mi avvicino al tavolo da disegno. Getto da un lato la pila di progetti di aerodinamica e comincio a rovistare nei vari strati di fogli sparsi sul tavolo: minerali, rocce, combustibili fossili. Niente. Mi accuccio a raccogliere i fogli caduti, ma anche qui non c’è lo schema che cerco. Significa che è già imbustato in uno dei plichi pronti per la consegna. Magari mi sono sbagliato.
Amen.

Potrei lavorarci domani, ma è sabato. E io mi sono dato una regola fin dall’inizio: durante la settimana si lavora, anche tutto il giorno, ma il sabato mi riposo. L’assurdo è che questo doveva essere un progetto semplice, sei giorni totali per analisi e realizzazione: prodotto finito, consegnato e tanti saluti. Quanto mi sbagliavo. Già dal primo giorno di lavoro iniziarono a venire alla luce una miriade di dettagli che nella mia presunzione iniziale non avevo considerato. Ciò nonostante alla fine della giornata ero sempre soddisfatto. Sentivo che era giusto, che stava venendo fuori qualcosa di buono. Ma la prima versione, lo ammetto, era quanto di più primitivo ci potesse essere. E infatti la domenica successiva mi toccò rimettermi al lavoro per aggiornare il sistema, per limarne i difetti. Ma più mi addentravo nei dettagli, più mi rendevo conto che quello che era nella mia testa e quello che avevo creato erano due cose ben distanti. Credo che se non avessi avuto questo difetto, se non avessi avuto sempre la falsa impressione che le cose da fare sarebbero state belle e semplici, avrei gettato la spugna prima di cominciare. Invece, ora che ormai ci sono dentro fino al collo, anche se mi sembra di andare avanti con questi aggiornamenti da un’eternità, sono troppo affezionato per ammettere che sarebbe più semplice buttare tutto e ricominciare da capo. In effetti ci ho già provato una volta, ma il mio reparto marketing non la prese bene, e insomma, dopo la storia del diluvio universale, feci il patto con loro di non ricadere di nuovo in tentazione. Per scusarmi gli lasciai anche un pensierino, un portagioie sormontato da due cherubini dorati: all’inizio sembravano entusiasti, ma poi non l’ho più visto in giro, devono averlo sostituito con qualche aggeggio tecnologico moderno.
Ma ormai è mezzanotte, chiudo l’ultimo plico e lo invio per l’aggiornamento.

La domenica successiva
Mi stiro e mi siedo al tavolo. Chissà se stavolta è andata bene, chissà se potrò godermi finalmente la pace dei giusti.
Apro il giornale mentre sorseggio il caffè: “Pizza all’ananas, ora è di moda anche a Napoli
Cazzo, lo sapevo che c’era un bug!



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antico
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Re: Il sabato mi riposo

Messaggio#2 » martedì 19 febbraio 2019, 0:54

Ciao Marco! Erano alcuni mesi che mancavi, bentornato! Tutto ok con i parametri, buona Marra Edition!

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Massimo Tivoli
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Re: Il sabato mi riposo

Messaggio#3 » martedì 19 febbraio 2019, 21:08

Questo è il primo racconto, tra quelli letti sinora, in cui finalmente vedo il ruolo del “nulla è quello che sembra” giocato nei confronti del lettore. E questa interpretazione del tema, per me, lo fa partire già bene perché personalmente credo (poi magari mi sbaglio) che fosse quello che il guest cercasse. Poi, l’idea e l’ironismo di fondo sono davvero due aspetti “sfiziosi” del racconto. Forse non è proprio così, ma io ho immaginato che il protagonista fosse un “creativo” a tutto tondo (progetti di aerodinamica, fogli di rocce, minerali, combustibili fossili) che avesse il ruolo nella sua azienda di uscirsene con la migliore trovata di marketing, una cosa innovativa. E cosa di meglio che una nuova pizza :-) Peccato che ci fosse un bug nel modello, come si svela solo sul finale. Un particolare tipo di agnizione, fondato sul nascondere sapientemente al lettore l’identita del protagonista per tutto il racconto prima del finale, che è stata costruita con tecnica e maestria. E infine la vena ironica che rende tutto più piacevole. Davvero complimenti! Questa Edition mi sembra una delle migliori tra quelle in cui ho partecipato, sic! ;-) Leggo un racconto e dico: “wow, difficile fare meglio”. E poi vengo puntualmente smentito dal prossimo.

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Marco Travaglini
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Re: Il sabato mi riposo

Messaggio#4 » martedì 19 febbraio 2019, 22:02

Ciao Massimo,
ti ringrazio per il bellissimo commento. Per risponderti nel merito aspetto qualche altro commento, perché anche io ho tagliato un paio di frasi molto esplicative e sono curioso di sapere quali interpretazioni daranno gli altri del mio protagonista che è sicuramente un creativo a tutto tondo :D

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Massimo Tivoli
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Re: Il sabato mi riposo

Messaggio#5 » martedì 19 febbraio 2019, 22:32

Sì, in realtà ho pure pensato che l’aggeggio progettato fosse qualcosa di meccanico... alla fine la pizza all’ananas potrebbe pure richiamare la forma di un sistema di ingranaggi o qualcosa del genere... ad ogni modo, nel tuo caso, la coesistenza di differenti interpretazioni (magari molto fantasiose) non mina l’efficacia del racconto, piuttosto mi sembra un plus ;-)
In bocca al lupo!

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Andrea Partiti
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Re: Il sabato mi riposo

Messaggio#6 » martedì 19 febbraio 2019, 23:26

Almeno questa volta il protagonista-dio che crea il mondo non è un bambino... quello non si può più sentire!
Però ci dai indizi molto forti, il riposarsi il sabato e l'assortimento di oggetti, uniti a elementi fuorvianti e un po' scorretti verso il lettore, lo Jägermeister primo fra tutti, perché sta nell'incipit e ci cala in una dimensione troppo umana e contemporanea sviandoci volutamente e in maniera non onesta.
Meh anche il finale. Ce n'è di bug che puoi trovare nell'umanità imperfetta della distro post-diluvio, senza dover pescare dai meme italiani sul cibo. Sminuisce il racconto aggiungendo dell'umorismo già sentito, già masticato e digerito troppe volte in troppe forme per aggiungere una scintilla in più al racconto.

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Marco Travaglini
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Re: Il sabato mi riposo

Messaggio#7 » mercoledì 20 febbraio 2019, 8:13

Ciao Andrea,
Grazie per il commento sincero e brutale, come dovrebbe essere sempre, e per averci fatto capire che ti piace la pizza con l'ananas :D
Scherzi a parte, mi fa piacere che tu abbia colto l'aspetto "biblico" del protagonista, ma considerando un paio di cose che ti sono arrivate come "falsi indizi" vedo che non sono riuscito a trasmettere bene l'aspetto principale del protagonista, quello tutto umano e fallibile (non molto originale il fatto che fallisca, speravo fosse originale il MODO in cui fallisce).
Anche il riferimento al diluvio universale finale, non era messo lì come riferimento temporale dall'ultimo "aggiornamento di sistema", e quindi anche l'aspetto dell'aggiornamento settimanale probabilmente andava chiarito meglio.

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Emiliano Maramonte
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Re: Il sabato mi riposo

Messaggio#8 » giovedì 21 febbraio 2019, 11:24

Ciao Marco, molto lieto di rileggerti!
Dunque: l'impressione complessiva è stata gradevole. Ho pensato per 3/4 della storia a un ingegnere frustrato che avrebbe compiuto una pazzia, o qualcosa di simile. Invece poi si è rivelato una specie di demiurgo creatore di un mondo, un sistemista supremo alle prese con i classici problemi che hanno un po' tutti gli ingegneri con gli apparati informatici...
Verso la fine ho pensato, poi, che fosse Dio (l'indizio è il riferimento al diluvio, i cherubini...), però non è che si capisca tanto bene.
Quello che non mi ha convinto è fondamentalmente un po' di confusione generale. Sviluppo un po' verboso, ripetizioni a tratti noiose di concetti già espressi, frasi lunghe che rendono difficoltosa la lettura... Andrebbe rivisto il testo con il principale intento di alleggerirlo e sfrondarlo, per renderlo più, come dire?, limpido.
Il finale non mi è dispiaciuto. Ho gradito l'ironia della pizza all'ananas, che per molti è un autentico sacrilegio biblico e come bug di un'ipotetica Matrix, a mio sommesso parere, ci sta proprio bene!! :-D :-D
Valutazione sostanzialmente rasente la sufficienza, ma da migliorare con un po' di serio labor limae...

In bocca al lupo!
Emiliano.

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Marco Travaglini
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Re: Il sabato mi riposo

Messaggio#9 » giovedì 21 febbraio 2019, 11:57

Ciao Emiliano,
grazie dei preziosi suggerimenti, mi trovo sostanzialmente d'accordo con tutte le tue osservazioni. In realtà l'informatico che stava per commettere la pazzia c'era, ma era l'autore! Ho scritto questo breve racconto mentre ero alle prese con la risoluzione di un fastidioso bug di lavoro :D
Mi fa piacere che la conclusione non ti sia dispiaciuta, ho pensato che la fine di un racconto/pasto al contrario, che comincia con l'amaro, e passa per il caffè, potesse essere solo una pizza con la frutta ^_^

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giancarmine trotta
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Re: Il sabato mi riposo

Messaggio#10 » giovedì 21 febbraio 2019, 18:36

Ari-ciao Marco,
ora tocca a me :-)

Il tuo è un racconto potenzialmente vincente, certamente ben costruito e per buona parte (più di metà) ben nascosto.
Lo immaginavo questo informatico-ingegnere cervellone mentre armeggiava software e parti meccaniche per chissà quale prodotto. Invece...
Invece voli più alto, cerchi l'ironia, chiudi con una battuta. Hai solo esagerato in alcuni passaggi.
Copio e incollo una frase del commento di Megagenius che riassume le mie stesse perplessità: "Andrebbe rivisto il testo con il principale intento di alleggerirlo e sfrondarlo.."
Esempio: "un portagioie sormontato da due cherubini dorati: all’inizio sembravano entusiasti, ma poi non l’ho più visto in giro, devono averlo sostituito con qualche aggeggio tecnologico moderno."
Siamo alla fine, hai già detto del diluvio universale e la frase mi è parsa pesante, da sfrondare appunto.
Bello invece il passaggio filosofico del ricominciare daccapo o cercare di mettere toppe, sistemare. Tutti ci troviamo spesso in questi dubbi amletici e forse avrei puntato più su questo dubbio.
Per me, infine, la battuta finale ci sta perché allegerisce.
Alla prossima,
G.
**

Daniel Travis
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Re: Il sabato mi riposo

Messaggio#11 » domenica 24 febbraio 2019, 16:15

Ciao e complimenti.
Hai avuto un'ottima idea, in parte sviata da uno svolgimento incerto.
Prima di tutto: pollice alto per la caratterizzazione di Dio. Ho passato la prima decina di righe a immaginarmi un qualunque programmatore di secondo grado della Matrix Inc. Avrei preferito tenermi il mistero ancora un po', però, mentre il riposo al sabato ha svelato l'inghippo piuttosto presto. In compenso, onestamente divertenti le inside joke sulla divinità del protagonista: l'amen, la soddisfazione alla fine di ogni giornata, il "portagioie" dell'Alleanza e così via. Tutte squisite.
Arriviamo alle incertezze.
Primo paragrafo cinque righe; secondo paragrafo quattro, seguito dall'Amen singolo. Paragrafo seguente da dodici righe, sproporzionato sia rispetto ai suoi "fratelli", già lunghini, che rispetto alla brevità del testo in generale. In sé non è il peggior wall of text mai visto ma, messo in un racconto così breve, potresti spostarlo sul confine tra USA e Messico e farti pagare da Trump. Oltretutto è seguito da un finale affrettatissimo (anche in questo caso: in sé funzionerebbe quasi, è in relazione al resto che stona) che rende insipida la battuta che fa da perno a tutta la vicenda.
Io, infine, mi sarei concentrato su una delle due rivelazioni, nascondendo di più l'identità del protagonista oppure esplicitandola a monte - ma anche volendo dire che quella si capisce, i riferimenti nel corpo del testo dovrebbero andare al finale: se dicessi che il bug è di importanza cruciale, sarei poi stupito dalla sua trivialità (con tutte le conseguenze umoristiche del caso); se accennassi a meeting passati sulla programmazione della vita vegetale, o a brainstorming con "quell'Esposito, lui sì che era un innovatore" o simili, creeresti aspettative nel lettore da spezzare col finale; così com'è, la rivelazione non spezza alcuna aspettativa in modo rilevante. Così com'è il racconto è pieno di riferimenti biblici, ma sul bug si creano pochissime impressioni da smentire: il finale arriva, insomma, come un è senza prima abbastanza sembra.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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Marco Travaglini
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Re: Il sabato mi riposo

Messaggio#12 » domenica 24 febbraio 2019, 18:40

Ragazzi vi ringrazio per i commenti.
Mi ha fatto piacere in particolare che Daniel abbia colto tutti i rimandi biblici che ho inserito, anche quelli che pensavo nessuno avrebbe notato. E ringrazio sia lui che Giancarmine per le osservazioni sul finale e su come eventualmente migliorare.
Interessante anche l'analisi sul numero di righe, anche se la reputo semplice sintomo di osservazioni già fatte in precedenza sulla necessità di sfrondare. Non concordo sul dover tenere uno stile univoco (e di conseguenza frasi della stessa lunghezza) per tutto il racconto, anche se micro: credo che la cosa debba essere semplicemente funzionale a quello che si racconta e al ritmo. Per sequenze descrittive o riflessive, non vedo problemi a fare anche una frase che si prenda il 50% del racconto: certo a patto che sia scritta bene e che sia funzionale (e non era questo il caso, ne sono cosciente). Concordo in pieno invece sulle osservazioni successive riguardo alle aspettative, e in particolare ti ringrazio per una frase che aggiungo al mio vedemecum di cose da controllare durante la rilettura di un racconto: "il finale arriva, insomma, come un è senza prima abbastanza sembra".
Riguardo al muro di trump, se proprio non se ne poteva fare a meno, avrei preferito un riferimento alla Barriera di Martin ;-)

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jimjams
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Re: Il sabato mi riposo

Messaggio#13 » martedì 26 febbraio 2019, 22:13

Ciao, Marco. Be', che devo dire, deliziosa idea, anche se non sei certo il primo che la utilizza e non sarai neanche l'ultimo. Ma il divertimento c'è, la scrittura mi piace e vola verso la conclusione. Con quel tocco di ironia celeste che alleggerisce tutto. Molto buono. Il tema c'è anche se meno esplicito che in altri racconti. Vuoto per pieno credo uno dei migliori, ma hai una certa concorrenza e vedremo alla fine. Ah, sottolineo che ho adorato i giochini che si capiscono solo alla fine, o alla seconda lettura. Per capirci "mi sembra di andare avanti con questi aggiornamenti da un'eternità".

Gabriele Cavallini
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Re: Il sabato mi riposo

Messaggio#14 » mercoledì 27 febbraio 2019, 20:30

Scrittura pulita e ben lineare. Mi sono sentito molto coinvolto durante il racconto e devo dire che il senso generale che gli hai dato mi aveva indirizzato verso un prodotto di natura "ingegneristica". Anche l'idea di associare il lavoro alla natura divina è molto interessante. Il finale mi ha un pò deluso: nel senso, qui veramente nulla è come sembra, quindi il tema è pienamente centrato, però la pizza con l'ananas.. Non so mi sarei aspettato qualcosa di diverso. Che mi colpisse certo, ma non mi lasciasse così a bocca asciutta.

marcocioni
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Re: Il sabato mi riposo

Messaggio#15 » giovedì 28 febbraio 2019, 14:44

Ciao Marco,
bellino, molto bellino e ben confezionato il tuo racconto.
"Dio esiste e beve Jagermeister" potrebbe essere un titolo-parafrasi che sfrutta una riuscita commedia cinematografica.
Molto gradevole la trovata del "bug", una pizza fuori dalla grazia di Dio...
Si capisce quasi subito dove si andrà a parare, ma non importa, vengo dal gruppo che riceve i commenti dal tuo, per cui non devo fare commenti 'ufficiali'. Dunque, al diavolo considerazioni stilistiche e off topic.
Complimenti!

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antico
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Re: Il sabato mi riposo

Messaggio#16 » giovedì 7 marzo 2019, 14:04

Racconto godibile, ma che non mi ha colpito in pieno. Partiamo dal presupposto che, purtroppo, i racconti brevi con un Dio che crea e tanto di disvelamento della sua identità sul finale mi lasciano sempre un po' freddo, forse perché ormai fanno quasi genere a se stante. Detto questo, sul diluvio credo fosse impossibile dubitare ulteriormente sulla sua identità. La chiusa non mi ha convinto con quel giornale buttato lì perché sembra quasi che Dio sia tra noi, cosa che vedo difficile in taluni casi, quali proprio il diluvio. Un pelo di confusione anche sul reparto marketing che una volta evocato credo andrebbe definito meglio. Detto questo, il racconto si legge benissimo e il pollice è tendente all'alto, ma non in modo brillante.

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Marco Travaglini
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Re: Il sabato mi riposo

Messaggio#17 » giovedì 7 marzo 2019, 18:06

Grazie a tutti per i feedback. Minuti Contati è una palestra bellissima ed è sempre un piacere partecipare ^_^

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