Puzzle

Appuntamento per lunedì 18 marzo dalle 21.00 all'una con il tema di Sara Bilotti!
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Il Calmo
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Messaggio#1 » martedì 19 marzo 2019, 0:32

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Linda osserva le pagine ingiallite davanti a sé. Ogni riga è sottolineata con un colore diverso, vecchio trucco per stimolare la memoria visiva.
Solleva gli occhi al cielo e ripete mentalmente l’articolo 2051, le labbra si muovono impercettibili, quasi a scandire una litania e una frazione di secondo dopo abbassa lo sguardo per controllare.
Nessun errore. Guarda il cellulare, Luca sarebbe arrivato tra un’ora, era ora di prepararsi.
Si alza e si dirige verso il bagno. La porta è chiusa, segno che Marta è ancora dentro. Quella ragazza è sempre lentissima a sbrigare le sue cose.
“Marta, hai finito? Devo prepararmi!”.
Nessuna risposta.
“Marta, tutto bene?”


“Paolo stasera preparo il polpettone ok?”
“Uhm”.
“Che entusiasmo, non ti va?”
“E se provassimo un sushi da asporto?”
“Sei rincretinito?”
“Perchè?”
“Un sushi da asporto…e da quand’è che noi mangiamo queste schifezze?”
“Boh, non lo so, magari da stasera, era per provare una cosa nuova, a Lorenzo e Camilla piace molto e quindi pensavo…”
“Ecco, fallo mangiare a loro quell’intruglio di batteri, io preparo il polpettone”.
“Non mi ci va il polpettone, Elena”.
“Ma perché?”.
“Perchè io stasera voglio il sushi e mangerò il sushi, se lo vuoi anche te mi fa piacere, altrimenti lo mangerò da solo”.
“Ma io ho già comprato il macinato…”
“Io adesso chiamo Just Eat, dimmi cosa vuoi fare”.
“Zitto Paolo, hai sentito?”
“Sì, veniva dal piano di sopra mi pare”.


La chiave gira nella toppa al primo colpo.
Nicola sorride sollevato, poi guarda l’ascensore: occupato, cazzo!
Nella pancia sente una fitta come una lama di coltello, deve fare in fretta e ci sono quattro rampe da salire. Parte a corsa.
Mentalmente si figura già l’immagine del bagno davanti a sè, la bianca tazza immacolata che lo aspetta sorridente e benevola. Ancora una fitta, questa volta è più forte, sente i muscoli contrarsi. Accelera il passo.
“Signor Lami, finalmente la trovo”.
Nicola si gira di scatto.
“Signor Belli, mi scusi ma vado di fretta, devo…”
“Le rubo soltanto un minuto, è per quella questione della pulizia delle scale”.
“Sì, sì, va bene, dica in assemblea che ha il mio voto, faccia come crede”.
“Eh, lei la fa facile, ho due preventivi che mi piacerebbe farle vedere…”
“Benissimo, saranno splendidi, mi fido, ora mi scusi devo proprio andare”.
Nicola sale le scale due a due. È davanti alla porta.
Un urlo!
Le chiavi gli cadono di mano.


Filippo è seduto davanti al pc, i fazzoletti sulla scrivania, i pantaloni calati alle ginocchia.
Muove frenetico il mouse sulle immagini, saltando da un genere all’altro. Adesso ha scelto, parte il video.
L’eccitazione lo prende e i suoi sensi di adolescente si fondono con le immagini e i gemiti che escono dalle casse.
Perde il senso del tempo.
Un urlo lo riporta alla realtà, mentre lo sperma cola tra le sue dita.


Marta si guarda allo specchio, il corpo nudo si riflette a fatica sul vetro appannato.
Allunga una mano verso la condensa e disegna un ovale, poi con l’indice crea due occhi, il naso e una bocca sorridente, come faceva quando era piccola.
Guarda la faccina e prova a restituire il sorriso, poi si immerge nella vasca.
A poco a poco l’acqua diventa rossa. Sente i muscoli rilassarsi e chiude gli occhi per un tempo indefinito. Le sembra di sentire la voce di Linda che sta urlando, ma non è sicura e non le importa più nulla.

FINE



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antico
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Re: Puzzle

Messaggio#2 » martedì 19 marzo 2019, 0:40

Andrea, buooonasera!!! Tutto ok con caratteri e tempo, divertiti in questa Bilotti Edition!

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Luca Nesler
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Re: Puzzle

Messaggio#3 » martedì 19 marzo 2019, 13:56

Penso che il tema non ti abbia ispirato troppo. Si vede che sei avvezzo a trovare situazioni di vita e a ricamarle per portarle al lettore in modo credibile, ma l'idea di fondo è scarsetta. Un condominio con persone e una si suicida senza un motivo noto. Insomma, un po' gratuito e pochetto nell'insieme. Non è interessante.
L'uso della punteggiatura è un po' incerto secondo me, ma si legge comunque abbastanza bene.
Mi piace sempre l'espediente di molti dialoghi e questi non sono malaccio.
Il tema non è immediatamente chiaro. Nel senso che non si notano sconvolgimenti del condominio. Probabilmente diversi autori hanno interpretato il trambusto del "dopo racconto" perché infilano l'evento alla fine, ma io avrei voluto leggerlo nel racconto. Punto di vista personale, è chiaro.

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Adry666
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Re: Puzzle

Messaggio#4 » martedì 19 marzo 2019, 16:31

Ciao Andrea,

Interessante il tuo racconto.
Una serie di diapositive di varie situazioni e scene che si fondono a livello temporale fino alla conclusione infausta.
Le varie scene da te descritte sono piuttosto realistiche, in alcune mi ci sono ritrovato come ex studente fuori sede :-)

Nel complesso una buona prova che mi ha colpito positivamente

Ciao
Adriano

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Wladimiro Borchi
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Re: Puzzle

Messaggio#5 » mercoledì 20 marzo 2019, 12:30

Siatuazioni credibili e ben scritte, con continui e voluti cambi di PDV.
L'idea è assolutamente buona ma, secondo me, inadatta al limite di battute concesso da MC.
Le immagini che ci dai sono tutte molto suggestive ed evocative. Ma se avessi avuto battute a sufficienza per approfondire ne avremmo viste delle belle.
L'unico problema che trovo in questo riuscitissimo racconto sta nel senso di inappagamento che si respira nel finale.
Conosciamo l'evento, ma non la motivazione che spinge Marta al gesto estremo e questo ci lascia insoddisfatti della storia.
Immagino che Lisa stia ripetendo Diritto Civile e che la citazione della responsabilità del custode di cui all'art. 2051, sia finalizzata unicamente a farci sapere l'età approssimativa delle studentesse. Se c'è di più, mi è sfuggito.
Una prova discreta.
Wladimiro
IMBUTO!!!

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Il Calmo
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Re: Puzzle

Messaggio#6 » mercoledì 20 marzo 2019, 15:39

Wladimiro Borchi ha scritto:Siatuazioni credibili e ben scritte, con continui e voluti cambi di PDV.
L'idea è assolutamente buona ma, secondo me, inadatta al limite di battute concesso da MC.
Le immagini che ci dai sono tutte molto suggestive ed evocative. Ma se avessi avuto battute a sufficienza per approfondire ne avremmo viste delle belle.
L'unico problema che trovo in questo riuscitissimo racconto sta nel senso di inappagamento che si respira nel finale.
Conosciamo l'evento, ma non la motivazione che spinge Marta al gesto estremo e questo ci lascia insoddisfatti della storia.
Immagino che Lisa stia ripetendo Diritto Civile e che la citazione della responsabilità del custode di cui all'art. 2051, sia finalizzata unicamente a farci sapere l'età approssimativa delle studentesse. Se c'è di più, mi è sfuggito.
Una prova discreta.
Wladimiro


Ciao ti ringrazio... Senti ti dico subito.. Non ho voluto di proposito mettere la motivazione perché non era quello il cuore del racconto..cioè mi piaceva semplicemente far vedere come in uno stesso momento accadano le cose più normali del mondo insieme a cose più grosse.. Come un suicidio in questo caso.. Puzzle proprio per dare l. Idea di uno spaccato di vite che però si Incastrano perché un fatto è più potente degli altri.. Concordo sul limite di battute.. Avrei anche io voluto espandere.. Però spero di aver reso la mia idea.
L articolo è assolutamente casuale.. Ma voluto per far capire esattamente l età delle studentesse..

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Emiliano Maramonte
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Re: Puzzle

Messaggio#7 » mercoledì 20 marzo 2019, 15:54

Ciao Andrea!
Nel corso della lettura, stavo per gettare la spugna dell'interesse più o meno a metà, con istantanee di vita quotidiana simpatiche ma a tratti noiose, poi, riga dopo riga, ho capito che componevano un quadro più ampio con al centro il triste evento del finale. Nel complesso, non è male, si legge in maniera "easy", e mai faticosa, e la narrazione ti conduce tranquillamente verso il finale. Il racconto mi pare un semplice compitino ben riuscito, niente di eclatante, ma neanche così scarso da deludere. Tutto sommato il paragrafo conclusivo mi è piaciuto e non lo trovo così criptico come qualcuno ha detto, anzi, secondo me hai usato una simbologia intelligente: Marta non è felice e disegnando lo smiley vorrebbe esserlo sovrapponendo allo specchio la sua faccia. Il motivo di questa infelicità, sinceramente, non mi interessa: a quell'età può trattarsi di qualsiasi cosa, chessò, una delusione d'amore, esami andati male, frustrazioni di vita, insoddisfazione cronica... capita più spesso di quanto immaginiamo.
Io ti do una bella sufficienza. Come ho detto sopra, nulla per cui strapparsi i capelli (io di sicuro non potrei...), ma un buon racconto.

P.S.: Mi sa che il tema non è proprio centrato: c'è il condominio e c'è l'elemento turbativo della quotidianità, ma il cortile e la finestra...
P.P.S.: Attento a questa frase: "Guarda il cellulare, Luca sarebbe arrivato tra un’ora, era ora di prepararsi." Se usi il presente, poi non passare ad altro tempo verbale. Ma ti capisco: il presente è traditore. La frase giusta, immagino, doveva essere: "Guarda il cellulare, Luca arriverà tra un’ora, è ora di prepararsi."
In bocca al lupo!
Emiliano.

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Il Calmo
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Re: Puzzle

Messaggio#8 » mercoledì 20 marzo 2019, 16:12

megagenius ha scritto:Ciao Andrea!
Nel corso della lettura, stavo per gettare la spugna dell'interesse più o meno a metà, con istantanee di vita quotidiana simpatiche ma a tratti noiose, poi, riga dopo riga, ho capito che componevano un quadro più ampio con al centro il triste evento del finale. Nel complesso, non è male, si legge in maniera "easy", e mai faticosa, e la narrazione ti conduce tranquillamente verso il finale. Il racconto mi pare un semplice compitino ben riuscito, niente di eclatante, ma neanche così scarso da deludere. Tutto sommato il paragrafo conclusivo mi è piaciuto e non lo trovo così criptico come qualcuno ha detto, anzi, secondo me hai usato una simbologia intelligente: Marta non è felice e disegnando lo smiley vorrebbe esserlo sovrapponendo allo specchio la sua faccia. Il motivo di questa infelicità, sinceramente, non mi interessa: a quell'età può trattarsi di qualsiasi cosa, chessò, una delusione d'amore, esami andati male, frustrazioni di vita, insoddisfazione cronica... capita più spesso di quanto immaginiamo.
Io ti do una bella sufficienza. Come ho detto sopra, nulla per cui strapparsi i capelli (io di sicuro non potrei...), ma un buon racconto.

P.S.: Mi sa che il tema non è proprio centrato: c'è il condominio e c'è l'elemento turbativo della quotidianità, ma il cortile e la finestra...
P.P.S.: Attento a questa frase: "Guarda il cellulare, Luca sarebbe arrivato tra un’ora, era ora di prepararsi." Se usi il presente, poi non passare ad altro tempo verbale. Ma ti capisco: il presente è traditore. La frase giusta, immagino, doveva essere: "Guarda il cellulare, Luca arriverà tra un’ora, è ora di prepararsi."
In bocca al lupo!
Emiliano.


Ciao e grazie per l osservazione finale.. Non mi ero accorto.. Dissento solo se posso su una cosa.. Ossia la finestra sul cortile.. La. Finestra sul cortile a quanto ho capito io era lo spunto per dire che come nel film qualcosa turba l ordine naturale delle cose.. Ma non penso che nel racconto dovessero esserci finestre.. O punti di osservazioni esterni..o almeno non per forzs.. Almeno così l ho interpretato io.. Sennò non avrebbe avuto molto senso la precisazione in più che ci ha dato.. Ma forse ho sbagliato io eh.. Ad ogni modo grazie mille per tutto.. Sono contento che sia stato un racconto piacevole diciamo così.

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Paola B.
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Re: Puzzle

Messaggio#9 » giovedì 21 marzo 2019, 19:37

Ciao, ben ritrovato.
Qui, in questo racconto, non ho trovato la richiesta del contest: la finestra sul cortile. È uno spaccato di vita condominiale, dove ognuno è preso dal suo tram-tram, le proprie follie e disperazioni. Spesso neanche ci si conosce fra condomini e qui lo riporti molto bene. È ben scritto, niente da eccepire.
Mi dispiace, ho letto e apprezzato molto altri tuoi elaborati e so che ce ne saranno di più attinenti.

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Il Calmo
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Re: Puzzle

Messaggio#10 » giovedì 21 marzo 2019, 21:32

Paola B. ha scritto:Ciao, ben ritrovato.
Qui, in questo racconto, non ho trovato la richiesta del contest: la finestra sul cortile. È uno spaccato di vita condominiale, dove ognuno è preso dal suo tram-tram, le proprie follie e disperazioni. Spesso neanche ci si conosce fra condomini e qui lo riporti molto bene. È ben scritto, niente da eccepire.
Mi dispiace, ho letto e apprezzato molto altri tuoi elaborati e so che ce ne saranno di più attinenti.


Ciao.. Ti ringrazio però anche qui mi sento di dissentire.. Forse sarò io che non ho capito ma per me non c era nessun obbligo né di finestre. Né di cortili.. Sennò non ci avrebbe detto che qualcosa turbava l elemento naturale della vita del condominio.. La. Finestra sul cortile. È il film famoso e per me era appunto un pretesto.. Boh ripeto avrò capito male io ma io finestre e cortili non li. Ho messi volutamente perché mi sono concentrato su cosa turbasse la quotidianità.. Ad. Ogni modo grazie del commento :)

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eleonora.rossetti
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Re: Puzzle

Messaggio#11 » lunedì 25 marzo 2019, 9:37

Ciao Andrea,
molto "cinematografica" questa istantanea di diversi momenti della vita quotidiana del condominio, momenti che s'incrociano nello stesso istante in cui la ragazza scopre la coinquilina suicida e il suo urlo spezza la quiete. All'inizio ammetto che non sapevo dove volessi andare a parare, ma proseguendo nella lettura tutto mi si è incastrato, e ho capito anche il senso del titolo. Tuttavia, paradossalmente, ciò che strutturalmente mi è piaciuto penalizza a sua volta il racconto a livello di contenuto, perché alla fine si riduce a un "una ragazza scopre l'amica suicida e tutti sentono il suo urlo", che a livello di storia forse è un po' poco. Con un po' più di respiro in caratteri forse avrebbe potuto proseguire e dare più respiro alle vicende "successive" che non al singolo momento in cui la tranquillità si spezza.
A rileggerci!
Uccidi scrivendo.

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antico
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Re: Puzzle

Messaggio#12 » venerdì 29 marzo 2019, 12:17

Dunque, ui vedo un paio di spunti di discussione interessanti. Il primo, sul tema... Hai ragione quando dici che il tuo è stato un modo per trattare il sgnificato privandolo della sua forma finestra - cortile. Chiaro che qualcuno può dissentire è la natura stessa di Minuti Contati, tesa a comporre il puzzle di differenti soggettive oggettività può penalizzare una tale scelta, motivo per cui avrei concesso al racconto qualche richiamo più diretto o una metafora più forte. Il secondo, sul contenuto. Alla fine il tuo puzzle compone un singolo attimo, ma si ferma lì e questo può portare al non apprezzare l'istantanea. Però occhio al fatto che nel comporre quell'attimo, saltando da pg a pg potevi comporre un contesto seminando diversamente. Insomma, le potenzailità erano enormi e ho come l'impressione che tu ti sia fermato alla punta dell'iceberg. Per me un pollice tendente all'alto, ma in modo poco brillante perché credo che lavorandoci si possa ancora migliorare il pezzo e non di poco.

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