La sortita

Appuntamento a lunedì 15 aprile dalle 21.00 all'una con il tema degli autori del romanzo ROMOLO - IL PRIMO RE: Franco Forte e Guido Anselmi.
alexandra.fischer
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La sortita

Messaggio#1 » lunedì 15 aprile 2019, 21:59

LA SORTITA di Alexandra Fischer

Il pavimento di marmo bianco era venato di rosso.
L’uomo lo attraversò stringendo la lama a forma di mezzaluna.
Il suo nemico peggiore in quel momento era la suggestione che veniva dal corridoio che si snodava infinito davanti ai suoi occhi affaticati dalla veglia prolungata.
Dove sono finiti tutti?
La sortita era stata improvvisa.
Erano scattati all’ordine impartito dalla Custode della Pelle della Belva delle Oscurità.
Lo ricordava ancora bene.
Avanzate lungo il Tempio e lasciatevi dietro una scia di sangue. Solo allora verrà per voi la redenzione.
Aveva ancora nelle narici l’odore di palude che aveva avvolto il villaggio come un miasma.
Nei suoi occhi c’era ancora l’immagine della pelle, violacea e maculata di chiazze dorate.
Ne ricordava bene la testa triangolare e le zampe slanciate munite di artigli.
Nelle orecchie, risuonava ancora la voce stridula dei nemici.
Lo avevano fatto pensare alla discendenza della creatura scorticata, divenuta un feticcio da venerare, affinché le case di pietra e la foresta venissero risparmiate proprio come il fiume che scorreva a poca distanza dal tempio.
La comparsa dei nemici era stata preceduta dall’avvelenamento dell’acqua e dalle impronte della riva.
Ne rammentò con orrore l’aspetto.
Piedi deformi a sette dita unghiate come quelle degli uccelli da preda. E li ho scorti prima io.
All’epoca gli si era rivoltato lo stomaco all’idea di affrontare anche solo uno di quegli esseri.
Poi, ne aveva eliminati diversi.
Mi rifiuto di contarli. La Custode può obbiettare fin che vuole. Per me sono solo una macchia indistinta di viola spruzzato d’oro come un cielo infernale. Forse, vengono davvero dalla Forra dei Vigliacchi, il fondo dell’inferno che i Veneratori dell’Acqua mi hanno insegnato a temere.
Trasse un respiro profondo, seguendo il sangue.
Il presagio di morte si intensificò quando notò che le macchie si stavano trasformando in rivoli.
Urla umane e strida animali gli riempirono le orecchie.
Spostamenti d’aria improvvisi lo resero malsicuro nei movimenti.
Non vedeva altro che macchie confuse di pelle animale e corazze di metallo brunito come la sua.
Proseguì ugualmente.
Il corridoio è finito, e ora ci sono i gradini e la sedia. Ma chi la sta occupando? Il Veneratore dell’Acqua ha qualcosa sulle ginocchia.
Il vecchio responsabile del culto accarezzava uno degli orrori scarlatti, e la sua pelle stava diventando identica a quella della creatura.
Alla vista del guerriero rimase seduto, e lo invitò con un gesto.
Il combattente si inginocchiò, per l’abitudine appresa in anni di devozione e lo salutò: − O Voi che Vi occupate dell’ultimo passaggio delle anime.
L’ordine della Custode lo riscosse.
Non doveva più alcun rispetto alla tunica marezzata con i colori del fiume nel corso delle stagioni.
Pensò alla propria famiglia morta per mano di quegli esseri.
− Siete stato voi a richiamare quelle creature infernali? – domandò al vecchio puntandogli la lama alla gola.
− No, sono state loro a cercarmi. Volevano sangue.
Si alzò e scese i gradini, trasformato in una parodia di essere umano dai tratti bestiali.
Il guerriero scattò e gli recise la giugulare.
Poi si chinò su di lui, vedendolo raggrinzirsi e scomparire.
Troppo facile.
Uscì dalla sala dalla parte opposta, dove il bianco delle pareti marmoree era intervallato di finestre dai vetri verde carico e il pavimento era disseminato di piccoli mosaici a forma di fiori multicolori della foresta.

L’illusione di trovarsi in pace in un giardino durò poco.
I Veneratori dell’Acqua Superstiti lo attendevano con i loro pugnali di metallo lucidi come il fiume nelle mattinate estive.
È giusto. Per loro io sono il male. Per questo vogliono il mio sangue.
Fu allora che capì come sarebbe avvenuta la redenzione.
E si mise a colpire il più vicino di loro.



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antico
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Re: La sortita

Messaggio#2 » lunedì 15 aprile 2019, 22:01

Ciao Alexandra! Velocissima come al solito! Tutto ok con tempo e caratteri, buona ROMOLO EDITION!

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Massimo Tivoli
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Re: La sortita

Messaggio#3 » martedì 16 aprile 2019, 14:40

Ciao Alexandra. Il tema mi pare centrato, ma sfortunatamente ho trovato la narrazione difficile da seguire e, di conseguenza, almeno per me, il racconto non è stato, e non è ancora, di immediata comprensione. Ho dovuto rileggerlo un paio di volte, anche perché fai riferimento a cose (per es., la Custode, i Venaratori dell’Acqua Superstiti, la creatura, ecc.) che non vengono completamente spiegate nel conteso e nell’economia del racconto. Qui, forse, il limite di battute ti ha giocato un brutto tiro. Mi dispiace non poter fare altri commenti, ma mi sento di non aver afferrato il racconto. Seguono commenti più puntuali.
La lettura viene rallentata – apparentemente senza una funzione nella resa della storia – da come si è deciso di confezionare il racconto. Per es., ho notato che vai meccanicamente a capo dopo quasi ogni frase, c’è un motivo particolare per questo?
Nel pezzo che segue, non ho capito se ti è scappato del testo che, forse, si sarebbe dovuto eliminare:
"Ne rammentò con orrore l’aspetto.
Piedi deformi a sette dita unghiate come quelle degli uccelli da preda. E li ho scorti prima io.
All’epoca gli si era rivoltato lo stomaco all’idea di affrontare anche solo uno di quegli esseri.”
In particolare, quel “E li ho scorti prima io” perché il racconto è in terza persona e bruscamente in quel punto diventa in prima. In un primo momento, non ho capito, poi ho realizzato che “E li ho scorti prima io” doveva essere corsivo a indicare il pensiero del PdV interno.
Il testo “dalla Custode della Pelle della Belva delle Oscurità” mi sembra una scelta un po’ infelice: si legge con fatica per via dei vari dalla/della/delle; nel caso fosse voluto, mi sfugge l’intenzione.
Ultima modifica di Massimo Tivoli il martedì 16 aprile 2019, 15:13, modificato 1 volta in totale.

alexandra.fischer
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Re: La sortita

Messaggio#4 » martedì 16 aprile 2019, 14:48

Ciao Antico, grazie.


Ciao Massimo, grazie del commento. Scusa se il racconto ti appare poco chiaro. Sì, la frase in prima persona che interrompe i periodi in terza è una svista (mi è sfuggito un corsivo). Ma non è una frase che sarebbe dovuta essere rimossa: fa parte dell'economia della storia, ma va soltanto sistemata. Terrò conto della sua osservazione sul nome della Custode.

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Gabriele Dolzadelli
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Re: La sortita

Messaggio#5 » martedì 16 aprile 2019, 15:02

Ciao Alexandra.
Mi ci è voluta una seconda lettura per capire bene le dinamiche della storia. Una volta compresa, l'ho trovata molto interessante. Credo che le difficoltà iniziali siano dovute alla lunghezza di alcune frasi. Faccio alcuni esempi: “Il suo nemico peggiore in quel momento era la suggestione che veniva dal corridoio che si snodava infinito davanti ai suoi occhi affaticati dalla veglia prolungata.” oppure “Lo avevano fatto pensare alla discendenza della creatura scorticata, divenuta un feticcio da venerare, affinché le case di pietra e la foresta venissero risparmiate proprio come il fiume che scorreva a poca distanza dal tempio.” Forse risulterebbero più facili da assimilare con un punto a spezzarle in due frasi. Anche nomi come “dalla Custode della Pelle della Belva delle Oscurità” affaticano la lettura a causa del continuo dalla/della/della/delle. Il problema principale, credo, sia che in un racconto così breve tanti elementi sconosciuti a chi legge possono disorientare. Ci si ritrova in un universo narrativo di cui non si ha comprensione e ne risentono poi anche le vicende narrate.

alexandra.fischer
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Re: La sortita

Messaggio#6 » martedì 16 aprile 2019, 15:08

Ciao Gabriele, grazie di avermi fatto notare l'eccessiva lunghezza delle frasi. E anche il troppo accumulo di elementi sconosciuti che affaticano la lettura. Ne terrò conto quando rimetterò mano al racconto. E quando ne scriverò un altro.

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Laura Cazzari
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Re: La sortita

Messaggio#7 » mercoledì 17 aprile 2019, 14:00

Ciao Alexandra, nel tuo racconto ci sono un sacco di espressioni che mi hanno conquistata come ”Per me sono solo una macchia indistinta di viola spruzzato d’oro come un cielo infernale”. Complimenti per essere riuscita a creare un mondo e una storia in così pochi caratteri. Tuttavia, devo ammettere che pur avendo letto e riletto il racconto diverse volte non sono riuscita a comprenderlo a pieno. L’ho trovato un po’ confusionario e non di facile lettura. Mi sono frullate in testa tantissime domande, come a esempio, perché il protagonista deve redimersi? Comunque, è un ottimo spunto per un libro!
Laura Cazzari

alexandra.fischer
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Re: La sortita

Messaggio#8 » mercoledì 17 aprile 2019, 16:17

Ciao Laura, mi dispiace che la storia ti sia apparsa confusionaria. Il protagonista deve redimersi per essere rimasto legato a un culto rivelatosi poi corrotto al punto da evocare creature infernali. Ti ringrazio per le belle parole in merito alla possibilità di ricavarne un libro (forse con più caratteri si spiegherà meglio la trama?).

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Luca Nesler
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Re: La sortita

Messaggio#9 » mercoledì 17 aprile 2019, 16:23

Ciao Alexandra, anch'io devo dire che ho trovato la storia un po' confusionaria. Penso che questo racconto risenta della carenza di caratteri e di alcuni aspetti della scrittura che in alcuni tratti risulta un po' pedante, anche se maestosa come ha detto Laura. Hai creato un'ambientazione molto ricca, troppo per un racconto tanto breve, ma interessante per uno più lungo. In ogni caso si vede che si il fatto tuo.
Alla prossima!

alexandra.fischer
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Re: La sortita

Messaggio#10 » giovedì 18 aprile 2019, 17:12

Ciao Luca, sei gentilissimo. Grazie. Anche qui sono costretta a chiederti scusa per averti fatto faticare nella lettura (troppi elementi in troppo pochi caratteri). Che dire? Devo starci attenta.

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alberto.tivoli
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Re: La sortita

Messaggio#11 » giovedì 18 aprile 2019, 22:53

Ciao Alexandra.
Ho trovato il racconto molto interessante perché lascia intravedere un suggestivo mondo fantastico. La storia è aderente al tema e la redenzione chiude drammaticamente la vicenda. Indubbiamente la stesura soffre del vincolo di battute e costringe a concentrare una serie di informazioni che disorientano. Storia non scorrevole e facile da seguire ma affascinante.
Alcuni aspetti sono stati già commentati: un pensiero del protagonista non correttamente formattato che cambia bruscamente il PdV o la scelta di alcuni nomi non proprio ottimale per rimanere impressi nella mente del lettore.
Spero che potrò leggere una versione estesa del tuo racconto.

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Andrea Partiti
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Re: La sortita

Messaggio#12 » lunedì 22 aprile 2019, 15:16

Ciao!
Glisso su quel che ti hanno già fatto notare. Queste ambientazioni difficili da ricostruire sono un tuo tratto caratteristico - e anche questa volta mi hanno fatto patire - ma in questo caso mi sono trovato meglio grazie alla scelta felice di separare la narrazione dal punto di vista interno, perché ti ha permesso di aggiungere dettagli in maniera discreta. Mi sembra sia la prima volta che usi questo formato (ma potrei aver perso qualche racconto ^^) e nel caso, esperimento riuscito.
Penso che spesso il formato di "una frase per riga" vada a nuocere al racconto. Vedo delle divisioni estremamente naturali in paragrafi nella storia che descrivi, che però si perdono e cambiano completamente un ritmo che altrimenti sarebbe ottimo.
Per esempio nella descrizione iniziale, in cui passi nell'ordine odore, aspetto, rumore. Un paragrafo ciascuno, con i dettagli del ricordo per quel senso specifico. Crei un'aspettativa in me che leggo su come sarà strutturata la frase successiva e quando scopro che è proprio così mi trovo a mio agio nella lettura.

alexandra.fischer
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Re: La sortita

Messaggio#13 » lunedì 22 aprile 2019, 17:02

Ciao Alberto, grazie per avermi segnalato l'errore nella formattazione riguardo al punto di vista del protagonista. E anche di avermi fatto notare l'uso non felicissimo dei nomi. Tutte osservazioni delle quali terrò conto. Quanto a una versione allungata del racconto, chissà. Per il resto, sono lieta che la storia nel suo complesso ti sia piaciuta.

alexandra.fischer
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Re: La sortita

Messaggio#14 » lunedì 22 aprile 2019, 17:05

Ciao Andrea, grazie per l'incoraggiamento nei riguardi del mio modo di suddividere i paragrafi e usare il punto di vista del protagonista per spiegare il mondo cui si muove. C'è ancora molto da fare, è vero (vedi l'ambientazione complessa e la struttura narrativa pesante) però sono contenta che la storia nel suo complesso ti sia piaciuta.

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lordmax
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Re: La sortita

Messaggio#15 » lunedì 22 aprile 2019, 23:57

L'idea mi piace ma la lettura è difficile, frasi lunghe e racconto quasi completamente descrittivo non facilitano come anche il riferimento a elementi che non vengono spiegati. Chiaro che con così pochi caratteri è difficile ma gli elementi gettati nel fuoco sono veramente tanti.
La scelta di descrizioni auliche e complesse, anche se appesantisce un poco, è molto ben fatta e ricorda in qualche modo le atmosfere lovecraftiane che adoro.
Un cambio di POV che sembra molto una svista... o almeno considero tale nella frase " E li ho scorti prima io."
Verso la fine il guerriero punta il coltello alla gola del guardiano poi questo si alza e scende gli scalini e il guerriero gli taglia la gola, ho ha un braccio veramente lungo o la descrizione è fuorviante. ^__^
Il tema mi sembra centrato in pieno anche se non hai inserito gli elementi splatter del sangue.

Fabio84
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Re: La sortita

Messaggio#16 » martedì 23 aprile 2019, 2:03

Ciao Alexandra,
Mi piacerebbe conoscere di più questo universo narrativo. Ma te lo sei pensato solo per questo racconto o fa parte di qualcosa di più grande?
Nel primo caso ancora più complimenti per averlo fatto in così poco tempo.
Questa bellezza secondo me sarebbe adatto a un formato di racconto più lungo; forse sono troppe informazioni in un racconto di sole 4000 battute.
Ciao

Fabio

alexandra.fischer
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Re: La sortita

Messaggio#17 » martedì 23 aprile 2019, 20:31

Ciao Lordmax, per prima cosa, scusa per la svista (in quel caso si è trattato di un errore mio di formattazione del testo).
Per il resto, devo stare attenta alle frasi troppo lunghe all'esagerazione con le parti descrittive. Hai ragione, appesantiscono la lettura. Sono contenta che certi parti ti siano piaciute e ti abbiano rimandato un'eco lovecraftiana.
Ciao Fabio 84, il racconto mi è venuto fuori così. L'ho inventato al momento pensando al piacere provato leggendo Robert Howard e il ciclo di Re Kull di Valusia. Hai ragione: così, non va. Troppa roba in poco spazio. Meglio allungarlo. E per il futuro, ecco, devo fare mia la lezione di Ray Bradbury sui racconti (ne ho fatta una scorpacciata ultimamente, se ti capita: "I cento racconti", editi da Mondadori, i Baobab) spero proprio che questo insegnamento mi resti impresso in mente di qui in avanti. Brutto segno, quando in molti ti devono rileggere due volte.

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antico
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Re: La sortita

Messaggio#18 » giovedì 25 aprile 2019, 17:36

Tua solita capacità di creare contesti che si imprimono nella mente del lettore incidendo colori caldi, penso tu sia unica in questo. Poi, però, devo rilevare anche la consueta difficoltà nel narrare con stile fluido con la lettura che s'inciampa più volte. C'è da lavorare su questo aspetto attraverso revisioni e controlli successivi alla prima stesura. Pollice ni, questa volta, per me. Come consiglio ti suggerirei di provare, una volta, a strutturare la storia per bene in testa prima di passare alla scrittura. Sei un'istintiva e questo è di sicuro un tuo punto di forza, ma se attraverso l'istinto guadagni sul contesto perdendo sul narrato proverei a cercare un punto d'incontro tentando d'irregimentare almeno un pochi il cavallo meravigliosamente imbizzarrito della tua fantasia.

alexandra.fischer
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Re: La sortita

Messaggio#19 » sabato 27 aprile 2019, 18:53

Ciao Antico, grazie del consiglio in merito alla revisione. E' di grande valore. E sono determinata a metterlo in atto (avendo fotografata nella memoria la storia che intendo trasporre): sto cominciando a farlo (prima regola, prendere a modello tipi di storie che mi sono piaciute, e pensando al perché e al come far provare lo stesso al lettore). Grazie. Mi metterò al lavoro.

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