Pidyon Haben - di Luca Nesler

Appuntamento a lunedì 15 aprile dalle 21.00 all'una con il tema degli autori del romanzo ROMOLO - IL PRIMO RE: Franco Forte e Guido Anselmi.
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Luca Nesler
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Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#1 » martedì 16 aprile 2019, 0:11

Erano passati molti giorni da quando gli Israeliti si erano allontanati dall'Egitto e dalla schiavitù. Quel pomeriggio l'accampamento languiva sotto il sole del deserto. Yael aspettava fuori dalle tende centrali col fiato fermo e il collo rigido dalla paura. Finalmente un uomo uscì da una delle due tende più vicine e lo raggiunse.
«Sei tu Yael, figlio di Yosi?»
«Sì.»
«Seguimi.»
Il giovane si alzò dalla sabbia e si fece dietro all'uomo che camminava come chi non ha patemi. Questi sollevò il telo all'ingresso della tenda e gli fece cenno di entrare. Il buio lo infastidì, assieme all'odore degli uomini che conversavano. Non avrebbe saputo dire quanti fossero, forse venti. Una voce perentoria lo raggiunse sopra le altre:
«Forza, ragazzo, che c'è?»
Non era di Mosè, ma del fratello Aronne.
«Shalom, che il Signore vi benedica.»
«Sì, sì. Che vuoi?»
«Sono qui per chiedere a voi che siete vicini all'Eterno: quanto tempo è necessario attendere per riscattare un primogenito?»
«Di che parli? Asino, cammello...»
Yael deglutì a fatica. «Uomo.»
Il brusio si spense. Le nuove regole erano dure da mandare giù.
Aronne sospirò. «Tuo figlio?»
«No, signore. Un bambino che deve nascere a un amico.»
Il fratello di Mosè scrollò il capo. «Se avrà un maschio, dì a questo amico di portare in riscatto un capo di bestiame sano.»
«Vedi, signore, lui è molto povero e non ha bestiame.»
«Che lo compri, allora.»
«Non ha nemmeno denaro e, visto che l'Eterno ha comandato che non siano fatti prestiti a interesse tra i figli d'Israele, non trova chi gli presti denaro. Egli non sa come rimediare.»
Qualche istante di silenzio, poi Aronne scoppiò a ridere, subito imitato da altri.
«Dunque, speriamo che sia femmina!» disse e le risate crebbero.
«Forse con sufficiente tempo potrebbe trovare il denaro lavorando.»
«In viaggio? Inoltre l'Eterno non ha dato un tempo» Aronne tornò ai suoi ospiti e liquidò il giovane con un gesto. «Dì che venga con un capo di bestiame» aggiunse.
Un forte brusio si riaccese, finché Yael gridò:
«Davvero mandereste a morire un figlio di Israele?»
Aronne lo guardò stizzito.
«L'hai sentito Mosè? Lui parla per il Signore che ha detto: “Consacrami ogni primogenito, il primo parto di ogni madre tra gli Israeliti: esso appartiene a me”. Appartiene a Lui, non a noi. È necessario che sia redento col sangue di un sacrificio. Queste sono le regole del Signore e, se non ti va bene, prova pure ad avvicinarti al Tabernacolo e chiedi a Lui. I miei figli sono stati inceneriti. Vediamo se a te andrà meglio.»
Nessuno parlò. Yael salutò e uscì.
Prese a camminare col cuore che galoppava in modo doloroso. Doveva prendere Nechama, farle nascondere il bambino e partire. Subito. Poteva rubare un asino e tornare indietro verso Dofka. Lì, forse, non li avrebbero seguiti.
Raggiunse la tenda dove sua moglie cullava il piccolo Natan. Il bambino piangeva. Quel pianto, tanto bello per lui che era appena divenuto padre, ora gli faceva provare il timore della morte per sé e per tutti i suoi cari.
«Marito, che ti ha detto Mosè?»
Yael cercò di parlare, ma la voce non uscì. Prese il mantello mentre le labbra tremavano trattenendo un singhiozzo. Nechama capì tutto. Si alzò in piedi cercando di zittire il piccolo e si avvicinò a Yael.»
«Aspettiamo la notte: non possiamo uscire ora, con lui!»
La tenda si aprì e, assieme alla luce abbacinante del sole, entrò la voce dell'uomo che aveva condotto Yael da Aronne.
«Se si è poveri, è meglio una femmina» disse.
Altri uomini entrarono, strapparono Natan dalle braccia della madre urlante e lo portarono via.

“Quando tuo figlio domani ti chiederà: Che significa ciò?, tu gli risponderai: Con braccio potente il Signore ci ha fatti uscire dall'Egitto, dalla condizione servile. Poiché il faraone si ostinava a non lasciarci partire, il Signore ha ucciso ogni primogenito nel paese d'Egitto, i primogeniti degli uomini e i primogeniti del bestiame. Per questo io sacrifico al Signore ogni primo frutto del seno materno, se di sesso maschile, e riscatto ogni primogenito dei miei figli.”



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antico
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#2 » martedì 16 aprile 2019, 0:18

Ciao Luca! Tutto ok con caratteri e tempo anche per te, divertiti in questa Romolo Edition!

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Luca Nesler
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#3 » martedì 16 aprile 2019, 0:52

Grazie antico!

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Gabriele Dolzadelli
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#4 » martedì 16 aprile 2019, 12:08

Interessante l'ambientazione, così come la struttura della trama. Credo che la mia personale difficoltà ad approcciarmi al testo sia dovuta al fatto che, conoscendo le dinamiche della storia ebraica, ho percepito una forzatura nell'interpretazione della legge. Difatti nel Levitico era scritto che in mancanza di bestiame, gli israeliti potevano offrire in sacrificio per il primogenito maschio, due semplici tortore o piccoli di piccione. Questo permetteva anche ai poveri di poter fare questo sacrificio. Magari mi è sfuggito qualcosa. Posso chiederti se questa variante è voluta? E' una mia personale curiosità. :) Per la forma del racconto penso sia scritto molto bene. Complimenti.

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Luca Nesler
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#5 » martedì 16 aprile 2019, 12:55

Ciao Gabriele, ti ringrazio. Sono contento che ti sia piaciuto nonostante tu sia un conoscitore della storia ebraica. So che nel Levitico le regole sono diverse (per es. il bambino va riscattato dopo un mese e non appena nato come ho ipotizzato io), ma ho immaginato che queste postille siano state date in un secondo momento rispetto al precetto del riscatto. Nell'Esodo Dio dice subito a Mosè, appena uscito dall'Egitto, che i primigeniti maschi da quel momento in avanti saranno suoi. Ho pensato di ambientare il racconto in un momento intermedio :)

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Gabriele Dolzadelli
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#6 » martedì 16 aprile 2019, 13:29

Grazie per la spiegazione. :)

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Massimo Tivoli
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#7 » martedì 16 aprile 2019, 15:10

Ciao Luca. Interpretazione del tema abbastanza inflazionata, nel senso che leggendo “Il sangue e la redenzione” penso che una delle prime cose che venga in mente è un qualche aneddoto tratto dalle sacre scritture; almeno per me è stato così, e poi ho deciso di ripiegare su altro credendo appunto che potesse essere una delle interpretazioni più gettonate all’interno di questa Edition. Nonostante questo, ti faccio i complimenti perché lo sviluppo che hai scelto, per me, è condotto molto bene. Mi piace la scorrevolezza della scrittura e la naturalezza dei dialoghi, forse qualche movimento di scena in più nei dialoghi non avrebbe guastato, specie all’inizio quando ancora non si è avuto il tempo di assimilare i personaggi ma, considerato il limite di battute, è un aspetto su cui soprassiedo tranquillamente.
Tra i racconti che ho letto finora, per me, è sicuramente da podio.
Come opinione personale (e quindi lascia il tempo che trova), trovo superfluo concludere con la citazione all’Esodo perché sei stato bravo a far capire dai dialoghi il contesto in cui si svolge la vicenda e, quindi, anche quanto viene riportato in quella citazione ;-)
Ti segnalo un piccolo refuso: “e si avvicinò a Yael.»"

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Luca Nesler
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#8 » martedì 16 aprile 2019, 17:00

Ciao Massimo, grazie mille. Mi fa piacere che ti piaccia. Io ho la mano pesante e scrivo sempre molto, quindi ho tolto molti (tutti!) i movimenti tra le battute. Tra le cose che amo di MC c'è che, prima di essere costretto a tagliare migliaia di caratteri, non avrei mai pensato che se ne potesse fare a meno :D
Riguardo all'interpretazione hai ragione, ma è come le partenze intelligenti. In ogni caso ho scritto questo perché era quello che ha colpito di più la mia fantasia che, nella fretta, rende poco/niente.
La citazione l'ho inserita perché mi piaceva fare un contrasto tra una vita vera e un precetto scritto con solennità. Inoltre ho pensato che agevolasse la comprensione in chi non conosce l'A.T.
Ancora grazie e alla prossima!

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Laura Cazzari
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#9 » mercoledì 17 aprile 2019, 14:10

Ciao Luca, devo farti i complimenti perché la tua storia mi è piaciuta. Sicuramente hai centrato a pieno il tempo del sangue e della redenzione. Ho apprezzato che tu abbia fatto riferimenti alla legge ebraica e mi è mi è piaciuta la frase di chiusura del racconto che spiega un po’ il tutto. L’unica piccola pecca è che non sono riuscita molto a immaginarmi il protagonista, ma è una piccola cosa.
Laura Cazzari

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Luca Nesler
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#10 » mercoledì 17 aprile 2019, 14:46

Grazie delle belle parole, Laura :)

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alberto.tivoli
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#11 » giovedì 18 aprile 2019, 22:56

Ciao Luca, ecco il mio commento.
Il racconto, perfettamente in tema, è scritto bene e di facile lettura, il che permette di immergersi nella vicenda. Ho apprezzato la chiusura con la citazione al Vecchio Testamento che ribadisce la solennità del precetto divino.
Ho sentito la mancanza dell’ambientazione, i luoghi della storia sono accennati ma scarsamente caratterizzati, probabilmente a favore dei dialoghi che sono il fulcro del racconto.
Devo anche confessarti una cosa: ho sperato fino all'ultimo in una fuga della famiglia o comunque in in finale non così inesorabile.

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Luca Nesler
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#12 » venerdì 19 aprile 2019, 9:29

Ciao Alberto e grazie dei commenti. Sì, ho sacrificato l'ambientazione per i dialoghi. Da lettore ho una particolare predilezione per i dialoghi (sono pigrissimo) e questa si riflette nella scrittura. Con più caratteri avrei dato più spazio ai movimenti dei personaggi come suggerito da Massimo, alla caratterizzazione fisica come suggerito da Laura e a quella ambientale come noti tu. In definitiva ho raccontato qualcosa di "troppo lungo" e in questi 4000 ci sta stretto (la prima stesura era oltre 5000). Questa mi sembra la difficoltà maggiore per ora: narrare una cosa della lunghezza adeguata da risultare completa. Non l'unica, certamente.
Il finale l'ho scelto per rendere chiaro il problema, se mai fosse stato necessario. Però hai ragione, sarebbe stato un finale più appagante.
Alla prossima!

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Andrea Partiti
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#13 » domenica 21 aprile 2019, 18:49

Intanto, penso che buttarsi sui temi biblici con un tema che li richiama così violentemente, sia una scelta difficile, perché si viene paragonati a dozzine di reinterpretazioni precedenti. Io purtroppo raramente riesco ad allontanarmi dalla prima idea che mi capita, quindi ci casco spesso :D
Ammetto la mia ignoranza, non sapevo del sacrificio dei primogeniti. Da lettore che partiva da zero, non ho avuto alcuna difficoltà a inquadrare l'ambientazione (seppur non con così grande precisione come spieghi nei commenti), cosa stava succedendo, quali erano le dinamiche in gioco. Hai reso Aronne detestabile, ci fai empatizzare col protagonista e ci abbatti insieme a lui nei finale.
Ho ben poco da criticare sul racconto.
Gli unici intoppi che ho trovato solo su quel "Di che parli? Asino, cammello..." perché non mi è chiaro perché avrebbe dovuto supporre parlasse di animali, se la prassi del riscatto per il primogenito viene vista così regolarmente. Non credo ci sia un equivalente per gli animali (perché sarebbe dura star dietro a nascite e sacrifici). Poi quel "l'odore degli uomini che conversavano", che mi ha fatto tornare indietro di una riga a leggere quando il cervello mi ha chiesto "ma che odore hanno gli uomini che conversano?", che si risolverebbe facilmente con una perifrasi minima.
Il titolo boh, no. Mi sembra che tu chieda troppo al tuo lettore. Se non ha quel frammento di informazione, è come se il racconto non avesse un titolo. Meglio un aggancio più generico e comprensibile, secondo me.

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Luca Nesler
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#14 » domenica 21 aprile 2019, 20:12

Ciao Andrea, comincio col dire che in realtà il precetto dice che i primogeniti da sacrificare siano sia animali che uomini, per quello viene fatta quella domanda. I capi più grossi di bestiame erano riscattabili con capi minuti. Per il titolo hai perfettamente ragione. Dico la verità, non ci ho dato molta importanza, ma mi rendo conto che è un errore grossolano. Cercherò di non farlo più. E sull'argomento odore degli uomini che conversano, l'ho ben considerato scrivendolo, ma ho avuto così tanto da tagliare che l'ho trovata una cosa accettabile. Ma hai ragione a farmela notare.
Grazie delle indicazioni!
Alla prossima!

Fabio84
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#15 » lunedì 22 aprile 2019, 15:36

Ciao Luca,
parto dal fatto che per la prima volta sento parlare di questa usanza. Penso che conoscendolo sarei impazzito per il racconto, considerando che già così mi è piaciuto.
Molte belle le figure che hai evocato e i personaggi, solidi e ben scolpiti.
Il finale un po’ me l’aspettavo e a mio modo di vedere la scelta migliore per la narrazione.
Apprezzato la parte finale che ha inquadrato ancora meglio la storia.
Ben fatta!
Ciao

Fabio

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Luca Nesler
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#16 » lunedì 22 aprile 2019, 20:28

Ciao Fabio, ti ringrazio tanto per i tuoi commenti. Mi fanno davvero molto piacere!
Alla prossima!

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lordmax
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#17 » lunedì 22 aprile 2019, 23:59

Bella interpretazione del riscatto del primogenito.
Mi piace molto il modo rapido e diretto con cui presenti i personaggi e ne rendi il carattere, molto efficace.
L'ambientazione viene resa più da fatto che il lettore capisce subito di cosa si parla che non da quanto dici, lo apprezzo molto, sono un grande fautore del fatto che il lettore deve faticare un poco durante la lettura.
Non trovo cali di tensione anzi il finale è perfetto sia come struttura sia come realizzazione.
Il tema è più che centrato.

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Luca Nesler
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#18 » martedì 23 aprile 2019, 7:56

Grazie lordmax, il tuo commento mi fa molto piacere!
Alla prossima!

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Emiliano Maramonte
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#19 » martedì 23 aprile 2019, 18:49

Ciao Luca!
Ben lieto di rileggerti (dopo il bel racconto della scorsa edizione.)
Punto primo: ovviamente ho capito i riferimenti biblici e alla cultura ebraica, ma ignoravo la tradizione da te citata, quindi, sulle prime, ho davvero avuto difficoltà a seguire il discorso sul "riscatto" del primogenito. Poco da dire sul modo in cui hai condotto la narrazione: scrivi bene, non c'è che dire. Avrei gradito una maggior cura dell'ambientazione: all'inizio si respirava l'aria polverosa del deserto e una certa atmosfera "arabeggiante" (mi si passi il termine...), poi questi elementi si sono persi un po' nei dialoghi serrati e nelle spiegazioni.
Per tornare al tema, credo sia centrato in pieno: forse uno dei pochi racconti che lo ha colto alla perfezione. Forse abusata l'idea del sacrificio biblico, ma non fa nulla, l'importante è la storia.
L'elemento che mi ha dato fastidio è stata la chiusa/chiosa didascalico-didattica. Ti esprimo in maniera brutale il mio modo di vedere: non bisogna prendere per scemi i lettori, e lo dico senza offesa, non avermene. In sostanza: ti dicevo che ho avuto difficoltà a seguire il discorso del riscatto perché non conosco le usanze ebraiche né le relative tradizioni, ma il tuo "show don't tell" tutto sommato è stato efficace nel consentirmi di ricostruire le dinamiche principali non dico per la comprensione piena della vicenda, ma quasi, e ci sono arrivato io, senza essere nuovamente imboccato da te alla fine. Ergo, quando sono arrivato alla fine e ho letto il passo biblico, ho pensato alla ripetizione di una lezioncina per bambini duri di comprendonio. Secondo me proprio quel passo è la caduta di forza di questo racconto. Avresti potuto sfruttare quelle tre righe per corroborare l'effetto complessivo del testo sul fronte dell'ambientazione o della coloritura dei personaggi o dello "show don't tell"... Tieni conto però che è un mio modo di vedere i meccanismi della scrittura...
Nel complesso un racconto che mi è piaciuto, soprattutto per il finale triste che mi ha lasciato l'amaro in bocca (oltrettutto essendo io padre di una bambina di quattro anni...), e per come è scritto.
In bocca al lupo!
Emiliano.


P.S.: Male, molto male per il titolo. Non ho trovato alcun aggancio né riferimento. Peccato.

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Luca Nesler
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#20 » martedì 23 aprile 2019, 23:25

Ciao Emiliano, ti ringrazio del commento. In primis ti dico che sul titolo ho proprio toppato non dandogli importanza. Sono contento che anche queste cose emergano.
Poi veniamo alla tua critica per cui ti ringrazio. Non mi offendo, anzi, non siano qui a pattinare le bambole e coi complimenti fasulli non si cresce, perciò continua pure!
La frase finale è un estratto biblico che non voleva affatto spiegare nulla, ma incorniciare il racconto che è puramente ipotetico (se non del tutto fantastico) per dargli attinenza storica. Credibilità, diciamo. Scrivendo su MC ed essendo letto da scrittori così navigati, l'ultima cosa che voglio è spiegare troppo, ma l'intento di quella frase può essere frainteso, anche se non ci avevo pensato. Anzi, probabilmente proprio per questo.
A me piaceva l'idea di chiudere con una sorta di "è tutto plausibile alla luce di ciò che è scritto nella Bibbia".
Ancora grazie e alla prossima!

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Emiliano Maramonte
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#21 » mercoledì 24 aprile 2019, 9:45

... e alla fine la curiosità me la sono tolta! Ho scoperto (benedetta sia Wikipedia!) che il Pidyon haben è nient'altro che il riscatto del primogenito! E ho imparato un'altra cosa. Grazie, Luca!

A rileggerci!

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antico
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#22 » giovedì 25 aprile 2019, 18:02

Molto bene. Racconto che insegna e che si fa leggere con piacere. Vero che forse manca qualcosa al protagonista, difficile empatizzare con lui e questo è un aspetto che va considerato. La citazione finale la vedrei meglio in corsivo o comunque con una grafica diversa. Pollice quasi su per me.

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Luca Nesler
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Re: Pidyon Haben - di Luca Nesler

Messaggio#23 » giovedì 25 aprile 2019, 19:31

Grazie antico, per l'apprezzamento e per le indicazioni!

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