John Marston

Appuntamento a lunedì 15 aprile dalle 21.00 all'una con il tema degli autori del romanzo ROMOLO - IL PRIMO RE: Franco Forte e Guido Anselmi.
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lordmax
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John Marston

Messaggio#1 » martedì 16 aprile 2019, 1:00

"Coprimi" dice mentre si lancia oltre la porta.
Una raffica di colpi di fucile parte dalla finestra del saloon verso il centro della strada e l'ufficio dello sceriffo.
John si schiacciandosi contro l'abbeveratoio si sporge e punta la pistola, attende.
Il fucile smette di vomitare fuoco e immediatamente arriva il controcanto opposto, pistole e fucili fanno sentire la propria voce, sibili di proiettili oltrepassano la porta e le finestre del saloon e sollevano scheggie di legno luminoso nei raggi del sole estivo.
Bonnie resta bassa appoggiata sotto la finestra mentre ricarica l'arma "tutto bene John?" urla per superare il rumore.
Per tutta risposta una serie di colpi di pistola seguiti da urla di dolore e tonfi fanno capire alla donna che il compagno ha trovato la posizione giusta.
Si avvicina alla porta sporgendosi appena il necessario per guardare fuori.
"Sono troppi John, non possiamo farcela da soli" dice.
"Mica possiamo salutare e andarcene. Siamo arrivati fin qui ora devo andare fino in fondo" dice l'uomo nascosto.
"Sei uno stupido e io peggio a darti retta. Coprimi e facciamola finita" dice lei alzandosi e spazzolandosi la polvere con le mani.
John afferra antrambe le pistole e si volta.
Bonnie carica un colpo in canna, fa un lungo respiro e da un calcio all'anta, con una capriola si porta sul marciapiede mentre le pistole di John consigliano agli avversari di non mostrarsi.
Bonnie si ripara dietro il carro dell'arrotino sceso al saloon per bere qualcosa e ora scomparso come tutti gli altri abitanti.
Subito il carro viene scosso da una gragnuola di proiettili che lascia poca speranza alla merce al suo interno.
Bonnie risponde al fuoco con calma e metodo, riparata da una ruota prende la mira e fa fuoco segnandosi mentalmente di incidere le nuove tacche sul calcio del fucile.
Approfittando del momento John corre attraversando la strada fino a ripararsi dietro una casa e da lì riprende a bersagliare gli avversari con le sue pistole.
"Muoviti Bonnie o facciamo notte" urla.
"Muoviti tu che a me vien da ridere" risponde mentre stende un avversario.
Bonnie si prepara a scattare mentre john si prepara a coprirla.
Un colpo solitario, un guizzo di intuizione e John vede la compagna scattare indietro e il sangue schizzare dalla sua spalla a macchiare di colore il carro. Un gemito lo raggiunge mentre sta già correndo verso di lei sparando alla cieca.
Raggiunge Bonnie sparando l'ultima pallottola, afferra il fucile e inizia a fare fuoco mentre la sua mente registra l'appiccicoso del sangue sul grilletto.
Dal lato opposto spari radi rispondono al fuoco finché una mano gli afferra la caviglia.
"John" dice una voce stentorea.
Lui si volta e appoggia la donna contro la ruota rendendosi conto della gravità della ferita.
"Lascia perdere John, vattene. Li tengo a bada mentre sparisci" dice lei.
"Devono ammazzarmi due volte prima che me ne vada. Resta al riparo. Torno fra qualche minuto. Tieni duro" risponde ricaricando le armi.
I proiettili continuano a sibilare intorno a loro mentre John si posizione e prende la mira.
Due colpi e due figure armate cadono a terra con un gemito.
Un attimo di calma. Solo la polvere illuminata dal sole e il rumore dell'attesa.
"John Marston. Siamo rimasti soli, facciamola finita una volta per tutte, da uomini" dice una voce dalla strada.
John si sporge. Un uomo in spolverino nero e cappello è fermo in mezzo alla via, le pistole nelle fondine.
"Dutch. Finalmente" dice mentre si alza e rinfodera le pistole.
I due uomini si fronteggiano.
"Dopo tutti questi anni ti rivolti contro di me, il tuo maestro. Ti ho insegnato a sparare, a non aver paura. Ti ho insegnato tutto"
"Mi hai insegnato solo ad uccidere Dutch, e a essere spietato" risponde.
"E sei qui per cosa? Vuoi che ti chieda scusa? Vuoi tornare indietro?"
"No. Voglio vendicare tutti i morti che abbiamo causato. Voglio fermarti e mettere fine alle tue scorrerie"
"Metterai solo fine alla tua vita. Vattene e farò finta di non conoscerti" dice Dutch mentre porta le mani alle pistole.
"Non posso, lo sai. E poi hai ferito Bonnie" risponde John mentre muove le dita.
I due si guardano negli occhi a lungo, un tempo che sembra infinito poi due spari pressoché contemporanei.
Un attimo di attesa e Dutch scivola a terra morto.



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lordmax
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Re: John Marston

Messaggio#2 » martedì 16 aprile 2019, 1:01

Vabbé, scritto sul filo di lana, troppi caratteri ma avrei avuto bisogno di almeno altri 30 minuti per rifinirlo. Pazienza.

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antico
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Re: John Marston

Messaggio#3 » martedì 16 aprile 2019, 1:09

Ciao Max! Tutto ok con i parametri (al pelo sul tempo!), buona Romolo Edition!

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antico
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Re: John Marston

Messaggio#4 » martedì 16 aprile 2019, 1:15

Errata corrige: avrai il malus minimo per i caratteri, sul primo controllo mi era scappato!

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Sirimedho
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Re: John Marston

Messaggio#5 » martedì 16 aprile 2019, 22:37

Buonasera Lord Max.

Le sparatorie, un grande topos della letteratura western! Il che le rende difficili da scrivere, perché è difficile uscire dal già detto. E questo racconto, per quanto scritto con tecnica, non lo sento, sembra tutto consequenziale. Il finale, poi, lo trovo davvero incongruo: John, dopo aver ucciso qualunque cosa si muovesse, dice al perfido Dutch che vuole “vendicare tutti i morti che abbiamo causato”, e giustamente lo fa continuando ad uccidere. Chissà se John è uscito vivo dal duello finale!

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Emiliano Maramonte
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Re: John Marston

Messaggio#6 » mercoledì 17 aprile 2019, 16:16

Ciao LordMax!
E' sempre stata una mia pecca, ma ho sempre mal sopportato i western, di qualsiasi tipo. Non me ne vogliano gli ammiratori di Sergio Leone (onore al grande Maestro), ma non li guardo, è più forte di me. Con questo voglio dire che tutta la messa in scena di questa bella sparatoria in stile John Wayne mi ha annoiato. Non che non sia scritta bene, so che non è facile descrivere scene concitate con fucili che tuonano, proiettili che fischiano e compagnia bella, ma è tutto così prevedibile e piatto che mi sono augurato calorosamente un finale con una scintilla di colore, un quid che risollevasse tutto. E il racconto finisce così, col buono che banalmente fa fuori il cattivo e tanti saluti.
Inoltre, il testo aveva bisogno di almeno un paio di (ri)letture, prima della consegna: troppe ripetizioni, refusi sparsi un po' dappertutto, frasi lunghe da rivedere e così via. Ma mi rendo conto che scrivere col fiato sul collo dell'orologio non sempre fa bene alla scrittura.
Che dire? Tema centrato di striscio. Per il resto, boh, insufficiente.
In bocca al lupo!

Emiliano.

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eleonora.rossetti
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Re: John Marston

Messaggio#7 » giovedì 18 aprile 2019, 22:22

Ciao LordMax,
pur apprezzando il genere western nelle sue declinazioni, paradossalmente è difficile stupirmi se non con una storia che offra più dei soliti cliché "spari e saloon", che danno molto di "già visto", e se lo fanno, devono avere uno stile impeccabile, che trascina. Il racconto, però, è molto più simile a una semplice concatenazione di eventi simili: spari di copertura, bersagli, ferite e infine il classico duello dove c'è la resa dei conti. Sono andata avanti nella lettura aspettandomi un guizzo, un rovesciamento di prospettive nel finale e quando mi ritrovo con il cattivo morto come ultima frase ho sentito un po' l'amaro in bocca, un "beh? e adesso?" Trovo parecchio sbilanciata la prima parte con la sparatoria, fin troppo dilungata per i miei gusti, mentre invece il duello finale, che dovrebbe incarnare il momento di redenzione, risulta risicato con poche frasi e una conclusione priva del pathos che invece meriterebbe.
A livello di stile ho sofferto di un po' di ripetizioni (dice.. dice.. dice..) e della mancanza di punteggiatura in parecchie parti (virgole e punti), che a una rilettura attenta magari potevano essere corrette con facilità.
Mi spiace ma non credo che riuscirò a farlo salire molto in classifica.
Alla prossima!
Uccidi scrivendo.

alexandra.fischer
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Re: John Marston

Messaggio#8 » martedì 23 aprile 2019, 20:50

Storia di sangue e redenzione molto originale. Hai usato il filone western. Bravo. Lo hai reso con frasi azzeccate e di ironia sapiente. Non manca una resa magistrale della tensione della sparatoria fra i Nostri (Bonnie e John) e i Cattivi, fino allo scontro finale: John e il maestro Dutch (quando si dice uccidere i propri maestri dopo aver imparato da loro ciò che serve). Per me, meriti di vincere perché sei un autore coraggioso al punto da osare con il western (genere dato da molti per spacciato).
Attenzione a: si schiacciandosi (via il si) contro l’abbeveratoio (qui ci vuole una virgola) si sporge (altra virgola) (qui metterei la: e) punta la pistola
Mentre john si prepara a coprirla (scrivi John maiuscolo. Pensa che scritto in minuscolo, john, in inglese americano è il bagno).

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Francesco.Epico
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Re: John Marston

Messaggio#9 » mercoledì 24 aprile 2019, 15:36

Devo confessare che a metà lettura ho deciso di indossare il giubbotto antiproiettili: troppi spari, pistolettate e bang bang, che ho avuto quasi paura di essere colpito. Ho percepito una maniera intelligente e ironica di affrontare il tema, ma mi sono annoiato mortalmente. Anche il finale sembrava scritto, con la resa dei conti tra il buono e il cattivo di turno, come in molti film del genere. Tutto sommato non mi sembra una prova sufficiente anche a causa dei troppi refusi, errori di punteggiatura, frasi da scorciare, soggetti grammaticali non sempre evidenti e comprensibili.

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antico
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Re: John Marston

Messaggio#10 » martedì 30 aprile 2019, 16:25

Hai deciso di omaggiare RED DEAD REDEMPTION? Detto questo, lo vedo come un esercizio, riuscito. Il tutto è molto lineare, anche troppo, e rimbalza dal caciarone stile Spaghetti a qualcos'altro che non è ancora Leone. E manca totalmente un guizzo che gli dia un senso oltre l'evidente. Ripeto: un ottimo esercizio che intrattiene. Pollice ni che tende più verso il positivo per me.

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