UN PUNGO DI SABBIA

Data: 17 giugno 2019

Guest star: COLLETTIVO ITALIANO FANTASCIENZA (Simonetta Olivo, Linda De Santi, Fabio Aloisio, Emiliano Maramonte, Lorenzo Davia, Damiano Lotto, Piero Schiavo Campo, Alessandro Napolitano, Dario Giardi)

Prima special dell'estate 2019 di Minuti Contati! La fase di scrittura e commenti avverrà come di consueto, grande spettacolo nella finale con scontri diretti tra i racconti finalisti con copertura giornaliera e commenti stile telecronaca!
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wladimiro.borchi
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UN PUNGO DI SABBIA

Messaggio#1 » lunedì 17 giugno 2019, 23:15

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UN PUGNO DI SABBIA

«Vai a farti fottere, impotente!»
Vania si sbatté alla spalle lo sportello della berlina, mentre le gomme slittavano già sull’asfalto.
Per poco il coglione non la trascinò con sé.
Idiota!
Si era rotta di fare la psicologa. A quarant’anni le toccavano solo i rifiuti: ipersensibili, eiaculatori precoci e bambini col cordone ombelicale ancora ciondolante dalla vagina di mamma.
Dove erano finiti gli uomini? Dove quelli ancora in grado di ispirare sicurezza, anziché cercarne in lei?
Beh, probabilmente gli ultimi erano già tutti presi!
Si incamminò verso il portone di casa, cercando di cancellare la sensazione del pendaglio di carne del tipo che le si scioglieva semimorto in bocca.
Che schifo!
Salì le scale a due a due, con una gran rabbia addosso.
Voleva solo farsi un bagno.
Vitadimmerda!
Girò la chiave nella toppa e rimase sorpresa che non ci fossero mandate.
Che cretina!
Di sicuro era così emozionata da quella nuova avventura appena naufragata, che era uscita di casa senza chiudere a chiave.
Aprì uno spiraglio minimo e si infilò di profilo per paura che Zorro se ne scappasse per le scale. Se c’era una cosa che non aveva voglia di fare era mettersi a inseguire il suo gatto su e giù per il palazzo, a quell’ora della notte.
Una volta dentro, si richiuse rapida la porta alle spalle.
Strano, del piccolo mostro nemmeno l’ombra. Si era strafogato di croccantini e adesso aveva il sonno così pesante da non essersi accorto del suo ritorno?
«Zorro, mammina è a casa!»
Niente.
Le salì alla gola un nodo di apprensione e corse in cucina per controllare cosa fosse successo. Si immaginava di trovare il micio morto per sovralimentazione o affogato nel proprio vomito come una star degli anni Ottanta.
La cuccia, invece, era vuota.
Fu in quell’istante che risuonò la voce di Augusto dei Nomadi per tutta casa.


Ti baciava le labbra e io di rabbia morivo già
Ti baciava le labbra e un pugno di sabbia negli occhi miei


Com’era iniziata, la musica si interruppe secca.
C’era qualcuno in casa?
Vania sentì il cuore battere sotto il mento e lo stomaco strizzarsi in una morsa.
«Chi c’è?»
La voce quasi non le usciva, mentre tornava verso l’ingresso.
«Zorro...»
Mantenendo i sensi tesi si muoveva in direzione dell’unica via d’uscita, rimanendo nel silenzio più assoluto.
La distorsione del disco che ricominciava a suonare la fece strillare.


Ti baciava le labbra e io di rabbia morivo già
Ti baciava le labbra e un pugno di sabbia negli occhi miei


Ancora una volta seguì il silenzio, mentre il cadavere di Zorro le veniva sbattuto sul naso, da una mano guantata che era spuntata all’improvviso dall’ingresso del bagno.
Il dolore le fece chiudere gli occhi e il fazzoletto che subito dopo sentì sulla bocca, la fece scivolare nel buio.


* ** * ** *

Quando riaprì gli occhi era legata al letto di camera sua.
Un uomo sui quarant’anni, occhialetti rotondi da ragioniere, stempiato e panciuto la osservava dal fondo dei suoi piedi.
Provò a urlare e si accorse di avere la bocca piena di stoffa e un bavaglio ben stretto che non consentiva all’aria di uscire.
La musica di prima continuava a essere udibile in un basso sottofondo.
«Ti ricordi di me?»
Vania scosse la testa.
«Eravamo giovani, quante volte l’abbiamo ballata insieme? Se non ti fossi messa a fare la stupida con Sergio, adesso saremmo sposati! Avremmo due bambini: un maschio e una femmina».
La donna si ricordò di un bellissimo ragazzo nell’estate del 1970, con cui aveva avuto una storia fatta di baci e di tenerezze.
Se n’era andato presto dal campeggio e lei era passata subito a un altro.
Possibile che fosse il ragioniere stempiato che le stava dinanzi?
Non fece in tempo a mettere in ordine i pensieri, che il tizio panciuto le si sdraiò a fianco, abbracciandola.
«Ora, staremo sempre insieme!»
Vania sentì forte l’odore del gas.
La voce di Augusto riempì nuovamente l’aria.


Che sapore c'è
Ritornar con te
Ho nel cuore l'amore insieme a te
Ma con gli occhi rivedo ancora lui
Con teeee


All’acuto del maestro, seguì l’esplosione.



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Emiliano Maramonte
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Re: UN PUNGO DI SABBIA

Messaggio#2 » lunedì 17 giugno 2019, 23:19

Ciao Wladimiro!
Ben ritrovato anche in questo primo speciale estivo!
Tutto a posto con tempo di consegna e caratteri!
Buon divertimento in questa CIF Edition!

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Wladimiro Borchi
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Re: UN PUNGO DI SABBIA

Messaggio#3 » martedì 18 giugno 2019, 18:29

Grazie del Tuo commento, Ocean...
Quel pungo, però, non si può leggere!
Ahahahahaha!
W
IMBUTO!!!

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Massimo Tivoli
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Re: UN PUNGO DI SABBIA

Messaggio#4 » martedì 18 giugno 2019, 22:53

Ciao Wladimiro. È davvero un piacere rileggerti. Tema e paletto ci sono tutti. La lettura fila liscia senza intoppi fino al drammatico epilogo, il cui effetto è dirompente proprio come l’esplosione che chiude il racconto. Discreta dose di suspense e una scrittura pulita. Bella prova. Proprio a voler essere pignoli, avrei limitato la parte iniziale e creato più conflitto in casa, non so, una colluttazione, qualcosa per cui il lettore potesse pensare anche solo per un attimo che Vania avrebbe potuto salvarsi, per dargli infine la botta finale con l’epilogo devastante. Ma, ripeto, resta proprio una bella prova.

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Gabriele Dolzadelli
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Re: UN PUNGO DI SABBIA

Messaggio#5 » mercoledì 19 giugno 2019, 21:58

Ciao Wladimiro. Vedo che abbiamo avuto la stessa idea in merito a usare una canzone passata come riferimento alla cultura italiana. :)
Il mio parere sta in equilibrio su una corda. Da un lato ho trovato la storia poco accattivante, nel senso che questa semplice aggressione in casa con omicidio mi è sembrata un po' piatta e priva dell'originalità che ti ho visto proporre in altri racconti. Allo stesso tempo non posso che inchinarmi di fronte al tuo stile, che ho trovato incredibile, con una scrittura precisa e caratteristica. Complimenti.

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Pretorian
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Re: UN PUNGO DI SABBIA

Messaggio#6 » giovedì 20 giugno 2019, 1:03

Ciao, Wladimiro.

Ammetto che il racconto mi lascia perplesso. Da un lato, stilisticamente parlando è eccellente, con una scrittura chiara, pulita e impeccabile, dall'altro... beh... sembra non portare da nessuna parte.
Mi spiego: il racconto parte in quarta e squadra un personaggio allo stesso tempo odioso e complesso. Le scene successive sono leggermente telefonate, ma il crescendo di tensione è perfetto e il momento in cui la canzone irrompe nella storia potrebbe fare bella mostra di sé in un qualsiasi thriller di alto livello. A quel punto, ammetto di avere avuto l'hype a mille per l personaggio che stava entrando in scena. Dato il paletto, pensavo che avresti tirato fuori qualche personaggio noto dell'horror o del thriller (avendo adocchiato il nome del gatto fuori contesto, per qualche secondo ho pensato che il rapitore fosse Zorro), ma poi si scopre che il misterioso personaggio è... un tipo qualunque...? Non che sia sbagliato, ma la cosa è sintetizzata in così poco spazio che perde qualsivoglia appeal. Lo so, lo spazio era poco, ma così il finale scorre via più rapidamente dell'ultima stagione di GOT. Consiglio? RIpresentalo al prossimo Minuti Contati, con più tempo e più spazio a disposizione: sono sicuro che spaccherebbe tutto.

Alla prossima.

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Wladimiro Borchi
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Re: UN PUNGO DI SABBIA

Messaggio#7 » giovedì 20 giugno 2019, 8:47

Ebbene sì, aveva ragione il Venerabile Yoda: la paura è la via per il lato oscuro!
Due edizioni fa mi sono lasciato andare a un'idea troppo complessa per lo spazio di battute e tempo di minuti contati e il risultato è stato avvilente.
Stavolta mi sono concentrato su un'idea semplice per paura di finire nel medesimo baratro.
Solo la banale storia di un'ossessione che sfocia in un omicidio/suicidio ingiusto. Con un personaggio femminile moralmente discutibile fin dalle prime battute.
La cosa che più mi fa piacere è di essere migliorato nello stile.
Solo un anno fa, quando è cominciata la mia avventura su "la sfida", le idee erano buone, le emozioni arrivavano, ma la conclusione dei lettori qualificati di questo contest era sempre la stessa: il racconto c'è ma necessiterebbe di un robusto editing per essere godibile.
Non sapete quanto mi faccia bene, pur nelle giustissime critiche, sentirvi dire che lo stile vi è piaciuto.
Grazie e a rileggerci presto.
W
IMBUTO!!!

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alberto.tivoli
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Re: UN PUNGO DI SABBIA

Messaggio#8 » venerdì 21 giugno 2019, 14:45

Ciao Wladimiro, ecco il mio commnento.
Ho trovato la prima parte del racconto superiore alla fase intermedia e al finale, nonché, in assoluto, decisamente valida. Il personaggio di Vania, la situazione che vive all’inizio, il suo profilo è molto interessante e stimola la lettura.
Nel momento in cui appare l’innamorato di un tempo l’atmosfera si raffredda con un finale piuttosto scontato.
Anche io devo farti i miei complimenti per lo stile e la chiarezza con cui scrivi.

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Eugene Fitzherbert
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Re: UN PUNGO DI SABBIA

Messaggio#9 » venerdì 21 giugno 2019, 20:13

Ciao, Bloody-miro (scusa, sognavo di scriverlo da MESI!),
già con il pendaglio di carne sciolto in bocca mi hai fatto soffocare (che splendida battuta!) dalle risate, e non vedevo l'ora di andare a vedere come andava a finire!
Purtroppo devo aggiungermi alle amare delusioni di altri: il finale esplosivo e un po' troppo poco esplosivo. Tutto è gestito alla perfezione, sia chiaro, e in così pochi caratteri è difficile farci stare un'intera sequenza action: praise you! Quello che stona è solo la motivazione debole o poco affascinante che spinge il nemico a uccidere. Sarebbe stato bello se invece alla fine lui avesse chiamato la donna con un nome diverso, lei cercava di fargli capire l'errore, e lui che dice: Non sei Domitilla? Oh, lo diventerai, quando brucerai come lei! BOOM!
O no?

Ma alla fine, sono quisquiglie facili da tirare fuori con il senno di poi, nella calma di una serata estiva. Tu sei stato bravo a tenere la storia sempre perfettamente sotto controllo, stilisticamente impeccabile. Good Job!

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Gennibo
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Re: UN PUNGO DI SABBIA

Messaggio#10 » domenica 23 giugno 2019, 15:14

Ciao Wladimiro, è stato un vero piacere leggere il tuo racconto, chiaro e ricco di suspense, anche l’impaginazione di effetto. C’è l’ospite inatteso e il paletto. Tutto gestito molto bene.
Bello lo stile.
L’unica cosa che mi sono chiesta è perché non hai usato la prima persona, forse l’impatto sarebbe ancora stato maggiore.
Bravissimo e spero di rileggerti presto.

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Wladimiro Borchi
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Re: UN PUNGO DI SABBIA

Messaggio#11 » martedì 25 giugno 2019, 8:19

Gennibo ha scritto:Ciao Wladimiro, è stato un vero piacere leggere il tuo racconto, chiaro e ricco di suspense, anche l’impaginazione di effetto. C’è l’ospite inatteso e il paletto. Tutto gestito molto bene.
Bello lo stile.
L’unica cosa che mi sono chiesta è perché non hai usato la prima persona, forse l’impatto sarebbe ancora stato maggiore.
Bravissimo e spero di rileggerti presto.


Ciao GENNIBO,
Grazie del tuo commento.
Non ho usato la prima persona perché mi sto allenando a tenere i PDV nella terza persona.
Nel racconto il PDV era quello di Vania e la scommessa era riuscire a rispettarlo in toto, senza scivoloni.
Con la prima persona è tutto più intuitivo.
Uso MC prevalentemente come palestra per migliorarmi e la nuova fissazione è questa.
A rileggerci presto.
W
IMBUTO!!!

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Gennibo
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Re: UN PUNGO DI SABBIA

Messaggio#12 » martedì 25 giugno 2019, 11:51

Ciao Wladimiro, beh, direi che con il PDV ci sei riuscito! E riguardo la palestra vedo già dei buoni pettorali. ;)

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lordmax
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Re: UN PUNGO DI SABBIA

Messaggio#13 » martedì 25 giugno 2019, 22:02

Tema e paletto centrati senza difficoltà.
Lo stile di scrittura mi piace molto, semplice, diretto, inequivocabile, perfetto per racconti brevi.
Trovo però che non hai mantenuto le promesse iniziali. Presenti un personaggio incredibilmente interessante (pezzo di carne in bocca ^__^) e sfaccettato. Lo metti in una situazione ben difficile ma a cui è abituata, trattare con miserabili falliti, e si scioglie in niente senza motivo.
Immagino che il finale così rapido sia dovuto ai caratteri, quanto ti capisco, però visto il protagonista uno scambio di battute sarebbe stato molto interessante.

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Rionero
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Re: UN PUNGO DI SABBIA

Messaggio#14 » giovedì 27 giugno 2019, 12:23

Storia ben scritta con uno stile adatto alla storia.
E il bonus che io adoro i personaggi brutti (in questo caso sia la protagonista che l'antagonista direi).
Il fatto che la protagonista sia così insopportabile e realistica ti distrae da quello che sta succedendo che pur non craendo una vera e propria sorpresa, vedi che è qualcosa di grande ma lo lasci piacevolmente sullo sfondo. Ottimo!

Unico difetto il seguente passaggio:

"Com’era iniziata, la musica si interruppe secca."
Spezza un poì il ritmo e la scena sarebbe stata credo più cinematografica se la musica avesse continuato a suonare, intrecciandosi con l'azione.

Poi dettagli - ti suggerirei di mostrare diversamente questa azione:
"Il dolore le fece chiudere gli occhi e il fazzoletto che subito dopo sentì sulla bocca, la fece scivolare nel buio."

E forse togliere completamente:
"All’acuto del maestro, seguì l’esplosione."
magari traslando come ultima frase quella sull'odore del gas

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