Uscite serali
- Linda De Santi
- Messaggi: 497
Uscite serali
Luca esce anche stasera.
Sono giorni che rientra da lavoro alle otto, cena in fretta e alle nove è di nuovo fuori: le ho provate di tutte per invogliarlo a restare a casa con me, cenette speciali, maratone dei suoi film preferiti, calze a rete, ma niente, ogni sera s’infila la giacca e va.
–Non penserai che ti stia tradendo– si è stupito, quando ho affrontato la questione. –Lo sai bene dove vado.
–Sì, ma è strano lo stesso. Perché passi tanto tempo con i nuovi vicini?
–Be’… sono simpatici. Potresti venire anche tu, qualche volta.
–Non mi piacciono. E poi lo sai che non posso lasciare le piccole.
Ha annuito, poi si è alzato ed è uscito.
Abbiamo appena avuto due gemelle, perché invece di stare con loro va dai vicini? E se gli stessero inculcando qualche strana idea? Questi nuovi arrivati sono gente strana, egoista. Contro natura. Oh, lo so cosa mi direbbe il Ministero della Salute. Il crollo della fertilità mondiale non è colpa di nessuno, è successo e basta. Non bisogna biasimare chi non può mettere al mondo dei figli. Eppure mi dico: le soluzioni ci sono, perché loro non ne cercano una? Anche io ho avuto dei problemi, eppure ora ho due gemelle.
I vicini di prima, loro sì che erano brava gente. Peccato che abbiano avuto quell’incidente con il figlio: ormai era grande e sarebbe dovuto andare via di casa, invece per qualche motivo è impazzito e una notte ha quasi ucciso i genitori, fuggendo chissà dove. Una storia davvero triste, che oltretutto capita sempre più frequente in questi tempi scellerati, ma ciò non vuol dire che debba succedere a tutti. Le mie figlie non faranno mai una cosa del genere, anche se sono creature che ho raccolto dalla strada, come tanti altri piccoli adottati dalla brava gente.
Luca era d’accordo, si è impegnato per ottenere l’affido. Ora però mi sembra pentito, e temo che la colpa sia proprio dei nuovi vicini. Loro non vogliono figli di nessun tipo, e forse stanno convincendo anche mio marito che sia meglio così. Una sera che stavano bevendo nella veranda ho sentito Luca dirgli che un po' invidia la loro scelta, e che forse, se potesse tornare indietro, farebbe lo stesso.
–Ho paura di quando le piccole cresceranno– ha detto. –Di quando saranno alte il doppio di me.
Non posso permettere che i vicini gli confondano le idee. Ho bisogno del suo aiuto per crescere le piccole. Mi serve qualcuno che le trattenga per il collare quando verso loro la pappa nelle ciotole, che le tenga ferme mentre gli limo i dentini. Se non lo faccio bene, rischio che quando giochiamo mi stacchino un arto.
Questi nuovi vicini assomigliano un po’ alle creature che sono scese dal cielo qualche anno fa, poco dopo che si era scoperto che un sacco di gente non era più fertile. Anche loro non vogliono essere genitori: fanno i figli ma li abbandonano per strada, e quelli si divorano tra loro e solo i più forti diventano adulti. Dicono che sia la loro natura, ma io mi domando: non meritano forse amore, questi piccoli?
Fortuna che il Ministero della Salute ha creato il sistema di adozioni. Chiaro, gli incidenti capitano, ma in linea di massima tutto funziona a meraviglia. Da quando ho le gemelle, ho perso solo un orecchio.
Prendo i loro cappottini e glieli mostro. Nella gabbietta, loro si agitano: hanno capito che stiamo per uscire.
–Su, piccole– sorrido. –Andiamo a dire a papà che torni a casa.
Sono giorni che rientra da lavoro alle otto, cena in fretta e alle nove è di nuovo fuori: le ho provate di tutte per invogliarlo a restare a casa con me, cenette speciali, maratone dei suoi film preferiti, calze a rete, ma niente, ogni sera s’infila la giacca e va.
–Non penserai che ti stia tradendo– si è stupito, quando ho affrontato la questione. –Lo sai bene dove vado.
–Sì, ma è strano lo stesso. Perché passi tanto tempo con i nuovi vicini?
–Be’… sono simpatici. Potresti venire anche tu, qualche volta.
–Non mi piacciono. E poi lo sai che non posso lasciare le piccole.
Ha annuito, poi si è alzato ed è uscito.
Abbiamo appena avuto due gemelle, perché invece di stare con loro va dai vicini? E se gli stessero inculcando qualche strana idea? Questi nuovi arrivati sono gente strana, egoista. Contro natura. Oh, lo so cosa mi direbbe il Ministero della Salute. Il crollo della fertilità mondiale non è colpa di nessuno, è successo e basta. Non bisogna biasimare chi non può mettere al mondo dei figli. Eppure mi dico: le soluzioni ci sono, perché loro non ne cercano una? Anche io ho avuto dei problemi, eppure ora ho due gemelle.
I vicini di prima, loro sì che erano brava gente. Peccato che abbiano avuto quell’incidente con il figlio: ormai era grande e sarebbe dovuto andare via di casa, invece per qualche motivo è impazzito e una notte ha quasi ucciso i genitori, fuggendo chissà dove. Una storia davvero triste, che oltretutto capita sempre più frequente in questi tempi scellerati, ma ciò non vuol dire che debba succedere a tutti. Le mie figlie non faranno mai una cosa del genere, anche se sono creature che ho raccolto dalla strada, come tanti altri piccoli adottati dalla brava gente.
Luca era d’accordo, si è impegnato per ottenere l’affido. Ora però mi sembra pentito, e temo che la colpa sia proprio dei nuovi vicini. Loro non vogliono figli di nessun tipo, e forse stanno convincendo anche mio marito che sia meglio così. Una sera che stavano bevendo nella veranda ho sentito Luca dirgli che un po' invidia la loro scelta, e che forse, se potesse tornare indietro, farebbe lo stesso.
–Ho paura di quando le piccole cresceranno– ha detto. –Di quando saranno alte il doppio di me.
Non posso permettere che i vicini gli confondano le idee. Ho bisogno del suo aiuto per crescere le piccole. Mi serve qualcuno che le trattenga per il collare quando verso loro la pappa nelle ciotole, che le tenga ferme mentre gli limo i dentini. Se non lo faccio bene, rischio che quando giochiamo mi stacchino un arto.
Questi nuovi vicini assomigliano un po’ alle creature che sono scese dal cielo qualche anno fa, poco dopo che si era scoperto che un sacco di gente non era più fertile. Anche loro non vogliono essere genitori: fanno i figli ma li abbandonano per strada, e quelli si divorano tra loro e solo i più forti diventano adulti. Dicono che sia la loro natura, ma io mi domando: non meritano forse amore, questi piccoli?
Fortuna che il Ministero della Salute ha creato il sistema di adozioni. Chiaro, gli incidenti capitano, ma in linea di massima tutto funziona a meraviglia. Da quando ho le gemelle, ho perso solo un orecchio.
Prendo i loro cappottini e glieli mostro. Nella gabbietta, loro si agitano: hanno capito che stiamo per uscire.
–Su, piccole– sorrido. –Andiamo a dire a papà che torni a casa.
Ultima modifica di Linda De Santi il lunedì 16 settembre 2019, 23:26, modificato 1 volta in totale.
Re: Uscite serali
Ed ecco la terza classificata della Sesta Era! Ciao Linda e benvenuta nella Settima Era! Tutto ok con caratteri e tempo, divertiti in questa SIGNOR DISTRUGGERE EDITION!
- maurizio.ferrero
- Messaggi: 529
Re: Uscite serali
Ciao Linda, è sempre un piacere leggerti.
Dunque, il tuo è un racconto che si lascia leggere, che dal mio punto di vista ho trovato senza infamia e senza lode. Risulta essere un po' troppo "raccontato", e purtroppo si capisce dove voglia andare a parare già dal momento in cui viene descritto l'omicidio. Tenere il mistero fino alla fine non so quanto avrebbe premiato, ma forse sarebbe stato più interessante vedere il comportamento dei nuovi arrivati piuttosto che sentirlo raccontare.
Carina l'idea che il ministero della salute permetta l'adozione di creature aliene... Per come siamo messi ora a livello sociale, stiamo parlando davvero di fantascienza.
Dunque, il tuo è un racconto che si lascia leggere, che dal mio punto di vista ho trovato senza infamia e senza lode. Risulta essere un po' troppo "raccontato", e purtroppo si capisce dove voglia andare a parare già dal momento in cui viene descritto l'omicidio. Tenere il mistero fino alla fine non so quanto avrebbe premiato, ma forse sarebbe stato più interessante vedere il comportamento dei nuovi arrivati piuttosto che sentirlo raccontare.
Carina l'idea che il ministero della salute permetta l'adozione di creature aliene... Per come siamo messi ora a livello sociale, stiamo parlando davvero di fantascienza.
- erika.adale
- Messaggi: 304
Re: Uscite serali
Il racconto è scritto bene e il fatto che sia molto raccontato non toglie nulla alla qualità della fattura. Ho qualche dubbio sulla verosimiglianza interna dello scenario narrato. Dunque crollo della fertilità, arrivo di extraterrestri grandi, grossi e iperfertili ma... alieni alle cure parentali, con una prole aggressiva (fino a quando? Si calmano crescendo?) . Ministero della Salute che favorisce adozioni/affidi (perché?),benché estremamente rischiosi. E il parricida citato? Era umano? Insomma, forse la brevità non ha giovato a un racconto che mette sul fuoco molti argomenti forti.
- Emiliano Maramonte
- Messaggi: 1107
- Contatta:
Re: Uscite serali
Ciao Linda!
Bentornata e buon nuova Era! Aspettavo un tuo nuovo lavoro breve qui a MC. Come da tradizione, anche se fuori girone, ho voluto leggerti.
Il testo si legge bene, crea la giusta dose di domande (chi sono i vicini? Perché stanno plagiando Luca?...) e cerca di dipingere uno scenario strano e un po' fuor di sesto rispetto al nostro reale. Molto interessante l'idea delle adozioni aliene in un contesto di crollo della fertilità mondiale, però l'idea, se collocata in un contesto meno narrativo e più razionale è un po' traballante (è una bizzarra correlazione, quella tra l'arrivo degli alieni e il problema delle nascite...), come anche quasi tutta la seconda parte dove si sono affastellati alcuni temi a formare un quadro a tratti confuso.
Un po' di svogliatezza? Non eri convinta dell'ispirazione che hai avuto per questo racconto? Ho percepito questi inconvenienti nella tua scrittura. Ma spero di sbagliarmi.
Non un racconto memorabile, come ci hai ormai abituato, ma comunque una storia che si fa apprezzare per alcune vivide immagini, per qualche passaggio inquietante (i cuccioli famelici e la rassegnazione della protagonista che ha addirittura avuto un orecchio divorato...), e per lo stile immancabilmente limpido e scorrevole.
In bocca al lupo!
Emiliano.
Bentornata e buon nuova Era! Aspettavo un tuo nuovo lavoro breve qui a MC. Come da tradizione, anche se fuori girone, ho voluto leggerti.
Il testo si legge bene, crea la giusta dose di domande (chi sono i vicini? Perché stanno plagiando Luca?...) e cerca di dipingere uno scenario strano e un po' fuor di sesto rispetto al nostro reale. Molto interessante l'idea delle adozioni aliene in un contesto di crollo della fertilità mondiale, però l'idea, se collocata in un contesto meno narrativo e più razionale è un po' traballante (è una bizzarra correlazione, quella tra l'arrivo degli alieni e il problema delle nascite...), come anche quasi tutta la seconda parte dove si sono affastellati alcuni temi a formare un quadro a tratti confuso.
Un po' di svogliatezza? Non eri convinta dell'ispirazione che hai avuto per questo racconto? Ho percepito questi inconvenienti nella tua scrittura. Ma spero di sbagliarmi.
Non un racconto memorabile, come ci hai ormai abituato, ma comunque una storia che si fa apprezzare per alcune vivide immagini, per qualche passaggio inquietante (i cuccioli famelici e la rassegnazione della protagonista che ha addirittura avuto un orecchio divorato...), e per lo stile immancabilmente limpido e scorrevole.
In bocca al lupo!
Emiliano.
- Linda De Santi
- Messaggi: 497
Re: Uscite serali
Grazie a tutti per i commenti!
L'idea di un Ministero della Salute che crea un sistema di adozioni aliene in un contesto di crollo della fertilità mondiale a me non sembra così assurda. O meglio, non mi pare più assurda delle terrificanti campagne pro-fertilità che si sono viste negli ultimi anni, il cui messaggio di fondo era: metti al mondo nuovi individui per il bene della nazione, c'è il debito pubblico da ripagare e se in futuro ci saranno meno persone è un problema!Se nessuno fosse più in grado di mettere al mondo dei figli, non mi parrebbe così assurdo che la politica si aprisse alla possibilità di adottare altre creature per dotarle di codice fiscale e di tutto ciò che serve per mettere un debito sulla loro testa :P
Ma può anche darsi che sia io che lavoro troppo d'immaginazione :D
In ogni caso, grazie ancora per le preziose osservazioni!
L'idea di un Ministero della Salute che crea un sistema di adozioni aliene in un contesto di crollo della fertilità mondiale a me non sembra così assurda. O meglio, non mi pare più assurda delle terrificanti campagne pro-fertilità che si sono viste negli ultimi anni, il cui messaggio di fondo era: metti al mondo nuovi individui per il bene della nazione, c'è il debito pubblico da ripagare e se in futuro ci saranno meno persone è un problema!Se nessuno fosse più in grado di mettere al mondo dei figli, non mi parrebbe così assurdo che la politica si aprisse alla possibilità di adottare altre creature per dotarle di codice fiscale e di tutto ciò che serve per mettere un debito sulla loro testa :P
Ma può anche darsi che sia io che lavoro troppo d'immaginazione :D
In ogni caso, grazie ancora per le preziose osservazioni!
- Marco Travaglini
- Messaggi: 196
Re: Uscite serali
Ciao Linda, ben ritrovata.
Allora, non mi crederai, ma ti giuro che ho scritto un racconto molto molto simile al tuo quasi un annetto fa, ispirato dall'aver portato a spasso i miei figli che mi avevano prosciugato ogni energia :D (ovviamente io facevo parte di quei casi frequenti in cui le simpatiche bestioline facevano a pezzi i genitori adottivi).
Il tuo racconto lo dividerei su due piani di lettura. Uno lo trovo impeccabile: l'angoscia e la solitudine di una donna con cui prima si prende un impegno così importante, e su cui poi semplicemente si abbandonano tutti i problemi, è una descrizione perfetta di molte situazioni reali a cui ho assistito e mi piace davvero tanto il modo in cui l'hai resa.
Il secondo piano di lettura è quello della descrizione del mondo fantastico e dei suoi problemi: riuscire a infilare un mondo del genera senza spiegone ha del miracoloso. Purtroppo però, il mondo che è la base su cui hai costruito la storia, anche per me scricchiola, perde un po' di credibilità e verosimiglianza: davvero non si riescono a trovare i vantaggi nell'allevare dei mostriciattoli da tenere in gabbia che nel migliore dei casi ti staccano un orecchio, nel peggiore dei casi (che però stanno diventando frequenti) uccidono i genitori e in generale si uccidono tra loro.
Anche stilisticamente trovo la prima parte molto ben scritta e con un buon ritmo, mentre la seconda parte è più lenta e forzata.
In sintesi un bel racconto in cui la sospensione dell'incredulità in alcuni momenti può interrompersi.
Allora, non mi crederai, ma ti giuro che ho scritto un racconto molto molto simile al tuo quasi un annetto fa, ispirato dall'aver portato a spasso i miei figli che mi avevano prosciugato ogni energia :D (ovviamente io facevo parte di quei casi frequenti in cui le simpatiche bestioline facevano a pezzi i genitori adottivi).
Il tuo racconto lo dividerei su due piani di lettura. Uno lo trovo impeccabile: l'angoscia e la solitudine di una donna con cui prima si prende un impegno così importante, e su cui poi semplicemente si abbandonano tutti i problemi, è una descrizione perfetta di molte situazioni reali a cui ho assistito e mi piace davvero tanto il modo in cui l'hai resa.
Il secondo piano di lettura è quello della descrizione del mondo fantastico e dei suoi problemi: riuscire a infilare un mondo del genera senza spiegone ha del miracoloso. Purtroppo però, il mondo che è la base su cui hai costruito la storia, anche per me scricchiola, perde un po' di credibilità e verosimiglianza: davvero non si riescono a trovare i vantaggi nell'allevare dei mostriciattoli da tenere in gabbia che nel migliore dei casi ti staccano un orecchio, nel peggiore dei casi (che però stanno diventando frequenti) uccidono i genitori e in generale si uccidono tra loro.
Anche stilisticamente trovo la prima parte molto ben scritta e con un buon ritmo, mentre la seconda parte è più lenta e forzata.
In sintesi un bel racconto in cui la sospensione dell'incredulità in alcuni momenti può interrompersi.
- Luca Nesler
- Messaggi: 727
- Contatta:
Re: Uscite serali
Ciao Linda. Comincio da te.
Il tuo racconto è scritto molto bene e si costruisce su una buona idea. Interessante anche la scelta narrativa che hai fatto per costruire la situazione. Sicuramente non la più semplice.
Ho trovato però un po' forzato il passaggio tra "i vicini influenzano Luca" e "i figli adottivi sono mostri", forse perché poi rimani su questo secondo aspetto che sbilancia il discorso e rende la prima parte più pretestuosa. Oltre a questo la protagonista mi sembra davvero sciocca, cioè, citi incidenti e addirittura che ha perso un orecchio e non si rende conto di quanto questa situazione non vada bene? Il lettore sì e lei no? La sua realtà non mi sembra così lontana dalla mia per giustificare questo cambio di prospettiva.
Poi faccio una considerazione sul corsivo della frase
mi ha fatto pensare che se lo evidenzi per far capire che c'è qualcosa di insolito, mostri troppo la presenza dell'autrice. Cioè lo rendi meno naturale. Tu cosa ne pensi?
Poi
arto nel linguaggio parlato non l'ho mai sentito usare. Avrei usato "braccio" o simili, perché con un vocabolo piazzato così mi sentirei di creare confusione su chi sta narrando, perché e a favore di chi. Mi è sembrato come mescolare i registri linguistici. Ma anche qui ti chiedo che ne pensi, perché mi rendo conto che siano sottigliezze, ma mi piace approfondire visto l'amore comune per la scrittura.
A parte questi dettagli (che ho citato nello spirito del confronto) devo dire che il racconto mi è piaciuto e mi sembra una buona prova.
Il tuo racconto è scritto molto bene e si costruisce su una buona idea. Interessante anche la scelta narrativa che hai fatto per costruire la situazione. Sicuramente non la più semplice.
Ho trovato però un po' forzato il passaggio tra "i vicini influenzano Luca" e "i figli adottivi sono mostri", forse perché poi rimani su questo secondo aspetto che sbilancia il discorso e rende la prima parte più pretestuosa. Oltre a questo la protagonista mi sembra davvero sciocca, cioè, citi incidenti e addirittura che ha perso un orecchio e non si rende conto di quanto questa situazione non vada bene? Il lettore sì e lei no? La sua realtà non mi sembra così lontana dalla mia per giustificare questo cambio di prospettiva.
Poi faccio una considerazione sul corsivo della frase
Linda De Santi ha scritto: –Di quando saranno alte il doppio di me.
mi ha fatto pensare che se lo evidenzi per far capire che c'è qualcosa di insolito, mostri troppo la presenza dell'autrice. Cioè lo rendi meno naturale. Tu cosa ne pensi?
Poi
Linda De Santi ha scritto: Se non lo faccio bene, rischio che quando giochiamo mi stacchino un arto.
arto nel linguaggio parlato non l'ho mai sentito usare. Avrei usato "braccio" o simili, perché con un vocabolo piazzato così mi sentirei di creare confusione su chi sta narrando, perché e a favore di chi. Mi è sembrato come mescolare i registri linguistici. Ma anche qui ti chiedo che ne pensi, perché mi rendo conto che siano sottigliezze, ma mi piace approfondire visto l'amore comune per la scrittura.
A parte questi dettagli (che ho citato nello spirito del confronto) devo dire che il racconto mi è piaciuto e mi sembra una buona prova.
- Linda De Santi
- Messaggi: 497
Re: Uscite serali
Ciao Luca, grazie per il commento!
Sul corsivo hai perfettamente ragione, dà proprio l'impressione che si vogliano rimarcare quelle due parole: a cose normali sarebbe stata una cosa che, rileggendo il giorno dopo, avrei sicuramente tolto!
Sul discorso dell'arto, invece, devo rifletterci: a me non sembra innaturale come frase, però può darsi che suoni strana in quanto viene "detta" dalla protagonista (che, come hai notato, ho volutamente caratterizzato in modo che alla fine si riveli un'alienata totale). Forse in questo caso avrebbe calzato meglio un linguaggio più semplice. Non so, ci rifletto su ancora un po'.
Grazie ancora per le tue annotazioni attente e preziose :)
Sul corsivo hai perfettamente ragione, dà proprio l'impressione che si vogliano rimarcare quelle due parole: a cose normali sarebbe stata una cosa che, rileggendo il giorno dopo, avrei sicuramente tolto!
Sul discorso dell'arto, invece, devo rifletterci: a me non sembra innaturale come frase, però può darsi che suoni strana in quanto viene "detta" dalla protagonista (che, come hai notato, ho volutamente caratterizzato in modo che alla fine si riveli un'alienata totale). Forse in questo caso avrebbe calzato meglio un linguaggio più semplice. Non so, ci rifletto su ancora un po'.
Grazie ancora per le tue annotazioni attente e preziose :)
Re: Uscite serali
Ciao Linda, piacere di conoscerti e di commentarti.
Un racconto davvero singolare, con un'idea a mio parere "poderosa", nel senso che ha notevoli possibilità di essere sviluppata ed ampliata con buoni risultati.
Nel quadro del contest e delle sue limitazioni invece, trovo che annaspi un po', tra suggerimenti poco velati (figli che diventano alti il doppio) e situazioni poco credibili (che un organo statale faccia fronte al calo delle nascite, il quale peraltro non viene spiegato in alcun modo, permettendo a degli umani di adottare dei mostri alieni poco addomesticabili, mi pare difficile, così come mi vien da chiedere come si comportino questi piccoli alieni una volta cresciuti: acquisiscono di colpo raziocinio? Viceversa, avrebbero probabilmente già dovuto sterminare l'umanità...).
Alla fine comunque credo che con calma, sistemando un po' questi difetti, possa venir fuori qualcosa di molto buono, visto anche l'ottimo stile che supporta la narrazione.
A presto e in bocca al lupo!
Un racconto davvero singolare, con un'idea a mio parere "poderosa", nel senso che ha notevoli possibilità di essere sviluppata ed ampliata con buoni risultati.
Nel quadro del contest e delle sue limitazioni invece, trovo che annaspi un po', tra suggerimenti poco velati (figli che diventano alti il doppio) e situazioni poco credibili (che un organo statale faccia fronte al calo delle nascite, il quale peraltro non viene spiegato in alcun modo, permettendo a degli umani di adottare dei mostri alieni poco addomesticabili, mi pare difficile, così come mi vien da chiedere come si comportino questi piccoli alieni una volta cresciuti: acquisiscono di colpo raziocinio? Viceversa, avrebbero probabilmente già dovuto sterminare l'umanità...).
Alla fine comunque credo che con calma, sistemando un po' questi difetti, possa venir fuori qualcosa di molto buono, visto anche l'ottimo stile che supporta la narrazione.
A presto e in bocca al lupo!
Re: Uscite serali
Alien Nation dal lato sociale. ^__^
Bellissima l'idea del Ministero della Salute, molto divertente.
Il racconto fila liscio senza scivoloni, forse troppo, si capisce quasi subito dove stai andando a parare e scoprire che si tratta di alieni non è una sorpresa. In un primo momento ho pensato a piccoli demoni o zombie poi sono diventati alieni ma sono comunque figli 'altri' da gestire.
La pecca principale credo che sia nel fatto che è completamente raccontato, non ha mordente, il momento più curioso è quando la protagonista spiega che il marito arriva a casa, cena e esce per andare dai vicini, mi sarebbe piaciuto vedere cosa fa dai vicini di così interessante. E mi sarebbe anche piaciuto vedere come lei ha cercato di trattenerlo in casa. ^__^
Nel complesso bella l'idea e racconto senza infamia e senza lode.
Ovviamente tema preso in pieno.
Bellissima l'idea del Ministero della Salute, molto divertente.
Il racconto fila liscio senza scivoloni, forse troppo, si capisce quasi subito dove stai andando a parare e scoprire che si tratta di alieni non è una sorpresa. In un primo momento ho pensato a piccoli demoni o zombie poi sono diventati alieni ma sono comunque figli 'altri' da gestire.
La pecca principale credo che sia nel fatto che è completamente raccontato, non ha mordente, il momento più curioso è quando la protagonista spiega che il marito arriva a casa, cena e esce per andare dai vicini, mi sarebbe piaciuto vedere cosa fa dai vicini di così interessante. E mi sarebbe anche piaciuto vedere come lei ha cercato di trattenerlo in casa. ^__^
Nel complesso bella l'idea e racconto senza infamia e senza lode.
Ovviamente tema preso in pieno.
-
- Messaggi: 53
Re: Uscite serali
Ciao Linda!
Idea molto originale, divertente anche l'idea del Ministero della Salute che invoglia le adozioni, lasciando aperte al lettore domande e ipotesi sul proseguio della storia (e se fosse tutto un piano proprio per far adottare le creature così che uccidano gli umani?)
Forse avrei evitato di inserire l'omicidio dei vecchi vicini, in parte perché anticipa troppo quello che viene svelato nella parte finale in parte perché mi viene da pensare a dell'infodumping. Perché non liquidare con qualcosa che lasci incertezza al lettore? (Es. I vicini di prima, loro sì che erano brava gente. Peccato che sia successo quella tragedia con il figlio.)
Spero di leggerti ancora ^^
Idea molto originale, divertente anche l'idea del Ministero della Salute che invoglia le adozioni, lasciando aperte al lettore domande e ipotesi sul proseguio della storia (e se fosse tutto un piano proprio per far adottare le creature così che uccidano gli umani?)
Forse avrei evitato di inserire l'omicidio dei vecchi vicini, in parte perché anticipa troppo quello che viene svelato nella parte finale in parte perché mi viene da pensare a dell'infodumping. Perché non liquidare con qualcosa che lasci incertezza al lettore? (Es. I vicini di prima, loro sì che erano brava gente. Peccato che sia successo quella tragedia con il figlio.)
Spero di leggerti ancora ^^
Re: Uscite serali
Ciao Linda,
ben tornata!
Allora ti dico subito cosa mi ha convinto e cosa no.
La narrazione è buonissima, si svela mano a mano e il particolare del quasi duplice omicidio non svela poi un granché sulla natura del figlio: anche molti umani sono finiti per mano dei propri pargoli, naturali o adottivi, senza bisogno di creature aliene.
Mi risulta un po' difficile da digerire, invece, il fatto che qualcuno davvero abbia un desiderio di genitorialità tale e tanto da infilarsi in casa esseri così pericolosi.. poi mi ricordo del ragazzino superproblematico che volevo prendere in affido io e forse davvero per essere genitore-non-naturale in certi casi serve la follia di aprire il cuore.. Però ecco magari XXX mi avrebbe rubato la catenina, ma almeno non dovevo limargli i denti..
Bello il parallelo tra i childfree e i non childfree e il terrore- ben espresso in questo periodo- di chi fa figli che chi non ne ha stia tramando qualcosa. Nel complesso una buona prova.
ben tornata!
Allora ti dico subito cosa mi ha convinto e cosa no.
La narrazione è buonissima, si svela mano a mano e il particolare del quasi duplice omicidio non svela poi un granché sulla natura del figlio: anche molti umani sono finiti per mano dei propri pargoli, naturali o adottivi, senza bisogno di creature aliene.
Mi risulta un po' difficile da digerire, invece, il fatto che qualcuno davvero abbia un desiderio di genitorialità tale e tanto da infilarsi in casa esseri così pericolosi.. poi mi ricordo del ragazzino superproblematico che volevo prendere in affido io e forse davvero per essere genitore-non-naturale in certi casi serve la follia di aprire il cuore.. Però ecco magari XXX mi avrebbe rubato la catenina, ma almeno non dovevo limargli i denti..
Bello il parallelo tra i childfree e i non childfree e il terrore- ben espresso in questo periodo- di chi fa figli che chi non ne ha stia tramando qualcosa. Nel complesso una buona prova.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!
- Andrea Partiti
- Messaggi: 1047
- Contatta:
Re: Uscite serali
Mi piacciono le implicazioni del mondo che descrivi. Una razza parassita che sfrutta gli umani e il loro istinto materno per farsi accudire la prole, magari abbattendo loro stessi la fertilità degli umani.
E' inquietante il giusto e plausibile, visto quanto potente può essere il bisogno di produrre prole nelle persone, a quanti sforzi e a quante follie e persino psicosi può portare se non viene soddisfatto.
Aggiungici una situazione piccola e "domestica" inserita in questo sistema, e ne esce un buon racconto che esplora gli effetti di questo sistema globale sulle persone, su chi ha dubbi sull'avere figli e si trova non solo ad avere un figlio non voluto ma ad averne uno alieno e pericoloso.
Con queste premesse, l'unica critica che ti muoverei, è che trovo quasi inutile la rivelazione, il tener nascosta la natura delle gemelle. Buttaci nell'ambientazione con le prime due frasi e il racconto funziona comunque, e anzi puoi raccontare ancor più liberamente e senza muoverti in punta di piedi per gestire le informazioni!
E' inquietante il giusto e plausibile, visto quanto potente può essere il bisogno di produrre prole nelle persone, a quanti sforzi e a quante follie e persino psicosi può portare se non viene soddisfatto.
Aggiungici una situazione piccola e "domestica" inserita in questo sistema, e ne esce un buon racconto che esplora gli effetti di questo sistema globale sulle persone, su chi ha dubbi sull'avere figli e si trova non solo ad avere un figlio non voluto ma ad averne uno alieno e pericoloso.
Con queste premesse, l'unica critica che ti muoverei, è che trovo quasi inutile la rivelazione, il tener nascosta la natura delle gemelle. Buttaci nell'ambientazione con le prime due frasi e il racconto funziona comunque, e anzi puoi raccontare ancor più liberamente e senza muoverti in punta di piedi per gestire le informazioni!
Re: Uscite serali
Credo che qui il problema stia in un non adeguato approfondimento del contesto. Posso immaginarmi tutto, ma su basi mie personali e non per una semina interna al testo. Allo stato attuale è un più che discreto racconto cui manca, a mio parere, la fase di rifinitura e questo è il motivo per cui ti invito a lavorarlo nel Laboratorio perché sarebbe una bella aggiunta per la vetrina. Pollice tendente verso l'alto, per ora.
Torna a “132° Edizione All Time - Signor Distruggere Edition - la Prima della Settima Era”
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite