Una scommessa

Appuntamento fissato per lunedì 21 ottobre con Carmen Laterza. Scrittrice indipendente, ghostwriter, editor, esperta di Self Publishing e Book Marketing, aiuta le persone a realizzare il loro sogno di scrivere e pubblicare un libro. Alle 21.00 verrà rivelato il tema da lei scelto e si avranno le solite quattro ore di tempo per scrivere un racconto di massimo 3300 caratteri. I migliori dell'edizione verranno inviati alla guest star per commento e classifica finale.
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alberto.tivoli
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Una scommessa

Messaggio#1 » lunedì 21 ottobre 2019, 22:53

UNA SCOMMESSA - di Alberto Tivoli

Toccava a me. Ma non mi alzai.
L’impiegata si affacciò da dietro il monitor e sorrise.
A sinistra, un ragazzo con l’acne mi scrutò.
La fidanzatina gli diede dei colpetti sul fianco.
– Tocca a lei. – Il giovane mi centrò la punta del naso con uno schizzo di saliva.
Invitai la coppietta a farsi avanti e mi asciugai il naso.
Non se lo fecero ripetere due volte. Entrambi indossavano mutande firmate che facevano capolino oltre il bordo dei jeans anch’essi firmati.
Sulla destra, sorpresi l’ultimo cliente in attesa che aveva lanciato le palle degli occhi contro il tanga della ragazza. Le recuperò e si eclissò dietro le pagine del quotidiano.
La coppia comprò i biglietti per la corriera e il treno.
C’era un concerto.
Lei ha smesso di andare ai concerti da quando sta con me.
La testolina dell’operatrice guizzò oltre il bordo dello schermo. Le feci l’occhiolino.
Inarcò un sopracciglio vichingo. Che begli occhi grigi che aveva.
Ma io sono stregato da iridi castane e con il sole dentro, un po’ come il miele di castagno.
– Posso? – Visto che non mi muovevo, “Occhi a molla” si fece avanti.
L’uomo versò una quota per un viaggio di nozze.
Anche il matrimonio è una cosa che ha smesso di fare da quando sta con me. Ne ha già due alle spalle.
Rimasi solo con la nordica, che si alzò pure in piedi con i pugni sui fianchi.
Coraggio. In fondo avevo già deciso. Dovevo essere uomo.
Migrai dalla sedia a ridosso della vetrina a quella di fronte la scrivania di… ma quanto era piccolo quel cartellino… Rosangela!
– Siamo quasi alla chiusura. – Spiegò con note campane.
Altro che svedese. Comunque non feci una piega. Non do mai nulla per scontato. Valuto tutte le alternative. È nella mia natura.
– Un biglietto per Shanghai, sola andata.
Detto, fatto. Avevo il mio regalo per lei.
La amo. La amo tanto da lasciarla libera. Anche se fa male a entrambi.
Allora, una volta mi chiese:
– Secondo te, lo devo fare anche se soffrirò?
– Ascolta, te lo dico come se tu per me fossi una persona qualsiasi. Per quel poco che ho imparato sulla vita, no, non farlo.
– Ma se rimango è peggio.
– Sì. Però è inutile percorrere una strada con le lacrime agli occhi. Pensi che starai meglio ma non è vero.
– Perché non vieni con me?
Lo capirai, tesoro mio. Ma non le dissi niente e la ferii.
Come raccontai a un amico, nel nostro ristorante preferito:
– Lo ha fatto grazie a me.
– Le tue ex non sono scappate in un altro continente.
– No, non a causa mia. Hai capito male. Lo ha fatto proprio perché io le do sicurezza. Se non ci fossi stato io, non avrebbe avuto il coraggio di mettersi alla prova.
– Ma perché non sei andato con lei?
Lo capirà. Ma non risposi e a lui non fregò nulla.
E ora sono solo in salotto, con birra e pizza al taglio sul tavolinetto a forma di catasta di libri. Il fondo del boccale ingrandisce “vento” di “Via col vento”.
Bussano alla porta.
Ogni volta vado a vedere l’esito della scommessa che ho fatto.
Finora ho sempre perso il piatto.
Che sia la volta giusta?
Apro la porta e gli occhi al miele di castagno piangono.
– Com’era il lavoro in Cina?
– Fantastico ma ho chiuso.
– Hai dimostrato che sei in grado di ottenere di meglio della vita che facevi qui con me.
A volte è sufficiente per fare pace con se stessi e per accettare di tornare. Ho scommesso su questo.
– Mi sei mancato.
La abbraccio e la tengo stretta.
E sono felice.
Sono solo un piano B. Ma sono felice.



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antico
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Re: Una scommessa

Messaggio#2 » lunedì 21 ottobre 2019, 23:01

Ciao Alberto! Tutto a posto anche per te! Buona Libroza Edition!

Daniel Travis
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Re: Una scommessa

Messaggio#3 » martedì 22 ottobre 2019, 15:22

Stile coerente, specifico, ben posato su un protagonista con un piede nell'accidia e un altro nel fastidio, ma in fin dei conti relatable per molti - un classico italiano.
Trama semplice ma senza sbavature, che traccia un disegno compiuto e pulito.
Non sarebbe male lasciare un po' più di spazio e agentività a lei, che allo stato attuale risulta poco più di un prop cucito sul nostro protagonista, e ne segue non l'arco trasformativo, quanto piuttosto, in buona sostanza, una riconferma d'idee e pratiche.
Complimenti e a presto.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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Laura Cazzari
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Re: Una scommessa

Messaggio#4 » martedì 22 ottobre 2019, 16:00

Ciao Aberto, è un piacere rileggerti. Affronti il tema in modo del tutto originale, dal punto di vista dello stesso piano B. Ho dovuto rileggere un po’ di volte il tuo racconto perché l’ho trovato un po’ confusionario. Spendi diversi caratteri nella parte iniziale per descrivere un’ambientazione che non è utile alla trama e lasci poco spazio alle parti importanti. Il risultato che vuoi ottenere è chiaro, ma non si ha il tempo di entrare in sintonia con il protagonista e di comprendere appieno le sue scelte. Prima gli dice di andare e poi le compra il biglietto? Se ci rimettessi mano secondo me verrebbe fuori qualcosa di carino.
Laura Cazzari

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Alfabri
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Re: Una scommessa

Messaggio#5 » giovedì 24 ottobre 2019, 0:00

Ciao Alberto, piacere di leggerti e commentarti.
Bello.
Gradevole l'introduzione, scorrevole e con scelte lessicali e descrittive brillanti, anche se probabilmente più indicata per un racconto più lungo. Questo forse ha tolto spazio e caratteri al rendere lampante la trama della vicenda. Mi è stata necessaria una seconda lettura per comprendere esattamente cosa fosse successo, e questo non è mai troppo apprezzato dai lettori. Ma una volta chiarita la contorsione (forse è un mio limite, legato a non aver mai vissuto un'esperienza simile), il racconto prende piena sostanza, oltre che un'indubbia forma di qualità.
Ben fatto, alla prossima!

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giancarmine trotta
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Re: Una scommessa

Messaggio#6 » giovedì 24 ottobre 2019, 18:53

Ciao Alberto, piacere di leggerti.
Per adesso la tua è la migliore idea: far parlare il piano B!
Però ti devo sottolineare la difficoltà che ho avuto nel comprendere appieno la trama in prima lettura. È come se ti sei incartato volontariamente: forse perché la trama iniziale ti sembrava troppo banale? È una mia supposizione e potrei aver scritto una cavolata.
Credo che l'idea sia ottima e l'hai sviluppata per un buon 80% nel migliore dei modi. Qualche descrizione iniziale in meno e qualche dialogo con enfasi in più ed era il top, sempre secondo me. Credo che in tremila battute ci poteva stare benissimo con queste poche modifiche.
Una prova in chiaroscuro, alla prossima,
G.
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Gabriele Dolzadelli
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Re: Una scommessa

Messaggio#7 » venerdì 25 ottobre 2019, 15:29

Ciao Alberto. Piacere di rileggerti. Il mio commento si divide in due. Le prime letture e le seconde (o forse è meglio dire terze o quarte). Questo perché fino all'altro giorno leggevo e rileggevo il tuo testo provando un forte senso di confusione. Davvero, mi sforzavo con tutto me stesso ma non capivo lo svolgersi della vicenda. E mi ero pure innervosito perché l'idea iniziale di raccontare il protagonista attraverso ciò che vede negli altri personaggi in fila mi era piaciuto parecchio, eppure non mi sembrava riuscire a portare a nulla. Stavo per affossare il racconto quando oggi, prima di scrivere il commento, mi sono messo lì a rileggerlo altre volte. E non so come, forse ero più riposato e meno stanco, sono riuscito a capire molte cose in più e spero di averle azzeccate. In pratica lui non vuole che la ragazza stia con lui senza sperimentare il mondo e capire sé stessa, perché sarebbe come avere sempre il tarlo del dubbio che, non conoscendo altro, lei lo ami per semplice ingenuità o bisogno di protezione. Lasciandola partire, invece, lei può sperimentare il mondo, acquistare sicurezza e se a quel punto sarebbe tornata da lui avrebbe avuto la certezza che fosse vero amore. Ho capito bene? Spero di sì, perché in questo caso l'idea è davvero bella, geniale e originale. Di certo merita molti più punti di quanto avevo preventivato all'inizio ma rimane il fatto che se servono davvero tante letture per capirlo è perché qualcosa non funziona. Forse è la parte centrale a confondere un po', con quel salto al passato che non viene ben raffigurato o forse è il concetto stesso che non viene spiegato bene dal protagonista. Ritoccando qualcosa e facendo emergere il messaggio ne gioverebbe il tutto a dismisura.

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DandElion
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Re: Una scommessa

Messaggio#8 » giovedì 31 ottobre 2019, 17:19

Ciao!
Ho dovuto rileggere la prima parte per capire dove finiva il racconto nell’agenzia di viaggi e dove invece iniziava il dialogo tra i due. Addirittura per una frazione di secondo ho pensato che l’impiegata dell’agenzia fosse la donna che voleva/doveva andare in Cina.
Bella l’idea del lasciare liberi chi si ama, liberi anche di esser felici senza di noi..
Ho l’impressione che ti siano finiti i caratteri sotto le dita mentre scrivevi: la prima parte è ben scritta, cadenzata e ricca di dettagli, la seconda più scarna e meno avvincente.. quanti mesi, quanti anni, quanto tempo lui è rimasto ad aspettarla?
Migliorerei un po’ questo passaggio..
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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Puch89
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Re: Una scommessa

Messaggio#9 » giovedì 31 ottobre 2019, 19:38

Buonasera!
Premetto col dire che c'è voluta ben più di una rilettura per entrare pienamente nel mood del racconto, cosa che secondo me non è proprio positiva su di un testo così breve. Il punto credo sia la chiarezza delle intenzioni forse cambiate in corso d'opera durante la scrittura? Non saprei, è la prima ipotesi che mi è venuta in mente. Il risultato comunque è stato pienamente raggiunto da una forte attinenza col tema del contest, che sebbene in un primo momento non si intraveda facilmente, a fine lettura risalta cristallino. All'inizio c'è più cura nei dettagli, cosa un po' assente verso la fine, sistemata in maniera diversa l'avrei apprezzata molto di più. A presto.

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Andrea Partiti
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Re: Una scommessa

Messaggio#10 » giovedì 31 ottobre 2019, 19:54

Sono riuscito a ricomporre il tuo racconto, ma non è stato semplice.
Il tema è centratissimo per quanto mi riguarda, ma serve davvero tanto per rendere meno ermetica la storia.
La scena iniziale - lunga - di osservazione dei personaggi, a posteriori mi piace ed è azzeccata, ma come primo impatto mi aveva lasciato davvero confuso, senza una direzione, senza sapere cosa aspettarmi, su cosa concentrarmi.
E' un ottimo racconto, ma credo che serva una piccola ristrutturazione (senza il vincolo di caratteri?) per renderlo completo.

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