Un mondo piccolo

Appuntamento fissato per lunedì 21 ottobre con Carmen Laterza. Scrittrice indipendente, ghostwriter, editor, esperta di Self Publishing e Book Marketing, aiuta le persone a realizzare il loro sogno di scrivere e pubblicare un libro. Alle 21.00 verrà rivelato il tema da lei scelto e si avranno le solite quattro ore di tempo per scrivere un racconto di massimo 3300 caratteri. I migliori dell'edizione verranno inviati alla guest star per commento e classifica finale.
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Luca Nesler
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Un mondo piccolo

Messaggio#1 » lunedì 21 ottobre 2019, 23:32

Con venti euro ci potevo comprare duecento caramelle. Oppure quattro giornali con le figurine.
La strada scorreva silenziosa ad ogni passo della bambina. Era grigia e fredda, ed era l’unico tratto che la mamma le lasciava fare da sola.
Sollevò il pacchetto nella mano destra. La carta regalo era bellissima, anche se era da maschi.
Ma tanto a me non piacciono le figurine.
Il naso colava ancora e Greta si passò la lingua sopra le labbra per dare una pulita. Il muretto con la rete verde, attraverso cui si vedevano le rose della nonna, comparve dietro l’angolo. La bimba raggiunse il cancello e premette il tasto del citofono. La testa brizzolata della nonna si mostrò attraverso la finestra al pianterreno e la bimba alzò la mano.
Il cancello frizzò, fece “clack” e lei lo spinse con la spalla. Da piccola non riusciva a spostarlo da sola. L’aiutavano per entrare nel cortile, e per fare un mucchio di altre cose, ma era tutto più bello lo stesso.
Prima era tutto meglio.
Il portone si aprì e la nonna spalancò le braccia. Sorrideva coi denti che sembravano tazzine per le bambole. «Greta! Tesoro mio, com’è contenta la nonna di vederti! Lo sai che sono proprio contenta?»
La bambina annuì tirando su col naso mentre la donna si spostava per lasciarla entrare. La aiutò a togliere il cappotto e Greta passò il pacchetto da una mano all’altra per poter sfilare le maniche facendo scricchiolare la carta con le automobiline. Tirò di nuovo su col naso e si pulì col polso.
«Hai il raffreddore, amore mio? Poi ti preparo un tè col miele, va bene?»
Mentre la nonna appendeva il cappotto, il nonno uscì dal soggiorno. Sorrise. «Ciao, bella! Ci hai fatto proprio una bella sorpresa, eh?»
L’espressione del nonno cambiò. La bocca si raddrizzò e si curvò un pochino al contrario. La fronte si riempì di rughe.
Una lacrima appesa alle ciglia di Greta scese, e il sapore di acqua salata colpì le labbra. La bambina sollevò il pacchetto. «Ecco, tieni. Ti ho portato un rega…» Non riuscì a finire la frase. La gola si gonfiò, il petto cominciò a sussultare e tutto si appannò. Il naso riprese a colare.
Il nonno si inginocchiò, raccolse il pacchetto dalla manina e lesse piano il biglietto che la mamma ci aveva appiccicato: «Bentornato papà».
Ecco che c’era scritto! «Però ho deciso che lo regalo a te. L’ho preso coi miei soldi, nonno».
La nonna parlava ancora, ma Greta non sentiva quello che diceva, perché l’abbraccio stretto del nonno le chiudeva le orecchie. Tirò ancora su col naso.
L’uomo si staccò e le afferrò le guance tra le mani. Anche lui piangeva.
«Questo è di sicuro il regalo più bello di tutti. Grazie, Greta cara.»
La bimba si asciugò gli occhi e sorrise. «Sai, costa come duecento caramelle».
Ultima modifica di Luca Nesler il martedì 22 ottobre 2019, 0:18, modificato 3 volte in totale.



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antico
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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#2 » lunedì 21 ottobre 2019, 23:35

Ciao Luca! Tutto ok con caratteri e tempo, buona Libroza Edition!

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Laura Cazzari
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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#3 » martedì 22 ottobre 2019, 15:58

Ciao Luca, che storia toccante. Mi piace come hai reso il punto di vista della bambina, i suoi pensieri e le sue emozioni. Credibile e descritto magistralmente. Stupendo, delicato e straziante il piano B che hai scelto. Lo hai trattato con molta maestria mostrando le tue carte solo all’ultimo. Non ho critiche da fare se non il titolo che secondo me poteva evocare meglio la trama. Un buon racconto, complimenti.
Laura Cazzari

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Gabriele Dolzadelli
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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#4 » mercoledì 23 ottobre 2019, 21:43

Ciao Luca. Ti vedo in ottima forma.
Credo che per questo racconto non ho davvero critiche da fare, soltanto complimenti. Ingredienti dosati e seminati al punto giusto, punto di vista ben descritto, rendendo la bambina tenera in ogni suo gesto e personaggi secondari ben caratterizzati attraverso dialoghi credibilissimi.
Insomma, un gioiello di racconto che sa stringere cuore e stomaco. Lo posso dire sin da subito, in testa alla classifica di girone, per quanto mi riguarda. Continua così.

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Alfabri
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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#5 » giovedì 24 ottobre 2019, 0:31

Ciao Luca, piacere di leggerti.
Per il commento passo dopo aver ricevuto qualche dritta: sarà la ventesima volta che lo rileggo, ma non riesco a capirlo. Evidentemente ormai ho la mente focalizzata e mi perdo qualche passaggio chiave che mi impedisce di districare la trama. Ti chiedo una mano (mi sento stupido, perdonami) perchè capisco che è un limite mio e il racconto è scritto troppo bene perchè il giudizio possa essere inficiato del mio ritardo cognitivo.
Grazie buona serata.

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Luca Nesler
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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#6 » giovedì 24 ottobre 2019, 2:27

Ciao ragazzi e grazie a tutti.
Con questo racconto ho provato a semplificare la scrittura e a focalizzare più profondamente nella bambina. Per me ha carattere molto sperimentale e non riesco a dare un vero giudizio. Cioè, non mi sono sentito completamente a mio agio nello scrivere, ma mi ha fatto effetto. Lo sto misurando sui vostri commenti, perciò vi chiedo di essere schietti fino all'irriverenza (tanto so che mi amate) così che io possa conoscere davvero l'effetto del testo.
Anche solo una parola che vi è stata sul cazzo...

Fabrizio! Non dire cazzate! Non è scritto troppo bene: se non lo capisci vuol dire che non funziona. Io voglio sapere perché con te non funziona. Lo DEVO sapere! Sono qui per questo: migliorare. E chi è qui solo per raccogliere complimenti alzi la mano!
Sono stato minimale ma Io lo trovo molto scarno e il problema grosso è quello: avrò dato abbastanza dettagli per far entrare il lettore nella vicenda?
Dimmi pure la sensazione che ti ha dato alla prima lettura (non la seconda). Tipo "che cazzo è sta roba?"
Prometto che quando mi capiterai sotto ricambierò.

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maurizio.ferrero
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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#7 » giovedì 24 ottobre 2019, 8:37

Ciao Luca

Non sono tenuto a commentarti a 'sto giro, ma una promessa è una promessa. Quindi beccati 'sta critica.

Credo di poter dare tre giudizi completamente diversi al racconto: storia, emozioni suscitate, lato tecnico della scrittura.

Storia: non ho capito. Davvero, anche dopo alcune riletture il senso generale della trama mi è oscuro. La scena è descritta veramente bene, ma rimane appunto quello: una scena. La bambina compra delle macchinine, arriva a casa dei nonni, decide di regalarle al nonno invece che al padre. Ok, e quindi? Non ho capito il perché di questa decisione, di dove sia andato il padre (il biglietto dice "bentornato". Era andato in vacanza? Era "uscito a prendere le sigarette"? Era morto? Giuro, non ho capito). La commozione della bambina e del nonno mi fa intuire che sia accaduto qualcosa di grave, ma non ci è dato sapere cosa. È come se mancasse un pezzo.

Emozioni suscitate: non so bene come tu abbia fatto, ma per quanto me ne sfugga il senso generale, la scena è emozionante. Sarà che la bambina che abbraccia il nonno è sempre un'immagine che tocca il cuore, ma funziona bene. Forse capendoci qualcosa di più sarebbe andata ancora meglio.

Lato tecnico: ti vedo in forma. Descrizioni asciutte che però toccano i punti giusti, periodi brevi, frasi concise. Nulla da dire, c'è un miglioramento.

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Luca Nesler
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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#8 » giovedì 24 ottobre 2019, 8:57

Ciao Maurizio! Grazie dell'ottimo feedback. credo di aver intuito cosa ti ha dato il senso di vuoto e e che cosa manca per dare chiarezza al testo. Penso di essere riuscito a individuare le scene che non funzionano. In caso la metterò nel laboratorio per sistemarla.
Grazie ancora e a presto ricambierò il favore! ;)

alexandra.fischer
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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#9 » giovedì 24 ottobre 2019, 9:37

Che bel racconto. Ho imparato parecchio leggendolo. Sì, la piccola Greta è resa bene, in tutta la sua mentalità infantile (vedi il riferimento alle duecento caramelle e alla scena del cancello). Mi pare di capire che la seconda possibilità per lei siano stati i nonni (visto il tira e molla dei genitori). Lo si vede dal pacco dono preso al nonno (quel biglietto lo trasforma di fatto in un papà vero e proprio, si vede che le è stato più accanto del genitore in questione: il raffreddore non la ferma nella sua visita).


Attenzione a:
bentornato papà (bentornato, papà)

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Gennibo
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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#10 » giovedì 24 ottobre 2019, 11:36

Ciao Luca, provo ad aiutarti con la comprensione del tuo testo ;)
La storia è bellissima. In primo piano ci sono le emozioni che questo racconto evoca. La bimba con il raffreddore enfatizza le emozioni che noi proviamo al leggerlo, anche se ci domandiamo: ma è raffreddore o pianto di tristezza? Questo comunque non diminuisce l’impatto.
Adoro i testi che finiscono riprendendo l’inizio. Mi è piaciuta la prima frase, una legenda che ci permette di capire e vedere il testo dall’ottica che tu hai voluto dare e che secondo me lo arricchisce, una sorta di impronta di Greta. Secondo me sei stato bravo a metterti nei panni della bimba e rimanerci senza perdere la focalizzazione sul suo PDV. Nella seconda riga capiamo chi l’ha pensata e possiamo entrare nell’atmosfera del testo.
“Prima era tutto meglio” spiega il cambiamento che c’è stato, all’inizio pensavo che il padre di Greta fosse morto, ma rileggendo il testo non ho trovato indizi in proposito, la nonna dà per scontato che Greta sia ammalata e non triste, così ho optato per i genitori che si sono lasciati.
Il pacco ha la carta da maschi con le macchinine, ma non dici cosa c’è dentro, in effetti non importa. Il riferimento alle figurine è per farci capire che quei venti euro, spesi per quel regalo, lei li avrebbe potuti spendere per le figurine, come spieghi all’inizio.
Il biglietto la mamma lo aveva scritto indirizzandolo al padre di Greta, che però non essendoci più, viene riciclato per il nonno. Se Greta ha pagato i venti euri per il dono, il biglietto dovrebbe essere di Greta, anche se scritto dalla mamma, e quindi il “Bentornato papà” è un riferimento al padre di Greta che non è tornato, e un doppio senso, visto che il papà della mamma di Greta è tornato dall’ospedale, che si capisce dal volto sorridente che si trasforma in sofferente.
Mi chiedo se questi nonni siano paterni o materni.
L’ingenuità della bambina ti permette di dare qualche indizio che ci aiuta a comprendere il testo.
Che dire? Bravissimo! E non vedo l’ora di leggere qualche altro tuo racconto.
P.S. Anche io ho imparato qualcosa dal tuo testo, e non metterei la virgola segnalata da Alexandra.

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giancarmine trotta
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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#11 » giovedì 24 ottobre 2019, 19:35

Ciao Luca, mamma mia.
Mi sto chiedendo: ci si può emozionare leggendo un racconto che non si capisce completamente?
La risposta è sì.
Senza dilungarmi troppo in commenti doppi, già proposti, effettivamente ho l'amaro in bocca per non aver goduto appieno. Perché per come è scritto, dosato, centellinato in ogni sua parte, questo racconto poteva entrare nella top Ten di sempre di MC.
Invece ci tocca immaginare troppo, e tutti, dove sia il padre: siccome è stato scritto troppo bene, non mi sembra nemmeno giusto farlo.
Resterò nel dubbio, ci penserò ancora, lo rileggerò certamente.
Complimenti per l'alto livello raggiunto.
Alla prossima,
G.
***

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Alfabri
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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#12 » giovedì 24 ottobre 2019, 20:24

Luca Nesler ha scritto:Ciao ragazzi e grazie a tutti.
Con questo racconto ho provato a semplificare la scrittura e a focalizzare più profondamente nella bambina. Per me ha carattere molto sperimentale e non riesco a dare un vero giudizio. Cioè, non mi sono sentito completamente a mio agio nello scrivere, ma mi ha fatto effetto. Lo sto misurando sui vostri commenti, perciò vi chiedo di essere schietti fino all'irriverenza (tanto so che mi amate) così che io possa conoscere davvero l'effetto del testo.
Anche solo una parola che vi è stata sul cazzo...

Fabrizio! Non dire cazzate! Non è scritto troppo bene: se non lo capisci vuol dire che non funziona. Io voglio sapere perché con te non funziona. Lo DEVO sapere! Sono qui per questo: migliorare. E chi è qui solo per raccogliere complimenti alzi la mano!
Sono stato minimale ma Io lo trovo molto scarno e il problema grosso è quello: avrò dato abbastanza dettagli per far entrare il lettore nella vicenda?
Dimmi pure la sensazione che ti ha dato alla prima lettura (non la seconda). Tipo "che cazzo è sta roba?"
Prometto che quando mi capiterai sotto ricambierò.


Guarda, ti ripeto che il racconto fa presa emotiva, pur non riuscendo ad essere completamente decrittabile. Ora leggendo un commento ho avuto l'illuminazione. Il fatto che fosse stata la madre ad appiccicare il biglietto mi aveva convinto che il dono fosse suo per il proprio padre, ma il tutto non tornava con il fatto che fosse stato la bimba a comprarlo. Viceversa, mi dicevo, se l'avesse comprato la bimba, perchè ci aveva scritto sopra la madre? Lì sta l'inghippo secondo me: non torna che la bambina sia ABBASTANZA GRANDE per comprare con i propri soldi il regalo per il papà, ma TROPPO PICCOLA per scrivere di suo pugno un bigliettino ed appiccicarlo sul regalo.
In realtà ora ho capito che il tuo intento era sottolineare come il ritorno del papà era un desiderio non solo della piccola ma anche della madre stessa. Questo mi porta a pensare che il padre non abbia preso il regalo non perchè morto, ma per scelta di non tornare? Quindi probabilmente abbiamo a che fare con una ragazza-madre che prova anche attraverso la figlia a riconquistare un'unione familiare con un uomo che probabilmente si è rifatto un'altra vita, un'altra famiglia.
Questa è l'interpretazione a mio giudizio più realistica.
Come commento, direi che abbiamo di fronte un racconto meraviglioso, di una tenerezza incredibile perchè sei riuscito magistralmente a calarti nei panni della bimba e a dipingere una scena davvero struggente, con alle spalle una storia complessa, profonda. Meraviglioso.
La meraviglia purtroppo è stata chiaramente mitigata dalle sette camicie che mi hai fatto sudare per riuscire a comprendere il tutto. Ciononostante resta il racconto migliore del gruppo, senza dubbio. Complimenti veri.

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Luca Nesler
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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#13 » giovedì 24 ottobre 2019, 21:44

@Maurizio, Alexandra, Isabella, Carmine, Fabrizio:

Grazie a tutti per le indicazioni sulla comprensione e l'attenzione che state dando a questo racconto. Mi state aiutando molto e mi sto facendo delle idee su alcuni aspetti che non pensavo. Credo di stare scoprendo alcune cose che vorrò testare la prossima volta.

Per ora non svelo nulla della "trama" (diciamo situazione...), ma finiti i commenti penso che condividerò alcuni pensieri con voi per una buona discussione tecnica e allora dirò come ho pensato i retroscena del racconto.

Grazie di cuore!

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Puch89
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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#14 » venerdì 25 ottobre 2019, 12:33

Ciao Luca, è la prima volta che leggo qualcosa di tuo.
Inizio col dirti, come molti altri hanno fatto, che la scena è descritta meravigliosamente per quanto concerne i sentimenti che suscita e stimola con incredibile effetto e facilità. Il modo di fare della bambina lascia trasparire emozioni con una naturalezza disarmante, complici i brevi ma ottimi periodi di descrizione delle azioni e dei pensieri. La nota dolente è che effettivamente è difficile districarsi nel senso della storia di per sé, povera di spiegazioni ma di larga manica nell'interpretazione finale, anche troppo, che lascia spiazzati. Secondo la mia modestissima opinione, in questo genere hai talento, riesci a trasmettere emotività nel lettore con abilità, se fosse stata meno criptica la comprensione sarebbe stato forse il miglior racconto del tuo gruppo.
Alla prossima.

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Luca Nesler
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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#15 » sabato 26 ottobre 2019, 20:13

Ciao Alessio, ti ringrazio per la tua analisi. Mi è sempre più chiaro cosa ho omesso e cosa ha causato nei lettori. Sto trovando questa edizione molto utile.
Grazie ancora

Daniel Travis
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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#16 » giovedì 31 ottobre 2019, 7:44

Ciao, stavolta devo accordarmi alla tendenza generale dei commenti: Il punto di forza del racconto È senza dubbio l'appropriatezza e la pulizia dello stile, l'aderenza al punto di vista, le piccole espressioni disseminate che ci fanno entrare nel mondo di una bambina fermandosi A un passo dal diventare stucchevoli.
Resta di fatto Ignoto il punto centrale della trama: L'ipotesi che mi sembra più probabile è quella del padre assente, ma anche in quel caso l'assenza di indizi specifici non mi sembra aiuti l'effetto generale della storia, pour restando in linea nell'eventualità con il punto di vista. Di sicuro una delle migliori prove di questa edizione, se non la migliore, stilisticamente parlando.
Complimenti e a presto.
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#17 » giovedì 31 ottobre 2019, 15:31

Ciao Riccardo. Ho commesso degli errori nel fornire alcuni dettagli cruciali. Grazie alle abitazioni che sto ricevendo credo di poterlo migliorare. Poi mi direte.
Intanto grazie mille!

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DandElion
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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#18 » giovedì 31 ottobre 2019, 17:00

Ciao Luca!
Racconto pulitissimo dal punto di vista descrittivo: non c’e un solo aggettivo fuori posto, non c’è una sbavatura. Davvero complimenti. È molto emozionante e ci si immedesima facilmente con i personaggi nei vari passaggi. È molto evocativo e non può non salire un magone di dolore nel capire che “prima era tutto diverso” ma prima di cosa? Ecco, l’unica critica che mi sento di muoverti è che non si capisce quale sia stato l’evento che ha spinto Questa famiglia nel baratro di un gran dolore. Il padre è scappato con la segretaria? Si è suicidato? È entrato in ospedale e non è più uscito? Dolcissima la bambina che sceglie nel nonno il suo secondo padre, ma il lettore non può sapere perché e questo inevitabilmente lo estromette violentemente dal racconto. Peccato perché è impossibile non commuoversi eppure qualcosa non quadra del tutto. A presto!!
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#19 » giovedì 31 ottobre 2019, 17:06

Grazie Dand. È vero e ho sottovalutato l'impatto che non sapere che ne è del padre ha sul lettore. Pensavo fosse irrilevante, ma risulta fondamentale per la comprensione del contesto. Credo che d'ora in poi cercherò di non lasciare più nulla di non detto per evitare questo inconveniente

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Andrea Partiti
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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#20 » giovedì 31 ottobre 2019, 21:39

Ehr, è molto bello da leggere, crei la tensione giusta e ci fai porre un sacco di domande e interessare genuinamente alla bambina e a cosa la muove.
La bambina ha fatto dei sacrifici, niente caramelle, niente figurine, per comprare qualcosa al nonno. Non capisco bene in che modo si incastri il biglietto nel regalo che sembra essere stato comprato dalla bambina...
Ho letto diverse volte il racconto alla ricerca di indizi e appigli, ma niente. Ho anche contemplato l'ipotesi "la bambina è morta e sta ritrovando i nonni morti, che sono felici di vederla ma anche tristi", ma anche lì, il bigliettino non s'incastra.

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antico
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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#21 » venerdì 1 novembre 2019, 19:28

Non mi ha emozionato, devo ammetterlo. E questo non perché io sia di animo arido, ma perché se c'è qualcosa che non funziona non mi riesce di empatizzare fino in fondo. Il gesto di dare un regalo pensato per il padre al nonno, se non contestualizzato, mi lascia indifferente. Detto questo, piccola analisi sulle qualità del testo, quelle qualità che hanno creato tanta emozione in altri commentatori: c'è una bambina, una strada silenziosa, un pacchetto che costa come duecento caramelle (figura azzeccatissima e che cattura tutta l'attenzione). E rimani bene sulla bambina fino all'abbraccio con il nonno con la ripetizione finale delle duecento caramelle a dare il colpo di grazie agli animi già rapiti. Manca il contesto, non dico una spiegazione, ma una semina che fornisca una chiave di lettura. E per me è l'unica cosa che conta, come già saprai bene seguendo i miei commenti. Ne consegue una valutazione da pollice ni tendente verso l'alto.

Ps: complimenti per il gran lavoro sui commenti, nei prossimi giorni farò un post per parlarne :)

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Luca Nesler
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Re: Un mondo piccolo

Messaggio#22 » venerdì 1 novembre 2019, 22:34

Grazie Antico. Ho fatto delle correzioni che posterò nel laboratorio a fine contest. Sono molto curioso di vedere se saranno sufficienti. Per i commenti ho preso questa decisione per stima e affetto nei confronti dei minuti contatini, anche dopo averne conosciuti diversi a Milano. Siamo tutti nella stessa direzione e sono convinto che l'aiuto che possiamo darci a vicenda sia autentico

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