Piano C - Mario Pacchiarotti

Appuntamento fissato per lunedì 21 ottobre con Carmen Laterza. Scrittrice indipendente, ghostwriter, editor, esperta di Self Publishing e Book Marketing, aiuta le persone a realizzare il loro sogno di scrivere e pubblicare un libro. Alle 21.00 verrà rivelato il tema da lei scelto e si avranno le solite quattro ore di tempo per scrivere un racconto di massimo 3300 caratteri. I migliori dell'edizione verranno inviati alla guest star per commento e classifica finale.
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jimjams
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Piano C - Mario Pacchiarotti

Messaggio#1 » lunedì 21 ottobre 2019, 23:36

Quando Alba entrò nella stanza, il Generale le si rivolse senza convenevoli, additando le foto sparse sul tavolo.
«Allora? Che diavolo combinano i Bael?»
Lei gettò un'occhiata alle foto. In orbita c’era grande attività. Sciami di piccole api andavano e venivano e le strutture nello spazio crescevano rapidamente.
«Non so che cosa sia questa roba, ma vi ho già spiegato che se non seguiamo il loro Piano, l’alternativa è sterminarci.»
«Miliardi e miliardi di esseri umani? Quanti saranno loro su quell'isola del Pacifico? Ventimila?»
La donna sostenne il suo sguardo. «Li avete già sottovalutati una volta.»
L’uomo distolse lo sguardo. «Troveremo il modo di annientarli, è solo questione di tempo.»
Alba scosse la testa. «Ci sono sei di quelle cose in orbita. Non so cosa siano, ma posso indovinare a cosa servono.»
La Presidente tossicchiò per richiamare l'attenzione.
«Le possibilità che tutte le nazioni della Terra seguano alla lettera le azioni richieste dal Piano Bael è praticamente nulla. Troppe rinunce, troppe incertezze, nessun vantaggio concreto…»
Abbassò lo sguardo. Aveva le mani intrecciate davanti a sé e stringeva le dita ritmicamente.
Alzò di nuovo gli occhi e fissò Alba.
«Lei è la sola che ha ancora accesso all'isola. Parli con la Madre e le spieghi quanto è terribile quello che si accingono a fare. Ci ha detto che onorano la vita sopra ogni cosa. Come è possibile che vogliano sterminare l'umanità intera?»
Alba sospirò. «Senza di noi loro sopravviverebbero. Meglio che si salvino alcuni piuttosto che nessuno. E se non attueremo il Piano sono destinati a morire insieme a noi. Se ci pensa bene, nei loro panni, faremmo lo stesso.»
«Sterminare un’intera specie…»
«È quello che abbiamo provato a fare con loro solo pochi mesi fa, ricorda?»
Alba si alzò. «Comunque andrò, se me lo consentiranno parlerò con la Madre, ma non aspettatevi miracoli.»

***

La Madre guardò la Terra. Ciò che stava per fare implicava una grande rinuncia e terribili conseguenze. Quando era stato chiaro che non sarebbe stato possibile attuare il Piano la tristezza l’aveva avvolta. Per mesi la mente era stata ottenebrata dall’enormità della scelta che doveva fare. Sembrava esserci una sola alternativa al Piano, una sola via per salvare il pianeta e la vita su di esso. Poi era venuta da lei quella giovane heshre, Vinsa, neanche duecento anni, con un’idea folle. Aveva messo al lavoro le hala e da quella follia era nato un nuovo Piano.
Restava solo da scegliere. E la scelta era solo sua.
Quanto era bella la Terra. Una volta tornati sulla superficie del pianeta i Bael erano rimasti annichiliti dalla vastità e complessità della vita che lo animava. Lei più di tutti, probabilmente.
Tutta quella bellezza… Come rinunciarvi?
«Madre?»
Zonràda si voltò, era ora.
«Va bene» disse «partiamo.»

***

Avevano aspettato con ansia quel giorno, quell'ora. Solo lei aveva creduto, per gli altri rimaneva il dubbio che fosse solo un inganno.
Poi arrivò l’attimo stabilito e le navi si mossero, dapprima lente, poi sempre più veloci.
Era tutto vero, i Bael se ne andavano.
«Santo Cielo» disse la Presidente «siamo salvi!»
Iniziarono ad abbracciarsi, ridevano…
Alba fuggì fuori.
Piangeva.
La loro generazione era salva, forse anche qualcuna di quelle seguenti.
Ma senza i Bael chi avrebbe salvato il pianeta dai sapiens?
Chi avrebbe seguito il Piano?
Lei lo sapeva. Nessuno.
Nessuno.



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antico
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Re: Piano C - Mario Pacchiarotti

Messaggio#2 » lunedì 21 ottobre 2019, 23:37

Ciao Mario! Caratteri e tempo ok anche per te, divertiti in questa Libroza Edition!

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Massimo Tivoli
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Re: Piano C - Mario Pacchiarotti

Messaggio#3 » martedì 22 ottobre 2019, 11:34

Ciao Mario, piacere di rileggerti. Ti chiedo scusa ma non sono in grado di giudicare il tuo racconto perché, pur rileggendolo due volte, non l’ho capito. Probabilmente sono solo io, e te lo auguro perché le tue idee sono sempre originali e la scrittura di livello. Ammesso che possa esserti utile, posso però dirti da dove vengono, per me, le fonti di incomprensione: in pochissime battute abbiamo abbastanza personaggi che, inevitabilmente, risultano impalpabili e non perché tu non sia bravo a caratterizzarli ma perché è quasi impossibile farlo in così poche battute; molti riferimenti a cose che rimangono ignote: i Bael, le heshre, le hala, la Madre, il Piano, Vinsa che spunta così, all’improvviso, ecc.;
Quello che mi resta è l’impressione che il tutto sia un frammento estratto da qualcosa di molto più lungo, e sicuramente più comprensibile e, quindi, più efficace.
Nella mia incomprensione, ho provato a tirare qualche conclusione: i Bael (che, stando al racconto, non ho capito chi/cosa siano, il loro ruolo proprio) decidono di lasciare la terra nelle mani degli umani per evitare un conflitto senza speranza? Così facendo gli umani sono destinati all’estinzione nel giro di poche generazioni. Quindi, forse, lo sviluppo del tema sarebbe:
– Piano A: sterminare gli umani;
– Piano B: sterminare i Bael;
– Piano C: i Bael si salvano ma rinunciando al pianeta, gli umani hanno il pianeta ma sono destinati alla fine.
Non so, in definitiva mi sembra di giocare a fare l’indovino.

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jimjams
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Re: Piano C - Mario Pacchiarotti

Messaggio#4 » mercoledì 23 ottobre 2019, 1:47

Vediamo gli altri commenti, poi risponderò.

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maurizio.ferrero
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Re: Piano C - Mario Pacchiarotti

Messaggio#5 » mercoledì 23 ottobre 2019, 9:32

Ciao Mario,

Urca. Tanta, troppa carne al fuoco!
Ho capito a grandi linee la vicenda, ovvero una sorta di specie aliena che torna sulla Terra e per qualche motivo la trova "infettata" dagli umani. Mi sembra che ci sia una sorta di messaggio ecologista di fondo, ma il resto della vicenda mi risulta fin troppo enigmatico.
Qual era il piano originale dei Bael? Perché è stato reso necessario un piano B?
L'utilizzo di molti termini in linguaggio alieno, inventati, e la presenza di molti personaggi che vengono lasciati di sfondo mi da l'idea che tu abbia avuto in testa una vicenda molto più grande e complessa, e che ne abbia ritagliato degli stralci.
Il problema è che così l'insieme risulta incompleto e in generale poco comprensibile.
A livello tecnico, scrittura impeccabile come sempre.

A presto

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Luca Nesler
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Re: Piano C - Mario Pacchiarotti

Messaggio#6 » mercoledì 23 ottobre 2019, 22:45

[premessa: per il rispetto di tutti e, sapendo che ognuno preferisce le critiche ai complimenti, ho deciso di commentare senza leggere gli altri commenti e di accantonare qualunque filtro cortese. Ti prego di non confondere questo atteggiamento con mancanza di stima. Tutt'altro!]

Ciao Mario. Nella prima parte mi piacciono le azioni con cui intervalli i dialoghi, ma l'ho trovata troppo lunga e infarcita di un po' di infodump e dettagli non fondamentali. Di contro sento la mancanza di qualche dettaglio che spieghi meglio la situazione: chi sono gli alieni, perché sopravvivrebbero senza gli umani, da quanto questa convivenza va avanti e con che rapporti? Quali sono le richieste insite nel Piano Bael? Quale la posizione personale di Alba (chi 'è)?
Insomma, nonostante la tua abilità, trovo che avresti potuto mostrare una situazione più chiara per permettere un maggiore coinvolgimento.

Nella seconda parte mostri la Madre con cui possiamo sentirci in sintonia rispetto all'amore per il pianeta e per la ricchezza di vita, ma non comprendiamo nulla di più della situazione. Anzi, aggiungi elementi che non sembra tu abbia l'intenzione di giustificare (Visna la giovane heshre con le sue folli idee e le hara). Veniamo a sapere che i Bael sono essere molto longevi (forse solo la Madre) che provengono dal sottosuolo, ma questo mi risulta meno importante di altro che hai taciuto.
Inoltre ti segnalo due passaggi che non mi sono piaciuti:
“Restava solo da scegliere. E la scelta era solo sua.”
Capisco che intendi sottolineare la difficoltà di prendere una decisione difficile, ma scegliere tra una sola scelta è palesemente un paradosso e mi è risuonato un po' ridicolo.
Poi passi dal discorso indiretto libero a:
«Madre?»
Zonràda si voltò, era ora.
«Va bene» disse «partiamo.»
Qui Zonràda è il vero nome della Madre o è l'interlocutore che prima non la guardava e ora si volta per registrare la reazione della Madre? Non è chiaro e penso che questo piccolo dialogo dovrebbe essere introdotto e gestito meglio.

Il finale sarebbe buono, ma vista la situazione nebulosa delle parti precedenti non ha molto effetto. Facendo una riflessione un po' più approfondita di quanto non sarei disposto a fare da lettore, immagino che nemmeno Alba si aspettasse che i Bael sarebbero partiti senza distruggere l'umanità. E da qui la tristezza della Madre nel dover lasciare la Terra: lei sapeva.
Ora qualcosa ci viene spiegato, ma non è molto soddisfacente, secondo me. Risulta un po' moscio, come se con tanto mistero avessi creato aspettative maggiori, più nodi di quanti poi tu abbia risolto. E questo non perché il presupposto del racconto sia una cattiva idea (anzi!), ma perché il tutto è mostrato in modo un po' nebuloso. Di solito ho notato molta più chiarezza nei tuoi racconti.
Alla prossima!

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lordmax
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Re: Piano C - Mario Pacchiarotti

Messaggio#7 » mercoledì 30 ottobre 2019, 13:03

Meraviglioso. Mi hai fregato fin quasi alla fine.
L'idea mi piace molto, la struttura, semplice, lineare, liscia è quasi perfetta. Forse troppi elementi nuovi nel secondo paragrafo (heshre, hala etc) che possono confondere un poco le cose.
Se posso fare un appunto l'uso di termini chiaramente 'umani' come presidente e nomi tipici della razza sapiens come alba e l'uso del termine 'uomo' e 'donna' nel primo paragrafo rovinano un poco l'effetto finale dato dal fatto che sono razze precedenti alla nascita dell'homo sapiens
Direi che il racconto è ottimo anche se troppo breve, sarebbe veramente da rileggere in una forma più ampia.
Il tema è decisamente preso.

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roberto.masini
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Re: Piano C - Mario Pacchiarotti

Messaggio#8 » mercoledì 30 ottobre 2019, 17:36

Ciao, Mario.
Va bene il “mostra, non raccontare” ma il mostrato per me è stato difficilmente comprensibile. Ala fine mi sono rimaste una serie infinita di domande senza una risposta che si trovasse nelle pieghe del racconto. Chi sono i Bael? Chi è la Madre? Perché i Bael sopravvivono senza gli uomini. Ma soprattutto chi è Zonrada? Il sotteso discorso ecologico mi è sembrato marginale.
Buon Halloween!

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Gennibo
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Re: Piano C - Mario Pacchiarotti

Messaggio#9 » giovedì 31 ottobre 2019, 0:20

Ciao Mario, non so cosa dire del tuo racconto, ho provato a leggerlo più volte per capirci qualcosa ma non riesco a raccapezzarmi. Ho pensato che Alba e il generale fossero delle api, ma tu parli di uomini e donne, e alla fine dici che senza i Bael (i diavoli?) il pianeta sarà distrutto dai sapiens, come dire che lei non lo è… sono curiosa di sapere cosa avevi in mente.

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antico
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Re: Piano C - Mario Pacchiarotti

Messaggio#10 » venerdì 1 novembre 2019, 11:25

Qui c'è materiale per un romanzo. Mi sembra abbastanza evidente che lo spazio non fosse sufficiente perché a una prima parte sostanzialmente soddisfacente (in quanto a informazioni) segue una seconda troppo nebulosa che lascia confusione nel lettore riguardo al piano B e al suo sostituto, il piano C del titolo. Il finale è buono, ma chiude fili che si sono sfilacciati nella parte centrale e pertanto risulta meno forte di quello che avrebbe potuto essere. Un appunto: se i Bael vogliono salvare la vita sulla Terra, andarsene significa condannarla, non tanto quella dei sapiens (comunque condannati), ma quella di tutte le specie viventi e pertanto appare come una scelta poco logica di una specie che ci dipingi come estremamente razionale. Da sistemare, ma potenzialmente molto valido. Pollice ni tendente verso il positivo, per me.

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jimjams
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Re: Piano C - Mario Pacchiarotti

Messaggio#11 » mercoledì 6 novembre 2019, 16:10

Massimo Tivoli ha scritto:Ciao Mario, piacere di rileggerti. Ti chiedo scusa ma non sono in grado di giudicare il tuo racconto perché, pur rileggendolo due volte, non l’ho capito. Probabilmente sono solo io, e te lo auguro perché le tue idee sono sempre originali e la scrittura di livello. Ammesso che possa esserti utile, posso però dirti da dove vengono, per me, le fonti di incomprensione: in pochissime battute abbiamo abbastanza personaggi che, inevitabilmente, risultano impalpabili e non perché tu non sia bravo a caratterizzarli ma perché è quasi impossibile farlo in così poche battute; molti riferimenti a cose che rimangono ignote: i Bael, le heshre, le hala, la Madre, il Piano, Vinsa che spunta così, all’improvviso, ecc.;
Quello che mi resta è l’impressione che il tutto sia un frammento estratto da qualcosa di molto più lungo, e sicuramente più comprensibile e, quindi, più efficace.
Nella mia incomprensione, ho provato a tirare qualche conclusione: i Bael (che, stando al racconto, non ho capito chi/cosa siano, il loro ruolo proprio) decidono di lasciare la terra nelle mani degli umani per evitare un conflitto senza speranza? Così facendo gli umani sono destinati all’estinzione nel giro di poche generazioni. Quindi, forse, lo sviluppo del tema sarebbe:
– Piano A: sterminare gli umani;
– Piano B: sterminare i Bael;
– Piano C: i Bael si salvano ma rinunciando al pianeta, gli umani hanno il pianeta ma sono destinati alla fine.
Non so, in definitiva mi sembra di giocare a fare l’indovino.


Bene ragazzi, una volta chiuso il gioco graduatorie per me passo ai commenti. Non volevo tirare nessuno per la giacca.
Premessa, sapevo di fare una cosa sbagliata con questo racconto, ma questa è una palestra, prima di tutto, e qualche tentativo folle va fatto, secondo me. Questo lo era sotto vari aspetti.

Veniamo al commento personalizzato.
Sì, il racconto è ispirato a un romanzo che sto scrivendo da una vita. Un romanzo che non so se finirò e pubblicherò mai, perché so che quando lo facessi sarei bersagliato dalle critiche e non so se ho voglia.
Non pensavo e non penso ancora che il piccolo cammeo che ho scritto sia incomprensibile, vediamo.
Partiamo dai "piani" A, B, C.
C'è subito questa frase: «Non so che cosa sia questa roba, ma vi ho già spiegato che se non seguiamo il loro Piano, l’alternativa è sterminarci.»

Questo mi pare delinei piuttosto chiaramente che ci sono due possibilità, almeno secondo Alba. "se non seguiamo il loro Piano" identifica il Piano con la P maiuscola, il Piano A. L'alternativa al Piano A è indicata nella stessa frase: "l'alternativa è sterminarci". SterminarCi non sterminarli ;-)
Quindi il Piano B, per i Bael, è sterminare i sapiens.
Le frasi successive, fino allo stacco temporale delineano la situazione, miliardi di sapiens poche migliaia di Bael su un'isola del Pacifico. L'intento dei militari è eliminare la minaccia Bael, e i politici, la Presidente, non ritiene possibile che le nazioni della Terra seguano il Piano Bael, il piano A.
La Madre è con tutta evidenza la leader dei Bael (sull'isola). E mi pare chiaro anche che i Bael sono determinati a eliminare i sapiens se non si adegueranno al Piano A, l'unico in grado di salvare la Terra. In caso contrario, piuttosto che lasciare che Terra, sapiens e Bael muoiano tutti insieme, sono determinati a eliminare la causa di tutto, cioè noi. Non so a me sembra tutto molto chiaro da quegli scambi della prima parte. Intuibile anche se non esplicito è il sottofondo ecologista.

Ok, nella seconda parte ho inserito termini e figure che possono generare confusione, ma non credo sia difficile dedurre e accettare, senza cercare di capire che cosa facciano o siano con esattezza, che si tratti di figure interne alla società Bael. Se vuoi ti spiego di che si tratta, ma non sarebbe importante. Potevo evitare di utilizzare i termini, vero.

Sul piano C hai capito bene, e credo fosse comunque anche questo chiaro. I Bael hanno trovato una terza via, rinunciando alla Terra, ma per noi aver scampato lo sterminio immediato non fa che rimandare la fine di poco.

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Re: Piano C - Mario Pacchiarotti

Messaggio#12 » mercoledì 6 novembre 2019, 16:15

maurizio.ferrero ha scritto:Ciao Mario,

Urca. Tanta, troppa carne al fuoco!
Ho capito a grandi linee la vicenda, ovvero una sorta di specie aliena che torna sulla Terra e per qualche motivo la trova "infettata" dagli umani. Mi sembra che ci sia una sorta di messaggio ecologista di fondo, ma il resto della vicenda mi risulta fin troppo enigmatico.
Qual era il piano originale dei Bael? Perché è stato reso necessario un piano B?
L'utilizzo di molti termini in linguaggio alieno, inventati, e la presenza di molti personaggi che vengono lasciati di sfondo mi da l'idea che tu abbia avuto in testa una vicenda molto più grande e complessa, e che ne abbia ritagliato degli stralci.
Il problema è che così l'insieme risulta incompleto e in generale poco comprensibile.
A livello tecnico, scrittura impeccabile come sempre.

A presto


Eccomi qui.
Leggi anche i commenti precedenti.

Non importa quale sia il piano originale Bael, basta sapere che permetterebbe di salvare Bael, sapiens e Terra. E che non verrà seguito a causa delle caratteristica particolare della nostra specie di sottovalutare qualsiasi problema non sia immediato.
I Bael hanno anche un piano B, nella prima parte, che prevede l'eliminazione integrale della nostra specie. Una opzione per loro molto difficile da accettare, ma apparentemente l'unica se dovessimo essere così stupidi da non seguire il Piano A.
Nella seconda parte assistiamo agli attimi che precedono la partenza dei Bael, dal punto di vista della loro leader. E subito dopo quelli successivi, dal punto di vista di Alba. Non so, non mi pare sia molto complicato.

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Re: Piano C - Mario Pacchiarotti

Messaggio#13 » mercoledì 6 novembre 2019, 16:24

Luca Nesler ha scritto:[premessa: per il rispetto di tutti e, sapendo che ognuno preferisce le critiche ai complimenti, ho deciso di commentare senza leggere gli altri commenti e di accantonare qualunque filtro cortese. Ti prego di non confondere questo atteggiamento con mancanza di stima. Tutt'altro!]

Ciao Mario. Nella prima parte mi piacciono le azioni con cui intervalli i dialoghi, ma l'ho trovata troppo lunga e infarcita di un po' di infodump e dettagli non fondamentali. Di contro sento la mancanza di qualche dettaglio che spieghi meglio la situazione: chi sono gli alieni, perché sopravvivrebbero senza gli umani, da quanto questa convivenza va avanti e con che rapporti? Quali sono le richieste insite nel Piano Bael? Quale la posizione personale di Alba (chi 'è)?
Insomma, nonostante la tua abilità, trovo che avresti potuto mostrare una situazione più chiara per permettere un maggiore coinvolgimento.

Nella seconda parte mostri la Madre con cui possiamo sentirci in sintonia rispetto all'amore per il pianeta e per la ricchezza di vita, ma non comprendiamo nulla di più della situazione. Anzi, aggiungi elementi che non sembra tu abbia l'intenzione di giustificare (Visna la giovane heshre con le sue folli idee e le hara). Veniamo a sapere che i Bael sono essere molto longevi (forse solo la Madre) che provengono dal sottosuolo, ma questo mi risulta meno importante di altro che hai taciuto.
Inoltre ti segnalo due passaggi che non mi sono piaciuti:
“Restava solo da scegliere. E la scelta era solo sua.”
Capisco che intendi sottolineare la difficoltà di prendere una decisione difficile, ma scegliere tra una sola scelta è palesemente un paradosso e mi è risuonato un po' ridicolo.
Poi passi dal discorso indiretto libero a:
«Madre?»
Zonràda si voltò, era ora.
«Va bene» disse «partiamo.»
Qui Zonràda è il vero nome della Madre o è l'interlocutore che prima non la guardava e ora si volta per registrare la reazione della Madre? Non è chiaro e penso che questo piccolo dialogo dovrebbe essere introdotto e gestito meglio.

Il finale sarebbe buono, ma vista la situazione nebulosa delle parti precedenti non ha molto effetto. Facendo una riflessione un po' più approfondita di quanto non sarei disposto a fare da lettore, immagino che nemmeno Alba si aspettasse che i Bael sarebbero partiti senza distruggere l'umanità. E da qui la tristezza della Madre nel dover lasciare la Terra: lei sapeva.
Ora qualcosa ci viene spiegato, ma non è molto soddisfacente, secondo me. Risulta un po' moscio, come se con tanto mistero avessi creato aspettative maggiori, più nodi di quanti poi tu abbia risolto. E questo non perché il presupposto del racconto sia una cattiva idea (anzi!), ma perché il tutto è mostrato in modo un po' nebuloso. Di solito ho notato molta più chiarezza nei tuoi racconti.
Alla prossima!


Ciao Luca,

tutte le domande che ti fai leggendo la prima parte vanno benissimo, mi piace che te le poni, non ho dato le risposte volontariamente, sia per mancanza di spazio, sia perché nel frammento di vicenda non sono necessarie a capire situazione, possibilità ed epilogo. Non credo ci sia molto infodump, se avessi dovuto spiegare ogni cosa avrei davvero dovuto spargerne a chili :-)
Mi piace che tu abbia colto molti dei particolari, anche se li ritieni inutili. Ho un po' ecceduto con il folklore Bael, ci sta la critica. Invece sul discorso della scelta non concordo. La Madre ha una decisione da prendere, e le scelte sono due: sterminare i sapiens; abbandonare il pianeta. Entrambe sono inaccettabili. Perciò la decisione è un peso enorme.
(non so se c'è un qui pro quo, qui, e magari hai letto "la scelta era solo una" invece di "la scelta era solo sua").

Zonràda è il nome/titolo della Madre. E non credo che per come è scritto ci possa essere dubbio che sia così.

Capisco il commento finale. Come dicevo in precedenza ho fatto un tentativo eroico di comprimere moltissimo in un piccolo racconto. Secondo me ci sono in parte riuscito. L'effetto "cavolo ne voglio sapere di più" era sperato, ma forse ho esagerato.

Mario

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Re: Piano C - Mario Pacchiarotti

Messaggio#14 » mercoledì 6 novembre 2019, 16:25

lordmax ha scritto:Meraviglioso. Mi hai fregato fin quasi alla fine.
L'idea mi piace molto, la struttura, semplice, lineare, liscia è quasi perfetta. Forse troppi elementi nuovi nel secondo paragrafo (heshre, hala etc) che possono confondere un poco le cose.
Se posso fare un appunto l'uso di termini chiaramente 'umani' come presidente e nomi tipici della razza sapiens come alba e l'uso del termine 'uomo' e 'donna' nel primo paragrafo rovinano un poco l'effetto finale dato dal fatto che sono razze precedenti alla nascita dell'homo sapiens
Direi che il racconto è ottimo anche se troppo breve, sarebbe veramente da rileggere in una forma più ampia.
Il tema è decisamente preso.


Leggi i commenti precedenti.
Come hai capito che i Bael sono una specie precedente al sapiens?

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Re: Piano C - Mario Pacchiarotti

Messaggio#15 » mercoledì 6 novembre 2019, 16:27

roberto.masini ha scritto:Ciao, Mario.
Va bene il “mostra, non raccontare” ma il mostrato per me è stato difficilmente comprensibile. Ala fine mi sono rimaste una serie infinita di domande senza una risposta che si trovasse nelle pieghe del racconto. Chi sono i Bael? Chi è la Madre? Perché i Bael sopravvivono senza gli uomini. Ma soprattutto chi è Zonrada? Il sotteso discorso ecologico mi è sembrato marginale.
Buon Halloween!


Ciao carissimo, leggi anche te le risposte precedenti.
Moltissime domande non hanno risposta nel racconto, ma se letto con attenzione alcune delle domande che fai sono ricostruibili dal racconto. Il discorso ecologico è la chiave, speravo si capisse :-)

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Re: Piano C - Mario Pacchiarotti

Messaggio#16 » mercoledì 6 novembre 2019, 16:30

jimjams ha scritto:(non so se c'è un qui pro quo, qui, e magari hai letto "la scelta era solo una" invece di "la scelta era solo sua")


è esattamente quello che è successo! Ti chiedo scusa

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Re: Piano C - Mario Pacchiarotti

Messaggio#17 » mercoledì 6 novembre 2019, 16:40

antico ha scritto:Qui c'è materiale per un romanzo. Mi sembra abbastanza evidente che lo spazio non fosse sufficiente perché a una prima parte sostanzialmente soddisfacente (in quanto a informazioni) segue una seconda troppo nebulosa che lascia confusione nel lettore riguardo al piano B e al suo sostituto, il piano C del titolo. Il finale è buono, ma chiude fili che si sono sfilacciati nella parte centrale e pertanto risulta meno forte di quello che avrebbe potuto essere. Un appunto: se i Bael vogliono salvare la vita sulla Terra, andarsene significa condannarla, non tanto quella dei sapiens (comunque condannati), ma quella di tutte le specie viventi e pertanto appare come una scelta poco logica di una specie che ci dipingi come estremamente razionale. Da sistemare, ma potenzialmente molto valido. Pollice ni tendente verso il positivo, per me.


Vedo che hai colto tutti i particolari e mi fai un appunto molto sensato, giustissimo per come ho scritto il racconto.
Nel romanzo in itinere che ha ispirato il racconto ci sono vari motivi per cui questo non è un fattore determinante. Un po' perché i Bael si "portano via" un ampio campionamento della biosfera terrestre, e un po' perché c'è un altro aspetto che non compare qui e non vorrei rivelare. Inoltre considera che la "vita" sul pianeta avrebbe chances elevate di sopravvivere in qualche forma e ripartire, con il dovuto tempo. Comunque un'osservazione su cui dovrò ragionare.

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Re: Piano C - Mario Pacchiarotti

Messaggio#18 » mercoledì 6 novembre 2019, 16:41

Luca Nesler ha scritto:
jimjams ha scritto:(non so se c'è un qui pro quo, qui, e magari hai letto "la scelta era solo una" invece di "la scelta era solo sua")


è esattamente quello che è successo! Ti chiedo scusa


Figurati, nessun problema.

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Re: Piano C - Mario Pacchiarotti

Messaggio#19 » mercoledì 6 novembre 2019, 19:57

jimjams ha scritto:
lordmax ha scritto:Meraviglioso. Mi hai fregato fin quasi alla fine.
L'idea mi piace molto, la struttura, semplice, lineare, liscia è quasi perfetta. Forse troppi elementi nuovi nel secondo paragrafo (heshre, hala etc) che possono confondere un poco le cose.
Se posso fare un appunto l'uso di termini chiaramente 'umani' come presidente e nomi tipici della razza sapiens come alba e l'uso del termine 'uomo' e 'donna' nel primo paragrafo rovinano un poco l'effetto finale dato dal fatto che sono razze precedenti alla nascita dell'homo sapiens
Direi che il racconto è ottimo anche se troppo breve, sarebbe veramente da rileggere in una forma più ampia.
Il tema è decisamente preso.


Leggi i commenti precedenti.
Come hai capito che i Bael sono una specie precedente al sapiens?

mario


"Ma senza i Bael chi avrebbe salvato il pianeta dai sapiens?"

Probabilmente la compresio di caratteri non mi ha aiutato
Ma io leggo che i Bael se ne vanno e che ora più nessuno salverà il pianeta dai sapiens
Prima hai parlato di umanità non di sapiens quindi deduco che i sapiens sono un'altra cosa e che arriverà in futuro.

LEggendo i commenti, non li legog mai prima di fare i miei commenti altrimenti mi influenzano, capisco che ho interpretato in modo errato ma non avevo elementi a sufficienza purtroppo
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