Oscar

Appuntamento fissato per lunedì 21 ottobre con Carmen Laterza. Scrittrice indipendente, ghostwriter, editor, esperta di Self Publishing e Book Marketing, aiuta le persone a realizzare il loro sogno di scrivere e pubblicare un libro. Alle 21.00 verrà rivelato il tema da lei scelto e si avranno le solite quattro ore di tempo per scrivere un racconto di massimo 3300 caratteri. I migliori dell'edizione verranno inviati alla guest star per commento e classifica finale.
Paola
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Oscar

Messaggio#1 » lunedì 21 ottobre 2019, 23:50

Salta, corri, lanciati. E ancora: salta, corri, scavalca.
Ogni sera è così, libero come un pipistrello nero nel cielo limpido illuminato dalla Luna. Il profumo della notte mi inebria. Mi ubriaca, anche se devo ammetterlo che non ci vuole molto a eccitarmi. Che meravigliosa sensazione! Dai, tra poco sarà così. Fremo al solo pensiero.
Prima però voglio mangiare. Spero non sia una di quelle sere che Camilla perde tempo nelle sue faccende. In quel caso divento affettuoso, carino, coccolone. Ci sono giorni che questo non basta, lei fa finta di non ascoltarmi. A volte sbuffa e replica: «No Oscar ora no!»
È sempre dietro ai libri, sfoglia, legge, sottolinea. Spesso ha lo sguardo perso e devo ammettere che in quei momenti un po’ mi spaventa. Ha bisogno di aria anche lei, mamma mia quanto è pallida!
Allora faccio il giullare, la faccio ridere, la mordicchio e la sua espressione cambia si addolcisce ha occhi solo per me. Sono questi i momenti in cui amo la mia ragazza.
«Oscar, vieni è pronto!»
Riconosco il profumo, salmone affumicato! Oh sì! Proprio il mio preferito!
Mangiamo insieme, sguardo nello sguardo, non abbiamo bisogno di parole. La nostra è un’intesa silenziosa, seducente. Lei dice di amare i miei occhioni blu e sinceramente non solo lei. Lo so, sono un marpione che posso farci sono fatto così.
«Tesoro io adesso esco. Ciao bella!» le dico mentre mi pulisco la bocca.
L’aria è frizzante, siamo a fine ottobre.
Cavolo! Cos’è quella luce? E questo frastuono? No, no non mi piace non mi sembra proprio il caso di passeggiare sotto la pioggia.
No! Ha già chiuso la porta!
«Camilla! (Miao) Camilla! (Maaaaooo). Mi sto bagnando, presto (miao, miao).»

Ragazzi che dirvi a volte anche il piano B può essere piacevole.
Camilla è bravissima con le mani. Sa come accarezzarmi il pancino mentre siamo vicini vicini sotto le coperte. Sa farmi vibrare come una corda di violino. In questi momenti io fremo, fremo per lei.
Ultima modifica di Paola il lunedì 21 ottobre 2019, 23:56, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: Oscar

Messaggio#2 » lunedì 21 ottobre 2019, 23:55

Ciao Paola e benvenuta nell'Arena di Minuti Contati! Caratteri e tempo ok, ho bisogno che ti identifichi anche solo in privato con il sottoscritto (se vuoi rimanere anonima). Il racconto va comunque in gara, ma se entro lunedì prossimo non conoscerò ancora la tua identità dovrò squalificarti. Puoi scrivermi in pm qui o alla mail peter7413@libero.it, altrimenti mi trovi su FB come Maurizio Bertino. Se invece non ti disturba non essere anonima, scrivi pure tutto qui. Per il resto, buona Libroza Edition!

Paola
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Re: Oscar

Messaggio#3 » lunedì 21 ottobre 2019, 23:58

Ciao Maurizio, sorry, mi sono dimenticata: sono Paola Rossini.

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antico
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Re: Oscar

Messaggio#4 » lunedì 21 ottobre 2019, 23:59

Avevi dimenticato gli accessi? :) Bentornata Paola!!!

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maurizio.ferrero
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Re: Oscar

Messaggio#5 » martedì 22 ottobre 2019, 13:37

Ciao Paola, è un piacere rileggerti.

Dunque, non ho capito se era tua intenzione fare sorgere al lettore il dubbio che la voce narrante fosse quella di un umano (magari il compagno di Camilla) o di un gatto, perché nel mio caso dubbi non ce ne sono stati, ho capito subito chi stava parlando. Il protagonista esprime pensieri troppo semplici e bambineschi perché si possa avere qualche dubbio sulla sua identità.
E poi: ho dei dubbi su come tu abbia affrontato il tema dell'edizione. Mi spiego meglio: non ho capito qual è il piano B del gatto. Rimanere in casa a farsi accarezzare? Ma non era rimasto chiuso fuori? È come se mancasse un ponte di congiunzione tra questi due punti.
Per il resto, non so. La scrittura è buona, semplice e lineare, adatta a dei pensieri animali, ma ho trovato tutto un po' privo di sostanza. Non mi ha convinto.

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Massimo Tivoli
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Re: Oscar

Messaggio#6 » martedì 22 ottobre 2019, 16:50

Ciao Paola. Piacere di leggerti. Spero che tu non abbia voluto puntare sull’effetto sorpresa dell’agnizione uomo-animale, perché, per quanto mi riguarda, era chiaro sin da subito che il protagonista era non solo un animale, ma persino un gatto. Sulla prima riga, sarei potuto pure essere indeciso tra cane e gatto ma già alla seconda riga, e quindi molto prima del disvelamento finale, mi è stato chiarissimo che si trattasse di un gatto. Detto questo, quindi, non credo fosse tua intenzione giocare su un colpo di scena basato sull’agnizione già discussa. E fin qua, va bene, nulla di male. Anzi, l’interpretazione che hai fornito del felino è coerente (per quella che può essere la mia esperienza con i gatti) e strappa più di un sorriso. Per quanto riguarda il piano B, invece, non mi è stato subito chiaro, forse per via dello stacco, non so. Rileggendo poi il finale, ho capito: per colpa della pioggia (autentica piaga per i gatti) il nostro felino marpione invece di andare al suo appuntamento galante deve accontentarsi delle carezze della padroncina, che però sono niente male. Nel complesso, racconto davvero simpatico. Buona Edition!

Paola
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Re: Oscar

Messaggio#7 » mercoledì 23 ottobre 2019, 17:46

Ciao Maurizio e Massimo, ben trovati. No assolutamente ho da subito fatto vedere che era un animale, sennò non avrei scritto nel primo rigo: salta, corri, scavalca, ecc. Non sono cose che fa un uomo nel suo quotidiano, al massimo un bambino. È un testo semplice, spensierato senza doppi fini.
Mi fa piacere che il mio sforzo di entrare nella psicologia gattesca sia passato. A rileggerci.

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Luca Nesler
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Re: Oscar

Messaggio#8 » giovedì 24 ottobre 2019, 1:06

[premessa: per il rispetto di tutti e, sapendo che ognuno preferisce le critiche ai complimenti, ho deciso di commentare senza leggere gli altri commenti e di accantonare qualunque filtro cortese. Ti prego di non confondere questo atteggiamento con mancanza di stima. Tutt'altro!]

Ciao Paola. Alla prima lettura ho sospeso il giudizio fino al primo miao. Alla seconda lettura ho notato tutta la semina fatta. Non ho molto da dire sul racconto: mantieni solido il punto di vista, giochi bene sul colpo di scena e hai avuto un'idea simpatica. Ci sono alcune cose formali che mi sento di segnalarti:

- «No Oscar ora no!» le virgole tra “Oscar”
- Lo so, sono un marpione (,) che posso farci(?) sono fatto così.
- L’aria è frizzante, siamo a fine ottobre. (penso che un gatto sarebbe più credibile se non conoscesse i nomi dei mesi “umani”)
- Cavolo! (traduzione dal gattese? Scherzi a parte, un'espressione così non è adatta a un gatto.)
- «Camilla! (Miao) Camilla! (Maaaaooo). Mi sto bagnando, presto (miao, miao).» Questi “miao” non li avevi messi prima, non dovresti metterli nemmeno ora, altrimenti non sei onesta col lettore. Dovresti trovare un altro stratagemma per creare lo svelamento.
- Ragazzi (,) che dirvi (?) a volte anche il piano B può essere piacevole. (Questa è la prima volta che ti rivolgi ai lettori. Potresti rimanere più coerente con la forma del racconto eliminando “Ragazzi che dirvi”)
- In questi momenti io fremo, fremo per lei. (Metterei un punto al posto di quella virgola per non rischiare che si legga troppo velocemente. Penso che la battuta meriti una pausa più sicura e lunga.)

Alla prossima!

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lordmax
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Re: Oscar

Messaggio#9 » mercoledì 30 ottobre 2019, 13:06

Carino, sempre, diretto e senza troppi fronzoli. Si capisce subito che a parlare è un animale da compagnia, un ragazzo vero sarebbe meno chiaro nei suoi pensieri ^__^
Io apprezzo molto quando le cose sono chiare fin dall'inizio.
Il racconto scorre liscio e senza intoppi e qui viene un primo possibile problema, sento poca sostanza, non mi è chiaro il senso della storia, il messaggio che volevi trasmettere.
Allo stesso modo trovo difficile accettare come piano B il solo restare in casa a farsi coccolare visto che è uno dei lavori preferiti dai gatti... fosse stata una femmina in calore poteva starci ma è un semplice gattone che odia la pioggia.
In sostanza il racconto non è male, scorre bene ed è piacevole da leggere ma mi manca il significato e non sono convinto dell'attinenza al tema.

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roberto.masini
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Oscar

Messaggio#10 » mercoledì 30 ottobre 2019, 17:29

Ciao Paola.
Una favola moderna il cui protagonista si svela alla fine: un gatto del quale conosci molto bene le abitudini. Qualcuno ha eccepito che l’identità del protagonista fosse occultata in modo inefficace perché si capiva subito dalle prime parole. Viceversa io ho identificato proprio nell'incipit un indizio come nei migliori racconti gialli. Complimenti!
Buon Halloween!

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Gennibo
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Re: Oscar

Messaggio#11 » giovedì 31 ottobre 2019, 0:31

Ciao Paola, bello leggerti. Il racconto ha uno stile secco e stringato. Mi sono mancate alcune virgole. Il riferimento al pipistrello mi ha suggerito una storia di vampiri che escono la sera. Non sono stata così brava da capire subito che fosse un gatto. La frase: “Spero non sia una di quelle sere che Camilla perde tempo nelle sue faccende. In quel caso divento affettuoso, carino, coccolone.” mi ha confuso fino a quando ho capito chi era “Lui”. Ho riletto il racconto per capire quale fosse il piano B, ma tutto sommato è chiaro. Toglierei l’ultima frase: “fremo per lei” perché il gatto freme per quello che fa Camilla, per le coccole, a meno che non abbia capito qualcosa…

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antico
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Re: Oscar

Messaggio#12 » venerdì 1 novembre 2019, 14:15

Mi unisco a chi ha pensato ai vampiri dopo l'incipit, probabilmente dovresti andare ancora più dritta al punto per fugare ogni dubbio. Il fatto è che un racconto come questo deve filare via come un bicchiere d'acqua fresca, almeno secondo me, e qui si parte già con un qualcosa che frena facendo rileggere. Poi si prosegue con svariata punteggiatura mancante che scommetto tu hai voluto omettere apposta per enfatizzare l'animalesca voce narrante, ma che non mi sembra funzionare come tecnica in questo contesto. Infine c'è il piano B con un passaggio troppo netto da lui disperato che non può entrare in casa a lui beato e coccolato: tutto giusto, sia chiaro, ma anche qui si percepisce come uno stop nella lettura che non fa bene alla fruizione. Concludendo, un pollice ni che vira più al positivo e un invito al Laboratorio perché con poche pennellate puoi risolvere e passare in Vetrina.

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