IL MALE

Appuntamento per lunedì 18 novembre dalle 21.00 all'una con il tema della guest star Giorgia Tribuiani! Nata a San Benedetto del Tronto nel 1985, attualmente vive a Bologna e lavora nel campo della comunicazione. Laureata in Editoria e giornalismo presso la facoltà di Lettere e filosofia, per cinque anni è stata responsabile della sezione letteratura per la rivista di arte e cultura “Re-volver”. Da ottobre 2017 collabora con la Bottega di narrazione di Giulio Mozzi. Nel 2008 ha pubblicato la raccolta di racconti Cronache degli artisti e dei commedianti (Tespi). Guasti è il suo primo romanzo ed è edito da Voland.
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wladimiro.borchi
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IL MALE

Messaggio#1 » lunedì 18 novembre 2019, 23:59

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IL MALE

«Più avanti! Ancora dieci passi!»
Sergio era davvero stufo del nano. Ora si era inventato “il male che vive nella cassettiera della soffitta”. Che palle! Non potevano continuare a giocare allo ZX Spectrum, come avevano fatto per tutto il pomeriggio?
«Fabrizio, mi sto rompendo!»
Provò ad assumere un espressione arrabbiata, una di quelle che faceva sua mamma prima di tirargli dietro il mestolo di legno o le ciabatte.
Nulla, la mezza calzetta non aveva la minima idea di desistere!
«Uffa, solo altri dieci passi. Da qui si intravede!»
Era sera inoltrata e il sottotetto era buio. La torcia a pile che avevano preso dallo scomparto del contatore dell’ENEL non illuminava che un piccolo oblò di poco più di un metro di diametro.
Sergio puntò il fascio di luce nella direzione indicata da Alberto.
«Qui a dritto?» domandò indicando uno spazio angusto tra sedie impagliate coperte di ragnatele e cassette da frutta riempiti di cianfrusaglie polverose.
«Sì, lì, poco più avanti!»
Sergio sbuffò e riprese a camminare. Il pavimento scricchiolava a ogni passo.
E se fosse caduto giù? Se il pavimento non avesse retto il suo peso e fosse crollato tutto?
Che tristezza, morire per soddisfare la bizza serale di un bamboccio di dieci anni, viziato e petulante.
Cosa avrebbero pensato i sui compagni di classe? “Sergio frequenta pischelli delle elementari!”
Sarebbe diventato lo zimbello della terza C.
Da quando i suoi genitori si erano separati, Alberto era diventato davvero insopportabile. Tutto gli era dovuto. Quando decideva di interrompere un gioco e iniziarne un altro, bisognava scattare a ubbidire, altrimenti andava a piangere dalla mamma e per Sergio erano cazzi. Sua madre gli dava cinquemila lire al giorno per stargli dietro. E se la piccola iena si metteva a frignare, il pagamento saltava.
«Quanto manca?» chiese Sergio, continuando a camminare al buio, calpestando la scia della pila.
«Poco, guarda davanti! Nel primo cassetto del mobile bianco… Il libro è lì!»
Il babysitter improvvisato raggiunse un comò e ne afferrò la maniglia più alta.
«No! Non quello! Il primo dal basso!»
Sergio sbuffò, mentre la sua mente prendeva la forma di una mannaia che tagliava a pezzi il corpicino indifeso del piccolo Alberto. Si abbassò e indicò l’ultimo pomello: «Questo?»
«Sì, è quello! Ma fai attenzione, lì dentro c’è il male!»
Al suo interno c’era un libro rilegato con una copertina crespa e colorata. Sergio lo tirò fuori e lo illuminò con la pila: «È questo?»
«Sì» gridò Alberto, con la voce rotta da un tremito.
Le mani di Sergio iniziarono a tremare. Possibile che le bizzarrie di quel piccoletto lo avessero suggestionato al punto di aver paura ad aprire quel libro? Il ragazzo deglutì e lo spalancò a metà. Era un album di fotografie di vacanze. Il tema delle foto non era nemmeno troppo vario: il padre di Alberto abbracciato alla ex moglie sulla spiaggia, solo lei seminuda su uno scoglio a fare la sirenetta, ancora una volta la coppia abbracciata davanti all’ingresso di una chiesa monumentale.
«Cosa c’è scritto?» domandò la voce spaventata del bambino, dall’ingresso della soffitta.
«Questa roba non fa paura!» rispose Sergio.
«E allora perché il mio papà, quando lo legge, si mette a piangere?»
Ultima modifica di wladimiro.borchi il martedì 19 novembre 2019, 0:06, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: IL MALE

Messaggio#2 » martedì 19 novembre 2019, 0:01

Ciao Wladimiro! Tutto perfetto con i parametri assegnati, divertiti in questa Tribuiani Edition!

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wladimiro.borchi
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Re: IL MALE

Messaggio#3 » martedì 19 novembre 2019, 9:00

Attenzione! Attenzione!
Per errore ho chiamato il nanerottolo fastidioso, prima Fabrizio, poi Alberto.
Ma è sempre lui.
Scusate, ma a cena con mio fratello avevo ecceduto col balsamo salvifico del nostro Chianti.
Avviso e chiedo venia.
W

alexandra.fischer
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Re: IL MALE

Messaggio#4 » martedì 19 novembre 2019, 12:09

IL MALE di Wladimiro Borchi Tema della soffitta centrato. Certo, l’orrore si annida anche in un album di fotografie, divenute torture per il padre del piccolo protagonista. Il baby sitter, annoiato, asseconda il viziatissimo e curioso bambino con un certo nervosismo (ma non può accontentarsi di un videogame?), ma l’orrore colpisce anche lui: come spiegare a un bambino che le istantanee di una felicità perduta possono ferire?
Attenzione a:
incongruenza nel nome del piccolo, prima è Fabrizio e poi Alberto. Nulla di grave, la scrittura è ottima, ma non bere più quando gareggi o scrivi in generale (solo dopo, tratta bene la tua mente geniale).

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emiliano.maramonte
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Re: IL MALE

Messaggio#5 » martedì 19 novembre 2019, 23:17

Carissimo Wladimiro, ben lieto di leggere un tuo nuovo racconto. E questa volta ti devo valutare e classificare. E' uno sporco lavoro e devo pur farlo!
Al netto dei fumi dell'alcool che ti hanno fatto scantonare sui nomi e su alcuni passaggi della storia, grosso modo il racconto è carino. A essere sincero, e perdonami se lo dico, niente per cui impazzire (hai scritto di molto meglio) però hai imbastito una manciata di interessanti tematiche. Confuso lo svolgimento iniziale: ho fatto fatica a seguire l'avvicendamento dei personaggi, anche se sono solo due!, e mi è mancato quel sussulto finale che quasi sempre mi aspetto quando leggo testi così brevi.
Diciamo che è un racconto senza infamia e senza lode.
Non mi sento di aggiungere altro, se non... buona Edition!

Emiliano.

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maurizio.ferrero
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Re: IL MALE

Messaggio#6 » martedì 19 novembre 2019, 23:53

Ciao Wladimiro,

Un bel racconto il tuo, che fa dell'attesa del momento del confronto con il male il suo punto di forza. Ben caratterizzato il protagonista narrante, un po' meno il nanerottolo. Mi chiedevo perché della scelta di ambientarlo negli anni '90 (o forse anche prima), ma poi ho capito il motivo: l'album di fotografie non avrebbe avuto senso in un contesto moderno.
Mi sorge un dubbio: è la madre a pagare il protagonista per tenere d'occhio il figlio, quindi è presumibile che siano nella sua soffitta. Quindi, come è possibile che il padre separato si rechi (spesso, mi pare di capire) nella soffitta della sua ex moglie per guardare l'album? Mi pare che non torni qualcosa.
Avrei anche tagliato la parte del "cassetto sbagliato", sono solo due frasi ma rallentano ulteriormente una narrazione già lenta.
Comunque, un buon lavoro.

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Gabriele Dolzadelli
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Re: IL MALE

Messaggio#7 » mercoledì 20 novembre 2019, 12:48

Ciao Wladimiro.
Piacere di ritrovarti anche in questa edizione.
Come hai impostato il racconto a me è piaciuto. L'inizio lento e le descrizioni servono a portare il lettore a farsi un'idea della storia che alla fine non è, rendendo molto impattante il finale inaspettato.
Hai rispettato, inoltre, i paletti, visto che tutta la storia è ambientata nella soffitta, e questo ti fa guadagnare punti.
Te ne fa perdere un pochino, invece, la mancata attenzione in fase di rilettura che ha portato all'errore del nome, che senza il tuo appunto può fuorviare e confondere parecchio, e alcune piccole mancanze.
Alcune note. Tu dici che è la madre a pagare il ragazzo per badare al bambino. Questo lascia intendere che la soffitta sia nella casa della madre. Nel finale, però, si parla del fatto che è il padre ad andare in soffitta a guardare l'album e a piangere per la separazione. Come è possibile questo? Forse, per "mamma" si intende la nuova compagna del papà? Altrimenti sembrerebbe un buco di trama. Avrei inoltre ridotto l'età del bambino, perché a 10 anni mi sembra un po' dura non comprendere appieno il significato di un album di fotografie che fa commuovere.
Un racconto, quindi, che mi è piaciuto per come è strutturato ma che mi ha lasciato molte perplessità.
Alla prossima.

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Wladimiro Borchi
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Re: IL MALE

Messaggio#8 » mercoledì 20 novembre 2019, 13:31

Ahimè, nella mia mente "sua madre" era riferito a quella del protagonista. La mamma gli dava cinquemila lire per badare il figlio dell'amico. Ma scritto così è davvero fuorviante.
Prometto che non scriverò più da sbronzo, se non avrò il tempo di rileggere e correggere da sobrio.
W
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Luca Nesler
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Re: IL MALE

Messaggio#9 » mercoledì 20 novembre 2019, 18:37

Ciao Wladymary! (questo te l'hanno già detto Eugene o Lommo?)
Non devo commentarti, ma ho letto a spot qua e là e... lo faccio uguale.

La trama: molto bella l'intenzione del racconto e bello il cambio di rotta. Due soli difetti:
1- non capisco la relazione tra Alberto e Sergio. Fratellastri? Mi sembra una complicazione che, magari giustifica la relativa tranquillità di Sergio, ma complica l'idea che ci si fa dei due. Sono solo amici? Allora come mai Sergio gli fa sempre da baby sitter?
2- L'idea del finale mi ha conquistato, ma la paura non è un sentimento che s'attaglia perfettamente alla circostanza. Penso che se Alberto vedesse il padre chino a piangere su un album, penserebbe al dolore e non alla paura. Non è facile, però. Anche perché hai seminato un finale horror fin lì in modo molto efficace.

Tecnica: direi impeccabile, cazzo!
- «Qui a dritto?» è un refuso o è un modo di dire delle tue parti?
- "la bizza serale di un bamboccio di dieci anni" A questo bambino avrei dato cinque anni, sei al massimo.
- "Il babysitter improvvisato" non mi pare buona come espressione. Sergio è tutt'altro che improvvisato, lo fa frequentemente e viene pure pagato! Inoltre, con questa sorta di "opinione" sveli la tua presenza, mentre prima sei stato aderente al PDV di sergio. Lui non penserebbe a se stesso come a un babysitter (questo è l'unico vero appunto tecnico).

P.S. sono molto contento che tu abbia cominciato a buttarti in commenti dettagliati senza false gentilezze, anche perché stai trovando dettagli molto utili che, per esempio, a me sono sfuggiti. Lo trovo davvero utile e aspetto di capitarti tra le mani!
Ci ritroviamo anche ne La Sida!

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Wladimiro Borchi
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Re: IL MALE

Messaggio#10 » mercoledì 20 novembre 2019, 18:41

Luca, sempre dettagliato e utilissimo...
Ma mi sei già capitato fra le mani...
Vai a vedere nella "SFIDA"
Buahahahahahaha!
W
IMBUTO!!!

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Pretorian
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Re: IL MALE

Messaggio#11 » venerdì 22 novembre 2019, 20:44

Fulminante.
Ecco l'aggettivo migliore per questo racconto. Arrivato a metà racconto avevo fatto un paio di ipotesi su come sarebbe andato a finire e, devo dire, che nessuno mi stava facendo impazzire. Poi, con una singola frase, mi hai disarmato e mi hai lasciato letteralmente a bocca aperta. Sul resto del racconto non ho molto da dire: non è male, anche se, come ho detto, mi stava sembrando banalotto. Probabilmente, il finale è così eccellente che rende tuttosommato dimenticabile il resto.

A presto rileggerci!

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Puch89
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Re: IL MALE

Messaggio#12 » lunedì 25 novembre 2019, 23:52

Ciao Wladimiro,
Devo dire che inizialmente non riuscivo a centrare bene il rapporto tra i due fratelli e cosa in realtà stesse obbligando l'uno a fare l'altro, probabile che sia un problema mio ma ho fatto fatica nella prima metà.
Poi mi è sembrato tutto molto più scorrevole, anche se non è chiarissimo chi è che paga il fratello considerando che poi il padre si ritrovi spesso (e sotto gli occhi del figlio piccolo) a sfogliare quelle pagine, in quale casa si trovano?
Il finale l'ho trovato davvero potente e da solo regge tutto quanto, l'ho apprezzato molto.
Nel complesso mi è piaciuto, alla prossima.

Fabio84
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Re: IL MALE

Messaggio#13 » mercoledì 27 novembre 2019, 13:54

Ciao Wladimiro,
prima di prendere in mano il racconto, ho letto il titolo ho fantasticato: e se invece il titolo fosse "Il mare". Be' con l'album delle vacanze ci sono andato abbastanza vicino.
Scrittura buonissima. Mi è piaciuta un sacco questa frase " calpestando la scia della pila."
Ho trovato un po' più lento il racconto a metà: era molto dura riuscire a prendere il libro in mano. Una volta preso però tutto è filato liscio con un'ottima scorrevolezza.

Ciao

Fabio

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antico
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Re: IL MALE

Messaggio#14 » domenica 1 dicembre 2019, 20:17

Un finale molto buono che fa dimenticare le imprecisioni disseminate nel testo: del resto, in un racconto breve il clou è proprio la chiusura, no? Ho poco da aggiungere a quanto già detto da altri, quindi ribadisco quelli che ho trovato come punti deboli: una fase di preparazione troppo lunga che tende a girare un po' su se stessa e tutti questi errorini sparsi (il nome sbagliato e la madre sbagliata) che non sono da te. Tema centrato in pieno. Per me, in questa forma il racconto è da pollice tendente verso l'alto, ma al pelo pelo.

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Polly Russell
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Re: IL MALE

Messaggio#15 » martedì 3 dicembre 2019, 15:11

Bene, e ora che i giochi sono fatti, qualche commento casuale. Racconti che avevo letto già la sera stessa, ma non essendo del gruppo a me dato, non mi ero sentita di postare subito.

Wladimiro Borchi -il male-

Ben trovato Wladimiro, sono sempre felice di leggerti.
C’é un po’ di confusione sul ruolo di Sergio, non capisco se sia il fratello maggiore o magari il vicino di casa. Propendo per il primo, ma non capisco perché dovrebbe vergognarsi con gli amici. Non é uscito con un bambino qualsiasi, è a casa con il fratello.
E se é un babysitter (parli del padre di Alberto, quindi é possibile), comunque perché vergognarsi? Lo pagano!
C’é un po’ di confusione anche con Alberto, nel senso che prima lo chiami a Fabrizio. XD
Il finale ovviamente è da lacrimuccia, molto bello, però la voglia di farci commuovere ti ha fatto scrivere di getto e hai trascurato un particolare. Quella sembrerebbe a tutti gli effetti casa della madre. È lei che lo paga ed è lei, che quando Alberto va a lamentarsi “sono cazzi”. Perché mai un ex marito dovrebbe andare a piangere nella soffitta della ex moglie?
Quindi, con un’aggiustatina veloce, ne esce un lavoro ottimo
Polly

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