Gruppo MENTE: Lista racconti e classifiche

Appuntamento per lunedì 18 novembre dalle 21.00 all'una con il tema della guest star Giorgia Tribuiani! Nata a San Benedetto del Tronto nel 1985, attualmente vive a Bologna e lavora nel campo della comunicazione. Laureata in Editoria e giornalismo presso la facoltà di Lettere e filosofia, per cinque anni è stata responsabile della sezione letteratura per la rivista di arte e cultura “Re-volver”. Da ottobre 2017 collabora con la Bottega di narrazione di Giulio Mozzi. Nel 2008 ha pubblicato la raccolta di racconti Cronache degli artisti e dei commedianti (Tespi). Guasti è il suo primo romanzo ed è edito da Voland.
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Gruppo MENTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 19 novembre 2019, 2:05

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BENVENUTI ALLA TRIBUIANI, LA TERZA DELLA SETTIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 134° ALL TIME!

Questo è il gruppo MENTE della TRIBUIANI EDITION con GIORGIA TRIBUIANI nella veste di Guest Star.

Gli autori del gruppo MENTE dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo STAGNO.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo TERRA


Questo è un gruppo da OTTO racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da GIORGIA TRIBUIANI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approsimandolo all'occorrenza per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK DELLA SETTIMA ERA (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ancora ottenuto punti nel corso della SETTIMA Era sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via). (Attenzione: ho effettuato un'inversione di racconti tra questo gruppo e il gruppo STAGNO. Nello specifico, ho posizionato qui il racconto di Fabio Aloisio per evitare che ci fossero due racconti con malus nello stesso gruppo. Di conseguenza, nel gruppo stagno è stato posizionato il racconto di Isabella Torazza)

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo MENTE:

Semi tra le fiamme, di Maurizio Ferrero, ore 23.05, 3308 caratteri
E adesso urlate, di Emiliano Maramonte, ore 01.00, 3324 caratteri
La stella cadente, di Gabriele Dolzadelli, ore 22.17, 3288 caratteri
… forse una lingua…, di Antonio Pilato, ore 23.00, 3319 caratteri
Regalo di compleanno, di Alexandra Fischer, ore 22.17, 3172 caratteri
Zero ispirazionale assoluto, di Agostino Langellotti, ore 23.29, 3329 caratteri
Progetto atomo, di Alessio Magno, ore 00.16, 3295 caratteri
Tagliola, di Fabio Aloisio, ore 01.31, 3328 caratteri MALUS 4 PUNTI

Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 28 NOVEMBRE per commentare i racconti del gruppo STAGNO. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 29 NOVEMBRE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare gli OTTO racconti del gruppo STAGNO e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete VENTITRE (escluso il vostro) a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo STAGNO.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA TRIBUIANI EDITION A TUTTI!



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Laura Cazzari
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Re: Gruppo MENTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 19 novembre 2019, 14:09

Allora parta nel fare i complimenti a tutti perchè il tema questa volta era davvero difficile e siete tutti riusciti a trattarlo in modo diverso e originale.

Come altre volte sono entrate in crisi nel momento in cui ho iniziato a stilare la classifica. Ogni racconto aveva qualcosa che gli altri non avevano e soppesare le carenze, anche minime non è sempre facile.

Quindi, dopo attenta analisi, ecco a voi la mia classifica:

1. Semi tra le fiamme, di Maurizio Ferrero
2. La stella cadente, di Gabriele Dolzadelli
3. Regalo di compleanno, di Alexandra Fischer
4. Progetto atomo, di Alessio Magno
5. Tagliola, di Fabio Aloisio
6. E adesso urlate, di Emiliano Maramonte
7. … forse una lingua…, di Antonio Pilato
8. Zero ispirazionale assoluto, di Agostino Langellotti

Ed ecco i commenti:

Semi tra le fiamme, di Maurizio Ferrero
Ciao Maurizio, devo ammettere che sono proprio contenta che questa volta tu abbia optato per un racconto stilisticamente diverso dai tuoi standard. Devo dirti che questo stile mi piace molto. È fluido e accompagna dolcemente verso il finale. Bella l’idea della strega e geniale la trovata dei ricordi dei bambini trasformati in semi. Una storia carina e senza buchi. Se devo trovare proprio un difetto ho trovato un po’ di buchi riguardanti il tema e la limitazione. Non riesco proprio a immaginarmi una casa al tempo delle streghe con il tetto di paglia e una soffitta abbastanza grande da contenere una persona in piedi e una finestra. Quindi questo mi ha fatto percepire una lieve forzatura nell’inserimento del tema. Inoltre, la limitazione temporale non è stata sviluppata appieno secondo me. Per il resto devo dire che è uno dei tuoi lavori che mi è piaciuto di più.

E adesso urlate, di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano. Allora il tema della soffitta c’è e anche il limite spazio-temporale.
Passando al tuo racconto devo farti i complimenti per come hai realizzato la scena. Sembrava di assistere alla scena di un film. La luce del cellulare intermittente l’ho trovata una scelta geniale per la rappresentazione della scena.
Per quanto riguarda la storia devo dirti che non mi ha conquistata del tutto. Non sono riuscita a farmi un’idea delle protagoniste e dello spirito che abita la soffitta. Forse sarebbe servito qualche dettaglio in più.
Occhio ai refusi “un calciò”.

La stella cadente, di Gabriele Dolzadelli
Ciao Gabriele, è un piacere rileggerti. I tuoi racconti sono sempre fuori dal comune. Allora la soffitta c’è e i limiti spazio-temporali sono rispettati appieno. La storia nel complesso è carina. I bambini sono stati rappresentati bene e i desideri abbastanza realistici. È bello che tutti i desideri si siano realizzati, ma ho due dubbi. Il primo è perché solo lui ricorda tutto dopo il salto temporale? Il secondo riguarda le dimensioni della stella che sono davvero poco realistiche, ma capisco che tu ne avessi bisogno ai fini della storia. Un lavoro carino secondo me con qualche margine di miglioramento.

… forse una lingua…, di Antonio Pilato
Ciao Antonio, allora direi che il tema e i limiti spazio-temporali sono rispettati. Il tuo racconto, però, mi lascia molti interrogativi. Primo tra tutti l’età dei personaggi. All’inizio pensavo che fossero ragazzini che volessero solo sballarsi, ma poi quando parli del vizio del fumo mi fa immaginare gente più adulta.
Poi c’è un nesso tra la droga e i mostri della soffitta? Di chi è la casa? È una casa stregata? Capisco la pennellata e il taglio che hai scelto di dare, ma a mio parere serviva qualche indizio in più.

Regalo di compleanno, di Alexandra Fischer
Ciao Alexandra, è un piacere rileggerti. Il tema e i paletti sono ampiamente rispettati. La tua storia parte da un’idea di base davvero geniale. La trama di svela poco alla volta e devo dire che sei stata bravissima in questo. All’inizio del racconto quando inizia a intravedersi la trama ero esaltatissima, solo che lo svolgimento ha smorzato un po’ il mio entusiasmo. Ho trovato la parte centrale e il finale un po’ caotici. Non ho capito il gioco proposto da Tina. Perché Tina e Alfio sono tornati alla casa? Perché alla fine sono ringiovaniti entrambi? L’idea di base era stupenda, però dovresti provare a leggere il racconto con occhi diversi dai tuoi. Tu sicuramente avevi tutto chiaro in mente, ma il lettore si perde qualche passaggio.

Zero ispirazionale assoluto, di Agostino Langellotti
Ciao Agostino, che dire del tuo racconto. Il tema e le limitazioni ci sono. Ho apprezzato che tua abbia tentato di riportare su carta quello che probabilmente stava accadendo “davvero”. Carino anche l’inserimento di Cthulhu, ma avendolo tirato in ballo mi sarei aspettata più un racconto fuori di testa, non so se mi spiego, stile Lovecraft. Occhio ai refusi: “Magai”

Progetto atomo, di Alessio Magno
Ciao Alessio, allora il tuo racconto rispetta tema e limitazioni. Tuttavia, la storia mi pare un po’ acerba. Mi sarebbe piaciuto che le informazioni arrivassero poco per volta e non con una frase in mezzo e una alla fine.
Forse sarebbe stato più intrigante se avessero fatto davvero qualcosa all’interno della soffitta per sventare il futuro apocalittico, invece che attendere solo il loro amico. Cosa hanno fatto prima di andare lì? Cosa sta facendo il loro amico? Mi è piaciuto invece come hai descritto i personaggi. In pochi caratteri sei riuscito a caratterizzarli bene.

Tagliola, di Fabio Aloisio
Ciao Fabio. Il tuo racconto rispetta il tema e la limitazione dello spazio di azione, ma non la limitazione del tempo. Ho letto il tuo racconto più volte per cercare di capire alcuni passaggi che non mi erano chiari. Prima di tutto non capisco molto riguardo al protagonista. È un ragazzo? Un bambino? Perché è lì? Poi non mi è chiaro a quale gioco stia giocando l’anfitrione? Perché i coltelli sono davanti al protagonista? Cosa cercano i “lupi” che accettano di farsi legare in una stanza con le armi per terra? Mi è piaciuta l’idea della preda che diventa predatore e come la hai descritta, ma la lettura mi ha lasciato molti punti interrogativi.
Laura Cazzari

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Polly Russell
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Re: Gruppo MENTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » martedì 19 novembre 2019, 14:57

1) Agostino Lancellotti -Zero ispirazione assoluto-
Agostino-io-ti-adoro! Hai proprio ragione"alla gente piacciono queste stronzate"! È come quella storia che girava quando ero ragazzina, la traccia del tema era "cos'è il coraggio?" E lo svolgimento fu "il coraggio è questo!".
Sì, mi è proprio piaciuto e mi hai anche fatto venire nostalgia dello Skannatoio, per giunta. Oh Dio, potevi evitare di scomodare addirittura Cthuluh, mi sarei accontentata di un demonietto qualsiasi.
Scivola via senza intoppi, dialogo perfettamente gestito, e entro i paletti. Complimenti.


2) Maurizio Ferrero -Semi tra le fiamme-
Buongiorno! E ben trovato, e... caspita che bel racconto ho appena letto. Sembrava un finale scontato, come molte altre storie, ci fai empatizzare con la strega, muore, si scopre che in fondo era solo una che conosceva le erbe, ci disperdiamo. Fine.
Invece no, tu ci tiri fuori un novello pifferaio magico con i fiocchi! E lasci alla nostra immaginazione il dolore del giorno dopo. Bello.
La parte iniziale, forse è un pelo lenta ma ci serve s comprendere la psiche della strega e il perché delle sue scelte, quindi ci sta. Un buon lavoro.

3) Gabriele Dolzadelli. -È solo una stella cadente-
Ciao Gabriele. Quella che ci hai regalato è una favola dolcissima, con un finale degno dei due piccoli eroi. Purtroppo non è il mio genere quindi, non posso dire di essere "impazzita", ma nonostante questo l'ho trovata davvero gradevole. La scrittura è adatta al genere, e il tema perfettamente rispettato. L'orario è centrato alla perfezione. Quindi, ovviamente, un buon lavoro. La scrittura è fluida e il racconto si lascia leggere con scioltezza. Complimenti.



4) Alexandra Fisher -Regalo di compleanno-
Ciao Alex! Che bello ritrovarti. Allora, era da un po' che non leggevo niente di tuo e questo pezzo mi sembra parecchio meno onirico del solito' non è un difetto, né un pregio, solo una constatazione. La storia è troppo semplificata a parer mio. Tina le fa un maleficio, un maleficio che si sarebbe potuto scioglierò solo quando lei sarebbe stata capace di riparare il filo spezzato. Lei si sveglia, lo annoda ed è tutto a posto. Insomma, mi pare un po' riduttivo. Allora avrebbe potuto farlo in qualsiasi momento!
E poi 'sto Alfio, senza uno straccio di personalità, in balia di chi se lo piglia, che ha pure la fortuna di ringiovanire a ogni scalino, per rivivere da capo la sua storia con la protagonista. Non so, manca del tutto di carattere. È messo lì, e basta.
Però l'idea mi piace, di certo va sfruttata, ma in modo diverso. Dammi un motivo per cui la protagonista si sveglia, un po d'azione, che non sia stringere un nodo, e magari fagli mandare a quel paese quel sacco vuoto di Alfio!
Alla prossima.


5) Fabio Aloisio -Tagliola-
Io non ho capito. Non ho proprio capito niente. Non sono nemmeno sicura siano in una soffitta.
Ciò nonostante ti do un buon posto in classifica perché trovo le tue descrizioni superbe. Anche se non ho capito chi diamine stai descrivendo. XD
C'è una persona, soggiogata, rapita... A cui manca un occhio. Ci sono dei clienti che pagano per farle del male. Infatti li chiama lupi, poi però è la persona orba di un occhio a far del male a loro.
Questo è quello che ho capito io, dopo averlo letto tre volte, che è un po troppo, per un racconto di una manciata di caratteri. Ribadisco, descrizioni davvero ben fatte, in quanto a chiarezza, dobbiamo lavorarci su.
Alla prossima.

6) The Ocean Master -...forse una lingua...-
Ciao, comincio col dirti che dopo aver letto il tuo pezzo avrò scorte di punti di sospensione per tutta la settimana! XD, ok, forse esagero, ma tu ne hai messi un po’ troppi, nella maggioranza dei casi sarebbe bastata una virgola.
In realtà non ho ben capito il tuo pezzo. Iniziano provando qualcosa, una droga nuova presumo, poi sembra ci siano i connotati di una danza con trance ipnotica, poi forse una seduta spiritica? Insomma boh, non ho capito cosa stiano facendo in quella soffitta e perché sia spuntato Cthulhu dal cassetto.
Certo che era una soffitta di lusso per essere pavimentata con il parquet!
Che una testa si “sfracelli” battendola a terra, da seduti è forse più strano di una piovra mutante che esce da un cassetto. Si può spaccare, ma sfracellare mi sembra eccessivo. Hai insistito sul peso dei protagonisti senza alcun motivo apparente, capisco il primo, muore perché gli cedono cuore e polmoni e il peso ha la sua bella parte di responsabilità, ma che Eloy pesi 50 chili, a noi che ce ne frega? Il giornale che scrive un articolo dopo quanto? Sono morti all’una, a casa si saranno accorti che non erano rientrati il mattino dopo e il giornale aveva già pronto il pezzo? Queste comunque sono tutte quisquilie, il problema vero è che non capisco cosa stiano facendo lì dentro e perché muoiano. Ed è un bel problema.
Peccato perché il piede strappato mi piaceva, poteva venire fuori del buon gore. Alla prossima!


7) Emiliano Maramonte -E adesso urlate-
Ciao Emiliano e ben trovato. Purtroppo questo racconto non mi convince a sufficienza. Non lo stile, quello è fresco, veloce. È la trama, secondo me, a fare acqua. Perché non so di cosa stiamo parlando, e invece da come scrivi dovremmo averlo bene in mente. Perché alla fine, la cosa, fa riferimenti al nonno che noi dovremmo poter cogliere. È una specie di entità che RI fa sfogare dalle frustrazioni giornaliere? Un terapeuta occulto? Ok, ma ci arrivò proprio trascinata per i capelli. Il fatto che si sputino addosso cose che si erano tenute per loro stesse anche fa parte della terapia? E perché questa sorella maggiore se ne rimane in soffitta ad aspettare il prossimo cliente? Insomma, credo ti ci vogliamo almeno altrettanti caratteri per definire questa entità che altrimenti rimane in ombra.
Alla prossima.



8) Alessio Magno -progetto atomo-
Ciao, ben ritrovato. Parto col dire che l'idea mi piace, anche se è sentita, è sempre un buono spinto, e le possibilità narrative sono quasi infinite. Hai inserito troppi personaggi, e del tutto inutili, servono solo a far sembrare inverosimili i dialoghi, perché sei costretto a far chiamare tutti per nome, per capire chi stia dicendo cosa, e non è verosimile, e poi, alla fine te ne sarebbero bastati due. Abusi dell'infodump e per una come me, che non ne tollera nemmeno un'accenno è una cosa tremenda. Potevi risolvere tutta la spiegazione sul perché Lars fosse da solo a disarmare l'atomica, facendo dialogare i due tizi, qualcosa come "dannato lui e la sua ostinazione a voler fare tutto da solo". Invece ti dilunghi in spiegazione che mi fanno perdere di vista il fatto che loro sono lì dentro e il tempo scorre in fretta.
Loro se ne sono già andati, il boato assordante non possono averlo sentito. Ultimo appunto, non usare le cifre nei testi, a meno che non sia una data o un orario.
Alla prossima
Ultima modifica di Polly Russell il martedì 26 novembre 2019, 17:32, modificato 1 volta in totale.
Polly

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Adry666
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Re: Gruppo MENTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » venerdì 22 novembre 2019, 15:57

Ciao a tutti, bravissimi!

Di seguito la mia classifica:

1 La stella cadente, di Gabriele Dolzadelli,
2. Zero ispirazionale assoluto, di Agostino Langellotti,
3. Regalo di compleanno, di Alexandra Fischer,
4. Semi tra le fiamme, di Maurizio Ferrero,
5. Progetto atomo, di Alessio Magno
6. Tagliola, di Fabio Aloisio,
7. … forse una lingua…, di Antonio Pilato,
8. E adesso urlate, di Emiliano Maramonte,


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Semi tra le fiamme, di Maurizio Ferrero
Ciao Maurizio,
bel racconto.
Parliamo prima del tema: la forte limitazione temporale non sembra rispettata / accennata dal tuo racconto, e questo è un problema viste le regole del gioco.
In generale non amo le storie di streghe e maghi ma questo tuo racconto è originale e scritto con un ritmo ascendente che si fa leggere con molto piacere. Bravo!
A presto
Ciao
Adriano

E adesso urlate, di Emiliano Maramonte

Ciao Emiliano,
tema centrato: soffitta e orario.
Il ritmo è buono, scorre bene. In alcuni punti sono rimasto un po’ perplesso; ad esempio quando usi la luce dello schermo come fonte luminosa; non so, penso che chiunque avrebbe accesso il led super luminoso della fotocamera.
Cambierei lo stile del periodo: “Il bagliore dei cellulari andò di nuovo via. Valeria provò l’impulso di dare a Rossella un calciò. Glielo sferrò.” Quel “glielo sferrò” dopo il punto non mi piace.
Buon lavoro ma, secondo me, manca l’idea forte che faccia da collante a tutto.
Ciao
Adriano

La stella cadente, di Gabriele Dolzadelli,

Ciao Gabriele,
il tema c’è! Che dire? Il tuo racconto mi ha emozionato, e questo basterebbe. L’idea, forte, secondo me, fa passare sopra anche ad alcune inesattezze e “buchi” narrativi (sicuramente il sasso che funge da stella cadente lascia un po’ interdetti; è vero che c’è il punto di vista dei bambini, però quando è troppo è troppo….  )
Concludendo: emozione + idea, bella prova!
Ciao
Adriano

… forse una lingua…, di Antonio Pilato

Ciao Antonio, tema e orari centrati.
Il ritmo è buono, ma ci sono alcune parole che rallentano la lettura; ad esempio io mi sono fermato a rileggere: “alle porte di una quiete orgasmica”, boh, non mi suona benissimo: quiete od orgasmo?
E poi c’è la grande assente: la storia, l’idea. Sicuramente è stato un mio problema, ma anche rileggendolo due volte non ho capito cosa sia successo. Non il perché, che ci sta, ma come e cosa.
Secondo me dovresti provare a riscriverlo mettendoti nei panni del lettore, che non “sa” e spesso non capisce.
Prova discreta, ma puoi migliorarlo.
Ciao
Adriano

Regalo di compleanno, di Alexandra Fischer

Ciao Ale, bentrovata.
Tema e “fascia orari” centrati!
Incipit molto efficace: “Lara aprì gli occhi e tastò il materasso.
Da quanto tempo mi trovo qui?”
L’idea di base la trovo molto interessante, brava.
Dovresti provare a far diventare “3D” Alfio, che rispetto al resto sembra un cartoncino sbiadito )
Nel finale, secondo me, ti perdi un po’ e anche a causa dei pochi caratteri a disposizione non riesci a chiudere bene la storia.
PS: ma il filo con il disegno della zucca è una tua ideazione o l’hai preso da qualche rito magico?
Ciao
Adriano
Aaaaaaaaaa

Zero ispirazionale assoluto, di Agostino Langellotti,

Ciao Agostino,
tema preso alla grande, alla Magritte, ma c’è.
Eh, quante volte mi sono trovato in quella situazione, ma senza santi e mostri da chiamare in mio aiuto! La prossima volta ci devo provare, magari in soffitta…
Il tuo racconto meta (non metà)-originale mi è piaciuto. Il dialogo con il diavolo / mostro che è in te scorre bene, fluido e si fa leggere. Certo, il finale è piuttosto “telefonato” ma si può perdonare.
La prossima volta fatti venire un’idea! )
Bravo
Ciao
Adriano

Progetto atomo, di Alessio Magno

Ciao Alessio,
tema centrato. L’idea c’è.
Incipit notevole: con il dialogare dei personaggi rendi un’atmosfera molto interessante.
Poi nel mezzo c’è un problema: il ritmo rallenta, quasi si stiracchia, in attesa del finale. Nel contempo ci sono tanti nomi che potrebbero confondere e non rendere subito agevole la lettura.
Il finale poteva essere costruito meglio: meno infodump e più azione; però parlo per mio gusto personale.
Nel complesso hai fatto una buona prova.

Ciao
Adriano

Tagliola, di Fabio Aloisio,
Ciao Fabio,
tema centrato? Non lo so bene, ma penso di sì.
Racconto scritto benissimo, complimenti! L’ambientazione, la descrizione degli eventi è molto raffinata e fa immergere il lettore nella tua storia. Ma il problema è proprio la storia: non chiara in alcuni punti, oscura in altri. Anche io amo celare, ma forse qui hai un po’ esagerato; devi sempre tenere conto che chi legge non è nella tua testa. Ho letto successivamente i commenti e la tua spiegazione, ok, va meglio, ho capito alcuni passaggi, ma secondo me ci devi lavorare un po’ su per ottenere un splendido racconto.
Ciao
Adriano

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Andrea Lauro
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Re: Gruppo MENTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » venerdì 22 novembre 2019, 23:41

Classifica
1. Semi tra le fiamme
2. Zero ispirazionale assoluto
3. La stella cadente
4. Tagliola
5. Progetto Atomo
6. ...forse una lingua…
7. E adesso urlate
8. Regalo di compleanno

Semi tra le fiamme
Ciao Maurizio, racconto evocativo e così reale, sembra di essere in quella soffitta con lei. Nulla da eccepire, complimenti. Con immagini vivide riesci a rendere molto bene il passaggio tra (relativa) tranquillità della scena iniziale, bucolica direi, ed il caos della successiva, quando i dialoghi si fanno serrati e il tempo accelera.
Mi piace come ci insegni così bene il concetto di “nulla per nulla”.

Zero ispirazionale assoluto
Ah ah che forza Agostino! Il duo mi ha trascinato fino in fondo al testo; quando a posteriori ho riletto il titolo, a cui prima non avevo dato troppo peso, mi son fatto una sonora risata. Ti leggevo e mi sembrava d’aver davanti ZeroCalcare e l’Armadillo.
Ottimi i dialoghi, direi che c’è proprio tutto: ritmo, tempi comici e autoironia. Bravo, non vedo l'ora di leggere il prossimo (beh, magari mi leggo i tuoi precedenti, già che ci sono).

La stella cadente
Ciao Gabriele, che dire, mi è piaciuto. Una lettura rilassata, a tratti romantica, un finale dolce. Dialoghi realistici ed adeguati ai personaggi, scorrevoli. Non mi convince quel “Lui sì che era un bimbo d’affari”, simpatico ma forse non appropriato.
Giacomo salva Greta e nel finale le dà un bacio sulla guancia: tutto ciò risponde al desiderio di Greta di avere il proprio principe azzurro. Interessante come questo bacio abbia trasceso il riavvolgimento (che dovrebbe cancellare il desiderio di Greta): in verità non lo vedo come un buco nella trama, piuttosto come un romantico paradosso di predestinazione.
Insomma, una piccola fiaba da raccontare alle mie figlie per farle addormentare.

Tagliola
Ciao Fabio, ti ho letto su Robot quindi per me è come scrivere a una celebrità. Mi piace molto il momentaneo ribaltamento dei ruoli tra cacciatore e preda, la trama è ben studiata e il pathos utilizzato nel modo giusto. C’è una escalation pazzesca tra il momento in cui il lupo chiede: “Lo faccia smettere” e “Ho una zanna lucida e il mio morso non ha veleno”. Che ansia, ragazzi.
Nel pezzo “Il campanello di casa trilla e lui scende fischiettando come un Gongolo.”: uno dei personaggi quindi esce dalla soffitta, qui uno dei paletti traballa un po’ (anche se ai fini della narrazione è veramente poca cosa).
da correggere: “dei i lupi” , “Gli dò una pacca” (senza accento), “adrenalina,” (punto e non virgola)
Bel racconto!

Progetto Atomo
Ciao Alessio, leggendoti mi sono venuti in mente (con piacere) un paio di racconti di Fredric Brown, quindi un punto per te. L’incipit è accattivante, qualcosa forse si perde sul finale. Alcuni appunti:
“...movenze istrioniche, tirandone fuori uno strano gingillo dalle parvenze di un orologio da taschino visibilmente antico.”: sono convinto che qui potevi dare lo stesso senso con la metà delle parole.
“Dal quadrante, si proiettò un grande getto luminoso e stroboscopico”: toglierei la virgola e eliminerei il riflessivo, che appesantisce. Piuttosto: “Il quadrante proiettò..”
“nel quale avrebbero dovuto infilarsi per tornare indietro, o meglio avanti, nel futuro.”: toglierei questa spiegazione, visto che successivamente scrivi che sono una squadra di tempo-viaggiatori.
Qualcosa però non mi quadra nella trama: perché Zed si dovrebbe materializzare proprio lì, a fine missione? Cosa dovrebbero fare in quella soffitta che non potrebbero fare da qualche altra parte? Loro hanno il dispositivo per tornare nel futuro, Zed magari no però può materializzarsi dove vuole: perché trovarsi proprio un una soffitta che rischia da un momento all’altro di essere spazzata via?
a presto!

...forse una lingua…
Sarà che ho letto il tuo racconto subito dopo “la stella cadente”, che mi aveva lasciato con un certo senso di pace nel mondo; sarà pure perché l’horror non mi conquista appieno, ma qualcosa stride. La trama non mi convince: gli amici assumono questa sostanza che li invita al ballo e all’assuefazione. E questa è la prima parte: poi qualcosa succede nella soffitta, lo spirito si sveglia e fa un massacro. Non riesco però a capire il collegamento (se c’è) tra i due eventi: perché sono nella soffitta? Perché sanno che è posseduta? Oppure la soffitta prende vita come conseguenza della danza? C’è questa divisione a metà racconto che mi lascia stranito, ma forse era il tuo intento. Un paio di appunti:
“raggiungere lo status (forse meglio stato? condizione?) immobile della tranquillità”
“travolse i 50 kg di Eloy il quale, seduto a 90° gradi sul tappeto, subì un colpo così travolgente che la tua testa si sfracellò sul parquet.”: in questa frase ci sono troppi dettagli (i 50 kg, a 90°); tra l’altro questi dettagli non apportano gran valore alla trama. Occhio a un “tua” anzichè “sua”.
Il finale chiude con un “Sono passati 150 anni. Nessuno li ha ancora trovati.” In questo punto il lettore sente un pesante cambio di passo imposto dal narratore: fino ad ora si è assistito alla macellazione nel dettaglio. I personaggi sono scomparsi di scena uno ad uno, fino a che il lettore si trova con il cucù che canta e la piazza pulita. Bene, il lettore ha il controllo completo sulla storia, senza punti di vista particolari. Subito dopo, compare quel “nessuno li ha ancora trovati”: chi sta parlando? Il passaggio stride molto, quasi quasi avrei preferito che si fermasse al canto del cucù e al cupo silenzio della soffitta.

E adesso urlate
Ciao Emiliano: l’idea è buona, ma c’è qualcosa che non mi convince. La soffitta è posseduta, e si diverte a vedere le due picchiarsi. I dialoghi ci sono, l’atmosfera anche. Cosa non mi torna? Forse la personificazione della soffitta: da quando entra in gioco presentandosi alle due, quella sensazione da thriller psicologico si perde. E se non avesse parlato del tutto? Avrebbe lasciato comunque la sensazione di esistere, e le due amiche avrebbero potuto gestire autonomamente le loro considerazioni al riguardo. Secondo me varrebbe la pena di provare a scriverlo eliminando l’incursione, hai visto mai, potrebbe funzionare. Ed il titolo “e adesso urlate” potrebbe reggere lo stesso!
«Non l’ho fatto apposta. Però era da un po’ che volevo mollartelo!» qui l’amica si accorge d’aver tratto piacere dal gesto compiuto. Non le avrei fatto dire “però era da un po’ che volevo mollartelo!”, suona un po’ artificioso ai fini della narrazione. Piuttosto, avrei messo qualcosa tipo “Si lasciò sfuggire un sorriso.”, che rende la stessa idea senza metterle in bocca una dichiarazione.
da sistemare: “un calciò.”
Spero d’esser stato d’aiuto, a presto

Regalo di compleanno
Ciao Alexandra, caspita ho dovuto rileggere più volte il tuo racconto prima di afferrarne il senso, tuttavia alcuni punti mi sono ancora oscuri. Secondo me c’è un buco nella trama: Alfio e TIna hanno assistito al sortilegio che fa addormentare Lara, e che la lascia addormentata probabilmente vita natural durante. Eppure, proprio la notte che quella si sveglia e trova la soluzione, loro salgono e la trovano.
Ipotesi 1: vanno a trovarla periodicamente durante tutti quegli anni. Capirei Tina: ha tutto l’interesse che la rivale rimanga sopita e la tiene sotto stretto controllo. Ma Alfio?
Ipotesi 2: sono maledettamente fortunati (o sfortunati) e vanno a far visita proprio quel giorno.
Ipotesi 3: quello è un giorno particolare, ad esempio la ricorrenza del sortilegio. Potrebbe anche starci, ma dovresti specificarlo in qualche punto.
Purtroppo ho trovato un paio di punti in cui il paletto dello spazio non è rispettato: “Alfio parcheggiò la macchina sotto il lampione…”, “Alfio accompagnò Lara a casa propria.” I personaggi sono evidentemente all’esterno della soffitta, e vi compiono azioni utili ai fini della trama.
Mi è riuscito difficile capire in cosa consistano il gioco, il maleficio, le trasformazioni che avvengono sulla protagonista e su Alfio. Ma Alfio, poi: vogliamo parlare di questo volpone? Non solo si ritrova la ex ragazza ringiovanita: ringiovanisce pure lui, e la riaccompagna a casa! E le dice che avranno un sacco di cose di cui parlare! Bella vita che fa, l’Alfio. Cade sempre in piedi.
Insomma, ci sono tante cose che non mi tornano; mi è venuta però voglia di andare a cercare qualche tuo altro racconto, per capire se questo elemento magico è un tuo tema ricorrente. Alla prossima!

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roberto.masini
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Re: Gruppo MENTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » sabato 23 novembre 2019, 16:20

Di seguito la mia classifica che questa volta, più di altre, risente del rispetto delle limitazioni imposte da Minuti Contati. Se non ci fossero state la mia classifica sarebbe completamente diversa:

1. E adesso urlate di Emiliano Maramonte
2. Progetto atomo di Alessio Magno
3. La stella cadente di Gabriele Dolzadelli
4. Semi tra le fiamme di Maurizio Ferrero
5. Regalo di compleanno di Alexandra Fischer
6. Tagliola di Fabio Aloisio
7. … forse una lingua… di Antonio Pilato
8. Zero ispirazionale assoluto di Agostino Langellotti

Ed ecco i miei commenti:

E adesso urlate di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano.
Devo dire che il racconto della soffitta posseduta a me è piaciuto molto. Qualche commentatore ha parlato di "terapeuta occulto"che mi sembra una buona denominazione per uno spirito "tutelare! Forse qualche evento che si riferisse all''entità poteva essere aggiunta insieme a qualche accenno a cosa succedeva al nonno ma, tutto sommato, secondo me, il racconto scorre. Lo stile è buono.Soprattutto sono rispettate le indicazioni del tema: personaggi solo in soffitta dalle nove all'una di notte. E sono queste che condizionano il giudizio!

Progetto Atomo di Alessio Magno
Ciao Alessio.
Comincio col dire che centrate sono le indicazioni del tema. Ho trovato interessante , in questo racconto fantascientifico, la suspense del ritorno di Zed, un sentimento di attesa legato a para e angoscia. Poco importa che cosa avrebbero potuto fare nell'attesa. Dissento da chi ha parlato che non potevano più sentire il boato assordante. Non c'è assolutamente scritto che erano in ascolto: è solo un'indicazione temporale del narratore non dei protagonisti!

La stella cadente di Gabriele Dolzadelli
Ciao, Gabriele.
Una bella storia infantile, tenera e magica che ci riporta a quelle notti con il naso all'insù e ai mille desideri solo pensati che l'avvistamento delle stelle avrebbe realizzato. Se posso usare un ossimoro direi concretamente irreale. Trovo appropriata la descrizione dell'evento finale: una stella cadente è una meteora e una meteora è un sasso incandescente. Tutto normale. Il bacio finale mi ha colpito in modo molto positivo. Se devo cercare il pelo nell'uovo( come ha già detto chi ha commentato prima di me): non avrei usato speculare! Limitazioni del tema rispettati.

Semi tra le fiamme di Maurizio Ferrero
Ciao, Maurizio.
Stile perfetto per una storia accattivante. Poco importa se è una maga o una semplice guaritrice: il popolo non ama chi non capisce. I ricordi dei bambini trasformati in semi sono un tocco poetico che rende questo racconto qualcosa di più di una semplice storia di streghe. Tutto perfetto sembrerebbe. E invece no perché le limitazioni del tema non sono tutte rispettate. Personaggi solo in soffitta. Ce n'è uno solo. Deve avvenire tutto in soffitta. I valligiani sono fuori. L'indicazione precisa dell'orario in un racconto antico forse era impossibile ma a tarda estate il sole tramonta alle 18.30 + mezz'ora= 19. Se non fosse ambientata in Italia ma più a nord sarebbe peggio.

Regalo di compleanno di Alexandra Fischer
Ciao Alexandra.
Oscillo tra definire la trama semplice (Lara si sveglia, annoda il nastro et voilà il gioco è fatto) e incontrare invece situazioni complesse. Ad esempio, come hanno fatto Alfio e Tina a indovinare qual è la notte in cui Lara si sveglia? E ancora che relazione esiste tra maleficio e trasformazione? Ho riletto più volte il racconto e non ho trovato soluzioni. Limite del lettore! Oggettivo invece è che questo racconto non ha rispettato le limitazioni imposte da Minuti Contati: i personaggi devono muoversi unicamente in soffitta tra le nove di sera e l'una di notte.
Alla prossima lettura!

Tagliola di Fabio Aloisio
Ciao, Fabio.
Lo stile molto buono configge sulla nebulosità della trama che tu hai chiarito con nota ma che non traspare dal racconto. Io avevo pensato che una donna (i boccoli e piagnucolo mi hanno portato a pensare che protagonista fosse appunto una donna) vessata a tal punto dal suo carceriere non avesse altro sfogo che rivalersi sui lupi in una specie di vendetta trasversale con la prospettiva di una coazione a ripetere all'infinito. La preda che diventa cacciatore è un topos dei racconti di tortura. La limitazione della location dove agiscono i personaggi è rispettata ma non quella del tempo.

... forse una lingua... di Antonio Pilato
Ciao, Antonio.
Forse leggo troppi racconti horror, ne scrivo anche forse d'indegni, ma nel tuo non sono riuscito a trovare quella cupa atmosfera che aiuta in un racconto così breve. Si può dividere il racconto in due parti. Prima i quattro amici provano la droga che li porta a una macabra danza che provoca la morte di uno di loro tra l'indifferenza degli altri che continuano a ballare fino all'ossimoro della quiete orgasmica (che mi ricorda la quiete tempestosa e sulla cui efficacia letteraria sospendo il giudizio).
Poi arriva il mostro nel cassetto che se li mangia. Forse prendere alla lettera show, don't tell non è sempre efficace. E alla fine un giornale così efficiente deve essere per forza on line per riportare la notizia della sparizione dei protagonisti subito il giorno dopo. Mi rimane una domanda probabilmente senza risposta: il mostro , preferendo i vivi, non ha toccato Horacio? Limitazioni centrate!

Zero ispirazionale assoluto di Agostino Langellotti
Ciao, Agostino.
Il meta linguaggio, l'autoreferenzialità del tuo racconto mi è sembrata una furbata, da parte di uno scrittore che ben altre opere ha realizzato e che ha i mezzi per uscire dalla situazione d'impaccio che sempre provocano questi contest di Minuti Contati. Ho letto molti racconti a tema che parlano dello scrittore che non riesce a scrivere il racconto a tema. Certo il finale mi ha colpito perché l'utilizzo di un mostro così famoso come musa ispiratrice è anomalo. Il Bang finale non mi basta per dare un giudizio positivo al racconto. Per quanto riguarda le limitazioni un racconto di questo genere non poteva non rispettarle!

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Re: Gruppo MENTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » martedì 26 novembre 2019, 11:19

Due giorni alla scadenza del tempo utile per postare commenti e classifiche e voi ne avete già ricevute cinque su otto. Mancano ancora all'eppello quelle di Andrea Partiti, DandElion e Marta Emme.

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Andrea Partiti
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Re: Gruppo MENTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » martedì 26 novembre 2019, 18:57

Semi tra le fiamme, di Maurizio Ferrero
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E adesso urlate, di Emiliano Maramonte
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La stella cadente, di Gabriele Dolzadelli
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… forse una lingua…, di Antonio Pilato
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Regalo di compleanno, di Alexandra Fischer
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Zero ispirazionale assoluto, di Agostino Langellotti
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Progetto atomo, di Alessio Magno
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Tagliola, di Fabio Aloisio
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1. Semi tra le fiamme, di Maurizio Ferrero
2. E adesso urlate, di Emiliano Maramonte
3. La stella cadente, di Gabriele Dolzadelli
4. Regalo di compleanno, di Alexandra Fischer
5. Tagliola, di Fabio Aloisio
6. Progetto atomo, di Alessio Magno
7. Zero ispirazionale assoluto, di Agostino Langellotti
8. … forse una lingua…, di Antonio Pilato

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Re: Gruppo MENTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » giovedì 28 novembre 2019, 14:05

Due classifiche mancanti: quelle di DandElion e di Marta Emme.

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Re: Gruppo MENTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » venerdì 29 novembre 2019, 0:38

Zero ispirazionale assoluto
L'ansia del foglio bianco! Mi hai riportato con la mente alle scuole superiori, dove forse ero l'unica che l'ansia la faceva venire al prof. per quanta roba scriveva xD
In realtà i meta-racconti mi lasciano sempre un po' meh, e generalmente apprezzo un po' di più il tuo stile. in ogni caso una buona prova, un po' ambizioso forse il riferimento a Lovecraft, ma molto gradito.

Tagliola
Incasinato ed angoscioso, ma di quel casino e di quell'angoscia che coinvolgono il lettore. non c'è scampo, si resta incollati fino a vedere come va a finire.
Mi restano oscuri alcuni passaggi, non comprendo bene se il tempo della consegna è rispettato o meno e mi chiedo come sia successo di finire in quella soffitta. che però è poco "presente" nel senso, fosse un capannone industriale, un bungalow o una cantina sarebbe uguale.
In ogni caso, bello!

Progetto Atomo
Ciao!
Mi piace molto il plot semplice e lineare del racconto, ma lo spiegone finale inficia un bel po' il risultato. finchè non spieghi esplicitamente cosa sta succedendo, nulla da eccepire, il dialogo scorre, ci si fa qualche domanda per curiosità e si è spinti ad andare avanti, ma lo spiegone ammoscia ogni cosa e sinceramente lo trovo superfluo.. peccato perché poteva essere un bel racconto.

Regalo di Compleanno
CiaoAlex! Piacere di leggerti, come sempre ;)
Mi sono un po' persa e ho chiesto- lo ammetto- l'aiuto del pubblico: ho fatto leggere il racconto anche al mio compagno per capire se c'era qualcosa che non avevo capito ma che era palese e invece ci siamo persi entrambi. La prima parte scorre bene, ma da metà in poi c'è qualcosa che mio suggerisce che per ridurre i caratteri e rispettare la consegna hai affettato qualche dettaglio che invece era importante sapere. Mi sfuggono bene i legami tra i tre, moglie marito amante? fratello/sorella/aspirante fidanzata? se sono ragazzetti a cosa è dovuta la fede? Non capisco come dal sonno eterno possa riannodare il filo e non facevano prima a farla fuori e basta? Insomma tanti interrogativi mi restano aperti e vorrei davvero vedere la extended Edition!

Semi tra le fiamme
Ciao Maurizio!
Il tuo racconto è interessante, ma ammetto che non mi ha entusiasmato. La missione di vita della signora è lodevole e anche se i suoi compaesani la ghettizzano, ma il revival della caccia alle streghe non mi ha dato il brivido che invece il tema potrebbe darmi. mi piace però molto la svolta dei semi di lino che conservano i ricordi, questa è la vera parte geniale. mi piacerebbe leggere qualche sviluppo più ampio su questo tema!

E adesso urlate
I racconti che abbracciano generazioni perdute e parenti non più tra noi mi risvegliano sempre un molle senso di dolcezza. nel caso specifico, però non è ben chiaro a cosa si debba riportare l'entità superiore e fumosa che ama cibarsi del rancore inespresso. è una sorta di benefica stanza della rabbia? è un analista? è un nume tutelare? è lo spirito di qualcuno che è venuto prima del nonno? Insomma tutto resta un po' troppo fumoso per poter meritare la piena sufficienza..

Forse una lingua
Ciao,
sinceramente non mi ha molto convinto il tuo racconto, delinei molto bene i. personaggi ma un vero perché alla base degli avvenimenti che accadono non c'è. questi quattro per qualche motivo strano decidono di passare da adulti presumo una nottata in una soffitta e una entità di concreta paura se li mangia. nessuno li cerca, quindi non sono ragazzini - un ragazzino che sparisce ha qualcuno dietro che lo cerca- non hanno famiglia acquisita - moglie e figli li cercherebbero. esistono solo in relazione agli altri 3, o forse nessuno li cerca perché non sono mai esistiti?

La stella cadente
Che dolcezza!
Veramente bello e tocca delle corde emotive, al punto giusto, senza risultare melenso.
Molto interessanti gli spunti di riflessione, forse dei pensieri sono un po' troppo maturi considerata l'età preadolescenziale dei protagonisti. "Volevo solo un principe azzurro" è veramente il tocco di classe, che regala a Giacomo l'opportunità di comportarsi da tale. davvero godibile, non trovo una sbavatura nemmeno a cercarla di proposito :)

Classifica
1. La stella cadente
2. Tagliola
3. Progetto Atomo
4. Zero ispirazionale assoluto
5. Semi tra le fiamme
6. Regalo di compleanno
7. E adesso urlate
8. ...forse una lingua…
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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Re: Gruppo MENTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » venerdì 29 novembre 2019, 1:02

Tempo scaduto e non avete ricevuto una sola classifica, quella di Marta Emme che verrà squalificata per questa e per la prossima edizione. Posso dunque procedere con i miei commenti.

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Re: Gruppo MENTE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » domenica 1 dicembre 2019, 17:48

Ecco a voi i miei commenti e classifica, grazie a tutti per le letture!

1) La stella cadente, di Gabriele Dolzadelli
Nulla da dire, pollice su senza se e senza ma. Coerente, ben diretto, chiaro e preciso nella sua logica interna. E tema preso in pieno e utilizzato come trampolino per raccontare una piccola grande magia pregna di insegnamenti. Bravo.
2) Semi tra le fiamme, di Maurizio Ferrero
Molto bene. Un racconto solido, ottimamente gestito, non banale, profondo nel suo delineare contesto e storia e anche nel vivere oltre se stesso, nell'immaginazione del lettore su quello che sarà il giorno dopo. Vero è che sposti un po'mil focus fuori dalla soffitta, ma i semi di lino sono tutti lì dentro e quindi direi che, alla fina, questa pecca è relativa. Per me un pollice su.
3) Zero ispirazionale assoluto, di Agostino Langellotti
I metaracconti non incontrano quasi mai il mio gusto, ma qui devo ammettere che la lettura è stata piacevole e briosa. Vero che i riferimenti interni rendono poco fruibile il testo al di fuori dei nostri confini, ma con delle note a pie di pagina si potrebbe risolvere il tutto in modo anche funzionale ai contest citati perché è indubbio che potrebbe portare qualcuno che non li conosce a conoscerli. Pertanto t'invito, in caso di mancata qualificazione per la finale, a sistemare il racconto nel laboratorio (con le note, ma per l'occasione potresti anche rimpolparlo, se ritieni giusto farlo). Tema, ovviamente, centrato. Pollice tendente vero l'alto per me anche non in modo brillante causa mia iniziale affermazione sui metaracconti.
4) Tagliola, di Fabio Aloisio
La storia l'ho capita alla prima lettura, ma è tutto troppo sporco per essere tuo e il motivo, da te ben chiarito, è che non hai avuto il tempo materiale necessario per sistemarlo una volta steso di fretta e furia. In questa forma attuale non posso spingermi oltre il pollice ni che tende netto verso il positivo, ma l'invito è a sistemarlo nel laboratorio per poterlo poi portare in vetrina dopo l'autorizzazione del nostro DOCTOR.
5) E adesso urlate, di Emiliano Maramonte
Non posso che ripetere osservazioni già espresse: racconto scritto non bene, benissimo. Buoni i dialoghi, ottima la gestione delle scene. Poi il finale e il tracollo. Sono assolutamente d'accordo con il commento di Lauro, mostrare l'entità ammazza il pathos e chiede nuove spiegazioni che non puoi dare. Forse il problema è che sei rimasto troppo avvinghiato alla leggenda da cui sei partito e il tempo non ti ha aiutato a cambiare in corsa. Pollice ni tendente verso l'alto con invito a provare a rimodularlo.
6) … forse una lingua…, di Antonio Pilato
Racconto scritto ottimamente che, però, presenta delle difficoltà che non possono permettergli di aprirsi in toto, ma forse neppure lo vuole. La danza ossessiva dei tre protagonisti mi ha fatto pensare alle danze che cercano di portare a (come definirle) trance sciamaniche (?), ho visto qualcosa di simile nel bellissimo UNDONE. In più, questo insieme di informazioni non necessariamente logiche mi ha fatto pensare a OA. Personalmente ho tovato inutile esplicitare l'articolo di giornale e poco seminato il passaggio dei 150 anni, due elementi che messi in fondo risultano pericolosamente gratuiti. Mi piacerebbe dedicassi una seconda chance a questo racconto, magari cercando di fare un passo in più verso il lettore. Non ti chiedo di esagerare, ma solo di renderlo un pelo più comprensibile. Pollice ni che vuole guardare verso il positivo, insomma.
7) Progetto Atomo, di Alessio Magno
Devo ripetere molte delle osservazioni già fatte. Parto puntando il faro sui troppi personaggi e su quelle linee di dialogo iniziale che dovevano definirli, ma che falliscono (almeno per come mi è arrivato) nel differenziarli finendo per rendere ostica la lettura proprio in un punto topico quale l'intro, fondamentale per avvicinare il lettore. Poi, perché devono essere così tanti quando a fare tutto il lavoro è Zed? Di sicuro ci sarà una ragione, ma non mi è sembrata chiara dal testo e questo mi fa sembrare tutta la fase della costruzione come priva di utilità ai fini narrativi. Tema centrato, i tuoi dubbi iniziali a riguardo erano eccessivi. Da rivedere nella sua struttura e strategia, nulla da dire sulla scrittura (molto buona). In conclusione: pollice ni.
8) Regalo di compleanno, di Alexandra Fischer
Troppi buchi di trama, parti mancanti, salti della fede che chiedi al lettore e che in un racconto breve sono ancora più difficili da accettare. Siamo in un contesto magico o è Tina a possedere strani poteri? Non importa perché o come, ma contestualizza almeno per definire la situazione. E perché tornano proprio quella sera? E perché Lara si sveglia dal sogno? Dove si trova il punto di svolta della vicenda? Paradossalmente sono più propenso ad accettare la figura da uomo oggetto di Alfio. Ogni volta te lo ripeto: tempo ne avresti per sistemare il racconto dopo averlo postato... Mi piacerebbe vederti una volta lavorarci per tutte le quattro ore e scoprire il risultato. Pollice ni, per me.

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