Ritornerò

Appuntamento per lunedì 16 dicembre dalle 21.00 all'una con il tema scelto dalla vincitrice del Premio Urania Francesca Cavallero e dai finalisti dell'Urania Short Fabio Aloisio, Elia Gonella e Axa Lydia Vallotto!
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daniele.mammana-torrisi
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Ritornerò

Messaggio#1 » lunedì 16 dicembre 2019, 23:34

Ritornerò
Di Torrisi Daniele

Lo stilo tracciò l’iniziale di una parola, carezzando la pelle del papiro. Si fermò alla seconda lettera, allentando la presa sul regolo.
Xanteiphòn corrucciò la fronte. Quell'inizio non andava bene. Guardò quanto aveva scritto, baloccandosi con l’idea di cancellarlo passandoci sopra con il polso.
E poi? Aveva un altro inizio per quella storia? Scuotendo il capo, si chinò incontro alla spianata viola che giaceva sotto a quel promontorio di roccia violacea, e al fiume in piena che la calcava con un timbro di cuoio chiodato e ferro.
Divisi l’uno dall'altro dai rostri delle salmerie incolonnate, i battaglioni dell’avanguardia marciavano in risalita, a passo uniforme sotto al cocente picchiare dei due soli azzurri, incontro alla mole Grande Arco. Venti stadi innanzi al primo dei reparti, quello di Aristemarko da Ippolakòn, il Grande Arco torreggiava, sputando lunghi lampi scheletrici. Il suo terzo più basso svettava sopra ai taglienti cristalli che affioravano dalle carni del promontorio. Secondo i locali con cui aveva scambiato qualche parola, era la costruzione più alta di tutta la Colcigyssa.
Più delle piramidi e di quel grande relitto che giaceva nella Vallata dei Morti, con la sua prua tagliente e lunghe ali d’uccello che si allungavano dai suoi fianchi. Secondo i saggi, il portale era più antico. Come si poteva essere più antichi della sabbia pietrificata? Avrebbe voluto entrare nel relitto, ma la marcia non gli aveva lasciato il tempo.
Lanciandogli un’occhiata, Xanteiphòn sentì un brivido percorrergli la schiena. Era identico al suo gemello in Ikallarìk d’Atalantes, che i Trentamila avevano attraversato in segmenti per arrivare su quelle sponde e adunarsi prima del nuovo balzo. Dalla pelle più blu del mare, corazzata da successioni di ottagonali placche d’argento, faceva d’ogni cosa l’atollo nella sua ombra.
«Ci credi che non è il più grande?» Voltandosi, Xanteiphòn trovò ad attenderlo il sogghigno innocente del suo disturbatore. Con l’elmo sottobraccio, il grande scudo di bronzo drappeggiato sulla schiena e la fronte madida di sudore, Milethon gli venne incontro. Lanciò al portale un cenno fugace. «I messi del nostro Gran Re dicono che è un condotto secondario. Secondo me mentono per impressionarci.»
«Non penso.»
«Te lo dico io che è così. Sono bugiardi, ma finché ci pagano…»
«Se mentissero» notò, seguendo l’avanzata del primo battaglione sui gradoni del basamento ai piedi dell’arco, «allora staremmo entrando nel giardino di casa di suo fratello dalla porta principale.»
«Magari è quello che vuole. Un colpo netto.» Non la migliore delle idee. Discutere i piani del loro committente non gli spettava, ma se quello era il disegno del pretendente Re dei Re…
«Dobbiamo andare, fratello.»
Guardando il papiro e quella parola che aveva cominciato, Xanteiphòn sospirò a denti stretti. Il relitto, quel portale detto come secondario, le piramidi! Così tanto spazio da esplorare e di cui scrivere, quella cornucopia di possibili storie e se la doveva lasciare alle spalle per combattere la guerra di due fratelli dalla testa di sciacallo.
Chiuse il rotolo dei papiri e divelse la lancia dai sassi. «Ritornerò.»
«Certo che torneremo! Più ricchi, magari…»



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antico
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Re: Ritornerò

Messaggio#2 » lunedì 16 dicembre 2019, 23:46

Ciao Daniele e benvenuto su Minuti Contati! Ti ho appena mandato una richiesta di amicizia su fb (che hai accettato, sì, sono Maurizio Bertino). Se ancora non sei dentro, ti invito a entrare a fare parte anche del gruppo fb di Minuti Contati, lo trovi QUI (farne parte non è obbligatorio, ma ti permetterebbe di goderti l'edizione insieme a tutta la community). Tornando all'edizione: tutto ok con caratteri e tempo, divertiti in questa Urania Christmas Edition!

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Gabriele Dolzadelli
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Re: Ritornerò

Messaggio#3 » mercoledì 18 dicembre 2019, 18:53

Ciao Daniele. Benvenuto!
Hai uno stile molto epico e pomposo e di certo, una volta raffinato, può essere un tuo tratto distintivo notevole.
Il racconto presenta però dei punti un po' ostici.
Non è facile in così poche battute srotolare una trama che porti da un punto A a un punto B con la giusta dose di informazioni. Minuti Contati è una bella palestra sotto questo punto di vista. Qui infatti trovo ci siano davvero tante informazioni superflue. Alcuni personaggi vengono presentati, anche per nome, ma non hanno utilità alla trama. Così come alcune informazioni di background. Sfoltirei un bel po' il tutto, riducendolo all'essenziale e dando più carne agli avvenimenti, altrimenti si corre il rischio che il lettore si perda e si senta aggredito da una valanga di parole che non riesce a ricomporre per dare un senso al quadro. Almeno, questo è quello che è successo a me, che a parte lo svolgimento di una battaglia, ho capito ben poco. Forse è un limito mio. Spero di poterti essere stato utile e di rileggerti presto.

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Pretorian
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Re: Ritornerò

Messaggio#4 » mercoledì 18 dicembre 2019, 22:16

Ciao, Daniele e piacere di leggerti.
Dunque, il punto di forza del tuo racconto è sicuramente l'ambientazione che hai creato. è fantasy, ma con elementi poco consueti (le influenze di nomi greci e la particolare astronomia) ed è certamente affascinante. La descrizione è dettagliata ed evocativa e lascia intravedere orizzonti ben più vasti. Tanta ricchezza, però, viene pagata con una sostanziale povertà di trama, che è a malapena abbozzata. più che un racconto in sé, sembra quasi un estratto, estrapolato da un lavoro più grande.. E, come non si può contenere un fiume in una tazza, un lavoro così grande non si può contenere in uno spazio così esiguo.
Un consiglio? Sfrutta questa ambientazione per inserire diversi lavori, oppure per un romanzo più grande-
Pensaci.
A presto.

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daniele.mammana-torrisi
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Re: Ritornerò

Messaggio#5 » mercoledì 18 dicembre 2019, 22:28

Gabriele Dolzadelli ha scritto:Ciao Daniele. Benvenuto!
Hai uno stile molto epico e pomposo e di certo, una volta raffinato, può essere un tuo tratto distintivo notevole.
Il racconto presenta però dei punti un po' ostici.
Non è facile in così poche battute srotolare una trama che porti da un punto A a un punto B con la giusta dose di informazioni. Minuti Contati è una bella palestra sotto questo punto di vista. Qui infatti trovo ci siano davvero tante informazioni superflue. Alcuni personaggi vengono presentati, anche per nome, ma non hanno utilità alla trama. Così come alcune informazioni di background. Sfoltirei un bel po' il tutto, riducendolo all'essenziale e dando più carne agli avvenimenti, altrimenti si corre il rischio che il lettore si perda e si senta aggredito da una valanga di parole che non riesce a ricomporre per dare un senso al quadro. Almeno, questo è quello che è successo a me, che a parte lo svolgimento di una battaglia, ho capito ben poco. Forse è un limito mio. Spero di poterti essere stato utile e di rileggerti presto.


Ciao Gabriele! Grazie del benvenuto!

La sintesi non è ancora il mio forte, lo dico sin da subito. Capisco il senso di questi contest, dove in poco tempo devi dire molto, e sono interessanti -almeno per me- proprio per la difficoltà che presentano. Sono una di quelle persone che, per narrarti qualcosa fatto da qualcuno, negli appunti comincia dai loro tris-nonni e va a scendere finché non gli è chiaro chi, come, cosa, quando e per quale motivo.
Dovrò tenere a mente il tuo consiglio di sfoltire, anche se credevo di avere rasato l'albero fino ai minimi termini per stare sotto il massimo dei termini possibili. Può darsi che mi sia espresso male io, però. Se sì, è anche questa una prova.

Circa la battaglia... non c'è in corso alcuna battaglia.
Xanteiphòn, uno di questi "Trentamila", che da un paio di frasi puoi desumere siano dei mercenari, sta cercando di trovare la parola con cui cominciare a narrare proprio quello che sta succedendo, vale a dire la sua partecipazione, in qualità d'uno dei Trentamila, alla guerra civile di due fratelli. E' un testimone oculare dell'evento e degli accadimenti a venire, la marcia d'andata e il ritorno di questa compagine etnicamente estranea al conflitto ma pagata per parteciparvi in favore d'uno dei contendenti, ma non è in corso una battaglia.
I trentamila stanno varcando un portale dimensionale, identico a quello che dal loro mondo li ha portati in questo, per traslare su di un terzo mondo. Però non hanno navi spaziali o shuttle; sono un esercito di simil-opliti, con scudi ed elmi e lance di ferro. Xanteiphòn menziona quale dei portali hanno attraversato e dice in che regione si trovano. Da un dialogo si può cogliere che quello che stanno per attraversare li porterà nella capitale del re loro nemico.

Però quello che gli dispiace è, proprio a causa della missione per cui è pagato, di non avere il tempo di restare in questa regione e scrivere delle cose che, solo attraversandola, ha già visto. Non solo identici portali a quelli del mondo da cui viene lui, ma piramidi! Perfino un gigantesco uccello di ferro arenato... che in realtà è una vera e propria nave spaziale arenata qui chissà quanti secoli prima, ma che è incomprensibile alla mente di una civiltà all'età del ferro.

Il nome del personaggio narratore, il fatto che siano mercenari, due re contrapposti; è l'Anabasi di Senofonte in salsa fantasy xD

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giulio.palmieri
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Re: Ritornerò

Messaggio#6 » giovedì 19 dicembre 2019, 16:52

Ciao Daniele, e piacere di leggerti.
Allora, sarò prolisso.
Ho molto apprezzato il tentativo di dare vita a un fantasy con chiari riferimenti a una precisa epoca storica. Se non sbaglio, Borges diceva che il passato è una categoria del fantastico, perché esiste nella nostra mente, e dunque passato e immaginato sono la stessa cosa (ovviamente il passato storico va sempre studiato e analizzato, e preso puntualmente come riferimento).

Mi ritrovo quindi anch'io nel tuo tentativo di cogliere tutti i dettagli (che risuonano fantastici) di un'epoca, e di viverla in pieno assieme a personaggi di fantasia. A maggior ragione però, serve molta precisione per delineare i riferimenti e rendere il tutto credibile. Faccio un esempio. Il seguente passo:

"Divisi l’uno dall'altro dai rostri delle salmerie incolonnate, i battaglioni dell’avanguardia marciavano in risalita, a passo uniforme sotto al cocente picchiare dei due soli azzurri, incontro alla mole Grande Arco. Venti stadi innanzi al primo dei reparti, quello di Aristemarko da Ippolakòn, il Grande Arco torreggiava, sputando lunghi lampi scheletrici. Il suo terzo più basso svettava sopra ai taglienti cristalli che affioravano dalle carni del promontorio. Secondo i locali con cui aveva scambiato qualche parola, era la costruzione più alta di tutta la Colcigyssa."

I rostri erano strumenti di battaglia navale (usati ad esempio nelle guerre puniche, in epoca repubblicana romana), quindi i "rostri delle salmerie" non so quanto possa essere convincente come dettaglio (forse hai pensato a rostri piantati su carri enormi?). Stessa cosa per la frase: "lunghi lampi scheletrici". Cos'è un lampo scheletrico? Non riesco a figurarmelo.
Il mio consiglio è dunque di incoraggiamento (è interessante rivisitare il passato in chiave fantasy), ma attenzione sempre alla giustificazione storica dei dettagli e alla scorrevolezza del testo.

Ad ogni modo, è un tentativo che avrebbe necessitato di maggiore spazio. Non ho capito bene il dettaglio del portale, magari bastava dire che li avrebbe condotti direttamente sul terreno di battagli dell'avversario.

Insomma, punti in alto, spinto dall'istinto al fantastico, e dunque devi lavorare molto per raffinare le armi. In bocca al lupo e buon lavoro. E buona edition!

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Andrea Lauro
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Re: Ritornerò

Messaggio#7 » giovedì 19 dicembre 2019, 21:52

Ciao Daniele,
ho fatto veramente fatica a leggere il tuo testo. Ci sono troppi nomi, troppi luoghi, mi sono sentito smarrito. Sono sicuro che in un racconto lungo oppure in un romanzo avresti avuto modo e tempo di svelare pian piano tutto il mondo da te immaginato (che sembra davvero vasto ed evocativo); ma condensando tutto in un racconto di 3333 caratteri il rischio è di offrire un prodotto difficile da affrontare. Lavorerei anche sugli aggettivi: credo potresti usarne la metà ottenendo lo stesso risultato e aumentando la scorrevolezza. Spero per te siano suggerimenti utili, in caso aspetto il tuo prossimo!
andrea

Isabella Torazza
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Re: Ritornerò

Messaggio#8 » venerdì 20 dicembre 2019, 18:27

Ciao Daniele, benvenuto! Sono una quasi pivellina come te: è la seconda volta che partecipo e, ti assicuro, è davvero una buona palestra. O si riesce ad essere concisi o ci si perde e si rischia di non far cogliere appieno il senso del testo.
Scrivi bene, è evidente. Mi hai catapultata in un mondo lontano, affascinate ma troppo faticoso da comprendere, star dietro ai termini ha appesantito la lettura, a discapito del piacere.
Affrontare l’Egitto è stato coraggioso, solo il testo meritava un più ampio respiro. Decisamente bravo, la miseria dei caratteri ti hanno penalizzato.
Buon contest

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emiliano.maramonte
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Re: Ritornerò

Messaggio#9 » domenica 22 dicembre 2019, 23:43

Ciao Daniele, felice di incontrarti per la prima volta in questa Arena infernale!
Voglio dare la mia valutazione senza sbirciare nulla dei commentatori prima di me, in modo che io possa esprimermi in modo limpido e senza condizionamenti.
E' un racconto molto suggestivo. E' scritto con un piglio deciso come di chi conosca bene l'argomento di cui sta trattando, e, tra le altre cose, la narrazione è sostenuta da uno stile pomposo e difficile, abbastanza insolito per gli standard attuali.
Non amo le storie fantasy, storiche o di rievocazione storica, ma, sotto certi aspetti, la storia mi ha colpito.
Purtroppo questa sua "robustezza" di fondo è anche il suo punto debole: troppe nozioni, troppi costringi il lettore a fare contorsioni mentali per cogliere i riferimenti esterni (io ho intuito riferimenti all'Egitto, forse ai Persiani, non so), e poi ce ne sono altri fantastici come un'arca (o qualcosa del genere) e un non meglio precisato portale.
C'è da lavorare e prendere le misure, ma c'è tempo, Minuti Contati sa darti tanto, alla fine.
Il talento c'è, la penna anche, e sicuramente nelle prossime Edizioni ci farai vedere cose belle.

In bocca al lupo!
Emiliano.

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wladimiro.borchi
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Re: Ritornerò

Messaggio#10 » lunedì 23 dicembre 2019, 22:25

Ciao Daniele,
Minuti Contati è un gioco difficile.
Creare un raccontino che regga e interessi con 3000 battute apre la porta a molteplici possibilità di errore.
Questo appare esserne un possibile caso.
Non rammaricarti, anche a me è capitato. Una delle prime volte mi è venuta in mente una storia che non avrebbe mai potuto reggere in così poco spazio.
Stavolta, almeno a sommessa opinione del sottoscritto, è successo qualcosa del genere.
A

alexandra.fischer
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Re: Ritornerò

Messaggio#11 » giovedì 26 dicembre 2019, 20:15

Tema centrato. Il racconto è scritto in uno stile dalle immagini barocche molto originali. Mi ha fatta pensare a un fantasy orientaleggiante che rimanda a Clark Ashton Smith. La scrittura è buona, originale, incuriosisce. Le immagini sono ricercate (paragone mormorio del fiume-timbro chiodato di ferro, il Grande Arco e il Relitto nella Vallata dei Morti). Anche le allusioni ai Trentamila e alla guerra fra i due fratelli (uno intende spodestare l’altro entrando nell’immenso giardino della reggia) contribuiscono a rimandi epici, di epoche lontane (penso alle guerre fra le dinastie egizie). Ben reso il protagonista Xantheiphòn, il quale vorrebbe lavorare al suo papiro storico, ma deve vivere, combattere, quindi il suo sogno è rimandato. Trovo l’insieme la base di partenza per una storia di fantasy epico.

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antico
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Re: Ritornerò

Messaggio#12 » domenica 29 dicembre 2019, 13:02

Vedo una voce forte capace di dare peso a immagini ben delineate. Vedo, però, anche la difficoltà di approccio a un racconto di 3000 caratteri con il tentativo di farci stare un testo di 20000 in tal mondo costringendo in poco spazio nomi e luoghi andando ad appesantire il lettore e portandolo in tal modo lontano dall'empatizzare con il narrato. Ne consegue anche una difficoltà nel focalizzare la storia, persa tra le molte informazioni. Poco male, il senso del doversi rapportare a limiti di caratteri e di tempo sta proprio nell'allenarsi a rendere funzionale una storia in così poco spazio e di sicuro è ancora più difficile per chi, come te, è abituato lunghezze maggiori. Pollice ni tendente al basso, questa volta, ma è stato un primo approccio e ci sta alla grande (io ci ho messo più di dieci edizioni prima di venirne a capo).

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