Due minuti

Appuntamento per lunedì 16 dicembre dalle 21.00 all'una con il tema scelto dalla vincitrice del Premio Urania Francesca Cavallero e dai finalisti dell'Urania Short Fabio Aloisio, Elia Gonella e Axa Lydia Vallotto!
viviana.tenga
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Due minuti

Messaggio#1 » lunedì 16 dicembre 2019, 23:48

Il retrobottega è buio e puzza di muffa. La Vecchia farfuglia in un dialetto incomprensibile, conta le banconote, infine porge una ciotola piena di un intruglio verdastro.
“Hai due minuti” dice con voce roca. “Due minuti per trovare il Bambino Che Piange e portarlo in salvo.”
Fabrizio annuisce. È un uomo d’affari, Fabrizio. Un uomo di successo. Uno che non dovrebbe starci in quell'edificio fatiscente, in quel paesino di montagna dimenticato da Dio. Ma ha sentito parlare della Vecchia. E ha abbastanza soldi per pensare che tentare non costi nulla.
Due minuti. Quanto può volerci a trovare qualcosa che è già dentro di te?
C’è una vecchia poltrona, sbilenca sul pavimento irregolare, che sembra il residuo di un lusso lontano nel tempo. Fabrizio vi si lascia cadere e beve dalla ciotola.

Fabrizio è al centro di una grande piazza. Oltre a lui, non c’è anima viva. Intorno, dei grattacieli che gli ricordano quelli che ha visto quella volta che è stato a Dubai. Le forme però sono un po’ più minacciose, i colori un po’ più cupi. Il silenzio è totale. Fabrizio non pensava che nella sua testa potesse esserci un posto così grande e così desolato.
Una figura passa a pochi metri da lui. È una ragazza che Fabrizio aveva conosciuto all'università. Non ha mai avuto il coraggio di chiederle di uscire insieme. Potrebbe farlo adesso che è un uomo di successo. Ma il tempo è poco e lui deve trovare il Bambino Che Piange.


Fabrizio non sa come ha fatto a spostarsi. Ma i grattacieli sono diventati alberi e adesso è in mezzo a una foresta. L’umidità rende faticoso respirare. Sente delle voci. Si guarda intorno; vede che ogni albero ha rami simili a tentacoli con cui stritola persone. Fabrizio vede uomini e donne contorcersi e urlare mentre cercano di liberarsi da quelle strette. Alcuni sono volti che conosce, altri dei perfetti sconosciuti. Tutti gli chiedono aiuto. Tutti sembrano aspettarsi qualcosa da lui.
Fabrizio si mette a correre. Il tempo è poco e lui deve trovare il Bambino Che Piange.


Il Bambino Che Piange è seduto su un’altalena in un parco giochi. Avrà cinque o sei anni. Quando lo trova, Fabrizio rimane attonito. Riconosce quella voce: è quella che urla nella sua testa quando si sveglia di notte, terrorizzato da incubi che non ricorda mai. Quella che gli dice di scappare dalle occasioni sociali, quella che deve tenere a bada per non cedere al panico ogni volta che parla in pubblico. E riconosce quel volto: lo vede ogni settimana, quando va a trovare sua madre, nelle vecchie foto incorniciate sui mobili del soggiorno.

Fabrizio ha sempre ricordato poco della sua infanzia. Qualche volta si è chiesto se ci sia stato qualche trauma che ha rimosso, ma gli sembra improbabile. Dovrebbe ragionarci meglio, capire perché il Bambino Che Piange sta piangendo. Solo così potrebbe portarlo in salvo.
Ma il tempo era poco ed è finito.


Fabrizio si risveglia. Vorrebbe mettersi a urlare, scongiurare la Vecchia di aiutarlo. Ma Fabrizio è un uomo adulto, di successo, rispettabile. Si ricompone subito. Saluta educatamente. Esce dall'edificio, recupera la sua auto nuova e lucente, si avvia verso la città e verso casa. Sa che questa sera dovrà ubriacarsi per riuscire a dormire.

Nel retrobottega buio che puzza di muffa, la Vecchia sorride. Sa che l’Uomo di Successo pagherà ancora molte volte per il suo intruglio verdastro.



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antico
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Re: Due minuti

Messaggio#2 » lunedì 16 dicembre 2019, 23:53

Ciao Viviana! Todo bien anche per te! Divertiti in questa Urania Christmas Edition!

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Polly Russell
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Re: Due minuti

Messaggio#3 » martedì 17 dicembre 2019, 6:03

buongiorno cara! Un bel racconto che si lascia leggere tutto d’un fiato, il tuo. Merito, di uno stile pulito, privo di fronzoli lessicali. Certo alla frase “quanto può volerci a trovare qualcosa che è dentro di te?” mi è venuto da ridere pensando a chi passa metà della vita in analisi per trovare la stessa cosa. E infatti...
Mi piacerebbe sapere di più su quest’uomo, quindi mi auguro che troverai il modo di ampliare il racconto, sta bene anche così, intendiamoci, sarebbe solo un mio piacere.
Polly

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Laura Cazzari
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Re: Due minuti

Messaggio#4 » mercoledì 18 dicembre 2019, 10:40

Ciao Viviana, anche secondo me hai uno narrativo molto buono in grado di catapultarti subito nella storia. Il tema l’ho trovato appena sfiorato, ma presente senza grandi forzature. Mi piace molto la chiave introspettiva che hai dato alla storia. Il trauma irrisolto che condiziona le nostre vite. Un appunto che mi sento di farti riguarda il motivo per cui l’uomo è andato dalla vecchia. L’hai liquidato in poche battute con un semplice “ho i soldi perché no”, ma forse sarebbe stato più d’effetto se fosse andato perché stava per diventare papà… non so.
Laura Cazzari

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Andrea Partiti
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Re: Due minuti

Messaggio#5 » mercoledì 18 dicembre 2019, 16:16

Niente figli, sarebbero davvero fuori personaggio.
Per me, descrivi il perfetto uomo concentrato su di sé, che non cerca risposte ma solo conferme di quel che sa già perfettamente.
Sa che il Bambino è dentro di lui, vuole un mezzo per trovarlo ma non ha dubbi sul percorso.
Posso solo confermarti che quel "Quanto può volerci a trovare qualcosa che è già dentro di te?" è molto potente e carica il tuo protagonista di una lunga serie di attributi (mediamente sgradevoli) pescati da persone che tutti abbiamo incrociato. Non serve neppure citare Dubai, probabilmente l'abbiamo già abbronzato e mezzo su una Porsche noi.
L'unico elemento lievemente stonato è l'andare a trovare sua madre ogni settimana. Sembra quasi un concedere al suo lato più umano.
Se dovessi cambiare qualcosa del racconto, aggiungerei una connessione tra l'uomo e la vecchia che prepara la pozione. Qualcosa che giustifichi il suo essere lì, la ricerca. Deve esserci qualcosa di forte che lo ha spinto in lì in un ambiente così alieno.

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Polly Russell
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Re: Due minuti

Messaggio#6 » giovedì 19 dicembre 2019, 13:12

Andrea Partiti ha scritto:Niente figli, sarebbero davvero fuori personaggio.
Per me, descrivi il perfetto uomo concentrato su di sé, che non cerca risposte ma solo conferme di quel che sa già perfettamente.
Sa che il Bambino è dentro di lui, vuole un mezzo per trovarlo ma non ha dubbi sul percorso.
Posso solo confermarti che quel "Quanto può volerci a trovare qualcosa che è già dentro di te?" è molto potente e carica il tuo protagonista di una lunga serie di attributi (mediamente sgradevoli) pescati da persone che tutti abbiamo incrociato. Non serve neppure citare Dubai, probabilmente l'abbiamo già abbronzato e mezzo su una Porsche noi.
L'unico elemento lievemente stonato è l'andare a trovare sua madre ogni settimana. Sembra quasi un concedere al suo lato più umano.
Se dovessi cambiare qualcosa del racconto, aggiungerei una connessione tra l'uomo e la vecchia che prepara la pozione. Qualcosa che giustifichi il suo essere lì, la ricerca. Deve esserci qualcosa di forte che lo ha spinto in lì in un ambiente così alieno.
ma davvero ti ha dato questa impressione? Adoro quando si trovano più chiavi di lettura (anche se, il più delle volte la mia è sbagliata XD!) Io lo immagino come un uomo che fa di tutto per essere fedele all’idea che il mondo si è fatto di lui, ma che invece ha una gran voglia di introspezione, di amore. Amore che probabilmente gli è mancato: trauma infantile rimosso, visita settimanale alla madre. Insomma, mi da l’idea di un personaggio positivo, con una gran brutta scorza, ma positivo.
Polly

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Andrea Partiti
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Re: Due minuti

Messaggio#7 » venerdì 20 dicembre 2019, 0:42

Polly Russell ha scritto: ma davvero ti ha dato questa impressione? Adoro quando si trovano più chiavi di lettura (anche se, il più delle volte la mia è sbagliata XD!) Io lo immagino come un uomo che fa di tutto per essere fedele all’idea che il mondo si è fatto di lui, ma che invece ha una gran voglia di introspezione, di amore. Amore che probabilmente gli è mancato: trauma infantile rimosso, visita settimanale alla madre. Insomma, mi da l’idea di un personaggio positivo, con una gran brutta scorza, ma positivo.


Posso pure aver cannato del tutto la lettura, capita :D
Comunque lo scopriamo nel capitolo 2, o magari con una serie di flashback che girano attorno ai suoi traumi d'infanzia senza mai svelarceli del tutto finché non siamo al gran finale.

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Polly Russell
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Re: Due minuti

Messaggio#8 » venerdì 20 dicembre 2019, 7:16

Andrea Partiti ha scritto:
Polly Russell ha scritto: ma davvero ti ha dato questa impressione? Adoro quando si trovano più chiavi di lettura (anche se, il più delle volte la mia è sbagliata XD!) Io lo immagino come un uomo che fa di tutto per essere fedele all’idea che il mondo si è fatto di lui, ma che invece ha una gran voglia di introspezione, di amore. Amore che probabilmente gli è mancato: trauma infantile rimosso, visita settimanale alla madre. Insomma, mi da l’idea di un personaggio positivo, con una gran brutta scorza, ma positivo.


Posso pure aver cannato del tutto la lettura, capita :D
Comunque lo scopriamo nel capitolo 2, o magari con una serie di flashback che girano attorno ai suoi traumi d'infanzia senza mai svelarceli del tutto finché non siamo al gran finale.

Siii!!!
Polly

viviana.tenga
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Re: Due minuti

Messaggio#9 » venerdì 20 dicembre 2019, 17:03

Ma che cosa bella che state discutendo su come inquadrare il protagonista :D
Rispondo solo sulle visite alla madre: io le ho pensate come una cosa di routine/senso del dovere, più perché se no lei gli rompe le scatole che non perché lui ci tiene davvero. Per il resto, mi piace che vi siate fatti idee diverse sul personaggio e non vi dico qual era la mia iniziale.

In ogni caso, grazie a tutti per i commenti :)

andyvox
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Re: Due minuti

Messaggio#10 » martedì 24 dicembre 2019, 11:27

Ciao Viviana,

piacere di leggerti. Il tuo racconto mi è piaciuto molto, in certi passaggi tocca le corde della commozione, ma a dirla tutta ho qualche perplessità sul fatto che tu abbia centrato in pieno il tema. Sul tempo siamo d'accordo, ma lo spazio quale sarebbe? Lo spazio interiore della mente e della coscienza del protagonista? Forse avresti dovuto specificare meglio questo punto. Un altro limite, ma qui il problema è dato dal limite estremo di caratteri da rispettare, è il fatto che il personaggio della vecchia sia solo abbozzato, mentre meriterebbe davvero più spazio. Nel complesso, un racconto con un potenziale davvero notevole, che andrebbe però ampliato un poco, al di là dei limiti fissati per questa gara.
Andrea Pozzali

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daniele.mammana-torrisi
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Re: Due minuti

Messaggio#11 » mercoledì 25 dicembre 2019, 13:52

Quanto a lungo puoi cercare te stesso? Se hai tutte le risposte, ma non sai vederle, allora è come non averle?

Ciao! E Buon Natale!
La scelta di usare l'interiore come spazio è stata coraggiosa, perché non è immediato che sia questo a ricoprirne il ruolo. Un pensiero è necessario per cogliere l'indefinito, che per sua stessa natura cerca di sfuggire al tentativo di squadrarlo in un luogo dai bordi fissati.
Mentre il tempo è immediato, contato e ripetuto come le volte in cui Fabrizio ha preso questo intruglio e mancato il suo obbiettivo, lo spazio è qualcosa che appare, sfuma, compare sotto nuove vesti, un momento torreggiante e uno evanescente, e poi torna all'angustia della bottega malridotta.
Questo è il punto che ho preferito, qui. Che sia una scatola di Rashomon è carino, ma sarebbe bello vederne la conclusione, in bene o in male, ad un certo punto. Quante altre volte Fabrizio dovrà ripetere lo stesso passo prima di arrivare alla risposta che cerca e si trova in lui?
Mi piacerebbe davvero trovarla come short story, allungata un pochino e con la sua conclusione! ^^

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Puch89
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Re: Due minuti

Messaggio#12 » mercoledì 25 dicembre 2019, 23:12

Ciao Viviana, è stato davvero un gran piacere leggere il tuo racconto.
La scrittura scorre che è una meraviglia, senza troppi cincischi e va dritto al cuore della questione: l'introspezione.
Il protagonista la mette subito sul facile, ma non si troverebbe lì dalla Vecchia se lo fosse davvero; sa perfettamente che la cosa necessita un ausilio esterno ed un grande sforzo interiore per sondare l'insondabile celato dentro di sé.
Ottimo il narrato introspettivo, le immagini simboliche sono evocative e le ho trovate davvero suggestive, complimenti.
L'unica nota dolente? Avrei voluto saperne di più. Perché il protagonista si trova in questa situazione? Cosa è successo nel suo passato tanto da portare il suo subconscio a manifestare tanto malessere? Forse non c'era sufficiente spazio per menzionarlo, ma un accenno avrebbe appagato la curiosità che riesci a scaturire nel lettore, il che è un ottimo obiettivo raggiunto.
L'immagine cinica della Vecchia incornicia il tutto fornendo un mood alchemico e malsano alla sua figura, una sorta di antro della strega che è tutt'altro che benefica e pensa solo al suo tornaconto. Tema centrato benissimo. Credo il migliore del girone, a mio avviso. Complimenti. Alla prossima!

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DandElion
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Re: Due minuti

Messaggio#13 » giovedì 26 dicembre 2019, 10:13

Ciao Vivi!!
Complimenti per la declinazione del tema! Pienamente centrato e in maniera originale. Nel tuo racconto non c’e una sbavatura, un’ombra di indecisione o un difetto. Veramente una prova eccellente! Adesso vorrei proprio “assistere” alle prossime “sedute” di psicomagia (strizziamo un occhio a Jodorowsky) a casa della vecchia! Veramente complimenti!!
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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filippo.mammoli
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Re: Due minuti

Messaggio#14 » giovedì 26 dicembre 2019, 11:38

Ciao Viviana,
Anche nel tuo caso voglio scrivere il commento di getto, dopo aver letto il racconto e senza curarmi dei commenti degli altri, per non farmi influenzare.
Si va dritti dall'inizio alla fine. Catapultati in un mondo interiore degno di una realtà virtuale, Alice nel paese dell meraviglie, o il viaggio narcotico chimicamente indotto dagli stregoni. La ricerca nel suo passato e nel suo vissuto a caccia dei traumi del bambino per sconfiggere le paure dell'adulto, per bene e rispettabile, mi ha colpito e mi è piaciuta molto. Il tema è rispettato e svolto in modo molto originale.

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Gennibo
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Re: Due minuti

Messaggio#15 » giovedì 26 dicembre 2019, 15:50

Ciao Viviana, ho letto il tuo racconto con piacere, interessante il tema introspettivo del protagonista e il cinismo della Vecchia che lo aspetta al varco, lei sa che il lavoro di ricerca dell'uomo non sarà per nulla facile, bella anche l'immersione nell'interiorità della mente, un viaggio che ho fatto volentieri insieme al personaggio maschile. Il tutto svolto con chiarezza e ricco di spunti di riflessione. Bravissima!

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antico
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Re: Due minuti

Messaggio#16 » domenica 29 dicembre 2019, 14:55

Molto interessante e ben pensato. Non arrivo al pollice su completo solo perché, a mio modo di vedere, sarebbe utile avere anche solo un briciolo di contesto in più per quanto riguarda la connessione tra la psicomaga (bellissima la definizione data da Dand) e il protagonista. Tema preso benissimo, lettura assolutamente piacevole. Pollice quasi su.

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