Il blocco

Appuntamento per lunedì 20 gennaio dalle 21.00 all'una con il tema di Stefano Pastor, il Campione della Sesta Era di Minuti Contati! Appuntamento fisso di ogni Era, l'edizione CHAMPION verrà d'ora in avanti programmata sempre nel mese di gennaio.
alexandra.fischer
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Il blocco

Messaggio#1 » lunedì 20 gennaio 2020, 22:11

Il blocco
Di Alexandra Fischer

Il boato mi riscuote dal sonnellino pomeridiano in poltrona e sulle prime credo si sia rotta una tubatura del gas: dopotutto, quelli del comune sono alle prese con il teleriscaldamento.
Fuori, i cani del vicinato latrano e io vedo il lampadario di vetro bianco a motivi di campanule azzurre oscillare nella sala.
Mi alzo a fatica e vedo muoversi di alcuni centimetri i cani di porcellana eredità di mia zia sulla mensola e alla fine, il piccolo bulldog cade per primo, finendo in mille pezzi, ma anche il fermacarte di vetro di Murano.
Sento che i vicini del piano di sopra scalpicciano e anche rumori di porte sbattute e passi di corsa lungo le scale.
Il pavimento vibra e sento che dovrei scappare anch’io.
Il portone d’ingresso sbatte con una violenza che non ho mai sentito prima e sento le urla dei vicini: uomini e donne di ogni età, bambini che piangono, latrati e miagolii.
Vorrei imitarli, ma la paura mi blocca qui dentro.
Meno male che mi trovo al primo piano e non ci sono molte rampe di scale da fare, ma quando la mia mano si avvicina alla porta d’ingresso, resto come paralizzato.
Vedo cadere uno degli stucchi dell’ingresso, mi sfiora la spalla e cade a terra, ma la paura assurda di perdere casa mia e la mia stessa identità, mi impedisce di uscire.
Fuori, per me, non c’è nulla.
Meglio che resti qui.
So cosa sta succedendo.
La terra trema, come è già successo altrove, e vuole portarsi via ciò che mi appartiene.
Voglio restare qui, perché ormai mi sento debole e vecchio per correre giù dalle scale: dicono sia pericoloso per un giovane, figurarsi per un sessantenne come me.
Allora mi accuccio sotto il letto della mia stanza.
Ogni età ci ha lasciato una traccia, dalle macchinine di quando ero piccolo, ai Lego e alle raccolte dei Quindici, più i testi di chimica e fisica delle superiori e dell’università, ma il mio ultimo sguardo prima di scomparire sotto il letto è il poster di Brandon Lee ne Il Corvo.
Spero che davvero non possa piovere per sempre.
Devo chiedere scusa alla mia migliore amica per aver rifiutato di partecipare alla serata sul Mito di Leda e il Cigno.
E anche ai miei allievi per essere stato troppo severo nell’ultimo compito.



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antico
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Re: Il blocco

Messaggio#2 » lunedì 20 gennaio 2020, 22:21

Ciao Alexandra, anche oggi la più veloce! Tutto ok con caratteri e tempo, buona Pastor Champion Edition!

alexandra.fischer
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Re: Il blocco

Messaggio#3 » martedì 21 gennaio 2020, 10:22

Ciao Antico, grazie a te.

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Gennibo
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Re: Il blocco

Messaggio#4 » martedì 21 gennaio 2020, 23:14

Ciao Alexandra, interessante l’ambientazione con il terremoto, avrei preferito che la pioggia non fosse un solo riferimento con “il Corvo”, ma fosse parte del mondo esterno, poteva essere un motivo in più per non voler uscire.
Accorcerei alcune frasi tipo: Mi alzo a fatica e vedo muoversi di alcuni centimetri i cani di porcellana eredità di mia zia sulla mensola e alla fine…
Sarà che mi sto avvicinando ai sessanta, ma quel personaggio che tu descrivi io l’avrei immaginato con almeno una ventina d’anni in più.

alexandra.fischer
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Re: Il blocco

Messaggio#5 » mercoledì 22 gennaio 2020, 18:19

Ciao Gennibo, grazie per il consiglio sulla pioggia e anche per il consiglio sulla frase dei cani di porcellana. Ne farò tesoro per quando rimetterò mano al racconto. Quanto al personaggio, l'ho immaginato come un sessantenne provato (quindi tutto il contrario di una grande artista come te) e di stampo antiquato, sai, nello spirito dei racconti di Moravia (il protagonista è un indifferente al mondo esterno, quasi un "hotaku" maturissimo).

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Puch89
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Re: Il blocco

Messaggio#6 » sabato 25 gennaio 2020, 1:50

Ciao Alexandra, lieto di rileggerti.
Il racconto si svolge in un contesto asciutto, crudo. Un uomo anziano che, per peculiarità caratteriali già insite in sé, si trova a reagire ad un'emergenza improvvisa che rischia di ucciderlo con una calda introversione. Questa, è una cosa che ho apprezzato molto. Può sembrare una reazione fredda, quella del blocco, ma in questo caso porta ad un'inflessione che accartoccia su sé stesso il passato dell'uomo, portandolo a rifugiarsi sotto il letto in termini fisici ed emotivi. Lì ripensa a pochi dettagli spaiati ma che evidentemente hanno lasciato piccoli segni indelebili nella sua vita, come i ninnoli di quand'era bimbo, le letture scolastiche, al film (con cui ti ricolleghi in maniera originale al tema) l'appuntamento saltato con un'amica, i suoi allievi.
In poche righe, c'è molto di quest'uomo che si può cogliere e ne da profondità nella sua costruzione, direi che il racconto si poggia totalmente su di esso.
Il finale ecco, forse non l'ho gradito molto. Forse perché, per come impostato, lascia intendere senza vane speranze che alla fine l'uomo morirà. Ma è una roba mia, in realtà va benone.
Nel complesso mi è piaciuto. Non molto l'ambientazione di contorno, quanto la costruzione introversa del protagonista in sé. Bella prova!
Alla prossima lettura!

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Adry666
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Re: Il blocco

Messaggio#7 » sabato 25 gennaio 2020, 12:31

Ciao Alexandra,

ben ritrovata!

Tema centrato in parte, non so se la citazione del film il corvo possa bastare.
Tuttavia il tuo racconto mi è piaciuto parecchio. Bella suspense, notevole ambientazione e, soprattutto, in poche parole rendi molto bene il personaggio, brava! La profondità psicologica dell’uomo mi ha colpito. L’attaccamento alla casa, agli oggetti che simbolizzano i ricordi è ben resa dai pensieri dell’anziano signore.
Non so se finisca male come ho letto in alcuni commenti, forse no, mi sembra tu abbia lasciato aperto il finale.
Bella prova!
Ciao
Adriano

alexandra.fischer
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Re: Il blocco

Messaggio#8 » domenica 26 gennaio 2020, 8:00

Ciao Puch89, mi dispiace che il finale non ti sia stato gradito (lo so, è amaro, ma la mia è stata una scelta di coerenza con il personaggio. Quest'uomo è solo, circondato di pochi ricordi e c'è questo terremoto che minaccia di portarglieli via. Quindi, la scelta finale di lasciarsi morire nel crollo era l'unica possibile. Certo, avrei potuto drammatizzarla con un vicino che bussa, ma avrei distorto il messaggio che intendevo trasmettere: a volte c'è chi preferisce lasciarsi portare via dalla pioggia piuttosto che cercarsi un riparo e aspettare che passi). Per il resto, sono contenta che la storia nel suo insieme ti sia piaciuta.

alexandra.fischer
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Re: Il blocco

Messaggio#9 » domenica 26 gennaio 2020, 8:06

Ciao Adry666, per quel che riguarda il tema, sì, ti do ragione (ma ho voluto giocare su una pioggia metaforica: il disastro del terremoto che si abbatte su una fragile esistenza). Però, ne terrò conto quando rimetterò mano alla storia (che so, può piovere ed esserci il terremoto subito dopo, quindi oltre a centrare correttamente il tema, la tensione nel lettore aumenterebbe: lui potrebbe scambiare il boato per l'ennesimo tuono e decidere di restare in casa, per poi cominciare a notare le prime avvisaglie della catastrofe). Il finale non è ottimista (credo che nascondersi sotto un tavolo o un letto non salvi dalla sepoltura sotto le macerie e poi c'è la questione dell'età, dello stato dell'organismo e, soprattutto, quello psichico. Il Nostro vive in un mondo tutto suo, di ricordi e perso quello, crollerebbe. Quindi, nella mia mente lo vedevo già morto sotto le macerie).

viviana.tenga
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Re: Il blocco

Messaggio#10 » domenica 26 gennaio 2020, 10:53

Ciao Alexandra,
Per quel che mi riguarda, il tema c'è ("non può piovere per sempre" nel senso di "prima o poi le avversità finiranno") e il racconto, nella sua semplicità, funziona bene. (tra l'altro, abbiamo avuto idee molto simili per sviluppare il tema... meno male che siamo in gironi diversi, o rischiavamo di annoiare i commentatori XD).
L'unica cosa che mi sento di segnalarti sono le prime frasi, un po' lunghe e ingarbugliate. Andando avanti, la prosa diventa molto più scorrevole.
Nel complesso, una buona prova.

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emiliano.maramonte
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Re: Il blocco

Messaggio#11 » domenica 26 gennaio 2020, 22:44

Ciao Alexandra! Felice di rileggerti.
Sicuramente interessante questo testo, ma l'ho letto col fiatone. Premetto che, secondo me, è ancora da sbozzare. Ho notato che posti i racconti quasi sempre prima di tutti, a circa un'ora e mezzo dall'inizio della gara e questo va sicuramente a detrimento della pulizia di ciò che scrivi. Ci sono, infatti, diverse ripetizioni di parole, punteggiatura distratta, periodi lunghissimi, sovrabbondanza di pronomi possessivi ecc.. Devi assolutamente governare questi meccanismi, magari prendendoti un'ora in più.
Per quanto riguarda la storia, ha un suo perché e fa abbastanza presa, anche perché il terremoto fa paura a tutti e genera in chi legge automatica apprensione, però ha due fondamentali inconvenienti: primo l'età del protagonista; mi aspetterei un blocco e una rassegnazione da un ottantenne, ma da un sessantenne, boh, non so. Secondo, il finale. Può essere considerato un commiato e una presa d'atto della morte imminente, però lascia una forte sensazione di troncamento.
Tema centrato? Forse. E' sufficiente il richiamo a "Il corvo" di Brandon Lee? Non lo so.
In buona sostanza, il racconto mi è "piaciucchiato", ma non mi ha fatto impazzire.

In bocca al lupo!
Emiliano.

Paola
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Re: Il blocco

Messaggio#12 » domenica 26 gennaio 2020, 23:07

Ciao Alexandra. Forse nella parte iniziale sei stata un po’ frettolosa, spesso mancano delle virgole che rendono il testo più godibile. E probabilmente dovevi entrare anche tu nella storia. Perché ti dico così? Perché se il primo pezzo è molto più freddo e distaccato, nella secondo c’è tanto, molto calore. Guarda, il finale è davvero bello: mostra la parte umana, i sentimenti, l’anima del personaggio. Mi è piaciuto tantissimo e mi sono commossa per la scelta di quest’anziano professore.
Andava più curato l’inizio: riguardato dopo che avevi completato il tutto, e aggiungerci qualcosa di più dell’uomo, insieme a ciò che gli avviene intorno.

Gabriele Cavallini
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Re: Il blocco

Messaggio#13 » lunedì 27 gennaio 2020, 12:15

Ciao Alexandra,
L'inizio del racconto è interessante, l'incapacità di capire quello che sta succedendo si sente, anche se la successiva non accettazione del personaggio di uscire dalla casa mi sembra un po' forzata (avrei preferito qualche chiarimento sul perché). L'aderenza al tema, purtroppo, la sento poco. Il ritrovamento del poster del film mi sembra una scorciatoia poco a effetto per il tipo di racconto. In generale avrei preferito un finale diverso, magari il personaggio poteva rendersi conto che non tutto era perduto nella sua vita e uscire dalla casa.

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AxaLydiaVallotto
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Re: Il blocco

Messaggio#14 » lunedì 27 gennaio 2020, 12:45

Ciao, Alexandra!
Il racconto non mi è dispiaciuto, ma non mi ha coinvolta molto. La scrittura è molto “filtrata”, con tutti i vari “vedo”, “sento”, etc. che distanziano molto il lettore dal punto di vista. Essendo scritta in prima persona, avresti potuto davvero sfruttare questa tua scelta per trascinare il lettore nella storia, ma tutti quei verbi filtro sono praticamente inutili e annullano il vantaggio della prima persona. Il risultato mi è parso davvero freddino, anche se quello che racconti avrebbe il potenziale di trasmettere molto. Il protagonista a mio parere non è caratterizzato in modo vivido – cosa che avrebbe, invece, reso molto più d’impatto il finale con la decisione di restare.
Il tema c’è, anche se relegato un po’ in un angolo.

alexandra.fischer
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Re: Il blocco

Messaggio#15 » lunedì 27 gennaio 2020, 20:32

Ciao Emiliano, scusa per le parti imprecise del racconto. Devo farci più attenzione. Forse tenendo presenti nella memoria certi meccanismi narrativi assimilati leggendo. E rileggere un paio di volte prima di postare e ancora una volta prima di inviare.

alexandra.fischer
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Re: Il blocco

Messaggio#16 » lunedì 27 gennaio 2020, 20:34

Ciao Paola, mi dispiace per l'inizio meno riuscito. Sono contenta di aver trasmesso quello che intendevo nella seconda parte. Terrò conto di questa tua osservazione quando rimetterò mano alla storia.

alexandra.fischer
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Re: Il blocco

Messaggio#17 » lunedì 27 gennaio 2020, 20:35

Ciao Gabriele, seguirò il tuo consiglio di virare verso l'ottimismo (il personaggio che infine decide di uscire di casa) quando rimetterò mano alla storia. E per il resto, la rileggerò tenendo conto delle tue osservazioni sul tema.

alexandra.fischer
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Re: Il blocco

Messaggio#18 » lunedì 27 gennaio 2020, 20:38

Ciao AXaLydia, in effetti i verbi filtro sono brutte bestie (sono stati usati in parecchi libri del passato, insieme all'intervento dell'autore come scorciatoie narrative). Ora non sono più attuali. Hai ragione sul fatto di doverci fare attenzione (un taglio netto e via, a mostrare il personaggio trattando il racconto come se fosse la sceneggiatura di un film). Sono contenta che la storia, nel suo complesso, ti sia piaciuta.
Ultima modifica di alexandra.fischer il martedì 28 gennaio 2020, 9:34, modificato 2 volte in totale.

alexandra.fischer
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Re: Il blocco

Messaggio#19 » lunedì 27 gennaio 2020, 20:40

Ciao Viviana, grazie del commento. Sono lieta che, difetti a parte, la storia nel suo complesso ti sia parsa godibile. Nel complesso, sono errori ai quali dovrò fare attenzione soprattutto quando arrivo a metà stesura (è lì che appare la fregatura).

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Andrea Partiti
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Re: Il blocco

Messaggio#20 » giovedì 30 gennaio 2020, 17:51

Più o meno tutto quel che ho notato te l'hanno già detto. Serve una revisione abbastanza pesante nel racconto perché la prima parte è difficile da leggere.
Va bene che scorra lentamente, vedo il racconto come una frana, dove ci sono vibrazioni, piccoli movimenti, poi la fuga, e un analoga frana emotiva del protagonista, però è un effetto che va mantenuto anche quando stacchi dal mondo esterno e ti rifugi nella testa del protagonista, quando il tempo è come se rallentasse mentre valuta la sua situazione.
(Dai, almeno 70 o 80 anni? 60 mi sembrano davvero pochi per arrendersi all'inevitabile, se non ci sono altri fattori in gioco!)

alexandra.fischer
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Re: Il blocco

Messaggio#21 » giovedì 30 gennaio 2020, 20:21

Ciao Andrea, grazie del consiglio sulla revisione della parte iniziale (difficile da leggere? Colpa mia). E anche sull'età del protagonista.

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antico
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Re: Il blocco

Messaggio#22 » domenica 2 febbraio 2020, 17:43

Il tema è inserito in modo forzato: situazione di pace, arriva l'evento disturbante, citi il tema. Se volevi mantenerti sul figurato, dovevano essere scosse che andavano avanti di giorni, quindi una situazione "disturbata" già da parecchio tempo. Insomma, se mi approcciassi al racconto senza sapere il tema per cui è stato scritto, non avrei possibilità di beccarlo. Per il resto, la parte iniziale manca di punteggiatura e va revisionata, ma la cosa è evidente soprattutto perché il lettore fatica ad allinearsi. Nella seconda parte, invece, l'azione aumenta, il lettore e dentro e tutto scorre meglio. Eh sì, mi mancano anche i motivi che l'hanno portato al blocco, c'è da lavorare meglio sul protagonista e il suo background. Pollice ni che va più verso il positivo, soprattutto per la questione tema.

alexandra.fischer
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Re: Il blocco

Messaggio#23 » lunedì 3 febbraio 2020, 20:42

Ciao Antico, grazie dei consigli riguardo alla parte iniziale e all'uso del tema. Ne farò tesoro.

alexandra.fischer
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Re: Il blocco

Messaggio#24 » lunedì 3 febbraio 2020, 20:45

Ciao Antico, farò tesoro della tua segnalazione dei difetti nella parte iniziale (punteggiatura debole e quindi fatica nella lettura). E lavorerò anche di più sul background del protagonista. Per rendere meglio il terremoto interiore che si somma a quello reale e lo induce al suicidio. Sono contenta che la storia nel suo insieme ti sia piaciuta.

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